Bibliografia

mercoledì 6 marzo 2013

Avrà fine il quantitative easing infinito?

Come spesso ripetuto, bisogna guardare al Giappone come "prototipo sperimentale" dell'implosione dell'attuale pensiero economico mainstream. Tutte le altre banche centrali del mondo hanno implementato quella strategia espansionistica che tanto criticavano quando adottata dai giapponesi negli anni '90. Qualcosa di impensabile all'epoca, ma ora giustificato dal mondo accademico (anche se non sanno spiegarlo teoricamente). Ora addirittura le fonti ufficiali continuano a minimizzare le azioni sconsiderate partorite dalla folle mente dei banchieri centrali. In prima fila c'è, come al solito, lo zio Ben. A suo dire, infatti, "tutto è stato contenuto." Ma siamo arrivati all'assurdo, perché lo zio Ben è intervenuto in questo modo per "zittire" Jeremy Stein (uno dei governatori della FED) secondo il quale stanno spuntando nuove bolle in tutta l'America. Ovviamente, il tipo si "scorda" (ohibò!) di menzionare la bolla più grande di tutte: quella nei bond del Tesoro; ma ammetterlo palesemente sarebbe come affermare urbi et orbi che il governo degli USA (così come tutti gli altri) ha semplicemente imbastito un grande schema di Ponzi. Ricordate che lo zio Ben è lo stesso che nel 2005, a coloro che gli dicevano che era in sviluppo una bolla immobiliare, rispondeva che "un calo a livello nazione dei prezzi delle case è qualcosa di molto improbabile."


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di Detlev Schlichter


La pubblicazione, all'inizio di questa settimana, del comunicato del Federal Open Market Committee del 29-30 Gennaio ha avuto un effetto sui mercati azionari simile a quello che avrebbe l'esaurimento dello champagne ad una festa in cui la maggior parte dei partecipanti è sbronza. In tutto il mondo sono stati venduti azioni e oro.

Ecco la frase che ha innescato tali mosse:

"Molti partecipanti hanno inoltre espresso alcune preoccupazioni sui costi ed i rischi potenziali derivanti da ulteriori acquisti di asset (il programma a tempo indeterminato della FED atto a monetizzare il debito per circa $85 miliardi mensili, denominato "quantitative easing," DS). Diversi partecipanti hanno discusso le possibili complicazioni che potrebbero nascere nell'eventuale caso che la politica accomodante venga interrotta, alcuni hanno menzionato la prospettiva di rischi inflazionistici mentre altri segnalano che gli acquisti di asset potrebbero promuovere comportamenti di mercato indirizzati ad indebolire la stabilità finanziaria."

Ecco come si può tradurre: "Ragazzi, diciamoci la verità: tutta questa stampa di denaro non è priva di costi e rischi. Si presentano tre problemi:
  1. Più il nostro bilancio diventa grande (attualmente è pari a $3 bilioni e oltre), più sarà difficile in futuro scaricare alcuni asset al suo interno. Quando inizieremo a liquidarli, i mercati andranno nel panico. Potremmo rimanere a corto di spazio di manovra.

  2. Tutta questa stampa di denaro alimenterà un'inflazione più elevata (impossibile da nascondere con un qualsiasi marchingegno statistico). Poi alcune persone potrebbero aspettarsi una politica più ristretta, ma non saremo in grado di fornirla a causa del problema del punto 1.

  3. Stiamo manipolando costantemente alcuni asset fondamentali. In questo contesto, i partecipanti al mercato non sono in grado di determinare il rischio in modo corretto. Stiamo incoraggiando l'assunzione di rischi finanziari e il tipo di comportamento che ha portato all'attuale crisi finanziaria."

