Bibliografia

lunedì 5 agosto 2013

Roubini attacca i gold bug





di Detlev Schlichter


All'inizio di questo mese, in un articolo per "Project Syndicate," il famoso economista americano Nouriel Roubini si è unito al coro di coloro che dichiarano che la pluriennale salita del prezzo dell'oro era solo una bolla, e che è ormai scoppiata. L'oro è ora in un mercato al ribasso pluriennale e Roubini dà sei motivi (egli stesso li conta per noi) per cui l'oro è un cattivo investimento. Roubini non si spinge tanto oltre da dire ai suoi lettori che il metallo giallo non ha alcun ruolo. Gli investitori dovrebbero avere una quota "molto modesta" d'oro nei loro portfoli, come protezione contro rischi estremi, i quali, come ci assicura il professore, sono così trascurabili da rappresentare "paure irrazionali," ma oltre a questo non c'è motivo per preoccuparsi dell'oro.

È interessante notare che "molto modesta" è davvero una buona descrizione della quota di oro nel mix dei vari asset. Secondo alcuni studi l'oro ricopre solo circa l'1% degli asset posseduti a livello mondiale. In termini di composizione degli asset siamo già dove Roubini pensa che dovremmo essere. Allora perché preoccuparsene? Quelli di noi – come il sottoscritto – che hanno una visione più pessimistica per quanto riguarda l'efficienza delle attuali politiche e la sostenibilità dell'infrastrutture monetaria attuale, e che di conseguenza detengono una quota maggiore della loro ricchezza in oro, sono chiaramente dei "paranoici"; e dato che ora raccolgono la meritata ricompensa per il loro terribile pessimismo (attraverso un prezzo dell'oro in declino), perché non ignorarli? Si tratta, dopo tutto, di una piccola minoranza. Ma è evidente dal saggio di Roubini che egli non solo considera i gold bug come degli sciocchi e in errore, ma anche profondamente fastidiosi. Lo fanno arrabbiare, perché? – Perché pensa che abbiano anche un "programma politico." I gold bug sono distruttivi, fuorviati ed anche persone pericolose.



La tesi di Roubini contro l'oro

Ma prima esaminiamo i suoi argomenti a favore di un mercato al ribasso dell'oro. Si va, a mio avviso, dalla precisione indiscutibile, al discutibile ed alla contraddizione, fino alla bizzarria ed alla falsità. Ecco l'elenco (con i miei commenti. Mi scuso col Professor Roubini.):

  1. L'oro è utile solo in scenari economici estremi (ad esempio 2008/2009) ma anche in questi casi il suo prezzo è altamente volatile (e così è stato nel 2008/2009).

  2. L'oro è utile solo quando vi è il rischio di un aumento dell'inflazione. Nonostante le misure di politica senza precedenti, come i vari cicli di QE, non c'è inflazione secondo Roubini. — Perché non c'è inflazione? – Perché il nuovo denaro è bloccato nel sistema bancario e nel sistema finanziario in cui va a finanziare un allegro trading di asset senza andare ad incrementare gli aggregati monetari più ampi. Al di fuori del settore finanziario (e quello statale, aggiungerei) nessuno vuole contrarre più debito. Il normale meccanismo di trasmissione non funziona. – Inoltre, Roubini azzarda il fatto che non vi sia libertà nel fissare i prezzi e che non vi sia alcuna inflazione salariale.

  3. L'oro non produce reddito e sarà quindi in condizioni di svantaggio in un'economia in ripresa, quando le azioni e le obbligazioni performeranno meglio. – Aspettate un minuto. Un'economia in ripresa? Da dove dovrebbe saltare fuori? Pensavo che lo stimolo monetario non stesse invadendo l'economia reale e quindi stesse fallendo nell'innescare pressioni inflazionistiche... Come si può stimolare l'attività reale? Oppure le due cose sono in qualche modo correlate?

