Bibliografia

lunedì 18 febbraio 2013

L'Argentina Congela i Prezzi dei Supermercati per Fermare l'Inflazione in Aumento

«[...] I cittadini greci stanno letteralmente assaltando i supermercati, senza armi o passamontagna, si tratta di persone esasperate e affamate. Gli imprenditori agricoli si sono rifiutati di distruggere tonnellate di arance e limoni, come richiesto dall’Unione Europea che intendeva mantenere i prezzi ai livelli concordati. Hanno caricato la frutta sui camion, sono andati nelle piazze e l’hanno regalata alla gente.
La multinazionale tedesca Muller si è impadronita per pochi spiccioli di decine di caseifici indebitati che producono il miglior yogurt del mondo. Gli ex proprietari hanno raccolto il prodotto settimanale, circa 40 mila vasetti e, invece di imbarcarli verso il mercato europeo della grande distribuzione, lo hanno regalato ai cittadini greci davanti a scuole ed ospedali.
Purtroppo sono aumentate anche le rapine, il cui frutto viene il più delle volte spartito con i compagni di sventura. Chi viene arrestato, in carcere non gode di nessun diritto legale e viene massacrato di botte.

Il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo Sir Moorald Choudry, ha presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.»

~ Caos in Grecia: i cittadini assaltano i supermercati, l'Indipendenza, 13 Febbraio 2013.
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da Zerohedge


Fino ad ora la discesa iperinflazionista dell'argentina, con una moneta che sta crashando ed una perdita di finanziamenti esteri, è stata relativamente moderata e controllata. Tutto questo pero' sta per cambiare. Oggi, in un futile tentativo di fermare l'inflazione, il governo di Cristina Kirchner ha annunciato un congelamento dei prezzi  bimestrale sui prodotti dei supermercati. Tale congelamento si applica a tutti i prodotti nei più grandi supermercati della nazione tra cui Walmart, Carrefour, Coto, Jumbo, Disco e altre grandi catene. Questi esercizi, che rappresentano il 70% del settore dei supermercati argentino, hanno raggiunto un accordo con il Segretario del Commercio Guillermo Moreno, secondo quanto ha riferito l'agenzia di stampa Telam. Come riporta AP, "Il ministero del commercio vuole che i consumatori conservino gli scontrini e si lamentino su una hotline per eventuali aumenti dei prezzi prima del primo Aprile."

Forse sarà così. Ciò che sicuramente faranno i consumatori sarà correre nei negozi locali per approfittare dei prezzi controllati artificialmente, sapendo molto bene che avrebbero appena due mesi per fare scorta di merci deperibili prima che l'inflazione del paese si impenni di nuovo; solo che questa volta molti dei negozi chiuderebbero poiché i loro margini di profitto imploderebbero e i proprietari, in particolare quelli esteri, se ne andrebbero prima della tempesta e soprattutto prima che vengano intrapresi ulteriori passi, compresa la nazionalizzazione nell'escalation di un crollo iperinflazionistico, dalla presidentessa argentina.




Ci si aspetta un crescere di foto di scaffali vuoti a Buenos Aires. E infatti:

L'economista Soledad Perez Duhalde della società di consulenza abeceb.com ha previsto che il congelamento dei prezzi avrà un effetto di breve termine, e ha rilevato che simili strategie in Argentina hanno già fallito nel controllare l'inflazione. I consumatori non dovrebbero essere sorpresi se i supermercati sono lenti a rifornire gli scaffali e offrono meno prodotti per la vendita.

In altre notizie l'Argentina, proprio come il resto del mondo "sviluppato," sembra avere un leggero problema di monitoraggio dell'inflazione:

I sondaggi mostrano che gli argentini sono più preoccupati per l'inflazione, che secondo economisti privati potrebbe raggiungere il 30% quest'anno. Il governo dice che sta cercando di negoziare i prossimi aumenti salariali sindacali intorno al 20%, un dato che suggerisce quanto poco sia credibile l'indice ufficiale che pone l'inflazione annua ad appena il 10%.

