lunedì 29 ottobre 2012

Denaro Fiat e Libertà Fiat

«[...] Ma in qualche modo quelli che invece avrebbero una posizione e una preparazione per capire come funziona, dovrebbero farsi avanti e sparare sulla fottuta "Austerità & Pagare il Nostro Debito" usando una slogan alternativo. Che dovrebbe essere qualcosa come "STAMPARE MONETA E CANCELLARE DEBITO" o "STAMPARE MONETA E RIMBORSARE LE TASSE" o anche "ALLEGGERIMENTO MONETARIO PER IL POPOLO". Perchè se non fai questo, se non crei moneta in fretta per compensare il debito hai il collasso economico come in Spagna.»
Abbiamo appena trasmesso "l'angolo delle demenzialità economiche estreme," ringraziando anche i pirla difensori del corso legale, indispensabile per stampare tanto bel denaro, a sua volta indispensabile per fornire tanti "utili" servizi al cittadino. In questo contesto, il denaro pare essere un prodotto diretto della curiosa dottrina politica che necessita di una costante espansione della massa monetaria per comprare i voti degli elettori, coglionare i lavoratori e addossare la colpa del tutto ai commercianti "cattivi" (che ovviamente sono "onnipotenti," aumentano arbitrariamente i prezzi, e non si capisce per quale motivo pur essendo onnipotenti non li abbiano aumentati l'anno prima). La morale alla fine è sempre quella: quando i cittadini interagiscono tra loro senza imposizioni allora si ha la "disuguaglianza sociale," mentre quando l'Istituzione Pubblica vigila allora abbiamo la giustizia sociale per "quasi" tutti. Poi non ci sorprendiamo se escono notizie come questa.
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di Gary North


Reality Check (23 Ottobre 2012)


E non mi frega niente di un dollaro sotto forma di biglietto verde. Lo spendo il più velocemente possibile. ~ Hoyt Axton


È qui che Hoyt ed io in parte concordiamo. Mi importa dei dollari sotto forma di biglietti verdi, sia in teoria che in pratica. Anche voi dovreste.

Ogni volta che il governo ha il controllo del denaro – cioè sempre – ciò significa che gli uomini liberi non sono in controllo delle proprie vite. Le loro decisioni come acquirenti e venditori sono consentite solo entro i confini del governo nazionale, la banca centrale e le banche commerciali. Possiedono un monopolio legale (in realtà, un oligopolio) sul denaro.

Ai politici piace il denaro fiat perché permette loro di comprare voti e cariche. Ai banchieri piace il denaro fiat perché permette loro di acquistare beni, servizi, cariche e potere.

Questo business del governo è universalmente lodato in ogni libro di testo d'economia a livello universitario. Lodano l'economia del cartello dei banchieri. Il governo è l'esecutore di questo cartello. I libri di testo non parlano delle posizioni rivali.

Ci sono due scuole d'opinione economica che si oppongono a questo cartello. La Scuola Austriaca vi si oppone. Raccomanda l'eliminazione di ogni intervento del governo nel mercato monetario, oltre all'applicazione dei contratti. Anche i Greenbacker vi si oppongono. Vogliono un monopolio totale del governo sul denaro. Tutte le banche saranno di proprietà del governo.

Così, i cittadini devono fare una scelta tra questi punti di vista rivali: fiducia nel libero mercato o fiducia nello stato.

Gli Austriaci sostengono che non è sicuro fidarsi dello stato. Lo stato è lì per espandere il suo potere su tutti coloro che sono sotto la sua autorità. Il controllo sul denaro è di vitale importanza nel programma dello stato di espansione del suo potere. Pertanto, se si raccomanda il denaro fiat, si raccomanda necessariamente una libertà fiat. Si oppongono alla soluzione dei Greenbacker di un'alleanza governo-banchieri, vale a dire, il monopolio del governo sul denaro.

