Bibliografia

venerdì 5 ottobre 2012

Perché i Banchieri Scemi Amano il Keynesismo

Siamo arrivati ormai ad una vera e propria guerra. Armata? Sì, ma con carta ed inchiostro come armi. Una guerra delle valute, quindi. Abbiamo ottenuto la classica "dichiarazione di guerra" quando, dopo che Bernanke aveva annunciato il QE "open-ended," il dollaro è calato del 2.2% rispetto all'euro, dell'1.6% rispetto al dollaro Australiano e dell'1.1% rispetto al dollaro Canadese. A parte l'annuncio della BCE avvenuto in precedenza (come era prevedibile), lo zio Ben ha fatto in modo che con il suo annuncio si unissero alla "festa" altri invitati: il 17 Settembre la banca centrale Brasiliana ha messo all'asta contratti reverse swap per $2.17 miliardi in modo da abbassare artificialmente la propria valuta, il 18 Settembre Turchia e Perù hanno tagliato drasticamente i tassi di interesse, il 19 Settembre la Banca del Giappone ha lanciato un nuovo programma d'acquisto di asset (durata 6 mesi) tra i 70 e gli 80 bilioni di yen. Keynesismo allo stato puro: se una cosa non funziona, allora una dose maggiore funzionerà. Questa stupida convinzione è l'unico appiglio rimasto ad una manica di banchieri centrali in preda al panico. Nell'area euro la disoccupazione è arrivata all'11.5%, negli Stati Uniti all'8%. Coloro che beneficeranno da tali mosse saranno i possessori dei titoli che verranno monetizzati (bond del governo, azioni, asset immobiliari, ecc.), ma nella realtà questi vantaggi non riusciranno a tenere il passo della svalutazione delle monete. Certo, nel breve termine potrà esserci una parvenza di stabilità, ma sarà semplicemente un'illusione data la debolezza strutturale dietro il sostegno dei prezzi di questi asset particolari: lo svilimento delle valute. L'inflazione derivante da questa politica sconsiderata spingerà in su i tassi di interesse e allora sapremo quale sarà il destino del mondo: Grande Depressione 2 o inflazione di massa. Fate le vostre scommesse.
_________________________________________________________________________________


di Gary North


Reality Check (2 Ottobre 2012)

I banchieri scemi amano i salvataggi governativi. Anche i Keynesiani. I banchieri scemi inorridiscono davanti ai feedback economici negativi a causa delle decisioni stupide. Anche i Keynesiani. I banchieri scemi amano l'inflazione monetaria che porta a profitti bancari. Anche i Keynesiani. I banchieri scemi amano governi nazionali grandi abbastanza da salvare le banche di grandi dimensioni. Anche i Keynesiani. I banchieri scemi odiano gli assalti agli sportelli bancari. Anche i Keynesiani. I banchieri scemi vogliono un mandato senza responsabilità personale. Anche i Keynesiani.

Paul Krugman è il portavoce principale del Keynesismo nel nostro tempo. Considera il suo lavoro come un modo affinché i contribuenti salvino le grandi banche multinazionali. Quando i contribuenti oppongono resistenza, li mette in ridicolo per essere miopi.

Nasconde la sua posizione come difensore degli interessi bancari venendo a nome dei lavoratori. Ma i salvataggi delle grandi banche sono l'implicazione inevitabile delle sue politiche raccomandate. E' amico dei banchieri multinazionali. Anche il suo collega di Princeton, Ben Bernanke.

Possiamo vederlo nel suo recente articolo in cui richiede che il governo Tedesco, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea prestino più soldi al governo della Spagna, anche se il governo si rifiuta di tagliare le spese.

Vuole che l'economia eviti i costi del rimborso dei prestiti al Nord. Ci devono essere più prestiti al governo così ci potranno essere più pagamenti alle persone col sussidio di disoccupazione, che spenderanno soldi, e rilanceranno l'economia. Allora questo permetterà ai debitori Spagnoli di soddisfare i loro pagamenti degli interessi alle banche Tedesche.

