Bibliografia

venerdì 30 novembre 2012

Shadow Banking: La Prossima Bomba ad Orologeria

"Non ci può essere alcun dubbio che oltre ai tipi regolari del mezzi circolanti, come monete, banconote e depositi bancari, che sono generalmente riconosciuti come denaro o valuta, e la cui quantità è regolata da una autorità centrale o come minimo si suppone che sia regolata in tal modo, esistono altri tipi di mezzi di scambio che occasionalmente o permanentemente svolgono la funzione di denaro. Mentre per determinati scopi pratici siamo abituati a distinguere queste forme di mezzi di scambio come sostituti semplici del denaro rispetto al denaro vero e proprio, è evidente che, a parità di condizioni, un aumento o una diminuzione di questi sostituti del denaro avranno esattamente gli stessi effetti di un aumento o una diminuzione della quantità del denaro vero e proprio, e pertanto, ai fini di un'analisi teorica, dovrebbero essere considerati come denaro." -- F. A. Hayek
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di Alasdair Macleod


Il Federal Reserve Board ci ha inizialmente portato a credere che fosse necessario ampliare l'offerta di moneta attraverso il quantitative easing per compensare la contrazione del credito bancario. Il credito bancario non si sta più contraendo, e in effetti era già in espansione quando è stato introdotto il QE3. Questo obiettivo viene ora soddisfatto come illustrato nel seguente grafico:




Forse contribuire ad influenzare questo trend può portare ad una repentina riduzione dei tassi generali di insolvenza a meno del 1.5% in base a tutti i finanziamenti e leasing, in calo del doppio rispetto ai livelli di crisi. Secondo un articolo di Bloomberg del 6 Agosto "[...] le famiglie hanno tagliato il debito dopo la crisi del 2008-09, mentre le banche hanno aumentato la liquidità e rafforzato le riserve di capitale." Così, imminente scogliera fiscale permettendo, sono in atto condizioni per un'ulteriore espansione del credito bancario che possono farci mettere il passato alle spalle.

Beh, non proprio.

Così come il credito bancario tradizionale, vi è anche da considerare il settore bancario ombra. Il Global Shadow Banking Monitoring Report 2012 ci dice che è pari a $23 bilioni solamente negli Stati Uniti, sminuendo i dati dei prestiti bancari noti. Secondo l'Exhibit 3-3, prima della crisi del sistema bancario, il settore bancario ombra negli Stati Uniti stava crescendo ad un tasso annuo di oltre il 10%, e successivamente si è contratto un po'. Ma questo probabilmente maschera un suo aumento più recente in linea con il bilancio dei prestiti bancari, e dobbiamo anche tener conto della crescita di gran lunga maggiore del settore bancario ombra nei centri finanziari non Statunitensi, in particolare nel Regno Unito, a Hong Kong, a Singapore e in Svizzera, dove le limitazioni sulla re-ipoteca sono spesso meno onerose.

Il problema con questo elefante nella stanza è che il settore bancario ombra non richiede capitale bancario, proprio perché funziona su garanzie impegnate da istituzioni non bancarie e dal popolo in generale. E' composto principalmente da prestiti cartolarizzati di proprietà dei consumatori e da mutui, così come debito sovrano. E dato che il sistema finanziario globale è completamente integrato, anche i $22 bilioni di esposizione della zona Euro al settore bancario ombra devono essere visti come un rischio significativo: non c'è da stupirsi che la Banca Centrale Europea abbia segnalato che salverà tutta la zona Euro, a tutti i costi. Questa roba influenza anche il tasso di interesse, e senza riserve di capitale per assorbire le perdite non ci vorrà molto perché un aumento dei tassi inneschi una crisi, anche in assenza di uno shock esterno.

Consideriamo ora cosa succederebbe se i tassi di interesse verranno spinti a salire dalla ripresa economica, chiaramente indicata dalle statistiche del prestito bancario nel grafico di sopra. Il valore di queste garanzie cadrà, e nient'altro che un modesto aumento del tasso di interesse rischierà di far collassare l'intero sistema finanziario. La FED, insieme alle altre banche centrali, è effettivamente in trappola: non potrà più gestire l'offerta di moneta in conformità con i suoi obiettivi di mandato. La funzione primaria della FED ora sarà quella di preoccuparsi del settore bancario ombra, sul quale non ha alcun controllo, fatta eccezione dell'assicurarsi che sufficienti garanzie di buona qualità continuino ad essere disponibili.

Su questo problema esiste un compiacimento preoccupante negli ambienti finanziari, il che suggerisce che gli asset finanziari non stanno scontando il grave rischio di un fallimento sistemico. Richiede una seria attenzione.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


giovedì 29 novembre 2012

Come "Funziona" lo Stato


"Quali siano le forme concrete in cui potrà realizzarsi questa auspicata vita di libertà e di benessere per tutti nessuno potrebbe dirlo con esattezza; nessuno, soprattattuto, potrebbe, essendo anarchico, pensare ad imporre agli altri la forma che gli appare migliore. Unico modo per arrivare alla scoperta del meglio è la libertà, libertà di aggruppamento, libertà di esperimento, libertà completa senz'altro limite sociale che quello dell'uguale libertà degli altri."

-- Errico Malatesta
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di Bill Bonner


Ci sono molte teorie per spiegare lo stato. La maggior parte non sono altro che truffe, giustificazioni, e iperboli. Uno cerca di spiegare qualcosa all'uomo comune... l'altro sostiene che era per il suo bene... e il terzo finge che sarebbe perso senza di esso. La maggior parte non sono realmente "teorie"... ma prescrizioni, progetti per creare il tipo di governo "teorico" che si vorrebbe avere. Non a caso, i progetti adulano il suo intelletto e coinvolgono la sua immaginazione.

Il "contratto sociale," per esempio, è una frode. Non si può avere un contratto a meno che non si hanno due parti consapevoli e capaci. Devono unirsi in una riunione di menti — un vero e proprio accordo su ciò che faranno insieme.

Ma qual è il "contratto sociale" con lo stato? Non c'è mai stato un incontro di menti. L'operazione è stata costretta sulla popolazione. E ora, immaginate di volerne uscire. Potete semplicemente "rompere il contratto"? Vi rifiutate di pagare le tasse e vi rifiutate di essere maltrattati dagli agenti TSA e dai dipendenti governativi. Quanto tempo passarebbe prima che vi sbattano in prigione?

Che tipo di contratto è quello a cui non aderite e da cui non potete uscire? Possono abbellirlo... stampare un pezzo di carta... indire una cerimonia solenne in cui tutti fanno finta che si tratti di un vero e proprio contratto. Ma non vale la carta su cui è scritto.

Inoltre, che tipo di contratto prevede che una parte modifichi unilateralmente i termini dell'accordo? Il Congresso approva nuove leggi quasi ogni giorno. La burocrazia emette nuovi editti. Il sistema fiscale viene cambiato. La libbra di carne che avevano non era sufficiente; ora ne vogliono una libbra e mezza!

Ecco le domande critiche: Perché lasciare che altre persone ci dicano che cosa fare; non siamo tutti uguali? Qual è lo scopo dello stato? Quanto costa e quali vantaggi ci conferisce? Una teoria dovrebbe spiegare qualcosa senza fare riferimento a qualcosa d'altro. Cioè, una metafora non funziona. E' solo una descrizione. Se dite che lo stato è una sorta di "contratto sociale," vi state limitando a descrivere quello che a voi sembra... o quello a cui possa essere paragonabile.

Proviamo una visione più semplice: lo stato è un fenomeno naturale, un'espressione di rapporti di potere, in cui alcune persone cercano di dominare gli altri con la forza. Questi dominatori "interni" si mettono d'accordo in modo da poter portare via denaro, potere e status sociale da altre persone, gli "esterni."

Molte persone pensano che lo stato fornisca qualche servizio. E' vero, ma è incidentale. Gli stati spesso fanno recapitare la posta. Ma non ce n'è bisogno. Sarebbero ancora degli stati anche senza il controllo del Servizio Postale. E se non avessero un reparto dedicato alla pesca nelle acque interne, o un programma per insegnare ai democratici ritardati a contare fino a 20? Sarebbero ancora degli stati... ed avrebbero ancora i loro elicotteri, autisti e spese. Ma se perdessero il controllo della polizia o dell'esercito sarebbe una cosa completamente diversa. La forza è l'essenza dello stato, non un dettaglio decorativo. Senza gli eserciti e la polizia, non sarebbero più stati, ma associazioni di volontariato come il Kiwanis Club o la Teamsters Union.

Nel 2012, gli Stati Uniti hanno affrontato un grande elezione presidenziale. Alcuni uomini si sono fatti avanti per offrirsi di ricoprire la carica di presidente degli Stati Uniti. Stavano concorrendo per andare a capo di cosa?

Lo stato è un dato di fatto. Esiste. È tanto comune quanto il gas nello stomaco. E' onnipresente come i pidocchi ed inevitabile come la vanità. Ma di che cosa si tratta? Perché è così? E cosa è diventato?

Sappiamo molto poco sulle origini reali dello stato. Tutto quello che sappiamo, e questo dai documenti archeologici, è che un gruppo spesso ne ha conquistato un altro. Ci sono scheletri risalenti a più di 100,000 anni fa che mostrano il tipo di ferite alla testa causate da combattimenti. Presumiamo che questo fosse un cosiddetto cambio di "governo." Chiunque fosse stato in carica era cacciato o ucciso. Poi, qualcun altro lo sostituiva ricoprendo tale carica.

I gruppi tribali, o anche i gruppi di famiglie se è per questo, probabilmente avevano dei "capi." Avrebbero potuto essere poco più che bulli... o forse anziani rispettati. Nel corso dei millenni probabilmente c'erano tanti esempi diversi di "governi" primitivi quante erano le tribù. Alcuni eleggevano i loro leader. Alcuni li avranno scelti in modo casuale, per quanto ne sappiamo. Molti probabilmente conferivano la leadership per consenso. Alcuni probabilmente non avevano affatto capi identificabili. Ma sembra essere una caratteristica della razza umana che alcune persone vogliano ottenere lo status di capo... e molte persone vogliono che qualcuno sia a capo.

Nelle avversità, c'era probabilmente un vantaggio nell'avere un leader. La caccia era spesso un'impresa collettiva. C'erano anche le decisioni di gruppo da prendere... su come il cibo dovesse essere conservato o razionato, per esempio... che avrebbero influenzato la sopravvivenza di tutto il gruppo. In caso di attacco da parte di un altro gruppo, un capo forte e abile avrebbe potuto fare la differenza tra la vita e la morte.

Possiamo immaginare che le persone che oggi ricoprono i ruoli di capo/seguace lo fanno perché sono programmati dall'evoluzione. Coloro che non possono o non vogliono... beh, forse si estinsero molti millenni fa.

Non c'è bisogno di guardare indietro all'Ultimo Periodo Glaciale per vedere cosa succede nelle piccole unità politiche. Possiamo vederlo oggi. Sono tutte intorno a noi. Ogni chiesa ha il suo consiglio di amministrazione. Ogni comunità ha una qualche forma di governo. Ogni corporazione... gruppo... club... ogni luogo in cui gli esseri umani si riuniscono sembra elaborare norme e rapporti di potere. Sorge un leader. I gruppi informali cedono di solito alla personalità forte. Le giurie cercano di controllarla. Le famiglie le resistono. Le cene con invitati cercano di evitarla.

Ma purtroppo è così. Alcune persone cercano di dominare. Ad altri piace essere dominati.

Il problema è che di solito c'è più di una persona o un gruppo che vuole fare il dominante. Questo porta a dei conflitti. Tradimento. Omicidio. Rivalità. Ed elezioni. Ma cerchiamo di non andare troppo avanti con gli argomenti. Stiamo parlando delle origini dello stato e cercando di individuare come era. Su piccola scala, si può concludere, i governi erano estremamente variabili in forma... ed estremamente limitati negli scopi. Cioè, quanto si può governare un piccolo gruppo? Non molto. È possibile comandare a bacchetta le persone, ma non lo accetteranno a lungo. E c'è sempre un capo rivale che è pronto a rovesciare il grande capo se dovesse perdere il suo sostegno popolare. In un ambiente tribale, immaginiamo che il guerriero più forte e più feroce fosse stato in grado di imporsi come autorità di governo. Ma poteva essere pugnalato alla schiena mentre dormiva... o anche colpito da una freccia in un "incidente di caccia." Anche nel migliore dei casi, il suo regno non sarebbe durato molto più a lungo della sua forza.

