mercoledì 29 agosto 2012

Più QE nel prossimo futuro – Le banche centrali si stanno scavando una buca più profonda

Come abbiamo visto l'altro ieri, l'ulteriore allentamento monetario favorisce determinati settori dell'economia a scapito di altri, ma infine costringe l'intero sistema ad una liquidazione forzata degli invesitmenti improduttivi attraverso un dolore maggiore. La FED non lo permetterà, e calcerà il barattolo il più a lungo possibile. Infatti, ad un giorno dalla conferenza annuale di Jackson Hole dello zio Ben, il mercato subodora già aria di QE3 che nel breve termine doverbbe prendere la forma di un'iniezione di denaro da $400 miliardi. Ormai, le cartucce dello zio Ben si stanno esaurendo e dal cappello non usciranno conigli. Il governo USA deve far fronte ad un deficit di $1.2 bilioni l'anno e passività non finanziate enormi, nonché una crescente assenza di investitori esteri desiderosi di credere alle promesse dello zio Sam a tassi ridicoli. La FED continuerà semplicemente a gonfiare bolle per salvaguardare gli interessi privilegiati e lo status quo. Iperinflazione o Grande Depressione 2, non esiste una strategia d'uscita; queste sono le due uniche opzioni. Poi abbiamo la bolla immobiliare Cinese alimentata da prestiti bancari alimentati a loro volta da un'espansioen artificale del credito. Guardate queste immagini giusto per farvi un'idea del botto che farà la bolla Cinese; l'altra carattersitica della bolla sono i lavori fatti di fretta e di scarsa qualità. Le banche Cinesi saranno sepolte da questi prestiti bancari non performanti, nonché i risparmiatori che hanno incanalato i propri risparmi in questo settore in bolla. Anche qui il QE sarà all'ordine del giorno per mantenere in vita lo status quo. Stesso discorso per l'Europa. Ci stiamo avvicinando inesorabilmente verso il finale di partita, state pronti a fare le vostre scommesse.
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di Detlev Schlichter


Dove siamo

Il mese scorso siamo entrati nel sesto anno di questa crisi, anche se parte dei media sembrano determinati a chiamarla "ripresa." Pia illusione. Siamo stati in crisi per mezzo decennio. Le dosi di Valium e Prozac – chiamate QE tra i banchieri centrali – hanno calmato i nervi di tanto in tanto e dato la falsa impressione di guarigione.

Il QE, o "quantitative easing," è, naturalmente, la creazione di enormi quantità di nuove unità monetarie e la loro iniezione mirata nei mercati finanziari allo scopo di manipolare i prezzi degli asset ed i tassi di interesse, e di inondare le banche con più riserve gratuite. Il QE è una droga pericolosa. E' un allucinogeno. Può farti sentire meglio per un po', ma non cura la malattia. In realtà, fa male. L'economia globale soffre di gravi distorsioni che sono il risultato di anni e decenni di credito artificialmente deprezzato: banche eccessivamente indebitate, troppo debito, prezzi degli asset gonfiati, errata allocazione del capitale. Deprezzare ulteriormente il credito – e manipolare ulteriormente i prezzi degli asset – è, tuttavia, il Modus Operandi del QE. Il QE incoraggia prestiti supplementari e l'ulteriore espansione dei bilanci.

Il QE – ed i tassi di interesse a zero – è l'equivalente della cocaina. Dà dipendenza. Non vi è fine.

Mi sono ricordato di ciò quando Giovedi scorso ho aperto i giornali per la prima volta in quasi un mese, e ho appreso che la FED potrebbe essere sul punto di lanciare un altro giro di QE.

"La FED segnala una probabile azione," titolava il Wall Street Journal, "La FED mostra un forte consenso per l'azione," il Financial Times.

Ogni volta che l'élite politica promette più azione bisogna essere molto preoccupati.



QE – ad oltranza

Rispetto ai loro coetanei nell'oligopolio mondiale degli stampatori di denaro dello stato, la burocrazia della FED ha passato un periodo piuttosto tranquillo nel corso degli ultimi 12 mesi. La FED ha condotto esclusivamente alcune manipolazioni dei prezzi obbligazionari a bilancio neutro ("Operazione Twist"), rinunciando ad una qualsiasi stampa di denaro degna di nota. Da quando è iniziata la crisi nel Luglio del 2007, quando è crollata la terra da sotto il mercato Statunitense dei subprime, la FED ha, ovviamente, creato $1,900 miliardi in nuovi fondi sotto forma di riserve bancarie. Il suo bilancio è più che triplicato. Ma la maggior parte di questo denaro è stato creato durante il QE1 – dopo il crollo della Lehman nel 2008, quando la FED ha salvato il sistema bancario degli Stati Uniti attraverso l'acquisizione di oltre $1,000 miliardi di sue esposizioni a mutui – e poi durante il QE2 – quando la FED ha creato altri $600 miliardi per manipolare i prezzi dei titoli del Tesoro USA. Ma nel quinto anno della crisi – dal Luglio 2011 al Luglio 2012 – la base monetaria è rimasto invariata, per la prima volta dal Luglio 2007.

