di Gary North
Remnant Review
Ho scritto un articolo su Murray Rothbard, economista della Scuola Austriaca, sostenendo che uno dei motivi per cui gli economisti di ruolo della Scuola Austriaca vogliono prendere le distanze da lui, possiamo ritrovarlo nei suoi scritti sulle cospirazioni nella storia americana.
Rothbard era abbastanza chiaro quando applicava le teorie dell'azione umana al tema delle cospirazioni. Nel 1977 scrisse su questo argomento, iniziando a descrivere la reazione istintiva degli intellettuali dell'Establishment.
Ogni volta che viene presentata un'analisi caparbia su chi siano in realtà i nostri governanti, di come si intreccino i loro interessi politici ed economici, viene sempre denunciata dai liberal e dai conservatori (e anche da molti libertari) come una "teoria della cospirazione," "paranoica," "economicamente determinista," e addirittura "Marxista." Queste etichette oltraggiose vengono applicate su tutta la linea, anche se tali analisi realistiche possono essere (e lo sono) composte da parti di qualsiasi spettro economico, dalla John Birch Society al Partito Comunista. L'etichetta più comune è "teorico della cospirazione," utilizzata quasi sempre come un epiteto ostile piuttosto che descrittivo.
LA GILDA DEGLI STORICI
Ciò ci porta alla corporazione accademica. Ogni gilda ha regole e regolamenti, ma soprattutto ha un sistema di screening. La gilda passa al vaglio le persone che non sono in possesso degli standard imposti dalla gilda stessa, cercando di definire le proprie pratiche come le sole vere ed accettabili. Non solo, ma dovrebbero essere accolte a braccia aperte anche dalla società. Ogni professionista che si discosta dagli standard imposti dalla gilda, viene automaticamente definito come una sorta di deviato. I rappresentanti della gilda avvertono il pubblico di non accettare le conclusioni, le pratiche, o i presupposti di chiunque (soprattutto gruppi rivali) osi mettere in discussione le conclusioni, le pratiche ed i presupposti della gilda.
La gilda respinge tutte le ipotesi che la vogliono operante in base ad interessi personali. Rassicura le persone che ha a cuore solo il loro di interesse. Persegue i suoi obiettivi al fine di difendere i cittadini dagli operatori senza scrupoli che cercano di fregarli. Per questo motivo, e solo per questo motivo, la gilda insiste sulla necessità che lo stato intervenga per bandire coloro che offrono opinioni opposte, pratiche contrarie e, soprattutto, prezzi più bassi. La popolazione necessita di una protezione contro i ciarlatani, insiste la gilda, e al fine di aiutarla invita politici e burocrati a stabilire norme (il che significa scritte dalla gilda) per limitare l'ingresso nel campo di studio della gilda o nelle operazioni che attualmente ha sotto il suo dominio.
La gilda cerca di legittimare le pratiche, i presupposti ed i concetti secondo i suoi standard. E' questa definizione di legittimità che è fondamentale affinché la gilda possa promuovere i suoi interessi, perché deve scansare tutte le critiche che si basano su un attento studio di causa-effetto economico riguardo le misure politiche raccomandate dalla gilda. Chi segue i soldi, dagli effetti delle normative fino ai conti bancari dei membri della gilda, viene deriso come un teorico della cospirazione. Viene definito un Marxista, o qualcuno che si è opposto al bene della popolazione. La gilda insiste sul fatto che la sua adesione alle proprie norme di funzionamento non ha nulla a che fare con il suo guadagno maggiore e con i proventi minori dei suoi concorrenti.
Quasi tutta la legislazione politica moderna, così come quasi tutti gli standard adottati dalle burocrazie governative per far rispettare le leggi, sono il risultato di pressioni esercitate sui politici e sulle burocrazie dai membri delle gilde. La quasi totalità della vita economica moderna si basa sulle gilde, così come la vita urbana ed economica nel 1200 si basava sulle gilde. Oggi non si chiamano più così, ma interessi particolari: gruppi di produttori il cui interesse è in particolare il loro interesse personale.
INTERESSE ECONOMICO PERSONALE
Uno degli aspetti strani della storiografia moderna e della scienza sociale è questo: la frase "gruppo con interessi particolari" è ampiamente accettata, ma la frase "storia delle cospirazioni" è disprezzata. Da un punto di vista economico, un gruppo con tali interessi esercita pressioni sui politici affinché vengano approvate leggi che limitano l'entrata ai nuovi in un determinato campo. Questo aspetto è ampiamente riconosciuto come fondamento della vita politica moderna, e gli accademici non hanno dubbi sul seguire i soldi fino ad un gruppo capitalista con interessi particolari: una corporazione, un'associazione di categoria, o un cartello. In altre parole, seguono i soldi quando conducono ad uno specifico gruppo di capitalisti. Questa tradizione risale ad Adam Smith nella ricchezza delle nazioni. Si tratta di una tradizione di lunga data.
Quando la pista del denaro porta ad organizzazioni dell'Establishment ben note, come il Council on Foreign Relations o la Commissione Trilaterale, o peggio alla Federal Reserve, lo storico accademico traccia la linea di demarcazione. "Fino a qui, e non oltre." Cessa di seguire il denaro. E' legittimo, egli dice, seguire il denaro fino ad organizzazioni il cui unico scopo è fare soldi. Questi sono i cattivi. Ma è illegittimo continuare a seguire i soldi quando portano ad organizzazioni governative composte da persone di spicco nel mondo degli affari, nel mondo accademico, nei media, ed ai più alti livelli del governo nazionale. Rothbard la metteva in questo modo quando parlava di David Rockefeller.
Possiamo affermare che gli sforzi prodigiosi di David Rockefeller, per conto di certe politiche stataliste, siano solo un riflesso di un altruismo sfocato? O è coinvolto il perseguimento di interessi economici? Jimmy Carter fu nominato membro della Commissione Trilaterale non appena venne fondata perché Rockefeller e gli altri volevano ascoltare la sapienza di un anonimo governatore della Georgia? O venne strappato dall'anonimato e fatto presidente grazie al loro sostegno? J. Paul Austin, capo della Coca-Cola, era uno dei primi sostenitori di Jimmy Carter solo per la sua preoccupazione per il bene comune? Carter scelse tutti Trilateralisti, quelli della Rockefeller Foundation e della Coca-Cola semplicemente perché sapeva che erano le persone più capaci possibili per determinati lavori? Se le cose stanno così, è una coincidenza che lascia sbigottiti. O sono coinvolti interessi politico/economici più sinistri? Secondo me gli ingenui che si ostinano a rifutare di esaminare l'interazione tra gli interessi politico/economici nell'ambito governativo, stanno gettando via uno strumento essenziale per analizzare il mondo in cui viviamo.
Gli economisti accademici della Scuola Austriaca non lo seguono in questo percorso e nemmeno gli storici accademici. Perché no? Perché sanno chi li paga e in fin dei conti fa anche parte della loro formazione: sono stati formati per anni affinché capissero dove porta una simile strada, e cioè alla disoccupazione. Sanno quali sono le regole del gioco (anche se non dichiarate), come tutti i membri della gilda. Riconoscono l'esistenza di confini (es. l'etichetta accademica), e sanno che chi oltrepassa tali confini ottiene una sola cosa: mancato rinnovamento dei contratti di insegnamento. Sanno di quali argomenti non possono discutere quando si trovano in compagnia di persone educate. Le cospirazioni sono uno di questi argomenti. Secondo loro non esistono, invece secondo me sì.
OPPOSIZIONE ALLE TEORIE DELLA COSPIRAZIONE
Le teorie della cospirazione, in quasi tutti i casi, sostengono che gli obiettivi dei cospiratori si estendono oltre i propri interessi economici personali fino alla religione, all'ideologia, e agli "amici degli amici." Una teoria della cospirazione segue il denaro, ma il suo obiettivo di lungo termine è quello di esporre gli interessi nascosti che sono più profondi di quelli economici e più grandi dei conti bancari. In altre parole, una teoria della cospirazione, mentre vuole smascherare il tornaconto economico di politici corrotti e degli uomini d'affari che offrono loro le tangenti, non si concentra sul denaro come l'obiettivo della cospirazione, ma sul denaro come il mezzo della cospirazione.
Se un'organizzazione di interessi particolari si limita alla pressione politica come mezzo per fare più soldi, quasi tutti gli scienziati sociali e gli storici sono disposti a darvi considerazione. Ma se si sostiene che gli interessi economici personali sono secondari e che le connessioni religiose, ideologiche o familiari sono alla base del gruppo con interessi particolari, la teoria viene automaticamente liquidata come folle.
Perché? Perché seguire il denaro potrebbe condurre a persone che sono alla ricerca di potere piuttosto che di soldi? Seguire il denaro spesso porta a persone con programmi che si basano sull'affiliazione, una di quelle che va oltre i confini economici e nazionali. I confini economici sono secondari, ma i confini confessionali o familiari sono centrali.
