Bibliografia

venerdì 15 febbraio 2013

La Russia Molla i Petroldollari Esportando Petrolio e Comprando Oro

Putin non è il solo che si sta preoccupando per le sorti del dollaro statunitense. Tutti coloro che non nascondono la testa sotto la sabbia possono capire come la strategia dello zio Ben è nel lungo termine autodistruttiva. Lo zio Mario non ci crede, ma lui è pagato per dire due fregnacce qualora gli dovesse capitare di dire una cosa sensata dal punto di vista economico. Oh aspettate, come si fa a parlare "male" di chi ti sta salvando le chiappe? Non solo, ma secondo il Dipartimento del Tesoro USA la FED è pronta ad acquistare il 75% delle nuove emissioni di debito del governo a 30 anni. Yikes! Questa non è più manipolazione ma un imbroglio su scala globale. E come ciliegina sulla torta ci mettiamo anche la reflazione della bolla immobiliare, gentilmente concessa dalla quantità abnorme di cifre informatiche e carta straccia partorite dalla mente in subbuglio dello zio Ben. Certo, certo, anche l'S&P 500 che è ai massimi da cinque anni... sorpresa sorpresa, proprio quando scoppiò i lcasino immobiliare e finanziario negli USA, e adesso a Maggio torna la questione del tetto del debito. Bohener è a un passo dal farsi rinchiudere, non riesce a reggere la tensione, e quindi Obama se ne va nei campi spargendo scialismo d'accatto con piani strambi che farebbero rivoltare nella tomba Jefferson e compagnia al seguito. Purtroppo Ron Paul è andato in pensione e Rand Paul non riesce a superare nemmeno il carisma di un manico di scopa...
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da Zerohedge


La Cina è stata un'acquirente d'oro molto attiva negli ultimi anni, come abbiamo ampiamente trattato qui e qui, ma un'altra nazione ha assunto il ruolo di "grande" acquirente (per gli stessi motivi della Cina).



Le banche centrali di tutto il mondo hanno stampato denaro per uscire dalla crisi finanziaria globale, e come riporta Bloomberg, i dati del FMI mostrano che negli ultimi dieci anni la Russia ha aggiunto alle sue riserve auree altre 570 tonnellate. I timori di Putin, secondo cui "gli Stati Uniti possono mettere in pericolo l'economia globale abusando del loro monopolio sul dollaro," sono chiaramente presi sul serio poiché il più grande produttore di petrolio del mondo è intento a trasformare l'oro nero in hard asset. Un deputato nel partito di Putin ha osservato che "più un paese ha oro, più avrà sovranità in caso di cataclisma del dollaro, dell'euro, della sterlina o di qualsiasi altra valuta di riserva."

La strategia di Putin è in sintonia con il suo programma statalista di nazionalismo delle risorse, come fa notare Bloomberg quando nel 1998 una Russia in bancarotta doveva sganciare 28 barili di petrolio per comprare un'oncia d'oro, erano 11.5 barili quando Putin è salito al potere e sono scesi a 6.5 barili (meno della metà di adesso) quando nel 2005 ha detto alla banca centrale di acquistarne a tutto spiano.

La Russia ha già attraversato periodi di accumulo -- dallo zar Alessandro II nel 1867, passando per Lenin, fino ad ora dove a più di cinque anni dalla fine del mandato di Putin la Russia prevede di continuare ad acquistarne -- "Il ritmo sarà determinato dal mercato," ha affermato il Vice Presidente Alexei Ulyukayev in un'intervista a Davos, Svizzera, il 25 Gennaio. "Se accelerare o rallentare sarà una decisione del mercato e non ho intenzione di parlarne."




Da Bloomberg:

Putin Scambia l'Oro Nero per i Lingotti e la Russia ne Compra a Tutto Spiano


Quando Vladimir Putin dice che gli Stati Uniti stanno mettendo in pericolo l'economia globale abusando del loro monopolio sul dollaro, non lo sta dicendo solo per dire. La sua è una scommessa.

Non solo Putin ha reso la Russia il più grande produttore mondiale di petrolio, l'ha anche resa il maggiore acquirente d'oro. La banca centrale è entrata in possesso di 570 tonnellate di tal metallo negli ultimi dieci anni, un quarto più della Cina, secondo i dati del FMI compilati da Bloomberg. L'oro accumulato è quasi il triplo del peso della Statua della Libertà.

"Più oro ha un paese, più sovranità avrà in caso di un cataclisma del dollaro, dell'euro, della sterlina o di qualsiasi altra valuta di riserva," ha detto in un'intervista telefonica a Mosca Evgeny Fedorov, deputato del partito Russia Unita di Putin nella camera bassa del Parlamento.