Quindi, una volta caduti nella trappola dei prestiti in sofferenza concessi ai fannulloni, i banchieri devono concedere più prestiti cattivi. Perché dovrebbero farlo? Perché il governo Tedesco, la BCE e il FMI continueranno a comprare i titoli di stato della Spagna.

Se questo ricorda Bernanke e Paulson nel 2008, è perché hanno impostato il modello.

L'Europa sta entrando in una fase di recessione. Vi è una persistente crisi di bilancio in Grecia, Portogallo e Spagna, che è enorme.

La Germania è entrata in una fase di recessione. Probabilmente anche la Gran Bretagna.

Krugman è costernato per le richieste del FMI, della BCE, e dei politici della Germania secondo cui una spesa ridotta dei governi PIIGS debba essere una condizione per ricevere gli aiuti del FMI e della Germania. E' un Keynesiano. Odia l'idea dell'austerità, che significa austerità per le burocrazie governative. Vuole maggiore spesa da parte dei governi.

E' sempre possibile prendere un articolo per confutare le tesi che confuta. Egli è naturalmente anti-austerità, favorisce i deficit.



LA BCE AL SALVATAGGIO

Ha iniziato il suo articolo con una sintesi della promessa della Banca Centrale Europea di mantenere solvibili i governi acquistando il loro debito. Questo era illegale in passato. Ma la BCE ha infranto le regole del trattato della zona euro. Questa violazione delle norme ha "placato" i mercati, ha detto. Tutto quello che un paese debitore doveva fare era chiedere aiuto, il che significa soldi dei salvataggi.

Poi sono scoppiati scioperi in Grecia e in Spagna per protestare contro "l'austerità," cioè contro i tagli di bilancio del governo. Economicamente è un male, ha detto. "Con la disoccupazione ai livelli della Grande Depressione e con i lavoratori della classe media ridotti a rovistare tra i rifiuti in cerca di cibo, l'austerità è già andata troppo oltre. E questo significa che non è un affare, dopo tutto."

Ha riassunto i media finanziari, che pensano che le nazioni fannulone non andranno in default.

Molti commentatori suggeriscono che i cittadini di Spagna e Grecia stanno solo ritardando l'inevitabile, protestando contro i sacrifici che devono, difatti, essere realizzati. Ma la verità è che i manifestanti hanno ragione. Più austerità non è di alcuna utilità; i giocatori veramente irrazionali qui sono i presunti politici e funzionari seri che esigono un dolore maggiore.

Questo è Krugman allo stato puro. Non ha mai incontrato un deficit federale che non gli piacesse. Non ha mai incontrato un sindacato del governo che non gli piacesse.

Ha detto che la Spagna sta soffrendo a causa delle conseguenze dello scoppio della sua bolla immobiliare. Ha detto che ha causato un boom e ha fatto aumentare i prezzi. Non ha spiegato come. Perché i prezzi delle case sono aumentati? Tassi di interesse bassi. Perché c'erano tassi di interesse bassi? Perché le banche Europee del nord hanno prestato denaro appena creato in cambio di titoli di stato Spagnoli. Le banche Tedesche erano tra queste.

Quando la bolla è scoppiata, la Spagna è stata lasciata con il difficile problema della competitività da recuperare, un processo doloroso per cui ci vorranno anni. A meno che la Spagna non lasci l'euro – un passo che nessuno vuole prendere – è condannata ad anni di disoccupazione.

In primo luogo, la Spagna non è mai stata molto competitiva. Questo è il nocciolo della questione. Ma ha preso in prestito a tassi applicati ai Tedeschi, che sono competitivi. Questo è stato imbecille da parte dei banchieri Tedeschi. Ora sono gravati da debito cattivo emesso da una nazione che non è mai stata competitiva – già dal XVII secolo.

Ma questa sofferenza forse inevitabile è notevolmente amplificata dai duri tagli alla spesa, e questi tagli alla spesa infliggono dolore per il bene di infliggere dolore.

