mercoledì 25 settembre 2013

Che Fine Ha Fatto l'Iperinflazione?





di Douglas French


La Federal Reserve ha aumentato la base monetaria da $827 miliardi a $3.1 bilioni in cinque anni. Allo stesso tempo, le banche hanno bloccato $2 bilioni in riserve in eccesso presso la FED. Questo denaro resta inattivo, generando appena 25 punti base. Una diffusione al suo pieno potenziale significherebbe $20 bilioni di nuovi capitali, i quali svuoterebbero i timori deflazionistici di Ben Bernanke.

Queste riserve non fanno altro che mantenere svegli la notte i seguaci della Scuola Austriaca e coloro timorosi dell'inflazione. Se ci sarà una ripetizione dello Zimbabwe di Gideon Gono? Si tratta più che altro di quando accadrà. Dopo tutto, la FED è onnipotente. Oppure no?

Ben Bernanke può dare liquidità ai banchieri, ma non può costringerli a prestarla. I banchieri non hanno deciso di fare questo passo perché altri regolatori sono impegnati in ciò che Robert Prechter, rinomato autore finanziario ed analista di mercato, definisce "La Guerra Segreta al Credito."

Nell'ultima puntata di Elliott Wave Theorist, la pubblicazione finanziaria di Prechter, egli sottolinea che la FED sta chiedendo a JPMorgan e Goldman Sachs di aumentare i loro livelli di capitale. I regolatori di tutto il mondo stanno dicendo alle banche la stessa cosa: ridurre la leva finanziaria. Questo è tutt'altro che inflazionistico.

Freddie Mac e Fannie Mae sono subito dietro alle grandi banche per quanto riguarda le irregolarità nella documentazione dei mutui. In azioni separate Bank of America è stata citata in giudizio per racket, manipolazione del LIBOR, violazione del Telephone Consumer Protection Act, violazione delle leggi antitrust federali, incapacità di modificare i prestiti e chissà cos'altro.

Come ci si potrebbe aspettare, tutti questi litigi non spronano il prestito.

Prechter cita, inoltre, quelle leggi in Nevada che rendono difficile espletare legittimamente le pratiche di pignoramento. Solo a Las Vegas ci sono 100,000 case vacanti e/o occupate da persone che non pagano da tre o quattro anni. Tali asset non performanti sono bloccati nei bilanci bancari e nei bilanci bancari ombra impedendo alle banche di concedere nuove linee di credito.

Il guru di Elliott Wave vive nella zona di Atlanta, la ground zero dei fallimenti bancari. Quando le banche falliscono, i banchieri sono citati in giudizio dal FDIC. “Diversi banchieri sono stati accusati di frode, multati per enormi quantità di denaro e mandati in prigione perché hanno concesso prestiti "non sicuri ed improduttivi",” scrive Prechter. "I banchieri sono spaventati a morte quando devono concedere nuovi prestiti, perché hanno gli agenti del governo alle calcagna."

Infatti, l'American Banker riporta che il contenzioso civile contro i funzionari bancari ed i direttori di banche fallite è solo all'inizio. "Un documento di Aprile da Cornerstone stima che nel 2013 il FDIC archivierà circa 40 cause legali, il massimo sin dall'inizio della crisi."

Al culmine del boom i banchieri erano amati, ora la intellighenzia li vuole imprigionati. "Questo non è un modo per espandere il credito; è l'ennesimo modo per contrarlo," scrive Prechter.

Volare sotto il radar è la nuova proposta di leva bancaria rilasciata dal FDIC a Luglio. In un post intitolato “The $600 Billion Bank Deleveraging No One Is Talking About,” Zero Hedge spiega che la nuova proposta ridurrà radicalmente la leva finanziaria utilizzata nel mercato repo. "Come osserva Barclays, le modifiche sulla ponderazione del rischio nei mercati repo stanno a significare che le banche statunitensi dovranno diminuire la leva finanziaria raccogliendo $30 miliardi in nuovo capitale o riducendo i loro asset (per lo più a basso rischio) per un ammontare di $598 miliardi."

L'analista bancario ed investitore Richard Lashley ha parlato all'Agora Financial Investment Symposium a Vancouver, discutendo delle azioni bancarie. Lashley ha sottolineato che il settore bancario fornisce meno del 30% del credito totale emesso negli Stati Uniti, meno della metà della percentuale negli anni '70.

Tale settore ha visto una riduzione a circa 7,000 istituti rispetto ai 18,000 nel 1985. I numeri non cresceranno perché il FDIC non rilascerà nuovi atti costitutivi bancari. I requisiti patrimoniali e normativi stanno costringendo le banche piccole e medie a vendere. Le banche più grandi non possono crescere organicamente, quindi sono pronte ad acquistare. Lashley crede che il settore si ridurrà ulteriormente a 3,000 banche.

