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sabato 1 dicembre 2012
Perché Esistono gli Speculatori?
di Percy L. Greaves, Jr.
[Originalmente pubblicato sul Freeman, Novembre 1964, questo articolo è incluso in Free Market Economics: A Basic Reader, redatto da Bettina Bien Greaves.]
Nel Febbraio 1871, un gruppo di imprenditori trovò un modo per aiutare i coltivatori di cotone ad adeguare la produzione alla domanda del mercato. Fondarono il New Orleans Cotton Exchange. Qui, per 93 anni, i coltivatori di cotone, i grossisti, i produttori e gli speculatori in cerca di profitto potevano comprare e vendere cotone a prezzi di libero mercato per la consegna presente e futura.
I prezzi pagati ed offerti erano pubblicati sulla stampa. Nessun coltivatore di cotone o utilizzatore aveva dubbi sullo stato del mercato del cotone, presente o futuro. Perché non esiste miglior indicatore di prezzo, in un mercato delle materie prime, di quello a cui è veduto e comprato un determinato prodotto.
I prezzi della New Orleans Cotton Exchange furono a lungo una preziosa guida per gli agricoltori ed i produttori. Per gli agricoltori indicavano quanto terreno doveva essere utilizzato per la coltivazione di cotone e quanto per altre colture. Nella stagione della crescita, i prezzi futuri indicavano quanto tempo, cura e spese dovevano essere spesi per badare alle colture. Quando i prezzi futuri erano alti, non veniva risparmiata alcuna spesa per portare ogni grammo possibile sul mercato. Quando i prezzi futuri erano bassi, gli agricoltori venivano avvertiti di non perdere troppo tempo e spese nella coltivazione e nella raccolta.
Per i produttori e gli altri acquirenti del cotone, le quotazioni del Cotton Exchange fornivano una base per stimare o determinare i propri costi futuri per le materie prime. Questo a sua volta li aiutava a calcolare i prezzi a cui fare un'offerta per il business futuro. In base agli ordini accettati per la consegna durante lunghi periodi di tempo, avrebbero sempre potuto accertarsi dei costi delle loro materie prime comprando immediatamente contratti per la consegna di cotone nelle date in cui ne avrebbero avuto bisogno.
Prezzi del Cotone Controllati
Il 9 Luglio 1964, il New Orleans Cotton Exchange chiuse le sue porte alla negoziazione dei "futures del cotone." Per anni tali vendite scomparvero. Con i prezzi del cotone sempre più controllati dal governo, né gli agricoltori né i produttori avevano bisogno dell'informazione o dell'assicurazione di un mercato dei futures.
Quando la domanda per il cotone cala, il governo presenta agli agricoltori un prezzo agevolato e immagazzina tutto il cotone invenduto. Quando la domanda per il cotone aumenta, il cotone si riversa fuori dai magazzini sovvenzionati dal governo e viene venduto al prezzo stabilito dal governo. In entrambi i casi, i contribuenti perdono. Fino a quando le leggi attuali verranno modificate o abbattute, i prezzi del cotone verranno fissati dal governo, la superficie in acri per il cotone sarà gestita dai burocrati, e gli uomini di valore, i materiali ed il denaro delle tasse continueranno ad essere sprecati in imprese improduttive.
Questa situazione riflette una completa mancanza di comprensione delle regole del comportamento umano e del ruolo degli speculatori in una società di libero mercato. La saggezza di pochi che si sforzano di usare il potere politico prende il posto della saggezza di coloro che passano la vita a studiare ogni aspetto della domanda e dell'offerta.
È nella natura umana cercare di migliorare le proprie condizioni future. Questo è lo scopo di ogni azione umana consapevole. Gli uomini commettono errori, ma mirano sempre al successo nel fornire un futuro migliore per se stessi o per i loro cari. Le transazioni del libero mercato sono solo i tentativi degli uomini di migliorare la propria situazione attraverso azioni sociali, e anch'esse migliorano la situazione degli altri. Eccetto la forza, la frode o l'errore umano, tutte le transazioni volontarie sul mercato devono migliorare le situazioni di tutti i partecipanti.
Come Agiscono gli Uomini
In realtà, ci sono solo tre principi fondamentali dell'azione umana. Gli uomini possono agire come giocatori d'azzardo, scienziati, o speculatori. Poche azioni ricadono interamente all'interno di ognuna di tali classificazioni. Ogni azione umana è costituita da elementi di incertezza futura, come quelli che esistono nella vita stessa.