Questa è retorica Keynesiana. I tagli non sono necessari al fine di aumentare il dolore fine a sé stesso. I tagli vengono richiesti perché la Spagna ha un enorme deficit. I creditori vogliono che gli interessi vengano pagati in tempo e in euro.

Ha detto che il governo ha registrato un piccolo avanzo fino al 2009. "Un disavanzo elevato è emerso quando l'economia è fallita, ed i ricavi con essa, ma, anche così, la Spagna non sembra avere un elevato peso del debito."

Davvero? Poi cosa è successo? E' semplice: i banchieri stupidi del Nord prestano euro a prezzi bassi. Quando i tassi sono tenuti bassi da investitori obbligazionari stupidi, questo forza verso il basso altro debito a lungo termine. Il debito ipotecario è salito. La bolla è cresciuta.

E' vero, la Spagna sta ora avendo problemi coi prestiti per finanziare i suoi deficit. Questo problema è causato soprattutto dai timori per difficoltà più generali della nazione – non ultimo il timore di disordini politici a fronte di una disoccupazione molto elevata. E cancellare alcuni punti dal deficit di bilancio non risolverà questi timori. In realtà, una ricerca da parte del Fondo Monetario Internazionale suggerisce che i tagli alla spesa nelle economie profondamente depresse può effettivamente ridurre la fiducia degli investitori, perché accelera il ritmo del declino economico.

Quindi, la spesa pubblica ridotta accelera il declino economico. Perché? Perché sarebbe improduttivo lasciare che il settore privato mantenga questi soldi? Questo è il cuore dell'errore del Keynesismo.

In altre parole, lo stato economico della situazione suggerisce che la Spagna non ha bisogno di più austerità. Non dovrebbe dare una festa, e, di fatto, probabilmente non ha alcuna alternativa (a meno di uscire dall'euro) ad un lungo periodo di tempi duri. Ma i tagli selvaggi ai servizi pubblici essenziali, necessari ai bisognosi, in realtà danneggiano le prospettive del paese per un adattamento di successo.

Pensate a quello che sta dicendo. I tagli sono "selvaggi." Quali sono le prove? Da cosa sono costituiti i tagli selvaggi? Per un Keynesiano, qualsiasi taglio è selvaggio.

Ha scritto che ci sarà "un lungo periodo di tempi duri." Sono d'accordo. Sono già tempi molto duri. Vi è il 50% di disoccupazione tra le persone più che ventenni. Ma perché la Spagna non ha alternative (a meno di uscire della zona euro).



LASCIARE LA ZONA EURO

Ora devo avanzare alcune domande decisamente non-Keynesiane. In primo luogo, perché un'uscita della Spagna dalla zona euro terrebbe lontani i tempi duri? Questo è ciò che indica Krugman, ma non capisco il motivo per cui dovrebbe essere così. Che cosa c'è nell'euro, vale a dire l'utilizzo dell'euro all'interno di una zona di libero scambio, che ha creato questi tempi duri?

Un euro forte sta creando tempi duri in Spagna, perché non c'è quasi nulla che la Spagna possa esportare che chiunque nel nord Europa voglia comprare. Quindi, gli Spagnoli non possono ottenere abbastanza soldi in euro così il governo li raccoglie dalla popolazione per rispettare i pagamenti sul proprio debito.

In altre parole, il governo ha venduto IOU durante il boom. L'economia è crollata. L'economia è crollata perché le inefficienze nella produzione Spagnola non consentono di competere efficacemente con le economie del Nord.

Perché lasciare la zona euro aiuterebbe la Spagna? Ci sarebbe un certo aumento delle esportazioni, ma solo se la nuova unità monetaria, probabilmente la peseta, diminuirà di valore in rapporto all'euro. Perché dovrebbe accadere ciò? Perché la banca centrale Spagnola avrebbe il potere legale di produrre pesetas in grandi quantità. Inflazionerebbe la moneta. Ciò ridurrebbe il valore della peseta in rapporto all'euro. Così, la Spagna dovrebbe registrare più esportazioni. Ma, in opposizione a ciò, i cittadini della Spagna non sarebbero in grado di permettersi di importare molto da fuori della Spagna. Ciò taglierebbe drasticamente le importazioni, cosa che farebbe aumentare i prezzi interni. La popolazione non sarebbe in grado di acquistare molti beni e servizi, proprio perché la fornitura di servizi provenienti dalla Germania verrebbe interrotta.

