di
Francesco Simoncelli
Alla fine era prevedibile che sarebbe accaduto. D'altronde le recenti mosse da parte dei banchieri centrali subodoravano di un certo analogismo con un "cane all'angolo" che piagnucolava poiché asserragliato dai suoi assalitori. Il manuale Keynesiano dello zio Ben è un ricettario di alchimie fallite che nel corso del tempo hanno dimostrato il loro insuccesso qualora implementate. La fossilizzazione e la testardaggine dei banchieri centrali per il mantenimento dello status quo spingerà oltre i limiti la consapevolezza di "ciò che è necessario per il bene di tutti" degli esseri umani dietro quelle cariche ufficiali portandoli, di conseguenza, a compiere degli atti stupidi. Non ci voleva Einstein per ricordarci che se una cosa riprovata per molto non dava i risultati che ci aspettavamo, forse perché l'azione principale atta a conseguire quel risultato era sbagliata sin dall'inizio.
Di solito è semplice buon senso. Ma questo pare essere più un reperto fossile del nosto passato, piuttosto che una carattersitica peculiarmente fondamentale del nostro agire quotidiano. Infatti,
con il recente annuncio dell'ennesimo accomodamento monetario, scopriamo come lo zio Ben sia ad un passo dalla follia e maledica ogni notte il nome di Greenspan per avergli lasciato questo casino. Non vede l'ora di andarsene. E' pur sempre un uomo in fin dei conti. Non può sopprimere quella vocina in fondo alla sua coscienza che riporta a galla quel reperto fossile del nostro agire umano: il buon senso.
Gli Austriaci sono lì a rendere più forte quella vocina. Fino a poco fa c'era Ron Paul che aumentava esponenzialmente i decibel di quella vocina. Ora è andato in pensione, i decibel sono diminuiti, ma non sono scomparsi. Cerca di sopprimerla implementando le stesse soluzioni adottate prima ed aspettandosi risultati diversi. E' quello che ha studiato per una vita. E' quello che Krugman ha studiato per una vita. E' quello che lo zio Mario ha studiato per una vita. E' quello che il Kenesysmo insegna da una vita.
Basta pungolare
a dovere l'economia ed essa si riprenderà. "I deficit del governo aiutano a superare una recessione." Se aiutati dalla stampante, ancora meglio.
Ma non funziona. Niente sta funzionando delle pseudo-soluzioni implementate dai pianificatori centrali. In Europa, la Grecia è ancora in bancaratta e
continua a risucchiare risorse, negli Stati Uniti l'enorme massa di debito continua a tenere al palo l'economia della nazione. E con l'ultimo piano della FED questo è destinato a salire; infatti con l'aggiunta di maggiore
forza negli acquisit mensili da part dello zio Ben (
ora a $85 miliardi mensili), data anche la fine dell'Operazione Twist, la FED sarà al comando sia della politica monetaria che di quella fiscale. Con un deficit federale di circa $1 bilione l'anno, ciò diviene evidente.
Quello che questa politica si porta dietro è una monetizzazione dei debiti degli stati e di salvataggi con denaro creato dal nulla da parte delle banche centrali. E mentre per l'Europa è più "complicato," gli USA possono stampare moneta
a tavoletta e tenere in piedi il loro circo clientelare. Questo significa una svalutazione della propria moneta che cade in valore rispetto ad un'altra, nel nostro caso l'euro, e quindi (
dato lo spirito mercantilista dei pianificatori centrali) anche i manipolatori dell'altra valuta si adopereranno in una svalutazione che per forza di cose dovrà essere più feroce rispetto a quella dell'altro paese.
Questo significa più bugie, più propaganda e più salvataggi di interessi privilegiati. La BCE sta tentando di rendere più "facile" tale compito ogni giorno che passa, non ultimo con
l'unione bancaria da poco approvata. Più grande è l'area controllata dai pianificatori centrali, maggiori saranno le possibilità di abusi.
PIU' TEMPO, PIU' DISTORSIONI, MENO PROSPERITA'
Il
13 Settembre 2012 la FED aveva annunciato che avrebbe espanso i suoi possedimenti di titoli a lungo termine con una serie di acquisti senza fine di $40 miliardi di MBS al mese per tentare di promuovere una crescita economica e ridurre la disoccupazione. Secondo questo modo di pensare, gli acquisti illimitati di titoli dovrebbero contribuire a rafforzare la fiducia dei consumatori Americani e delle imprese, dimostrando che la banca centrale è determinata a fermare l'indebolimento dell'economia. Questo, secondo Bernanke, stimolerà le persone affinché siano più propense ad investire, assumere, e spendere.
