Bibliografia

martedì 24 settembre 2013

Ci siamo: Monte dei Paschi impone il "bail in" sugli obbligazionisti bloccando il pagamento di cedole da $650 milioni

Ecco l'ennesima prova di incopetenza economica da parte di un "esperto del settore." Secondo il professore d'economia Alberto Bagnai la soluzione ai nostri problemi è l'uscita dall'euro e la successiva svalutazione della nuova moneta. Il nostro eroe si pone un sacco di domande, ma come tutti i riformatori monetari non si pone la domanda cruciale: cosa impedirebbe, legalmente ed economicamente, allo stato di emettere credito in eccesso? Queste domanda o sono evitate o rimangono senza risposta. Quello che abbiamo tra le mani, invece, è un pugno di mosche "supportato" dal nulla da dati statistici; previsioni basate sul presente e sulla presunta soluzione in tasca al socialista riformatore monetario di turno. Inoltre, anche le sue presunte risposte colme di "saggezza" in realtà fanno acqua da tutte le parti. Soprattutto quando spinge il lettore a credere che lo stimolo delle esportazioni attraverso la svalutazione della moenta porti benefici di lungo periodo. Non è così. Quello che non si vede è che questa rappresenta una sovvenzione implicita ai paesi esteri, un trasferimento di ricchezza dal paese esportatore a quello improtatore. Non solo ne risentono le tasche dei cittadini che subiscono gli effetti tremendi dell'effetto Cantillòn, ma ne risentirà anche la ricchezza del paese, il quale smette di essere comeptitivo e si espone ad altri giri di stampa monetaria. Queste sono le stesse politiche che hanno condotto l'Italia ad un passo dal baratro alla fine degli anni '90; sin da allora niente è stato risolto, ma tutto è stato nascosto sotto il tappeto. Ora la misura è colma. La fonte di un reale vantaggio competitivo è una riforma liberale delle politiche economiche che vada a ricompensare l’operosità di una popolazione, che protegga la sua proprietà dalla tassazione, e che incentivi il risparmio. E' così che si ricostituirà la base di capitale con cui prosperare; le svalutazioni monetarie, al contrario, erodono tale base (oltre ad innescare cicli deleterei di boom-bust). Vi faccio io una domanda ora: preferireste guadagnare di più con una valuta che pero' perde potere d'acquisto nel tempo (come propone Bagnai), oppure guadagnare lo stesso ammontare di denaro ma con esso comprare più beni e servizi nel tempo (es. avere spese meno gravose)?
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da Zerohedge


Due settimane fa abbiamo avvertito che "Monti dei Paschi era diretta verso il bail-in poiché le necessità di capitale puntavano alla nazionalizzazione," anche se abbiamo lasciato aperta la questione "su chi ricadrà l'haircut compresi gli obbligazionisti senior ed i depositanti... data la piccola dimensione del debito subordinato nella struttura del capitale." Oggi, come molti si aspettavano il giorno dopo le elezioni tedesche, il domino sta finalmente iniziando a traballare e come avevamo previsto, Monte Paschi (la banca più antica d'Italia e, secondo molti, la banca più insolvente) ha tranquillamente avviato un "bail in" sugli obbligazionisti sospendendo i pagamenti di interessi su tre cambiali ibride, seguendo tra l'altro le richieste delle autorità europee: gli obbligazionisti devono contribuire alla ristrutturazione della banca italiana. Ricordate ciò che Diesel-BOOM ha detto di Cipro -- che si tratta di un modello? Non stava scherzando .

Come riporta Bloomberg, Monte dei Paschi "in un comunicato ha detto che non intende pagare gli interessi su circa €481 milioni ($650 milioni) di cambiali ibride esistenti emesse attraverso MPS Capital Trust II e Antonveneta Capital Trust I e II." Perché queste cambiali? Perché gli obbligazionisti ibridi hanno zero protezioni e zero possibilità di fare ricorso. "In base ai termini delle cambiali non datate, la banca di Siena è autorizzata a sospendere i pagamenti degli interessi senza andare in default e senza compensare le cedole perse alla ripresa dei pagamenti." Inoltre gli ibridi, tanto per citare l'olandese, sono solo il modello per l'equilibrio di bilancio della banca.

