mercoledì 8 agosto 2012

Il Sentiero dell'Oro verso i $10,000 l'oncia

E' notizia di qualche giorno fa che il Tesoro degli Stati Uniti condurrà un audit delle riserve auree della Federal Reserve Bank di New York. Questa è una verifica che il Tesoro degli USA non conduceva sin dal 1954. Capite benissimo, cari lettori, che un audit vero e completo dovrebbe coprire circa 60 anni di storia fino ad oggi, dovrebbe indagare sui possessori reali di quell'oro e scoprire se qualcun altro potrebbe avanzare rivendicazioni su quello stesso oro. Ufficialmente è il Tesoro degli Stati Uniti il vero possessore dell'oro immagazzinato presso la FED, e se si scopre che manca dell'oro rispetto alle quantità ad oggi dichiarate o si scopre che parte di esso è "intralciato" il Tesoro stesso verrà incolpato di questo illecito. Comprenderete come questo sia un incentivo per il Tesoro affinché chiuda un occhio su eventuali infrazioni. Vedremo come andrà a finire, vedremo se l'audit sarà seguito da una verifica anche da parte del GAO. Gli auspici non sono dei migliori. Nel frattempo leggiamo questa analisi "audace" di Dan Amoss su un possibile ritorno al gold standard.
__________________________________________________________________________________


di Dan Amoss


C'è un percorso plausibile dell'oro verso i $10,000 l'oncia. E non richiede un crollo della società civile...

Gli speculatori vedono i banchieri centrali come dei moderni supereroi in grado di spingere i mercati con una sola frase. Nella mente della maggior parte degli investitori, Ben Bernanke, Mario Draghi e Masaaki Shirakawa potrebbero anche indossare calzamaglie, maschere e mantelli. Questi banchieri centrali supereroi piombano continuamente sui mercati finanziari per difenderli dalle oscillazioni al ribasso... e per assicurarsi che offrano sempre guadagni in conto capitale.

La realtà, naturalmente, è che questi supereroi sono frodi. Non hanno superpoteri... se non il potere dell'illusione di massa. I poteri di Mario Draghi e degli altri banchieri centrali in Europa sono in calo. L'eccesso di debito è come kryptonite: Ogni nuova ondata di stampa ha un impatto minore sui mercati. Come dice il detto popolare: "Questo è un problema di solvibilità, non è un problema di liquidità."

In altre parole, la nuova offerta di moneta non può ripristinare la salute dei prestiti tossici e dei titoli di stato. L'unico modo per ripristinare la solvibilità del sistema è quella di deflazionare l'economia o ridurre drasticamente l'ammontare del debito nel sistema attraverso il fallimento di massa.

O c'è un altro modo? C'è un tasto "reset" che i banchieri centrali possono spingere (con l'approvazione dei leader politici) in modo da ristabilire l'equilibrio del sistema?

Sappiamo che i banchieri centrali non vorrebbero mai deflazionare l'economia o mandare in crash il valore del debito, cosa che distruggerebbe il sistema bancario. Quindi perché non inflazionare l'offerta di moneta per diluire il valore del debito? Tutto in un colpo solo?

In questo momento, i banchieri centrali stanno diluendo il valore del debito molto lentamente spingendo i tassi di interesse al di sotto del tasso di inflazione. Alcuni la chiamano "repressione finanziaria." E' una politica tacita che ha molte conseguenze negative. Qual è l'alternativa, dal momento che tutti i tentativi di "aggiustare" l'attuale sistema con più prestiti e stampa di denaro stanno fallendo?

Che dire del gold standard classico, che si distingue come il meno imperfetto di tutti i sistemi che abbiamo provato. Ogni nazione può scegliere di agganciare la sua moneta locale all'oro ad un prezzo che consente una crescita sufficiente delle riserve bancarie per ridurre notevolmente il peso dei debiti pubblici e privati.

Ri-agganciare una valuta come il dollaro Americano all'oro al prezzo attuale (circa $1,550) ha le sue insidie. In particolare, non sdebiterebbe un sistema bancario sovraindebitato. Ma ri-ancorare il dollaro a circa $10,000 l'oncia potrebbe servire allo scopo.

