giovedì 9 agosto 2012

L'Incomparabile Fiducia degli Investitori Keynesiani

Nonostante lo zio Mario affermi prima una cosa e poi la neghi, in realtà la BCE continua a salvaguardare gli interessi speciali del settore bancario e quindi, indirettamente, quelli dei governi in bancarotta. Leggiamo da Reuters: «Il Consiglio Direttivo della BCE ha deciso nella riunione di Giovedi di aumentare il limite massimo dell'ammontare dei prestiti a breve termine che la Banca di Grecia può accettare [...].
Fino ad oggi la Banca di Grecia poteva accettare buoni del Tesoro fino ad un limite di €3 miliardi ($3.70 miliardi) come garanzia per la concessione di liquidità (ELA), ma ha chiesto che questo limite venga aumentato a €7 miliardi [...].

Il Consiglio Direttivo della BCE ha dato luce verde.»
Eppure il 20 Luglio la BCE aveva fatto sapere che non avrebbe più accettato i bond Greci come garanzia collaterale. Nel frattempo la curva dei rendimenti negli Stati Uniti è in appiattimento e l'economia sta diventando sempre più stagnante: l'ennesima recessione accelera il passo. La disoccupazione è ancora rampante e gli economisti mainstream continuano a belare in favore di maggiori misure espansionistiche, nonostante il fallimento di quelle precedenti. Peccato che coloro che si strappano le vesti per questa strategia non vedono quale sia il prezzo da pagare nel futuro prossimo.Come i frollocconi che credevano che i prezzi delle case non sarebbero mai calati, così i frollocconi che credono che i tassi possono rimanere sempre bassi avranno una brutta sorpresa. L'abisso finanziario è una linea sottile che può essere oltrepassata senza accorgersene.
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di Gary North


Di tanto in tanto, leggo qualcosa nei media finanziari mainstream il cui grado di illusione mi toglie il respiro. Parlo di una frase simile (2 Agosto 2012).

Giovedì lo stock index futures degli Stati Uniti ha puntato ad una apertura al rialzo, con gli investitori che speravano che la Banca Centrale Europea segnalasse ulteriori misure per favorire la crescita e prevenire il collasso della zona euro.

Ciò è stato pubblicato dalla CNBC, una rete televisiva via cavo che rimane perennemente rialzista. E' stato pubblicato entro e non oltre le 6 di mattina.

Stock futures su: verificato.

Misure della BCE per favorire la crescita: verificato.

Impedire che la zona euro collassi: verificato.

"Un altro giorno, un altro collasso evitato per la zona euro."

Scusatemi. Un collasso della zona euro. E' giusto così? Ci potrebbe essere un crollo della zona euro?

E la BCE può fare qualcosa per evitarlo? Forse?

Pertanto, le stock futures Americane sono in crescita. Ho capito bene?

Devo supporre che se la BCE non riesca ad intervenire, la zona euro potrebbe crollare?

Devo inoltre presumere che, domani o la prossima settimana al più tardi, le stock futures Americane potrebbero quindi calare?

Ci si aspetta che crediamo che un collasso della zona euro sia possibile. Questo potrebbe significare la distruzione dell'euro, che cadrebbe a zero. Cosa potrebbe causarlo? L'inflazione della BCE. Questo è lo scenario #1.

Dall'altra parte, c'è lo scenario #2: il collasso della zona euro potrebbe significare l'uscita di Spagna, Italia e Francia, che cesserebbero di pagare in euro i loro IOU. Ciò significherebbe enormi perdite per le banche commerciali in ogni nazione, ed enormi perdite per la BCE, che è piena di questi IOU.

Cosa può impedire quest'ultimo scenario? Il primo. Per mantenere i governi di Spagna e Italia solventi, cioè in grado di effettuare pagamenti di interessi regolari sui loro IOU, la BCE deve acquistare i loro IOU con euro appena creati.

In qualche modo, gli autori di questo articolo hanno implicato, e gli investitori sembrano crederci, che c'è una via di mezzo tra lo scenario #1 e lo scenario #2. Così, quando Draghi ha esposto le sue osservazioni non ufficiali ad una cena pre-Olimpica, gli investitori del mercato azionario sono diventati brevemente ottimisti. Hanno posizionato i loro ordini.

Il "collasso" implica un crollo. Ciò significa una grande discontinuità. In questo caso, significa un crollo negli scambi tra euro e beni e servizi del continente dell'Europa Occidentale. Significa anche il ribaltamento di 15 anni di garanzie ufficiali.

In breve, ciò significa una grave crisi.

Siamo entrati nell'era delle rassicurazioni ufficiali. Le assicurazioni sono ormai lontane.