[...]

Nel 1998, l'anno in cui la Russia andò in default per $40 miliardi di debito interno, ci volevano ben 28 barili di greggio per acquistare un'oncia d'oro, secondo i dati di Bloomberg. Tale rapporto è sceso a 11.5 quando Putin salì per la prima volta al potere un anno più tardi e nel 2005, dopo aver toccato 6.5 -- meno della metà di quello che è oggi -- il presidente ha ordinato alla banca centrale di acquistare a tutto spiano.

Durante un tour nella regione del Magadan in Estremo Oriente, dove operano Polyus Gold International Ltd. e Polymetal International Plc, Putin ha detto alla Bank Rossii di non "rifuggire" dal metallo. "Dopo tutto, si associa l'oro ad una riserva di valore per un motivo," ha detto Putin secondo una trascrizione del Cremlino.


Un Tipo Fortunato

A quel tempo, l'oro veniva scambiato ad un picco (mai più visto da oltre 18 anni) di $495 l'oncia e la banca centrale di Mosca ne possedeva 387 tonnellate, pari al 2.2% delle sue riserve totali. La quota è arrivata al 3.5% entro un mese, secondo i dati compilati da Bloomberg.

L'otto Febbraio alle 7:24 pm ora di Mosca, un grammo d'oro veniva scambiato a $1,670. E' aumentato del 7% rispetto all'anno scorso, il dodicesimo anno consecutivo di guadagni. Gli analisti prevedono che il metallo possa arrivare a $1,825 entro la fine del 2013, secondo la mediana di 26 previsioni in un sondaggio Bloomberg.

"La strategia di Putin si integra con il suo programma statalista di nazionalismo delle risorse," ha detto Tim Ash, capo del settore ricerca di mercato presso la Standard Bank Plc di Londra. "E' una specie di gioco difensivo, ma ha funzionato, giusto?" ha detto Ash in un'intervista. "C'è bisogno di fortuna in politica e negli affari, e chiaramente il tipo ne ha."


Il Passo Falso di Brown

Altri leader mondiali non sono stati così fortunati. Gordon Brown, ministro delle finanze del Regno Unito, ha venduto quasi 400 tonnellate d'oro in 30 mesi fino al Marzo 2002, quando i prezzi erano ai minimi da due decenni. I tabloid di Londra vi hanno fatto riferimento definendolo il Passo Falso di Brown.

Il quantitative easing per sostenere i prezzi degli asset finanziari sta guidando la domanda d'oro in tutto il mondo emergente, ha detto Marcus Grubb, direttore del settore ricerca & investimenti presso il World Gold Council. Prima della crisi, le banche centrali erano venditori netti da 400 a 500 tonnellate l'anno. Ora, guidate da Russia e Cina, sono acquirenti netti per circa 450 tonnellate.

[...]

Mentre Putin è alla testa in questa corsa all'oro nei mercati emergenti, i paesi sviluppati lo stanno liquidando. La Svizzera è quella che ne ha scaricato di più negli ultimi dieci anni, 877 tonnellate, per un valore odierno di circa $48 miliardi secondo i dati di Novembre del Fondo Monetario Internazionale. La Francia è seconda con 589 tonnellate, mentre Spagna, Paesi Bassi e Portogallo ne hanno venduto più di 200 tonnellate.


Niente Accumulo

La segretezza comunista per quanto riguarda le riserve auree del paese hanno alimentato l'ipotesi che le élite del partito avessero accumulato un tesoro enorme in lingotti che sparì dal paese prima che l'Unione Sovietica si disintegrasse nel 1991.

[...]

"Quando le persone chiedono dell'oro del partito, la mia risposta è sempre questa: siete degli idioti o qualcosa del genere?" ha detto il settantacinquenne Gerashchenko alla rivista Afisha.

Per ora, con il mandato di Putin che termina tra cinque anni, la Russia prevede di continuare a comprare oro.

"Il ritmo sarà determinato dal mercato," ha detto il vice presidente Alexei Ulyukayev in un'intervista del 25 Gennaio a Davos, Svizzera. "Se accelererà o rallenterà sarà una decisione del mercato e non ho intenzione di parlarne."


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


6 commenti:

  1. Ciao Francesco

    a leggerlo in un certo modo sembrerebbe uno sguardo agghiacciante sul futuro: le democrazie del modello occidentale dello stato sociale paternalistico che affondano nel truffone della cartamoneta non redimibile, inflazionabile e svalutabile (cioè, corrotta), mentre autocrati ed altri regimi non-democratici puntano sulla solidità.
    Ma non sono meno corrotti dei primi.
    Perciò, lo fanno solo per proteggersi dal crollo sempre più probabile del sistema monetario cartaceo fondato, oggigiorno, sul dollaro.

