Bibliografia

sabato 28 luglio 2012

Il trionfo della politica

Ricordate il personaggio William Hudson, interpretato da Bill Paxton, in Alien 2 di James Cameron? Prima di partire per la missione in cui sarebbe finito in una trappola mortale poiché accerchiato da milgiaia di alieni affamati, era baldanzoso e spaccone. Una volta che però realizza la gravità della situazione cede al panico, e devo dire che certe sue esternazioni sono grottescamente esilaranti. Ma una di queste in particolare ricorda il nostro zio Mario che, nonostante mantenga all'apparenza una certa calma, in realtà vorrebbe urlare e strapparsi i capelli. Infatti, ha promesso che farà di tutto per mantenere in piedi questa baracca Europea che cade a pezzi ma negli ultimi tempi ha alquanto rallentato il suo supporto alla cartaccia obbligazionaria Europea. Ora è finito definitivamente in trappola: "Il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi è finito all'angolo. Il mercato obbligazionario Spagnolo ed Italiano ha sperimentato un rally ieri, in quanto gli investitori hanno applaudito il segnale di Draghi secondo cui la BCE è pronta ad intervenire per ridurre i rendimenti in aumento. Ora deve mantenere la parola, o affrontare una profonda delusione sui mercati finanziari, dicono gli analisti. Il rischio è quello di alienarsi i decisori politici più importanti del consiglio della BCE, come il Presidente della Bundesbank Jens Weidmann. La Bundesbank ha ribadito oggi la sua opposizione agli acquisti di obbligazioni."
Il problema? I bond Europei sono degli asset colabrodo. Fate le vostre scommesse.
__________________________________________________________________________________


di Detlev Schlichter


Il 15 Agosto 1971 il Presidente Richard Nixon dichiarò che gli Stati Uniti non avrebbero più onorato la loro promessa di cambiare i dollari posseduti dalle banche centrali straniere con l'oro ad un prezzo fisso di $35 l'oncia. Il termine innocuo "Nixon chiuse la finestra dell'oro," che ora viene ampiamente usato per descrivere questo atto, non trasmette abbastanza il suo significato. (Doveva impedire a qualcosa di uscire o di entrare dalla finestra? La finestra può essere riaperta di nuovo?)

Ciò che fece Nixon fu tagliare l'ultimo legame ufficiale tra la valuta di riserva mondiale e l'oro, e quindi rimuovere il vincolo ultimo sulla creazione di moneta fiat.

Era un grosso problema? – Sì, lo era. In effetti, solo ora stiamo iniziando a comprendere le sue conseguenze. Infatti, la crisi attuale non è altro che la fine di questo sistema, o non-sistema, di questo ultimo esperimento dell'umanità, e finora più ambizioso, con il denaro fiat senza restrizioni. Il primo e vero standard cartaceo globale.

Nixon sapeva che era grande. In TV quel giorno si sentì costretto a rassicurare il pubblico Americano che ciò era solo temporaneo e che il potere d'acquisto del dollaro era al sicuro. Quarantuno anni dopo siamo ancora nello stesso sistema (o non-sistema), e il dollaro ha perso l'80% del suo potere d'acquisto.

Ma gli economisti mainstream, che non erano neppure coinvolti nella progettazione di questo sistema (o non-sistema), in quanto nessuno lo ha progettato poiché era semplicemente il frutto dell'opportunismo politico – questi economisti oggi ci dicono che questo sistema è grande, è a nostro vantaggio. Dovremmo essere grati per questo.

Il sopra citato calo dell'80% del potere d'acquisto non è tutta la storia, poiché rappresenta solo il CPI, l'indice dei prezzi al consumo. Negli ultimi trenta anni, un sacco di soldi non sono stati incanalati prevalentemente nei mercati dei beni di consumo, ma nel mercato azionario, nel mercato obbligazionario, nel mercato immobiliare, e di nuovo nel mercato obbligazionario. Ciò ha creato illusioni di ricchezza. Ha anche creato un sacco di debiti, banche sotto stress, una gigantesca industria finanziaria, bolle varie, ed ancora più debito. E' accaduto in tutto il mondo. E ogni volta che questo castello di carte sembra crollare – stampiamo più soldi!

