Bibliografia

venerdì 21 dicembre 2012

Controllo delle Armi? No, Controllo dei Droni

Ogni volta che si sentono storie di sparatorie di massa, quasi nessuno indaga sul lato farmaceutico della faccenda. Ci sono, infatti, parecchie ricerche che invece vanno in questa direzione per cercare di capire cosa possa far scattare la follia omicida di una determinata persona. Credo che sarebbe interessare venire a conoscenza del nome del dottore che aveva in cura Adam Lanza e cosa gli somministrava. Non c'è bisogno di esperti per sapere che il Ritalin, lo Zoloft, il Prozac e il Paxil stanno facendo uscire di melone quelle persone che li ingeriscono, conducendoli inoltre ad atti di grave violenza. "Stranamente," queste storie invece non vengono citate o non fanno il giro del mondo, e nemmeno gli effetti di alcuni farmaci somministrati da certi "medici". Ovviamente, ciò andrebbe contro determinati interessi privilegiati custoditi "gelosamente" dal monopolio artificiale che risponde al nome di FDA...
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di John Aziz


Il terribile massacro commesso lo scorso Venerdì a Newtown, Connecticut da un uomo mentalmente disturbato, ha suscitato molte e molte richieste per un controllo delle armi negli Stati Uniti, così come altre richieste per ulteriore assistenza ai malati di mente.

Ci sono alcuni problemi con entrambi i suggerimenti. Prima di tutto, l'evidenza dimostra che certi "trattamenti" per i malati di mente  – in particolare, gli antidepressivi SSRI  – sono associati con sparatorie folli. Uno studio del 2006 nel Regno Unito ha dimostrato che in un piccolo numero di individui gli antidepressivi possono causare gravi atti di violenza. E' possibile che aumentando la proiezione e il "trattamento" per la malattia mentale possa comportare episodi più gravi di violenza. (Dall'altra parte alcune terapie come la psicoterapia, la musicoterapia e la terapia artistica potrebbero aiutare alcuni individui, ma questi metodi sono quasi certamente meno redditizi per Big Pharma ...)

Ma per quanto riguarda il controllo delle armi? Non c'è dubbio che nei prossimi anni il capro espiatorio delle armi sarà messo a tacere e sarà introdotto il tanto agognato stile Canadese. Anche le armi semi-automatiche potrebbero essere vietate. Potrebbero però essere intrapresi programmi di riacquisto. Anche la Corte Suprema potrebbe essere tirata in mezzo affinché ottenga una maggioranza che tolga i diritti individuali alle armi.

Ma l'America ha già enormi quantità di armi, molte di più che in qualsiasi altra parte del mondo:




La stragrande maggioranza dei 285 milioni di armi si trova negli stati Repubblicani, e non verrebbero disarmati facilmente, anche con un consenso Federale schiacciante. Qualcuno potrebbe anche tentare di secedere dall'Unione.

E come mostra l'esperienza di molti altri paesi tra cui Gran Bretagna e Australia, i criminali e quelli con intenti violenti sarebbero ancora in grado di entrare in possesso di armi (le uniche persone che ne sarebbero sprovviste sarebbe la maggioranza rispettosa della legge).

Questa tendenza è solo destinata a crescere nei prossimi anni poiché le tecnologie come il 3D Printing rendono possibile a chiunque sia in possesso di un 3D printer e una connessione internet di stampare potenzialmente una pistola (ed eventualmente, proiettili):

Immaginate un'America in cui chiunque possa scaricare e stampare una pistola in casa propria. Non avrebbe bisogno di una licenza, di un controllo dei precedenti, o di una profonda conoscenza tecnica, solo di un 3D printer. Questa è la visione di un gruppo di laboriosi libertari decisi a trasformarla in realtà.

La scorsa settimana, Wiki Weapon, un progetto per creare la prima pistola di plastica completamente stampabile, ha ricevuto $20,000 in finanziamenti di cui aveva bisogno per decollare. L'obiettivo del progetto non è quello di sviluppare e vendere una pistola funzionante, ma piuttosto creare uno schema open-source (o progetto) che gli individui possono scaricare e utilizzare per stampare le proprie armi in casa.

La tecnologia che rende possibile tutto questo è il 3D printing, un processo durante il quale viene depositato uno strato di resina di plastica dopo l'altro per creare un oggetto tridimensionale. Negli ultimi anni i 3D printer sono diventati sempre più accessibili, e proprio la settimana scorsa hanno aperto negli Stati Uniti i primi due negozi di vendita al dettaglio di 3D printer, con modelli che vanno dai $600 ai $2,199.