Tale impassibilità non diventerà un'abitudine della banca centrale più potente del mondo, in particolare quando la Banca d'Inghilterra è già in QE3, e la BCE ha appena ampliato il proprio bilancio di oltre il 50%. (Per inciso, la BCE, la pantomima del cattivo tra gli appassionati internazionali del QE a causa della sua presunta affiliazione alla linea hard money della Bundesbank, ha creato più soldi, almeno secondo l'aggiustamento al tasso di cambio, rispetto alla FED a partire dal 2007: €1,800 miliardi. Come continuo a dire, quando guardo le principali banche centrali del mondo, vedo uguaglianze, non divergenze.)

I burocrati non possono, naturalmente, stare fermi a lungo. La gente potrebbe pensare che sono inutili e che non ne hanno bisogno, o, Dio non voglia, che il loro lavoro è anche dannoso. Il burocrate non può permettere che emergano queste preoccupazioni. Attraverso "l'azione" deve ricordare al pubblico la sua vitale importanza per la società. Al contrario, le imprese private sono imprese che sono controllate in ultima analisi dalla domanda dei consumatori, e sono in genere limitate nel tempo. Emergono, crescono e prosperono, declinano e muoiono quando i gusti del consumatore cambiano o entrano in scena più concorrenti. Non è così per la burocrazia statale monopolistica. E' costruita per l'eternità. Indipendentemente da quanto dirompenti, dannose e distorsive sono state nel corso degli anni e decenni le iniezioni di denaro e le politiche di credito a buon mercato delle banche centrali, e quanto colpevole sia stata la FED (tra gli altri) nel creare e mantenere grandi squilibri, il burocrate della banca centrale deve andare avanti con il suo lavoro. Non può mettere in dubbio la sua missione senza mettere in discussione la propria esistenza.

Parte della missione ufficiale della FED è, come è noto, rilanciare l'occupazione. L'idea alla base di questo compito – cioè, l'occupazione nel settore privato può essere migliorata attraverso iniezioni di denaro costanti e manipolazioni dei tassi di interesse – è economicamente senza senso. Tuttavia, è la ragion d'essere della FED stessa. Questa è la sua linea e vi si attiene.

Che sarebbe arrivato un QE3 era chiaro dal momento in cui si concluse il QE2. Era solo una questione di tempo. Eppure, dal punto di vista del banchiere centrale, sarebbe un errore riprendere semplicemente il QE senza prima orchestrare un lungo dibattito interno e ben pubblicizzato. In caso contrario, il pubblico potrebbe pensare che il moderno settore bancario centrale è semplicemente una questione che ruota attorno alla "stampa di denaro," piuttosto che un affare difficile, complicato e complesso che richiede innumerevoli analisi economiche ed attente messa a punto.

Le attuali deliberazioni della FED sembrano più o meno queste: C'è una "ripresa" là fuori, ma non sembra abbastanza "sostanziale e sostenibile." Un paio di prezzi degli asset più elevati, tassi di interesse più bassi, premi al rischio più stretti, o riserve delle banche più generose – preferibilmente, tutte le cose appena elencate – potrebbero aiutare l'economia e fare in modo che il "rafforzamento" sia "sostanziale e sostenibile." Stampiamo più soldi!



Che cosa aspettarsi

Non ho idea di quello che farà la FED, e, francamente, considero le discussioni degli analisti sulla CNBC o altrove leggermente degradanti e grottesche, come se dovessi guardare un episodio di "Io sono una celebrità, fammi uscire da qui." Questi esperti si rendono conto di quanto ci siamo allontanati dal capitalismo? Questi analisti finanziari spesso si definiscono "economisti," quando invece quello che stanno facendo assomiglia molto di più al lavoro degli osservatori del Cremlino nell'era Sovietica che cercavano di leggere tra le righe delle dichiarazioni politiche del Politburo.

Per quello che vale, la mia ipotesi è che la FED dovrà fare di più dei semplici $600 miliardi dell'ultima volta. E ad un certo punto dovrà anche smettere di pagare gli interessi sulle enormi riserve in eccesso per spingere più denaro nell'economia.