Il BLS ha la soluzione: basta escludere dal calcolo CPI ogni prodotto il cui prezzo è in aumento, e voilà. Per tutto il resto c'è una regolazione edonistica.

Il confronto ironico con gli Stati Uniti non si ferma qui però:

Un modo più efficace per contenere l'inflazione sarebbe quello di "ridurre la spesa pubblica, finanziata dall'espansione dell'offerta di moneta, e tornare ad un indice dei prezzi credibile."

Aspettate, stanno ancora parlando dell'Argentina o degli Stati Uniti?

Il governo ha annunciato un congelamento dei prezzi il giorno dopo che il Fondo Monetario Internazionale ha formalmente censurato l'Argentina per aver emesso dati economici inesatti. Il FMI ha dato all'Argentina fino a Settembre per conformare le sue statistiche sull'inflazione e la sua crescita economica agli standard internazionali. Se l'Argentina non si conformerà, potrebbe dover affrontare l'espulsione dal corpo del mondo a Novembre.

Beh, è una buona cosa che gli Stati Uniti si conformino ai rigorosi standard del FMI sul controllo della qualità dei dati. Altrimenti anche loro potrebbero essere espulsi dal FMI. E poi chi finanzierebbe il piano di salvataggio dell'Europa (Germania a parte ovviamente)?

La censura del FMI "non è un errore nuovo ... è anche un chiaro esempio di una disparità di trattamento e di doppi standard nei confronti di alcuni paesi membri," ha detto Lorenzino. "L'Argentina, così come ha concordato con il FMI, continuerà a lavorare per migliorare le sue procedure statistiche in conformità con le buone norme internazionali."

Quindi, per riassumere: dapprima i controlli sui capitali, poi una crisi valutaria, quindi aspettative di un default sovrano, poi un aumento delle tensioni militari, e infine -- controlli sui prezzi, dopo di che c'è solo il caos.

Studiate bene questa sequenza: è in arrivo per tutti i paesi "sviluppati" vicino a voi nei mesi e negli anni a venire.

Ma come per ogni altra implosione iperinflazionistica, c'è un lato positivo: il mercato azionario è in forte aumento...




...almeno in termini di peso. Quando il prezzo è in dollari, "l'aumento" del 360% del mercato azionario è più simile ad un -9% negli ultimi 21 anni. Ma per fortuna la popolazione ha un gene che le impedisce di cogliere la differenza tra nominale e reale -- qualcosa di cui Ben Bernanke è molto ben consapevole.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


10 commenti:

  1. se l euro è il problema, l europa è il problemone: la pac e tutte quelle regolamentazioni (dicevamo della falsa idea di concorrenza) che non possono applicarsi indistintamente a tutti.

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  2. Mi pare di aver letto sul sito di CaseyResearch, ma non sono certo, che gli Argentini hanno oramai fatto l'abitudine ai fallimenti periodici del loro stato. Schifano tutti i politici e pensano soprattutto a creare e conservare una rete comunitaria per superare quei difficili, ripetuti, periodi.

    In generale, però: in termini Austriaci, per accellerare l'uscita dalla crisi, bisognerebbe lasciare che il mercato facesse pulizia velocemente, liberamente e senza intoppi, di tutto ciò che è falso, improduttivo, inutile, immeritevole, disonesto, insostenibile, superato, corrotto, fallimentare, ...: le banche insolventi, le aziende obsolete, gli stati superindebitati, ed infine la cartamoneta irredimibile (lo strumento criminale morente) ed i suoi creatori.
    Dalla distruzione nascerebbe una nuova e più solida prosperità.

    L'ipocrisia misconosciuta, che rende intollerabile il processo recessivo innescato dall'autoregolazione del mercato, è che la pulizia è lasciata libera di operare solo nei confronti dei piccoli: piccole banche, piccole aziende, piccoli stati.