Come sarà possibile regolamentarle in questo modo? Vietare il 3D printing? Vietare la distribuzione di schemi delle armi? Costoso, dannoso per la libertà, ed inefficace. La guerra persa alla droga ce lo ricorda – il proibizionismo non funziona. Le armi – come la droga – sono una realtà che la società non può semplicemente eliminare con una legge. L'umore è cambiato – l'America proverà il controllo delle armi. Non funzionerà – e può solo far peggiorare le cose. Vorrei che vivessimo in un mondo senza armi, ma non è così.

Ma c'è una via d'uscita. Molti degli assassini negli omicidi di massa degli ultimi due decenni hanno una storia di uso di antidepressivi. Se vogliamo far smettere gli omicidi di massa, forse dovremmo guardare a questo lato della faccenda.

E se valutiamo la vita e ci opponiamo alla violenza contro gli innocenti, perché chiediamo un'azione quando 27 Americani innocenti muoiono, ma non quando muore un numero maggiore di Pakistani innocenti, o Afgani o Yemeniti? Un attacco di un drone in Pakistan ha ucciso 69 bambini, facendo impallidire l'impatto del Massacro di Newtown. Con i droni predator Americani ora in cielo, quanto tempo passerà fino a quando il "danno collaterale" (ricordate – il NDAA ha dichiarato la totalità dell'America come un campo di battaglia) eclisserà il massacro di Newtown? Oppure, quanto tempo passerà fino a quando una potenza straniera o gruppi terroristici dirotteranno un drone predator (tecnicamente possibile) sull'America e lo useranno come una bomba volante? E quanti attacchi terroristici contro l'America saranno alimentati dalla rabbia derivata dalle vittime civili delle guerre dei droni?

Obama potrebbe piangere per gli Americani di Newtown, ma dove sono le sue lacrime per i bambini Pakistani e Yemeniti macellati? E che dire delle tante vittime che sono morte a causa di migliaia di armi spedite dal governo degli Stati Uniti verso i cartelli della droga Messicani?

L'America potrebbe essere pronta ad attuare un controllo delle armi. Vorrei che l'America fosse pronta ad implementare un controllo dei droni.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


8 commenti:

  1. Un po' offtopic il mio commento odierno.
    Pensavo a come scrive gdbarc nei commenti. Uno stile sincopato. Fatto di pensieri che scorrono via velocissimi. Che si inseguono. Uno stile scattante. Frenetico come il popcorn scoppiettante. Ma sempre molto acuto nei contenuti e mi piace la sua visione disilluso dell'insieme e la capacità di passare dal micro al macro e viceversa.
    Tu Francesco, invece, riesci con uno stile pulito e lineare a spiegare cose complicate o volutamente complesse per svelare l'arcano miserabile che c'è dietro. Sei sostenuto da una teoria forte e chiara e la maneggio con disinvoltura .
    Il tuo pregio è la coerente dedizione al progetto di diffondere la luce tra le tenebre nelle quali ci hanno avvolto per disorientarci e manipolarci meglio.
    A volte, anzi, il più delle volte, ed anche oggi, un libro può cambiare il mondo.
    Ebbene, anche se io stesso non saprei ancora come, mi è balenata l'idea che andrebbe indetto un concorso per selezionare i migliori racconti sulla crisi in chiave austriaca.
    Una sorta di raccolta di suggestioni forti che sia utile a diffondere la teoria ed il messaggio liberale e libertario con il linguaggio narrativo.
    Per fare luce per suscitare interesse e passione. Per battere il sistema denunciandone l'immoralità.
    Non so. Che ne dite?

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  2. Mi piace immensamente che Freedonia pubblichi articolo di questo genere. Sono davvero compiaciuto. E quoto tutto.

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  3. Ciao Andrea.

    Forse questo fatto ha a che fare con la mia indole incline all'analisi e alla ricerca. Che questo sia anche il mio settore professionale non è una coincidenza. :-)

    Aggiungici un pizzico di curiosità e nacque Freedonia.

    La tua proposta non è affatto campata in aria. Se qualcuno riuscisse ad organizzare un simile concorso parteciperei molto volentieri. Ultimamente ho partecipato ad un altro concorso in cui si chiedeva la descrizione della situazione imprenditoriale nel proprio paese; data la mancanza di risposte, non credo che i "giudici" fossero propensi ad accettare una visione Austriaca delle attuali condizioni. :'D

    Nel frattempo, c'è già un altro blogger incline alla scuola Austriaca che utilizzando la narrativa tenta di diffondere tali idee: libeypolymath

    ***

    Ciao LAV.