RASSICURAZIONI UFFICIALI

L'eurozona è in uno stato permanente di crisi. Non uscirà da questa crisi molto presto. Il governo Greco potrebbe uscire della zona euro quest'anno. Questo sarebbe un bene per la zona euro. Quel governo in bancarotta morale non avrebbe mai dovuto avere il permesso di unirsi.

Per quanto riguarda la Spagna e l'Italia, potrebbero anch'esse uscire nei prossimi 12 mesi. Quello che le terrà dentro è l'inflazione della BCE. La BCE creerà euro digitali ed acquisterà gli IOU di queste due nazioni economicamente in bancarotta.

Se la BCE può convincere Angela Merkel a persuadere il parlamento Tedesco a sborsare centinaia di miliardi di euro extra per impedire ai governi di Italia e Spagna di andare in default per i loro debiti che altrimenti non possono pagare, il giorno della resa dei conti può essere ritardato.

Se l'Italia e la Spagna vanno in default, ciò manderà fallite molte banche Francesi. Se la BCE si rifiuterà di salvare la Francia, che a sua volta salverà le grandi banche Francesi, la Francia lascerà la zona euro e darà di nuovo alla sua banca centrale il diritto di creare moneta fiat.

Ciò lascerà Germania, Finlandia, Paesi Bassi, e 10 altre nazioni a mantenere in vita l'euro.

La Germania a quel punto tornerebbe probabilmente alla Bundesbank ed al marco. Perché restare in un'eurozona ristretta?

Tutto questo richiederà tempo. Sarà accompagnato da assicurazioni dall'interno della zona euro che nulla di tutto ciò sta realmente accadendo, che la zona euro rimarrà intatta, e che le voci contrarie sono esagerate.

Mentre le nazioni usciranno, i rappresentanti di quelle nazioni che ancora rimangono diranno che le recenti uscite degli altri erano un'aberrazione. "Niente da fare. Fidatevi di noi."

Mario Draghi, ex Goldman Sachs e attualmente capo della BCE, ha assicurato agli ospiti di spicco ad una cena pre-Olimpica che la BCE farà di tutto per tenere la zona euro insieme. Questo il Mercoledì sera. Questa osservazione improvvisata ha mobilitato gli investitori il Giovedi, cosa che ha spinto in su i mercati azionari mondiali. Nessuno ha chiesto a Draghi cosa avesse in mente. Nessuno ha chiesto di ascoltare un riassunto del suo nuovo piano. Gli altri piani erano stati vaghi. Non ha alcun nuovo piano. Dispone di un voto nel consiglio di un'istituzione che può legalmente creare denaro dal nulla e comprare gli IOU con esso.

Quindi, spetta alla Merkel ed a Draghi elaborare un piano per unificare i 17 membri della zona euro in un governo nazionale con un programma fiscale comune.

Ecco il pomo della discordia. Draghi vuole un governo unificato i cui IOU sono emessi da tutti i 17 membri. Ciò significa che la Germania ed i Paesi Bassi devono co-firmare i bond emessi dal governo centrale. La Merkel dice che non vi acconsentirà mai. Lo ha ripetutamente assicurato. Ma ogni volta che il sistema bancario sembrava vulnerabile si è rimangiata tutto.

Draghi vuole bond garantiti dal governo con la piena fiducia e credito della zona euro. Questo significa che i bond saranno emessi con la piena fiducia e credito della Germania. La Germania è il cassiere. Lo è sempre stata. Come un ricco zio, la Germania attira cugini buoni a nulla, che vogliono un sussidio a vita dalla Germania. Vogliono prendere in prestito dalle banche Tedesche e dal governo Tedesco. Vogliono evitare di ripagare il capitale, cosa che non possono fare a parte con l'iperinflazione. Vogliono tagli sempre maggiori dei tassi di interesse ed una spesa dello stato sociale sempre più grande. Ci si aspetta che zia Angela sganci il denaro.



"CI CREDIAMO!"

Se Draghi aveva qualcosa di nuovo da offrire, non ha spiegato di cosa si trattava. Ha avuto una settimana per farlo.

Le azioni sono salite il giorno dopo la sua osservazione, e non sono calate per una settimana. Ciò indica che il mondo dell'investimento ha creduto che avesse un nuovo piano, nonostante l'assenza di qualsiasi prova. Credevano che la grande discontinuità – il crollo dell'euro – poteva essere superata attraverso il piano di Draghi.

Quale potere ha la BCE? Il potere della creazione di moneta. Non c'è dubbio che la BCE abbia questo potere. Basta chiedere ad Angela Merkel. La capacità della BCE di inflazionare è il pomo della discordia tra la Merkel e Draghi.