Semplice. Cosa può andare storto?

Naturalmente, c'è stato anche un progresso economico reale durante questi quarantuno anni. Imprenditorialità, commercio, innovazione, risparmio, e tutta quella roba vecchia di cui gli economisti moderni ed illuminati non parlano più. Ma in cima a quella prosperità vera si è accumulato uno strato sempre più spesso di finzione della prosperità. Ed i nostri economisti si sono adattati a questa nuova realtà – una realtà creata non da loro, o dalle loro teorie, ma semplicemente dal cinico opportunismo politico – e sono diventati esperti delle varie tecniche dei governi per creare benessere illusorio e brevi scatti di crescita. Lo stimolo. Una crescita attraverso bassi tassi d'interesse. Una crescita mediante l'aumento del debito. Una crescita attraverso la svalutazione della moneta. Una crescita attraverso la politica fiscale. Una crescita attraverso la politica monetaria.

Gli economisti moderni non conoscono il capitalismo. Certamente non se ne preoccupano. Se l'economia cresce è grazie ad una buona politica, il che significa tassi di interesse bassi e stimolo. Se l'economia non cresce, è a causa di una cattiva politica, il che significa tassi di interesse troppo alti (anche se sono zero) o la banca centrale non ha stampato abbastanza soldi. Sin da quando Nixon "chiuse la finestra dell'oro," abbiamo progressivamente sostituito il risparmio con il credito a buon mercato, il mercato con la politica, e gli imprenditori e l'innovazione con il FOMC ed il G20.

Sin dal 1971, il numero e l'intensità delle crisi bancarie in tutto il mondo sono saliti notevolmente secondo Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff, e loro non sono economisti anti-establishment. I livelli di debito sono esplosi. I dieci anni prima dell'inizio di questa crisi nel Luglio 2007 hanno visto aumentare i prezzi delle case negli USA di dieci volte più velocemente che negli ultimi cento anni.

Guardate il mondo di oggi. E' una coincidenza che tutte le principali banche centrali del mondo hanno tassi di interesse pari a zero per sostenere le banche in bancarotta ed i governi in bancarotta?

Stranamente, oggi sono i sostenitori di una moneta solida e sonante che devono spiegare le loro idee ataviche. — Gold standard? Per figure istituzionali come Lord Skidelsky, i sostenitori di un ancoraggio all'oro sono come quei druidi che si vestono in abiti strani e adorano dèi antichi — piuttosto che, come si addice all'economista moderno ed illuminato, prostrarsi in adorazione presso l'altare di Keynes, del FMI, e del big government. E l'ex-banchiere centrale DeAnne Julius sa solamente che sarebbe sciocco tornare ad un gold standard. Tutto il potere alla burocrazia!

Quello che trovo affascinante è quante persone intelligenti sono disposte a fornire un sostegno intellettuale ad un sistema che non è il risultato del discorso intellettuale, ma è nato — piuttosto non-intellettualmente — dal potere della politica, dall'opportunismo e dalla protervia, e sta chiaramente cadendo a pezzi. Il nostro sistema finanziario (o non-sistema) offre un ottimo esempio del detto di Nietzsche secondo cui indagare la vera origine e la reale motivazione dietro le cose porta spesso a risultati sorprendenti. Lo scopo e il design intelligente, che molte persone credono si trovi dietro le varie istituzioni, sono spesso compresi col senno di poi.