Tutti questi punti sono motivi validi ed eccellenti per fermare subito il "quantitative easing." I lettori di questo sito sicuramente non si sorprenderanno se invoco una fine immediata del "quantitative easing" e di tutte le altre misure delle banche centrali indirizzate a "stimolare" artificialmente l'economia. In effetti, l'idea che un gruppo di burocrati a Washington analizzi ogni mese grandi quantità di dati e un po' di "prove" aneddotiche (con l'aiuto di circa 200 economisti) in modo da "impostare" i tassi di interesse, manipolando astutamente i tassi dei rimborsi bancari e manipolando abilmente vari prezzi di mercato in modo che l'economia nel suo complesso sembri sfornare nuovi posti di lavoro (mentre la svalutazione del denaro continua ad un ritmo ufficiale del 2% considerato inspiegabilmente innocuo), deve apparire del tutto assurda per qualsiasi studente del capitalismo. Non dovrebbe esistere alcuna politica monetaria in un libero mercato, così come non dovrebbe esistere alcuna politica di settaggio dei prezzi alimentari, o dei salari, o del numero di ore in un giorno.

Ma la questione qui non è quello che vorrei che accadesse, ma quello che è più probabile che accada. Non c'è dubbio che si vedrà la fine del "quantitative easing," ma la vedremo presto? La FED riuscirà finalmente -- dopo la creazione di $1.9 bilioni in nuove "riserve" sin da quando la Lehman è fallita -- a vedere la luce? Riuscirà a rinsavire?

Forse, ma ho ancora i miei dubbi. Naturalmente non possiamo saperlo, ma la mia ipotesi attuale è che non si fermerà presto; potrà prendersi una pausa o rallentare le cose per un po', ma un cambiamento significativo nella politica monetaria mi sembra improbabile.



Banchieri centrali incastrati

Penso che i mercati finanziari e la stampa sopravvalutino la libertà di manovra di cui godono i funzionari delle banche centrali. Ritengo che i banchieri centrali siano prigionieri di tre forze soverchianti:

  1. Il loro stesso sistema di credenze che ancora li vuole come ultima linea di difesa tra le forze economiche oscure e la popolazione impotente, e che quindi, ogni volta che i dati o i mercati scendono, è loro dovere accorrere in soccorso. Così quando finisce l'alcol e l'umore della festa si smorza, la FED presto si sentirà obbligata (per sua logica interna e senza alcuna motivazione proveniente da influenze esterne) ad aprire un'altra bottiglia. Aspettate solo che l'attuale dibattito circa la fine del QE porti ad un indebolimento dei mercati e che i "dati fondamentali" finiscano al centro dell'attenzione ancora una volta, ed assisteremo ad un altro cambio nel linguaggio della FED a favore di uno "stimolo." E' un film che abbiamo già visto e il finale non cambia. Qualcuno ricorda il discorso sulle "strategie di uscita" nella primavera del 2011?
    Naturalmente, come la maggior parte dei funzionari statali, i burocrati delle banche centrali sono in gran parte preoccupati per problemi creati da loro stessi. Sono proprio le frequenti operazioni di soccorso della FED che hanno creato gli squilibri (es. leva finanziaria eccessiva, bolle speculative) che causano instabilità e crisi ripetute. Tuttavia, non ci sono segni che la FED sia disposta ad uscire da questo ciclo.

  2. La dimensione degli squilibri che è -- come ho appena spiegato -- in gran parte dovuta alla banca centrale ed è ancora considerevole a mio avviso, forse i più grandi squilibri di sempre (dopo anni di bassi tassi di interesse sotto Greenspan ed i salvataggi di Bernanke). Il Wall Street Journal ha riportato che i finanziamenti totali delle istituzioni finanziarie sono in calo di circa $3 bilioni dai loro massimi storici nel 2008. Questo dovrebbe essere il tanto annunciato "deleveraging." Ma significa che l'attuale livello di circa $13.8 bilioni è un nuovo equilibrio? Il bilancio della FED, cresciuto di quasi $2 bilioni nello stesso periodo, e una politica monetaria super-allentata hanno fornito un potente disincentivo affinché le banche smaltissero i loro debiti. Quello che sarà realmente sostenibile o no, sarà visibile solo una volta che la FED smetterà di manipolare il mercato e lascerà che i prezzi si aggiustino liberamente. La mia ipotesi è che dobbiamo ancora vedere un periodo di deleveraging e, probabilmente, di deflazione. Si tratterebbe di una correzione necessaria per un'economia ancora dipendente dal credito a buon mercato, ma nessuno è disposto a prendere questo medicinale.

