Bibliografia

martedì 17 luglio 2012

Siria: Il Capro Espiatorio della Scellerata Triplice Alleanza

La distinzione tra quello che si vede e quello che non si vede è un ottimo percorso d'analisi di molte situazioni, non solo quelle che fanno parte della sfera economica. Infatti, la polveriera Siriana si presta eccellentemente ad una suddetta analisi proprio perché ciò che si vede è quello che la maggior parte dei media mainstram Occidentali ci dicono, mentre ciò che non si vede è rappresentato dalle forze che agiscono dietro le quinte. Come al solito. E allora scopriamo che i cosiddetti ribelli non sono gli angeli che vogliono farci credere, come conferma questo articolo del Frankfurt Allgemeine Zeitung di qualche settimana fa. Non solo, anche altre penne del giornalismo stanno diventando sempre più scettiche nei confronti di questa storia, ponendosi delle domande legittime. L'ipotesi più accreditata, per quanto riguarda la diffusione di queste "ribellioni spontanee" in Medio Oriente e in Nord Africa, è una sorta di ricolonizzazione (o trasferimento di potere) di tali paesi "sfuggiti" all'influenza Occidentale. Cerchiamo, quindi, di analizzare "ciò che non si vede" nella situazione Siriana.
_________________________________________________________________________________


da Taki's Magazine


Già nel Settembre del 1970 mi trovavo nella splendida città antica di Damasco. I nativi erano cordiali e disponibili, soprattutto perché ero stato colpito da intossicazione alimentare a causa di un kebab Libanese che avevo mangiato due giorni prima. Il mio soggiorno in città venne interrotto dalla morte improvvisa di Gamal Abdel Nasser, l'uomo forte Egiziano che era stato sconfitto due volte dagli Israeliani ma era rimasto un grande eroe per il popolo Egiziano. I Siriani fornirono un volo per il corpo stampa e fecero volare la maggior parte di noi al Cairo per il funerale. Quando mi avvicinai all'addetto stampa in aeroporto e lo ringraziai per il gesto, mi ricordo il suo sorriso agrodolce e le sue parole: "Cercate di ricordare che non tutti noi Siriani siamo quello che Israele dice che siamo."

Quarantadue anni dopo, la Siria continua ad essere il capro espiatorio della scellerata triplice alleanza Israele, Arabia Saudita e Qatar. Dicono che la politica crea strani compagni di letto, ma non è così strano se ci pensate a fondo. Tutti e tre sono esperte in oppressione, fanatismo religioso, e pagano miliardi di miliardi alle lobby di Washington. Israele ha catturato le terre Palestinesi con la forza delle armi (Americane), e continua ad opprimere milioni di Palestinesi sotto la sua occupazione. I vari bombardamenti di Gaza hanno ucciso migliaia di innocenti, ma il grande comico Americano Elie Wiesel ha recentemente chiesto ad Obama, "Come è possibile che Assad sia ancora al potere?"

L'Arabia Saudita, un paese i cui diritti umani fanno sembrare la Siria come se fosse la Svizzera, è il padrino del terrorismo internazionale in cambio della pace in patria. I Sauditi hanno finanziato il terrorismo fin dall'inizio, ma grazie alle loro potenti connessioni a Washington e la loro capacità di corrompere tutti i soggetti coinvolti, lo Zio Sam e il suo barboncino UE stanno chiudendo un occhio su come l'Arabia abbia finanziato jihadisti e combattenti di al-Qaeda affinché si riversassero in Siria.

Il terzo grande democratico/umanista che semina propaganda contro la Siria è Al Thani, il ladro del Qatar la cui famiglia ha spadroneggiato sulla sottile striscia del Golfo dal XIX secolo. Il Qatar ha di recente corrotto la FIFA affinché assegnasse la Coppa del Mondo 2022 a quel piccolo e schifoso pseudo-paese. Al Thani e la sua banda di ladri hanno messo i loro occhi incappucciati su grandi progetti come la creazione di un corridoio Sunnita che isoli l'Iran e l'Iraq.

Mentre la Clinton critica rabbiosamente la Russia per aver armato il regime Siriano, dimentica che lo zio Sam arma i Sauditi, gli Israeliani, il Qatar, ed ora anche i Libici. La Primavera Araba è un evento molto più complesso di quello che immaginano i giornalisti Occidentali creduloni. Non si tratta del debole che insorge contro il forte. Si tratta di un trasferimento di potere a clan rivali ed a gruppi religiosi. I Sauditi vogliono che Assad se ne vada perché è un uomo che, come suo padre prima di lui, ha tenuto a bada gli Islamisti Sunniti.