In una piccola città, un governo procede abbastanza bene. Non c'è molta distanza tra governanti e governati. Quest'ultimi sanno dove vivono i primi... e come vivono... e quanta poca differenza c'è tra di loro. Se i governanti eccedono, probabilmente si ritroveranno battuti alle prossime elezioni... o in mezzo alla strada.

Ma con l'aumentare della scala... ovvero, all'aumentare della distanza tra i governati e i governanti... e alla crescita del contesto istituzionale... il governo diventa più grande. Più formale. Più potente. Può iniziare a governare più grandiosamente.

Il primo grande stato e di lungo termine che conosciamo è stato in Egitto. Dopo l'unificazione dei regni superiori ed inferiori nel 3,150 a.C., iniziò il periodo dinastico. Continuò per due millenni, terminando quando i Romani conquistarono l'Egitto nel 30 a.C. Non sappiamo esattamente come lo stato abbia funzionato in quei secoli, ma sappiamo che nacque una teoria di governo. All'epoca, non era affatto considerata una teoria, ma un fatto. Il sovrano era divino. Un dio.

Come teoria, è buona. Risponde a questa domanda: perché si dovrebbe prendere ordini da un altro essere umano? Nell'Antico Egitto, questa domanda non si poneva per niente. Perché il Faraone non era un essere umano. Era qualcosa di diverso. Proprio quello che era... o quello che la gente pensava che fosse... non è chiaro. Ma la documentazione archeologica dimostra che egli veniva trattato come se fosse stato almeno un passo o due più in alto rispetto al resto di noi. Non era un dio completo, era come minimo un semidio... a metà tra la Terra e il Cielo.

Se era così... e chi siamo noi per dubitarne?... la teoria tiene perfettamente bene. L'autorità divina si trasmette dal cielo all'uomo tramite il suo intermediario... il faraone.

Potreste pensare che questa sarebbe la fine della storia. Non è così. C'erano coloni Asiatici che si spostavano nella zona del delta — gli Hyskos — che a quanto pare avevano un'idea diversa. E i Tebani. E i Nubiani. E gli Assiri. E gli Ittiti. Divamparono centinaia di anni di guerra interna contro le decine di gruppi diversi... per non parlare delle lotte all'interno delle famiglie divine stesse.

Se Dio avesse voluto il Suo uomo sul trono, potreste pensare che avrebbe potuto fare di più per aiutarlo. O come minimo potreste pensare che avrebbe potuto essere un po' più chiaro su chi fosse il Suo uomo. Perché permettere alle persone di indovinare e fare frastuono, cercando di decidere chi fosse veramente la scelta di Dio? Ma chi riesce a capire la mente di Dio? Forse l'ipotesi divina stessa era tutta una bugia. Forse a Dio piaceva vedere il Suo uomo farcela con le sue stesse mani. Non possiamo saperlo.

Ai faraoni potrebbe essere piaciuto vivere come signori. Potrebbero aver governato come dei. Ma sono morti come tutti gli altri. E dopo le 30 dinastie, come conteggiate da Menes, l'intero sistema è stato annientato. Cleopatra Ptlolemy si fece mettere arrotolata in un tappeto in modo che potesse uscire fuori ai piedi di Giulio Cesare. Ebbe un figlio da lui... ma poi si schierò dalla parte di Marco Antonio. Si rivelò un errore. Il nipote di Cesare, Ottaviano, era meglio organizzato ed era un politico più accorto. L'esercito di Antonio venne battuto ad Azio.

Ma sopravvisse l'idea di un sovrano divino. Antonio aveva già cominciato a sentire la divinità nelle sue vene quando Ottaviano lo mise spalle al muro. La sua onniscienza fallì. Pensare che Cleopatra era morta, lo portò a suicidarsi. Poi, non appena i semidei faraoni finirono nelle loro tombe in Egitto spuntarono le ali ai Cesari mezzi matti di Roma...

Potreste avere dubbi sulla divinità dei faraoni. Di sicuro anche gli stessi Egiziani avevano qualche dubbio, o erano tra le persone più empie che fossero mai vissute. Si supponeva che il faraone fosse un dio. Si supponeva che fosse responsabile di tutto, anche delle inondazioni annuali del Nilo, del tempo... della vita, della morte. Ma ciò non impedì loro di ottenere il vecchio benservito di volta in volta. I gruppi rivali non aspettarono che Dio decidesse chi dovesse sedere sul trono. Gli uomini si batterono per esso.

Non abbiamo modo di verificare la buona fede divina dei faraoni. Ma come teoria di governo, fa il suo lavoro. Lo stato rivendica il diritto di dirvi cosa fare. Utilizzando il corpo contundente del "governo" alcune persone sono in grado di dirigere l'energia di un'intera società dove vogliono che vada — categorizzazione, regolazione, tassazione, controllo, coercizione, coscrizione, schiavitù, bullismo, incarcerazione, omicidi e vessazione.

Ci devono essere come minimo 10,000 regole che noi Americani siamo tenuti ad osservare. Il codice dell'IRS ne ha probabilmente molti di più. Non possiamo costruire una casa o incassare un assegno senza soddisfare centinaia di requisiti (spesso invisibili). Andiamo in aeroporto e ci sottomettiamo ad umiliazioni, spesso senza fiatare. Sappiamo che l'agente tipo della TSA è un idiota. "Ma l'uomo, l'uomo orgoglioso, ammantato d'una breve autorità," come disse Shakespeare, "sommamente ignorante di ciò di cui si crede più sicuro, nella sua essenza fragile, come uno scimmione collerico, compie tali trucchi fantastici, al cospetto dell'alto cielo, che gli angeli piangono."

Nei due millenni delle 30 dinastie, gli uomini si uccisero a vicenda per determinare chi avrebbe retto il potere faraonico. L'ultimo di loro era chiaramente un intruso. I Tolomei non erano nemmeno Egiziani. Erano Greci che conquistarono l'Egitto con Alessandro. Infine, Giulio Cesare e suo nipote Ottaviano posero per sempre fine alla tradizione divina in Egitto. Anche Dio abbandonò il Suo uomo sul Nilo, o si sta facendo beffe di noi.

Cesare prese il ruolo di imperatore di tutto il mondo Romano. Non sembrava essere troppo preoccupato per la teoria. La gente si inchinò e gli rese omaggio. E' così che funzionava un impero. E tra l'altro non ebbe mai tanto tempo per pensarci. Venne ucciso alle Idi di Marzo, all'età di 55 anni nel 44 a.C.

Ma il fascino della divinità non morì con i Tolomei. Quarant'anni dopo la morte di Cleopatra, l'imperatore Caligola dichiarò di essere un dio. Non sembra che ciò lo abbia portato molto lontano. I Romani giunsero alla conclusione che non era affatto divino, ma folle. Venne ucciso poco dopo dalle sue guardie.

Roma lottò per altri 4 secoli. Se esiste una teoria che conferisce dignità alla sottomissione di un uomo verso un altro non ne siamo consapevoli. Era considerato normale e naturale. Coloro che ottennero il controllo del governo di Roma, erano in grado di esercitare i diritti di governanti. Erano vincitori sul campo di battaglia... e nelle sale e nelle assemblee del governo Romano.

Che cosa ci fecero con questo potere? "Ad victorem spolias." Abbastanza semplice. Sconfiggete qualcuno. Gli prendete la sua roba. La sua terra. Sua moglie. I suoi figli. Almeno non c'era imbroglio in questo. E le regole erano semplici. Il potere governativo operava nella sua vera forma. Come Mao lo descrisse due millenni dopo, il potere politico è arrivato "dalla canna di una pistola," non dai Diritti dell'Uomo o dal Contratto Sociale.

Anche nelle gesta di Gengis Khan e Tamerlano troviamo una forma molto pura di stato... e una teoria molto chiara a questo proposito. Gengis annunciò la sua teoria di governo così:

"La più grande fortuna dell'uomo è di inseguire e sconfiggere il suo nemico, catturarne i beni, lasciare le sue donne sposate a piangere e urlare, cavalcare il suo castrone, utilizzare le sue donne come una camicia da notte e come sostegno, guardare e baciare i loro seni rosei, succhiare le loro labbra dolci come le bacche del loro seno."

Tamerlano non era meno diretto. Considerava lo stato come un'impresa legittima. Addestrò le truppe con l'intenzione di conquistare altri popoli e sostituire i loro governi con il proprio. I suoi guerrieri erano pagati in bottino — gioielli, monete, cavalli, donne e pellicce. Era ripagato in bottino, tributi e tasse.

Questo non vuol dire che c'era qualcosa di sbagliato nel gestire un governo in questo modo. Non stiamo dando consigli o suggerimenti. Stiamo solo cercando di capire l'essenza di ciò che è lo stato e come affonda.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


=> Qui la seconda parte: http://francescosimoncelli.blogspot.it/2012/12/come-funziona-lo-stato-parte-ii.html


mercoledì 28 novembre 2012

Falsi Allarmi intorno a Previdenza Sociale e Medicare

Krugman continua a dimenarsi affinché lo zio Ben continui ad interpretare il ruolo di Tremotino con una stampante, ormai sta diventando davvero nauseante vedere ripresentata sempre la stessa teoria squilibrata. Pensa davvero che qualsiasi problema abbiano e avranno gli Stati Uniti e l'Inghilterra, possa essere risolto attraverso la magia di qualche foglietto di carta in più.
E' davvero difficile credere che Stati Uniti e Inghilterra possano andare in default dal momento che se hanno bisogno di denaro possono stamparlo. [...] Ma la stampa monetaria non causerà inflazione? No fintanto che l'economia rimarrà depressa.
Poi, oltre a ripresentare la solita puttanata della trappola della liquidità (che nemmeno ha capito, dato che Keynes parlava di tutt'altro), non ha idea dello sviluppo del ciclo economico e di come l'inflazione nei prezzi si manifesta nell'economia più ampia. Il pompaggio aggressivo dello zio Ben sta facendo risollevare la testa al settore immobiliare precedentemente depresso; è in vista un nuovo boom manipolato e l'economia non rimarrà "depressa" ancora per molto. Inoltre la domanda per possedere denaro sta calando, cosa che spingerà i prezzi a salire insieme alla stampa di denaro da parte dello zio Ben. Aggiungeteci infine i problemi legati al cibo e la sua minore offerta. Ecco una tempesta perfetta di eventi pronta a scatenarsi ed a far salire l'inflazione nei prezzi nel 2013. L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è Krugman che come Wile Coyote entra in un deposito di esplosivi con un fiammifero acceso.
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di Gary North


Reality Check (13 Novembre 2012)

I media mainstream non gridano mai "al lupo!" per il fallimento statisticamente inevitabile di Medicare e Previdenza Sociale. Invece, gridano "al lupetto."

Robert Powell, l'esperto di economia sulle pensioni di MarketWatch, ha scritto un articolo standard da testa nella sabbia sul primo e secondo assassino fiscale degli Stati Uniti: il Medicare e la Previdenza Sociale.

Inizia con una soffiata ai lettori circa la sua politica. "Complimenti per la sua rielezione! Spero che mi perdoni se non indugio in festeggiamenti per la sua vittoria e vado dritto al punto."

Powell sa che Obama non leggerà mai la sua rubrica. Anche i suoi lettori lo sanno. Quindi, l'introduzione è per i lettori, non per Obama.

Con tutto il rispetto, è arrivato il momento di affrontare i problemi di questa nazione, tra cui Previdenza Sociale, Medicare, e una serie di altre sfide che minacciano il benessere finanziario e il tenore di vita dei pensionati attuali e futuri.

Ecco la breve lista: Previdenza Sociale, Medicare, previdenza pensionistica, assistenza per una nazione di anziani.

E' tempo che Obama affronti questi problemi, dice. Affrontare queste problematiche doveva essere una priorità per Johnson, Nixon, Ford, Carter, Reagan, Bush 1, Clinton, Bush 2, e Obama al termine del primo mandato. Ma non è successo. Hanno giocato a calciare il barattolo. Quindi, questo è il momento. Davvero. Non scherzo. Almeno così dice.