Ancora più importante: e se il gruppo con interessi particolari è legato ad una sorta di giuramento di fedeltà, esplicito o implicito, e questo giuramento si estende oltre i confini nazionali? E se tale giuramento comporta fedeltà ad un'organizzazione nascosta, o ad una sezione nascosta dell'organizzazione pubblica, a cui viene impedita l'entrata alla stragrande maggioranza dei cittadini?
Ciò indicherebbe due cose. In primo luogo indicherebbe che l'analisi Marxista del tornaconto economico personale è sempre stata sbagliata, così come risulterebbero sbagliate tutte le teorie sociali influenzate dai Marxisti. Vorrebbe dire che i politici democraticamente eletti non riuscirebbero a far andare avanti gli interessi particolari modificando semplicemente la politica fiscale. I loro consiglieri sarebbero pescati dai gruppi con interessi particolari più potenti, che non sono prevalentemente economici, ma che sono alleati di industrie privilegiate (in generale) e favoriscono il settore bancario internazionale (in particolare).
Ciò significherebbe che l'interesse economico personale è subordinato ad altri interessi, e rappresenta ancora una volta un rifiuto della teoria Marxista. La teoria Marxista originale poneva il modo di produzione al centro dello sviluppo sociale. Quasi tutte le forme di socialismo, Marxiste o non-Marxiste, hanno adottato questa idea di base. L'unica eccezione fu Antonio Gramsci, che in realtà fu il più importante anti-Marxista mai uscito da tale movimento. Negli anni '30 Gramsci riconobbe che la società occidentale era profondamente religiosa, e l'unico modo per ottenere una rivoluzione proletaria sarebbe stato quello di rompere la fede degli elettori occidentali nel Cristianesimo e nel relativo sistema morale. Pose la religione e la cultura alla base della piramide; ciò significa che il modo di produzione è secondario.
In secondo luogo indicherebbe che uno studio accademico convenzionale, basato su una teoria economica dell'interesse personale e su documenti pubblici, risulterebbe incompleto in tutte quelle aree in cui predominano quei gruppi con interessi particolari legati da un giuramento. Questi ultimi non potrebberoo essere compresi con precisione utilizzando come parametro valutativo la motivazione economica, cosa relativamente facile da valutare, ma piuttosto bisognerebbe basare l'analisi su lealtà profonde e nascoste che vanno al di là del richiamo dell'economia.
Ciò significa che alcune persone sono profondamente motivate dall'obiettivo di cambiare l'umanità cambiando il mondo. Sono disposte ad usare l'influenza politica per ri-plasmare il mondo, anche se questo obiettivo è in contrapposizione con la maggioranza democratica prevalente. Questo indica che la maggioranza democratica non è una guida affidabile per definire la strategia di politica, perché essa sarà riscritta, ri-formata e ri-organizzata da gruppi nascosti che possiedono il vero potere al vertice della gerarchia politica. In altre parole, una teoria della cospirazione è intrinsecamente anti-democratica.
La teoria democratica è la religione regnante per la stragrande maggioranza di coloro che sono stati istruiti secondo le scienze sociali negli istituti scolastici superiori. Tutto ciò che sfida la sovranità ultima dello stato democratico è considerato come il male, ed è per questo che gli scienziati sociali sono disposti a seguire il denaro fino all'obiettivo "fare più soldi." In questo modo è possibile esporre i responsabili della strategia politica come persone con interessi personali che si opponevano alla democrazia, ed i critici danno per scontato che gli elettori democratici risponderanno a tali denunce. Questa prospettiva era il fondamento del movimento Progressista di un secolo fa, ed è alla base delle dichiarazioni ufficiali di tutti i movimenti riformisti liberal.
E se i gruppi con interessi particolari sono solo marginalmente motivati dal denaro? E se il loro obiettivo è il potere, cioè la capacità di plasmare ciò che la stragrande maggioranza degli elettori vuole fare a prescindere dai loro interessi? Allora la democrazia è un'illusione, solo un comodo strumento di inganno manipolato dall'élite. Per il potere elitario la democrazia è un mezzo, non un fine – proprio come lo è il denaro. Quindi una teoria della cospirazione indebolisce la fede della gente nell'efficacia dello stato democratico. I sommi sacerdoti della religione della democrazia sono sconvolti poiché tali idee danneggiano la fede delle masse.
Quindi esiste una certa resistenza accademica a qualsiasi teoria della cospirazione che pone un giuramento di fedeltà al di sopra del tornaconto economico personale o del potere della democrazia di produrre bene sociale per le masse. Una teoria della cospirazione, se vera, indicherebbe che la vita moderna è modellata in ultima analisi da prospettive religiose che operano dietro le quinte, e non dal modo di produzione, dalla cabina elettorale e dal denaro sottobanco.
SANZIONI CONTRO LA BLASFEMIA
Gli scienziati politici ritengono che le persone vogliono raggiungere il potere politico, ma non vogliono credere che un gruppo di individui d'elite, che opera da decenni e anche da secoli, possa aver ostacolato la maggioranza democratica ancora e ancora. Questi elitisti hanno tratto profitto dalla loro capacità di indurre in errore la maggioranza democratica. Queste persone non stanno solo cercando di fare i soldi; queste persone stanno giocando a fare Dio. Gli umanisti che rifiutano l'idea di Dio, lo hanno sostituito un nuovo dio: le masse democratiche. Si risentono profondamente per qualsiasi ipotesi che abbia alla base questo concetto: gruppi nascosti con interessi particolari hanno ingannato le masse democratiche sin dall'inizio. Quindi promuovere qualsiasi teoria della cospirazione vuol dire sputare in faccia a dio: la democrazia. I sacerdoti di questa religione non tollerano tale ipotesi, per gli umanisti è l'equivalente della blasfemia.
Oggi nessuno viene mandato al rogo per blasfemia, e nessuno brucia libri. Ma prima della nascita di Internet, la produzione dei libri era accuratamente vagliata da editori istruiti nei college, ed i libri che promuovevano una teoria della cospirazione non venivano pubblicati. Essa era considerata legittima solo se il denaro riconduceva ad un qualche gruppo che stava cercando di fare soldi a spese del corpo politico. Non era considerata legittima se il denaro avesse ricondotto ad un gruppo con interessi particolari che era rimasto nascosto per oltre un secolo e il cui obiettivo era in ultima analisi religioso, vale a dire, una nuova struttura della società attraverso connessioni nascoste e manipolazioni dietro quello che sembrava essere il trionfo della religione della democrazia.
La teoria sociale moderna si aggrappa a due presupposti: gli uomini sono motivati da interessi economici personali e le istituzioni democratiche possono essere utilizzate per limitare il successo dei gruppi con interessi particolari. L'ultimo di tali gruppi, che non è affatto un gruppo con interessi particolari ma è l'interesse generale (cioè, le masse democratiche), risulterà vittorioso. Questo è il dio del mondo moderno, e questo dio è difeso da un sacerdozio. Esso è per lo più accademico, e dove non arriva il mondo accademico ci arrivano i mezzi di comunicazione. Il professore e il conduttore sono i sommi sacerdoti di questa religione ben organizzata.
I professori e il conduttore respingono qualsiasi ipotesi secondo cui esiste un gruppo nascosto che modella il loro pensiero. Essi si risentono quando alcune persone affermano che sono dei venduti. Penso che sia un errore credere che vendersi per soldi possa riassumere tutta questa storia. Non si sono limitati a vendere il corpo, hanno anche venduto il cervello: credono che la democrazia trionferà sugli interessi economici del capitalismo con interessi particolari.
Le persone che credono che i sacerdoti del mondo accademico e dei media si siano venduti, non hanno seguito il denaro abbastanza a fondo. Questi sacerdoti si sono effettivamente venduti, ma sono stati comprati in un modo molto speciale. Sono stati sottoposti ad uno screening che passa al vaglio la loro confessione di fede: deve essere a favore della religione della democrazia. Chi si discosta da questa fede non viene promosso nelle più alte sedi del servizio sacerdotale.
Questi portavoce, attentamente selezionati dall'Establishment, respingono profondamente qualsiasi ipotesi secondo cui dietro alla religione della democrazia c'è sempre stato un gruppo i cui membri credono che si possa ingannare tutta la popolazione e che si possa ingannare la maggior parte dei professori. Si offendono se qualcuno ipotizza che il modo con cui hanno raggiunto la loro posizione si basa su rozze tangenti. Sono d'accordo, le tangenti non sono affatto rozze. Sono subdole. Uno dei più grandi saggi di C.S. Lewis è "The Inner Ring," e descrive la natura delle tangenti.