La riduzione di beni disponibili dal nord Europa significherebbe austerità per la popolazione. Vorrebbe dire che la gente dovrebbe tagliare la spesa. Ci sarebbe un vero e proprio disagio tra quelle persone che ancora hanno un lavoro.

Alcuni Spagnoli potrebbero vincere se partissero. Altri – la maggior parte delle persone – perderebbero. Lasciando l'euro l'unica cosa che il governo Spagnolo può fare è ridistribuire il dolore, e distribuirebbe il dolore in direzione di quei cittadini che desiderano acquistare beni di alta qualità dal nord Europa. Ciò andrebbe a grande beneficio dei produttori inefficienti che sono membri dei sindacati in Spagna, ma sicuramente non aiuterebbe i clienti Spagnoli.

Krugman vuole sapere perché qualcuno raccomanderebbe l'austerità. Sembra che tutti la consiglino.

Parte della spiegazione è che in Europa, come in America, Troppe Persone Serie sono state stregate dal culto dell'austerità, dalla convinzione che i deficit di bilancio, non la disoccupazione di massa, siano il pericolo chiaro e presente, e che la riduzione del deficit risolverà in qualche modo un problema causato dall'eccesso del settore privato.

Scrive con le maiuscole "persone molto serie," perché pensa che sono persone non economicamente intelligenti. Sono soltanto serie. Non sono Keynesiane. Non capiscono che i deficit di bilancio sono molto buoni per le economie.

Emerge la mia seconda domanda. Cosa hanno a che fare i deficit di bilancio con l'uscita dalla zona euro? Come è possibile che uscire dalla zona euro permetterà al governo centrale di ravvivare l'economia avendo semplicemente dei deficit? Che cosa c'è nelle pesetas che permetterà al governo di superare questi problemi economici per mezzo di deficit, quando non riesce a superare questi mali avendo deficit in euro? In altre parole, cosa rende efficace il Keynesismo nel ridurre la disoccupazione? La risposta è chiara, secondo il Keynesismo: la capacità della banca centrale di creare enormi quantità di denaro fiat da prestare al governo. Il governo poi implementerà grossi deficit.

Prossima domanda. Da dove dovrebbe saltare fuori la ritrovata produttività? Perché avere grossi deficit in denaro fiat sarebbe la via per sfuggire agli effetti della bolla immobiliare? Non ne parla. Ma è l'essenza del sistema Keynesiano l'esistenza di una tale relazione. Deficit enormi finanziati dal denaro fiat sono la soluzione che i Keynesiani suggeriscono in ogni rallentamento economico.



LA RESISTENZA TEDESCA

Ma questa non è una spiegazione sufficiente per Krugman. Vuole un'altra spiegazione, in questo caso politica. Sembra che in Germania ci sia un'idea ampiamente diffusa. Non è saggio per i banchieri Tedeschi comprare un sacco di nuovi titoli Spagnoli a tassi di interesse bassi. Questo è quello che hanno fatto, cosa che ha creato la bolla immobiliare. Gli elettori Tedeschi pensano che prestare più soldi alla Spagna sia come buttare il denaro dei contribuenti in uno scarico.

Le banche Tedesche hanno comprato il debito che è stato emesso da debitori Spagnoli, ed ora i mutuatari non possono ripagare il debito. E' naturale che non possano ripagare il debito. Non c'era modo al mondo con cui potevano mettere le mani sugli euro necessari a ripagare il debito. Non avevano nulla da esportare in Germania che avrebbe permesso loro di ripagare il debito. Quelle banche Tedesche non si sarebbero mai aspettate che la Spagna non avrebbe ripagato il debito.