Sono i cosiddetti programmi politicamente intoccabili – oggi – che alla fine manderanno in bancarotta il governo federale se non verranno abbandonati. Quindi, saranno tutti abbandonati. Ma l'autore si rifiuta di ammetterlo. Il suo articolo è stato progettato per convincerci che non saranno abbandonati. Tutti gli articoli mainstream vanno in questa direzione.

Non fa alcun riferimento alle stime del Prof. Lawrence Kotlikoff del valore attuale delle passività non finanziate federali: $222 bilioni.



TRUST FUND PER IMBRANATI!

Inizia con una dichiarazione accurata, anche se irrilevante.

Negli ultimi quattro anni, di più in realtà, i politici in questo paese hanno calciato il barattolo. Non hanno intrapreso una seria discussione su come aggiustare la Previdenza Sociale nonostante da anni fossero a conoscenza di un problema che colpirà milioni di Americani tra 21 anni.

Quello che non ammette è che il Congresso ha calciato questo barattolo fin dal 1983, quando il programma (allora tecnicamente fallito) della Previdenza Sociale fu rivisto da Reagan e dal Congresso: tasse più alte sulle retribuzioni soggette alle imposte FICA. Questo fu necessario perché la riforma del 1977 del Presidente Carter, che a suo dire avrebbe retto fino al 2000, fallì dopo 6 anni.

Forse c'è bisogno di un promemoria? Nel 2033, a meno che il Congresso non agisca, il Trust Fund della Previdenza Sociale andrà in bancarotta; non sarà in grado di pagare i benefici previsti in maniera tempestiva. In realtà, nel 2033, la Previdenza Sociale raccoglierebbe solo un numero sufficiente di gettito fiscale per pagare circa il 75% delle prestazioni.

Questa è una falsità standard. Non vi è alcun Trust Fund statisticamente valido. Vi è solo una pila di IOU del Tesoro che il Trust Fund ha incassato negli ultimi due anni fiscali per continuare ad effettuare i pagamenti. L'intero fondo è finanziato dal governo. E' solo una finzione contabile per nascondere la natura di questo schema di Ponzi.

Il programma è in rosso. Ciò potrebbe cambiare il prossimo anno a causa della scadenza dei tagli fiscali di Bush. Ma il flusso di cassa del sistema sarà di nuovo in negativo entro il 2016, se non c'è recessione tra oggi e il 2016. L'anno 2033 è sempre citato dagli Amministratori perché è così politicamente lontano che non ha alcun impatto sugli elettori o sul Congresso.

Perché possiamo mobilitare eserciti di persone e di interventi come nel caso dell'Uragano Sandy, ma non riusciamo a raccogliere l'energia e la volontà per affrontare il problema della Previdenza Sociale?

Risposta: perché Sandy è una bazzecola rispetto alla Previdenza Sociale. E' anche un evento unico. Infine, le operazioni di soccorso sono principalmente volontarie. Il programma della Previdenza Sociale è di natura politica. Richiede che il Congresso aumenti le tasse.

Ecco il mio consiglio: Mettete questo sulla vostra lista di cose da fare nei prossimi quattro anni. E non prestateci solo un'attenzione formale come avete fatto durante la campagna elettorale. Fatelo. Inventatevi qualcosa, proprio come fece la Commissione Greenspan nei primi anni '80 per preservare quella che sarebbe diventata – nel bene e nel male – una fonte necessaria di reddito per i pensionati in questo paese, anche per quelli nel quintile di reddito superiore.

Nessuno prenderà il suo consiglio. Questo barattolo può essere calciato per 30 anni. Non cambierà.



TAGLIA E CUCI

Poi arriva la stupidaggine standard che questi articoli mainstream offrono sempre come oro colato ("la buona notizia").

Non commettete errori: Le soluzioni si conoscono. Un aggiustamento qui e un taglio lì potrebbero facilmente risolvere questo problema ora.

Se tutto quello che serve è qualche ritocco, perché il Congresso ha evitato di fare queste modifiche per 30 anni? Perché il sistema è andato a gambe all'aria nel 1983? Perché Carter l'ha dovuto riformare nel 1977?

Perché il sistema è intrinsecamente fallace. Ma Powell non lo ammette.

Per esempio, per rimanere solvibili durante un periodo di proiezione di 75 anni, gli amministratori della Previdenza Sociale hanno recentemente suggerito che i legislatori potrebbero:
  1. aumentare le aliquote sui salari di 2.61 punti percentuali (dall'attuale 12.40% al 15.01%);
  2. ridurre le prestazioni previste del 16.2%;
  3. attingere a fonti alternative di reddito; oppure
  4. adottare una combinazione di questi approcci.
Altri hanno proposto tattiche simili, tutte incentrate sull'aumento delle tasse, sulla riduzione delle prestazioni o su una combinazione di entrambe le cose. Leggete la relazione Detailed Reports On The Financial Outlook For Social Security's Old-Age, Survivors, And Disability Insurance (OASDI) dei Trust Fund.

Un gioco da ragazzi, giusto? Ma il Congresso non farà niente di tutto ciò. Perché no? Perché le riforme proposte sono una forma di aumenti delle tasse e/o di default.



PROMEMORIA ANNUALE: "AGIRE ORA!"

Più a lungo saranno procrastinati i "ritocchi," più grande diventerà il problema. Ma le cheerleader della Previdenza Sociale ci dicono ogni anno, decennio dopo decennio, che non vi è alcun problema, "se agiamo ora." Nessuno agisce subito. Ma in qualche modo il problema rimane gestibile, secondo gli articoli dell'anno successivo. Quindi, perché risolvere il problema? Sarà gestibile anche il prossimo anno. Lo è sempre, secondo i giornalisti dei media mainstream come Powell.

Ma più si aspetta, più il problema diventerà drastico e più draconiane saranno le soluzioni.

Lo scrivono ogni anno. Nessuno ci crede.

Questo non è il ragazzo che gridava "al lupo." Questo è il ragazzo che grida "al lupetto, se agiamo ora." Non interveniamo subito. Ma il lupo non si fa vedere mai.

Infine si farà vedere. E non sarà solo.

Per quel che vale, non credo che dovremmo lasciare questo problema ai nostri figli. Quindi, per il bene dei miei figli, per il bene dei vostri figli, e per il bene di tutti i figli di questo paese, aggiustate la previdenza Sociale ora.

Francamente, non ne vale la pena. Nessuno gli crede. Questo perché le storie su "teneri cuccioli di lupo" non hanno peso.



MEDICARE

Poi fa finta di affrontare i problemi del Medicare.

Il Medicare è, ovviamente, un problema molto più grande della Previdenza Sociale, soprattutto perché le soluzioni per aggiustarlo non sono così armoniose. Con la Previdenza Sociale vi è, per esempio, un certo grado di certezza. Sappiamo quanto denaro va nel sistema, quanto ne uscirà e per quanti anni.

Al contrario, come hanno detto gli amministratori del Medicare nel loro rapporto più recente, "Le proiezioni dei costi del Medicare sono molto incerte, soprattutto quando si presta attenzione a diversi decenni." Uno dei motivi di questa incertezza è che i progressi scientifici permetteranno di migliorare nuovi interventi, procedure e terapie. In più, le prospettive finanziarie per il Medicare sono incerte anche perché alcune disposizioni di legge in vigore, che sono progettati a ridurre i costi, non possono essere sostenuti.

Ancora nessuna menzione della cifra di $222 bilioni delle attuali passività non finanziate.

L'esempio più chiaro di questo problema, hanno scritto gli amministratori, è la formula del tasso di crescita dei livelli di pianificazione della prestazione medica. Le previsioni contenute nel recente rapporto del Medicare, per esempio, suppongono che, come previsto dalla normativa vigente, il Centers for Medicare and Medicaid Services implementerà una riduzione di oltre il 30% all'inizio del 2013 dei tassi di pagamento del Medicare per i servizi medici. "Tuttavia, si tratta di una certezza virtuale che i legislatori, consapevoli delle conseguenze dirompenti di una tale e improvvisa riduzione dei pagamenti, daranno la precedenza a questa riduzione così come hanno fatto ogni anno sin dal 2003," hanno scritto gli amministratori.

Quindi, il rosso del Medicare dilagherà. Non ci sarà alcuna riduzione. Ma se ci sarà, alcuni medici usciranno dal Medicare, forse andando in pensione. Alla fine, arriverà il razionamento. Viene alla mente la frase "giurie della morte."

In più, Signor Presidente, le attuali riforme sanitare finora approvate dalla sua prima amministrazione sono un'altra, e ancora più grande, fonte di incertezza.

"Alla luce di queste incertezze, i costi sanitari futuri potrebbero essere sostanzialmente più grandi rispetto a quanto mostrato nel corso delle nostre proiezioni," hanno scritto gli amministratori. "Una crescita di questa portata, se avverrà, aumenterebbe notevolmente la pressione sui lavoratori della nazione, sull'economia, sui beneficiari del Medicare, e sul budget federale."

Giusto. Quindi, qual è la soluzione?

Ma solo perché il Medicare è un grosso problema, non significa che non dobbiamo cercare modi per risolverlo. In realtà, gli amministratori stanno premendo per queste riforme.

Ancora nessuna menzione ai $222 bilioni. Questo non è un "grosso problema." Questo è un problema irrisolvibile, se non attraverso un default. Quindi, il default è in arrivo.



SOLUZIONI

Alla fine arriva a quella che io chiamo la soluzione "Shel Silverstein." (Vedete qui.)

La buona notizia è che conosciamo già alcuni degli approcci che sembrano promettenti e le idee da prendere in considerazione. Noi, naturalmente, sappiamo che bisogna ridurre i costi del Medicare mediante la riduzione dei tassi di rimborso. E ha già detto di voler fare in modo che il Medicare Independent Payment Advisory Board riduca i costi del Medicare se la sua spesa cresce più rapidamente del prodotto interno lordo più lo 0.5%.

I progetti costano poco. Implementarli è costoso. Questo è il motivo per cui non vengono mai implementati, tranne nel mezzo di una crisi, come nel 1983.

E i $222 bilioni?

Altri, invece, hanno proposto di riformare il Medicare attraverso un modello di supporto premium. Per esempio, c'è la proposta Domenici-Rivlin, che offrirebbe agli anziani la possibilità di scegliere tra piani sanitari privati offerti in un mercato regolamentato. E i Repubblicani del Congresso hanno proposto piani dove gli anziani userebbero i fondi federali per acquistare l'assicurazione sul mercato privato -- e la campagna di Romney-Ryan ha presentato una proposta simile.

Questi piani, più $5, compreranno una tazza di caffè da Starbucks.

E i $222 bilioni?

Se siamo stati in grado di trovare menti abbastanza brillanti da concepire il Medicare nel 1965, sicuramente possiamo trovare menti abbastanza brillanti da poter risolvere il problema ora.

Allora sarebbe potuto sicuramente essere risolto nel 1965. O nel 1981. O nel 1993. O nel 2001. Ma non è andata così.

Il lupo diventa sempre più grande. E' stato allevato. Ci sono un sacco di cuccioli.



SIATE PREPARATI

Siate preparati. Questa è la canzone di marcia dei Boy Scout.

Tra l'altro, ci sono altri dello stesso parere per quanto riguarda Previdenza Sociale e Medicare. "I grandi programmi di assicurazione sociale -- Previdenza Sociale, Medicare, Medicaid, Disabilità e SSI -- dovranno essere ristrutturati nei prossimi quattro anni per affrontare il debito a lungo termine," ha detto Michael Hurd, direttore del RAND Center for the Study of Aging presso la RAND Corporation.

Ma per ristrutturarli in modo intelligente, Hurd ha detto che dobbiamo sapere quanto le persone sono preparate per la pensione tra quelle che si avvicinano al pensionamento e tra quelle già in pensione.

Purtroppo, le persone non sono preparate. Il che ci porta alla previdenza per la pensione.

Parlando del disastro imminente, circa il 53% degli Americani è a rischio di non essere in grado di mantenere il proprio tenore di vita pre-pensionamento una volta che andrà in pensione, secondo un nuovo studio pubblicato questa settimana dal Center for Retirement Research, sottoscritto da Prudential Financial.