Gli uomini agiscono come giocatori d'azzardo quando non conoscono in anticipo le conseguenze, tranne per il fatto che alcuni vinceranno ed altri perderanno. Non c'è nulla che un uomo possa conoscere, studiare, imparare, o avere esperienza che lo aiuterà a diventare un vincitore. Quando gli uomini giocano d'azzardo, i risultati desiderati dipendono dal puro caso. Nessuna abilità di sorta è coinvolta.
Gli uomini agiscono come scienziati quando conoscono in anticipo i risultati delle loro azioni. Gli scienziati trattano solo con problemi risolvibili in cui le condizioni possono essere controllate e dove azioni identiche in situazioni identiche produrranno sempre risultati identici. L'automazione è un esempio moderno dell'azione diretta scientificamente. In tutte le azioni scientifiche, la ripetizione della procedura prescritta darà sempre gli stessi risultati. Quindi, più gli scienziati conoscono le leggi della natura, più potranno avere a che fare con una certezza per quanto riguarda i risultati effettivi.
Gli uomini agiscono come speculatori quando hanno una conoscenza ed una comprensione solo parziale dei risultati delle loro azioni. Più gli speculatori conoscono e capiscono, meglio sapranno prevedere i risultati futuri delle loro azioni. Ma non si può essere certi dei risultati effettivi.
La maggior parte delle speculazioni coinvolgono le persone e come reagiranno a certe situazioni. Dal momento che non possiamo mai sapere con certezza le reazioni future degli altri, ogni azione che coinvolge gli altri è un'azione speculativa. Così, tutte le azioni volontarie, comprese le azioni di mercato, sono di natura speculativa.
Perché gli Uomini si Specializzano
Il modo migliore per aumentare la probabilità che le azioni speculative produrranno i risultati desiderati è quello di aumentare la nostra conoscenza e comprensione di tutte le informazioni pertinenti, inclusi i pensieri e le idee che motivano le azioni e le reazioni degli altri. Ciò richiede tempo, studio, esperienza ed analisi economica.
Gli uomini hanno scoperto che il modo migliore per guadagnare di più dalle conoscenze, dall'esperienza, e dalla comprensione è selezionare un'area ristretta di attività umane e quindi specializzarsi in essa. Da questo principio di divisione del lavoro si è sviluppato l'intero sistema di mercato. In una società di mercato, ognuno si specializza e quindi commercia i prodotti della sua specializzazione con i prodotti di altri specialisti, suoi partner nella produzione complessiva.
Questo sistema permette agli scienziati di specializzarsi nella produzione di massa di oggetti inanimati con una certa sicurezza per quanto riguarda i risultati fisici. Tuttavia, gli uomini non possono pianificare e tracciare il valore di mercato dei loro prodotti con certezza scientifica. Tutti questi valori sono relativi e speculativi. Dipendono dalle idee mutevoli degli uomini che acquistano le tante cose messe in vendita, ma solo quelle che daranno loro più soddisfazione per le somme che decidono di spendere.
La specializzazione può e deve aiutare gli uomini impegnati nel marketing e in altre azioni speculative. Permette loro di saperne di più su ciò che vendono e anche di più sui bisogni e sui desideri di coloro ai quali cercano di vendere. Così diventano speculatori più saggi e più efficienti, perdendo meno tempo a cercare di vendere cose sbagliate alle persone sbagliate.
I risultati perfetti dipendono dalla previsione perfetta delle condizioni future. A causa della fallibilità umana, ciò accade raramente. Tuttavia, spesso è raggiungibile una migliore previsione e quindi risultati migliori. Una maggiore specializzazione tende a ridurre gli errori e ad aiutare gli uomini a ottenere risultati migliori.
Molti uomini preferiscono la sicurezza relativa di un reddito ragionevolmente garantito all'insicurezza di un reddito del tutto speculativo — un reddito che può rivelarsi molto alto, molto basso, o addirittura una perdita netta. Tali persone in cerca di sicurezza tendono a diventare dipendenti.
Altri preferiscono il fascino e l'emozione della speculazione. Queste persone sono gli investitori, i datori di lavoro, i promotori commerciali, e gli speculatori professionisti.
Si assumono la responsabilità per l'incertezza di un successo o di un fallimento futuro di una impresa commerciale. La loro probabilità di successo dipende in larga misura dalla loro capacità di predire i desideri futuri degli acquirenti.
Le Previsioni Migliori Pagano
In un'economia di mercato con una produzione di massa, la funzione della previsione e della speculazione spetta in primo luogo agli investitori, ai promotori commerciali, ed agli specialisti piuttosto che ai consumatori. Quando i produttori cercano di agire solo come scienziati, creando ricchezza affidandosi alle leggi note delle scienze fisiche, devono trovare altri che intraprendano le previsioni e le speculazioni circa le condizioni future del mercato.