Recentemente, i Greenbacker hanno ricevuto il sostegno da una fonte improbabile: un articolo pubblicato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), un'organizzazione che impone il suo potere sul sistema bancario Occidentale. Utilizza garanzie sui prestiti forzate sugli elettori per tirare fuori dai guai governi e banche in bancarotta. L'articolo ha elogiato la proposta presentata per la prima volta dal mondo accademico durante la Grande Depressione, ma che era stata promossa dalla Sinistra politica negli Stati Uniti sin dal 1880: il Greenbackismo.

In Gran Bretagna, un giornalista si è fatto promotore di questa soluzione. Dice di non capirla, ma pensa che valga la pena considerarla.

Non è degno di considerazione, se non come un esempio di teoria economica davvero sbagliata e di storia monetaria anche peggiore.



EVANS-PRITCHARD: GREENBACKER

Ambrose Evans-Pritchard ha superato se stesso legando una serie di fatti storici infondati tenuti insieme da una teoria monetaria davvero folle.

Il suo articolo comincia con un titolo che annuncia una sciocchezza assoluta: Un piano epico del FMI per scongiurare il debito e detronizzare i banchieri. Si riferisce ad un articolo pubblicato dal FMI. All'inizio di questo articolo, leggiamo questo:

Questo Documento di Lavoro non dovrebbe essere considerato come il punto di vista del FMI. Le opinioni espresse in questo Documento di Lavoro sono quelle dell'autore/i e non rappresentano necessariamente quelle del Fondo Monetario Internazionale o della politica del FMI. I Documenti di Lavoro descrivono la ricerca in corso da parte dell'autore/i e sono pubblicati per suscitare commenti e dibattito.

In breve, il suo titolo è fraudolento. Inganna i lettori.

Poi comincia:

Allora esiste una bacchetta magica dopo tutto. Un documento rivoluzionario emesso dal Fondo Monetario Internazionale afferma che si potrebbe eliminare il debito pubblico netto degli Stati Uniti in un colpo solo, e di conseguenza fare la stessa cosa per la Gran Bretagna, la Germania, l'Italia o il Giappone.

In breve, comincia negando il fatto fondamentale della teoria economica e pratica: NEUCCUPG. Non esiste una cosa come un pasto gratuito.

L'articolo prosegue in discesa da qui.



SALVEZZA ATTRAVERSO IL DENARO FIAT

Ecco il suo riassunto delle conclusioni del saggio FMI:

Si potrebbe tagliare il debito privato del 100 % del PIL, rilanciare la crescita, stabilizzare i prezzi e detronizzare i banchieri, tutto allo stesso tempo. Si potrebbe fare in modo pulito e indolore, per ordine legislativo, molto più rapidamente di quanto si possa immaginare.

Questo è l'equivalente della macchina a moto perpetuo. Si tratta di Tremotino con una stampante.

Il gioco di prestigio è quello di sostituire il nostro sistema di denaro creato da una banca privata – circa il 97% della massa monetaria – con un sistema di  stato che crea il suo denaro.

Questo è Greenbackismo con un altro nome. Ho avuto a che fare con questo prima.

E continua:

Torniamo alla norma storica, prima che Carlo II mettesse in mani private il controllo della moneta con l'English Free Coinage Act del 1666.

Nella misura in cui vi è una norma storica di una moneta di successo, quella è la moneta d'oro dell'impero Bizantino che è rimasta invariata da circa il 325 fino a circa il 1000. Questo è l'unico esempio conosciuto nella storia umana di un sistema monetario che ha mantenuto una stabilità per oltre 500 anni.

In particolare, questo consiste in un assalto alla "riserva frazionaria." Se i creditori sono costretti a versare il 100% come riserva per i depositi, perdono l’esorbitante privilegio di creare denaro dal nulla.



LIBERO MERCATO O STATO?

Sorge allora la domanda: Quale assetto istituzionale può raggiungere questo obiettivo? Il libero mercato o il governo nazionale? Difende la sua teoria appellandosi allo stato sovrano. Oro o argento? Lungi da me. Eppure nel 1962 Murray Rothbard scrisse The Case for a 100% Gold Dollar. Invocava l'abolizione della riserva frazionaria.

La nazione riacquista il controllo sovrano sull'offerta di moneta. Non ci sono più banche coinvolte e nemmeno cicli con alti e bassi di credito. Il gioco di prestigio contabile farà il resto. Questo è l'argomento.