Ancor più bizzarra è la volontà di assolvere la classe politica dalla sua responsabilità per il disastro che ha inflitto su di noi, e di guardare alla classe politica come soluzione per questo crescente disordine. C'è qualcosa di inquietante e rivoltante nella riverenza patetica dei commentatori, degli analisti e degli economisti per la burocrazia politica, i banchieri centrali del G20, i ministri delle finanze; come è possibile che ogni parola che dicono venga scrutinata per un qualsisi indizio di un altro programma intelligente, di un'altra iniziativa politica che potrebbe far sparire tutti i nostri errori passati e che potrebbe rendere lo status quo ancora operabile. "Il debole mercato del lavoro potrebbe costringere la FED all'azione," come se la FED avesse la chiave per la soluzione in qualche cassetto, come se tutto ciò che fosse necessario ora sarebbe un altro giro di QE, un altro taglio dei tassi, un'altra contorta manipolazione dei prezzi.

Mi chiedo se quarant'anni di cartamoneta hanno reso i politici più audaci e gli economisti più stupidi. Ma forse in questa fase sono entrambi semplicemente sempre più disperati.

E niente è più pericoloso per il proprio benessere personale e materiale, e per la propria libertà, dei politici disperati. I politici disperati pensano che il fine giustifica i mezzi. Non ci sono vincoli tollerati sul loro processo decisionale ad hoc. Le leggi devono essere modificate se mettono i bastoni tra le ruote.

Il 27 Ottobre 2010, la Cancelliera Angela Merkel ha promesso al parlamento Tedesco che il fondo di salvataggio EFSF (Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria – non si poteva avere successo con questa roba!) era una cosa temporanea. Tanto temporanea quanto la finestra chiusa di Nixon, si presume. Nel Febbraio del 2010, la Grecia era già stata salvata per la prima volta – in violazione della clausola che violava tale pratica nei trattati Europei. Ora un fondo di salvataggio era necessario. Ma non preoccupatevi. E' solo temporaneo. E sappiamo quello che stiamo facendo.

Naturalmente, non appena c'era bisogno di più salvataggi, l'EFSF è cresciuto. Sarà ora sostituito dall'ESM – il Meccanismo Europeo di Stabilità, per favore non ridacchiate. E questa cosa è, naturalmente, permanente. (La Corte Costituzionale Tedesca lo approverà al più presto. Non c'è da preoccuparsi.)

Che cosa hanno da dire in proposito i nostri commentatori ed economisti mainstream? – Grande! Abbiamo bisogno di un bazooka più grande! La Merkel dovrebbe fare di più!

OGNI legge, regolamentazione e restrizione che faceva parte del progetto originale dell'UEM è stata infranta.

I limiti sui deficit di bilancio e i limiti complessivi sul debito pubblico (Criteri di Maastricht)? – Ignorati.

Il disposizione per un divieto ai salvataggi? – Ignorata.

Il divieto della BCE di acquistare titoli di stato a sostegno della politica fiscale? – Aggirati con la più debole delle scuse.

Ammettiamolo. Non vi è alcun piano qui. La classe politica sta perdendo il controllo. Non c'è nemmeno una cospirazione. Vi è una mancanza di controllo, di direzione e di progettazione. Un rattoppo dopo l'altro, e ognuno ci porta un passo più vicino ad un finale di partita molto brutto.

Pioché l'opzione finale è sempre la stessa, non solo nella Zona Euro dove la nuova "speranza" è arrivata sotto forma di apparente disponibilità di Mario Draghi ad acquistare maggiore debito pubblico, ma anche negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Giappone ed in Cina: stampare più soldi.

Se non avete debito (o ne avete poco), se siete un cittadino produttivo e se avete risparmiato un po', siete già nel mirino della burocrazia politica. In ogni caso la vostra proprietà vi verrà sottratta attraverso le tasse o attravero l'inflazione. Probabilmente in entrambi i modi.

La più grande minaccia alla proprietà ed alla vostra libertà individuale non proviene dai mercati e neanche dai banchieri. Proviene dalla politica.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


Nessun commento:

Posta un commento