Ora i tassi d'interesse Spagnoli sono in aumento. Il valore di mercato dei titoli Spagnoli detenuti dalle banche Tedesche è in calo, e la minaccia di un default è in aumento. (Uscire dalla zona euro sarebbe un default parziale.) Sorpresa, sorpresa. I banchieri scemi fanno cose stupide, ed i Tedeschi sono stanchi di salvare i banchieri Tedeschi scemi. Ma questo non soddisfa Krugman.

Oltre a ciò, una parte significativa dell'opinione pubblica in centro Europa – soprattutto in Germania – è profondamente legata ad una visione falsa della situazione. Parlate con i funzionari Tedeschi ed interpreteranno la crisi dell'euro come un fatto di moralità, una storia di paesi che hanno vissuto bene ed ora affrontano la resa dei conti inevitabile. Non importa che questo non sia affatto quello che è successo – e il fatto altrettanto scomodo che le banche Tedesche hanno giocato un ruolo importante nel gonfiare la bolla immobiliare in Spagna. Il peccato e le sue conseguenze sono la loro storia, e si attengono a questa.

No, Dr. Krugman, il peccato e le sue conseguenze non sono il problema. E' piuttosto stupido che i banchieri Tedeschi, quando hanno comprato debito Spagnolo, non avessero capito che i bassi tassi di interesse avrebbero comportato un rischio enome di default. I banchieri Tedeschi scemi non si sono abbandonati al peccato, piuttosto alla stupidità economica. Credevano che i PIIGS avrebbero ripagato i loro debiti, il che significa che i PIIGS avevano qualcosa di valore da esportare, cosa che non esisteva.

Peggio ancora, questo è anche ciò che credono molti elettori Tedeschi, in gran parte perché è quello che hanno detto loro i politici. E la paura di una reazione degli elettori, che credono a torto che stanno per essere messi in una situazione difficile per le conseguenze dell'irresponsabilità del sud Europa, induce i politici Tedeschi a non concedere prestiti essenziali alla Spagna e agli altri paesi in difficoltà a meno che non vengano puniti in prima istanza i mutuatari.

Gli elettori sono davvero messi in una situazione difficile per le conseguenze. Non c'è dubbio che ci sarà un'enorme ridistribuzione della ricchezza, in un modo o nell'altro. Il governo attuerà un piano di salvataggio per le banche Tedesche, a spese dei contribuenti. L'unico problema è come: direttamente o concedendo prestiti al governo della Spagna, che pagherà gli interessi con euro presi in prestito.

Ciò andrà avanti per sempre. Nessuno si fiderà nuovamente dei mutuatari Spagnoli a meno che i contribuenti Tedeschi non siano messi in difficoltà per i debiti della Spagna.

Naturalmente, non è questo il modo in cui vengono descritte queste esigenze. Ma questo è quello di cui si tratta veramente. Ed è passato troppo tempo senza che sia stata messa la parola fine a questa assurdità crudele.

Non è né un'assurdità, né è crudele. E' semplicemente il risultato di prestiti irresponsabili da parte di banchieri Tedeschi ad imprese fannullone ed a governi nella zona del Mediterraneo. I banchieri hanno perso centinaia di miliardi di euro, perché i debiti non possono essere rimborsati, ed i banchieri hanno bisogno di qualcuno che li salvi. Dopo tutto, questo è ciò che vogliono sempre i banchieri.

I contribuenti Tedeschi capiscono che saranno gli agnelli sacrificali per salvare le pelli dei banchieri Tedeschi. Non li piace. Preferiscono che i debiti vengano piuttosto ripagati dagli Spagnoli che hanno preso in prestito il denaro. Pensano che gli Spagnoli hanno preso in prestito i soldi, quindi gli Spagnoli dovrebbero rimborsarli. Questa prospettiva, naturalmente, è radicalmente anti-Keynesiana. Nel sistema Keynesiano i debiti non dovrebbero mai essere rimborsati. Si limitano a crescere sempre di più.