Come è possibile che ora possiamo fidarci dello stato moderno con autorità sul denaro? Come è possibile che intenderà promuovere e far rispettare la riserva al 100%? Non l'ha mai fatto in passato. Questa è la norma storica.



IL PIANO DI "CHICAGO"

Cita un articolo scritto da due economisti sconosciuti, Jaromir Benes e Michael Kumhof. Dice che sta acquisendo lo status di "culto con sostenitori in tutto il mondo." Non sono ben informato sui seguaci di questo culto, ma rispetto al sommario di Mr. Evans-Pritchard, penso che il nome  "culto" sia appropriato.

Si chiama  "The Chicago Plan Revisited", e fa rivivere il primo schema proposto dai professori Henry Simons e Irving Fisher nel 1936 durante il fermento del pensiero creativo alla fine della Grande Depressione.

Ah, sì: Irving Fisher. L'uomo che nel Settembre 1929 disse che non ci sarebbe stato alcun calo nel mercato azionario, e che poi perse la sua fortuna personale ed anche quella di sua cognata. Capite, un vero esperto. Trascorse il resto della sua carriera a difendere due cose: il denaro fiat e l'eugenetica.

Ludwig von Mises dedicò una sezione del suo Theory of Money and Credit (1912) ad una confutazione delle opinioni di Fisher. Sono argomenti vecchi. Sono stati esposti come insostenibili un secolo fa. Il sistema degli indici nunerici di Fisher è alla base della moneta manipolata, e questo aumenta il potere dello stato. Mises scrisse:

E' un grave errore immaginare che i metodi suggeriti da teorici monetari e statistici valutari possano portare a risultati univoci che renderanno indipendente la determinazione del valore del denaro dalle decisioni politiche dei partiti di governo. Un sistema monetario in cui vengono controllate le variazioni del valore del denaro e dei prezzi delle materie prime con la cifra calcolata da statistiche dei prezzi non è in minima misura meno dipendente da influenze governative rispetto a qualsiasi altro tipo di sistema monetario in cui il governo è in grado di esercitare un'influenza sui valori (p. 407).

Evans-Pritchard continua.

Irving Fisher aveva pensato che i cicli di credito portano ad una concentrazione malsana di ricchezza. Vide  con i propri occhi nel 1930 i creditori opprimere i poveri agricoltori, sequestrando la loro terra o comprandosela per un tozzo di pane.

Vide che? Forse è così. Vide anche il mercato azionario renderlo un povero. L'Università di Yale gli concesse un affitto gratuito, per quanto era indigente.

Ma, alla fine, i contadini trovarono il modo di difendersi, mettendosi insieme  e  inventando le “Aste a un dollaro", comprandosi a vicenda le loro proprietà e poi ricomprandosele. Qualsiasi estraneo che avesse cercato di fare offerte superiori sarebbe stato picchiato a sangue.

Capisco. Giustizia dei forconi. Niente di tutta questa roba dei contratti. La coercizione privata funziona molto meglio.



FANATICI MONETARI

Benes e Kumhof sostengono che il trauma del ciclo del credito – causato dalla creazione di denaro da parte di privati – ha radici profonde nella storia e si trova già alla base della cancellazione del debito nelle religioni antiche della Mesopotamia [sic] e del Medio Oriente.

C'è voluta la coercizione dello stato per porvi fine, almeno così sostengono.

Quali sono le loro fonti? Lo storico monetario Greenbacker, Alessandro del Mar. Chi altro? Il Greenbacker Stephen Zarlinga. E poi, la ciliegina sulla torta: tre volumi del chimico diventato fanatico monetario, Frederick Soddy – anche un altro di cui non avevo mai sentito parlare. Sono in vantaggio. Non sono quasi mai stato in vantaggio nella bibliografia dei fanatici monetari. Ho raccolto questa letteratura per 50 anni. Potete leggere il loro lavoro qui.

