Bibliografia

venerdì 13 aprile 2012

Più sono grandi, più rumore faranno quando cadranno


“I pericoli dell'inflazione sono molto differenti. Sono esattamente il tipo di disoccupazione che ora si sta presentando. Nella discussione solita, c'è un'enfasi piuttosto errata. Ci sono molti effetti nocivi dell'inflazione, ma il peggiore è che dirotta i lavoratori in occupazioni dove possono essere mantenuti impiegati soltanto con un'inflazione in accelerazione. Ed il problema si presenta inevitabilmente dove l'inflazione non può essere accelerata abbastanza per mantenerli in quell'inflazione.

Facciamo un breve [esempio]… l'inflazione è come mangiare troppo e fare indigestione. Mangiare troppo è molto piacevole; così è l'inflazione. L'indigestione viene soltanto in seguito, e quindi la gente non vede il collegamento.” -- F. A. Hayek


di Johnny Cloaca


Un passo dopo l'altro. Infine, l'inflazione nei prezzi spazzerà via ciò che rimane dei generatori di ricchezza nei vari paesi, grazie ai loro governanti affetti da una grave convinzione economica: lo stimolo, o meglio la toppa, Keynesiana. Leggiamo:

[...] Il governo federale degli Stati Uniti stimola la crescita economica e la creazione di posti di lavoro attraverso interventi pubblici che vanno dalle politiche della Banca Centrale (il Federal Reserve Board) alle politiche redistributive, che favoriscono la domanda aggregata che stimola l'economia. Nessuna di queste politiche esiste nella zona euro. Da qui lo stallo. E ci sono dati che lo mostrano chiaramente. Ignorare questi dati e sottolineare le politiche di austerità è un grave errore.

Lo so. Bisognerebbe mantenere la calma. Ma leggere questa citazione mi scatena una rabbia irrefrenabile che sarebbe egregiamente sfogata se potessi prendere a calci in culo Navarro da qui fino all'era della pietra. Bernanke, tra l'altro, ha giustificato così le sue politiche inflazionistiche che vanno a finanziare il governo Federale, che a sua volta spende il denaro creato da poco per "aumentare la domanda aggregata." Questa è sempre stata la soluzione Keynesiana sin dal 1936. Sarà la soluzione Keynesiana per sempre. Il Keynesiano vede il tasso di disoccupazione in termini di domanda aggregata insufficiente, il che significa deficit federali non sufficientemente grandi e politiche inflazionistiche delle banche centrali non sufficientemente grandi. Ma le cose non vanno affatto bene in America, come vuole farci credere l'idiota di turno.

Differentemente da quello che pensa Navarro la BCE sta implementando le stesse soluzioni della FED. Solo che la situazione è più critica in Europa, poiché ormai la Grecia è un cadavere ambulante.





Capite perché la situazione è più tragica in Europa? Ma diversamente dagli altri paesi Europei, la Germania ha un basso livello di disoccupazione giovanile. Secondo questo articolo il merito è dei programmi di apprendistato. Non c'è menzione alcuna al fatto che la Germania non abbia una legge sul salario minimo, ad esempio.

Ma dato che parliamo di Navarro, il cretino non si accorge come i giovani in paesi come Spagna e Portogallo stiano lasciando la loro terra perché il governo interventista sta rendendo la loro vita impossibile, soprattutto per quanto riguarda trovare un lavoro. Ed anche i capitali stanno lasciando questi paesi. Secondo Ed Yardeni:

Il ritmo di crescita dell'offerta di denaro M2 sta diminuendo in Grecia (giù a -16.8% su base annuale fino a Febbraio), Spagna (giù a -4.7%), e Portogallo (-3.8% fino a Gennaio). E' salito del 1.3% fino a Febbraio in Italia.

M2 della Germania è salito del 7.5% su base annuale fino a Febbraio. Parte di questa crescita è dovuta a nazioni come Grecia, Portogallo e Spagna, dove le offerte di denaro stanno scendendo poiché i depositanti spostano i loro fondi in Germania dove pensano che ci siano banche più sicure.

Tenete a mente questo ritornello: boom-bust, boom-bust, boom-bust. Prima del Grande Default sarà l'unica "strategia d'uscita" in mano ai pianificatori centrali.