Ciò significa oltre la metà degli Americani. Ciò significa oltre 50 milioni di famiglie. Questo significa oltre la metà degli elettori.

C'è un altro grosso problema con la pensione in America, anche se non sono sicuro che voi o chiunque possiate risolverlo. Oggi, i piani di beneficio forniscono 20 centesimi su ogni dollaro al reddito da pensione che riceve un Americano nel quintile di reddito superiore, mentre il 401(k) e l'IRA forniscono altri 20 centesimi su ogni dollaro. Quando questi piani faranno la fine del dodo, i giovani Americani dovranno risparmiare almeno il doppio di quanto fanno adesso per coprire il tipo di reddito pensionistico che ora godono i pensionati. Non prevedo che gli Americani siano in grado di farlo, quindi forse dobbiamo esplorare alcuni modi per aiutarli a spendere meno e risparmiare di più.

Ma non stanno risparmiando di più. L'evidenza suggerisce che stanno risparmiando di meno.

Inoltre, le azioni Americane sono state piatte sin dal 2001. I bond non pagano quasi nulla. Dove può ottenere un tasso positivo di ritorno la gente parsimoniosa?

L'oro ha funzionato, dal 2001 ad oggi. Anche l'argento. Ma gli editorialisti mainstream non ne fanno mai menzione.



PRENDERSI CURA DEGLI ANZIANI

Poi c'è questo: assistenza per una nazione di anziani.

Aiutare i giovani è un problema, ma aiutare il crescente numero di anziani Americani già in pensione è un altro problema che richiederà la vostra attenzione. Considerate questo: Circa 78 milioni di baby boomer negli Stati Uniti raggiungeranno i 65 anni al ritmo di uno ogni otto secondi nei prossimi 16 anni, secondo Lou Woolf presidente di Hebrew SeniorLife, un affiliato della Harvard Medical School. Ed entro il 2030, un Americano su cinque avrà più di 65 anni. "Sostenere il numero senza precedenti di anziani che entreranno in questo "nuovo pensionamento" richiederà più servizi rispetto a quelli disponibili oggi," ha detto Woolf.

Finalmente! Powell grida "al lupo!"

Quali potrebbero essere? Beh, ricerche di Hebrew SeniorLife ed altre mostrano che più a lungo gli anziani possono vivere in modo indipendente nelle proprie case o in comunità per anziani, più saranno sani e meno saranno costose le loro cure sanitarie. "Espandere i servizi di supporto della comunità, compresa l'assistenza sanitaria domiciliare ed i programmi di benessere, è un passo importante per sostenere gli anziani nelle loro case," ha detto Woolf.

Inoltre, l'offerta di residenze per anziani in tutto il paese non è neanche lontanamente sufficiente per soddisfare la domanda incombente, secondo Woolf. "Il supporto domiciliare è fondamentale per mantenere gli anziani in salute, attivi e socialmente impegnati," ha detto.

E, mentre siete qui, si potrebbe anche affrontare quest'altro problema all'orizzonte -- la mancanza di geriatri. "Ci sono solo 7,000 geriatri negli Stati Uniti," ha detto Woolf, "e ne abbiamo bisogno di 26,000 solo per soddisfare l'attuale domanda di servizi".

Chi se ne occuperà?

Chi si prenderà cura di loro?

La mancanza di geriatri negli Stati Uniti è così allarmante perché coloro oltre i 65 anni sono spesso i pazienti più difficili da curare; non possono essere trattati con un singolo intervento o farmaco, ed ogni intervento comporta rischi aggiuntivi. "Abbiamo bisogno di geriatri che si specializzino nel trattamento di questa fascia di età e permettano agli anziani di rimanere indipendenti il più a lungo possibile," ha detto.

A costo zero, abbiamo bisogno di tutto. La domanda è questa: "Chi fornirà quello che ci serve, e a che prezzo?" Fino ad ora, non c'è una risposta coerente con l'attuale deficit che Kotlikoff ha stimato a $222 bilioni.

E, infine, ha detto Woolf, nei prossimi quattro anni non potrà essere ignorato il problema della ri-ospedalizzazione.

Naturale che può essere ignorato. Il Congresso è altamente qualificato per ignorare tali questioni. La domanda rimane: "Chi pagherà?"

Il costo annuale dei pazienti anziani che ritornano in ospedale dopo la dimissione è aumentato notevolmente negli ultimi anni, ha detto, notando che le riammissioni evitabili non sono solo costose in dollari, ma anche nella sofferenza che provocano ai pazienti ed alle loro famiglie.

Allora che cosa si deve fare? Dobbiamo "mettere in fila gli incentivi." Sì! Certo! Sembra così semplice.

Gli ospedali devono lavorare mano nella mano non solo per prevenire le riammissioni, ma per mantenere gli anziani sani e fuori dagli ospedali, ha detto Woolf. "Un passo importante verso il soddisfacimento di questo obiettivo [...] è attraverso l'allineamento degli incentivi. E' incoraggiante," ha aggiunto, "che questo tipo di programmi siano già in corso di attuazione con la costituzione di organizzazioni di assistenza sanitaria responsabili," gruppi di operatori sanitari che coordinano l'assistenza ai pazienti con lo scopo di migliorarne la qualità e ridurne i costi.

Nota: ci sarà davvero un allineamento degli incentivi. Si chiama default.

Poi parla di questo: "Tasse, il deficit, l'economia."

A dire il vero, ci sono altre voci sulla lista delle cose da fare. Dobbiamo creare un codice tributario che sia semplice ed equo, che fornisca incentivi per il giusto tipo di comportamento e di investimento, e che lo renda facile da pianificare per il futuro.

Sì! Certo! Un codice tributario equo e semplice! Perché qualcuno non ci ha pensato prima?

Non sapere quante tasse si pagheranno sui diversi tipi di reddito non rafforzerà la previdenza sulla pensione. E sì, dobbiamo affrontare il deficit; ovvio. E dobbiamo fare in modo che l'economia cominci a crescere ad un ritmo che ci aiuti a ridurre la disoccupazione. Ma ho il sospetto che vi impegnerete a lavorare su questi elementi in ogni caso. Il mio suggerimento sarebbe quello di lavorare sulle questioni importanti insieme a quelli urgenti.

Buona fortuna e buon viaggio.




CONCLUSIONE

Qualcuno paga Powell per scrivere questa roba.

Perché?


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


martedì 27 novembre 2012

La Regola del Ribasso

L'energia è un cardine per la prosperità della società, ma questo non c'è bisogno che ve lo dica io o ve lo ricordi Bonner. Quello che si vuole sottolineare oggi è come le risorse energetiche vengano sperperate quando il "troppo" diventa la regola. Quando la "complessità" si impadronisce della linea politica dei governanti impegnati in ogni modo a tenere ferma la loro mano sui posti di comando di un paese. In questo modo avremo crescenti maldirezionamenti delle risorse energetiche in settori che ne richiedono una dose sempre maggiore per restare in piedi. Non solo, coloro che riescono a cavalcare l'ondata euforica di un boom artificiale faranno il possibile per terminare al più presto il loro compito consegnando al mercato un lavoro sciatto, scadente e pericoloso (come sta accadendo, ad esempio, in Cina con quelle società che consegnano strutture fatiscenti il più in fretta possibile). Infine abbiamo i soliti interessi privilegiati che possono contare sull'appoggio dei legislatori per continuare ad operare sul mercato a spese del consumatore. Un esempio lo vediamo anche in Italia con ENI. Libero mercato? Non fatemi ridere...
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di Bill Bonner


L'energia è una cosa buona. Ma obbedisce anche alla legge dell'Utilità Marginale Discendente, come tutto il resto. La tesi è ovvia, ma ve la mostrerò comunque. La vera questione sul tavolo è questa: obbedisce anche alla Regola del Ribasso? Si arriva mai al punto in cui ulteriori ingressi di energia sono in realtà negativi... o addirittura disastrosi? Può esistere troppa energia?

In previsione della discussione, qui ci sono quattro osservazioni:

  1. L'energia non può essere separata dal modo in cui viene utilizzata
  2. Più risorse energetiche finiscono sotto il controllo dello stato, tanto più il sistema diventerà improduttivo
  3. Anche lo stato è soggetto alla regola del ribasso
  4. Le economie inzuppate di debito dei paesi sviluppati sono già orientate verso una Flessione

Dopo il 1943, gli investimenti della Germania per aumentare l'energia nello sforzo bellico non erano solo uno spreco — erano un vero e proprio svantaggio. Dei 5.5 milioni di morti della Germania in guerra, la maggior parte è avvenuta dopo che la guerra era stata effettivamente persa. Ogni grammo di forza, di risorse e di energie dedicate alla Wehrmacht dopo le battaglie di Stalingrado, del Nord Africa, e della defezione del suo alleato Italiano, hanno sortito solo inutili morti e distruzione — lasciando i Tedeschi più poveri e meno di quanto fossero prima.

E per quanto riguarda l'energia? In genere, è la mancanza di energia, non la sua eccedenza, che viene incolpata dei disastri. Alcuni storici militari, per esempio, sostengono che si trattò fin dall'inizio di una mancanza di energia che paralizzò e distrusse lo sforzo bellico Tedesco. Invece di impegnare tutte le sue forze per l'assalto a Mosca, Hitler fu costretto a deviare gran parte del suo esercito a Sud, dove i suoi eserciti avrebbero conquistato e protetto le forniture di petrolio in Ucraina. Anche gli storici militari Giapponesi tendono ad incolpare il "troppo poco" come spiegazione ai loro fallimenti. Nella battaglia delle Midway, ad esempio, le loro navi erano letteralmente a corto di carburante. Dopo la battaglia, i Giapponesi erano condannati. La loro energia arrivava dall'Indonesia. Senza il controllo del Pacifico non potevano proteggere le loro linee di rifornimento.

E' anche tipico degli archeologi e degli storici dare la colpa del crollo delle antiche civiltà al "troppo poco," piuttosto che al "troppo." Si pensa, ad esempio, che le civiltà dell'Isola di Pasqua siano morte perché gli indigeni fossero a corto di alberi. Usarono il legno per produrre energia. Quando non ce ne fu più, si ritrovarono a corto di fortuna. Gli alberi hanno anche il merito di contribuito a mantenere l'ambiente in buone condizioni. Tale analisi è stata rivolta anche alle civiltà della Grecia. I Greci usavano il legno ed allevavano capre, che mangiavano gli alberelli giovani. Dopo poche centinaia di anni, le isole Greche divennero sterili.

Dovremmo considerarla una catastrofe ecologica o una carenza di energia? L'energia può essere separata dalla civiltà che la utilizza? Se la società è a corto d'acqua, è necessario utilizzare più energia per placare la sua sete. Se è a corto di terreni agricoli, si deve lavorare di più (utilizzare più energia) per aumentare la resa per acro. Se è a corto di petrolio, è necessario che dedichi più della sua energia — come fecero Giappone e Germania nella Seconda Guerra Mondiale — per ottenerlo.

L'abbondanza o la scarsità di energia, di per sé, non hanno senso. I ricchi giacimenti di uranio sotto i loro piedi non fecero stare meglio le antiche tribù Athabascan del Canada, stessa cosa con i grandi laghi di petrolio sotto i piedi dei Beduini Arabi. Non è tanto la disponibilità di energia che conta, ma quello che si può fare con essa.

Nel caso dei Maya, la civiltà sembra essere cresciuta e caduta con la pioggia. Gli scienziati hanno studiato le stalagmiti di una grotta in Belize e sono stati in grado di tracciare le precipitazioni annuali di 1500 anni fa. Confrontando il tasso delle precipitazioni con le tracce lasciate dalla civiltà hanno scoperto che le costruzioni aumentavano nei periodi umidi e diminuivano quando il clima era secco. Tra il 1020 e 1110 una grave siccità colpì il sud del Belize, terminando ciò che restava dei Maya nella regione. Anche in questo caso, in modo superficiale, si potrebbe dire che "troppo poca" acqua segnò il declino. Ma potremmo rigirare la frittata; gli anni più umidi erano forse "troppo umidi" dal momento che incoraggiarono una crescita che non poteva essere sostenuta negli anni inevitabili della siccità.

