Bibliografia

giovedì 6 settembre 2012

Il prezzo dell'oro e la crescita esponenziale dei nostri problemi

«L'Europa e il mondo intero attendono con trepidazione la data del 12 settembre prossimo, giorno in cui la Corte Costituzionale tedesca si pronuncerà in merito al Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), organismo preposto a sostituire l'attuale fondo di emergenza dell'Eurozona, il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria (FESF). [...]
L'esito della decisione sta tenendo tutti con il fiato sospeso. Sul fronte degli investitori c'è il timore che, nel caso di un verdetto contrario al MES, sarebbero loro a doversi fare carico delle perdite derivanti dagli investimenti sbagliati. D'altro canto, i contribuenti e i pensionati dei Paesi ancora stabili temono che la Corte possa spianare la strada a una socializzazione del debito dell'Eurozona, che li costringerebbe ad accollarsi l'onere delle perdite provocate da quegli stessi investitori.
Il drappello dei querelanti è rappresentativo del panorama politico tedesco [...].
I querelanti hanno sollevato numerose obiezioni al MES, prima fra tutte la violazione della clausola "no bail-out" (Articolo 125) del Trattato di Maastricht. All'epoca del trattato, la Germania accettò di rinunciare al marco tedesco a patto di escludere il rischio che la nuova area monetaria conducesse alla socializzazione diretta o indiretta del debito degli Stati membri, escludendo così ogni forma di aiuto finanziario con fondi UE a Stati in crisi. [...]
Riguardo al caso Grecia, i querelanti sostengono che la violazione dell'Articolo 125 richiederebbe prove che l'insolvenza del Paese rappresenta un pericolo maggiore di quello previsto all'epoca della stesura del Trattato di Maastricht. Tali prove, però, non sono mai state fornite.
La seconda obiezione è che, per la legge tedesca, chi rappresenta la Germania al Consiglio dei Governatori del MES può esprimere il proprio voto solo dopo aver chiesto il parere del Bundestag. Procedura inammissibile, a detta dei querelanti, ai sensi della normativa internazionale. Se la Germania voleva limitare l'autorità del suo governatore, avrebbero dovuto informare gli altri paesi firmatari prima di agire. D'altro canto, sempre secondo i querelanti, il fatto che ogni membro del MES sia vincolato al segreto professionale esclude qualunque responsabilità di fronte al Bundestag.

[...] Infine, va detto che il MES non può essere considerato isolatamente, bensì nel contesto dell'esposizione totale, che comprende fondi di salvataggio già erogati, per un importo di 1,4 trilioni di euro. Nello specifico, bisognerebbe tener conto anche del credito Target2 concesso alle banche centrali dei Paesi colpiti dalla crisi, che ammonta già a quasi un trilione di euro.»

~ Judgment Day For The Euro And What's At Stake, ZeeroHedge, 28 Agosto 2012.
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di Alasdair Macleod


Due corrispondenti di Bloomberg hanno riferito l'8 Agosto che le passività non finanziate del Governo degli Stati Uniti sono aumentate di $11 bilioni l'anno scorso, "dieci volte di più del deficit ufficiale," ed ora si stima che siano circa $222 bilioni. Gli autori basano le loro stime su dati forniti dal Congressional Budget Office. Questo fa sembrare la "scogliera fiscale," con i tagli fiscali di Bush che giungeranno alla fine, un problema secondario. Nel frattempo in Germania la Corte Costituzionale dirà il 12 Settembre se i costi dei salvataggi affrontati dalla Germania saranno di €2 bilioni con ulteriori €1.7 bilioni in cantiere, rispetto ai soli €170 miliardi di un anno fa.

In contrasto con questi deficit in accelerazione, il prezzo dell'oro è sceso dagli oltre $1,900 ai minimi recenti al di sotto dei $1,600. È vero che questa mossa è stata accompagnata da una crescente apatia sul mercato, abbinata alla compiacenza sui mercati obbligazionari per lo stato delle finanze pubbliche sopra citate. Inoltre problemi di bilancio analoghi, in particolare quelli di natura previdenziale, affliggono tutte le economie avanzate. E questi debiti non sono solo in aumento, ma stanno accelerando ed è improbabile che rimarranno nascosti per molto tempo.

Mentre l'opinione pubblica è consapevole del fatto che la zona euro, per esempio, ha difficoltà e che le condizioni economiche mondiali sono tutt'altro che felici, non è a conoscenza delle ernomi dimensioni della crisi del debito sovrano. Anche economisti che dovrebbero conoscerle meglio le ignorano; tuttavia, stanno gradualmente cominciando a rendersi conto, al contrario di ciò che i loro libri di testo dicono loro, che pompare nuovo denaro in un'economia non sta portando ad una ripresa e non sta fornendo entrate fiscali future. Stando così le cose, l'emersione delle passività non finanziate avverrà in concomitanza della diminuzione delle entrate fiscali.