Ma torniamo alle "conseguenze inattese" che prevede una politica monetaria come quella suggerita da quell'imbecille di Navarro. La Federal Reserve, infatti, ha avuto come missione principale quella di rimpolpare i bilanci disastrati delle grandi banche, in modo da farle uscire dalla crisi finanziaria e farle apparire solvibili.




Questa immagine spiega tutto:




I lavori sono tornati alla cifra pre-2001, ma il PIL ha continuato a salire. La FED sta mantenendo in piedi un baraccone putrescente ingozzandosi di pattume obbligazionario ed ipotecario di istituti finanziari altrimenti in bancarotta. Sta sforzandosi di mantenere l'economia in uno stato di semi-boom. In questo modo sta deprezzando il dollaro lasciando il conto da pagare alla gente di Main Street con costi alimentari ed energetici sempre più alti. Infatti, mentre le famiglie erano in fase di sdebitamento, il debito totale è aumentato a causa del salvataggio delle banche e della spesa del governo. Ecco perché il CPI sta aumentando, il denaro creato da poco sta lentamente trovando la sua via nell'economia più ampia.






L'inflazione nei prezzi ha continuato a salire sin dal 2009 e gli Americani stanno vedendo aumenti di prezzi in vari settori: assistenza sanitaria, prezzi del cibo, prezzi dell'energia, scuola. La classe media sta venendo erosa, molte delle cose considerate "normali" stanno tornando ad essere dei "lussi".




Ma la cosa va sottolineata non è tanto una domanda aumentata per questi elementi, piuttosto è il dollaro che via via si va deprezzando:




Il dollaro ha perso circa il 50% del suo potere d'acquisto sin dagli anni '80. Quindi, non c'è da sorprendersi che cibo ed energia ora siano più costosi. Lo zio Ben ha semplicemente sostituito la bolla immobiliare con quella obbligazionaria, ma questa è una trappola. Nel 2011, la FED ha acquistato il 61% del nuovo debito del Tesoro, rispetto alla quantità risibile prima che iniziasse la crisi finanziaria. Ciò dimostra che ai tassi attuali, la domanda di debito degli Stati Uniti si sta già prosciugando. In realtà, tassi di interesse più alti non solo sono possibili, ma probabili. Il tasso necessario per spezzare la schiena all'inflazione del 1981 fu del 20%. A questo livello, i soldi raccolti con le tasse andrebbero a pagare solamente gli interessi sul debito.

Ad oggi, i tassi di interesse sono una farsa totale. E la domanda rimane ancora una: fino a quando il governo potrà nascondersi dietro il "full faith and credit"?

Ha visto giusto Doug French quando scrive:

[...] La più grande bolla della storia finanziaria, però, sta ora tirando al massimo le cuciture ed è andata avanti per anni. Si tratta della bolla dei Treasury bond, che rivaleggia ogni mania che il mondo ha mai attraversato.

Prestar denaro al governo americano rende 5 punti base per un prestito di un mese. Se prestiamo a sei mesi, sono 14 punti base. A un anno, 18 pb. Due anni 33 pb, 10 anni 2,22% e prestar denaro per 30 anni al governo degli Stati Uniti, in banconote che la Federal Reserve deprezza costantemente e sistematicamente, rende agli investitori la bellezza del 3,35%.

Come può andare avanti una cosa del genere? Il debitore, in questo caso, deve almeno 15 biliardi di dollari. Il governo ha un deficit annuale di 1,4 biliardi di dollari. Chi dovrebbe gestire il debito ha difficoltà a controllare la sua spesa, quindi i problemi di bilancio persisteranno. Tuttavia lo Zio Sam può farsi prestare denaro quasi gratuitamente.

Il maggior detentore di U.S. Treasury è la Banca Centrale americana. Non si tratta di denaro risparmiato che è alla ricerca del rendimento migliore, ma denaro creato dal nulla con l’unico scopo di comprare quei Treasury a quel tasso, perché non esiste nessun altro compratore che vorrebbe pagare quel prezzo.

Quando alla fine la bolla dei Treasury scoppierà, farà un bel botto.


Nessun commento:

Posta un commento