Jeffrey Sachs, direttore dell'Earth Institute presso la Columbia, sosterrebbe che l'utilizzo di troppa energia avvia una crescita, che porta ad un disastro ambientale... che diventa un disastro per la civiltà. Molte persone credono che il mondo già utilizzi troppo i combustibili fossili, riempiendo i cieli con "gas serra" nocivi e facendo sciogliere le calotte polari. Pensano che il lato negativo di tutto questo consumo di energia inizierà presto, o forse è già iniziato. Per il momento, però, il "riscaldamento globale" o "il cambiamento climatico globale" sono solo ipotesi che sembrano molto più allarmanti in estate che in inverno. Per quanto ne sappiamo, l'effetto delle attività umane sul clima del mondo sarà un miglioramento.

In senso lato, si potrebbe dire che tutte le civiltà crollano perché rimangono "a corto di energia." Non necessariamente petrolio, legno o carbone. Le civiltà — come le famiglie, le imprese, e i club — dipendono dall'energia dei loro membri costituenti. Se questi ultimi sono espansivi, innovativi ed energici nel loro uso delle fonti di combustibile a disposizione, l'organizzazione prospererà. In caso contrario, decadrà. Ma più sono energici nell'uso della loro energia... più velocemente la finiranno. "Più" si trasforma in "troppo"... in base alle circostanze... e il calo dell'utilità marginale cede il passo al ribasso.

Dove è l'eccezione? Non nei libri di storia. Ogni organizzazione viene... e se ne va. Tutti prosperano e crescono quando usano l'energia in modo efficiente. Poi, quando l'energia viene sprecata e dispersa, ci si avvia al declino. Non vi è alcuna traccia di un rialzo senza un ribasso.

Le civiltà basate sulla conquista declinano inevitabilmente quando incontrano un loro pari... o semplicemente restano a corto di energia. Le civiltà che spendono la loro energia per costruire enormi monumenti avranno poca energia rimanente per difendersi dagli invasori o da altre minacce. Ma forse, il più delle volte, le civiltà muoiono come gli esseri umani, dall'interno verso l'esterno. Sviluppano strutture di potere, alias lo stato, con monopoli esclusivi sull'uso della violenza. Poi, le élite prendono il controllo dello stato e lo usano per spostare più risorse ed energie a sé stesse. I ricchi diventano sempre più ricchi. Questo è il motivo per cui lo stato è fondamentalmente un'istituzione reazionaria; è quasi sempre utilizzato per proteggere gli interessi esistenti. Gli interessi futuri non votano... i bambini non vi pugnalano alla schiena... e le industrie di domani non danno contributi alle campagne elettorali. In effetti, lo stato muove l'energia dal futuro al passato... da quello che sarà a quello che era... e, infine, a quello che non ci sarà più.

Su quasi tutti i giornali potete vedere che è così. Il 16 Novembre 2012 l'edizione del Wall Street Journal, ad esempio, presentava una storia con questo titolo:

Export US Gas, Yes or No?

Il titolo sarebbe un enigma per un lettore Americano di un secolo fa. Avrebbe detto a sé stesso che non era affar suo. Era compito delle compagnie del gas decidere cosa avrebbero fatto con il loro prodotto.

Ma ora è una questione che riguarda il Dipartimento dell'Energia, che riceve pressioni da Dow Chemical, tra gli altri, per evitare che le compagnie del gas vendano la loro produzione sul mercato aperto.

Perché Dow si interessa a ciò? Perché "Dow brucia un sacco di gas naturale nei propri impianti," spiega l'articolo. Dow vuole gas a buon mercato, in altre parole. "L'interesse nazionale è meglio servito se il gas viene mantenuto in una quantità abbondante ed a prezzi competitivi," ha affermato un dirigente.

Il gas a buon mercato può essere o non essere un interesse nazionale. Ma Dow sa dove si trovano i suoi interessi. E i politici sanno dove si trovano anche i loro. Chi ha prodotto più contributi elettorali? Dow ed altri grandi utilizzatori di gas? Oppure i produttori di gas? L'ingranaggio che stride di più viene oliato. Ma gli ingranaggi del futuro sono in silenzio.

Joseph Tainter, nel suo Collapse of Complex Societies, ritiene che il declino delle civiltà può essere ricondotto alla cosiddetta "risoluzione dei problemi." Ogni sfida, dice, conduce ad una soluzione, che comporta una maggiore complessità. Vengono imposte burocrazie, gerarchie, norme e regolamenti. Queste cose costano tempo, energia e risorse. Alla fine, il costo è troppo grande e viene raggiunto il rovescio della medaglia.

Nell'Impero Romano, per esempio, la produzione agricola pro capite calò in quanto la popolazione aumentò. Il problema venne affrontato con una politica di conquista.

I Romani presero le risorse — grano, schiavi, oro — dai loro vicini. Ma questo richiese un grande esercito, che era costoso e consumava energie. Il ritorno sul capitale investito diminuì... e alla fine divenne negativo. L'Impero crollò. Questa non era necessariamente una cosa negativa. Quando il declino negli investimenti energetici diventa negativo, è meglio se si ferma il programma. E le evidenze archeologiche di ossa e denti suggeriscono che molte persone erano in realtà meglio nutrite dopo il crollo dell'impero.

All'aumentare della dimensione e della complessità della società, i governi che sono più competitivi sono quelli che si avvalgono del maggior supporto (energia) dei loro popoli sottomessi. Ecco perché la politica Romana di conquista ebbe un tale successo. Furono in grado di trasformare i popoli conquistati in sostenitori del regime, con la maggior parte dell'esercito che alla fine era composto da soldati non-Romani. L'Impero Britannico era bravo in questa tattica. L'impero iniziò sottomettendo gli Scozzesi, che divennero la spina dorsale dell'Esercito Britannico. Anche l'esercito Americano di oggi dipende in larga misura da soldati degli stati del sud, che sono stati conquistati dagli eserciti di Abraham Lincoln nel 1860.

L'energia a disposizione di una società dipende da molte cose, probabilmente la meno importante delle quali è sotto terra. Più importante è il sistema organizzativo e il suo stadio di sviluppo. In una fase iniziale, il sistema tende ad essere solido ed efficiente — o "semplice," come direbbe Tainter. In seguito, la complessità degrada il rendimento degli investimenti energetici. Anche se questa complessità può essere descritta come una forma di risoluzione dei problemi, è meglio intesa come un tentativo da parte delle élite di aggrapparsi alla loro ricchezza e alla loro potenza.

Ma per comprenderlo appieno, dobbiamo corroborarlo e guardare come funziona davvero lo stato e quanto è soggetto alla Regola del Ribasso. Tale tema verrà trattato dopodomani...

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


lunedì 26 novembre 2012

Ora l'Europa Sta Affondando Velocemente

Come abbiamo visto in un precedente articolo, la Grecia sta ripagando il proprio debito con altro debito. Capite benissimo che questo non può andare avanti a lungo; qual è quindi il nuovo coniglio che esce dal cilindro per riportare indietro un po' di debito? Un vecchio piano già rifiutato dalle autorità Greche: riacquisto parziale di bond del settore privato ad uno sconto. Il problema, però, è sempre il solito: dove prenderà i soldi la Grecia, ormai da tempo in bancarotta, per questa operazione? Ce lo dice il FT. Li prenderà dall'EFSF, ovvero da quei paesi che stanno dicendo no ad ulteriori aiuti alla Grecia. Infatti, tali governi dovranno poi spiegare ai loro contribuenti perché debbano pagare questa operazione di riacquisto per fare in modo che la Grecia riesca ad avere un rapporto debito/PIL al 120% entro il 2020 (cosa praticamente impossibile data la crescita del PIL a -7.2%). Ma dove va a finire questo denaro? Di certo non alla Grecia, bensì ai suoi creditori (per la maggior parte hedge fund).
  • Fonte dei fondi: EFSF, con denaro principalmente da Germania, Olanda, Finlandia
  • Utilizzatori dei fondi: hedge fund, con un costo base di 10-20 cent
  • Riassunto: i governi Europei (già alle strette per inventarsi nuovi modi creativi per far andare avanti questo schema di Ponzi) pagheranno gli hedge fund
Chi ci perde? La popolazione Greca che non vedrà un centesimo del suddetto flusso di fondi, perché sarà una svendita (coi soldi degli altri) degli asset nazionali.
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di Alasdair Macleod


Con l'Eurozona che è stata spodestata sui titoli finanziari dalle elezioni presidenziali Americane, potreste aver pensato brevemente che i suoi problemi erano scomparsi. E invece no.

E' solo che ci si aspetta che la popolazione assorba una storia importante alla volta. E ora che le elezioni presidenziali sono passate, l'Europa sta rapidamente tornando agli onori della cronaca. Ciò non è gradito ai Poteri in Carica, i quali hanno un disperato bisogno di farci credere che con un po' di pazienza le cose andranno meglio.

Dietro le quinte, al fine di evitare una crisi sistemica, le autorità (attraverso la Banca Centrale Europea) hanno lavorato per porre un tetto ai tassi di interesse di Spagna e Italia, che agiscono come indicatori di mercato per tutti. La loro strategia si concentra sulla speranza che gli alti rendimenti dei bond siano solo una mancanza di "spiriti animali" – e se solo si potessero riaccendere!

Il tempo è avverso a tutti i paesi della zona Euro perché i buoni vengono trascinati a terra dai cattivi.

Non c'è bisogno di essere dei geni economici per capire che la perenne incertezza sul futuro della zona Euro ha portato ad un congelamento diffuso degli investimenti e dello sviluppo industriale. La produzione industriale sta collassando ad un ritmo accelerato, scendendo del 7% annuo in Spagna e Grecia, del 4.8% in Italia, e del 2.1% in Francia. I ribassi della produzione industriale sono evidenti nella tabella sottostante:




Le aziende che stanno facendo bene (e ce ne sono) sono le imprese con bilanci forti e solide esportazioni verso i mercati non appartenenti all'area Euro; purtroppo, sono concentrate in paesi come Germania, Olanda, Finlandia e Austria. Non sono posizionate in zone dove possono contribuire al progresso economico di Spagna, Italia, Grecia, o Francia, e quindi non stanno generando entrate fiscali che questi governi hanno disperatamente bisogno.

Nonostante il recente accordo con la Grecia, il vecchio cliché del calciare il barattolo sta diventando impossibile. Rimandare l'inevitabile è solo una scelta politica fintanto che non c'è alcun danno immediato. Ma non è più così nella zona Euro, dove la procrastinazione politica è ora chiaramente responsabile dei disordini sociali. Non è solo una rivolta di sindacalisti; ma anche della classe media. I medici e gli insegnanti in Grecia non vengono più pagati, e sta accadendo lo stesso in Spagna, con i governi regionali che sopravvivono semplicemente non pagando i loro conti. Il governo sta distruggendo la società, dimostrando la falsità della credenza finora accettata (in Europa, tra l'altro) che il governo rende migliore la società. Ma allora, chi si è preso la briga di leggere The Road to Serfdom di Hayek non sarà sorpreso.

Quello che non è stato previsto nel capolavoro di Hayek è l'emersione di uno stato diviso. La Grecia è parte di una burocrazia più grande dell'Unione Europea e della zona Euro, e non può raggiungere i propri scopi trasformando i suoi cittadini in servi della gleba. Il governo stesso è sottomesso ad autorità superiori e sta prendendo tale medicina dai suoi coetanei. Ogni visita della Troika (la Banca Centrale Europea (BCE), il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Commissione Europea) getta sempre di più il governo Greco verso la sua propria servitù della gleba.

Tenete a mente solo una cosa: la Grecia è completamente fallita e non può sfuggire a tale realtà. Tutte le prese di posizione dei tre membri della Troika sono state progettate per evitare di affrontare questa realtà. L'élite politica supporta questa strategia e rimane rigidamente conforme ad essa. Tuttavia, vi è un crescente disagio tra i potenti elementi in background, ed i sostenitori del denaro sonante presso la Bundesbank stanno deliberatamente spingendo per soluzioni diverse da quelle perseguite fino ad oggi.