Il legislatore Ateniese Solone mise in atto il primo vero Piano Chicago/New Deal nel 599 a.C. per ridurre le sofferenze degli agricoltori provocate dagli oligarchi che beneficiavano dei vantaggi del conio della moneta privata. Cancellò tutti i debiti, restituì le terre confiscate dai creditori, fissò i prezzi delle materie prime (cose molto simili a quello che fece Franklin Roosevelt), e consapevolmente cominciò a coniare moneta emessa dallo stato "senza-debito".

In breve, violò il contratto. Svalutò la moneta. Agì proprio come FDR, ci viene detto.

Abbastanza vero. Infatti, è proprio così.



STATALISMO ANTICO

I Romani inviarono una delegazione per studiare le riforme di Solone 150 anni dopo e copiarono le sue idee, per creare il loro proprio sistema a denaro fiat, poggiato sulla Lex Aternia del 454 a.C.

Avete mai sentito parlare di ciò? No. Gli autori hanno fornito delle note? No.

Diventarono la base del sistema monetario Romano dal 454 a.C. (Lex Aternia) fino al tempo delle guerre Puniche [Peruzzi (1985)]. Fu in questo periodo che venne stabilito un collegamento tra queste conoscenze antiche sul denaro e le interpretazioni più moderne. Ciò avvenne attraverso gli insegnamenti di Aristotele che ebbero un influsso determinante sul pensiero Occidentale. Nell'Etica, Aristotele enuncia chiaramente la teoria del denaro statale/istituzionale, e rifiuta qualsiasi concetto di denaro-merce o basato sugli scambi, dicendo: "Il denaro non esiste in natura, ma deriva dalla legge." I Dialoghi di Platone contengono opinioni simili [Jowett (1937)]. Questa intuizione si è riflessa in molti sistemi monetari del tempo, che in contrasto con un pregiudizio popolare tra gli storici monetari si basavano su valute fiat coperte dallo stato piuttosto che su denaro-merce. Gli esempi includono il sistema Spartano di grande successo (ca. 750-415 a.C.) introdotto da Licurgo, che era basato su dischi in ferro a basso valore intrinseco, il sistema Ateniese del 390-350 a.C. a base di rame, e, soprattutto, il primo sistema Romano (ca. 700-150 a.C.) che si basava su tavole di bronzo, e poi monete, il cui valore del materiale era di gran lunga inferiore al loro valore nominale.

Atene era statalista fino al midollo. Lo era anche Sparta. Si basavano sulla schiavitù. I loro cittadini dichiaravano che la vita era degna di essere vissuta solo come parte della polis. Lo insegnavano Socrate, Platone ed Aristotele. Entrambe le città crearono imperi. Combatterono una lunga guerra l'una contro l'altra utilizzando il denaro fiat. Si distrussero a vicenda, fino alla loro facile conquista da parte dello studente di Aristotele, Alessandro Magno.

Questi dovrebbero rappresentare il nostro modello?

Si tratta di una leggenda – innocentemente raccontata dal grande Adam Smith – sul denaro usato come mezzo di  scambio basato su materie prime o legato all’oro. L'oro è stato sempre molto apprezzato, ma questa è un'altra storia. Gli amanti del prezioso metallo spesso confondono le due questioni.

Se leggete la Bibbia, scoprite che l'oro e l'argento hanno funzionato come denaro. Ma i falsari truffavano. Il profeta Isaia chiamò i governanti a rendere conto della loro moneta degradata. "Il tuo argento s’è cangiato in scorie, il tuo vino è stato tagliato con acqua." (Isaia 1:22). Evans-Pritchard non menziona nulla di tutto ciò.

Studi antropologici dimostrano che la moneta come mezzo di scambio ebbe inizio nella notte dei tempi. Gli Spartani vietarono le monete d'oro e le sostituirono con dischi di ferro di poco valore intrinseco. Gli antichi Romani utilizzavano tavolette di bronzo. Il loro valore era stato interamente determinato dalla legge – una dottrina spiegata da Aristotele nella sua Etica - come il dollaro, l'euro o la sterlina di oggi.

Questa è la teoria monetaria standard dei Greenback: lo stato attribuisce valore al denaro. Il libero mercato è un optional.