ALLA RICERCA DI LEGITTIMITA'
I membri della gilda vogliono credere che stanno veramente aiutando la popolazione. Vogliono credere che la loro ricchezza sia solo un sottoprodotto della loro attività. Sì, hanno tratto grande profitto dall'intervento dello stato nell'economia affinché facesse rispettare le norme consigliate dalla gilda. Tutti cercano legittimità per le proprie convinzioni.
E se c'è un piccolo numero di membri della gilda con una fedeltà superiore? E se la loro fedeltà non va alle rispettive gilde, ma piuttosto ad un'associazione di elitisti internazionali con programmi nascosti? E se queste persone sono disposte a sacrificare gli obiettivi delle loro gilde, così come quelli della religione della democrazia? Ciò indicherebbe che i membri anziani di ogni gilda sono tanto zotici quanto la popolazione agli occhi degli anti-democratici. Sono stati ingannati.
Nessuno vuole pensare di essere un bifolco. Nessuno vuole pensare di essere una vittima. Nessuno vuole pensare di essere uno sciocco. Ma se il teorico della cospirazione ha ragione, allora praticamente tutti i membri anziani delle gilde accademiche sono degli zotici, dei creduloni e degli sciocchi. Hanno speso la loro vita cercando di spiegare causa-effetto nella società, eppure sono stati manipolati dai poteri dietro i troni nazionali. Hanno pensato che loro fossero i poteri dietro il trono. Questo è il motivo per cui considerano oltraggiose tutte le teorie della cospirazione.
Ai conservatori piace il detto "le idee hanno conseguenze." Ma anche le confessioni, i giuramenti di lealtà, le connessioni familiari, gli "amici degli amici," il denaro, il potere hanno conseguenze. Quando guardiamo la forma della società, quali di questi fattori rappresenta il fondamento dell'ordine sociale?
Chiunque avanzi una teoria della cospirazione che pone qualsiasi altra cosa al posto dello stato democratico e del tornaconto economico personale come fondamento dell'ordine sociale, è considerato una minaccia e pertanto deve essere liquidato come un pazzo. L'etichetta usata più comunemente per liquidare un teorico sociale rivale è questa: teorico della cospirazione. Nelle gilde accademiche questo è di gran lunga più pericoloso (rispetto ad altre infrazioni, come il plagio) per chi sta scalando la scala accademica. Ci sono stati numerosi plagiari che hanno fatto carriera anche dopo essere stati esposti come tali. Se si è un plagiario che promuove l'Establishment americano, probabilmente si può farla franca senza nemmeno perdere la propria reputazione. Ma se si è un teorico della cospirazione, allora no. Si è come una persona in una stanza piena di vampiri che ha un palo e un martello nella borsa, e il sole sorgerà tra 30 minuti. Faranno del loro meglio per usare il palo contro di voi.
GIURAMENTI DI FEDELTA'
C'è un odio endemico all'interno del mondo accademico moderno, e nel liberalismo moderno in generale, contro il concetto di un giuramento di fedeltà. A loro non piacciono i giuramenti di fedeltà verso il governo, ma soprattutto non piace l'idea di un giuramento di fedeltà nei confronti di qualsiasi istituzione che è considerata più fondamentale di un governo nazionale. Un giuramento di fedeltà comporta ovviamente fedeltà e in un'epoca in cui gli uomini e le donne sono infedeli, un giuramento di fedeltà è spregevole.
Più di 40 anni fa assistetti ad una conferenza di una delle più grandi menti conservatrici del XX secolo, Erik von Kuehnelt-Leddihn. Fece un'osservazione di importanza cruciale: parlò di suo padre. Era stato un burocrate del governo austriaco ed aveva giurato fedeltà all'Imperatore prima della Prima Guerra Mondiale. Dopo la sconfitta dell'Imperatore, suo padre giurò fedeltà al governo democratico che sostituì l'Impero in Austria. Dopo il trionfo dei nazisti nel 1938, giurò fedeltà al regime nazista. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, giurò fedeltà al governo austriaco del dopoguerra. Kuennelt-Leddihn ne trasse la corretta conclusione: il XX secolo distrusse il concetto di lealtà in Europa. Oggi la fedeltà è qualcosa di temporaneo, ma non ha nulla di vincolante a livello spirituale. E' strettamente pragmatica. Si può giurare fedeltà ai governanti attuali, ma se questi vengono sconfitti, si può immediatamente giurare fedeltà ai vincitori.
Alcune cospirazioni sono davvero vincolate da un giuramento di fedeltà verbale. Altre sono legate ad un giuramento di fedeltà implicito. L'organizzazione impone il giuramento, ci sono sanzioni negative imposte su coloro che infrangono tale giuramento. Ci sono sanzioni negative su coloro che lasciano l'organizzazione, anche se non violano apertamente il giuramento. Queste organizzazioni richiedono fedeltà, ma il governo moderno no. Questi giuramenti di fedeltà si estendono a tutti i confini politici. Si tratta di organizzazioni internazionali, e rappresentano qualcosa di confessionalmente paragonabile alla Chiesa Cattolica Romana.
L'ostilità dei Giacobini contro la Chiesa Cattolica Romana nel 1789 si basava su confessioni rivali, su giuramenti di fedeltà rivali, su finanziamenti rivali; tutti e due in competizione per il potere politico all'interno della Francia. Lo storico che per primo richiamò l'attenzione sul sistema dei giuramenti di fedeltà dei Giacobini fu un prete Gesuita, Augustin Barruel. Il suo libro del 1798, Memoirs Illustrating the History of Jacobinism, divenne uno dei libri fondamentali sull'origine del conservatorismo europeo (una reazione contro la Rivoluzione Francese). La voce su Wikipedia ci informa che Edmund Burke scrisse a Barruel: "Non posso esprimervi facilmente quanto sia rimasto deliziato dal primo volume della Storia del Giacobinismo." Elogiò "la narrazione meravigliosa" supportata da documenti e prove e "la precisione minuziosa e regolare." Alla fine della lettera Burke aggiunse: "Ho dimenticato di dirvi che ho conosciuto personalmente cinque dei principali cospiratori; e posso dirvi, per mia conoscenza certa, che nel lontano 1773 erano impegnati nella trama che avete così ben descritto, e nel modo e nel principio che avete così vivamente rappresentato. Per questo aspetto posso parlare da testimone."
Qualsiasi studente di storia che dovesse citare il libro di Barruel, se non per attaccarlo, non vedrebbe nemmeno da lontano una laurea in storia (soprattutto se insistesse nel considerare il libro come una spiegazione della Rivoluzione Francese). Il libro è un'anatema, e per la gilda accademica lo è stato per più di un secolo. Agli studenti di storia non viene mai rivelata la sua esistenza, e tanto meno viene chiesto loro di leggerlo. Eppure il grande storico cattolico, Stanley Jaki, scrisse un'introduzione entusiasta di una sua ristampa del 1995. La tesi del libro venne ampliata dallo storico Nesta Webster nel suo libro, The French Revolution: A Study in Democracy (1919). Si tratta di un libro brillante, come lo sono le sue opere meno conosciute sulla monarchia francese. Fu per confutare questo libro che Crane Brinton scrisse il suo, che rimane uno standard nel mondo accademico, The Anatomy of Revolution (1938). Il libro è così importante che esiste una voce su Wikipedia. Ma Brinton non menzionò mai i libri della Webster. C'è un breve accenno alle "spavnetose Tory come Nesta Webster" (pagina 56, edizione tascabile) -- nessuna spiegazione, nessun riferimento, niente bibliografia. Eppure tutto il suo libro era dedicato a confutare il suo, come lo capì Quigley. Brinton non ebbe l'integrità di dire ai lettori chi era lei e perché scrisse il suo libro. Si trattava di un'insabbiatura e funzionò. C'è solo un riferimento sul Web per "spavnetose Tory come Nesta Webster," ed è in un libro che scrissi io. Ora ce ne saranno due di riferimenti. È possibile scaricarlo gratuitamente qui in PDF.
Quando lessi il suo libro nella scuola di specializzazione, probabilmente ero l'unico in tutta la facoltà che lo avesse mai letto. Sapevo chi fosse il suo bersaglio, sospettavo che fosse un tentativo di contrastare i suoi argomenti, ma non avevo le prove. La prova fu fornita nel 1974 da Carroll Quigley, lo storico della Georgetown University che scrisse Tragedy and Hope (1966) e che insegnò a Bill Clinton. In un'intervista registrata, disse quanto segue.
Questi stessi cospiratori sono i Giacobini che fecero la Rivoluzione Francese. Una donna di nome Nesta -- NESTA -- Webster scrisse quel libro. Per confutarlo, il mio tutor Crane Brinton -- BRINTON -- scrisse la sua tesi di dottorato chiamata The Jacobins, in cui cerca di confutarla. Capito? Però credo che alla fine della sua vita Brinton iniziò a percepire che si fosse sbagliato, che esistesse davvero una qualche società segreta coinvolta con i Giacobini. E una sua allieva di nome Elizabeth Eisenstein, ricercatrice meravigliosa (ora professoressa alla American University), scrisse una tesi di dottorato sul fondatore della Cospirazione Babeuf.