Svegliarsi in questa realtà creerà una scossa finanziaria, aggravata dal fatto che nascondere la verità è stata l'intenzione dei governi. Hanno perseguito questo inganno con i tassi di interesse a zero, che hanno artificialmente tagliato il costo del debito pubblico ed impedito ai mercati azionari di calare. Allo stesso tempo hanno contribuito a creare il mito che la spesa pubblica può fare la differenza per l'esito economico. Confrontate questo con la Spagna e l'Italia, che non sono più in grado di nascondere le loro difficoltà finanziarie. I loro problemi sono un assaggio di ciò che il resto di noi alla fine affronterà.

I recenti fermenti dei prezzi dei metalli preziosi indicano la fine di questa compiacenza, o è solo un rimbalzo speculativo? Il tempo ce lo dirà, ma dato il rapido deterioramento delle finanze pubbliche, l'oro e l'argento si sono stati lasciati alle spalle un lungo cammino. Ma il periodo estivo è fin troppo breve. Nei prossimi mesi penseremo meno alle attività all'aperto e di più a ciò che ci attende. Alcune delle nostre future preoccupazioni sono facili da prevedere, come il crescente rischio di disintegrazione della zona euro. Altre sono meno visibili, ma questo inverno potrebbe vederci alle prese con le conseguenze delle passività fuori bilancio dei governi che si trasformano in deficit effettivi?

Se questa è la situazione l'oro e l'argento – dopo aver indugiato per un anno – hanno un sacco di ritardo da recuperare, ed il recente aumento dovrebbe essere l'inizio di un importante movimento verso l'alto.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


4 commenti:

  1. Il sonno della ragione genera mostri (Goya).
    La protervia invece genera catastrofi.
    L'oro più che al termometro della crisi assomiglia ad un marker tumorale.
    Credo che lor signori siano disperati e consapevoli della prossima catastrofe che stanno cercando di nascondere e rinviare.
    Invece prima avviene e meglio sarà per tutti noialtri.

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  2. No, macché! Tutti stanno stappando spumante, la crisi è passata!

    Infatti, ora che lo zio Mario ha detto che la BCE farà da pattumiera per la monnezza dei PIIGS, stranamente nessuno ha più bisogno di aiuti.

    Poi voglio vedere le cascate di risate quando, dopo aver monetizzato alla grande ed aver aumentato le riserve in eccesso delle banche presso la BCE, ci sarà inflazione poiché la banca centrale aumenta M0 senza iniettare fisicamente le banconote nell'economia. Anche perché chiunque creda che questa tregua non verrà utilizzata per la classica spesa clientelare, alzi la mano. Nessuno, eh?

    Nel frattempo in Cina...

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  3. "Poi voglio vedere le cascate di risate quando, dopo aver monetizzato alla grande ed aver aumentato le riserve in eccesso delle banche presso la BCE, ci sarà inflazione poiché la banca centrale aumenta M0 senza iniettare fisicamente le banconote nell'economia"

    Francesco, non ho capito bene questo tuo passaggio, una spiegazione un po' piú "for dummyes" per favore?
    E poi visto che siamo in tema, mi puoi spiegare una cosa di cui veramente non capisco il senso: la questione della sterilizzazione dei titoli. Con una mano la BCE immette moneta, con l'altra mano la toglie, e quindi? COsa dovrebbe cambiare? Sono l'unica a cui sembra solo un gioco delle tre carte?

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  4. Ciao maty.

    Bene, mi spiegherò meglio allora. Sarò breve, dato che per domani ho già in programma un mio articolo sull'argomento con maggiori dettagli. Quando la BCE "compra" un bond, sostituisce un asset illiquido con un asset liquido. Il processo di "sterilizzazione," ritira un asset liquido e ne immette uno non spendibile immediatamente. Quando qualcuno depositerà soldi nella BCE, ad esempio, ricerverà delle obbligazioni (Euro T-bills) a brevissimo termine.

    L'operazione, quindi, dovrebbe consistere in un acquisto di bond in quei paesi a rischio deflazione (promuovendo l'inflazione attraverso la spesa del denaro creato) ed allo stesso tempo raccogliere depositi da quei paesi a rischio inflazione (attenuando il suo effetto). Problema: che succede se il paese che ha bisogno d'aiuto è a rischio di inflazione?

    La questione su verte tutto però, è quella frase "acquisto illimitato." In realtà lo zio Mario con queste due semplici parole ha infinocchiato i mercati. Il rally di questi giorni è stato innescato da queste due semplici parole. Come Weidmann, penso proprio che tutta questa farsa sfocierà in una monetizzazione del debito. La sterilizzazione può funzionare in un panorama limitato, non illimitato. Ovviamente, lo zio Mario ha detto che questo processo richiederà due condizionali: risanare i conti pubblici e attuare le riforme strutturali.

    Finora tutte le promesse di austerità sono state infrante, nonché quelle su cui si fondava l'Europa stessa (es. trattato di Maastricht, limiti a debiti e deficit dei governi, la clausola no-bailout, ecc.) Il nostro non è un problema di liquidità, ma di solvibilità. Quando la situazione peggiorerà in Spagna, che sta facendo la fine della Grecia, la BCE non potrà tirarsi indietro dal salvarla e quindi il programma OMT sarà sospeso a favore di una stampa monetaria a tavoletta.

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