Dato di fatto: ogni stato che ha sostenuto questa teoria ha distrutto la sua moneta.

La mancanza di documentazione storica è notevole.

Alcuni sostengono che Roma cominciò a perdere il suo spirito di solidarietà quando permise ad una oligarchia di emettere privatamente monete a base di argento durante le Guerre Puniche. Il sistema di controllo scivolò dalle mani del Senato. Si potrebbe chiamare il sistema bancario ombra di Roma. L'evidenza suggerisce che poi divenne una macchina per l’accumulazione della ricchezza delle elite.

Quali prove? Pubblicate dove?

Un controllo sovrano incontrastato o Papale sulle valute continuò per tutto il Medioevo fino a quando l'Inghilterra ruppe i clichè nel 1666. Benes e Kumhof dicono che questo fu l'inizio dell’epoca delle bolle finanziarie.

Sulla base di quali documenti storici? Non esisteva un tale controllo Papale. La storia Medievale non ha lasciato nulla di simile ai dati moderni sull'economia. Non è possibile costruire una storia completa del ciclo economico sulla base dei documenti esistenti.



LA "MAGIA" DEL DENARO FIAT

Ora va a due professori d'economia, Fisher e Henry Simon. Nessuno dei due persuase uno dei loro coetanei sulla loro teoria delle riserve al 100% e del denaro fiat al 100%.

Gli autori originali del Piano di Chicago dovevano fronteggiare la Grande Depressione. Credevano di poter evitare il caos sociale causato dalle forti oscillazioni dei boom e dei bust senza bloccare il dinamismo economico.

Il benefico effetto collaterale delle loro proposte portò al passaggio dal debito pubblico ad un surplus nazionale, come per magia. "Poiché le banche con il Piano di Chicago devono prestare tutte le riserve nelle loro tesorerie per coprire totalmente le passività, il governo acquisirebbe in questo modo un grande risparmio nei confronti delle banche. La nostra analisi rileva che il governo restò con un debito molto più basso, di fatto negativo, senza l’onere netto del debito."

Per magia. Nessuno nel governo o nel mondo accademico li credette. Nessuno avrebbe dovuto crederli.

Il documento del FMI dice che il totale delle passività del sistema finanziario degli Stati Uniti – incluso il sistema  bancario ombra – è circa al 200% del PIL. La nuova regola sulle riserve sarebbe una manna e potrebbe servire ad un "enorme ri-acquisto del debito privato", forse del 100% del PIL.

Ci credete? Lo capite? E' chiaro che Evans-Pritchard non lo capisce.



SCAMBIO OBBLIGATORIO

Quale "ri-acquisto"? Acquistato con che cosa? A quali condizioni? Con quale autorità? Governato da quale agenzia? Costretto con quale minaccia?

Mentre Washington potrebbe emettere molto più denaro fiat, non sarebbe rimborsabile. Diverrebbe patrimonio netto della repubblica, non il suo debito.

Capisco. Patrimonio netto della repubblica! Un ente governativo dice che è patrimonio netto. Naturalmente, non esiste un mercato organizzato dei capitali per questo. Non è dovuto da qualcuno a qualcun'altro. Non è un contratto legale. Ma è patrimonio netto della repubblica.

Abbiamo già visto tutto questo. Questa era la teoria economica che sosteneva l'emissione di denaro fiat da parte del governo della Rivoluzione Francese. C'è un libro su questo argomeno, Fiat Money Inflation in France. Fu pubblicato nel 1896. E' un peccato che i due economisti ed Evans-Pritchard sembrano non esserne a conoscenza.

La chiave del Piano di Chicago era la separazione tra "funzioni monetarie e creditizie" del sistema bancario. "La quantità di denaro e la quantità di credito diverrebbero completamente indipendenti l'una dall'altra."

I finanziatori privati non sarebbero più in grado di creare nuovi depositi "ex nihilo". Il nuovo credito bancario dovrebbe essere finanziato solo da nuovi utili.



CHI CONTROLLA IL FLUSSO DI CAPITALE?

Allora chi deciderà chi ottiene il capitale?