Potete stare certi che questa ammissione di Quigley non ha ricevuto alcuna attenzione all'interno dei dipartimenti di storia delle università occidentali.
Il più grande libro mai scritto sullo sfondo cospirativo della moderna storia europea è Fire in the Minds of Men: Origins of the Revolutionary Faith (1980) di James Billington. Fu pubblicato da Basic Books, una casa editrice neoconservatrice. Billington resta il Bibliotecario del Congresso. Il libro mostra che i movimenti rivoluzionari del XIX secolo dipendevano da due istituzioni: i nuovi giornali e le società segrete -- cospirazioni legate da giuramenti. Incorpora documenti in una mezza dozzina di lingue e ha note che riempiono 140 pagine. La tesi del libro viene ignorata dai libri di testo di storia e di storia europea.
CONCLUSIONE
I sostenitori di qualsiasi cospirazione negli eventi storici sono considerati paria nel mondo accademico. Perché? Perché queste teorie si avvicinano alla verità, e cioè che la democrazia di massa non ha impedito ai gruppi messianici con interessi particolari di cercare il potere politico e la ricchezza come modi per ri-modellare l'umanità. Questi gruppi esercitano il potere dietro molti troni. Non sono a favore della democrazia e non sono a favore del libero mercato. Sono uomini in cerca di modi per ottenere ciò che vogliono: una nuova umanità. Useranno denaro e politica per raggiungere questo obiettivo.
Il modo migliore per contrastarli è attraverso una confessione migliore, e attraverso una proprietà decentrata. Non si può battere qualcosa con il niente.
Il modo migliore per spodestare una cospirazione è quello di eliminare la sua influenza: il potere politico a difesa della redistribuzione della ricchezza. Esiste già uno slogan: "Togli le mani dal mio portafoglio, ed io le toglierò dal tuo. Cominciamo con il Congresso, che ha le sue mani nel portafoglio di tutti."
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Se fosse noto in Italia, penso che North sarebbe considerato ultrareazionario. Non conservatore, ma ultrareazionario. Detto questo, l'articolo parte con la descrizione del corporativismo. Tutte cose ben note dalle nostre parti da almeno 1000 anni. Adesso si chiamano lobby.
RispondiEliminaMa poi il discorso si allarga alle organizzazioni segrete. Gdbarc provo' a farne un elenco esaustivo. Dalle mafie alle varie massonerie alla spectre.
Io non ho particolari remore ad ascoltare idee diverse dalle mie. Non ho problemi a leggere libri alternativi. Credo o almeno spero di aver sviluppato un sufficiente spirito critico per riuscire a distinguere le fregnacce dalla realtà, anche se un po' alla volta. Diciamo che mi faccio sostenere da una sana cultura del dubbio e che spesso mi chiedo cui prodest?
Pertanto, non nego la più che probabile esistenza di famiglie o gruppi interessati al potere ed alla costruzione di un mondo secondo le loro idee e volontà. Cose inquietanti, certamente. Il NWO come religione della non trascendenza.
North fa sempre riferimento alla Bibbia ed ha scritto che in essa non c'è nulla di vagamente socialista, anzi.
Che ne pensa deiVangeli che, tra quelli selezionati a Nicea se non sbaglio, ci sono stati tramandati?
quest articolo parte bene, è pieno di citazioni colte e spunti, ma si perde passando tra piccoli deliri, richiami fascisti (nesta webster era dichiaratamente fscista, il che non vuol dire che non potesse dire cose esatte, ma dire le cose per intero aiuta a capire il contesto del dibattito ed inquararlo) fino ad arrivare alla banale conclusione per cui il maggior artefice del complotto segreto è ... il congresso (nel senso di north, lo strumento). il north di "lasciate morire l euro presto" è un maestro cui inchinarsi, ma nonostante la sua capacita d analisi e cultura, in campo non prettamente monetario, talora sconfina. nella rigidita fideistica e nel semplicismo. il rapporto tra denaro, potere, visione del mondo, non è semplicemente ribaltabile, ma uno è causa ed effetto dell altro, come in un circolo ermeneutico alla gadamer. questi gruppi, famiglie (che mi pare ragionevole pensare siano piu sensibili a loro stesse che a plasmare il mondo, se non si vuol pensare che da secoli tutti i membri abbiano mantenuto lo stesso pensiero politico), di cui troppo spesso, cio è vero, ci si scorda di considerare in nome della fede nella democrazia, qui è un punto fondante forte a favore di north (non scordiamoci che il mondo d oggi è frutto di societa segrete e sovversioni e trame di ieri) sono "partiti politici" segreti. nulla più, in fondo. e come lro sono legati da soldi e potere, sono molteplici e divisi al loro interni, con tradimenti e colpi di scena. di certo l analisi storica se ne occupa meno del dovuto. ma non c è uno che manovra il mondo: lottano, configgono, fanno pace, poi qualcuno, per un po almeno, vince e riese a raggiungere , almeno in parte, i suoi obiettivi. ignorare cio è ignorare la realtà, credere che il potere assoluto esista nell omra è veramente determinismo. di certo è difficile pensare che alcune famiglie di banchieri, sfornino geni dell imprenditoria da secoli, tali da restare sempre loro i piu ricchi e potenti. mi pare che andrea sia stato chiaro sui filtri
RispondiEliminami pare che l aspetto piu interessante sia la critica alla rimozione di quest aspetto dell analisi storica in nome della tutela religiosa del dio "volonta popolare" che risulterebbe violato e depotenziato ove si ammettesse un piano di poteri che ridurrebbe il voto se non a qualcosa di formale, un simulacro, quanto meno ad un livello piu terreno. ecco, questa necessita di mantenere l aspetto "divino" della democrazia è interessante. come il passaggio dalla democrazia rappresentativa, la piu "realisitica" a quella partecipativa, per arrivare a quella folle dell agoracrzia informatica. sembra che piu la democrazia si traveste da dio, intenzionalmente minuscolo in questi casi, più la manipolazione dei "poteri forti", per usare un termine accettato e realista, riesce a levarsi ogni responsabilita nell azione
RispondiEliminaSottoscrivo gdbarc. In effetti, nella crisi attuale della democrazia non c'è solo l'aspetto politico, socialdemocrazia vs liberaldemocrazia, ma anche quello formale. Lo cita spesso Ostellino, ma ora non ne ricordo il nome, distingue la democrazia degli antichi o partecipativa (in fin dei conti oligarchica) dalla democrazia dei moderni o rappresentativa.
RispondiEliminaL'assemblearismo permanente e' la cifra della distorsione della idea stessa di democrazia. La democrazia diretta del referendum su singoli temi particolari e' una cosa buona e giusta (e perciò invisa alle oligarchie), ma tutt'altro è la continua consultazione assembleare anche online che è in realtà e notoriamente il terreno della manipolazione più facile e bieca.
Per fare un esempio, un retore abile come gdbarc avrebbe sicuramente più probabilità di me di con-vincere un'assemblea qualsiasi non fosse altro che per l'esperienza sul campo e la padronanza dei vari canali comunicativi. Al di la' dei contenuti.
Il grillismo e' più inquietante di quanto possa apparire perché rappresenta l'esito e la conseguenza imprevista della contrapposizione frontale, ideologica ed oltre, alimentata da un circuito mediatico che ha seminato odio per l'avversario demonizzandolo e che va avanti dai tempi di Craxi vs il compromesso storico e poi si è ritemprato contro Berlusconi (il quale nulla ha mai fatto per evitare di fornire benzina al braciere). La crisi odierna proprio dei Democratici (trasformisti postPCI e cattocomunisti della sinistraDC) che hanno costruito il proprio potere su quella campagna moralistica (azionismo torinese ed eurocomunismo berlingueriano) e' anche il risultato sintetizzato bene da due adagi: chi semina vento raccoglie tempesta e chi è artefice del suo mal pianga se stesso. Hanno campato con la demonizzazione (la linea dettata dal noto quotidiano) ed ora non possono permettersi di dialogare col diavolo, pena il distacco dalla base arrabbiata. Per di più, ora che c'è la crisi economica più grave che si ricordi da decenni, e' impossibile spiegare certe scelte pragmatiche (il contrordine compagni! dei vecchi tempi) ad un popolo che è stato deliberatamente nutrito ed allevato in nome della diversità e superiorita' antropologica e morale. Ed il risultato l'abbiamo visto, al di là delle pur chiare lotte intestine tra gli oligarchi traballanti.
Scusate la divagazione apparente, ma mi pare un esempio lampante di élite autoreferenziale che crolla a causa della propria supponenza ed è scalzata dalle conseguenze inintenzionali della propria tattica miope e dalla inconsistenza della propria strategia di lungo periodo.