    E questo è il trend del nostro tempo: un più o meno lento declino che è prodotto dalla corruzione del mezzo di scambio.

    Non un errore storico umano, ma un grandioso piano criminale ordito per favorire pochissimi a danno di tutti gli altri e portatore di immenso dolore da circa un secolo.

    La rilettura della storia del '900 in chiave economica austriaca è sorprendente, ma capace di incastrare i tanti pezzi del puzzle in modo molto solido e nitido.

    Spesso si dice che il '900 sia ancora ben saldo e vivo, qui, tra di noi. Ed è vero, è il passato più recente. E' ciò che inevitabilmente condiziona le nostre scelte. E' la nostra esperienza.
    Ma è anche vero che la percezione stessa della nostra esperienza può cambiare se cambia la chiave di lettura. Se aumenta la conoscenza e la consapevolezza. E soprattutto se non si teme la nuova lettura, ma la si accetta o la si deve, per forza, accettare come inevitabile.
    Una lettura non solo ex post, ma con occhi diversi.
    Guardate che succede anche con la propria esistenza. Non sto dicendo nulla di straordinario. Acquisita nuova esperienza in qualsiasi campo esistenziale (amore, lavoro, amicizia, malattia, lutto, ...) accade di rileggere il proprio passato con nuova consapevolezza.
    E non solo ci sorprendiamo delle scoperte che facciamo, ma poi cominciamo ad operare in modo diverso da prima. Se non siamo proprio scemi, impariamo molto da quella rilettura. E cambiamo in meglio il nostro comportamento.

    Ecco, diffondere la lettura del passato con la lente interpretativa della Scuola Austriaca di economia apre scenari nuovi, inattesi, incredibili (letteralmente). E crollano un mucchio di cosiddette certezze storiche e di bagaglio acquisito e dato per scontato oramai da tempo.
    E' impressionante all'inizio. Non si riesce a credere a ciò che si disvela.
    Ci sono decenni e decenni di propaganda di sistema da rivedere e comprendere: dai programmi scolastici all'intero multiforme sistema della comunicazione di massa.
    Cambia la percezione della realtà.

    Provate a ricordare la sensazione che avete già provato quando avete scoperto qualcosa che vi ha cambiato la percezione della realtà nella vostra vita: un amico che vi ha tradito, le corna del vostro partner, una diagnosi infausta ed inattesa, un incidente stradale, ... ; ma non solo cose negative, anche positive: un bacio improvviso dalla persona alla quale non sapevate come dire il vostro amore, la nascita di un figlio, una forte vincita alla lotteria, una vittoria insperata, ...

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  2. cina e russia per l oro,, usa e deurpa per la carta: che partita orrenda

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  3. L'oro sempre più giù. In maniera regolare. Direi manipolata.
    Così, ad un certo punto, verrà riacquistato a prezzi più convenienti dagli omini dell'elite.

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  4. Ciao Andrea.

    >[...] Provate a ricordare la sensazione che avete già provato quando avete scoperto qualcosa che vi ha cambiato la percezione della realtà nella vostra vita

    E' questa la chiave di volta di ogni cambiamento, mettere in discussione la raccolta di esperienze maturate in una vita leggendole sotto una chiave di lettura diversa. Ognuno ha i suoi tempi, soprattutto non bisogna adoperare un'opera di convincimento perché (secondo me) adottare un certo puno di vista per dogma non è salutare per la sua diffusione.

    Ovvero: armi per chi le vuole, niente armi per chi non le vuole.

    Per il resto, il tuo intervento merita uan levata di cappello.

    ***

    Ciao heavymetal.

    L'attuale correzione potrebbe anche farlo scendere di più (da questo punto di vista concordo con Carbone quando dice che potrebbe scendere fino a $1,500). In un certo senso, può essere anche utile per pulire le posizioni short.

    Ma la storia tende a ripetersi e stavolta i conti devono essere pagati.


    PS: Ohibò, l'entusiasmo sui ripagamenti LTRO si è già affievolito. (dehehehe!)

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    1. Grazie Francesco. Con me è andata così.

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  5. Anch'io ringrazio davvero Francesco (anche l'altro Francesco e Roberto) per avermi dato una bussola (l'unica) in grado di orientare con sicurezza nel mefitico marasma che ci circonda.
    Grazie
    Stefano G.

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