Cosa succederà ora? Semplice: la rielezione Merkel è cosa fatta e l'EURUSD è troppo alto (ricordate le lamentele dell'Adidas della scorsa settimana). Inoltre se la BCE procede con un altro LTRO come molti credono che accadrà, forzerà l'EURUSD ancora più in alto, aumentando una liquidità ancora indesiderato. Allora che cosa fare? Inscenare una piccola e contenuta crisi ovviamente. Come il bail in da parte di una grande banca italiana. La buona notizia per ora è che i depositanti non saranno intaccati. Purtroppo, dato che i contanti dei depositanti si trovano dalla parte sbagliata delle passività (non)garantite, è solo una questione di tempo prima che quelli con i depositi non assicurati condivideranno alcuni dei dolori ciprioti. Dopo tutto, per la Nuova Normalità di un mondo insolvente, "è giusto ."

Vale a dire:

"Nel nuovo mondo in cui ci troviamo, gli obbligazionisti pagano il conto quando sono costretti a farlo," ha dichiarato John Raymond, analista di CreditSights Inc. a Londra. "Le regole sugli aiuti di Stato impongono perdite se possibile."

Il 7 Settembre Joaquin Almunia ha detto ai giornalisti che entro due mesi la banca dovrebbe ricevere l'approvazione definitiva per il suo piano di ristrutturazione. L'istituto di credito, che ha ricevuto un salvataggio da €4.1 miliardi, ha presentato un nuovo piano dove la quantità di nuovo capitale che intende raccogliere è più che raddoppiata: €2.5 miliardi per rimborsare l'aiuto.

Almunia ha raccomandato che " dovranno essere evitati il più possibile flussi di cassa in uscita dal beneficiario ai detentori di capitali ibridi ed ai titolari di debito subordinato," in una lettera inviata al ministro delle Finanze italiano Fabrizio Saccomanni il 16 Luglio e vista da Bloomberg News .

Ancora più importante, questo è solo l'inizio :

I €108 milioni di azioni privilegiate del Monte dei Paschi emesse attraverso Antonveneta Capital Trust II sono scese di 5 centesimi sull'euro raggiungendo i 41 centesimi, secondo i prezzi delle obbligazioni di Bloomberg. Questo è uno dei prezzi più bassi sin dal 23 Aprile, come mostrano i dati compilati da Bloomberg.

Mentre la banca sta bloccando i pagamenti sui titoli che compongono il suo capitale Tier 1, uno degli strati più bassi negli strumenti di capitale di debito, ha anche l'equivalente di circa €2.6 miliardi di debito Upper Tier 2 in euro e sterline.

Mentre Monte dei Paschi continua a pagare le cedole su queste cambiali, non è chiaro se sarà in grado di farlo in futuro, ha detto Raymond.

Aspettatevi per Mercoledì un aggiornamento da parte della banca, quando terrà una conferenza.

Gli investitori potrebbero scommettere che la banca riacquisterà il debito "al pari o leggermente al di sotto dei livelli attuali di trading," secondo Eva Olsson, analista di Mitsubishi UFJ Securities a Londra. I singoli investitori in Italia detengono molte delle obbligazioni e hanno rappresentato una fonte importante di finanziamento per le banche in questi ultimi anni.

"Monte dei Paschi probabilmente dovrà raccogliere capitale l'anno prossimo, ma consideriamo questo tentativo una sfida ostica," ha scritto Olsson.

Infatti, e buona fortuna. Soprattutto per come verranno visualizzate le cifre del capitale sottoposte al "bail in" rispetto al patrimonio della banca.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


13 commenti:

  1. beh, quello è quasi capitale di rischio. è evidente che a questo punto non si stacchi la cedola

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  2. Ben venga la responsabilizzazione degli obbligazionisti e dei depositanti. Così la prossima volta staranno più attenti..
    Nel caso specifico, Siena ha vissuto per molti decenni nell'illusione di vivere in un Bengodi tutelato dal Piccolo Padre (babbo Monte) politico-finanziario. Un bagno di umiltà non farà certo male.
    Si sgonfierà un po' la esorbitante bolla immobiliare (costruzioni/vendite/affitti/studenti), si sta sgonfiando la bolla universitaria (dalla piccola Cambridge del Chiantishire alle pezze al culo), regge ancora quella turistica (ma dovranno abbassare i prezzi, tuttora altissimi, mentre chiudono le librerie per far spazio a pizzerie, kebab e gelaterie), si è sgonfiata la spocchia dei dipendenti del Monte (tra ipocrite manifestazioni CGIL per i posti di lavoro), e così via...