Per usare una citazione in stile Gary North, biblica: Dio acceca chi vuol perdere.
Ciao gdbarc.
RispondiEliminaNon credo che il Congresso sia il punto di arrivo di North (almeno per come l'ho inteso io). Voglio dire, ha detto in precedenza infatti che le gilde utilizzano denaro e politica come mezzo per veicolare una certa visione del mondo. Il Congresso, quindi, è un mezzo e sacondo North sarebbe il punto di partenza da cui iniziare a sfilacciare la presa di tali gilde sul resto della popolazione. Poi dici:
[...] «ma non c è uno che manovra il mondo: lottano, configgono, fanno pace, poi qualcuno, per un po almeno, vince e riese a raggiungere , almeno in parte, i suoi obiettivi.»
Corretto. Infatti, come ho spesso ripetuto la popolazione è spesso finita sotto il fuoco incrociato di questi deliquenti. Io preferisco chiamarla "guerra fra bande." La politica, quindi, (come deduce molto bene North) nel nostro sistema statale attuale, in cui determinati individui si uniscono in gilde o associazioni per dare vita ad uno pseudo-privato con il monopolio della violenza su un territorio, è il meccanismo con il quale coloro che vogliono mangiare a sbafo (es. sul popolo) cercano di ottenere il ruolo di capobranco.
E questo sfruttamento non è esclusivo, infatti la banda che ricopre il ruolo di capobranco deve aspettarsi prima o poi che qualche altra famiglia o banda di banditi intervenga per soffiargli la poltrona. La politica, quindi, è solo l'insieme dei comportamenti codificati per evitare una guerra continua con spargimento di sangue tra le elite stesse, che non fa bene agli affari e potrebbe dare delle idee a chi proviene dal basso.
A volte però (e qui arrivo a rispondere ad Andrea... e infatti ciao Andrea :'D ) c'è una banda che si allarga troppo e promette determinati benefici alla popolazione (es. redistribuzione più equa, più attenzione ai beni comuni, ecc.) in modo che il suo progetto di dominio appaia più in sintonia con il "volere" della popolazione. Questa gente, in realtà, è tra le più subdole ed infìde di tutte (es. Kennedy, G. Cesare, forse Grillo) ma ha una rara capacità a farsi benvolere... vuoi per la sua retorica, vuoi per qualche iniziativa che scombini i vecchi ordinamenti.
Ma può arrivare il momento in cui questa gente non abbia più appoggi o alleanze all'interno delle varie bande in gioco e la politica non possa più rimetterli in corsa; in questo caso si ritrna al vecchio adagio: lo spargimento di sangue, o per dirla più facilmente, l'assasinio. Anche questa "scelta" in società statali come quella nostra, ha una certa componente rituale e viene attuata con una certa perizia e meticolosità: la figura di spicco della banda viene tolta di mezzo senza che si possa risalire ai mandanti.
Per quanto riguarda la popolazione in questo grande gioco, essa ne parla come se fosse... un gioco, come se stesse parlando di calcio o donne. Cercano di immedesimarsi (certo era più facile quando esisteva l'illusione che "tutti saremmo diventati ricchi" e la classe media era sull'onda del successo, ma era una bolla, una fase temporanea che sarebbe sparita così come tutte le promesse fatte dallo stato a cui si è deciso di credere).
La cerimonia del voto è ancora sentita dalla popolazione, la quale tifa per un capobranco o un altro... solo che con l'andare del tempo la linea netta di demarcazione tra ricchi e poveri farà capire una cosa: cosa ci vai a fare a messa se sai che all'inferno ci finirai comunque?
Buongiorno a tutti,
RispondiEliminauna rinofaringite insistente non mi permette di godere del Sole primaverile, e così mi sono fatto del male ulteriore leggendo e compilando un questionario di aggiornamento ecm di chiara marca statalista volto a spiegarmi la clinical governance e la responsabilità di tutelare il ssn in tempi di ristrettezze economiche pensando alla collettività.
Il tutto condito con la lingua di legno socialdemocratica per cui una fraccata di tasse servono per la crescita e la patrimoniale imminentissima serve a creare posti di lavoro. Il tutto prodotto da uffici ministeriali per la pianificazione e la programmazione sulla base di testi editi dalla amministrativamente efficiente regione ER sulla scorta di molti studi anglo-americani ed anche di metodi per la ... previsione del futuro (non è uno scherzo, se lo sapesse Paolo Fox!!!) come il delphi, creato presso la rand corporation americana negli anni '50 ed applicato a temi politico-militari, tecnologici ed economici. E così il paziente medio standard incontra il medico medio standard. No comment.
Ma possibile che la domenica mattina continui a buttare così male oltre la sconfitta della Lazio che se nella prima parte del campionato avesse fatto i punti che ha conseguito nella seconda ora lotterebbe in zona retrocessione?
gdbarc non te ne approfittare!!!!
Ed allora, per sopravvivere al benevolo, insostenibile e fallimentare sistema vigente in questa bellissima provincia dell'impero fiatmoney-warfare americano (che cmq ci garantisce un tot di libertà di critica e ci protegge, senza andar troppo per il sottile, all over the world dal famelico drago cinese), ecco una lettura semplice e rinfrancante nonostante le ovvie desolanti conclusioni: http://www.corriere.it/opinioni/13_aprile_12/ostellino-thatcher-conservatrice-progressista_890b65c8-a33d-11e2-a571-cfaeac9fffd0.shtml
ciao
si, sono d accordo sul debutto della tua analisi, infatti tra parentesi se noti ho scritto che per North il congresso è lo strumento. la politica ha a che fare col potere, ed il potere ha a che fare con visione del mondo, denaro, religione, ideologia, tutto mischiato per non essere sincretici. è evidente allora che i partiti sono "bande" che lottano per il potere. è una diversa terminologia. cosi le associazioni di cui abbiamo spesso parlato. quindi l ipotesi del complotto non è scandalosa scoperta, ma solo la naturale constatazione che le alleanze si formano prima ed anche in sedi diverse dal congresso del partito. gli allenamenti, le riunioni tattiche. insomma, parafrasando, clausewitz, anzi invertendolo, la politica è la prosecuzione della guerra (che da li socialmente si parte) con altri mezzi. quando fallisce, si ritorna all origine: il sangue, l omicidio (qualche presidente in usa l hanno seccato, no?), la guerra. come la mafia quando saltano le alleanze. a differenza della mafia, possono essere in gioco interi stati, giovani mandati a morire (guerra del tipi 900), innocenti, armi nucleari. vista la dimensione delle grandezze degli stati nazione, dominati dalla politica. quindi la politica canalizza e formalizza l istinto di sopraffazione, finche ci riesce. la formalizzazione ha una sua funzione. questo riconoscimento dell istinto di sopraffazione, pone al libertario il problema della sopraffazione in assenza di politica formalizzata, che di quella è esito ed argine. perche se è vero che l oprressione, anche "democratica", fa si che l essere umano dia il peggio di sé, è vero che abbiamo riconosciuto un istinto primario di sopraffazione che il potere contiene e canalizza. nella democrazia lo fa attraverso meccansimi formali, rituali, che se non servono a quel che sembrano, creano un simulacro davanti al quale comunque ci si arresta avendo riconsciuto un oggetto acro. non si arrestò mussolini, non si arresta grillo (indipendentemente dall esito del suo tentativo). questo mi porta a 2 considerazioni: 1.scostarmi da hoppe ed il suo tribalismo; so bene che allo stato dai un dito e si prende tutto il corpo. ma il rischio della societa arcaica è l equivalentre del rischio grillo. che ne dici di somalia ed afghanistan? si, lo so, ci stanno i manipolatori.ma pure i manipolati, no? e poi, che fai, li uccidi tutti tu i manipolatori? 2.denudare il re, raccontarlo per quel che è, riconoscendo la sua funzione reale, ed evitare che porti alle peggiori conseguenze, cioè la sua stessa dissoluzione per guerra (esterno) o dittatura (interno). come? stato minimo, evitando quindi le impossibili promesse del superstato sociale. insomma, un livello minimo di capacità collaborativa puo convivere con un livello minimo di oppressione. qui invece la tattica del potere è diventata governare concedendo diritti. alcuni poi prendono cio sul serio e ci credono, idiloatrando lo stato sociale. altri si incazzano, e pretendono l adempimeto. questo è qunidi un metodo d governo molto pericoloso. d altra parte, come insegnava berlin (anche se mi pare kant gia l avesse detto) l umanità è un legno storto. e questo è il principio liberale. saranno gli anni, ma mi pare che sia tutto una questione di "distanze", di limite, di quantita. poi, a furia di quantita, ci sta un mutamento di qualita.