Ma anche se questo si verificasse e la gente riprendesse a spendere senza curarsi del panorama economico, ciò non stimolerebbe affatto la domanda effettiva la quale è costituita da beni e servizi prodotti in precedenza.
Il piano di Bernanke si basa su un pompaggio monetario infinito, il quale porterà ad un indebolimento della capacità dell'economia di generare beni e servizi finali in accordo con le preferenze dei consumatori. Pertanto questo diminuirà, invece di rafforzare, la domanda effettiva di beni e servizi: troppo denaro in cerca di troppo pochi beni. Le persone potrebbero anche convincersi che la politica monetaria della FED rilancerà l'economia e che quindi è nel loro interesse iniziare a spendere di più, però se non avviene un aumento della produzione di ricchezza reale (ovvero, beni e servizi), la domanda in generale rimarrà al palo (come dimostra il grafico del BDI qui sopra).
Pertanto, la domanda che viene naturale porsi è questa: perché dopo aver abbassato i tassi di interesse a zero ed aver pompato miliardi di dollari nel sistema monetario, l'economia è ancora al palo?
La maggior parte degli economisti e degli altri esperti non risponde alla domanda e getta funo negli occhi parlando di "vari shock misteriosi." Ma sono ligi a ricordare che se non fosse stato per la politica monetaria aggressiva della FED, l'economia sarebbe già sprofondata in un'enorme depressione. Secondo questa linea di ragionamento, le mosse di Bernanke hanno salvato l'economia e
possono continuare a salvarla.
Non esiste al mondo cosa più sbagliata. Quello che lo zio Ben ha perseguito sin dal 2008 è stato il salvataggio di varie attività non produttive e distruttrici di ricchezza, emerse grazie alle precedenti politiche monetarie e fiscali espansive. Se Bernanke non fosse intervenuto, sarebbero state liquidate. Ciò avrebbe fornito più ricchezza reale ai generatori di ricchezza ed avrebbe messo in moto un'espansione economica veramente solida. Inoltre, avrebbe rafforzato la capacità dell'economia di generare ricchezza reale.
L'introduzione di un altro gigantesco pompaggio monetario infliggerà più danni al processo di generazione di ricchezza reale. Di conseguenza ciò aumenta la probabilità di investimenti improduttivi, cosa che a sua volta aumenterà il drenaggio di risorse dal bacino dei finanziamenti reali verso suddetti investimenti, cosa che a sua volta farà restare le condizioni economiche depresse per molto più tempo.
Ma la cosa importante da capire al momento, è che la FED
sta sostenendo quasi al 100% il deficit della nazione. Non solo, ma usando le scuse della disoccupazione e della stabilità dei prezzi come obiettivi finali della propria politica, lo stimolo monetario rischia davvero di portare alla distruzione totale del dollaro.
Il livello partecipativo della popolazione nel mondo del lavoro è calato dal picco del 67.3% nel 2000 al minimo (che non si vedeva da 20 anni) del 63.5% di quest'anno. Se contiamo circa 1 milione di individui per punto percentuale, i posti di lavoro da recuperare sono circa 4 milioni. Questo significa che ci vorranno come minimo 2 anni, in un'economia in cui saltano fuori 150,000 posti di lavoro al mese, affinché vengano assorbiti questi 4 milioni di posti mancanti. E questo presupponendo che l'economia si riprenda "per magia."
Invece di liquidare gli invesimenti improduttivi che drenano risorse dall'economia più ampia,
si è scelto di preservarli e tenerli in vita artificialmente "giapponesizzando," di conseguenza, l'economia Statunitense. Il QE rimarrà con noi per
mooooolto tempo. Infatti, con ciò si prevede un
maggiore ampliamento del bilancio della FED nonché una maggiore stampa di denaro. Inoltre, tale politica monetaria può continuare perché secondo le stime della FED l'inflazione è ferma a circa il 2.5%.
Per come viene calcolata dai banchieri centrali, questo dato è una menzogna. Perché? Perchè la FED farà di tutto per
sostenere i gruppi privilegiati a cui fa riferimento, anche condannando il resto della popolazione se necessario. Ma non a scapito del loro potere di tenee al lazzo i decisori economici
attraverso un bluff. Non sono stupidi.
Le nubi si addensano all'orizzonte minnaciando lo status quo.
