Bibliografia

martedì 29 gennaio 2013

Le politiche della FED mettono alla berlina le fallacie mainstream

Il denaro è importante. Come mezzo di scambio coordina l'azione di miliardi di scambi effettuati tra i vari attori economici. Infatti, il mercato nel corso dei secoli ha fatto emergere il miglior tipo di denaro affinché gli attori economici potessero migliorare due delle più importanti caratterstiche a cui l'essere umano conferisce un peso non indifferente: tempo ed efficienza. Ora, lo stato e le varie figure accademiche di spicco tendono a sttolineare come il denaro fisico sia addirittura una sorta di reliquia barabarica (sappiamo già a cosa è stato affibiato questo nomignolo e quali siano state le conseguenze) e lottano per abbaterlo artificialmente dalle abitudini degli individui. E' per questo che qui in Italia è nato il movimento "Contante Libero" per denunciare a più persone possibili cosa significa perdere la possibilità di usufruire delle meraviglie generate dal mercato libero. Il mercato, infatti, attraverso la decentralizzazione e la concorrenza fa emergere le soluzioni migliori ai problemi giornalieri degli individui, e soprattutto essi sono totalmente in possesso delle decisioni riguardanti le proprie vite. Il denaro contante è l'ultimo baluardo di civiltà e privacy che ancora abbiamo. Arrivare a "difendere" la forma attuale del denaro non è il massimo per un Austriaco, ma certi concetti vanno assimilati per gradi. La strada verso una moneta sonante è lunga, ma bisogna pur partire da qualche parte e questa lotta è un primo segno di passo in avanti.
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di Frank Shostak


In occasione della riunione annuale dell'American Economic Association a San Diego il 4 e 6 Gennaio 2013, il professore di economia ad Harvard, Benjamin Friedman, ha detto:

I modelli standard che insegnamo [...] non hanno una spiegazione per quello che la maggior parte delle banche centrali del mondo ha fatto in risposta alla crisi.

Friedman consiglia anche di ignorare il ruolo degli aggregati monetari. Infatti, ha detto:

Se il modello che si sta insegnando ha una "M," è una perdita di tempo per gli studenti. Lasciatelo stare.

Secondo la maggior parte degli esperti economici la FED ha riscritto il copione delle banche centrali, abbassando i tassi di interesse quasi a zero e triplicando il proprio bilancio con l'acquisto di obbligazioni. Il tasso sui fondi federali è attualmente allo 0.25%. Il bilancio della FED è passato dai $0.86 bilioni del Gennaio 2007 ai $2.9 bilioni del Gennaio 2013.




I professori che concordano con l'approccio 2008-9 della FED alla crisi economica, sono lo stesso combattuti per come spiegare ai loro studenti questo nuovo mondo delle banche centrali. Le loro azioni per contrastare la crisi finanziaria globale non possono essere spiegate con i modelli tradizionali.

Quindi, qual è il problema?

Ora, secondo il modo di pensare tradizionale, un abbassamento dei tassi di interesse stimola la domanda complessiva per beni e servizi e questo a sua volta, attraverso il famoso moltiplicatore Keynesiano, stimola l'attività economica generale. Inoltre, sempre secondo il modo di pensare tradizionale, l'enorme pompaggio monetario dovrebbe anche portare ad un tasso di inflazione più alto.

Eppure, nonostante il massiccio pompaggio monetario, sia l'attività economica sia il tasso di inflazione restano moderati. Dopo aver chiuso al 8.1% a Giugno 2010, il tasso annuo di crescita della produzione industriale è sceso al 2.2% del Dicembre 2012. Il tasso annuo di crescita dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) è sceso al 1.7% a Dicembre 2012, dal 3.9% del Settembre 2009. Inoltre, il tasso di disoccupazione è pari al 7.8% a Dicembre 2012, con 12.2 milioni di persone senza lavoro.




Allora perché l'enorme pompaggio monetario della FED e il tasso dei fondi federali quasi a zero non sono riusciti a rilanciare con forza l'attività economica e non hanno esercitato pressioni al rialzo sui prezzi di beni e servizi?

E' quindi valido il commento di Benjamin Friedman secondo cui il denaro non è rilevante? Se l'enorme pompaggio della FED non ha prodotto risultati lungo la linea dei modelli tradizionali non vuol dire che l'offerta di denaro non sia importante per capire cosa stia succedendo.

Il fatto che l'attività economica non stia rispondendo al pompaggio monetario, come in passato, è indicativo del fatto che le continue politiche monetarie sconsiderate hanno gravemente danneggiato la capacità dell'economia di generare ricchezza reale. Contrariamente a Friedman, riteniamo che il denaro sia molto importante. Contrariamente al pensiero mainstream, un aumento dell'offerta di moneta non fa crescere l'economia, piuttosto la distrugge.