I rappresentanti delle nazioni settentrionali relativamente solventi, che hanno economie guidate dalle esportazioni, favoriscono surplus commerciali di grandi dimensioni. Sono sconvolti dal fatto che i mutuatari hanno preso in prestito molto più di quanto potessero ripagare. Tutti lo sapevano quando vennero concessi i prestiti. Non c'è mai il rimborso permanente in un universo Keynesiano a riserva frazionaria.

Il debito monetizzato non può essere ripagato senza una contrazione del 99% dell'offerta di moneta (con un coefficiente di riserva dell'1%). Le banche centrali devono sostituire i debiti ripagati con quelli nuovi. Questa è la trappola ultima del debito. Tutti i banchieri centrali lo hanno sempre saputo almeno sin dal 1900. Gli acquisti di debito da parte delle banche centrali creano dipendenza economica. Gli investitori ritengono che questo non accadrà. Credono che non ci sarà alcuna contrazione dell'offerta di moneta. Se ci fosse, ciò creerebbe un replay della prima fase della Grande Depressione, 1930-33. Poi si contrarrebbe ulteriormente. La maggior parte delle banche fallirebbe. Quasi tutti gli IOU diventerebbero senza valore. Nessuno potrebbe ripagarli. Ecco perché il Congresso creò il FDIC nel 1934: per fermare gli assalti agli sportelli delle banche, e quindi fermare la contrazione dell'offerta di moneta.

Quindi, gli investitori ritengono che la BCE, la Federal Reserve, la Banca del Giappone, la Banca Popolare della Cina, e tutte le altre banche centrali agiranno, vale a dire, creeranno denaro per evitare tale scenario. Ma credono anche che non ci sarà iperinflazione. Credono in una via di mezzo tra l'iperinflazione e la Grande Depressione 2.

Ci credono anche i banchieri centrali. Credono che possono sempre evitare i due estremi peggiori. Ma l'unico fattore che impedisce l'iperinflazione oggi è la riluttanza delle banche commerciali a prestare la base monetaria post-2007 delle banche centrali Occidentali, moltiplicandola attraverso il sistema bancario.

Questo fattore potrebbe cambiare. Le banche centrali potrebbero farlo cambiare dall'oggi al domani imponendo tasse sulle riserve in eccesso detenute presso le banche centrali. Ci sarebbe un boom economico enorme nelle materie prime, ma il prezzo da pagare per questo boom sarebbero prezzi al consumo fuori controllo. Sarebbe la prova della sconfitta delle banche centrali.



DRAGHI PARLA ANCORA!

Il 2 Agosto, un'ora prima che i mercati azionari degli Stati Uniti aprissero, ha tenuto un breve discorso. Ha detto che la BCE non ha un piano fisso. Questa era stata la valutazione universale dei suoi critici per una settimana. Il suo commento una settimana prima era solo retorica, privo di sostanza.

Fino a quel discorso, i mercati azionari in tutta Europa erano saliti. Poi sono caduti tutti come pietre: verso il basso. Era come se fossero caduti da una scogliera. Questo alle 9 di mattina.

Immediatamente, le stock futures Americane si sono invertite. La nota di ottimismo che aveva segnato la storia della CNBC alle 6 del mattino non c'era più. Trenta minuti dopo il discorso di Draghi, il Dow Jones Industrial Average aveva aperto verso il basso di oltre 130 punti: 1%.

Tutto questo trading intra-giornaliero non copre l'estensione degli eventi. Ma quello che è successo nel giro di pochi minuti indica la misura della fiducia ingiustificata nelle parole di Draghi.

La zona euro è diretta verso molti anni di difficoltà, a prescindere delle osservazioni di Mr. Draghi. La BCE è intrappolata. Non osa inflazionare oltre il punto in cui la Germania uscirebbe dalla zona euro. Ma non osa stabilizzare l'offerta di moneta e si rifiuta di acquistare i bond emessi dai PIIGS. Deve camminare su questa strada nel mezzo.

L'entusiasmo selvaggio, con cui gli investitori hanno risposto alle osservazioni improvvisate di Draghi durante un raduno di Pezzi Grossi, indica la totale creduloneria degli investitori.

Che ogni scrittore di articoli giornalistici potesse credere che l'euro è diretto verso un crollo, in quanto distinto da un lento declino del potere d'acquisto nei confronti delle valute estere, indica che non capiscono la politica monetaria, né ritengono che i loro lettori la capiscano.

Che investitori o giornalisti possano credere a qualsiasi cosa dica Draghi di economicamente significativo, indica la misura in cui i capitalisti del mondo e le loro cheerleaders nei media hanno fiducia nell'inflazione monetaria della banca centrale. Quale nuova idea poteva Draghi mettere sul tavolo il giorno in cui sono iniziate le Olimpiadi? Che cosa aveva eliminato con gli altri membri anziani della BCE? Niente, come avevano detto prima che finisse il boom giornaliero delle azioni. Non aveva parlato di nulla con loro.

