Domanda: possiamo affermare che attraverso l'uso di denaro, armi e sangue a fiotti per spodestare Assad ciò garantisca pace e stabilità? Possiamo davvero essere sicuri che il prossimo governo non sarà peggiore di questo? Non credo proprio. Anche perché la maggior parte delle popolazioni coinvolte nelle "Primavere Arabe" ha scelto partiti Islamisti durante le elezioni. Ma anche con il supporto della Lega Araba, è davvero una buona idea entrare in un conflitto aperto con Russia e Cina? Ci sono già voci in Cina che mettono in conto una guerra aperta contro l'America per prevenire la sua conquista dell'Iran. Ovviamente il "pomo della discordia" è sempre lo stesso: il petrolio Iraniano. La destabilizzazione del governo di Ahmadinejad è sempre stato l'obiettivo principale dello zio Sam, poiché, secondo il mio punto di vista, l'America in questi anni è divenuta crescentemente dipendente dalle importazioni della rete del commercio globale per quanto riguarda energia e risorse; ed infatti l'asso nella manica della Cina è il fatto che l'America è dipendente dai suoi prodotti finiti, risorse e componenti. Gli USA non avrebbero abbastanza risorse per affrontare una guerra aperta contro Russia, Cina ed Iran (per non parlare dei vari altri fronti acnora aperti). Per questo amano agire nell'ombra, indirettamente. Speriamo solo che se in possesso ancora di un briciolo di sanità mentale, gli Stati Uniti non muovano guerra all'Iran. Ma tale speranza si affievolisce ogni giorno che passa.
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di Ron Paul
La scorsa settimana la Camera ha approvato un altro disegno di legge ponendo sanzioni contro l'Iran e la Siria, facendoci avvicinare ad un'altra guerra in Medio Oriente. Ci viene detto che le sanzioni sempre più aspre infine forzeranno quelle nazioni a piegarsi alla nostra volontà. Eppure, l'inefficacia delle sanzioni precedenti non ci insegna nulla; in verità le sanzioni portano alla guerra più di quanto la possano prevenire.
Fino all'anno scorso, le sanzioni alla Libia furono presentate come una storia di grande successo. Il regime avrebbe cambiato il suo comportamento. Nonostante tutto la NATO ha bombardato il paese.
La scorsa settimana abbiamo appreso che il presidente Obama ha firmato un "accertamento" dell'intelligence incaricando la CIA di aiutare segretamente i ribelli in Siria. L'amministrazione sembra determinata a combattere un'altra guerra in Siria che non ha nulla a che fare con gli interessi nazionali Americani.
Sappiamo già che un simile "accertamento" è stato firmato con l'ultima amministrazione Bush incaricando l'intelligence degli Stati Uniti di indebolire il governo Iraniano e di promuovere un cambiamento di regime. I Neoconservatori hanno a lungo chiesto di rovesciare il governo Siriano prima di passare alla guerra contro l'Iran. Questa bellicosità persiste a prescindere da quale partito sia alla Casa Bianca.
In Siria vediamo ancora una volta come le nostre politiche interventiste ci si ritorcono contro e ci rendono meno sicuri. Le recenti notizie della stampa puntano a legare l'opposizione Siriana e al-Qaeda (e altri gruppi estremisti). Un recente articolo del Guardian, un giornale Britannico, ha esclamato che "Al-Qaida ribalta la situazione per i ribelli in lotta per la Siria orientale." L'articolo cita un leader di al-Qaeda in Siria dicendo che si incontra con l'organizzazione ribelle Siriana principale sostenuta dagli USA, il Free Syrian Army, "quasi ogni giorno." Quindi, attraverso la promozione della guerra civile in Siria, finiamo per alimentare al-Qaeda.
Secondo un altro comunicato stampa recente, i servizi d'intelligence Tedeschi stimano che negli ultimi sei mesi in Siria sono stati commessi circa 100 attacchi terroristici da parte di al-Qaeda o di organizzazioni legate ad essa. Il mese scorso un attentatore suicida in Siria ha ucciso un ministro della difesa e diversi alti funzionari del governo. Il governo degli Stati Uniti, che sta combattendo una "Guerra al Terrore" da più di un decennio, ha rifiutato di condannare questo atto di terrorismo.
Ciò solleva la questione se l'amministrazione Americana stia sostenendo le stesse persone in Siria che abbiamo combattuto in Iraq e in Afghanistan. Il Segretario di Stato Hillary Clinton ha espresso queste stesse preoccupazioni all'inizio di quest'anno quando le è stato chiesto se gli Stati Uniti fossero stati riluttanti ad armare i ribelli Siriani. Ella rispose, "A chi le consegnamo? Conosciamo al-Qaida. Zawahiri sostiene l'opposizione in Siria. Stiamo sostenendo al-Qaeda in Siria?"
Questa è una domanda molto buona. Ciò dimostra chiaramente che gli Stati Uniti non dovrebbero avere nulla a che fare con la guerra civile Siriana. Nel 1980 abbiamo sostenuto un movimento di resistenza in Afghanistan che più tardi diede alla luce elementi di al-Qaeda ed i Talebani. Quando impareremo la lezione e smetteremo di intervenire in conflitti che non capiamo veramente, conflitti che non hanno nulla a che fare con gli interessi nazionali Americani?
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Ciao Francesco
RispondiEliminanon è una novità, gli americani hanno sempre armato i loro nemici. Tanto che viene da chiedersi: ma sono davvero loro nemici? O sono pedine utili nella guerra eterna che ha reso possibile uccidere le libertà civili nella "terra della libertà"?
Ciao Niki.
RispondiEliminaPotremmo dire che gli USA sono dei maestri del trasformismo. Infatti, non a caso nell'introduzione mettevo il link a questo video: http://lewrockwell.com/yk/did-us-create-al-qaeda.html
Grande stima per ron paul, di cui ho letto alcuni libri. Un'unica critica: dispiace che continui a validare la versione ufficiale dell'11 settembre. Forse sarebbe la sua fine politica e perderebbe la già poca visibilità e possibilità di combattere dall'interno le nefaste politche estere e monetarie. Tuttavia ha espresso più volte la volontà, qualora diventasse presidente (e aggiungo non venisse eliminato), di terminare tutte le guerre USA e chiudere le basi americane sparse in oltre 130 nazioni nel mondo.
RispondiEliminaCiao francesco.
RispondiEliminaSì, hai ragione. Dispiace anche a me che una persona del suo calibro continui a dar credito alla versione ufficiale del 9/11.
Ma questo, forse, sarebbe stato l'ultimo dei suoi problemi. Anche perché non credo che, semmai fosse divenuto Presidente, sarebbe durato più di un giorno di mandato. Probabilmente nemmeno ci sarebbe arrivato al primo giorno da Presidente. Poiché un conto è discuterle alcune proposte, un altro è attuarle.
Voglio dire, uno che vuole abolire nell'ordine la CIA, la NSA , la FED, vuole il ritiro incondizionato di tutti i militari USA all'estero, lo smantellamento di tutte le basi militari fuori dal suolo USA, la riduzione fino all'osso dello stato federale, ecc. avrebbe fatto la fine di Tom Woods in "C'era una volta in America." :)