Tali specialisti devono stimare, all'inizio della produzione, quale sarà la domanda dei consumatori, l'offerta della concorrenza, ed altre condizioni di mercato al momento della vendita. Questi speculatori si prendono quindi la responsabilità che la produzione prevista soddisferà i capricci ed i desideri dei consumatori. Il loro reddito dipenderà dalla precisione delle loro previsioni iniziali riguardo le condizioni future.
Col progredire della divisione del lavoro, gli uomini e le imprese hanno cercato di ridurre le loro funzioni predittive e speculative ad aree limitate in cui diventano specialisti ottenendo quindi una comprensione migliore rispetto alla maggior parte degli altri uomini. Si concentrano nel produrre o commerciare talune merci e, in tal modo, prestano poca attenzione alle condizioni di mercato di altri beni, comprese le materie prime che possono provenire da fonti lontane con le quali non hanno familiarità.
Naturalmente, i prezzi futuri che possono ottenere per i loro prodotti finiti dipendono in parte dai prezzi mutevoli delle materie prime con cui sono realizzati. Quindi, per proteggersi dalle fluttuazioni dei prezzi futuri delle materie prime, gli imprenditori a volte si impegnano "nell'hedging." Con "l'hedging," trasferiscono i rischi derivanti dall'incertezza dei prezzi futuri agli speculatori professionisti in tali prodotti.
Come Funziona l'Hedging
Un buon esempio di "hedging" è il caso del fabbricante di camicie di cotone. E' uno specialista nella produzione e nella vendita di camicie. Sa che il prezzo di vendita delle camicie di cotone dipende in gran parte dal prezzo del cotone grezzo. Ha poco tempo per studiare le condizioni di coltivazione del cotone in tutto il mondo o le altre potenziali domande sull'offerta di cotone grezzo. E' completamente occupato con i suoi problemi nel business delle camicie. Tuttavia, vorrebbe evitare le conseguenze di cambiamenti imprevisti nei prezzi del cotone grezzo.
In condizioni di libero mercato, può proteggersi contrattando la vendita dei suoi prodotti ai prezzi correnti del cotone grezzo (che non deve acquistare o consegnare fino alla data in cui prevede di vendere le camicie che sta producendo). Poi, se il prezzo delle camicie dovesse calare, a causa di un calo dei prezzi del cotone grezzo, comprerebbe cotone grezzo al prezzo più basso per soddisfare il suo contratto di hedging. L'utile nella sua operazione col cotone grezzo compenserebbe la sua perdita sulle camicie.
D'altra parte, se i prezzi di cotone grezzo e camicie di cotone dovessero aumentare, gli utili supplementari dalle sue vendite saranno compensati dalle sue perdite nell'operazione di hedging per il cotone grezzo. Con l'hedging può proteggersi contro tutte le possibili fluttuazioni dei prezzi del cotone grezzo che potrebbero influenzare i prezzi delle camicie che vende. Egli libera la sua mente da questa preoccupazione in modo che possa concentrarsi sui dettagli del business delle camicie in cui è uno specialista.
L'uomo che prende il suo hedging è di solito uno speculatore professionista sul cotone. E' uno specialista che studia ed interpreta tutti i dati disponibili e le condizioni che possono avere incidenze sui prezzi futuri del cotone grezzo. Opera sul cotone mille volte di più rispetto alle poche volte del produttore di cotone. Egli sa quanto ne è stato piantato nei molti paesi produttori di cotone. Studia le precipitazioni e le condizioni atmosferiche che possono influenzare la dimensione delle varie colture. Continua ad aggiornarsi sulle leggi e sulle proposte di legge che possono incidere sui prezzi del cotone grezzo. Segue gli alti e bassi dei cambi e dei costi di trasporto.
Tiene anche un occhio aperto ai cambiamenti della domanda per ogni tipo di cotone. E' informato sulle idee in merito alle crescenti richieste derivanti da nuovi usi per il cotone, così come ad ogni diminuzione a causa della sostituzione con materiali sintetici. Osserva l'evoluzione del potere d'acquisto, della produzione e del consumo in terre lontane come l'India. In breve, impara tutto quello che può su tutto ciò che può influenzare l'offerta o la domanda di cotone, e quindi determinare un cambiamento nei prezzi futuri del cotone grezzo.
Come specialista ben informato, lo speculatore è in grado di predire meglio i prezzi futuri del cotone rispetto all'uomo che si specializza nella coltivazione del cotone o nella fabbricazione di camicie di cotone. La concorrenza tra speculatori in un mercato delle materie prime li costringe a condividere i benefici delle loro conoscenze con i loro clienti.