    I cosiddetti TBTF (too big to fail) sono, invece, tutti al riparo dalla necessaria e benefica pulizia.

    Fino ad ora...

    Perché la loro capacità diabolica di perseverare negli errori, alla fine, arriverà al capolinea. Nonostante tutti i calci al barattolo e tutte le manipolazioni materiali e propagandistiche di cui sono e saranno capaci.
    E sarà la catastrofe. Per tutti, ma soprattutto per chi cadrà da più in alto. O per chi non avrà capito il giochetto e non si sarà preparato in tempo.

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  3. A proposito, tanto per sorridere sulle manipolazioni della realtà: l'altro giorno ho visitato un dipendente MPS, persona gentilissima, inevitabile un rapido scambio di opinioni sul tema, ebbene, la colpa di tutto sarebbe, udite udite, .... delle agenzie di rating!!!
    Così gliel'hanno spiegata in MPS.

    Non me la sono sentita di replicare...

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  4. A Londra quelli di zerohedge avrebbero scoperto il maxinascondiglio dell'oro di JPMorgan.
    Ma come? L'oro, quella reliquia barbarica ed insignificante... necessita di tali segrete?
    Il vecchio JPM diceva il vero: l'oro è denaro, tutto il resto è credito.

    Quando perderanno il credito, la credibilità, saranno smascherati. Ma finchè ci saranno quelli che vogliono credere, e saranno in maggioranza, manipolazioni e propaganda avranno gioco facile.

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  5. è inutile pulire se poi non si leva la fonte della sporcizzia. il denaro fiat porta con sé sia i privilegiati che il socialismo, ne sono l esito inevitabile. quanto agli argentini, italiani trapiantati, che vogliono, sono loro ad amare questi personaggi populisiti, a votare icone della pop art piu trash. maradona for president.

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  6. ovviamente "sporcizia", il famoso gruppo "zio-zia" delle reminiscenze elementari... ogni tanto scappa l errore ma di digitazione, ve lo giuro! quanto appunto alla pulizia, ho scritto che non avevo ancora finito di leggere il tuo commento andrea. e quindi la tua è una pulizia generale...allora si, se si va alla fonte. ma come si puo oggi, in un mondo fiat? chi comincia? quanto ai piccoli, piu che lasciati fallire direi che sono messi in condizione di fallire per nutrire i grandi.

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  7. Una piccola soddisfazione:
    http://www.zerohedge.com/news/2013-02-18/guest-post-why-dont-people-see

    Non ne facciamo parte.

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  8. Ciao a tutti.

    Visto che si parla anche di USA nell'articolo vorrei aggiungere un altro settore in cui stanno piovendo a raffica dineri dall'elicottero: il settore dei terreni agricoli.

    Scrive Salerno: «Come se ci fosse la necessità di ulteriori prove che la FED abbia appiccato nuove bolle negli asset, la Federal reserve del Kansas ha rilasciato un sondaggio fatto su varie banche che conferma un aumento continuato dei prezzi dei terreni agricoli. Questo grafico mostra lo stratosferico aumento annuale.

    Secondo la rivista Blaze se questo trend dovesse continuare queste aree agricole diventerebbero delle Nuove Manhattan. Il seguente grafico, invece, mette in prospettiva temporale questo trend scioccante.
    »


    PS: e per questo che in questo articolo di Sibileau si ventilava la "pericolosità" dei terreni agricoli.

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  9. http://www.youtube.com/watch?v=yLynuQebyUM

    sono arrivato a questo link-video da un articolo di freedonia o da un commento. ma ho perso l articolo da cui provenivo che stavo finendo di leggere, chi mi aiuta?

    quanto alle elezioni, bene così, dovranno stare tutti calmi

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  10. Ecco quello che succede quando c'è un governo che stampa denaro come se non ci fosse un domani e poi pensa di potersela cavare con controlli dei prezzi e delle importazioni.

    McDonald’s is running out of ketchup in Argentina

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