    Uno è lieto di poter aiutare. ;)

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  4. grazie andrea, e complimenti per la perspicacia. in effetti io qui, essendo l ospite, sono esente dal dover procedere per inferenze. ma hai colto nel segno; segno che ci vedi bene, il che per te è essenziale data la tua professione. quando sono costretto a dilaniarmi tra atti giudiziari ("memorie, comparse"), pareri od articoli da pubblicare, è per me uno strazio dover utilizzare la santa pazienza per procedere passo per passo. cio che faccio nelle revisioni dopo aver velocemente fissato i concetti chiave. a scrivere qualcosa ci metto minuti, ad ultimarla gironi interi. perche le inferenze stanno gia nella mia testa, ma doverle esplicitare è un po noioso: dover chiarire cio che è cristallino...
    ed inoltre quando lo faccio, DEVE essere perfetto.
    ma quest opera in dati contesti, è essenziale. in quanto a dire una scemenza ci si mette una riga, a smontarla e spiegare bene ci vuole un infinità di tempo e pazienza. amo il fluire del libero pensiero, veloce, che rimanda a sè stesso ed altrove. da ragazzo leggevo con impeto gli scoppiettanti libri be-bop di kerouac. piu sincopato di lui...
    e quando gli interlocutori sono gia di livello, e non sono da "convincere" (per parlare con profitto bisogna gia essere d accordo prima, ricossa), questo si puo fare. risparmiando un sacco di tempo e potendo dire piu cose nello stesso tempo. e qui si può, wow. un godimento intellettuale. quanto alla tua idea, posso parlarne con un think thank con cui collaboro, ed a chi interessa alzi la mano. certo, tempo permettendo. chi pero sa l argomento e decide di venirti a sentire è gia predisposto per la verita. un po come dallo psicoanalista. è bello comunque aiutare ed aiutarci. e riconoscerci. infatti, e tuttavia, qui il problema non sta nella denuncia dell immoralita, sotto gli occhi di tutti. ma nell assuefazione. non esiste altra realta fuori di questa. le persone ce l hanno coi politici, ma vogliono piu stato. come se fossero livelli di realta diversi. mentre i loro sono stati di allucinazione. qui il problema è che per disvelare devi fare un opera che non è solo culturale ma di grande psicoanalisi collettiva. non c è peggior sordo di chi non vuol... o non può? quanto è grande il condizionamento? come si fa a liberare sè stessi? e, poi, fatto ciò (sempre che con umilta ci si riesca) come si liberano gli altri? pol pot mandava le persone nei campi di decondizionamento. ma i liberali sanno che le cose apprese valgono se l apprensione è spontanea. altrimenti è solo cambio di padrone. ma chi veramente vuole la liberta? allora 1.la diffusione culturale è fondamentale, come sottolineare le contraddizioni; il re nudo2.attenti a non cadere dalla padella alla brace 3.qui è il bello: come destrutturare l apparato della coscienza? come aiutare tutti alla libertà? io non ne sono tanto capace, di fronte a certi atteggiamenti ottusi li vorrei vedere affogati nella loro ottusità. cosi imparano!! ci vuole un supplemento d amore per il genere umano. od un grande virus selettivo. o degli occhiali d oro. o V for revenge

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  5. sull articolo: sono certo della connessione. questa degli psicofarmaci come le caramelle è la cosa piu ributtante dell america. poiche pero anche questo delle gite armate a scuola è vizietto non da poco, e risalente, sarebbe utile una statistica al fine di vedere se ci sia stato un aumento col progredire dell uso di terapie di controllo e condizionamento delle menti dei bambini. ricordate arancia meccanica?

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  6. infine, ai miei amici di freedonia: essere disillusi significa avere l obbligo di continuare a sognare. e non abbandonare mai il sogno (anche se sai che è solo un sogno). e trasformare la realtà in un sogno. ed amare la vita. e godere degli affetti, i figli, la tua donna, gli amici. ed il mare, le stelle, il vento, una passeggiata nel bosco, la neve. le cose piu belle della vita sono gratis. o quasi: una mangiata di spaghetti ed un fiasco di vino. un cocomero. un ricordo. una bella conversazione

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  7. una vittoria con goal di totti nel prossimo derby

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  8. Quest'ultimo proprio un sogno...
    gdbarc procurati un periscopio...
    :b :D

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