Ma nel frattempo arraferrano tutto il possibile semmai il barattolo diventerà troppo pesante da calciare prima del tempo.
UNICO VINCITORE: IL CLIENTELISMO
Ovviamente, in un mercato non ostacolato coloro che servono e soddisfano meglio i consumatori si arricchiscono grazie alla loro attività. Non c'è niente di male se essi traggono beneficio dalla loro attività, proprio perché le forze di mercato premiano la loro brillantezza ed ingegno nel panorama economico. Più persone ci sono che ricadono in questa categoria, meglio starà la società.
In questo quadro coloro che guadagnano di più riescono a farlo perché il loro spirito imprenditoriale ha permesso loro di vedere delle meccaniche all'interno del mercato che fino ad ora nessuno era riuscito a soddisfare, la loro intraprendenza e il loro successo vengono quindi premiati con maggiori guadagni. Questo significa anche maggior lavoro per coloro disposti a lavorare per questo imprenditore. I tentativi dispotici di limitare questo successo vanno a scapito della comunità proprio perché la privano di quella scintilla di ingegno che avrebbe potuto migliorare le loro condizioni di vita e far risparmiare loro i due parametri per i quali gli individui tengono molto: tempo ed efficienza.
Ma oltre a questo esistono anche i mercati ostacolati, come quelli in cui viviamo oggi dove gli imprenditori clientelari ed altri clientelisti a stretto contatto con l'establishment possono beneficiare dei privilegi di trovarsi vicino alla stampante. Come descritto nel paragrafo precedente, il divario odierno tra ricchi e poveri sta aumentando ma non perché i primi stanno soddisfando i desideri dei secondi. La loro posizione li permette di beneficiare di favori da una burocrazia selvaggia atta a creare barriere all'entrata e restrizioni per tutti coloro che vorrebbero competere e annientare il potere monopolistico coercitivamente autorizzato.
Ovviamente,
il problema non è tanto il monopolio ma la sua creazione artificiale. In altre parole, i cosiddetti capitalisti clientelari ergono un muro intorno alle loro aziende e tengono gli altri al di fuori; ciò a sua volta vuol dire grandi entrate attraverso profitti corporativi clientelari ed entrate basse per coloro che non sono
benedetti dall'establishment.
I due grafici qui sotto mostrano il trend dei profitti corporativi e quello dei salari. Non c'è alcun male nel guadagnare profitti fornendo prodotti e servizi migliori, ma sta diventando sempre più chiaro che i profitti stanno salendo per determinate aree aziendali (ad esempio, per banchieri ed oligarchi come Warren Buffet e Goldman Sachs) perché sono protette dai muri statali che impediscono una sana pulizia dei loro errori ed impediscono, quindi, ad altri possibilmente più competenti di prendere il loro posto mediante una selezione del mercato.
E di conseguenza impedisce anche a coloro che cercano un lavoro di poter trovare un'occupazione con un reddito migliore di quelli attuali.
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Profitti corporativi in percentuale del PIL |
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Salari in percentuale del PIL |
ORO BATTE CARTA
A questo punto, cerchiamo di capire come mai lo zio Ben dopo aver iniziato a rastrellare MBS, ora ci sta appiccicando per l'ennesima volta l'ulteriore acquisto di bond del Tesoro USA. Dal 1913, c'è stata un'evoluzione graduale dal gold standard verso il sistema attuale di denaro cartaceo. Oggi i creditori sono costretti ad accettare cartamoneta del governo come pagamento.
Vediamo, quindi, cosa copre l'attuale sistema di denaro cartaceo. Ad esempio,
A compra alcuni oggetti da
B, da pagare entro 30 giorni. Diciamo che
B deve ad
A 1,000. Il mese successivo,
B dà i soldi ad
A, ma il debito è stato estinto?
No, il debito è stato trasferito. Ora la banca centrale deve ad
A del denaro. Sorpresi? Il denaro cartaceo è la passività della banca centrale. La banca centrale, come ogni banca, deve bilanciare gli attivi ed i passivi. Come fa la banca centrale a bilanciare le sue passività?
I bond del Tesoro sono gli attivi della banca centrale.
Tornando ad
A, una volta ricevuto il denaro va in banca e lo deposita sul suo conto. Il risultato è che la banca deve ad
A il denaro, e la banca centrale deve alla banca il denaro. Le banche in genere comprano i bond del Tesoro perché sono "sicuri" e offrono un rendimento. In questo caso, il Tesoro deve alla banca il denaro e i bond del Tesoro coprono in ultima analisi la banca e di conseguenza gli asset di
A, che sono il conto di deposito.