  3. Politica. Azioni in calo, piani 401K in calo e banche traballanti non rendono felice l'elettorato. Inoltre, lo stato è sempre più dipendente da bassi costi di finanziamento e dall'acquisto di debito da parte delle banche centrali. Le possibilità secondo cui il governo degli Stati Uniti possa aggiustare il proprio bilancio sembrano esigue o inesistenti, quindi è probabile che non mollerà la sua dipendenza da tassi di finanziamento ultra-bassi e dalla FED (come prestatore di ultima istanza).



Guardate il Giappone

Quando si parla di trend principali nel settore bancario centrale degli ultimi 25 anni, il Giappone è sempre un ottimo esempio da presentare. Ha mantenuto i tassi all'1% per molto tempo negli anni '90, quando tale strategia era ancora considerata estremamente espansiva in paesi come gli Stati Uniti e quando la comunità globale sembrava ancora incredula sull'attuazione di tale politica -- per non parlare della seccatura di una scarsa crescita reale. Il Giappone è stato il primo ad avere tassi a zero e il primo ad usare il "quantitative easing," anche se su scala ridotta -- almeno fino a quel momento -- rispetto ad alcune banche centrali Occidentali dal 2008. Ora il paese sembra puntare verso la prossima fase nell'evoluzione della banca centrale: la politicizzazione aperta e impenitente della banca centrale e la retrocessione del suo capo a ruolo di PR.

In Giappone è stata ignorata senza tante cerimonie qualsiasi pretesa di "indipendenza" da parte dei banchieri centrali. I ministri partecipano alle riunioni e rilasciano dichiarazioni insieme ai governatori delle banche centrali. Il nuovo Primo Ministro Shinzo Abe ha detto chiaramente quello che vuole che la banca centrale faccia (stampare più soldi più velocemente, svalutare lo Yen, creare inflazione) e per tale fine è alla ricerca di un nuovo governatore della banca centrale. Pochi giorni fa, Abe ha anche precisato quali capacità sta cercando: buone competenze di marketing. Arte del vendere.

"Dal momento che tutti abbiamo a cuore l'interesse della nazione, ci saranno critiche circa la politica monetaria che stiamo portando avanti. La gente deve essere in grado di contrastare tali critiche usando la logica."

Il corso della politica monetaria è praticamente indirizzato verso una strada: quella del marketing.

Nel frattempo, continua lo svilimento della cartamoneta.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


18 commenti:

  1. Ciao Francesco,

    saranno pure incastrati i banchieri centrali (anche gli hyper-ricchi piangono, però è un gran bel piangere in Bentley), ma noialtri siamo ancor più incastrati dalle loro cazzate!

    Quando Volcker fu obbligato a ritirare su i tassi c'era stata l'invasione sovietica dell'Afghanistan, se non erro.

    Cosa altro potrebbe invertire l'andazzo attuale che permette all'elite di continuare imperterrita ad arricchirsi alle nostre spalle?

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  2. Ciao Andrea.


    >Cosa altro potrebbe invertire l'andazzo attuale che permette all'elite di continuare imperterrita ad arricchirsi alle nostre spalle?

    Una maggiore pianificazione centrale. Infatti, mi capita sempre più spesso di elggere e sentire dai media mainstream che la soluzione ai problemi europei può passare solo da una mossa: maggiore unione. Questo significherebbe arrivare in futuro addirittura ad una banca centrale mondiale e ad una valuta fiat mondiale.

    La FED, in realtà, sta già ricoprendo questo ruolo. (seppur in parte). Secondo me tutti coloro che comprano IOU dello zio Sam lo fanno per questo motivo, avere un prestatore di ultima istanza oltre alla propria banca centrale nazionale. Così si potrebbe spiegare come mai il Giappone ha deciso di riprendere il QE in concomitanza del suo sostegno all'acquisto di debito USA.

    E l'acuirsi della bolla immobiliare Cinese sta dirigendo Pechino a ripercorrere la stessa strada.

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  3. Sarebbe un altro folle progetto calato dall'alto. Come l'euro.
    Il New World Order.

    Arriveremo via fiatmoney (invece che via spada) a realizzare, sotto mentite spoglie socialiste e democratiche, il sogno imperiale del mondo antico. Con tutto il suo corredo neofeudale. E noi? Servi della gleba o giullari o cavalieri erranti. Come scritto da Bonner.