Gli imprenditori possono proteggersi da alcune perdite con un'assicurazione. Tuttavia, l'assicurazione può essere acquisita solo per i rischi che sono in gran parte noti o prevedibili. Incendi, morte, furto, o incidenti sono campi ben distribuiti tra tutti gli assicurati. I cambiamenti futuri dei prezzi non rientrano in questa categoria. Sono gli stessi per tutti. Solo lo specialista ben informato è in grado di speculare con successo ed "assicurare" gli altri in caso di perdite per variazioni di prezzo.
Nel pensiero popolare, lo speculatore è un audace uomo cattivo che fa soldi a spese degli altri. Molte persone credono che guadagni il suo sostentamento dalla fortuna, dal gioco d'azzardo, o dalla manipolazione. Ci sono, naturalmente, pochi speculatori disonesti che mentono e imbrogliano, come accade un po' in tutte le professioni, ma lo speculatore onesto è uno specialista serio che serve l'umanità. Si sforza costantemente di ottenere una migliore comprensione delle condizioni future del mercato. Poi pone questa migliore conoscenza al servizio di tutte le parti interessate. Ogni volta che le sue previsioni sono sbagliate, è lui che perde. Quando ha ragione, lui e tutti quelli che commerciano con lui ne beneficiano. Infatti, se non si aspettavano di beneficiarne, non avrebbero commerciato con lui.
Il servizio di uno speculatore è quello di appianare alcuni dei divari tra domanda/offerta ed alcuni degli alti/bassi dei prezzi. Cerca di acquistare quando e dove una merce è abbondante e il prezzo è basso, e di vendere quando e dove la merce scarseggia e il prezzo è alto. Quando lo fa con saggezza e con successo, tende ad aumentare i prezzi estremamente bassi e a ridurre i prezzi estremamente elevati.
Frequentemente, lo speculatore è il primo a prevedere una scarsità futura. Quando se ne accorge, compra mentre i prezzi sono ancora bassi. I suoi acquisti fanno aumentare i prezzi, e il consumo verrà quindi adattato più rapidamente alle condizioni future poiché nessuno aveva previsto la scarsità incombente. Viene quindi immagazzinata una quantità superiore per uso futuro e servirà a ridurre i disagi quando la carenza diventerà evidente a tutti.
Dal momento che un aumento dei prezzi tende a favorire l'aumento della produzione, prima i prezzi aumentano, prima verrà avviata e diventerà disponibile la nuova produzione e quella supplementare. Così, uno speculatore di successo riduce sia il tempo che l'intensità delle carenze, come anche le difficoltà che accompagnano sempre le carenze.
Allo stesso modo, gli speculatori sono spesso i primi a prevedere un aumento delle forniture future. Quando se ne accorgono, si affrettano a vendere contratti per la consegna futura. Questo a sua volta determinerà un calo nei prezzi futuri. Ciò tenderà a scoraggiare la nuova produzione che poteva essere venduta in perdita. Inoltre renderà chiaro ai produttori quali saranno effettivamente i prezzi futuri. Quindi, anche in questo caso, lo speculatore tende ad appianare la produzione e il consumo a beneficio di tutti gli interessati.
Un buon esempio di come gli speculatori servono la società si è visto pochi anni fa nel mercato del caffè. Un piccolo giornale riportava la notizia di un freddo improvviso ed imprevisto in Brasile. Gli speculatori si resero subito conto che un tale freddo avrebbe distrutto un gran numero di piante di caffè. Questo significava forniture future molto più piccole per gli Stati Uniti. Così gli speculatori acquistarono prontamente tutto il caffè che potevano, al di sotto del prezzo che pensavano sarebbe prevalso quando i consumatori sarebbero divenuti pienamente consapevoli della carenza incombente. Questo fece immediatamente aumentare i prezzi del caffè.
L'effetto fu quello di ridurre i consumi ed allargare l'offerta esistente nel periodo di carenza. Allertò anche i coltivatori di caffè in altri settori ad essere più attenti nella raccolta e nella gestione del caffè in modo da diminuire gli sprechi. L'aumento dei prezzi li incoraggiò a mettere caffè sul mercato fino all'ultimo chicco, cosa che a prezzi inferiori non ne sarebbe valsa la pena. L'aumento dei prezzi accelerò anche la coltivazione di nuovi raccolti. Dal momento che ci vogliono cinque anni per ottenere una pianta di caffè con nuovi chicchi, prima sarebbe stata piantata più breve sarebbe stato il periodo di carenza.
Gli speculatori che agirono per primi su questo sviluppo servirono ogni consumatore di caffè. Se questi speculatori non avessero immediatamente spinto in su i prezzi, i consumatori avrebbero continuato a bere caffè a prezzi bassi solo per un altro po' di tempo. Poi, improvvisamente, avrebbero dovuto affrontare una carenza ancora maggiore e prezzi ancora più alti di quelli che in realtà erano prevalsi.