L'attuale pompaggio monetario, insieme alla falsificazione della struttura dei tassi di interesse, ha causato una cattiva allocazione del capitale reale. A causa di politiche monetarie sconsiderate, è stata creata una struttura di produzione che non crea ricchezza – ovviamente, questa capacità decrescente di generare ricchezza reale non rende possibile il sostegno (es. finanziare) di un'attività economica forte.

Ricordate che il pompaggio monetario è sempre una cattiva notizia per l'economia in quanto devia fondi da attività generatrici di ricchezza verso attività consumatrici di ricchezza. Si mette in moto uno scambio di qualcosa in cambio di nulla.

Fino a quando è ancora intatta la capacità dell'economia di generare ricchezza, possono essere attutite le politiche monetarie sconsiderate della banca centrale. Le politiche monetarie espansive creano la falsa impressione di essere dei fattori chiave nella crescita economica.

Tuttavia, una volta che le attività generatrici di ricchezza scendono al di sotto del 50% in relazione a tutte le altre attività, la realtà torna a bussare alle porte dell'economia generale la quale deve scendere di conseguenza.

L'indebolimento dei vari processi che generano ricchezza si riflette anche in quelli che consumano ricchezza, i quali contavano sui primi per la loro esistenza. Per evitare la bancarotta, sono costretti ad abbassare i prezzi dei beni e dei servizi che producono (i beni che godono di una bassa preferenza tra i consumatori). Secondo Mises:

Non appena giunge al termine l'afflusso di ulteriori mezzi fiduciari, crolla il castello di carte del boom. Gli imprenditori devono limitare le loro attività perché mancano i precedenti fondi su scala esagerata. I prezzi scendono improvvisamente perché queste imprese in difficoltà cercano di ottenere denaro mettendo sul mercato le scorte ad un prezzo ridicolo.[1]

Non è chiaro se si sia già raggiunto questo stadio negli Stati Uniti. Ma nonostante l'enorme pompaggio monetario della FED, l'attività economica resta contenuta; questo fatto aumenta la probabilità che l'economia degli USA possa sprofondare da un momento all'atro in un buco nero.

L'aggressività della FED ha messo in evidenza la natura distruttiva delle politiche monetarie espansive. Contrariamente alle teorie popolari, le azioni della FED hanno dimostrato che il pompaggio monetario non può far crescere l'economia, può solo mettere in moto un processo di distruzione.

I pensatori economici mainstream sono del parere che rendendo più trasparenti e coerenti le politiche della FED, esse possano diventare più efficaci. Secondo Michael Woodford, professore alla Columbia University e uno degli attuali pensatori più influenti riguardo la politica monetaria, "gli eventi recenti [...] ci hanno dato un sacco di motivi per cambiare quello che insegnamo quando parliamo di politica monetaria." In futuro, Woodford ha detto che potrebbe incorpare nei suoi programmi una discussione più ampia circa l'importanza della stabilità del settore finanziario, comunicando agli studenti perché le aspettative future delle banche centrali possono essere fondamentali sui tassi d'interesse.

"Bisogna spiegare perché le aspettative sono importanti per la domanda aggregata," ha detto in un dibattito. "La banca centrale deve rafforzare la sua credibilità seguendo effettivamente la politica che indica," riferendosi all'importanza di convincere le imprese e le famiglie ad investire e spendere.

E' fallace credere che se la politica della FED dovesse diventare più trasparente e coerente porterà ad una crescita economica stabile. Sono le politiche della FED che hanno condotto alla distruzione del processo di generazione di ricchezza. E questo è un danno che non può essere evitato, anche se la FED divenisse più coerente e trasparente.

Inoltre, il problema chiave con la prospettiva mainstream è l'enfasi che viene posta sullo stimolo della domanda per beni e servizi come ricetta per la crescita economica, vale a dire, la domanda crea l'offerta.

E' per questo motivo che i pensatori tradizionali ritengono che l'incremento dell'offerta di moneta e il conseguente aumento della domanda globale di beni e servizi siano dei catalizzatori per la crescita economica.

Una volta che viene pompato denaro, si mette in moto uno scambio di qualcosa in cambio di nulla: viene deviata ricchezza reale dai generatori di ricchezza verso i consumatori di ricchezza, portando ad un conseguente impoverimento economico.



Sintesi e conclusione

In occasione della riunione annuale dell'American Economic Association a San Diego il 4 e 6 Gennaio 2013, gli economisti accademici hanno affermato che le ultime politiche monetarie della FED hanno complicato la previsione, in base alle teorie accettate, degli effetti di suddette politiche. Gli esperti sono del parere che nel "nuovo mondo" l'offerta di moneta non spiega esaurientemente gli eventi recenti; ad esempio perché l'attività economica e il tasso di inflazione siano rimasti contenuti nonostante le politiche aggressive della FED sin dal 2008. Contrariamente al pensiero mainstream, le politiche aggressive della FED hanno messo in evidenza la natura distruttiva di una politica monetaria espansiva – e quindi l'offerta di moneta è più importante che mai.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note

[1] Ludwig von Mises, Azione Umana 4a edizione riveduta, p. 562.