Gli hedge fund manager Lee Quaintance e Paul Brodsky di QB Asset Management hanno scritto un report affascinante sulla reintroduzione potenziale dell'oro nel sistema monetario, mentre si attuerebbe contemporaneamente quello che si potrebbe considerare un giubileo per il debito. Raccomando calorosamente la lettura dell'intero dcoumento. Zero Hedge l'ha pubblicato a questo link. QB spiega i meccanismi di come potrebbe funzionare negli Stati Uniti:

Utilizzando gli Stati Uniti come esempio, la FED dovrebbe acquistare l'oro del Tesoro ad un premio grande e specifico rispetto la sua valutazione spot attuale. Più alto è il prezzo, più base monetaria verrebbe creata e più debito pubblico verrebbe estinto. Un aumento di otto o 10 volte il prezzo dell'oro attraverso questo meccanismo metterebbe completamente al sicuro tutti i depositi bancari esistenti denominati in dollari USA (uno pieno sdebitamento del sistema bancario).

Di seguito è riportato in forma di grafico la possibile rimonetizzazione dell'oro. La linea gialla si avvicinerebbe rapidamente alla linea blu. E la linea blu continuerebbe a crescere mentre l'offerta di moneta crescerebbe ulteriormente. Il "Prezzo Ombra dell'Oro" di QB divide la base monetaria degli Stati Uniti dalle partecipazioni in oro ufficiali degli Stati Uniti. I decisori politici, che da sempre sentono la necessità di gestire qualcosa, gradirebbero che questa fosse la stessa formula utilizzata durante il regime di Bretton Woods per agganciare il dollaro a $35 l'oncia. In altre parole, il Prezzo Ombra dell'Oro è il prezzo teorico dell'oro dopo che la FED avrebbe gonfiato l'offerta di dollari ad un livello tale da coprire le passività bancarie sistemiche e poi da ri-ancorare il dollaro all'oro. Ecco il percorso dell'oro verso i $10,000:




Questo percorso indebolirebbe gli effetti del debito creati sin da quando il Presidente Nixon chiuse la finestra dell'oro. Trasformerebbe una moneta basata sul debito in una valuta coperta da un asset. Non si avanzerebbe più la sgradevole domanda "Che cosa sostiene il dollaro?" e si proseguirebbe avanzando ulteriori domande (ed un mal di testa). In questo momento, il dollaro è sostenuto dai titoli del Tesoro posseduti sul bilancio della FED, che sono a loro volta supportati dai dollari, che sono a loro volta sostenuti dalla fiducia nel denaro fiat — vale a dire, niente!

Lo scenario di monetizzazione di QB imporrebbe perdite su alcune parti non appena verrebbe premuto il pulsante reset, ma diversamente dalla maggior parte delle prescrizioni politiche che abbiamo visto ultimamente, sembra risolvere più problemi di quanti ne crei. Più in particolare, i politici potrebbero argomentare che questo reset comporterebbe "una migrazione del valore, in termini reali, da asset indebitati a beni, asset e servizi senza debito." I salariati sarebbero i vincitori rispetto ai proprietari di asset, perché "un aumento dei prezzi nominali degli asset richiederebbe salari nominali ancora più alti e prezzi dei beni al consumo orientati al futuro. "

Questo scenario sostiene il possesso di alcune azioni di produttori di merci fisiche (in particolare i minatori d'oro), anche se il contesto potrebbe apparire deflazionistico. Un gold standard, dopo una monetizzazione del debito, renderebbe l'economia globale più equilibrata, efficiente e meno incline a boom/bust violenti.

Come bonus aggiuntivo: I banchieri centrali non sarebbero più visti come supereroi! Solo dei miseri servi, ancorando l'offerta di moneta all'oro e lasciando che il libero mercato determini il prezzo del denaro. Dopo tutto, da quando nella storia la pianificazione centrale ha funzionato meglio del mercato libero?

Possiamo sperare che i banchieri centrali di tutto il mondo inciampino in una soluzione come quella proposta da QB Asset Management prima che possano causare ancora più danni alle fondamenta dell'economia globale. Purtroppo, le condizioni potrebbero andare molto peggio nei mercati finanziari, nei sistemi bancari e nelle economie prima che vengano prese in considerazione tali idee "fuori dagli schemi." Un portfolio difensivo con esposizione all'oro e ad altri asset reali sembra il giusto mix nell'ambiente di oggi.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


8 commenti:

  1. Offtopic ma sono curioso.

    Perché quello pseudonimo?