    Invece, sarebbe molto meglio la frammentazione "comunale" con la propria moneta sonante ed, al massimo, le "leghe" contro il Barbarossa di turno.

    Ma cosa è cambiato nel corso del tempo? La forma. Siamo ancora all'impero contro le autonomie. Il potere centrale contro i piccoli poteri dispersi.

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  4. >Ma cosa è cambiato nel corso del tempo? La forma. Siamo ancora all'impero contro le autonomie. Il potere centrale contro i piccoli poteri dispersi..

    Hai ragione. A tal proposito, Un video da vedere ogni giorno.

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  5. E quale sarebbe il problema ad avere un unica moneta mondiale? A questo scopo basta trasformare i diritti speciali di prelievo del fmi in moneta unica. Una volta determinata la base monetaria e stabilito il criterio per distribuirla ai paesi membri, il fmi non dovrà aumentare la base monetaria, ma lasciarla così come è. Se si vuole il commercio globale serve una moneta globale, non si può usare la moneta di un altro paese, e l'oro mettetevelo in testa non può essere usato. Poi francamente queste paranoie complottiste sul nwo sono stupide.

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  6. Ciao Massimo.

    Ovviamente l'attento lettore avrà notato che nel mio commento precedento ho avuto la premura di inserire tra valuta e mondiale un'altra parola: fiat. Inoltre, chi deve determinare la base moentaria? Esiste un ottimo oltre in quale non bisogna andare? Se sì/no perché? Chi deve "distribuirla" ai paesi? Chi decide cosa può essere denaro o no? Esiste un limite al numero di valute che potremmo avere?

    Potrei andare avanti, ma mi limito a suggerirti di risintonizzarti su Freedonia Venerdì perché si parlerà proprio di NWO con u narticolo approfondito e dettagliato.

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  7. Cerco di rispondere alle varie domande. Ho notato il termine "fiat" ma io ho fatto intendere che il problema non è avere una moneta fiduciaria priva di valore intrinseco, ma manipolarla e che quindi va lasciata inalterata la base monetaria.

    1) Chi determina la base monetaria? Il fmi o qualsiasi altro ente che si decida debba emettere la moneta
    2) Esiste una quantità giusta di moneta? Il quantitativo è indifferente, l'importante è che sia divisibile, con un unica banconota di 10.000 per capita non ci fai nulla

    3) Chi la deve distribuire? Sempre il fmi, ma la vera domanda è COME distribuirlo, perché attualmente i cambi sono fasulli e arbitrari. Avrebbe senso reiniziare quasi da zero, distribuendo un certa quantità di moneta in base alla popolazione dei vari stati membri, più un'altra in base all'attuali riserve delle varie banche centrali. In questo modo verrebbe fuori che la Cina e addirittura il Messico avrebbero una base monetaria per capita superiore agli USA. Non so se sono stato chiaro...

    4) Esiste un limite al numero di valute? Sì, se si vuole un commercio globale ne serve una, se si vuole una semi-autarchia vanno bene una moneta per stato, ma il nazionalismo monetario, il protezionismo e l'autarchia non sono positivi.

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  8. >1) Il fmi o qualsiasi altro ente che si decida debba emettere la moneta

    Quindi dovremmo fidarci della "saggezza" di burocrati stipendiati dal governo. Ricorda vagamente qualcosa...


    >Il quantitativo è indifferente, l'importante è che sia divisibile, con un unica banconota di 10.000 per capita non ci fai nulla

    Certo, ma ti scordi le altre caratteristiche che dovrebbero costituire una moneta. E se la legge di Gresham tenderebbe ad eliminarlo? Ma ilFMI avrebbe il potere di cacciarcelo in gola a forza...


    >Sempre il fmi, ma la vera domanda è COME distribuirlo, perché attualmente i cambi sono fasulli e arbitrari. Avrebbe senso reiniziare quasi da zero, distribuendo un certa quantità di moneta in base alla popolazione dei vari stati membri, più un'altra in base all'attuali riserve delle varie banche centrali. In questo modo verrebbe fuori che la Cina e addirittura il Messico avrebbero una base monetaria per capita superiore agli USA. Non so se sono stato chiaro...