Mentre Lashley insiste sul fatto che il settore bancario è molto più in forma di quanto si possa pensare, ben cinque anni dopo la crisi finanziaria ci sono ancora 612 banche sulla lista "banche nei guai" del FDIC.

Niente di tutto questo è incoraggiante per i prestiti. Lashley fa notare che la politica di quantitative easing della FED è stata buona per le banche poiché ha aiutato i valori immobiliari e quindi ridotto le perdite del credito. Ha creato enormi quantità di depositi a basso costo e ha reso ripida la curva dei rendimenti. Tuttavia il denaro è finito nei contanti e nei titoli, e non nei prestiti.

Quindi la creazione di moneta da parte della FED non ha stimolato i prestiti, i quali avrebbero fatto aumentare l'offerta di moneta. Prechter spiega il perché citando quattro miti della banca centrale.

Il primo mito è: "La FED getterà soldi dagli elicotteri." La banca centrale non ha acquistato ogni asset in vista con il denaro creato dal nulla. "Quello che la FED ha sempre fatto, e che sta facendo, è acquistare bond del Tesoro degli Stati Uniti, che sono tra gli asset più sicuri in tutto il mondo," scrive Prechter. I mutui acquistati da Bernanke sono coperti dal governo e quindi sono migliori di quelli apparsi all'apice del boom.

In secondo luogo, Prechter afferma: "Le banche centrali dovranno semplicemente stampare denaro." Se pensiamo a Cipro, durante una crisi i depositanti delle banche otterranno un haircut piuttosto che un salvataggio da parte della banca centrale.

In terzo luogo: "Le banche centrali sono pronte per ricoprire il ruolo di prestatori di ultima istanza." Non necessariamente. Prechter cita un articolo del Telegraph: "Saranno intaccati i conti di risparmio in Spagna, Italia e altri paesi europei, se necessario, per preservare la moneta unica europea e per sostenere le banche fallite, ha annunciato un funzionario di alto livello nell'Eurozona."

E, infine, il quarto mito: "L'inflazione è determinata dall'espansione della base monetaria." Prechter sostiene che l'inflazione è un'espansione della moneta e del credito. Nel frattempo, Svezia, Norvegia e Francia chiedono alle persone di utilizzare carte di credito al posto del denaro contante. Le autorità vogliono disperatamente che il denaro rimanga nelle banche affinché sostenga il debito (es. l'attivo) dei loro bilanci. "Questo non accade in tempi iperinflazione; accade quando i banchieri sono preoccupati per la deflazione," scrive Prechter. Quando i consumatori ritirano denaro dalle banche è deflazionistico. Quando i depositi volano via, i prestiti devono essere liquidati.

Nel suo libro del 1934, Theories of the Trade Cycle, Alec Macfie sottolineò che le banche centrali possono creare denaro, ma non la velocità del denaro. Sin da quando c'è stato il crollo finanziario, la velocità è precipitata.




Credere che l'inflazione sia proprio dietro l'angolo rappresenta l'opinione popolare, ma non necessariamente quella corretta. Prechter ha fatto una ricerca su Google il 13 Marzo 2013 "L'inflazione aumenterà nel 2013." Ci sono stati 50,200 risultati. "L'inflazione scenderà nel 2013" ha generato 7 risultati.

Ho fatto la stessa prova il 6 Agosto. "Aumenta" ha generato 33,400 risultati, "scende" ha generato 8 risultati.

Il guru dell'investimento Rick Rule ama dire: un investitore deve essere un contrario o una vittima. Un'inflazione in discesa è chiaramente l'opinione contraria.

Cordiali saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


7 commenti:

  1. in primo luogo, magari dagli elicotteri e non allo stato: la distribuziona casuale sarebbe meglio:)

    in secondo luogo, che è anche il terzo, la banca centrale era nata per quello... allora che ci sta a fare?

    in quarto luogo, siamo, a causa della distribuzione, e dell effetto ultra-cantillon, in un enorme liquidity trap: ma io ho la soluzione, facciamo così, lo stato si dà i soldi e poi si tassa!!!!

    RispondiElimina
  2. In due conti il nuovo denaro stampato dal nulla dal 2008 al 2013 ed effettivamente messo in circolazione non arriva a 300 miliardi di dollari. Cioè circa 200 miliardi di euro. Considerando la spesa pubblica complessiva italiana pari a circa 800 miliardi di euro di cui si dice che 200 sarebbero risparmiabili ... È davvero una piccola somma considerando gli USA.
    Che faranno con tutto il resto? Coi 2000 miliardi in sonno alla Fed?
    Ad un certo punto li bruceranno e li faranno ritornare nel nulla? Onnipotenza della Fed!
    E quale sarebbe l'evento incendiario?