Comprando quando le forniture di caffè erano ancora relativamente abbondanti e vendendo più tardi quando la carenza era nota a tutti, gli speculatori contribuirono a livellare l'offerta disponibile ed a ridurre l'altezza estrema a cui sarebbero altrimenti arrivati i prezzi. Gli speculatori guadagnano solo quando servono la società, distribuendo al meglio un'offerta limitata in modo tale da dare maggiore soddisfazione ai consumatori. Consentono quindi ad altri imprenditori e consumatori di procedere con maggiore sicurezza e meno ragionamenti nelle loro azioni.
Se uno speculatore acquista un prodotto pensando che il suo prezzo aumenterà ed invece poi scende, perde soldi per questa semplice ragione: ha agito contro il benessere generale. Ha inviato falsi segnali a produttori e consumatori. E' successo proprio di recente, nel caso di un grande importatore di zucchero. L'azienda ha acquistato grandi quantità di zucchero quando veniva venduto a 11¢ la libbra. I suoi acquisti non sono stati oggetto di hedging. In sei mesi o giù di lì il prezzo dello zucchero è sceso al di sotto dei 5¢ la libbra e l'importatore è stato costretto a presentare una petizione ai sensi della Legge Fallimentare Nazionale.
Fare hedging con uno speculatore professionista avrebbe impedito tale perdita. Naturalmente, se lo speculatore non avesse fatto una stima migliore dei prezzi futuri dello zucchero rispetto all'importatore, avrebbe potuto essere lo speculatore a finire sotto i sensi della legge fallimentare. Ma, di norma, gli speculatori sono gli specialisti che sono meglio informati su ciò che probabilmente saranno i prezzi futuri.
I Frutti dell'Interventismo
Quando i governi fissano i prezzi, impongono quote, limitano la superficie in acri o decretano altre restrizioni che ostacolano le attività onorevoli degli uomini, revocano i controlli e gli equilibri che il libero mercato pone sulla domanda e sull'offerta. Il risultato è sempre eccedenza e carenza: la prima, in cui i guadagni dei produttori sono troppo elevati; la seconda, in cui sono troppo bassi. In caso di eccedenza di alcune cose, ci sarà sempre carenza di altre. Proprio perché gli uomini ed i materiali sovvenzionati per la produzione di eccedenze sono stati sottratti dalla produzione di quelle cose che sarebbero state desiderate dai consumatori in condizioni di libero mercato.
Le interferenze politiche nei processi di libero mercato possono solo gravare sul contribuente ed indebolire gli impulsi umani, i quali tendono a portare in equilibrio domanda ed offerta nel punto in cui raggiungono la massima soddisfazione del consumatore. Con il passare del tempo, ogni intervento non può che peggiorare le cose. Poi, se la gente crede ancora che il rimedio per ogni male economico è un maggiore intervento, gli interventi politici aumenteranno fino a quando verrà raggiunto uno stato di polizia.
In tale panorama, gli speculatori sono tra i primi ad essere eliminati. Sono gli specialisti che studiano i mercati di tutto il mondo al fine di ridurre le incertezze che devono affrontare tutti gli agricoltori e gli imprenditori. Senza i servizi degli speculatori, si svilupperebbero subito strozzature nella produzione — un sintomo del socialismo.
Uomini e materiali vengono così sprecati nella produzione di eccedenze. Di conseguenza ci sono carenze sempre maggiori nelle cose che le persone vogliono di più, ma non possono avere perché i mezzi per la loro produzione sono stati mal direzionati per decreto governativo. La recente fine delle negoziazioni in futures sul cotone al New Orleans Cotton Exchange è un presagio che dovrebbe far riflettere gli uomini sulla strada su cui stiamo viaggiando.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Bene.
RispondiEliminaNel mio settore e nel mio mercato io sono uno speculatore onesto.
Credo in ciò che faccio. In come lo faccio. E credo di essere abbastanza flessibile da adattarmi velocemente alle realtà instabili che conosco.
Studio anche materie che non appartengono alla mia formazione professionale e ciò mi permette di ampliare la mia visione.
Quando mi sono reso conto che la realtà presentata da media e politica non mi convinceva più ho cominciato a cercare e grazie allo spirito critico allevato con l'esperienza sono riuscito a selezionare il meglio. E sono arrivato alla Scuola austriaca di economia.