Poi arriva il crollo della bolla. Qualcuno si ritrova con una montagna di debiti senza valore. Questo significa sempre i banchieri, e in questo caso, i banchieri Tedeschi.

Se la Germania vuole davvero salvare l'euro, deve lasciare che la Banca Centrale Europea faccia ciò che è necessario per salvare i paesi debitori – e dovrebbe farlo senza chiedere maggiore dolore. (http://www.nytimes.com/2012/09/28/opinion/krugman-europes-austerity-madness.html?src=me&ref=general&_r=1&)

Ecco il punto base di ogni economista Keynesiano. Nessuno dovrebbe mai soffrire per le decisioni sbagliate effettuate in precedenza. Le decisioni negative si sono rivelate disastrose. I banchieri Tedeschi stupidi lo capiscono. Quindi si infastidiscono quando qualcuno dice che non ci dovrebbero essere più prestiti governativi, o più prestiti del FMI, o più inflazione della Banca Centrale Europea per consentire ai debitori Spagnoli di effettuare i pagamenti degli interessi sui prestiti che non possono permettersi di ripagare. Questo non farà altro che aumentare la quantità di debito che dovranno ripagare ai banchieri Tedeschi stupidi.

È per questo che gli elettori Tedeschi vogliono porre fine al processo. Non è perché sono sadici e vogliono infliggere dolore.

Il tutto si riduce a questo. Tutti vogliono un piano di salvataggio. Tutti quelli che fa un sacco di soldi in un momento di boom vogliono una rete di sicurezza, finanziata da altri, quando il boom si trasforma in bust.

Nell'universo Keynesiano, non ci sono mai conseguenze per le azioni di qualcuno. Non ci sono mai sanzioni negative che impongano perdite ai banchieri che fanno prestiti stupidi. Non ci deve essere un ciclo di feedback negativo che ricordi ai banchieri che hanno commesso degli errori, e che i proprietari dello stock di capitale delle banche debbano subire perdite. I banchieri negli Stati Uniti non volevano ciò nel 2008, ed i banchieri Tedeschi non lo vogliono nel 2012.



CONCLUSIONE

Paul Krugman, come Decano degli economisti Keynesiani del nostro tempo, richiede le stesse vecchie soluzioni: enormi deficit pubblici e un'enorme inflazione monetaria. Il gioco deve andare avanti. Coloro che hanno commesso degli errori non dovrebbero soffrire per aver fatto degli errori.

E' stato stupido aver prestato euro a tassi di interesse bassi alle imprese Spagnole. La soluzione Keynesiana per tale stupidità è quella di effettuare una serie infinita di prestiti a tassi di interesse bassi alle stesse banche Spagnole ed imprese Spagnole. In altre parole, gli errori, una volta commessi, devono essere cancellati con ulteriori gravi errori. L'idea è quella di gettare denaro buono in situazioni cattive. Questa è l'essenza del Keynesismo.

Pertanto i banchieri amano il Keynesismo.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


7 commenti:

  1. Ciao Francesco, una domanda, la Spagna, concordo, è un disastro dal punto di vista produzione. Hanno pochissima industria e di qualità infima con prezzi altissimi.
    Ma L'Italia ha (ormai forse aveva?) molto da esportare...ma siamo messi agli stessi passi degli spagnoli...

    RispondiElimina
  2. Ciao Niki.

    Con dati come questi dubito che l'Italia possa ancora puntare sulle esportazioni derivanti dal settore manifatturiero per tentare di rimanere a galla con le proprie forze. E gran parte della crescita potenziale Italiana è fondata sulle esportazioni del manifatturiero.

    Tra l'altro Monti, dopo aver ventilato l'idea di una riduzione del carico fiscale, ha subito fatto marcia indietro lasciando l'onere a dopo le elezioni. Finché non si risolveranno i problemi legati a tasse, spesa e debito, l'Italia rimarrà al palo.

    RispondiElimina
  3. Ciao Francesco,

    oggi, per caso, mi sono accorto di avere in tasca 20euro firmati M.Draghi. Forse non saranno i primissimi ad essermi capitati.
    La nuova stampa sta cominciando materialmente a circolare, ed io non sono vicino alla stampante. Anzi, sono piuttosto distante.
    Ed infatti l'inflazione comincia a salire.
    Proprio come sogna Krugman.