Il dollaro è sostenuto dai bond del Tesoro, ed i bond del Tesoro vengono pagati in dollari. E' circolare, autoreferenziale, ed
è uno schema di Ponzi. Se queste articolazioni vi sembrano folli, è perché lo sono.
Con l'oro, invece, è il metallo stesso che sopperisce ad ogni rischio. Questa non è una semplice definizione, ma un'osservazione della realtà. L'oro non è una "promessa" e quindi non può andare in default. E' diverso dai bond del Tesoro anch'essi definiti come "senza rischi," quando invece sono solo pezzi di carta e non si può eliminare tale rischio dicendo semplicemente che non esiste.
E' importante sottolineare che se un determinato asset si deteriora nel tempo, a lungo andare il suo possessore sarà costretto ad andare in default per le sue passività. Per come è fatto il sistema, i suoi asset finanziari sono le passività di qualcun altro. Questo "qualcun altro" è il Tesoro in tutti i casi. Quando vanno in bancarotta, tutti gli altri asset finanziari verranno spazzati via. Ciò significa che tutti i debitori andranno in default. Questo significa che tutti i creditori subiranno delle perdite. I creditori non sono solo i datori di lavoro aziendali, ma anche i risparmiatori, i pensionati, i beneficiari di vitalizi, ecc.
Come
sottolinea Doug French,
[...] La più grande bolla della storia finanziaria, però, sta ora tirando al massimo le cuciture ed è andata avanti per anni. Si tratta della bolla dei Treasury bond, che rivaleggia ogni mania che il mondo ha mai attraversato.
Prestar denaro al governo americano rende 5 punti base per un prestito di un mese. Se prestiamo a sei mesi, sono 14 punti base. A un anno, 18 pb. Due anni 33 pb, 10 anni 2,22% e prestar denaro per 30 anni al governo degli Stati Uniti, in banconote che la Federal Reserve deprezza costantemente e sistematicamente, rende agli investitori la bellezza del 3,35%.
Come può andare avanti una cosa del genere? Il debitore, in questo caso, deve almeno 15 biliardi di dollari. Il governo ha un deficit annuale di 1,4 biliardi di dollari. Chi dovrebbe gestire il debito ha difficoltà a controllare la sua spesa, quindi i problemi di bilancio persisteranno. Tuttavia lo Zio Sam può farsi prestare denaro quasi gratuitamente.
Il maggior detentore di U.S. Treasury è la Banca Centrale americana. Non si tratta di denaro risparmiato che è alla ricerca del rendimento migliore, ma denaro creato dal nulla con l’unico scopo di comprare quei Treasury a quel tasso, perché non esiste nessun altro compratore che vorrebbe pagare quel prezzo.
Quando alla fine la bolla dei Treasury scoppierà, farà un bel botto.
CAOS ITALIANO
Infine, vorrei porre un momento l'accento sulla situazione Italiana. Anche in Europa abbiamo un'enorme bolla che ruota attorno ai bond dei governi, in particolare attorno ai bond dei governi del Mediterraneo. E la BCE si sta adoperando con qualsiasi sotterfugio per monetizzare tale cartaccia e consentire al sistema di durare ancora un po'.
In Italia, comunque, è tutto un fremito per le prossime elezioni che dovranno "incoronare" il prossimo esecutivo il quale avrà l'arduo compito di stare in equilibrio su un filo sottile dove al di sotto c'è un'allegra compagnia di coccodrilli col bavaglino già stretto al collo. Monti, Berlusconi, Bersani, Grillo. Questi i principali attori di questo circo. Non importa chi vincerà, l'Italia è al lazzo degli Eurocrati e non si farà nulla senza la loro approvazione. Altrimenti non ci sarebbero tutte queste ridicole scene in cui chiunque si appresta a leccare il culo al cosiddetto "professore."
