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giovedì 7 giugno 2012

Ben Bernanke E' il Nuovo G. William Miller Che Distruggerà l'Economia degli Stati Uniti?

Anche i media mainstream sembrano "svegliarsi," leggiamo da CNBC: «[...] I regolatori stanno permettendo alle banche di sfuggire al conteggio del debito del loro paese rispetto ai requisiti patrimoniali ed allentare le norme per creare un mercato stabile per i titoli di stato, secondo lo studio.
Mentre ciò aiuta i governi ad emettere sempre più debito, la strategia potrebbe esplodere se i governi non sono in grado di effettuare i pagamenti delle obbligazioni, lasciando le banche con miliardi di debito tossico, dice lo stratega di Citigroup Hans Lorenzen.
"La domanda delle banche può far guadagnare tempo e può aiutare a mantenere bassi i rendimenti sul mercato interno," ha scritto Lorenzen in un'analisi per i clienti. "Tuttavia, le distorsioni che si accumulano nel corso del tempo possono generare una crisi ancora più grande, se i ltempo acquistato non viene usato con molta prudenza."
"In particolare," Lorenzen aggiunge, "avere le banche cariche di debito pubblico nazionale non farà che intensificare il crollo nazionale se il sovrano, in ultima analisi, si sottrae ai suoi obblighi."
Le banche, però, sono intrappolate in una "grande repressione" da cui non possono sfuggire.
"Quando sono sottoposte al mix di carota e bastone dei politici ... tutto il resto uguale, crediamo che le banche dovranno continuare a comprare," ha detto Lorenzen.»
Fate le vostre scommesse.
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di Robert Wenzel


Durante l'amministrazione di Jimmy Carter, G. William Miller divenne il presidente della FED nel Gennaio del 1978 e venne rimosso nel mese di Agosto 1979 (Un amico di Carter, Carter lo nominò Segretario del Tesoro dove poteva fare meno danni).
Nel Novembre del 1978, solo 11 mesi dopo il suo mandato alla FED, il dollaro era caduto quasi del 34% rispetto al marco Tedesco e quasi del 42% nei confronti dello yen Giapponese. L'inflazione nei prezzi si impennò. Nel 1979, il CPI era salito su base annua ad oltre il 14%. Miller era un disastro come banchiere centrale.

Miller finì al centro dell'attenzione in un'economia con un'inflazione fuori controllo perché aveva preso di mira i tassi di interesse, mentre era alla FED. Ciò portò ad un boom dell'offerta di moneta. La crescita della massa monetaria M2 raggiunse addirittura il 12% su base annua.




Quando Miller venne rimosso, subentrò Paul Volcker ed eliminò il target sui tassi d'interesse; secondo lui era la crescita di denaro che doveva essere presa di mira e rallentata. Questo uccise l'inflazione nei prezzi creata da Miller.

Ora sembra che Bernanke stia agendo un pò come Miller, ma con colpi di scena più folli.

Sotto Ben Bernanke abbiamo già avuto alcuni cambiamenti notevoli nella crescita della massa monetaria. Ecco una tabella della crescita monetaria trimestrale annualizzata (M2), sin da quando Bernanke è alla FED.




Le cose sono talmente suscettibili da poter divenire ancora più irregolari da qui, dal momento che Bernanke sembra commettere lo stesso errore che fece Miller. Nonostante tutti i frizzi e lazzi di Bernanke sull'Operazione Twist e sul QE, quello che sta facendo realmente è, come Miller, prendere di mira i tassi di interesse invece di tenere d'occhio l'offerta di moneta.

Nel corso dell'ultimo mese, la FED sembra stia ponendo il target sul tasso dei Fed Funds allo 0.15%.




Quel che è strano è che sembra esserci una pressione al ribasso molto forte sui tassi USA. I rendimenti a 10 anni del Tesoro degli Stati Uniti sono scesi ad un minimo storico di 1.659% questa mattina. Una certa pressione al ribasso potrebbe essere attribuita all'Operazione Twist, ma la maggior parte della pressione al ribasso sembra essere denaro che scorre fuori dalla zona euro.

Questo viene dal filo del Dow Jones:

Il benchmark a 10 anni dei rendimenti del Tesoro degli Stati Uniti è affondato ad un minimo storico di 1.659% Mercoledì a New York mentre i timori circa il debito della zona euro crisi si sono intensificati.