Jens Weidmann, che è a capo della Bundesbank e suo rappresentante presso il Consiglio Direttivo della BCE, è stato molto esplicito su questo punto. In una recente intervista sul Rheinishe Post, Weidmann ha sottolineato che la BCE e altre banche centrali della zona Euro sono ora i maggiori creditori della Grecia e non possono subire un taglio del debito Greco. Inoltre, non possono cancellare il debito, poiché si tratterebbe di finanziamento monetario, che è vietato in base alle norme della zona Euro. Quindi, conclude, la BCE è intrappolata.

Questo intervento è importante perché – cosa insolita tra le banche centrali del mondo – la Bundesbank è considerata dal popolo Tedesco come la protettrice della valuta contro i politici. L'economia Tedesca è tradizionalmente guidata da piccoli risparmiatori, che si sentono al sicuro nella consapevolezza che la Bundesbank non li tradirà con la stampa di denaro. Mentre questa è forse una visione stereotipata, negli atteggiamenti del popolo si fanno ancora sentire i postumi della sbornia per i giorni del marco. E questo è importante perché vi è una maggiore fiducia del popolo nel capo della Bundesbank, Jens Weidmann, rispetto ad un qualsiasi uomo politico, tra cui la Cancelliera Merkel. Dobbiamo ascoltare Weidmann, non la Merkel.

Tornando alla Grecia, la buona vista dei mercati l'ha già sentenziato, ma arrivarci non è facile. L'11 Novembre, a maggioranza esile, il Parlamento Greco ha approvato le nuove esigenze di austerità, nella convinzione che la Troika si presenti con i contanti nel caso di emergenza. Si tratta di denaro per un'economia che è fritta, con la sua produzione industriale al collasso. I depositi sono stati spostati dalle banche, che, senza il riciclaggio dei fondi della BCE sia attraverso il sistema TARGET2 sia attraverso l'acquisizione di ulteriore ed inutile debito Greco come garanzia, sarebbero già andate in default. Il gettito fiscale, nella misura in cui può essere raccolto, sta semplicemente svanendo. Nelle parole del classico sketch dei Monty Python, questo pappagallo è morto, andato, e tutti lo sanno. Nonostante ciò, la Troika ha ceduto (al riso ironico da parte della stampa) il 13 Novembre dando alla Grecia altri due anni per portare il suo debito pubblico/PIL sotto il 120%.

La preoccupazione, ovviamente, è che la Grecia sia una prova generale per Spagna e Italia. E' anche, come ho sostengo qui di seguito, una prova generale per la Francia, che è in condizioni terribili e si sta deteriorando rapidamente. Questo è il motivo per cui il protettore dei risparmiatori Tedeschi, Herr Weidmann, è preoccupato. Sta segnalando che i precedenti stabiliti nei rapporti con la Grecia alla fine distruggeranno la Germania.

Nel mio ultimo articolo per PeakProsperity.com, ho sostenuto che la Germania, non la Grecia, dovrebbe lasciare e lascerà la zona Euro, magari portandosi dietro Olanda, Finlandia, Lussemburgo ed Austria. E' sempre stato chiaro che questa è l'ultima cosa che l'élite politica prenderebbe in considerazione, ma a meno che la Merkel non riconsideri la sua posizione, sarà spodestata dalla Bundesbank, e forse anche dal suo ministro delle finanze, Wolfgang Schäuble, che è noto per essere estremamente preoccupato.

In ogni caso, vorrei gettare un piccolo raggio di sole sulla Germania (o è la luce di un treno in arrivo nella galleria?) Per una qualche ragione che non è del tutto chiara, i crediti TARGET2 della Bundesbank sulle altre banche dell'Eurozona sono scesi nel mese di Ottobre. Il grafico aggiornato di seguito:




Questa è la buona notizia. La cattiva notizia è che il precedente ribasso (a Dicembre 2011) è arrivato a seguito di un calo dei rendimenti obbligazionari Spagnoli da oltre il 7% di metà 2011 ad un minimo al di sotto del 5% dello scorso Gennaio. Questa volta, i rendimenti Spagnoli sono scesi dal 7.5% di tre mesi e mezzo fa, al 5.4% di un mese fa. I titoli di stato Italiani hanno seguito un andamento analogo, come mostrato nel grafico qui sotto:




Forse è logico collegare i cambiamenti nei saldi del TARGET2 con i cambiamenti nel sentimento dei bond Spagnoli e Italiani. I rendimenti di questi bond mostrano segni di arrivo sul fondo, cosa ben visibile dal grafico. L'unico motivo per cui questi rendimenti obbligazionari sono scesi a questi livelli bassi è perché la BCE li ha costretti a finire lì. Ma quando questi rendimenti saliranno, cosa probabile dal momento che ci sono pochi dubbi sul fatto che la manipolazione della BCE non può avere successo per molto tempo, l'accumulo degli squilibri TARGET2 sul libro della Bundesbank supereranno rapidamente €1 bilione.

E c'è un altro problema. Una delle ragioni per cui i rendimenti dei titoli di stato Francesi a dieci anni sono solo al 2.1%, e sono stati anche brevemente negativi per quelli a sei mesi, è che alcuni dei capitali in fuga dalla Spagna e dall'Italia sono stati depositati in banche Francesi, solo per poi essere prestati al governo Francese.

Ma la Francia, come sosterrò nella Seconda Parte di questo articolo, è di per sé un caso disperato, solo non ancora riconosciuto come tale perché ha beneficiato di questa fuga di capitali dalla Spagna e dall'Italia.

Ad un certo punto, probabilmente nei prossimi sei mesi, questi depositi accumulati nelle banche Francesi, cercheranno a loro volta una casa più sicura altrove – e dove se non nelle banche Tedesche? E così la Bundesbank affronta la prospettiva di una seconda ondata di fuga di capitali e di crescenti squilibri TARGET2.

Naturalmente, questo non sarebbe un problema se fosse certo che nessuno stesse lasciando la zona Euro, e il sistema TARGET2 fosse costruito sul presupposto che nessuno mai potrebbe farlo. Si potrebbe sostenere che l'uscita della Grecia non sarebbe un problema, oltre al precedente che creerebbe. Questo è il motivo per cui è così importante mantenere la Spagna e l'Italia nel sistema.

Nella Part II: Europe's Mexican Standoff spiegheremo perché la risposta alla domanda, Alla fine chi pagherà il conto? quando un membro lascia l'Eurozona non è affatto chiara. Infatti, in questo momento la "stabilità" dell'Europa dipende tutta dal fatto che nessuno esca dall'Eurozona (o vada in default).

Dopo tutto, il TARGET2 è un sistema di regolamento delle banche centrali mediante la creazione e la distruzione di denaro con delega dalla BCE. Ma comunque, è comprensibile che i guardiani del denaro sonante alla Bundesbank siano sempre più preoccupati per la progressione degli eventi.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


sabato 24 novembre 2012

Alcuni pensieri personali sulla sopravvivenza al crollo monetario





di Detlev Schlichter


Cominciamo cercando di guardare all'economia da un'altezza di 10,000 piedi: Dopo 40 anni di ubriacature col denaro facile e di festeggiamenti con fantastici asset gonfiati nei prezzi, il sistema monetario globale si sta avvicinando alla catarsi, le sue arterie sono intasate e un immediato arresto cardiaco è una minaccia persistente. La maggior parte degli asset finanziari sono costosi, e molti sembrano essere poco più che promesse cartolarizzate con una bassa probabilità di fornire pagamenti pieni. In tutto il mondo, dal Giappone agli Stati Uniti, è stata stabilita una politica di perenne stimolo monetario composta da tassi di interesse a zero e di cicli ricorrenti di "quantitative easing" per intorpidire la voglia crescente del mercato di liquidare gli errori. Attraverso la stampante, le banche centrali (i prestatori di ultima istanza) hanno sostenuto le banche e gli asset finanziari e contemporaneamente hanno fatto ingrassare lo stato (il debitore di ultima istanza) che quasi ovunque, nonostante gli editoriali eccitati contro la politica selvaggia "dell'austerità," continua a sprofondare ulteriormente nel debito.

"Cavarsela" è il nome del gioco a cui stiamo giocando, ma alla fine le autorità avranno due scelte: fermare la stampa di moneta e consentire al mercato di ripulire il sistema dalle sue dislocazioni. Ciò includerebbe default (compresi quelli per i bond sovrani) ed alcune correzioni piuttosto brutte nei prezzi degli asset. In alternativa, continuare a stampare soldi e rischiare il crollo completo della valuta. Credo che dovrebbero scegliere l'opzione uno, ma temo che sceglieranno l'opzione due.

In questo ambiente, la gente come può proteggere se stessa e le sue proprietà?



Dichiarazione di non responsabilità

Prima di iniziare a condividere con voi alcuni dei miei pensieri personali su questo argomento, dovrei ripetere il mio solito avvertimento: fornisco analisi economiche ed opinioni, cibo per la mente. Ma non ho intenzione di dare consigli di investimento e sicuramente nessuna idea commerciale specifica. Metto a disposizione una visione del mondo, una non convenzionale. Solo voi siete responsabili per le vostre azioni, e qualunque cosa voi facciate, la fate a vostro rischio e pericolo. (enfasi mia, ndt)



I miei tre asset preferiti

I miei tre asset preferiti sono (in nessun ordine particolare): oro, oro e oro. Dopo di che ci potrebbe essere l'argento, e dopo un lungo spazio di niente ci potrebbero essere -- se si usa davvero l'immaginazione -- certe azioni o immobili commerciali.

Perché l'oro?

Siamo, secondo la mia valutazione, nel finale di partita di questo esperimento (più recente e finora più ambizioso) a base di denaro fiat. La crisi attuale è una crisi della cartamoneta. I giganteschi squilibri che minacciano di far capitolare il sistema sono le conseguenze dirette di anni e decenni di credito artificialmente a buon mercato e soldi facili, e sono semplicemente inesistenti in un sistema a denaro sonante. Togliete il denaro fiat e la banca centrale, e i nostri attuali problemi sarebbero inspiegabili. (Se avete ancora l'errata impressione che il gold standard abbia causato la Grande Depressione, potreste prendere in considerazione che le restrizioni del denaro sonante sono state sistematicamente disabilitate e che il potere disciplinare di un vero gold standard è stato sempre più indebolito con l'istituzione della Federal Riserve nel 1913 e con l'introduzione e la diffusione di un prestatore di ultima istanza nel sistema finanziario Americano. In ogni caso, ora siamo nella Più Grande Depressione, e questa è una responsabilità interamente a carico delle banche centrali e del denaro fiat senza limiti.)

Ogni volta che la cartamoneta muore, torna di nuovo il denaro eterno -- oro e argento. Abbiamo già visto una importante ri-monetizzazione dell'oro negli ultimi dieci anni, quando il metallo diventa ancora una volta la riserva di valore nelle scelte di molti investitori. A mio avviso questa tendenza continuerà, e accelererà anche.



L'oro è denaro

Una frequente accusa contro l'oro è che le sue applicazioni non monetarie sono poche e non giustificano il prezzo attuale, e che non paga interessi o dividendi; al contrario invece, la sua conservazione comporta spese. L'oro è uno strumento che ha un rendimento negativo.

Nessuna di queste obiezioni regge ad un esame approfondito. Sono sbagliate e irrilevanti.

I beni di investimento dovrebbero offrire rendimenti finanziari -- interessi attivi o dividendi. Ma l'oro non è un bene di investimento, si tratta di una forma di denaro. L'oro è la più antica forma di denaro ancora oggi considerato asset monetario, e l'unica forma di denaro veramente globale (oltre all'argento, ma l'argento è ancora oggi più una merce industriale che finanziaria). L'oro è -- soprattutto -- denaro anelastico. Non può essere creato né essere distrutto da politici e banchieri centrali. Può, naturalmente, essere tassato e confiscato, ma ne parleremo più avanti.

L'alternativa principale all'oro non è pertanto rappresentata da bond, azioni e immobili commerciali, ma dal denaro, vale a dire la cartamoneta dello stato. La persona che "investe" in oro possiede denaro. Il denaro nel vostro portafoglio o sotto il vostro materasso non vi dà un ritorno in contanti. Né lo fa l'oro.