    "La fonte di un reale vantaggio competitivo è una riforma liberale delle politiche economiche che vada a ricompensare l’operosità di una popolazione, che protegga la sua proprietà dalla tassazione, e che incentivi il risparmio. E' così che si ricostituirà la base di capitale con cui prosperare."

    Proprio per questo aumenterà l'IVA, arriverà la tassa servizi, si inietterà nuova liquidità nel sistema finanziario per tenere in piedi lo zombie, e si farà di tutto per farla defluire in nuovo credito per nuovi consumi popolari e nuovi investimenti dei capitalisti protetti, non si toccheranno le aliquote sul reddito da lavoro, non si sburocratizzera' il lavoro e l'impresa, si sperpererà in nuove grandi opere essenziali solo per le aziende pubbliche e parastatali, si farà finta di ridurre i costi della politica, ...
    Insomma, mi pare che ci siamo. Sulla strada verso la miseria...

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  3. bagnai ha ragione su uscire dall euro. preferisci svalutazione della moneta (comprerai "italiano")con possibilita di salvaguardare i tuoi risparmi (es, oro, argento, rubli, marchi o come ti pare), o restare nell euro e siccome non svalutano ti tassano fino alla tua morte reddito e patrimonio, ti perseguitano, ti danno dell evasore, ti sanzionano qualsiasi cosa, ti mettono in galere per debiti tributari? non si pensi al "sistema paese" ma si ragioni con l individualismo metodologico. in che scenario hai probabilita di salvezza maggiori? d altra parte non ci sta solo bagnai a voler uscire dall euro. molti austriaci, persino i tedeschi dell AFD

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  4. gdb, nel mondo alla rovescia in cui viviamo, hai molte buone ragioni. È lo stesso motivo per il quale continuiamo, col naso tappato, ad andare a votare contro gli statalisti più convinti e pericolosi e favoriamo altri parassiti, ma menefreghisti dei fatti nostri.
    Carbone dice che è assurdo voler uscire perché significherebbe tornare alla deresponsabilizzazione politico economica assoluta. Ma riavremmo la sovranità e potremmo agire diversamente, anche se non ci credo.
    Lo sai bene, sarebbero favoriti i mercantilisti. Noi compreremmo prodotti italiani ma di qualità sempre più scadente perché in competizione solo con il low cost internazionale che potremmo permetterci.
    Il pessimismo della ragione mi dice che hai ragione, un utilitarismo immediato pure, ma così non ci libereremo mai dal socialismo delle perdite...

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  5. Ciao Anonimo.

    Preziose le tue informazioni sul passato della città e della banca, aiutano il lettore a capire come si siano svolti i fatti dandogli un punto di vista ulteriore da analizzare.

    Inoltre, l'Italia ha imboccato la via della miseria da circa 30 anni mangiandosi il capitale di cui aveva goduto negli anni di prosperità. Il paese è ormai defunto e al di là della "redenzione."

    ***

    Ciao gdb e ciao Dna.

    Meglio essere chiari in questi casi: sono convinto che il decentramento delel valute sia il modo migliore per rendere visibili gli errori/orrori della pianificazione centrale. Altro che rigidità dell'euro! I politici italiani sono stati ben felici di cedere le proprie mansioni di sovranità dato il casino a cui l'italia si affacciava negl ianni '90. Invece si è passato ad un livello superiore di pianificazione, distribuendo i propri malanni al resto dell'Europa.