RispondiEliminagrazie del link, andrea, e consolati con stock 84
insomma, io della societa tribale non sono cosi ansioso di vedere l avvento. il governare. l esercizio del potere, hard o soft (guardate la chiesa come ha sempre saputo i segreti della gestione) è vecchio come il mondo. le persone si misurano non appena si incontrano, anche per instaurare rapporti collaborativi e positivi. non solo per sopraffarsi. si tracciano i confini e si rispettano... qualche volta si tende a sorpassarli... e si rimette il limite. anche nei rapporti d amicizia e d amore è cosi, non solo nella sopraffazione e nel potere
RispondiEliminaRagazzi, ora voglio provocarvi. (C'è un po' di rabbia che devo smaltire date le ultime notizie dal mainstream...)
RispondiEliminaChe caratteristiche deve avere l'essere umano per poter vivere in una società anarchica?
Non dev'essere un ladro o un socialista, ma credo che questa non sia una novità. O meglio, ladri e socialisti sono gentilmente invitati ad autogestirsi fuori dalle palle. Se hanno ragione, tutti ci uniremo a loro per vivere nel paradiso in terra. Se hanno torto, creperanno di fame facendo code davanti a supermercati vuoti, con sonore risate del resto della popolazione. Basta che tirino le cuoia lontano da me, con i loro testi sacri che mangeranno e digeriranno poco prima del loro meritato epilogo.
Krugman no: Krugman lo voglio sempre a portata di mano, per leggergli mille articoli interessanti attraverso un megafono in una cella imbottita, proprio come si fa con gli arabi cattivi in Iraq.
Inoltre, cosa farebbe una società anarchica ad uno che non rispetterebbe le idee e la libertà degli altri? Per le idee, si discuterebbe. Per le libertà, gli si tirerebbe una scoppettata in testa, perché mi sono stancato di discutere. A forza di scoppettate si selezionerà un'umanità compatibile con la libertà. E non credo che possa essere definito un metodo disumano, perché è lo stesso che viene utilizzato indirettamente per selezionare un'umanità più "consapevole" ed eco-compatibile.
Attualmente (o nella storia) esiste una "società" gestita in anarchia?
Esiste. Il governo, ad esempio, opera nella più palese anarchia. Avete mai visto un dipendente che decide il proprio stipendio e spara al datore di lavoro per farsi pagare?
Ma visto che ormai viviamo praticamente con la faccia sotto lo stivale del collettivismo, anche uno stato limitato con flat tax al 10% è un'utopia, perché ci sarà sempre qualche povero stronzo con la testa piena di audaci riforme sociali da sovvenzionare. Mi basta consultare qualunque sito web di "controinformazione" per capire che aria tira, allora a quel punto tanto vale tenerci quello che c'è adesso, finché qualcuno non finisce appeso per i piedi. Almeno ci faremo due risate: il libero mercato provvederà a creare una corda adatta ed a basso costo.
Con questa provocazione non voglio criticare l'anarchia (che mi trova pienamente concorde coi suoi principi libertari e di autodeterminazione). Sto semplicemente criticando la maturità del genere umano nel sapere riconoscere in autonomia dove finisce la propria libertà ed inizia quella altrui. Questo perché la definizione di libertà come se fosse una casa è demenziale. Guarda caso è la stessa definizione che si spaccia nelle scuole. Non oso immaginare il perché...
Che caratteristiche deve avere l'essere umano per poter vivere in una società anarchica?
RispondiEliminaNessuna in particolare. Deve solo esser libero di potervi aderire.
Al governo non sono anarchici. Colgono l'opportunità del potere esecutivo. Quella non la chiamerei anarchia, ma oligarchia, élite.
Ci teniamo il sistema com'è e come sembra diventerà? Che altro possiamo fare se non attendere pazientemente che collassi su stesso. Come si dice tutti i fondamentali ci dicono, a saperli cogliere, che è insostenibile, forse anche irriformabile, che può solo tentare di calciare più in là il famoso barattolo con un po' di maquillage, manipolazioni varie, ecc ecc.
Aspetteremo settant'anni come per l'URSS? O forse dovremo aspettare di più perché il mercato non è altro che un simulacro?
Certo, ci sono molte somiglianze con la lunga crisi dell'impero romano, ma ci sono anche tante differenze.
O forse è solo che noi liberali di mezza età siamo un po' più disillusi di te o più integrati o più stanchi o più legati ed ormai ci dilettiamo della speculazione intellettuale consapevoli di trovarci immersi in un contesto keynesiano, statalista, socialdemocratico molto consolidato nella cultura mainstream e nell'immaginario collettivo. In fondo, abitiamo in un paese intimamente anti individualista, per non dire fasciocomunista. Una brutta copia della Francia.
L'anarchia dell'italiano medio, brutta definizione, e' quella del servo che cerca sempre di fregare il padrone non appena questi gli volga le spalle, ma poi sempre pronto ad inchinarsi e riverire se bisognoso o ad associarsi se utile per ottenere il massimo col minimo sforzo.
beh, intanto, come fecero i soldi con la maglietta di che guevara, li stanno facendo con la maschera di guy fawkes (quello che era la maschera in V for vendetta; cercatelo siu wikipedia). e pare tanti. come disse danny de vito, ne "i soldi degli altri" alla sua amante nemica sindacalista "potete cambiare le regole, ma tanto non potrete mai fermare il gioco". che vuoi farci, il monopoli , gli imprevisti, le probabilita, e gli imbrogli fanno parte del genere umano. conoscerli serve a noi stessi, per capire, per cultura, per fare le scelte, per rispettare noi stessi (nessuno puo essere felice se non fa scelte consapevoli ed in adesione alle proprie credenze, al rispetto del sé). mica serva a cambiare il mondo, chissene frega del mondo. ti preoccupi che nel medioevo non c era abbastanza liberismo? no, ritengo non sia una tua priorita. o se non ce ne sara tra 500 anni? non penso sia il tuo pensiero fisso! ti preoccupi della liberta dei servi della gleba dell antica roma? o dei cambogiani? ma che ci frega a noi dei tutsi e degli hutu!? (carmelo bene disse qualcosa del genere creando iul gelo tra gli astanti... che genio quell uomo!). attenzione: che ci frega a "NOI". di "LORO". è l appartenenza che conta, il sentirsi "NOI": italiani, europei, bianchi, ariani, liberali, fascisti, comunisti, umanita. allora meno abbiamo senso di appartenenza meno ci importa degli altri. si, ci può importare nel senso di un umana pietas nei confronti di chi soffre, di persone. ma non dei popoli, della storia, degli eventi. insomma, l impersistenza: se non ci interessa del liberismo nel passato (e non è che i vivi sono diversi dai morti, sol perche quelli hanno gia vissuto: anche i vivi d oggi sono morti del domani), se non ci interessa dell avveno della societa liberale tra mille anni, quando è presumibile non saremo piu qui, a meno che non vogliamo aderire alla prospettiva delle magnifiche sorti e progressive dell umanità. allora, siamo interessati a noi, i nostri figli, gli amici, le persone a noi piu simili ed abbiamo, se di buon animo, una piets per i bisognosi. la liberta che rileva è la nostra, non degli altri. facessero quel che vogliono, ma ci lasciassero in pace. ecco. francesco, ho da sempre pensato a quello che tu dici all inzio: ognun per se, comunisti? tutti a cuba. democristiani nello stato della chiesa, capitalisti crony, hai voglia a scegliere tra usa ed europa, ai liberali, un isoletta greca, o caraibica, ma per affetto mi andrebbe bene anche ponza. od il canada, perche ci sta poca densità. sarebbe il massimo! cosi ognuno sta nella societa che piu gli piace. poi, ovviamente, non funzionerebbe: manca la parte degli"altri", quella da sfruttare ed a cui dare le colpe delle cose che non vanno
RispondiEliminaScusate la lungaggine.
RispondiEliminaCondivido il giudizio positivo sulla democrazia diretta di And, aggiungo però che per approvare una legge non basta il 50+1 nel'affluenza e nel voto, ci deve essere più consenso. Il cancro attuale sono le elezioni e i partiti. Come ho già scritto sono per una monarchia "militare", meglio se elettiva (come il Vaticano), un generale che sia re a vita, e vari questori che governano le province. Se dicessi questo a un "democratico" passerei per un fascista, militarista guerrafondaio. Io sono per la democrazia diretta, e per delle selezioni meritocratiche e non delle elezioni partitocratiche.
@ Francesco
OT
Non per fare polemica, ma voi libertari commettete degli errori concettuali.
1) Vagheggiate una società senza stato, che ripeto può essere solo una società tribale dedita alla sussistenza. Per tribale intendo comunità che non supererebbero le 500 persone, una famiglia molto allargata (clan) che condivide gran parte della proprietà, comunisti!!! Non proprio.