Ed ora non solo mi guardo intorno (un po' sgomento) ma vedo anche meglio il da farsi ed il non da farsi nel contesto che vivo.
eccedenza e carenza è un altro modo di dire boom and bust. col fiat money gli speculatori professinisti del cotone scompaiono dal mercato del cotone col loro utile know how. subentrano gli speculatori del denaro fiat, con la loro creazione e distruzione di valore reale in cambio di speculazione artefatta dalla loro stessa stampa e dalla produzione di speculazione insiders. devo scrivere un articolo di replica all istituto von mises dove si denunciavano i mali del distrubutismo. il contenuto dell articolo era del tutto condivisibile, come la visione di rothbard sul monopolio. nella realtà astratta, in un mondo non fiat, e dove non esiste la holding. bisogna pur mettere qualche limite alla potestà di rubare. il distributismo pone una giusta domanda? come avete fatto a fare tutto questo? sul mercato dei prodotti, alla steve jobs; o su quello delle regole normative, alla rockfeller?
RispondiEliminaMa una sempre crescente divisione del lavoro, unita all'esigenza di mettere sul mercato beni che soddisfano bisogni solo indotti, non rischia di creare eccessiva asimmetria informativa tra produttore e consumatore con conseguente distorsione delle dinamiche di mercato? e in generale, come si pone la Scuola Austriaca con i concetti di fallimento del mercato, ottimo paretiano, e selezione inversa?
RispondiEliminaGrazie
Luca Giagnoni
Volevo dire specializzazione e non "divisione del lavoro"
RispondiEliminaLuca
sarebbe lunga... in breve dico la mia: il fallimento è essenziale in un mercato, come nella vita. serve a correggere e correggerci. l ottimo paretiano è alla base delle teorie elitiste, alla john rawls. in ultima analisi blocca il miglioramento, è dovuto all invidia, presuppone l unicità delle preferenze e l appiattimento dell umano ad un unicum. il meglio non è per tuytti la stessa cosa, a meno di non unificare le anime. quanto di meno libertario. ti consiglio: lottieri, sul sito ibl, in un articolo su realismo ed elitismo nel pensiero libertario.
RispondiEliminahttp://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=0000000464
l assimmetria informativa è essenziale per gli scambi, quasi un valore. se non ci fosse non ci sarebbero scambi. ogni soggetto al mondo è asimmetrico informativamente verso qualcun altro. ed il regolatore non puo correggere cio che non conosce. nessuna selezione avversa potrebbe realmente resistere in un sistema di vera libertà contrattuale. si cambiano le parole ma il concetto di fondo resta quello. con nuovi termini si reintroducono vecchi concetti, anzi uno solo: mettere le persone sotto tutela. il controllo, la privazione della libertà. la selezione avversa è un prodotto de quadro di regolamentazione dirigista. quando il mercato non funziona, è quasi sempre perche è viziato dal legislatore, perche non c'è.
sui bisogni indotti ci sarebbe molto da dire: da chi, come. nessuno puo costringerti a fare qualcosa che non vuoi. l induzione è una scusa di chi cerca protezione. la libertà, anche dai propri condizionamenti, è una conquista personale dell individuo. piuttosto ci stanno consumi per legge: bollini a caldaie, revisioni alle auto, canone rai per tv di stato. quello si è veramente indotto. e non puoi farci nulla.
Ciao Andrea.
RispondiElimina>Ed ora non solo mi guardo intorno (un po' sgomento) ma vedo anche meglio il da farsi ed il non da farsi nel contesto che vivo.
Sai qualcosa che il resto non sa... e secondo il pensiero popolare sei di conseguenza uno speculatore malvagio! :-)
Al rogo! Al rogo!
***
Ciao Luca.
Mi riprometto di presentare un articolo pertinente ai cosiddetti "fallimenti del mercato," perché, come dice giustamente gdbarc, è un argomento da trattare a parte data la lunghezza delle sue implicazioni.
Per il resto, credo che gdbarc abbia detto tutto. :-)
Dunque l'asimmetria informativa è insita al libero mercato e anzi è necessaria.
RispondiEliminaNon riesco a capire nel ragionamento di Godbarc come, in un mercato pienamente incentrato sulla libertà contrattuale scevra da regolamentazione legislativa, possano non esistere selezioni avverse.
Luca Giagnoni
Ciao Luca.
RispondiEliminaQuello che gdbarc voleva dirti è che il singolo individuo è "asimmetrico" rispetto ad un altro in quanto in possesso di un dato set di valori e conoscenze che sfrutta per migliorare la sua posizione. In un libero mercato, le informazioni per l'allocazione delle risorse
a) già viaggiano con i prezzi,
b) sono tanto più asimmetriche per l'eventuale pianificatore statale che interferisce con gli scambi degli individui.