    Ti do una notizia, si è già "riniziato" da zero con l'euro (distribuendo allegramente) e questi sono i risultati. La pianificazione centrale è fallimentare se ancora non fosse chiaro.


    >Sì, se si vuole un commercio globale ne serve una, se si vuole una semi-autarchia vanno bene una moneta per stato, ma il nazionalismo monetario, il protezionismo e l'autarchia non sono positivi.

    Certo che non sono positivi, ma questo non significa che non ci possano essere più valute. I tassi di cambio in grado di fluttuare liberamente segnaleranno i segnali necessari agli individui. Sono i cambi fissi ad essere delle bugie

    Ne serve solo una? Sarà il mercato a deciderlo. Poi però non ho capito perché l'oro non potrebbe essere una moneta adatta alla nostra epoca...

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  9. L'oro non è adatto perché se dividi la quantità estratta per la popolazione mondiale escono fuori neanche 25 grammi a testa, i pagamenti li facciamo in mg? Poi l'oro piuttosto che lasciarlo ad impolverire in qualche caveau può essere usato per usi più produttivi. Poi anche se fosse reintrodotto il gold standard, l'oro rimarrebbe appunto nei caveau e verrebbero usati comunque banconote, monetine e carte di credito.

    Non so se fai finta di non capire quello che ho scritto.

    1) Una volta che i soldi sono in circolazione i burocrati non posso fare nulla, se nello statuto del fmi scrivi che non puoi creare neanche un centesimo in più della base monetaria. Lo scopo è avere una moneta comune a tutti gli stati che non subisca manipolazioni, e intendo inflazione monetaria.

    2) Ho mensionato solo una caratteristica perché lo richiedeva la domanda.

    3) L'euro è stata una cosa posistiva e va quindi riproposto in chiave mondiale. I risultati sono questi perché ci troviamo in un sistema a cambi fluttuanti che tu esalti, e siccome tutti barano (stampano moneta a go go) anche l'euro bara. Ma quando mai ho detto di distribuire moneta allegramente come fanno ora. Una volta distribuita la moneta ai vari stati il fmi non deve più stampare nulla ma sostituire solo quelle usurate. Dove vedi la pianificazione in quello che ho detto io lo sai solo tu.

    4) Ripeto, mercato globale=moneta mondiale

    Scusa ma mi sembra che la scuola austriaca sia una setta come il resto delle altre scuole. Ora i vari testi che leggete non sono la bibbia, cerca di capire quello che dico. Hai come slogan "La mente è come un paracadute, funziona solo quando è aperta." ma non mi sembri tanto aperto.

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  10. >L'oro non è adatto perché se dividi la quantità estratta per la popolazione mondiale escono fuori neanche 25 grammi a testa, i pagamenti li facciamo in mg?

    E quale sarebbe il problema? C'è anche l'argento che potrebbe sopperire a questa "mancanza."


    >Poi l'oro piuttosto che lasciarlo ad impolverire in qualche caveau può essere usato per usi più produttivi.

    Ancora uan volta, e questo chi lo dice?


    >Poi anche se fosse reintrodotto il gold standard, l'oro rimarrebbe appunto nei caveau e verrebbero usati comunque banconote, monetine e carte di credito.

    Dipende da che gold standard verrebbe re-introdotto.


    >Una volta che i soldi sono in circolazione i burocrati non posso fare nulla, se nello statuto del fmi scrivi che non puoi creare neanche un centesimo in più della base monetaria

    Più regole, più burocrazia quindi. Anche la BCE non potrebbe acquistare bond dei paesi europei, eppure...


    >2) Ho mensionato solo una caratteristica perché lo richiedeva la domanda.

    La domanda in realtà intendeva un'altra cosa, si indirizzava alla massa monetaria poiché tu ventilavi la proposta di istituire tot. base monetaria in base agli individui mondiali.


    >L'euro è stata una cosa posistiva e va quindi riproposto in chiave mondiale. I risultati sono questi perché ci troviamo in un sistema a cambi fluttuanti che tu esalti, e siccome tutti barano (stampano moneta a go go) anche l'euro bara. Ma quando mai ho detto di distribuire moneta allegramente come fanno ora. Una volta distribuita la moneta ai vari stati il fmi non deve più stampare nulla ma sostituire solo quelle usurate. Dove vedi la pianificazione in quello che ho detto io lo sai solo tu.