A volte mi si chiede: e se la gente smettesse improvvisamente di pensare all'oro come ad una risorsa monetaria e ad una riserva di valore? Il suo prezzo non scenderebbe ripidamente? -- E' una domanda lecita. Ma vale anche per i soldi di carta. Infatti, vale di più per la cartamoneta.

Ogni asset monetario -- che sia oro, biglietti cartacei dello stato, o voci elettroniche nella vostra banca -- riceve il suo valore (valore di scambio o potere d'acquisto) solo dalla popolazione che effettua scambi, e da nessuno e niente altro, né dallo stato, né da qualsiasi uso non monetario dell'asset monetario. Se la popolazione smettesse di trattare l'elemento in questione come denaro, o lo utilizzasse meno come denaro o solo con uno sconto, perderebbe il suo valore monetario. Questo discorso riguarda anche la cartamoneta dello stato. E' un segno dello spirito dei nostri tempi (irrimediabilmente statalista) che molte persone credano che lo stato "assegni" valore alla cartamoneta e in qualche modo supporti questo valore. Non è vero. La verità è che i biglietti di carta nel vostro portafoglio hanno potere d'acquisto (e quindi hanno un valore oltre il loro contenuto cartaceo) per un motivo e una sola ragione: la popolazione li accetta come mezzo di scambio, la popolazione li accetta in cambio di beni e servizi. La popolazione determina anche l'esatto potere d'acquisto di queste banconote in ogni momento e luogo. Lo stato non copre nemmeno con qualcosa la sua cartamoneta. Se portate i vostri biglietti di carta alla banca centrale, che cosa ottenete in cambio? -- Il resto.

I soldi di carta vanno e vengono. In effetti, nel corso della storia ogni esperimento con i soldi di carta è finito con un fallimento ed una sovra-emissione come causa predominante di morte. La sterlina e il dollaro sono oggi le due monete più antiche in giro, ma nella maggior parte della loro storia sono stati legati all'oro e all'argento, cosa che ha limitato la loro emissione. Il nostro sistema di monopoli monetari fiat risale al 1971, almeno nella sua forma attuale. Solo nel XX secolo sono stati registrati quasi 30 casi di iperinflazione.

Al contrario, l'oro è stato denaro per almeno 2,500 anni. Dovreste essere più preoccupati per un mancato utilizzo dell'oro, o del denaro di carta?

L'oro è denaro apolitico, non manipolabile, e globale, sostenuto da una storia ed una tradizione senza precedenti. Questo è l'asset che voglio quando i nostri vari laureati nelle banche centrali, i burocrati al Tesoro ed al Ministero delle Finanze, e i nostri politici sociopatici spingeranno il sistema sul bordo dell'abisso. Il che sta avvenendo ora.

Ricordate, la cartamoneta è sempre uno strumento politico, l'oro è denaro del mercato e apolitico. I soldi di carta vanno e vengono, l'oro è "eterno" (per quanto ne sappiamo al momento).

Dovete aver chiaro nella vostra mente perché volete comprate oro.

In ogni momento, tutti i vostri beni -- tutta la vostra ricchezza -- possono essere suddivisi in tre categorie: beni di consumo, beni di investimento, e denaro. Per la maggior parte dei vostri beni, la categoria è abbastanza chiara: gli abiti che indossate e la macchina che guidate sono beni di consumo; i vostri fondi di investimento o i vostri portfolio azionari sono investimenti; le banconote nel cassetto sono denaro. Per alcune cose non è così chiaro: Un dipinto costoso potrebbe essere un investimento, ma se lo appendete in salotto e ve lo godete è anche un bene di consumo duraturo. La casa in cui vivete potrebbe essere entrambe le cose, ma nella maggior parte dei casi si tratta più di un bene di consumo duraturo che di un investimento: la usate nel tempo, anche se lentamente, e non è possibile liquidarla facilmente. Dovete pur vivere da qualche parte.

La ricchezza che non state consumando qui e ora, ma volete conservare per il futuro, può quindi essere posseduta sotto forma di denaro o di beni di investimento. Il denaro non vi dà (di solito) alcun ritorno ma ha altri vantaggi, vale a dire, vi permette di conservare il vostro potere d'acquisto, almeno se è denaro sonante, e al tempo stesso conserva una completa flessibilità. Non state impegnando le vostre risorse in un qualsiasi bene di investimento (o bene di consumo); rimanete in disparte ad aspettare per vedere come andranno le cose. Ma se possedete un asset monetario -- una riserva di valore e un mezzo di scambio accettato (quasi) universalmente -- potete ri-entrare nel mercato rapidamente e facilmente. Ci sarà sempre qualcuno che comprerà il vostro oro in futuro (cosa tutt'altro che certa nel caso della maggior parte dei vostri beni di consumo e di investimento, e anche nel caso dei soldi di carta dello stato).



Perché l'oro adesso?

Sembra che questo sia il momento opportuno per restare in disparte, per non impegnarsi in mercati azionari, obbligazionari e immobiliari, o almeno mantenere la propria esposizione a questi mercati molto bassa, dal momento la crescita monetaria pluriennale ha gonfiato e gravemente danneggiato i prezzi dei beni di investimento ordinari. Purtroppo, questa manomissione dei prezzi rappresenta gli sforzi di manipolazione dei burocrati per evitare una discesa dolorosa.

I banchieri centrali dicono -- apertamente e senza vergogna -- che mantenere i prezzi degli asset a livelli elevati è ora parte del loro mandato (se non la parte principale)  e, se possibile, addirittura incrementarli ulteriormente. Naturalmente, questo richiederà maggiore stampa di denaro e tassi di interesse eternamente super-bassi, e di certo disincentiverà il possesso di cartamoneta. Coloro che amano scommettere sui burocrati potrebbero affermare che ha senso possedere gli asset finanziari i cui prezzi vengono manipolati dai banchieri centrali. Fino a quando i banchieri centrali non si vergogneranno di azionare le stampanti sempre più velocemente, faranno come dicono loro. Beh, anche sotto la più rosea delle ipotesi, questa tesi non supporta gli investimenti nelle obbligazioni. In linea di principio potrebbe essere una tesi a favore di mercati azionari e immobiliari (come una sorta di "asset reali"), ma come spiegherò in seguito anche in relazione a tali asset non la ritengo sicura. Sia come sia, la bellezza dell'oro è che vi permette di restare ai margini ed entrare in campo quando serve. Possedere oro rimuove in misura considerevole la vostra ricchezza dal gioco artificialmente truccato ed apertamente manipolato dei mercati finanziari. Uscite dal sistema monetario fiat, e contemporaneamente scommettete sull'ulteriore svilimento della cartamoneta. La scommessa è questa: I banchieri centrali sono all'angolo. Lo stato, le banche, i fondi pensione, le compagnie di assicurazione, i fondi di investimento -- tutti finiranno in grossi guai -- o in un casino peggiore di quello in cui già sono -- senza denaro a buon mercato della banca centrale. Ergo, la politica del denaro super-economico dovrà continuare fino all'amara fine.

Ci sono ancora alcune cose da dire sull'oro, ma prima di farlo dobbiamo parlare dell'asset peggiore.



Bond -- a mio avviso la peggior classe di asset

I bond sono asset ideali se soffrite di un desiderio di morte finanziaria. Mettiamola in questo modo: Dopo 40 anni di produzione monetaria quasi implacabile, e in accelerazione, abbiamo troppo debito. Quando acquistate i bond acquistate debito, e c'è né un sacco in giro. E non è nemmeno economico. Nella maggior parte dei casi è ridicolmente costoso, soprattutto se si considera che la maggior parte non verrà mai ripagato.

Ciò è particolarmente vero per i titoli sovrani dei governi più importanti, che sono probabilmente tra i peggiori "asset" del pianeta, ma stranamente sono ancora considerati dei "rifugi sicuri," un concetto ridicolo tanto per cominciare. Quali sono le prospettive a lungo termine dei titoli di stato? Ricordate che la maggior parte degli stati è ormai tossicodipendente di credito, si basano disperatamente su bassi tassi e su credito a basso costo per finanziare le loro incurabili abitudini di spesa, e si appoggiano sempre sulle loro banche centrali per ottenere le correzioni quotidiane. Se le banche centrali smettessero di stampare moneta e quindi smettessero di finanziare i governi, essi andrebbero in rovina. Se le banche centrali continuano a finanziare i governi dovranno continuare a stampare soldi, e questo porterà certamente ad un aumento dell'inflazione ad un certo punto, e quel punto può anche essere vicino.

Come investitori, finirete per perdere denaro attraverso il default o attraverso l'inflazione, e se si tratta di una iperinflazione ci sarà il default alla fine dell'iperinflazione. Per l'investitore obbligazionario la scelta è tra la morte per impiccagione e la morte per annegamento.

Se questo sembra troppo drammatico, allora chiedetevi in quale scenario si vince o potete come minimo riuscire a riprendervi i vostri soldi. Solo se le attuali politiche genereranno un ritorno (lento e costante) ad una crescita auto-sostenuta che sia priva di inflazione e permetta alle banche centrali di rimuovere lentamente e in modo indolore l'espansionismo e di sgonfiare i propri bilanci troppo cresciuti, e solo se la classe politica diventi davvero responsabile, si discosti dalla sua spesa sconsiderata, metta a posto i conti, e cominci a confrontarsi col debito.

Sì, e gli asini possono volare!

Che questo scenario sia chiaramente la base strategica dei money manager professionisti non dice molto sulla sua solidità o anche sulla sua remota probabilità. E' semplicemente lo scenario in cui l'industria finanziaria ne esce illesa, con dimensioni, reputazione e flusso di guadagni intatti. E' anche l'unico scenario in cui avrete bisogno poco del denaro -- né della cartamoneta né dell'oro -- e potreste lasciarlo interamente investito in azioni, obbligazioni e immobili, poiché le rosee prospettive di risoluzione delle crisi e la crescita eterna giustificheranno in ultima analisi le alte valutazioni di oggi. Questo è lo scenario che il settore finanziario preferisce e nel quale crede ardentemente -- come ci credono tutti i politici, i banchieri centrali, i Keynesiani ed i vari interventisti. Buona fortuna a tutti! Temo che questo sia un pio desiderio infarcito di uno scarso senso dell'economia.

Ogni giorno che i mercati sono aperti il governo degli Stati Uniti prende in prestito un supplemento di $4 miliardi, più o meno. Per 5 anni consecutivi il deficit di bilancio del paese è stato notevolmente superiore ad $1 bilione. La Gran Bretagna è tra le società più indebitate del mondo se si combinano debito pubblico e privato, e nonostante tutte le chiacchiere della stampa "sull'austerità," il settore pubblico continua a sprofondare nel debito. Il Giappone è stata a lungo un insetto in cerca di un parabrezza.

Gli investitori obbligazionari potrebbero ribattere che è tutta una questione di tempismo. Fino a quando non arriva la morte, si possono raccogliere i frutti. -- Beh, quasi. Con rendimenti compresi tra 1 e il 2 per cento per le obbligazioni delle principali nazioni sull'orlo della bancarotta, non ha molto senso, a mio parere, rimanere seduti su una gigantesca polveriera e sperare che la miccia sia abbastanza lunga. Quando scoppierà, le conseguenze saranno rilevanti.



Perché i bond non vengono svenduti?

Come David Stockman ha sottolineato, gran parte del mercato del Tesoro USA non è di proprietà ma dato in prestito. I grandi primary dealer e molti hedge fund posseggono titoli di stato come posizioni di trading finanziate dal denaro a buon mercato della FED. Questa è la vera ragione dietro la nuova politica sulle comunicazioni della FED. Ben Bernanke promette di mantenere i tassi (e quindi i costi di finanziamento della comunità commerciale) vicino allo zero non solo nel breve termine, ma anche oltre il mandato della sua presidenza alla FED. L'obiettivo è quello di fare in modo che questi creditori del debito del Tesoro rimangano coinvolti e contribuiscano a finanziare lo stato.