E se lo avesse fatto? Se tutti fossero stati d'accordo nel fare un annuncio ai media, piuttosto che ad un gruppo di partecipanti ad una festa? Che differenza avrebbe fatto il loro annuncio? Nessuna. L'annuncio di una commissione è piena di vanterie e dichiarazioni vaghe. È per questo che le commissioni non vengono invitate per pavoneggiarsi alle cene dei politici di alto livello.

Naturalmente, nemmeno gli uomini selvaggi vengono invitati. Peter Schiff non è stato invitato. Io non sono invitato. Sicuramente Gerald Celente non è stato invitato. I Pezzi Grossi hanno paura delle mine vaganti tanto quanto sono annoiati dai membri delle commissioni.



LE COSE ANDRANNO IN PEZZI

Il sistema monetario arranca. Lo stesso vale per i mercati dei capitali. Non c'è collasso.

Ma ad un certo punto, la commissione della BCE ed il Federal Open Market Committee composto da banchieri centrali regionali dovranno tirare l'amo o tagliare l'esca. Dovranno inflazionare per sostenere il sistema anziché farlo affondare così come è avvenuto nel 1930-33 e nel 2008. Non oseranno far fallire le grandi banche.

Quando Draghi ha detto che la BCE avrebbe fatto di tutto per salvare la zona euro, aveva in mente le grandi banche. Questo è ciò che ogni banchiere centrale ha in mente.

Draghi presume che i politici cadranno. E' sempre accaduto, anche prima d'ora. Non pensa che i tempi siano cambiati.

Ma per muoversi nella direzione che suggerisce Draghi è imperativa un'unione fiscale imposta dai membri spaventati dei parlamenti nazionali Europei. Non pensa neanche per un momento che dovrebbero deciderlo gli elettori, poiché ci sarà più di una nazione i cui elettori decideranno di votare contro l'unione fiscale. La creazione di un'eurozona con potere sul bilancio di ogni nazione non sarà imposta da un altro trattato. Sarà imposta dalla politica fiat, cosa che verrà abbinata al denaro fiat della banca centrale.

Può reggere? I legislatori eletti che imporrebbero questo sistema risuciranno a conservare le loro cariche e, quindi, scongiurare la secessione? Non credo proprio.



CONCLUSIONE

Draghi è solo un altro ex-agente di Goldman Sachs. Sta fischiando oltre il cimitero.

Che cosa è questo cimitero? Il cimitero progettato quasi un secolo fa dal globalista consumato dei tempi moderni, Jean Monnet. E' ampiamente riconosciuto come il progettista della nuova Europa.

La sua voce su Wikipedia dice:

Nel 1955, Monnet ha fondato il Comitato d'Azione per gli Stati Uniti d'Europa per rilanciare la costruzione Europea dopo il fallimento della Comunità Europea di Difesa (CED). Ha unito i partiti politici ed i sindacati Europei affinché divenissero una forza trainante dietro le iniziative che hanno gettato le basi per l'Unione Europea come è infine emerso: dapprima la Comunità Economica Europea (CEE) (1958) (comunemente conosciuta come "Mercato Comune"), che venne istituita dal Trattato di Roma del 1957; poi la Comunità Europea (1967) con i suoi organi corrispondenti, la Commissione Europea ed il Consiglio Europeo dei Ministri, l'adesione Britannica nella Comunità (1973), il Consiglio Europeo (1974), il Sistema Monetario Europeo (1979), ed il Parlamento Europeo (1979). Questo processo rifletteva la convinzione di Monnet in un approccio graduale per la costruzione dell'unità Europea.

E aggiunge questo: "Il 6 Dicembre 1963, Monnet venne onorato con la Medaglia Presidenziale della Libertà, con Lode Speciale, dal Presidente Lyndon Johnson." Questo accadde 13 giorni dopo che Johnson divenne Presidente. Se pensate che questo non indica l'enorme potere di Monnet, non comprendete la successione dei Presidenti.

La BCE è un'estensione del suo potere, una generazione dopo la sua morte. Così anche l'Unione Europea. Così anche la zona euro. Crollerà? No. Si sfalderà lentamente? Sì. Perché? Perché il sogno della centralizzazione politica ai giorni nostri è il sogno della pianificazione centrale in ogni settore della vita economica. La pianificazione economica centrale produce sempre uno sfaldamento.

I Keynesiani lo negano. Gli investitori Keynesiani posizionano i loro soldi nei luoghi in cui hanno fiducia. Stanno per perdere la maggior parte del loro denaro.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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