2) L'altro errore è che uno stato limitato non può esistere perché da un dito si prende tutto il braccio. Questo è falso, perché la sovranità popolare la si esprime con un largo consenso sui referendum e sulla costituzione. Vorrei sapere in quale costituzione sia scritto quello che lo stato deve fare e come intende finanziarsi, con unica flat tax al' x% sul reddito (come avevo detto anche io) e altre entrate derivanti dalla vendita o l'affitto delle proprietà statali. E imporsi un limite oltre il quale non può andare, giustificando l'evasione fiscale se si supera quel limite.
3) Uno stato minimo (polizia, giustizia) non lo vuole nessuno a parte 4 gatti. Molti vogliono che lo stato abbia un effetto redistributivo finanziando l'istruzione/ricerca e la sanità/assistenza. E su questo sono d'accordo. Però tutti i sevizi locali devono essere privatizzati, e anche l'istruzione/ricerca e la sanità, con lo stato che si limita a finanziarle indirettamente ovviamente non al 100% del loro costo.
4) NWO. Creare un organismo mondiale che gestisca un unica moneta mondiale è positivo (se è la famosa moneta monopoli) e sia anche un all'alleanza militare mondiale (una sorta di NATO mondiale). Questo per prevenire che un paese ne attacchi un altro direttamente, o indirettamente con finanziamenti occulti di governi a gruppi di mercenari terroristi secessionisti.
5) Riserva frazionaria. La riserva frazionaria è sì, una aborto giuridico, ma non crea nuova moneta. Prendere dei soldi da un deposito che dovrebbe essere liquido e prestarli ad altri è una falsificazione di bilancio. Se A ha 100 ma la banca ne presta 90 a B. La situazione è A 10 e B 90. Il falso in bilancio sta nel far credere che A abbia ancora tutti i suoi 100. Diverso è A che decide di prestare quei 90 per ricevere degli interessi, o la banca che gli chiede quei soldi per prestarli.
6) Capitalismo e proprietà privata. Per voi esiste solo la proprietà pubblica (statale) e privata. In realtà bisogna distinguere la proprietà privata di poche persone fisiche dalle società anonime che sono di proprietà di fondi pensione e quindi anche dei lavoratori dipendenti, gestiti da banche. Secondo me l'uniche società che lo stato può avere sono proprio le banche/assicurazioni e la loro attività di investimento in società anonime deve essere senza scopo di lucro, il lucro lo possono ottenere dall'attività di credito.
Ciao Massimo.
RispondiEliminaTi vorrei invitare a leggere qualcosa di più di Hoppe, puoi trovare abbastanza materiale qui nella colonna di destra "Feste di Freedonia" o facendo una ricerca su "Cerca nel blog." E ti assicuro che questi dubbi non ti verrebbero, per il semplice motivo che "anarchia" non è una costituzione o un codice di leggi. Ti ripeto che il concetto è quello della libera associazione di uomini, i quali decidono come organizzare la loro convivenza come meglio credono e come meglio si conforma al luogo e alle attività. Non esiste la formula magica per cui la "società anarchica" funziona. Esiste solo questo principio.
Non esiste la democrazia in generale, esistono queste democrazie esistenti. La democrazia, come tutte le dottrine politiche moderne, si basa sull'assioma dell'esistenza del Leviatano (lo stato) e da lì parte con tutte le teorie del voto, dei partiti, ecc. L'anarchia considera invece il fondamento stesso della democrazia un arbitrio violento ed ingiustificato, e quindi, rigettando il fondamento, non sa che farsene dei "partiti e del voto."
Anche volendo limitarci alla speculazione teorica, il pensiero anarchico sostanzialmente si disinteressa del fatto che il governo sia limitato nel suo agire dal parlamento, perché entrambi debbono la loro esistenza alla violenza che lo stato esercita sui cittadini, cui viene negata ogni possibilità di scegliere come gestire la loro vita privata e sociale. Se il cittadino non è libero, ma costretto con la forza o con la minaccia della violenza ad accettare che lo stato limiti senza diritto o peggio senza ragione le sue libertà, il fatto che gli organi dello stato tra di loro siano in equilibrio è del tutto irrilevante.
L'idea che sta alla base del pensiero anarchico non è semplicemente "l'assenza di stato": è l'idea che ognuno di noi è libero e responsabile della propria vita e non ha bisogno di qualcuno o qualcosa che garantisca per lui. Nel momento in cui l'individuo crede di dover affidare a qualcuno la gestione della sua vita perde in quel momento la libertà, perché rinuncia alla responsabilità. Quindi si potrebbe rispondere che nessuno garantisce il singolo contro qualcosa o qualcuno, ma che i singoli sono responsabili della propria vita.
Per quanto riguarda la riserva frazionaria, ti sbagli di grosso. Se la banca ha 100 come depositi e ne presta 90, il totale è 190.
Sul NWO, invece, sono in disaccordo perché l'unico motivo per cui si vuole inglobare tutto i lgenere umani in un unico sistema è per petrare il grande schema di Ponzi in cui siamo immersi. Tutte le altre scuse sono fesserie e stronzate assortite.
E perché lo stato non è una libera associazione? E la costituzione non è un contratto in cui dici cosa fare e come finanziarsi? Ma io non ho firmato niente! Se non ti piace il sistema Italia cambia paese o cambia il contratto. Purtroppo le varie costituzioni sono elusive e non impongono limiti alla spesa, e non dicono che lo stato nasce per semplificare la vita delle persone e non imbrigliarla in regole assurde e per dare delle norme di convivenza civile. E che non c'è la necessità di crearne di nuove ma al massimo di modificarle, questo però con il consenso generale e non con la regola del 50+1 ma dei 3/4 o 4/5.
RispondiEliminaMa io non voglio pagare le tasse! Neanche in uno stato limitato alla polizia che per finanziarlo al massimo mi prendono un 2% di tassa sul reddito, altro che decima! Stato buu, tasse buu maledetti ACAB! Beh allora vai a vivere in un clan e campa di sussistenza è una vita più che dignitosa e rispettabile. Ma quale clan quelli sono primitivi, io voglio vivere nella società moderna ma senza stato e tasse, voglio la botte piena e la moglie ubriaca! Se non vuoi vivere neanche in un clan forse sei un disadattato, non si può avere questa società moderna senza stato perché è troppo complessa. Continua pure a vivere nel tuo mondo di unicorni di marzapane.
Sulla riserva frazionaria, ma anche no. Se io ho 100 monetine d'oro e la banca te ne da 90, con un abile truffa contabile esce fuori 190. Il punto è che le monetine sono sempre 100, ma nella mia cassa ne sono rimaste 10 a mia insaputa. E se vado a ritirarne anche solo 15, la banca me ne da 10 + 5 pernacchie.
Lo scopo non è unire l'umanità nell'adorare il demone Ktulu. Non so da dove hai dedotto lo schema di Ponzi, dato che i 2 punti sono una moneta mondiale non inflazionabile, l'alternativa è o l'attuale sitema monetario farlocco che utilizza una moneta di un altro stato oppure l'autarchia o ancora il clearing (baratto internazionale). E un sistema di Stati sovrani in cui il pesce grosso non possa mangiare quello piccolo. Impedendo aggressioni e collassi interni dovuti a finanziamenti occulti a mercenari.
«E perché lo stato non è una libera associazione? E la costituzione non è un contratto in cui dici cosa fare e come finanziarsi?»
RispondiEliminaNo, dato che lo stato rappresenta il monopolio della violenza su un determinato territorio.
Aspetta, aspetta: e tu accetteresti un pezzo di carta in cui si dice che un determinato paese è fondato sul "lavoro" (indovina di chi? Ricorda vagamente qualcosa) e non vengono specificati i diritti e i doveri che si hanno nei confronti degli altri in modo che chi è al comando abbia carta bianca per gestire alla cazzo di cane e secondo il suo portafoglio la cosiddetta "cosa pubblica"? Questo è un contratto.
«Ma io non ho firmato niente!»
Mi prenoto da te per ottenere un prestito. Ovviamente non potrai rifiutarti di concedermelo e io non devo ridarti niente
«Se non ti piace il sistema Italia cambia paese o cambia il contratto.»
Cambierei paese, certo, peccato che vengano a cercarti. Cambiamo il "contratto"? Uhm... fammi pensare... come il referendum abrogativo sui finanziamenti ai partiti del 1993? dehehe!
«Purtroppo le varie costituzioni sono elusive e non impongono limiti alla spesa, e non dicono che lo stato nasce per semplificare la vita delle persone e non imbrigliarla in regole assurde e per dare delle norme di convivenza civile.»
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«Ma io non voglio pagare le tasse! Neanche in uno stato limitato alla polizia che per finanziarlo al massimo mi prendono un 2% di tassa sul reddito, altro che decima! Stato buu, tasse buu maledetti ACAB!»