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10 commenti:

  1. "le azioni della FED hanno dimostrato che il pompaggio monetario non può far crescere l'economia, può solo mettere in moto un processo di distruzione."

    Distruzione del denaro di carta,
    distruzione del risparmio,
    distruzione della ricchezza,
    distruzione della produzione,
    distruzione del lavoro,
    distruzione dei punti di riferimento,
    distruzione delle relazioni sociali,
    distruzione delle relazioni familiari,
    distruzione degli individui,
    distruzione della libertà,
    distruzione della società,
    distruzione della civiltà.

    Ed alla fine guerra civile, secessione o svolta autoritaria.

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  2. "[...]Ma, poiché lo Stato vive di ciò che espropria, il calo generale nella produzione che provoca per la sua avarizia predice la sua rovina. La sua fonte di reddito si prosciuga. Così, mentre abbatte la Società, abbatte anche sé stesso. Il suo collasso finale è di solito causato da una guerra disastrosa, ma ciò che precede tale evento è una storia di tasse crescenti e scoraggianti sul mercato, causando un calo nelle aspirazioni, nelle speranze e nell'autostima delle sue vittime.

    Quando parliamo della scomparsa di una civiltà, non intendiamo che un popolo si è estinto. Ogni olocausto lascia dei superstiti. Ciò che è implicito dalla caduta di una civiltà è la scomparsa dalla memoria di un accumulo di conoscenze e di valori che una volta facevano parte di un determinato popolo.

    Le arti e le scienze prevalenti, la religione ed i costumi, i modi di vivere e di guadagnarsi da vivere sono stati dimenticati. Non sono stati cancellati da un mucchio di polvere, ma da una generale mancanza di interesse nelle soddisfazioni marginali, nelle cose che gli uomini si sforzano di raggiungere una volta che la lotta per l'esistenza viene vinta. Si può riuscire a fare a meno di coltelli e forchette quando procacciarsi del cibo diventa abbastanza problematico, e la funzione principale degli abiti è quella di fornire calore, non ornamento.

    Mentre le necessità primarie si accumulano, l'uomo comincia a sognare nuovi mondi da conquistare, compreso il mondo della mente — cultura, idee, valori. Le conquiste accumulate diventano gli indizi di una civiltà. La perdita di una civiltà è il contrario del processo di accumulazione culturale. E' la rinuncia, per una questione di necessità, a quelle soddisfazioni che non sono essenziali per l'esistenza. È un processo di oblio mediante la forza delle circostanze; è un'astinenza imposta dall'ambiente in cui si vive.

    A volte la natura potrà imporre per un po' l'astinenza, ma i dati mostrano che l'uomo è capace di superare tali ostacoli alle sue ambizioni. L'ostacolo che non sembra in grado di superare è la sua tendenza alla predazione, che dà luogo all'istituzione dello Stato; ma è questa istituzione che induce in ultima analisi un clima di inutilità, una mancanza di interesse nello sforzo, e distrugge così la civiltà di cui si nutre. O almeno questo è quello che ci mostrano i dati: tutte le civiltà che sono scomparse o sono andate perse si portavano sulla schiena uno Stato onnipotente.
    "

    -- F. Chodorov

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  3. Temo che cadendo si porterà dietro molti filistei.

    alta tassazione
    alta spesa
    alta inflazione
    alta disoccupazione
    i quattro cavalieri dell' apocalisse dei keynesiani.

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  4. hanno ragione, ragazzi: "gli aggregati non hanno senso", tanto fanno come gli pare. e "l offerta di moneta non spiega gli eventi recenti" infatti non riescono piui a prevenire e spiegare nulla. se ne saranno accorti?

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  5. Non ci sono più dubbi. La diagnosi migliore è quella della Scuola Austriaca. Così come la terapia ed i consigli sulla prevenzione.
    Il malato invece peggiorera' perché i medici stanno sbagliando tutto. L'agonia è lunga. Forse arriverà' il miglioramento che spesso precede il decesso.

    Che ottimista!!!

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  6. ll Dipartimento del Tesoro statunitense poco fa ha collocato titoli quinquennali per 35 miliardi di dollari. Il rendimento dei bond si è attestato allo 0,889%, il maggiore dallo scorso aprile, e le richieste sono risultate maggiori del quantitativo offerto di 2,88 volte, contro le 2,85 volte della media delle ultime quattro aste.

    ma se ci sta tanta richiesta percbè emissioni targate fed?

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  7. Ciao Anonimo.

    Credo che gdbarc abbia anricipato in un certo senso la risposta al tuo quesito. I)nfatti, non bisogna dimenticare che l'acquirente primo del debito USA è la FED. E indovinate un po' cosa ha fatto la FED?

    Guardate qui.

    Dire che sono disperati è un eufemismo...

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