"Il controllo della crescita del credito sarebbe molto più semplice perché le banche non sarebbero più in grado, come lo sono oggi, di creare fondi propri, depositi, nell'atto di fare prestiti, un privilegio straordinario di cui non gode nessun altro tipo di business", dichiara il documento del FMI.

Anche in questo caso, chi tiene i cordoni della borsa? Il governo. Ma quale agenzia? Gestita da quali principi?

"Piuttosto, le banche potrebbero diventare quello che molti erroneamente credono che siano oggi, degli intermediari puri che devono ricevere finanziamenti esterni prima di essere in grado di fare prestiti."

Intermediari puri? Intermediari puri per chi?

Per la prima volta la Federal Reserve avrebbe un controllo reale sull'offerta di moneta, cosa che rende più facile gestire l'inflazione.

Capisco. Un cartello quasi-privato deciderà chi ottiene ciò che è denaro.

Fu proprio per questo motivo che Milton Friedman chiese, nel 1967, che le riserve bancarie coprissero il 100 % dei prestiti. Anche gli operatori sul libero mercato implicitamente hanno chiesto un giro di vite sul denaro privato.

Era un devoto seguace dell'approccio statistico di Fisher alla teoria monetaria. Ma non sosteneva una riserva bancaria al 100%. Non rimase fedele ad alcuna linea politica, o anche definizione di denaro.

Il cambio può comportare un aumento del 10% sulle spese economiche di lungo termine. "Nessuno di questi benefici servirà a diminuire le spese per la funzionalità di un sistema finanziario privato."

Si tratta di denaro fiat basato su uno scambio obbligatorio di IOU giuridici (contratti) in possesso di privati in cambio di "titoli" emessi dal governo (o dalla FED?) che non hanno una definizione, mancano di base contrattuale, e non hanno mercati dei capitali.



ANDARE ALLA CIECA

Conclude con questo.

Simons e Fisher andavano alla cieca nel 1930. Non disponevano dei moderni strumenti necessari per incrociare i numeri, quindi il team del FMI ora l'ha fatto per loro – utilizzando il modello stocastico "DSGE" ora di rigore nelle alte economie, amato e odiato in egual misura.

Quindi andavano alla cieca. I loro discepoli vanno alla cieca ancora oggi.

Il risultato è sorprendente. Simons e Fisher sottovalutarono le loro rivelazioni. Forse è possibile affrontare i capi della plutocrazia bancaria senza mettere in pericolo l'economia.

Capisco. La Federal Reserve debellerà la plutocrazia bancaria, così come ha fatto più e più volte fin da quando è stata inaugurata nel 1914.

Benes e Kumhof fanno affermazioni di grande importanza. Tanto che mi lasciano perplesso, ad essere onesti.

Lasceranno perplesso ogni lettore con una minima conoscenza della teoria monetaria o della storia monetaria.

Fare questo in modo permanente in tempo di pace richiederebbe cambiare il carattere del capitalismo occidentale.

Ha capito bene!

Probabilmente, soffocherebbe la libertà e metterebbe sul trono uno stato Leviatano. Alla lunga potrebbe essere ancora più spiacevole di un dominio dei banchieri.

Ha capito bene, anche qui.

Personalmente, sono molto lontano dal raggiungere una conclusione in questo straordinario dibattito. Lasciamo correre, e aspettiamo che si litighi fino a quando non si saranno chiariti questi concetti.

Questi argomenti meritano effettivamente di essere gettati via. Non dalla finestra. Giù per lo scarico.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. Ciao Francesco. Domanda: Gary North, ha mai scritto una "storia del mondo dal punto di vista economico"?
    Esiste una qualche bibliografia seria su questo argomento?
    Ciao!
    Niki

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  2. Ciao Niki.

    Che io sappia North non ha scritto nulla del genere. C'è Frank Chodorov che in The Rise and Fall of Society fa un excursus veloce da questo punto di vista, però se sei in cerca di qualcosa di davvero approfondito nulla (almeno credo) può eguagliare questo libro di Rothbard: Austrian Perspective on the History of Economic Thought.

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  3. Avete notato il vezzo di North nel portare la stessa montatura degli occhiali di Rothbard?

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