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mercoledì 25 luglio 2012
La Grande Recessione: Presente e Passato
Quando vengono riproposte vecchie azioni di pianificazione centrale atte a distorceere visibilmente il panorama economico, state pur certi che questo è un chiaro segno di disperazione. In questa ottica si possono comprendere le recenti misure di divieto di vendite allo scoperto dei bond in Italia e Spagna. Sarebbe interessante, poi, sapere chi è che effettua queste vendite e perché. Vuoi vedere che sono le stesse entità che l'estate scorsa tentavano di racimolare liquidità come cani rabbiosi mentre i rendimenti di suddetti bond si impennavano? Vale a dire, Unicredit, Intesa San Paolo e compagnia cantante? Lo zio Mario si offrì, infine, di raccogliere questo pattume obbligazionario per tirare avanti la carretta poiché nessuno era intenzionato a finanziare più un'entità sconsiderata come il governo Italiano. I prezzi di quei bond, infatti, erano in caduta libera nonché le quotazioni di suddette banche.
Ora lo zio Mario ha abbassatto il tiro e mantiene la situazione in una sorta di limbo, molto probabilmente lo scopo di questa attesa è la volontà di accelerare le pratiche di un'unione fiscle e bancaria totale dell'Europa.
Come stiamo amaramente imparando queste sono solo soluzioni-palliativo. Servono a dilatare i tempi del Grande Default. Governi in bancarotta e banche sull'orlo del fallimento sono l'obiettivo primario della BCE, è questo il suo vero mandato. Finora ha consentito ad entità improduttive di pasteggiare a scapito di tutta la popolazione fornendo loro quel mezzo in grado di trasferire ricchezza dalla parte produttiva della società alla parte improduttiva: denaro fiat manipolato quasi-gratis. E' chiaro che tale situazione è insostenibile, e Spagna ed Italia rappresentano circa il 30% del PIL Europeo.
I painificatori centrali stanno semplicemente tentando di risolvere i problemi economici attraverso un maggiore accumulo di debito. Come è possibile ripagare un debito quando circa il 25% della forza lavoro è disoccupata ed i redditi vengono erosi? Ha senso sommergere la Spagna con ulteriori prestiti quando non è nemmeno in grado di onorare quelli che ha hià contratto?
Gli investitori credono di no. Infatti, la Spagna ha perso la fiducia dei trader a breve termine del suo debito. Il valore dei bond a 5 e 2 anni è in calo verticale.
Bisogna tagliare le spese per ripagare i propri debiti. Implementare le riforme strutturali necessarie per far fare un passo (e forse anche più di uno) indietro all'enorme apparato buroctatico-statale che drena risorse all'economia reale.
Questa immagine vale più di mille parole: è una fotografia dei mercati finanziari di paesi Europei e non-Europei.. Lo ha capito la Germania. Lo ha capito l'Estonia.
Ma finora abbiamo analizzato il presente. Molte persone non conoscono a fondo il passato. L'informazione mainstream ha creato una cortina fumogena semi-impenetrabile sull'argomento. E questa è una lacuna da colmare se si vuole avere le idee chiare su cosa ci aspetta in futuro e come questa situazione sia potuta emergere. Vi consiglio, quindi, di visionare il vide qui sotto chiamato "Fraude," con i contributi degli economisti della Scuola Austriaca Huerta De Soto e Philipp Bagus. Dura circa 68 minuti, quindi bibita e pop-corn sono d'obbligo.
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