    "Tutti" barano. Ma l'euro deve essere riproposto in chiave mondiale perché è stato "costretto" a barare. Andiamo a vederci i dati piuttosto che basarci sulle chiacchiere.

    Eccoti la base monetaria europea dal 1999 ad oggi. Questa invece è quella statunitense nello stesso periodo.

    Certo tu non hai detto di distribuire moneta allegramente, ma questo è quello che è accaduto. E questo è quello accadrà sempre quando si lasceranno gl iaffari moentari in mano ad una schiera di burocrati stipendiaati dal governo. Infatti la tua argomentazione ricorda molto quella monetarista che prevede di affidarsi alla "saggezza" di pianificatori centrali affinchè dirigano gli affari monetari di una nazione.


    >Ripeto, mercato globale=moneta mondiale

    Questo assioma viene sbugiardato anche oggi dalla nascita di monete parallele come Bitcoin, e addirittura dai fustini di detersivo!

    La mia mente è aperta, ma non il portafoglio. E quando sento cose come "FMI deve distribuire" tengo la mano stretta sul portafoglio e la schiena verso il muro.

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  11. massimo propone, se non erro perche il pensiero non è espresso completamente, una specie di monopoli mondiale, 100% fiat (non moneta scritturale credito/debito e non riserva frazionaria) emessa una volta e mai più, quindi in tendenziale deflazione dei prezzi da competitivita. l idea non è priva di suggestione (per gioco mi era balenato in testa una volta di capire le conseguenze dell applicare al sistema monetario il semplice principio del monopoli) ed è da analizzare. il problema piu grande di questa visione è l impraticabilita concreta derivante dall ossimoro di un autorita che impone una moneta (perche viene imposta col corso forzoso, non si sta parlando di moneta lasciata alla scelta del mercato o delle persone) e poi si autodissolve, ponendo un limite a se stessa e non emettendo mai piu. non ci credo nemmeno se lo vedo: da una parte presupporrebbe l abbandono da parte di cina, usa e banchieri centrali (lasciando perdere l europa e l euro, che complicano ancora di piu il quadro) di una grande fonte di controllo e potere. dall altra la concentrazione in un ente mondiale neutro di un potere immenso da esercitarsi una sola volta e poi essere abbandonato in una sorta di suicidio. non credo non solo alla delega da parte degli stati, ma non credo neanche alla neutralita del potere (anche l fmi è un organo politico tra stati) ed infine ritengo che questi pseudotecnici troverebbero prima o poi (piu prima) una ragione per una bella emissione monetaria. dal punto di vista non politico praxeologico ma tecnico funzionale, l offerta di moneta non puo essere completamente anelastica, perche il risparmio potrebbe portare al rallentamento eccessivo degli scambi. e l intervento dei tecnici politici in sede di nuova emissione. insomma, come non si puo prevedere la quantita di moneta occorrente, come ammise m.friedman, non se ne puo imporrre la fissita eterna. mi sembra che lasciare la moneta al mercato sia la soluzione piu auspicabile (sull oro non concordo con te, ma non è il punto importante della discussione). ed è quel che succedera quando il sistema monetario attuale collassera. o crediamo che il mercato trova soluzioni efficienti e libere, oppure non. e cio vale anche per le monete. imporre una moneta unica mondiale puo essere un percorso, se fosse fattibile, e sarebbe comunque meglio di adesso. ma non essendo procedimento spontaneo, potrebbe ingessare i necessari adattamenti. e cio che non è spontaneo o è immobile ed è allora inefficiente perche non si adatta. o è mobile, allora è mosso da qualcuno che arriva a manipolarlo. il potere è nemico della liberta. e senza liberta non si prospera ne si respira.