  4. L'oro performa meglio quando i tassi di interesse sono bassi o negativi, ma l'attuale ripresa – ancora con questa ripresa! – consentirà alle banche centrali di abbandonare la loro politica monetaria accomodante e di far lievitare i tassi di interesse. – OK, buona fortuna. Ma ancora una volta ci viene chiesto di dare per scontata l'attuale ripresa. Da un lato Roubini cita un deleveraging onnipresente, una "mancanza di libertà nel fissare i prezzi" ed un "eccesso di capacità" (sono parole sue!) come ragioni per cui la straordinaria espansione dell'offerta della base monetaria non si sta traducendo in una crescita monetaria negli aggregati più ampi che di solito guidano l'economia in generale (e perché quindi le misure standard di inflazione rimangono benigne), e dall'altra parte non considera tutto ciò come un ostacolo alla storia della ripresa auto-sostenuta. – E se l'economia davvero dovesse riprendersi senza l'aiuto del denaro facile, allora la politica monetaria è accomodante per altri motivi (come, ad esempio, impedire il collasso di un sistema bancario oberato). In questo caso, una migliore dinamica di crescita in quanto tale non potrebbe essere sufficiente per consentire ai banchieri centrali di uscire dal loro attuale programma di politica.

  5. I timori di un default sovrano hanno spinto le persone a trovare rifugio nell'oro, ma ora il rischio più grande è che possano venderlo. – Si tratta di un rischio potenziale ma vorrei controbattere che mentre la vendita da fonti ufficiali potrebbe influenzare il mercato dell'oro nel breve termine, liquidando l'argenteria di famiglia (nessuna battuta!) e rimuovendo i restanti hard asset alla base della piramide rovesciata sovraindebitata dell'economia cartacea e sostituendoli con IOU statali, ciò non instillerà fiducia nella popolazione. La liquidazione dell'oro è un ulteriore segno di stress da parte di un'élite a corto di opzioni, e la popolazione potrebbe finire per raccogliere volentieri qualunque cosa vendano i politici disperati. Ma immagino che le persone ragionevoli non siano d'accordo su questo punto. – Ma ora si fa veramente interessante:

  6. Il mercato al rialzo dell'oro ha sostanzialmente funzionato perché, sentite questa, è stato architettato da politici "estremisti" di "estrema destra" e da teorici della cospirazione. Questa campagna pubblicitaria si sta sgonfiando. Secondo Roubini l'oro non è semplicemente uno dei tanti asset in circolazione, ma un indicatore di estremismo politico, di una sfiducia malsana nello status quo. Secondo Roubini: "Questi fanatici credono anche che un ritorno al gold standard sia inevitabile non appena si scatenerà l'iperinflazione causata dallo 'svilimento' dei soldi di carta." — Beh, credo che per l'IRS sia giunto il momento di condurre un paio di verifiche fiscali su misura!



La politica monetaria impedisce la guarigione economica

Roubini non fornisce molte spiegazioni quando dice che ora ci troviamo in una ripresa auto-sostenuta la quale permetterà ai banchieri centrali di uscire dalle posizioni politiche estreme che hanno adottato in questi ultimi anni. Non sembra fare affidamento alle forze di guarigione del mercato. Sono il primo ad accettare che esistono queste forze in un'economia capitalistica e che sono incredibilmente potenti. Ecco perché il mercato deve essere sempre lasciato a se stesso, in modo da liquidare gli squilibri accumulati che rappresentano delle barriere per una crescita rinnovata e per riportare l'economia in equilibrio. Ma è proprio questo processo che viene sabotato dalla politica monetaria: tassi di interesse pari a zero e finanziamento bancario illimitato, continue manipolazioni dei prezzi degli asset, intorpidimento del potere del mercato di purificare, guarire e ri-regolare, permettere alle banche e ad altri operatori finanziari di continuare ad operare ed a mantenere nei loro libri asset non performanti o addirittura tossici a prezzi non realistici. I responsabili politici devono decidere se vogliono che il mercato dia sfogo al suo potere di guarigione (anche se ciò impone dolore a breve termine sul paziente), o se piuttosto si fidano dei propri poteri di guidare costantemente l'economia (squilibri e tutto il resto) con la loro stampante monetaria, manipolazione del mercato e spesa a deficit. Sappiamo quale percorso hanno seguito finora, per questo porre la vostra speranza nelle forze di mercato è ingenuo. Stranamente, Roubini stesso ha più volte messo in guardia contro la strategia del "calcio al barattolo" e ha più volte avvertito di nuove bolle. Mi chiedo quale Roubini abbia scritto questo articolo.

Alla base del ragionamento di Roubini c'è un paradosso: il denaro facile – lo "stimolo" monetario – è bloccato nel settore bancario e nel sistema finanziario, e questa è la sua spiegazione – insieme ad un eccesso di capacità, deleveraging e mancanza di "libertà nel fissare i prezzi" – per cui le misure standard dell'inflazione – l'inflazione nei prezzi al consumo, in particolare – non sono aumentate più drasticamente. A meno che non siate un trader di derivati o un gestore di hedge fund, non avete visto un soldo. Ma quando infine li vedrete, credetemi, allora anche i prezzi che vi importeranno saliranno. Roubini non può avere entrambe le cose: il denaro facile non ha alcun effetto sull'inflazione ma stimola la crescita – nemmeno il suo divertente neo-Keynesismo può far quadrare questo cerchio.