    Ho notato un calo dei prezzi di oro e petrolio nelle ultime ore.
    Secondo me, è una manipolazione proObama dopo la figuraccia al primo dibattito con Romney.
    Se ho ragione credo che nei prossimi trenta giorni ci faranno vedere parecchie cose strane.
    Cerchiamo di vedere cosa c'è dietro.

    RispondiElimina
  4. Mai letto tante fesserie in un solo articolo. Complimenti all'autore.
    Forse Krugman sarà antipatico a qualcuno, ma è uno degli economisti più autorevoli in circolazione (ha vinto il premio Nobel per l'economia 2008) mentre Gary North, chi è? Non dico che chi prende il nobel ha sempre ragione, anzi, ma se poi qualcuno pensa di accomunarlo e liquidarlo come banchiere scemo, beh, francamente come lettore mi sorgono notevoli dubbi sull'intelletto di questo qualcuno. E questo qualcuno è quello che vorrebbe tornare al Gold Standard, o sbaglio? Questo signore probabilmente non ha mai davvero capito perché è stato necessario abbandonare il Gold Standard, non ha capito come funziona la moneta fiat, probabilmente perché è un concetto troppo astratto per il suo intelletto. Non intendo dire che il sistema attuale sia buono o sufficiente, ma proporre un ritorno al Gold Standard è un po' come voler abolire l'algebra, perché le variabili possono assumere qualsiasi valore.
    E va bene libertà di pensiero, ma chi pubblica certi articoli forse farebbe bene a valutarli prima, perché qualche lettore potrebbe non apprezzare la superficialità.

    Mai capito veramente qualcosa sulle relazioni economiche? Mai ragionato fuori da schemi ideologici?
    Qualcuno di lor signori ha mai ragionato veramente sull'inflazione?
    Nessun fatto economico è solo positivo o negativo, ma c'è sempre una contropartita, e la valutazione, chiamiamola giudizio assiologico, dipende molto dal punto di vista. Il punto di vista di chi scrive in questo blog è evidente, nulla di male, rincresce solo la palese inconsapevolezza di questa parzialità e la conseguente incapacità di cogliere altri punti di vista, apprezzandone la loro base teorica e logica e relativizzando il proprio punto di vista, che appunto si basa su presupposti morali e sociali precisi. Il vostro punto di vista non è vero o falso, rispecchia semplicemente un modello economico che risulta vantaggioso o più comodo per chi lo sostiene, nella migliore delle ipotesi è una questione di gusti, nella peggiore deriva da prepotenza e privilegio. E allora non meravigliatevi se un giorno le vostre belle teorie cadono a pezzi come un castello di carte, perché l'altro punto di vista vi sta già avvisando, vi sta dicendo "Bravi, avete capito tutto dell'economia, voi, seguite pure i vostri sporchi interessi, così mandate a puttane la vostra bella economia. Grazie comunque, ci state aiutando perché rendete tutto più veloce. Se non ve ne siete ancora accorti, il periodo storico sta cambiando ed il vostro modello economico non è più adatto (per la verità non è mai stato adatto alla realtà), ed il giorno che saranno finite anche le puttane ve lo potrete ficcare nel vostro buco del culo. Non siete altro che miopi parassiti pieni di pregiudizi, credete di essere chissà chi quando in pratica non siete altro che delle merde putride, siete tanto pieni di voi che se non scoppierete da soli prima o poi vi faremo scoppiare noi!"
    Si può ragionare su questi livelli? Certo che no, ma la situazione sta degenerando e gli esempi nella storia degli ultimi 500 anni non mancano. Forse anche al vostro punto di vista farebbe bene un po' di sano ragionamento, farebbe bene scindere la parte logico-descrittiva dalla parte valutativa.

    RispondiElimina
  5. Ciao Anonimo.