Poi ci sono i grandi enti burocratici di gestione del risparmio che, storicamente, hanno sempre fornito una casa affidabile per i titoli di stato: compagnie di assicurazione, fondi pensione, fondi sovrani, banche centrali estere. L'avversione al rischio e l'inerzia intellettuale stanno sostenendo i mercati obbligazionari sopravvalutati. Qui, le grandi decisioni di investimento sono prese da commissioni di fund manager professionisti che sono spesso responsabili di quantità oscene di denaro. Battere il mercato ed ottenere rendimenti superiori è un obiettivo che si trova da qualche parte tra l'estremamente improbabile e il completamente impossibile. Sono destinati a fallire, e in questa posizione di nervosa incertezza tutti si aggrappano alle stesse azioni:

  1. fare quello che fanno tutti;
  2. attenersi a ciò che ha funzionato in passato;
  3. attenersi alla presunta saggezza del settore, come ad esempio "mai combattere la FED"; "i titoli di stato sono asset sicuri perché il governo può sempre pagarli," e così via.

L'ultimo punto non ha alcun fondamento nella teoria e nella storia, e appare sempre di più come un presupposto mitico, ma questa è la linea di ragionamento dei fund manager e si attengono ad essa.

Che i titoli di stato siano un investimento sicuro non può di certo essere lasciato come una questione di semplice opinione, ma deve essere sancito dalle leggi del paese e la rapida espansione dello stato di polizia in finanza è già in funzionamento. Attraverso la legislazione e la regolamentazione, lo stato è impegnato a costruire una prigionie per il proprio debito intorno agli investitori.

Lo stato regola le banche ed è da tempo che sta dicendo loro che se vogliono prestare il loro denaro in modo sicuro dovrebbero darlo allo stato. Ovunque, i requisiti patrimoniali imposti dallo stato sulle banche possono essere meglio soddisfatti con l'acquisto di titoli di stato. I vantaggi sono evidenti: le banche Spagnole hanno pesantemente aumentato la loro esposizione ai titoli di stato Spagnoli "sicuri" nel corso dell'ultimo anno, da circa il 13% dei loro bilanci al 31%. E quello che è sicuro per le banche è certamente sicuro per compagnie di assicurazione, fondi pensione e altri bacini di risparmio "socialmente rilevanti." "Controlli sui capitali" è un termine brutto. Molto meglio chiamarli "regolamentazione," e le masse sono state sufficientemente indottrinate con l'idea che la crisi finanziaria è stata causata dalla mancanza di "regolamentazione" in modo che lo stato possa ora, in modo sicuro e con calma, stringere le viti.

Temo che in larga misura tutto ciò sia anche benvoluto dal settore degli asset management. In un mondo instabile e sempre più incerto, sentirsi dire cosa comprare pone una grande responsabilità sulle proprie spalle. Anche se molti money manager individualmente si lamentano per le soffocanti restrizioni e normative, di solito tutti i settori investiti da un boom fuori misura (una volta che si trovano di fronte alla sua fine) abbracciano felicemente l'intervento dello stato per evitare di essere ridimensionati troppo duramente dalle forze di mercato. Piuttosto che vedere il ritorno dei "bond vigilantes" che negli anni '70 e '80 infondevano paura e delirio nei debitori, ma che vagavano per il panorama finanziario di un'altra epoca (quella in cui gli adulti avevano ancora il permesso di fumare in pubblico), molto probabilmente assisteremo al triste spettacolo di timidi money manager ammassati in classi di asset ufficialmente sanzionati dallo stato di polizia nei mercati finanziari.

Tutto questo può aiutare a spiegare perché gli asset costosi possono diventare sempre più costosi, ma queste sono, in fin dei conti, solo circostanze attenuanti che al massimo rinvieranno la fine dei giochi, ma non la cambieranno.

Un modo popolare per razionalizzare gli investimenti in obbligazioni è quello di pensare che siano protezioni contro la deflazione. Ogni volta che le forze della liquidazione e della pulizia hanno il sopravvento, l'andamento delle obbligazioni è buono. Questo può accadere nel breve termine, ma ogni correzione deflazionistica di lungo periodo è veleno per i bond sovrani: il gettito fiscale diminuirà, la spesa pubblica non discrezionale aumenterà, e il rischio di credito si intensificherà. Il pendolo del destino del mercato obbligazionario oscillerà semplicemente dal rischio di un aumento dell'inflazione al rischio di default.



Oro ed altri "asset reali" (azioni ed immobili)

Si sostiene spesso che le azioni e gli immobili siano anche buone protezioni contro l'inflazione, e conosco molte persone che li preferiscono all'oro. Ne capisco la logica, ma non sono d'accordo con la conclusione. L'oro potrebbe non essere più a buon mercato, perché quello che spiego in quell'articolo è stato per un decennio una forza potente dietro all'oro. Ma direi che le azioni e gli immobili sono in generale molto più sopravvalutati poiché l'attuale infrastruttura finanziaria è stata progettata per trasferire i nuovi fondi negli asset finanziari e immobiliari ma non nell'oro, e la nostra infrastruttura finanziaria opera su questi principi da decenni. Quante persone conoscete che non solo detengono oro, ma l'hanno acquistato con un prestito dalla propria banca? Ora fatevi la stessa domanda rispetto al settore immobiliare. -- L'oro è il grande asset "scarsamente posseduto." La sua quota nei portfoli globali è minuscola. Non svolge quasi alcun ruolo nella gestione patrimoniale istituzionale.

E' vero che durante le fasi deflazionistiche, quando la spinta inflazionistica da parte delle banche centrali diminuisce un po' e torna prorompente la voglia dei mercati di liquidare ancora una volta, l'oro viene spesso svenduto rispetto alle azioni. Ma io credo che il rischio di un periodo più lungo di correzione deflazionistica pone un problema molto più grande sulle azioni, e di conseguenza sul mercato immobiliare, che sull'oro.

Inoltre, chiedetevi come le azioni e gli immobili se la passeranno in una crisi inflazionistica o in una catastrofe valutaria. Quali aziende faranno soldi, pagheranno dividendi o addirittura sopravviveranno? Quali inquilini, sia essi residenziali o commerciali, continueranno a pagare l'affitto? Non sto dicendo che tutte queste azioni e tutti gli immobili diventeranno inutili -- lungi da me prevedere una fine della civiltà in stile "Mad Max." Ci si deve infatti aspettare che determinate azioni e beni immobili selezionati si riveleranno strumenti decenti per attraversare la valle di lacrime, e per uscirne con la propria prosperità intatta. Ma quali? Se si considera ogni grave crisi economica, sia inflazionistica o deflazionistica, l'oro batte le azioni e gli immobili. (Azioni e immobili sono superiori alle obbligazioni e alle banconote, ed è per questo che li ho designati come potenziali possedimenti.)

Inoltre, vi è un aspetto dell'investimento immobiliare che è, a mio parere, spesso trascurato o sottovalutato: La vostra proprietà è come un accordo di matrimonio con il fisco locale, come il mio amico Tristan Geschex continua a ricordarmi. La Guerra alla Ricchezza si sta intensificando, così come i problemi di bilancio della maggior parte degli stati. Entrambe le cose vanno di pari passo. Il settore immobiliare è un frutto facile da cogliere per lo stato, e la tassazione su di esso quasi certamente aumenterà. Quel valore di mercato e quel reddito di locazione che il vostro immobile riuscirà a sostenere durante i capricci della crisi, sarà probabilmente sottoposto a tassazione da parte dello stato in bancarotta. Anche la proprietà d'oro potrebbe essere limitata o fortemente tassata. Questo è certamente un rischio. Ma come ho detto, l'oro è ancora un asset sottovalutato, e c'è ancora la possibilità che si possano trovare soluzioni per i vostri averi in oro affinché possiate ridurre le implicazioni fiscali. Quando i venti del cambiamento altereranno il panorama politico nel proprio paese di residenza e porteranno la Guerra alla Ricchezza alla vostra porta, potreste ancora -- se sarete veloci e fortunati -- imballare le vostre cose, prendere il vostro oro e spostarvi da qualche altra parte (fintanto che ve lo lasceranno fare), forse anche ottenere una cittadinanza diversa (fintanto che ve lo lasceranno fare), ma possedere una proprietà significa aver inchiodato a terra la propria ricchezza e approvare qualsiasi elisir miracoloso i ciarlatani (es. i politici) venderanno ai vostri compagni elettori.



Cartamoneta vs. Oro

In quale scenario la cartamoneta batterebbe l'oro, cioè, in quale scenario il prezzo dell'oro in cartamoneta calerebbe bruscamente? -- La risposta è chiara, a mio parere: Se le banche centrali fermassero la stampante, smettessero di abbassare artificialmente i tassi di interesse ed accettassero pienamente le conseguenze per le altre classi di asset e per l'economia. Se le banche centrali decidessero di difendere il valore della loro cartamoneta ed assegnassero una maggiore importanza a questo obiettivo rispetto a quelli di oggi (sostenere l'illusione di solvibilità delle banche e degli stati, finanziare i governi, puntellare i prezzi degli asset, creare scatti di crescita a breve termine).

Il grande mercato rialzista dell'oro nel 1970 finì duramente nel 1980, quando l'allora presidente della FED Paul Volcker fermò la stampante, lasciò salire i tassi di interesse, e permise all'economia di scivolare in recessione. Il dollaro di carta godette di una rinascita e il prezzo dell'oro calò.

La mia opinione è che questo è estremamente improbabile che accada oggi. Il sistema finanziario globale è molto più indebitato di quanto non lo fosse 32 anni fa, e attualmente è molto più dipendente dal denaro a buon mercato dalla banca centrale. Nel 1980, il debito totale del governo degli Stati Uniti era meno di $1 bilione, oggi i deficit annuali sono più grandi. La ricaduta per la fine del denaro gratuito sarebbe terribile, e la maggior parte dei politici considerano inaccettabili le conseguenze. Oggi, non ci sono strategie disponibili che potrebbero attutire l'impatto. Nei primi anni '80, l'allora presidente Reagan si oppose al denaro sonante impiegando una politica fiscale espansiva, e nel corso della sua permanenza in carica lasciò crescere il deficit di bilancio. Oggi, il mercato obbligazionario finirebbe presto nei guai senza il sostegno della banca centrale, e il governo affronterebbe presto un abisso simile a quello Greco.

Ma anche se ciò dovesse davvero accadere, penso che l'oro farebbe ancora meglio di azioni ed immobili, e certamente dei bond, che soffrirebbero enormemente il rischio di default in rapido aumento. La correzione deflazionistica è anche un'enorme minaccia per il sistema bancario sotto pressione, il che significa che potreste non voler tenere i vostri soldi di carta sotto forma di depositi bancari. Anche in questo caso, l'oro sembra essere una decente difesa.



Come possedere oro

Personalmente, credo che si dovrebbe possedere oro fisico (barre e monete), e non ETF, derivati o conti d'oro. Se voleste possederlo all'interno del sistema bancario (non è l'ideale, ma ci potrebbero essere delle motivazioni a supporto), dovreste insistere per averlo in forma assegnata, cioè, chiaramente ripartito vicino al proprio nome e identificato da numeri di serie. Oppure, tenete l'oro in una cassetta di sicurezza presso una banca. In alternativa, ci sono ora una serie di asset manager specializzati o rivenditori d'oro che offrono anche luoghi di immagazzinamento.

Credo che al momento il rischio di confisca dell'oro sia piccolo nella maggior parte dei paesi, ma le cose potrebbero cambiare. Il rischio di tassazione dell'oro o di restrizioni sulla sua proprietà è un po' più alto. I posti più sicuri in cui conservare l'oro sono probabilmente la Svizzera (ancora) e Singapore, ma se vivete nel posto sbagliato o avete il passaporto sbagliato, avere il vostro oro lì potrebbe non proteggervi dalla lunga mano del governo quando inizierà a mostrare interesse per il vostro oro. Non è una sorpresa che le persone che hanno veramente a cuore la loro ricchezza (spesso sono persone molto ricche) ora pensano di cambiare residenza e cittadinanza. L'ultima volta che il governo degli Stati Uniti ha confiscato l'oro privato (nell'Aprile 1933), prese solo quello all'interno del territorio degli Stati Uniti e molte persone conservarono il proprio oro seppellendolo semplicemente nel cortile di casa. Credetemi, la prossima volta che verrà confiscata la proprietà privata, il processo non sarà trattato in modo così dilettantesco.

In ogni caso, queste sono solo le mie opinioni. Come ho detto, cibo per la mente...

Nel frattempo, lo svilimento della cartamoneta continua.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/