    RispondiElimina
  3. Altra riflessione. A noi comuni mortali si chiede di consumare e spendere. Alle banche si chiede di prestare. Loro non prestano e cercano di risparmiare perché sono fallite. Noi risparmiamo e consumiamo lo stretto necessario. Lo stato continua a spendere imperterrito ed a consumare la ricchezza che ci sottrae con le tasse e con la forza perché incassa progressivamente di meno. Quindi noi ci impoveriamo per colpa dello stato spendaccione. Le banche vengono tenute in stato vegetativo solo se spendono per acquistare le promesse dello stato.
    Tutto questo lo chiamano ripresa in arrivo. E la acchiapperemo solo con la stabilità del quadro politico.
    ......

    Ma vadano affan...!!!!

    RispondiElimina
  4. Ciao a tutti.

    L'unica cosa che sta crescendo nelle nazioni occidentali è il numero di persone dipendenti dallo stato. Ogni mese negli USA rappresenta un record per quanto riguarda i percettori di sussidi dallo SNAP. E' dal 2008 che la FED si è proposta di abbassare la disoccupazione in modo considerevole, ma questo è tutto quello che è riuscita a raggiungere. In Europa, poi, si è inaugurato un altro modo di calcolare il deficit, tanto per rendere più divertenti le conferenze stampa ufficiali dei decerebrati che fanno domande e risposte.

    In realtà banchieri e politici occidentali si stanno letteralmente dannando l'anima per nascondere il più possibile il declino economico e l'impuditrimento finanziario. Nel frattempo, come ricordato spesso, i BRICS si stanno dando da fare per scalzare il dollaro come valuta di riserva mondiale (ad esempio la Cina continua a raccattare risorse usando come mezzo di scambio i Treasuries USA). Non è un modo furbo per liberarsi della monnezza dello zio Sam? :)

    E quando lo capiranno anche coloro che ancora li considerano gli asset "più sicuri" del mondo? :'D

    PS: vi faccio un regalo, a questo indirizzo trovate una faq dettagliata sull'iperinflazione.

    RispondiElimina
  5. Grazie!

    LvM: " A volte nutrivo la speranza che i miei scritti avessero potuto portare frutti concreti, mostrando la strada giusta; ho sempre cercato prove di un cambio paradigmatico. Ma… alla fine ho capito che le mie teorie spiegano le cause del tramonto di una grande civiltà; non lo prevengono. Volevo essere un riformatore, divenni solo lo storico del declino ".

    Perciò soluzione individuale. Individualismo metodologico pragmatico.

    RispondiElimina
  6. Queste parole mi hanno colpito, Dna. Credo che molti Austriaci si sentano allo stesso modo. Io, perlomeno, dibattendo quando ho tempo in giro per il web e nella realtà sono protagonista della stessa sensazione.

    Attualmente la preponderanza nella società di un atteggiamento orientato al passato è quella che ci sta soffocando lentamente, ma inesorabilmente.

    RispondiElimina
  7. Beh, Francesco, se pensi a quel commento di Anonimo su Siena, ci si può leggere facilmente l'illusione diffusa in tutto il Paese e si può dire che quella storia sia l'anteprima delle conseguenze inevitabili.

    D'altronde, è vero che si guarda più al passato che si conosce (direi meglio a come soggettivamente o collettivamente lo interpretiamo). In fondo, i difensori dello status quo più conservatori in senso letterale, parlano e pensano in termini di "conquiste" definitive. Cioè, di fatti del passato, già avvenuti e da conservare. Hanno perso la prospettiva del futuro, vivono nel presente o pensando alla pensione conquistata o ai figli secondo schemi conquistati ripetitivi e rassicuranti. Sicuramente i fattori demografici, l'invecchiamento della popolazione e soprattutto delle idee e delle ideazioni, hanno un ruolo importantissimo.

    L'austrismo è oggi ancora più rivoluzionario di 50 anni fa secondo me. Eppure, in se stesso, è quanto di più ovvio e credibile si possa immaginare. Perché non è un programma, non è un progetto sociale, non prospetta sorti magnifiche e progressive, ma è solo la lettura della realtà così com'è. È la scoperta di come va il mondo da quando si sono sperimentati i vantaggi della liberta' di scambiarsi cose ed idee per il reciproco profitto, e di come non vada ostacolato o interferito, ma assecondato nel modo migliore, cioè non interferendo con gli scambi volontari, se non per impedire abusi, coercizioni e violenza.

    Eppure, non viene recepito se non da pochissimi individui che riaprono gli occhi, si risvegliano e si rendono conto che il sogno in cui si erano immersi sta assumendo caratteristiche evidenti di tragico incubo.

    Lo ripeto, non c'è da vincere o convincere niente e nessuno, possiamo solo giocare bene la nostra partita scegliendo il meglio che crediamo soggettivamente.
    E buona fortuna!

    RispondiElimina