Quali saranno le conseguenze? Sarà questa la goccia che farà traboccare il vaso? Spingerà il sistema finanziario oltre il bordo? Indebolirà infine la fiducia nel sistema? Questo innescherà la svendita dei bond del governo e la distruzione della valuta? – Ne dubito. Non ancora. Potrebbe essere necessario attendere un altro po' per questo esito. Ma senza dubbio aggiungerà ulteriori distorsioni al nostro sistema finanziario. Gli asset scelti della FED riceveranno una spinta temporanea, alcune imprese finanziarie ben collegate faranno profitti eccezionali, ed alcuni dei dati economici potrebbero migliorare un po'. Penso anche che i deflazionisti là fuori, che si aspettano un restringimento dei bilanci ed un calo dei prezzi degli asset, resteranno nuovamente delusi. Un'altra dose di Valium probabilmente sosterrà i prezzi degli asset, spingendo in su i prezzi al consumo e alla produzione. Tutto questo nuovo denaro deve andare da qualche parte. La svalutazione della cartamoneta continuerà. L'oro potrebbe performare bene.

Naturalmente, niente di ciò questo porrà fine alla crisi. Di certo non darà il via ad un "circolo virtuoso" di crescita e prosperità, come Bernanke stupidamente ha promesso nel 2010, quando ha lanciato l'ultimo QE. Che questo possa essere lo "stimolo" che porterà finalmente l'economia verso una crescita indipendente, quel "rafforzamento sostanziale e sostenibile" che invoca la FED, è semplicemente grottesco e ridicolo. Questa politica cementerà semplicemente le dislocazioni e aggiungerà più debito alle nostre economie. Potrebbe gonfiare ulteriormente la bolla dei titoli di stato – la più pericolosa di tutte le bolle – e lasciare che il governo degli Stati Uniti abbia deficit ancora più grandi ancora più a lungo (anche se, certamente, la bolla obbligazionaria ha continuato a gonfiarsi anche in assenza del QE a causa dei cosiddetti flussi "rifugio sicuro" del settore privato, sebbene la bolla sia stata sostenuta continuamente attraverso i tassi di interesse a zero e le ampie riserve bancarie, entrambe le cose fornite dalla FED). Il sistema finanziario, sul margine, diventerà ancora più dipendente dal continuo sostegno della FED e dai tassi ufficiali ultra bassi. In questo modo sarà impossibile per la FED invertire il suo corso.

L'idea che tutta questa follia monetaria sia solo temporanea, solo per aiutarci ad uscire dalla crisi, e che le banche centrali abbiano una "strategia d'uscita" – un termine che non ho mai sentito o visto in qualsiasi discussione della politica della banca centrale sin dalla primavera del 2011! – è sempre meno sostenibile di giorno in giorno. Non esiste una strategia d'uscita. Non negli Stati Uniti, non nel Regno Unito, non nella Zona Euro.

In Gran Bretagna, gli ex-banchieri centrale Blanchflower e Posen chiedono che la Banca d'Inghilterra, il campione globale del QE, molli la sua "angosciosa etica religiosa" nei confronti del QE e compri finalmente una più ampia gamma di asset finanziari, e non solo titoli di stato. La rivista Tedesca Spiegel di questo mese ha riferito che la BCE potrebbe stabilire tetti ai rendimenti degli spread dei titoli di stato non-Tedeschi e poi difenderli attraverso il proprio acquisto di bond nel mercato aperto. Ovunque si guardi, è la stessa storia: più denaro deve essere stampato in modo che la burocrazia della banca centrale possa influenzare, distorcere e manipolare una gamma sempre più ampia di prezzi degli asset.

Un giorno una porzione abbastanza grande del popolo si renderà conto che la banca centrale e il governo non hanno alternative alla stampa di denaro e al maggiore debito. L'unico modo che conoscono per "stimolare" l'economia è attraverso il deprezzamnto del credito e l'incoraggiamento di maggiori prestiti. Ad un certo punto, la fiducia evaporerà, la gente si sposterà dai bond e dalla cartamoneta, l'inflazione salirà (poiché il denaro diventerà una patata bollente) ed i tassi di interesse reali cresceranno ancora più velocemente (poiché anche i bond diventeranno patate bollenti). Nessuno sa quando ciò avverrà. Ma sappiamo una cosa: la burocrazia rimane implacabile nei suoi sforzi per diffondere le distorsioni dei prezzi, un'errata allocazione del capitale ed un peso travolgente del debito. Altri interventi e manipolazioni di mercato sono in arrivo. Sono stati progettati per scoraggiare la liquidazione degli squilibri e favorire invece l'accumulo di ulteriore debito. L'obiettivo sembra essere quello di rendere il finale di partita il più catastrofico possibile.

Questa è l'unica cosa in cui avranno successo i burocrati delle banche centrali ed i politici.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


2 commenti:

  1. Questo è un lavoro per ... Francesco

    http://www.zerohedge.com/news/guest-post-critique-methodology-mises-rothbard

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  2. Ciao Anonimo.

    Mi era sfuggita questa notizia, e devo dire che trovo alcune critiche mosse da John Aziz un può fuorvianti. Mi ci stavo mettendo io, quando invece...

    ...domani lo scoprirai. ;)

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