All'interno della Siria stessa, i giornalisti Occidentali prendono le loro informazioni solo dai jihadisti che tentano di rovesciare il regime di Assad. Ci sono rapporti secondo cui i "ribelli" sparano sull'esercito con il solo scopo di creare caos e distruzione. Il giornalista Britannico Alex Thompson dice di essere stato intrappolato in una zona di fuoco dai jihadisti, i quali speravano che l'esercito l'avrebbe ucciso, cercando quindi di guadagnarsi maggiori simpatie dall'Occidente. Un mio amico che è appena andato via dalla Siria mi ha detto che lui è abbastanza sicuro che l'assassinio di bambini e di alcuni altri massacri recano il marchio dell'Islam militante.

Anche se ho gioito alla caduta della banda di Gheddafi, date un'occhiata alla Libia otto mesi dopo la sua scomparsa. E' un posto molto, molto peggiore di quanto non sia mai stato sotto il cane rabbioso Gheddafi. (L'unica cosa buona che emerge è che i suoi vili figli non visiteranno i luoghi di piacere Europei questa estate e l'inverno prossimo.)

Il conflitto Siriano non ha nulla a che fare con la libertà ed invece ha molto ha che fare con la nuova Guerra Fredda tra l'Occidente e la Russia. Quest'ultima supporta il governo laico della Siria, proprio come lo zio Sam ed i suoi tirapiedi in Europa sostengono le cleptocrazie del Golfo e l'occupazione illegale delle terre Palestinesi.

Se qualcuno avesse un po' di cervello all'interno della Beltway — e se non ci fossero partiti bloccati dalla lobby Israeliana — lascerebbe che la Russia negoziasse il futuro di Assad, assicurandosi che i jihadisti finanziati dai Sauditi fossero espulsi da quella terra. Sì, il goveno degli Assad è al potere dal 1970 ed è stato piuttosto brutale per gli standard Occidentali — ma non per quelli del Medio Oriente. Ma guardando a quanto sia goffa e controproducente la politica estera Americana, come diavolo farebbe il buon vecchio Zio a vincere contro il grande orso cattivo Russo? Ve lo dico io come farebbe. L'orso potrebbe cadere in una buca — una che aveva scavato egli stesso — e lo Zio se ne prenderebbe il merito.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


6 commenti:

  1. bah,

    la cosa buona è che ormai, con OTTIMA APPROSSIMAZIONE, si può conoscere la verità su qualunque argomento.

    basta prendere la versione "ufficiale": ecco, la verità sta esattamente agli antipodi.

    operativamente non è però purtroppo così semplice: la "verità" è quello che crede la massa, a prescindere sia "vera" o meno.

    così come la storia la scrive il vincente, e le leggi possono essere "ingiuste per legge", e una adeguata ripetizione e/o parecchi decibel "rendono vera" qualsiasi cagata.

    certo che quando si arriva a uno stadio di merda come in Siria, c'è poco da fare: ti devi fare tutta la dose di inferno, chissà x quanti anni.

    per quello E' FONDAMENTALE FERMARLI ***PRIMA***,
    con strumenti efficaci e non violenti di RESISTENZA FINANZIARIA

    1 - via il grano (e qualsiasi prodotto finanziario/assicurativo) dalle banche

    2 - oro/argento fisici per i risparmi a medio/lungo

    3 - monete complementari autogestite


    ciao ciao

    RispondiElimina
  2. Strano davvero un articolo che ritiene Israele tra le eminente grigie che vogliono la caduta di un regime laico per sostituirlo con uno jihadista teocratico ed antisemita per definizione.

    RispondiElimina
  3. "Israele ha catturato le terre Palestinesi con la forza delle armi (Americane), e continua ad opprimere milioni di Palestinesi sotto la sua occupazione. I vari bombardamenti di Gaza hanno ucciso migliaia di innocenti,"

    Questo strano articolo evidentemente ignora il motivo per il quale Israele si trova in quei territori. Basterebbe ripassare la storia.
    Evidentemente questo strano articolo preferisce gli hezbollah ed hamas.
    Forse sono questi un fulgido esempio di difensori libertari armati delle piccole comunità di cooperanti nel libero mercato? Difensori di vita, libertà e proprietà privata?
    (Allora, mutatis mutandis, un territorio siculo diviso tra piccole tribù di cooperanti libertari potrebbe liberamente farsi proteggere da clan mafiosi di piccola taglia).
    Mi chiedo, perplesso, che ci fa un articolo così strano in un sito libertario?
    Sono preferiti gli accordi antisemiti tra i nazisti ed il gran muftì? Non credo proprio.
    Perciò credo davvero in una svista.

    RispondiElimina
  4. Ciao Anonimo.

    Cosa ci fa un simile articolo su un sito libertario? La stessa cosa che ci fa un saggio di Rothbard scritto su Israele e sulla colpa della guerra in Medio Oriente sul mises.org

    La lettura è caldamente consigliata.

    RispondiElimina
  5. Dopo l'undici settembre non credo più come credevo prima che i terroristi internazionali più spietati siano gli arabi musulmani!

    RispondiElimina
  6. @ anonimo:
    E l'accordo tra i nazisti e i sionisti, come la mettiamo?
    http://vho.org/aaargh/fran/livres/LBzad.pdf

    RispondiElimina