Infatti, una delle tematiche su cui si avanzano i cosiddetti "fallimenti del mercato," e pertanto si richiede un intervento statale, è rappresentata proprio dalle assimetrie informative. Praticamente il mercato fallisce laddove i soggetti partecipanti ad un contratto non hanno accesso a tutte le informazioni necessarie, ma solo alcuni. (Ad esempio, Larry Silverstein che stipula un'assicurazione per il WTC contro attentati terroristici poche settimane prima del 9/11.)
Gli Austriaci vedono un ruolo attivo nei soggetti che partecipano al mercato i quali creano l'informazione. Internet è un buon esempio in questo senso. Non si possono avere le competenze per giudicare da esperti ogni situazione, ma sono sufficienti pochi click, qualche messaggio, una richiesta d'aiuto, e si crea l'informazione dove prima non c'era. Possiamo sapere in tempo reale il prezzo dell'oro, o piuttosto le manovre dei neocon in Medio Oriente, confrontare i prezzi in tutti i mercati e verificare se tutto quello che ci raccontano sia vero o no.
Internet è come un enorme laboratorio dove ognuno può creare le informazioni, scambiarle e condividerle con gli altri. Ecco quindi la necessità, da parte dello stato, di cercare di regolamentare e di controllare la rete, per evitare che quell'asimmetria informativa che permette alle élite di governare vada via via erodendosi.
Ho capito e torna dal punto di vista logico.
RispondiEliminaInoltre pensavo, in un mercato libero in cui tanti produttori offrono il medesimo prodotto, il consumatore, che in linea di massima cerca il prezzo migliore a parità di qualità, può eliminare l'asimmetria in ordine, ad esempio, alla reale entità dei prezzi di mercato, chiedendo tanti preventivi quanti più sono i produttori. Questo porta l'ulteriore problema che volevo sottoporvi: e se i produttori si accordassero ai danni del consumatore stipulando intese o cartelli di prezzo? oppure: Se progressivamente un produttore raggiungesse una forza di mercato tale da determinare un grado di monopolio elevatissimo, quel sistema di riequilibrio delle asimmetrie in termini competitivi potrebbe sparire...come si pongono gli studiosi austriaci in ordine a questi elementi distorsivi??
Luca Giagnoni
>[...] e se i produttori si accordassero ai danni del consumatore stipulando intese o cartelli di prezzo? oppure: Se progressivamente un produttore raggiungesse una forza di mercato tale da determinare un grado di monopolio elevatissimo
RispondiEliminaInfatti questo è un mito. :-)
Come ricorda Di Lorenzo in quell'articolo, ci sono dei beni di pubblica utilità in cui la produzione di larga scala o i notevoli costi d'entrata portano a notevoli riduzioni unitarie dei costi unitari di produzione man mano che essa aumenta. (Il costo medio unitario di 100,000 unità prodotte è molto minore che quello di 10,000). Quindi, è inefficiente che siano due o più industrie a produrre quel prodotto (ci sarebbero duplicazioni di fabbriche, strutture, ecc.) ed essa va assegnata ad un unica fabbrica.
Lo stato interviene e sancisce la produzione monopolistica assegnando licenze. A questo punto però cade la premessa.
Infatti se un monopolio nasce attraverso la competizione e non è sancito da nessuna licenza statale deve, per mantenere la sua posizione, continuare a produrre in modo efficiente o rischiare che qualcun altro veda la possibilità di guadagno e si inserisca nel business. Se invece è garantito da licenza statale non sarà possibile per nessuno subentrare nell'erogazione del servizio (o nella produzione del bene) e il monopolista potrà sfruttare la sua posizione.
I prezzi in un libero mercato sono competitivi per il fatto che il consumatore è libero di non consumare e di "premiare" l'azienda che vuole. Se A, B e C decidono di fare un “cartello” e di imporre un “prezzo” più alto di quello che c'era prima in libera concorrenza, vi è l'opportunità, per chi vuole organizzarsi, di creare un'altra azienda, al di fuori del cartello, e proporre un prezzo più basso di quello fatto dal “cartello.”