    >"Mai letto tante fesserie in un solo articolo. Complimenti all'autore."

    Sono tutto orecchie per la seccessiva confutazione, quindi.

    >"Forse Krugman sarà antipatico a qualcuno, ma è uno degli economisti più autorevoli in circolazione (ha vinto il premio Nobel per l'economia 2008) mentre Gary North, chi è?"

    Tipica fallacia ad autoritatem. Anche Obama ha vinto il Nobel per la Pace però non perde il vizio di bombardare un pò di qua ed un po' di là. Anche Stiglitz ha vinto il Nobel, però non perde occasione per farci ridere di gusto. Per non parlare dei premi Nobel per l'economia dell'anno scorso.


    >"Non dico che chi prende il nobel ha sempre ragione, anzi, ma se poi qualcuno pensa di accomunarlo e liquidarlo come banchiere scemo, beh, francamente come lettore mi sorgono notevoli dubbi sull'intelletto di questo qualcuno."

    Mentre non ti sorgono dei dubbi quando un qualcuno parla di "invasioni aliene" per stimolae la domanda...


    >"E questo qualcuno è quello che vorrebbe tornare al Gold Standard, o sbaglio? Questo signore probabilmente non ha mai davvero capito perché è stato necessario abbandonare il Gold Standard, non ha capito come funziona la moneta fiat, probabilmente perché è un concetto troppo astratto per il suo intelletto."

    Ancora uan volta, sono tutto orecchie per la seccessiva confutazione.


    >"Non intendo dire che il sistema attuale sia buono o sufficiente, ma proporre un ritorno al Gold Standard è un po' come voler abolire l'algebra, perché le variabili possono assumere qualsiasi valore."

    Innanzitutto North propone che questo possa essere un punto di partenza e non di arrivo. Non forza affatto la scelta. Proprio per questo Freedonia ha sempre appoggiato la concorrenza delle valute e, oltre al gold coin standard, ha ventilato la possibilità di adottare anche altre monete.


    >"Il punto di vista di chi scrive in questo blog è evidente, nulla di male, rincresce solo la palese inconsapevolezza di questa parzialità e la conseguente incapacità di cogliere altri punti di vista, apprezzandone la loro base teorica e logica e relativizzando il proprio punto di vista, che appunto si basa su presupposti morali e sociali precisi."

    Capisco. Quindi è ideologico constatare che la popolazione viene furtivamente depredata del proprio potere d'acquisto (quindi dei risparmi) da una manica di balordi intenti semplicemnte a salvaguardare gli interessi di coloro connessi con l'establishment. Quindi, sì, il seguente blog ha valutato altri punti di vista ma ha continuamente stroncato tutti quelli che volevano mettere le mani delle tasche altrui per redistribuire la refurtiva a cazzo di cane.

    La mia visione è "parziale" perché tengo una mano sul portafoglio quando qualcuno mi dice che stampar denaro crea ricchezza, ad esempio.


    >"Il vostro punto di vista non è vero o falso, rispecchia semplicemente un modello economico che risulta vantaggioso o più comodo per chi lo sostiene, nella migliore delle ipotesi è una questione di gusti, nella peggiore deriva da prepotenza e privilegio."

    Prego? Vantaggio? Privilegio? Gli Austriaci sono ancora una minoranza e, nonostante stiano ricevendo una maggiore attenzione, restano ai margini del mondo accademico.

    RispondiElimina
  6. >"E allora non meravigliatevi se un giorno le vostre belle teorie cadono a pezzi come un castello di carte, perché l'altro punto di vista vi sta già avvisando, vi sta dicendo

    Ludwig von Mises elaborò la teoria Austriaca del ciclo economico nel 1912 in The Theory of Money and Credit. Mark Thornton, Frank Shostak, Gary North, Peter Schiff, Ron Paul, ecc. hanno basato la loro previsione dello scoppio della bolla immobiliare su questa teoria. Altre domande?

    RispondiElimina
  7. La mamma degli imbecilli é sempre incinta. E quella dei maleducati anche.

    RispondiElimina