Ma la vera critica alle attuali politiche non è che porteranno ad un'iperinflazione istantanea – io credo che alla fine porteranno ad un'inflazione molto più alta e probabilmente all'iperinflazione – ma che non risolveranno nulla, andando a peggiorare gli squilibri economici esistenti. Non hanno una via d'uscita, ed è per questo che in ultima analisi distruggeranno la moneta. Roubini sta esagerando notevolmente con la tesi della "guarigione," e in ciò commette grandi errori: "L'attuale deleveraging privato e pubblico del debito ha mantenuto una crescita globale della domanda al di sotto di quella dell'offerta." – Ciò non è supportato dai fatti. Come ho sostenuto in precedenza, il deleveraging del settore privato è esiguo e la maggior parte degli stati sta emettendo enormi quantità di nuovo debito; certamente negli Stati Uniti, nel Regno Unito (contrariamente a quello che il dibattito pubblico ci vorrebbe far credere) ed in Giappone.



Sono degli "estremisti" i possessori di oro?

Ma ciò che è più preoccupante, e più inquietante, è il patetico tentativo di Roubini di etichettare i gold bug come degli estremisti politici. Le banche centrali oggi gestiscono politiche che solo pochi anni fa avrebbero mandato a fuoco i capelli dei banchieri centrali. Naturalmente la popolazione è preoccupata, spaventata e scettica. A causa dell'élite politica e monetaria, l'establishment di cui Roubini fa parte – economista anziano del Council of Economic Advisors sotto Bill Clinton e consulente economico anziano di Timothy Geithner quando era al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti – ha perso la bussola. La burocrazia stessa è all'angolo. La popolazione ha ottime ragioni per essere preoccupata, scettica e spaventata.

All'inizio del suo articolo, Roubini propone la seguente osservazione: "Durante la crisi finanziaria, anche il più sicuro dei depositi bancari e dei titoli di stato rappresentava un dubbio per alcuni investitori." [Il corsivo è mio.] — Che vuol dire con alcuni investitori? Le banche sono fallite e gli stati sono andati in bancarotta. E' stato solo il frutto della fantasia di alcuni investitori? – L'unica ragione per cui molte banche e stati non sono saltati (ancora) è da ritrovarsi nella stampa illimitata di denaro. A meno che la politica monetaria non cambi significativamente, non sapremo nemmeno quali entità sono veramente solvibili e quali non lo sono. E potremmo scoprirlo nel modo difficile.

Naturalmente le persone che sono già predisposte allo scetticismo nei confronti dell'élite politica e della loro ingerenza con il libero mercato, saranno più propense a comprare oro. Ma ciò le rende solo dei libertari, o degli individualisti, o semplicemente delle persone che sono sospette nei confronti del potere e della politica. Ne ho incontrato molte e devo ancora incontrare qualcuno che meriti l'etichetta di "estremista di destra," con tutte le connotazioni che Roubini invoca qui, volutamente presumo. – Sono il primo a riconoscere che la comunità pro-oro – e non è nemmeno una vera e propria comunità – abbia la sua quota di eccentrici, ma la maggior parte di coloro che hanno accumulato oro è semplicemente preoccupata sul dove ci porterà il nostro sistema monetario – ed è giusto che sia così.

Roubini ricorre semplicemente a tattiche diffamatorie. Lo stesso approccio è stato spudoratamente impiegato per molti anni da Paul Krugman. L'idea è quella di determinare unilateralmente i parametri accettabili di un dibattito economico illuminato. Il vangelo di John Maynard Keynes non deve essere messo in discussione e la saggezza di accademici altamente qualificati che gestiscono una burocrazia centrale responsabile della politica monetaria, che fissano amministrativamente i tassi di interesse, che crea riserve bancarie a volontà e che manipola i prezzi di un numero crescente di asset a vantaggio del bene più grande (un sistema che non solo non esisteva 50 anni fa, ma che allora nessuno avrebbe nemmeno sostenuto), non deve assolutamente essere messa in discussione. Coloro che agiscono in maniera contraria a tutto ciò, non sono degni di partecipare al dibattito. Sono chiaramente dei membri della Milizia del Montana. Sono degli eccentrici e dei pericolosi sovversivi. Come Roubini ha dichiarato: i
sostenitori di un gold standard sono dei fanatici.