l assimetria informativa è nel mondo. non si puo eliminare se non si elimina il mondo. è in ogni contratto e non si puo eliminare se non eliminando la liberta contrattuale, ed innestando le transazioni su schemi tipo legali iper regolamentati e burocratizzati. cosa che è poi il trend in atto. cio riduce la creativita, la liberta di contrattare e l innovazione. mettendo il mondo intero in corsie ed i soggetti sotto tutela come minorati. senza considerare che il fine non viene raggiunto egualmente perche poi in realta si traduce solo di riempire una valanga di moduli. la certificazione però non elimina l asimmetria, non puo. e la gente comunque trova il modo di fare quel che vuole ed ottenere i propri fini. nessuno ha le stesse identiche conoscenze di un altro. mai. alcuni hanno informazioni ed altri ne hanno altre. non ci sta necessariamente una posizione di vantaggio specifica e predeterminata. talora neanche esiste una posizione di vantaggio. esistono diverse conoscenze e diverse valutazioni di fatti di cui si è a conoscenza. se oggi compri oro è perche hai dei dati e sviluppi informazioni. altri hanno altri dati (o magari gli stessi) e (ma) sviluppano le informazioni in senso diverso. e vendono. su questo si innestano le preferenze, che sono diverse nei soggetti. dovremmo annullare i contratti se l oro sale o scende perche qualcuno sapeva qualcosa che l altro non sapeva? l assimmetria informativa mi consente di dare consulenza legale al mio cliente. ed al medico di darla ai suoi assistiti. la specializzazione si avvale di asimmetrie informative. per eliminarla allo stesso interno del campo legale dovremmo rendere tutti gli avvocati uguali per decreto. quando si dice che un soggetto dev essere tutelato nella sua asimmetria informativa, si sta dicendo che qualcun altro deve decidere se o non è in grado di contrattare. e non si capisce su che base questo decisore sviluppi tale decisione, in quanto solo dio potrebbe conoscere tutte le informazioni esistenti; tutte quelle in capo al soggetto A, e le sue capacita ed elaborazioni; tutte quelle in capo al soggetto B e le sue capacita ed elaborazioni. e le loro preferenze.
RispondiEliminasiccome non è possibile, il decisore alla fine crea un quadro regolamentare in cui si attribuiscono speciali diritti legali a determinate categorie di soggetti. siano essi i consumatori verso i venditori, siano le compagnie assicurative verso gli assicurati, o viceversa. si creano cosi effetti distorsivi sulla liberta nel reperire e trattare informazioni. quando si genera nel sistema un bug nella regolamentazione, essendo sfuggite al regolatore alcune informazioni, ecco nascere chi approfitta del bug, per cui si ha il fenomeno della selezione avversa. essa è la conseguenza di una regolamentazione dirigista e distorssiva del flusso libero decisionale. solo gli anziani si assicurano contro le malattie? i premi saranno piu alti, le assicurazioni non sono sceme. è obbligatorio assicurare chiunque ne faccia richiesta? solo gli anziani si assicureranno e le assicurazioni subiranno una selezione avversa. ecco perche di fronte a quest obbligo nell obamacare le assicurazioni hanno richiesto in cambio di obbligare ogni citadino all acquisto di una polizza. la selezione avversa è prodotto di iper regolamentazione ed è a quel punto eliminabile solo con estensione universale della stessa. un po cime bernanke fa col dollaro. è necessario calciare il barattolo della legge sempre un po piu in la. questo non vuol dire che la assimmtria informativa sia sempre un valore. insider trading, mercati opachi (arte) e manipolati, truffe. ma li sorreggono le regole generali sui contratti, la nullita od annullabilità, la truffa nel raggirare qualcuno creando condizioni artificiali. inoltre si impara presto a stare largo da alcuni mercati. se pero il legislatore prende il tuo tfr e lo mette in borsa, ovviamente non puoi difenderti, sei obbligato a stare su quel mercato. e l insider trading va punito. io che non investo, perche lo so che c'è, facessero quel che vogliono: giocassero tra loro. se iniziamo ad individualizzare le tutele, non sara mai fatto abbastanza. ed ingesseremo il mondo in un comunismo applicato ai contratti. spero di essre stato piu chiaro, ma l argomente meriterebbe un articolo... buona idea...
RispondiEliminaGrazie mille ad entrambi. Anche io nel mio piccolo sono stato oggetto di un obnubilamento statalista, mi è stato smepre insegnato che la legge deve proteggere il più debole un pò come succede nel codice del consumo laddove, assumendo la presenza di asimmetria informativa, si cerca di colmare il gap attraverso norme da inserire coattivamente nei contratti per adesione o addirittura prevedendo l'assenza di determinate clausole considerate vessatorie (art. 34). Dovete ammettere che, per uno studente di giurisprudenza a cui è sempre stato insegnato ad idolatrare la costituzione la logica era stringente e devo dire che ci ho creduto, fino a che non ho letto questo blog e ho cominciato ad appassionarmi all'analisi economica del diritto.
RispondiEliminaLuca Giagnoni
Buonasera a tutti,
RispondiEliminavoglio solo segnalare questo post di argentofisico:
http://argentofisico.blogspot.it/2012/12/salinas-price-leffetto-della-guerra.html?m=1
molto chiaro nella lettura del nostro tempo, delle sue distorsioni storiche sociali e culturali e non solo economiche derivanti tutte da un azzardo morale esercitato imbracciando un missile molto convincente. E la minaccia di non usarlo come deterrente contro altre note minacce.