Se il versare o no il contributo allo stato per acquisire i fantomatici servizi tramite spese con i nostri soldi che pero' LORO decidono come spendere, previo imbrattamento scheda con delle crocette da analfabeti, tanto per sostenere che l'hanno fatto col nostro mandato (anche col mandato di quelli che non ci stanno al giochino) fosse FACOLTATIVO, l'evasione fiscale non esisterebbe più.
Evadi solo se sei prigioniero, ma se sei libero di fare quel che ritieni più giusto non devi evadere un bel niente.
Quindi la scelta è tra prigionia (in una prigione mentale, senza sbarre e con i fiorellini alla finestra) e libertà.
Vuoi i "servizi" che lor signori amministrano (compresi massacri i in Kaffiristan)? Sì? Paghi e ne usufruisci. Non paghi? Non ne usufruisci. Fermo restando che se non fosse una truffa dovresti essere anche in grado di sapere quale quota va in Kaffiristan e riservarti di non contribuire. Io preferirei rivolgermi a cooperative, volontari o privati, ma se a te piace lo stato... accomodati pure.
«Sulla riserva frazionaria, ma anche no. Se io ho 100 monetine d'oro e la banca te ne da 90, con un abile truffa contabile esce fuori 190. Il punto è che le monetine sono sempre 100, ma nella mia cassa ne sono rimaste 10 a mia insaputa. E se vado a ritirarne anche solo 15, la banca me ne da 10 + 5 pernacchie.»
RispondiEliminaLa banca ti presetrebbe cartastraccia, altro che monetine d'oro... mica sono dei fessi. E comunque su questo punto mi pare che siamo d'accordo sul fatto che la riserva frazionaria sia un furto.
«Non so da dove hai dedotto lo schema di Ponzi, dato che i 2 punti sono una moneta mondiale non inflazionabile, l'alternativa è o l'attuale sitema monetario farlocco che utilizza una moneta di un altro stato oppure l'autarchia o ancora il clearing (baratto internazionale). E un sistema di Stati sovrani in cui il pesce grosso non possa mangiare quello piccolo. Impedendo aggressioni e collassi interni dovuti a finanziamenti occulti a mercenari.»
dal tuo discorso non si deduce, ti ho solo esposto come stanno le cose. Faranno una cosa del genere per tirare dentro quanti più fessi possibili in modo da poter mandare avanti gli schemi di Ponzi previdenziali che stanno mandando a ramengo il sistema economico mondiale. Utilizzeranno la stessa retorica dell'Europa. Faranno gli stessi errori dell'Europa. Perché? Perché sono degli idioti economici che non comprendono causa/effetto.
Nel tempo libero pensa perché si stiano scannando a chiedere l'attuazione degli eurobond...
Tutte le costituzioni attuali sono solo degli inutili proclami del tipo l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro e "volemose bene". Ho affermato che diverrebbe un contratto se verrebbero specificati il suo scopo, come intende perseguirlo e come finanziarsi, imponendosi dei limiti nella spesa e che venga approvata da una larga maggioranza di cittadini, il 100% è impossibile.
RispondiEliminaGli esempi che hai preso sono dovuti alla loro corruzione morale (per non dire di peggio) e al fatto che lo stato non ha dei limiti di spesa e quindi diviene una vacca da mungere e al fatto che ci sono più di 8000 livelli inutili moltiplicati per almeno 20 politicanti per ente. Non so forse mi vuoi far passare da uno statalista keynesiano. Ripeto per l'ultima volta. Vorrei uno stato che abbia dei limiti nella spesa e che fornisca una base di norme per la convivenza civile, un sistema basato sul consenso (ampie maggioranze) e pochi livelli burocratici, per esempio un congresso centrale formato da i governatori per ogni provincia e che siano poche, e un consiglio provinciale formato da il governatore e altri pochi membri.
Forse non hai capito ma non sostengo né le elezioni e né i partiti. Comincio ad essere ripetitivo, ma come vanno spesi i soldi va scritto nella costituzione, loro devono solo approvare un bilancio in base all'entrate. Le tasse non possono essere facoltative, non puoi stare in un condominio e non pagare le spese, e una volta che sali su un bus accetti implicitamente il contratto.
Io sono per una cooperazione mondiale nel settore monetario e nella difesa, tu vedi il marcio e complotti in tutto. Mi sembra che voi libertari ve la suonate e cantate da soli come fanno quelli dei siti di controinformazione sulla sovranità monetaria.
Mi chiedi se mi piace lo stato. Ti ho spiegato quale tipo di stato mi piace, ma non ho problemi ad "accomodarmi" anche in questo corrotto. Ma invece tu che non vuoi lo stato perché non ti "accommodi" in qualche posto sperduto e vivi di sussistenza e in libertà come ha fatto questa famiglia russa perseguitata che ha vissuto per 40 anni isolata nella taiga russa? Nel tuo tempo libero rifletti sulla coerenza. http://www.smithsonianmag.com/history-archaeology/For-40-Years-This-Russian-Family-Was-Cut-Off-From-Human-Contact-Unaware-of-World-War-II-188843001.html
Ci rinuncio, ciao eh.
«Ho affermato che diverrebbe un contratto se verrebbero specificati il suo scopo, come intende perseguirlo e come finanziarsi, imponendosi dei limiti nella spesa e che venga approvata da una larga maggioranza di cittadini, il 100% è impossibile.»
RispondiEliminaFammi indovinare, come il limite del debito/PIL imposto dall'UE e che nessuno ha rispettato?
Stai pur certo che nessun sostenitore della "spesa pubblica" ti farà mai scrivere sul modulo delle tasse quanto denaro destinare a chi, per ovvi ed evidenti motivi. C'è pericolo che qualcuno metta la crocetta su "ospedali" anziché su "educazione civica forzata" o "massacri a Sabbiopoli".
«Forse non hai capito ma non sostengo né le elezioni e né i partiti. Comincio ad essere ripetitivo, ma come vanno spesi i soldi va scritto nella costituzione, loro devono solo approvare un bilancio in base all'entrate. Le tasse non possono essere facoltative, non puoi stare in un condominio e non pagare le spese, e una volta che sali su un bus accetti implicitamente il contratto.»
A questo punto è d'obbligo la domanda: ma credi veramente a queste miserabili fandonie sulle "tasse" e sulla "costituzione" fonti di "diritto" ed "uguaglianza" oppure è sbarcata una succursale del circo Barnum?
Non esistono basi né economiche né morali per la fornitura obbligatoria di servizi in regime di monopolio, pagati anche da chi non li usa (in modo che il single, ad esempio, abbia il piacere di arrivare a stento a fine mese per il diletto di pagare la scuola all'altrui prole).
Ma queste sono futili disquisizioni buone per il bar: la verità è che, vista la situazione nel particolare, il cosiddetto paese è ormai culturalmente morto, demograficamente in via di estinzione, economicamente defunto ed in attesa di subire una giusta eutanasia dalla prossima grande riforma economica partorita dai coglioni di turno (marxisti, moralisti o keynesiani che siano: sempre merda è).
«Ma invece tu che non vuoi lo stato perché non ti "accommodi" in qualche posto sperduto e vivi di sussistenza e in libertà come ha fatto questa famiglia russa perseguitata che ha vissuto per 40 anni isolata nella taiga russa?»
Questo modo di ragionare (?!?) è davvero interessante... una volta si mandavano via a pedate nel culo i criminali e gli assassini, ma a quanto pare i tempi cambiano.
Mala tempora currunt, sed peiora parantur.
Non devi indovinare o supporre nulla perché l'ho spiegato. Se scrivi che lo stato si deve finanziare con una flat tax sul reddito del 10% di cui 1% a quello centrale e 9% a quello locale. Se per assurdo provano ad imporre un 15% una persona ha il diritto di dare solo il 10% e il resto evaderlo.
RispondiEliminaSì, credo nello stato di diritto limitato da un contratto, la costituzione. La base per lo stato è proprio la libera associazione che tanto ti piace. Se un 65 o 75 o 80% di elettori (perché ci vuole un ampio consenso) decide tramite la costituzione di avere uno stato che abbia un minimo di leggi e che eroghi determinati servizi o che li sussidi con un limite nella tassazione, non importa adesso di che entità. L'obbligo nel pagare le tasse e nel rispettare le leggi diventa un obbligo contrattuale e morale altroché.
Sul fatto che l'Italia sia in declino da tutti i punti di vista è assolutamente vero.
Non hai capito, mi hai detto che se mi piace lo stato mi ci devo accomodare. Logica vuole che a te che non piace lo stato, devi accomodarti fuori seguendo l'esempio di quella famiglia. Non ho mica invocato il manganello e l'olio di ricino e l'esilio con calci in culo da parte della polizia. Se vuoi continuare a sguazzare nello stato pur odiandolo a morte e sognando l'isola che non c'è fai pure mai il tuo livello di coerenza è sotto zero.