    Faceva comodo cedere la cosiddetta sovranità monetaria perché il paese era praticamente in bancarotta.I colpevoli erano individuabili; adesso invece è un compito più arduo per la persona comune. Quindi, sono assolutamente a favore di un'uscita dall'euro; ma quello che ji preoccupa davvero è il contesto socialista che ci troveremmo ad affrontare successivamente (anche perché quello che stiamo vivendo ora l'abbiamo vissuto anche all'inizio degli anni '90 col governo Amato ad esempio, quindi anche usciti dall'euro il contesto centralista(stato di polizia non cambierebbe... almeno secondo me).

    Dobbiamo rendere chiaro cosa voglia dire perseguire certe strade, come sottolinea anche Dna, perché in questo modo non solo aiuteremo noi stessi ma aiuteremo anche gli altri ad aiutarci.

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  6. la questione è la seguente: in uno stato normale sarebbe normale uscire dall euro. io penso che sara la francia a fare casino, quando arrivera la vera crisi, che i francesi sono rompipalle nazionalisti e non vigliacchi pecoroni come gli italiani. retorica si, ma diversa dalla nostra. per gli italiani, la scelta è: di che morte vuoi morire. io sono per uscire, che forse mi salvo per capacita individuali. qui nessuno si responsabilizzara mai, piuttosto la morte (nostra). il popolo tornera alla fiat panda ed abbandonera la polo. sai che mi frega!!! meglio così. qui il mercantilismo è il sistema internazionale basato sulla contabilita stati e bilance commerciali. è ovvio che quello vince

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  7. In termini di individualismo metodologico non ci sono dubbi. Non l'ho creato né voluto io questo sistema distruttivo. Chi lo adora se ne assuma le conseguenze. Saranno ancora collettivamente più poveri? Se la prendano con se stessi ed i propri pifferai!
    Ma non andrà così. Se la prenderanno coi soliti come al solito. Saranno più avvelenati che mai. Ed indovina chi pagherà il conto. Ed indovina chi potrà avvantaggiarsene. Dejavu.

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  8. Certo, leggo il futuro guardandomi indietro. Magari andrà diversamente. Non lo so.
    La parte schiamazzante delle nuove generazioni è socialista e statolatrica. La parte silenziosa (la maggioranza?) non so che cosa abbia in mente. Forse scapperanno... in Germania?

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  9. a parte che sull euro è stato chiarissimo north, e che alza l asta del dirigismo e del centralismo, e che io anche per quanto detto sono per l uscita, la tempo stesso fa ridere che i soliti pecoroni italiani ora inziano a dire che è solo colpa della germania e che se usciamo noi staremo benissimo. gia abbiamo i colpevoli e la panacea dei nostri mali (che poi è il senso dell articolo)

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  10. Non è offtopic.
    Tra Balotelli ed El Sharawi, io sto col secondo. Sta in silenzio, non vuole andar via, non crea problemi.
    Intanto, si è seduto sull'argine del fiume e aspetta tranquillo e sicuro ...
    E, infatti, giocherà contro la Juve ...

    Ecco, noi liberali libertari siamo nella posizione di El Sharawi. In attesa fiduciosa ...

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  11. Per gli irresponsabili il nemico è sempre altrove. Per gli statalisti il nemico è sempre all'estero. La perfida Albione, l'impero del male, il grande satana, ...
    Oggi i cattivoni sono i Teteschi...

    Abbiamo a che fare con questa gente. Scegliere di restare o di uscire deve tener conto dei vasi di Pandora coi quali si ha a che fare. Ed è prudente individualismo metodologico questo.

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  12. Possibile anche che, usciti dall'euro, si facciano avanti nuovi partner. Russi e Cinesi. Potremmo diventare la Florida europea, ma anche un molo fondamentale nel Mediterraneo.
    In ogni caso sono tutti ragionamenti in prima persona plurale. Da statalista socialista.
    L'individualismo propone, invece, altre prospettive: me ne vado o faccio sì che se ne vadano i figli, oppure approfitto della conoscenza austriaca del sistema e sfrutto le sue note debolezze di breve medio e lungo termine oppure mi avvicino alla stampante buttandomi in politica ... o nei suoi paraggi ... ;D

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  13. Dicono che in Europa ci chiedono stabilità stabilità e stabilità. Cioe' che lo status quo è intoccabile.
    A me questa stabilita' sembra rigor mortis.

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