Ecco che le prossime elezioni saranno semplicemente una farsa. Il
cambio EUR/USD è stabile ultimamente e addirittura in rialzo rispetto a quest'estate dove era arrivato a 1,21. Lo status quo è destinato a persistere. Il potere dello stato non retrocederà, quindi questo significa maggiori risorse incanalate in progetti-dolina che risucchieranno quello che rimane della produttività Italiana. La cosiddetta "cura Monti"
ha portato a questi risultati:
I DATI DELL'ISTAT - SI TRATTA DEL QUATTORDICESIMO CALO CONSECUTIVO SU BASE ANNUA
Pil al quinto calo: -0,2 trimestre, -2,4 annuo
A ottobre produzione industriale a -6,2%
L'indice è diminuito dell'1,1% rispetto a settembre. Rapporto sul reddito: un quarto di italiani a rischio povertà
E la ripresa, come l'utopia di Galeano, si sposta ulteriormente verso l'orizzonte. Il problema è che le misure introdotte da Monti non sono affatto riforme (es. la burocrazia è più macchinosa che mai, il lavoro soffre ancora di barriere all'entrata, ecc.) e sono state cosparse da tasse asfissianti. Ma il dibattito politico va avanti, la bava di Napolitano nei suoi discorsi annega qualsiasi critica all'Europa e la produttività industriale Italiana è in pesante contrazione.
I mercati ancora sono ottimisti per la situazione che abbiamo sotto gli occhi, ma non ci vorrà molto prima che inizino ad avere di nuovo carenza di droga cartacea o illusioni a buon mercato. In fondo, è bastato un semplice discorso dello zio Mario per innescare un'euforia ingiustificata in questo caos finanziario privo di segnali reali. Nel caso dell'Italia consideriamo il grafico del FTSE MIB sin dal 2008:
Dopo il picco nel 2008, è letteralmente sprofondato. Tutti i miglioramenti sperimentati fino ad ora sono stati dovuti allo zio Mario di Francoforte e alle sue promesse virtuali. Infatti, i problemi non sono affatto finiti e nel 2013 assisteremo ad altri peggioramenti nelle condizioni economiche reali del paese. L'accelerazione nel ritmo di crescita della
vera offerta di denaro Austriaca è l'unico motivo per cui esistono ancora segnali euforici all'interno die mercati azionari Europei (nel mese di Ottobre la crescita annuale della TMS Europea è accelerata al 6.1%, un tasso di screscita record sin dal 2010).
Però, come sappiamo bene, questa linea di politica nonostante sostenga i prezzi degli asset distorce inevitabilmente i segnali di prezzo (fondamentali per una ripresa in accordo con la reale sostenibilità dei mercati). L'aumento dell'offerta di moneta per sostenere delle entità zombie (es. banche in bancarotta e governi vampiri,
come la Grecia) non farà altro che peggiorare la situazione conducendo ad un
dolore maggiore. Finirà male.
CONCLUSIONE
Coloro che ricordano il film
Ghostbusters sicuramente ricorderanno anche questa scena.
I bilanci delle banche centrali del mondo sono esattamente quel plumcake. Sono zeppi di immondizia obbligazionaria degli stati che va via via deteriorandosi a causa della sconsideratezza degli stati mondiali. I rendimenti storicamente bassi sono un frutto artificiale uscito dalle rotative piene di inchiostro. Viene stampato maggior denaro per tenere in piedi banche in bancarotta le quali tentano di supportare governi falliti i quali a loro volta tentano di sostenere le banche in bancarotta, il tutto mentre l'economia resta stagnante o in declino progressivo.
L'aumento derivante da questa pratica distruttiva segnerà la lenta di fine dello status quo vigente che viene tenuto in piedi con le unghie e con i denti. Al momento altri fattori stanno contenendo questo esito nefasto (es. riserve in eccesso, bacino dei finanziamenti ancora integro, saldi di cassa in aumento, ecc.). Ma infine lo zio Ben, o il suo successore, si stancherà del panorama ancora fragile ed abbasserà allo 0% (così come ha fatto già lo zio Mario) i tassi pagati sulle riserve in eccesso. Con i bond del tesoro che ormai rendono tassi reali negativi, torneranno a prestare alla popolazione.
Quelli saranno i giorni dello tsunami monetario. Calcolare l'esatta tempistica di questo avvenimento, però, è difficile se non impossibile. L'importante è essere preparati. Alcuni non lo sono, pensano che l'inflazione sia quella che raccontano i media mainstream. Si fidano del governo,
commettendo un grave errore.
Quello che abbiamo davanti agli occhi è una stanza piena di tasselli di un domino. Ogni giorno che passa un uomo entra nella stanza ed aggiunge un tassello. La stanza si riempie di questi tasselli, ed un passo falso potrebbe innescare una catastrofe. L'uomo lo sa e per questo presta attenzione a dove mette i piedi. Ma potrebbe benissimo capitare che dimentichi la finestra della stanza aperta lasciando passare una folata di vento...