    Cosa rappresenta la bandiera di Freedonia?

    Grazie!

    RispondiElimina
  2. Ciao Andrea.

    Non ho mai parlato di queste cose finora, credo di poterti soddisfare. L'idea di questo blog nacque quando guardai il film "La guerra lampo dei fratelli Marx," noterai infatti immagini sparse di Groucho e dei suoi fratelli sul blog. Da qui il nome Freedonia; poi scoprii che addirittura esisteva una micronazione chiamata "Freedonia" (qui il link dell'ambasciata) basata su principi libertari. E la bandiera che vedi all'entrata sul blog è la bandiera della micronazione chiamata Freedonia.

    Lo pseudonimo che ho abbandonato di recente, invece, era un nomignolo usato da Corrado Guzzanti in uno sketch preso da "Il caso Scafroglia."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie!

      Tornando ai contenuti del blog lo zio Gary è sempre molto ispirato.
      Leggendo qui ed altrove mi convinco sempre più della misconosciuta drammaticità' della situazione da parte di tutti coloro che non si trovano nella sala macchine o sul ponte di comando del titanic.
      C'è anche una sorta di rimozione collettiva del senso della realtà. Tutto molto umano e comprensibile.
      Non è mai stato un paese per cassandre questo.
      Per molti versi credo che non resti altro da fare che sedersi sulla riva del fiume ad aspettare che gli eventi vadano come devono andare.
      Magari dopo essersi messi un po' al riparo con qualche bene reale. Ma qui ci vorrebbe l'arca di Noè.

      Elimina
  3. >Leggendo qui ed altrove mi convinco sempre più della misconosciuta drammaticità' della situazione da parte di tutti coloro che non si trovano nella sala macchine o sul ponte di comando del titanic.

    La situazione credo sia davvero drammatica, soprattutto quando la stampa lascia passare col massimo silenzio possibile notizie come questa:

    Egan-Jones taglia il rating dell'Italia da B+ a CCC+
    Possibilita' di default al 22% New York, 25 lug - L'agenzia di rating americana Egan-Jones ha tagliato il rating dell'Italia da B+ a CCC+, dando le possibilita' di un default dell'Italia al 22 per cento.


    Qui trovi maggiori dettagli. Però sono tutti euforici per gli ultimi rally dei mercati azionari, soprattutto quando si assicura che la BCE può intervenire sul mercato aperto per acquistare bond dei PIIGS.

    Ma finché i costi di finanziamento rimarranno bassi queste saranno solo parole per tentare di calciare ulteriormente il barattolo. Ma i tassi non rimarranno sottoterra per sempre...

    RispondiElimina
  4. Scusa Francesco
    ma quali furono gli eventi o le cause del picco dell' oro dei primissimi anni ottanta?
    Motivi simili o diversi da quelli della crisi attuale del sistema monetario fiat?
    Ed è vero che l'attuale "apprezzamento" dell' oro è ancora ben poca cosa rispetto a quel mai più raggiunto record?
    Grazie!

    RispondiElimina
  5. Ciao andrea.

    Posso rispondere alle tue domande rimandandoti a questo vecchio articolo che tradussi sul Portico Dipinto, dove sotto lo pseudonimo di Johnny Contanti ogni tanto traduco qualcosa.

    Copio-incollo qui sotto la parte rilevante.

    «[...] Cosa ha guidato l'andamento dell'oro dal 1980 al 1999? Un cambiamento nelle politiche dl governo, che sono state storicamente un preludio al cambiamento — un punto fermo fondamentale del nostro processo d'investimento qui a U.S. Global Investors.

    Gold Stock Analyst sottolinea che il Presidente della Federal Reserve Paul Volcker iniziò a dirigere l'economia degli Stati Uniti verso tassi d'interesse reali positivi nel 1980 e lo scopo di Volcker fu raggiunto nel 1992 — lo stesso anno in cui S&P 500 superò l'oro.