Questo è assolutamente senza senso. Esiste una teoria ben articolata, razionale e sofisticata sul perché i sistemi monetari cartacei sono instabili, perché falliscono e perché i sistemi hard money funzionano meglio. La Scuola Austriaca lo spiega in maniera convincente. Il suo leader intellettuale fu Ludwig von Mises (1881 – 1973) – raffinato, sofisticato, molto intelligente ed un uomo di principio, uno dei più grandi economisti del XX secolo che hanno vissuto e insegnato a Vienna, Ginevra e New York. – Non di certo uno zoticone.

Roubini può avere ragione su una cosa: forse l'oro scenderà a $1,000. E quindi? – Non resterà lì. Qualsiasi cosa accadrà al prezzo dell'oro o qualunque cosa farà la FED, l'orientamento di Roubini verso un'economia a denaro cartaceo non sopravviverà nella sua forma attuale.

Nel frattempo, buona fortuna per la "strategia d'uscita"!


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


7 commenti:

  1. Posso dirlo?
    Io GODO quando sento i bla bla bla di questi tromboni venduti al sistema di sfruttamento ed arricchimento illegittimo piu' falso e schifoso che si ricordi.
    Mi dispiace per il seguito di babbei che continuano ad avere.
    Mi dispiace per le tante pecore rimbecillite che sperano ancora nella mammella inaridita dello stato sociale.
    Mi dispiace, ma lo skyfall sta arrivando.

    A proposito, i tg sottolineano che in Italia ricomincia piano piano l'erogazione dei mutui sulla prima casa.
    La nuova liquidita' comincia a percolare ...
    L'inflazione a due cifre arrivera', ma ci diranno che e' colpa della prossima crisi petrolifera causata dalle tensioni esplosive in M.O., e soprattutto che e' colpa degli speculatori internazionali. Cosi' aumenteranno le entrate fiscali, ulteriormente, e l'energia sara' un lusso. Diminuiranno ancora i consumi e la produzione e l'occupazione: stagflazione!!!

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  2. A proposito di gold bug politicamente scorretto...

    Essere liberale oggi significa saper essere conservatore, quando si tratta di difendere libertà già acquisite, e radicale, quando si tratta di conquistare spazi di libertà ancora negati. Reazionario per recuperare libertà che sono andate smarrite, rivoluzionario quando la conquista della libertà non lascia spazio ad altrettante alternative. E progressista sempre, perché senza libertà non c’è progresso.

    Tratto dal blog di quel galantuomo di Antonio Martino. Che ha la pecca di esser stato allievo devoto di Milton Friedman...

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  3. Ciao Dna.

    Per coloro che non si faranno trovare pronti sarà un evento talmente rosprendete e fulmineo che non lascerà nemmeno il tempo di pensare cosa sta succedendo nel mondo. Soprattutto, per i pianificatori centrali sarà più difficile calciare il barattolo a questo giro perché la rete di distorsioni si è intensificata e andarla a ricucire qualora si dovesse rompere non sarà affatto facile come nel 2008.

    Inoltre sono circa 4 settimane che il GOFO è in territorio negativo (es. superiore ai tassi di interesse del dollaro), e un tale evento si è presentato nel 1999 e nel 2008. In entrambi i periodi abbiamo assistito ad un rally dei metalli preziosi.

    Questo non è altro che l'ennesimo segnale di stress tra l'oro cartaceo e l'oro fisico, ed un incentivo per il delivery. Il Comex continua a sanguinare, l'Occidente cerca di mettere cerotti e l'Oriente si protegge. Ne vedremo delle belle.

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  4. Spero soltanto che nel momento delle maggiori difficolta' non siano troppi coloro che tireranno fuori il loro lato peggiore...

    Dipendera' come sempre da scelte individuali. Come sempre imprevedibili.
    Ma ci saranno ancora i manipolatori e molti saranno manipolabili e manipolati.
    Bisognera' esser colomba, gatto, volpe, orso e riccio.
    Speriamo di non dover esser costretti a diventare tigri per difenderci da jene, coccodrilli, squali e ... maiali vecchi e nuovi.

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  5. Se là fuori ci sono ancora tonti che esultano per presunti rialzi sani di MPS, le speranze si affievoliscono. :)

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