L'ultimo centro di ansie circa la capacità della Spagna di sostenere il suo sistema bancario, si accumula in cima alle recenti preoccupazioni sul futuro della Grecia nella zona euro. Questo ha spinto gli investitori a livello mondiale a cercare asset più sicuri, spingendo il rendimento a 10 anni al di sotto di 1.672%, il minimo precedente originariamente del Febbraio 1946 e raggiunto brevemente lo scorso Settembre.

Quindi, se i tassi stanno affondando, ma il tasso dei Fed Funds no, deve significare che la FED sta drenando riserve dal sistema. E, in effetti, è così. Il comunicato H.3 della FED indica che le riserve totali sono diminuite sin da metà Aprile, più o meno l'inizio dell'ultima fiammata della crisi dell'euro.

Questo drenaggio delle riserve è stato accompagnato, come ci si aspetterebbe, da un rallentamento nella crescita dell'offerta di moneta (M2). Secondo l'ultimo comunicato H.6 della FED, la crescita monetaria annualizzata M2 è scesa dal 9.8% degli ultimi 12 mesi al 6.7% degli ultimi 6 mesi al 4.0% degli ultimi 3 mesi.

Venerdì scorso, nell'EPJ Daily Alert, ho spiegato cosa sta succedendo e il pericolo in vista:

Cosa c'è dietro tutto questo? Ho il sospetto che ci siano i capitali vaganti.

Nonostante tutto il baccano dell'Operazione Twist e gli altri "strumenti" di Bernanke, la politica della FED viene eseguita, allo stesso modo come in passato, prendendo di mira il tasso dei Fed Funds. Uno sguardo ai dati della FED mostrano che la FED di NY ha effetivamente posto un target sul tasso dei Fed funds per un certo periodo di tempo allo 0.15%.

Se i capitali vaganti dalla zona euro sono arrivati negli Stati Uniti (ed è probabile), questo avrebbe messo pressione al ribasso sui tassi negli Stati Uniti. Infatti, se si guardano i numeri, avrebbe molto senso proseguire su questa strada. I bond del governo Tedesco a 6 mesi rendono lo 0.06%, mentre i bond comparabili del Tesoro Americano stanno rendendo lo 0.15%. Se foste un ricco Greco o Italiano o Spagnolo, quale tasso vi risultererebbe più interessante? In questo modo, il flusso di denaro finisce nella carta degli Stati Uniti, che mette pressione al ribasso sui tassi Statunitensi. Tuttavia, se il target della FED è allo 0.15%, allora devono svuotare le riserve per mantenere il tasso a quel livello.

Qual è il problema con tutto questo? A parte l'intera idea della FED che manipola i tassi di interesse in primo luogo, la manipolazione è ora influenzata da questo denaro dall'estero. In altre parole, il drenaggio delle riserve può continuare solo fintanto che i capitali vaganti scorrono vigorosamente negli Stati Uniti, un rovesciamento di tale situazione porterà ad un'inversione delle azioni della FED. Se tale flusso di capitali vaganti si interromperà, la pressione sui tassi di interesse si annullerà e saliranno, il che farà sì che la FED aggiunga riserve.

Quando questi capitali vaganti si invertiranno è di per sé difficile da determinare. Dipenderà dalla percezione del rischio nella zona euro, se il panico si placherà allora il flusso di capitali vaganti si fermerà e potrebbe addirittura invertirsi.

Supponendo che il flusso di capitali vaganti continui, questo ad un certo punto si tradurrà in una crescita monetaria molto lenta ed un ritorno ad un'economia molto debole ed un mercato azionario negli Stati Uniti molto debole, che secondo me la FED potrebbe contrastare con la stampa di maggior denaro.

Morale della storia: Bernanke, come Miller, legando la politica monetaria al targeting dei tassi di interesse sta causando movimenti selvaggi nell'offerta di moneta. Le mosse di Miller sull'offerta di denaro erano tutte al rialzo. Quelle di Bernanke sono più irregolari. L'afflusso di capitali vaganti gli sta permettendo al momento di drenare le riserve e rallentare la crescita del denaro. E' possibile che il drenaggio possa provocare abbastanza rallentamento da frenare di nuovo il mercato azionario e l'economia, e causare al Presidente Obama la perdita della sua rielezione. D'altra parte, se le cose si calmano nella zona euro e il flusso di capitali vaganti si arresta o si inverte, il boom manipolato continuerà con l'accelerazione dell'inflazione nei prezzi.

Il risultato finale è probabilmente una maggiore stampa di denaro da parte della FED, ma può arrivare prima una flessione come risultato del modo in cui Bernanke sta gestendo la politica monetaria. Tenetevi forte, il giro sulle montagne russe di Bernanke non è finito.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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