    In modo che il relativo valore dell'oro ritorni ai picchi del 1979-1980 di 7.6 volte maggiori a S&P 500, John Doddy di Gold Stock Analyst dice che il prezzo dell'oro dovrebbe raggiungere la soglia dei $10,000. Ovviamente questo scenario è improbabile, ma pone in una certa prospettiva tutte queste insensatezze sulla "bolla dell'oro".

    Un modo per far scoppiare le chiacchiere sulla "bolla dell'oro" è quello che i tassi d'interesse reali negativi rimangano in giro per un pò di tempo. Abbiamo in precedenza discusso che i tassi d'interesse reali negativi — uno dei maggiori motori del Fear Trade4 — sono stati nella storia un elisir miracoloso per il rialzo dei prezzi dell'oro. Il numero magico per i tassi d'interesse reali è il 2%. E' quando si può guadagnare più del 2% su un buono ordinario del Tesoro degli Stati Uniti dopo aver scontato l'inflazione. La nostra ricerca ha mostrato che le merci tendono ad andare bene quando i tassi calano sotto il 2%.

    Prendete l'oro e l'argento, per esempio, che si sono storicamente apprezzati quando il tasso d'interesse reale è calato al di sotto il 2%. In aggiunta, più in basso cala il tasso d'interesse, più il ritorno verso l'oro tende ad essere corposo. Dall'altro lato, una volta che i tassi d'interesse reali aumentano al di sopra del 2%, si iniziano a vedere ritorni annuali negativi sia per l'oro che per l'argento.

    E' importante sottolineare che sono le strategie politiche, e non i partiti politici, che guidano questo fenomeno. Durante gli anni '90, quando il presidente Clinton era in carica, c'era un'eccedenza di bilancio e gli investitori potevano guadagnare di più dai buoni ordinari del Tesoro (circa il 3%) rispetto al tasso d'inflazione (circa a 2). Ciò dava agli investitori scarso incentivo ad abbracciare merci come l'oro, ed i prezzi ronzavano intorno a $250 l'oncia.

    Sin dal 2001, una regolamentazione esasperata in tutti gli aspetti della vita, tassi d'interesse reali negativi, welfare ed un'espansione dei diritti sovvenzionata con una spesa a deficit aumentata hanno creato uno sbilancio nel sistema economico Americano. E' stato questo squilibrio tra le politiche monetarie e fiscali che ha guidato l'oro verso il suo andamento rialzista.

    Oggi, la FED ha incapsulato i tassi d'interesse vicino allo zero sin dal 2008 ed il deficit del bilancio federale è arrivato a $1.4 biliardi. Infatti, sia il deficit in percentuale del PIL (negativo 11%) sia il debito federale del governo in percentuale del PIL (circa il 65%) sono ai loro massimi sin dal 1950, come mostra una ricerca di Citigroup. Ciò ha fornito carburante alla salita dell'oro a $1,000, $1,500 ed ora a $1,800 l'oncia.»

    RispondiElimina
  6. L'aumento del prezzo dell'oro è un fatto assai probabile, ma non credevo di tale proporzione.

    Anche perché da quanto scritto di deduce che ci sia un rally e non una lenta costante salita.

    Sarei curioso di sapere la stima di aumento dell'argento nei prossimi anni.

    RispondiElimina
  7. Ciao Oro Perugia.

    Il problema principale dell'argento ora è se ha raggiunto il basso nel suo movimento di prezzo. La differenza tra l'oro e l'argento è che quest'ultimo è molto più voltatile rispetto al primo, e per questo molto utilizzato per speculare sul mercato dei metalli preziosi. Clive Maund tenta di rispondere alla domanda con questo grafico.

    Infatti, secondo il suo giudizio e secondo il rapporto oro/argento negli ultimi due anni, il metallo grigio ha molte possibilità di performare meglio dell'oro.

    Non bisogna scordare, però, che tutto questo discorso dipenderà in gran parte dall'implementazione di nuovi giri di QE o LTRO che forniranno propellente al mercato delle commodity per fargli un bel balzo di prezzo. L'argento in questo modo godrà molto probabilmente di un'impennata di prezzo rispetto alla sua soglia attuale di resistenza (che sembra molto solida), dato che il processo inflattivo scatenato dall'ulteriore espansione monetaria causerà una maggiore svalutazione della cartamoneta.

    RispondiElimina