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  12. Lo spiego in un'altro modo più terra terra e poi basta

    Se per esempio nell'economia ci fossero 50 kg di beni alimentari e la moneta fosse 100. Io supporto una moneta sonante, se la produzione cresce i prezzi scendono e viceversa. Non ho mai sostenuto:

    1) Che ci debba essere qualche pianificatore che decida che in caso di un certo aumento percentuale delle produzione ci debba essere un corrispettivo in moneta, e addirittura che in caso di diminuzione di produzione ci sia un aumento di moneta per stimolare la "crescita" in contraddizione con quello detto sopra che comunque è assurdo

    2) E ne tanto meno che si possa monetizzare il debito

    Ancora con la storia che il fmi deve distribuire, la distribuzione avviene una volta sola e poi non si crea più moneta. La Bce compra bond con soldi creati dal nulla. Il fmi non può creare moneta quindi non può comprare nulla.

    Forse non ci capiamo, ma stiamo dicendo la stessa cosa, moneta sonante e non manipolata. Io sostengo che possa esistere anche con moneta fiduciaria, e tu con metalli vari, che tenerli in caveau è assurdo. Ma scusa sostieni giustamente che l'abolizione del contante è un abominio e poi mi tiri fuori il bitcoin, alla faccia della coerenza. Vabbè buona notte.

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  13. Credevo di parlare turco :) gdbarc ha afferrato il concetto. Quello che propongo io è di fatto un gold standard senza gold. Se non vogliono il mio paper gold standard non vorranno neanche quello che proponeto voi. Mettiamoci l'anima in pace.

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  14. Guarda Massimo, io non voglio imporre alcunché. Desidereresti vivere in un mondo con questo assetto moentario? Benissimo, basta che non venga imposto a chi non vorrebbe parteciparvi. E visto che si parla di FMI non credo sarebbe in grado dimantenere una simile promessa.

    Oggi solo la violenza spinge le persone a commerciare con la moneta fiduciaria e la legge di Gresham è stata invertita (la moneta cattiva ha scacciato quella buona). Sto semplicemente dicendo che non mi fiderei. Ritengo che un sistema basato sui metalli sia palesemente migliore perché più onesto.


    PS: bitcoin è basato su un algoritmo che non può essere alterato e non gestito da qualche burocrate in giacca e cravatta, inoltre abbandonarlo o creare una valuta concorrente simile non comporta la galera.

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  15. Un po' fuori tema, ma che fine ha fatto Movimento Libertario di Facco?
    Bob

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  16. E' dai tempi dell'Ulivo mondiale (Clinton, Blair, D'Alema, ...) che il gruppo dirigente della socialdemocrazia internazionale (i quarantenni di allora, da noi i postcomunisti che hanno fatto fuori Craxi, il precursore) ha scambiato il libero mercato (che tuttora non hanno compreso) con il mondo della grande finanza (il vero potere nella modernità).

    Siccome, è impossibile negarlo, la sinistra ha, nel mondo occidentale, la supremazia, se non l'egemonia, culturale, da almeno 40 anni, ecco che si creano legami sempre più intimi tra i due mondi e il "messaggio" che passa agli smarriti compagni è che il "nuovo che avanza" è la sinistra nei salotti buoni dell'alta borghesia e della finanza nazionale ed internazionale e soprattutto che "fiatpecunia non olet".

    Clinton, sulla scia di Reagan, deregolamenta la grande finanza e consente l'esplosione dei derivati; Blair/Brown trasformano il vecchio laburismo comunista in un partito della City che spende dirigisticamente in mille programmi sociali la fiatmoney della BoE ed arriva a svendere metà dell'oro delle riserve UK; da noi, è tutto un fiorire di contatti ed iniziative politico-bancarie (la merchant bank inglese a Palazzo Chigi di cui parlò Cossiga non va mai dimenticata).

    Tutto il resto è cronaca dei nostri giorni, anche molto nera.

    Ho provato a spiegarmi, anche così, e per sommi capi, la radicatissima incomprensione del vero significato di "libero mercato" nel nostro Paese.

    Speriamo che aumenti la diffusione delle idee e delle scoperte della Scuola Austriaca di economia anche nel nostro arcaico sistema Paese.
    Al momento, la vedo dura, ma davvero dura.

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  17. Ciao bob.

    Non ti preoccupare, il sito del Moviemnto Libertario sta solo cambiando server. :)

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  18. Per me, voi siete i canarini nella miniera. Se vi capiterà qualcosa di brutto, so che le cose si metteranno male anche per me.
    Bob

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