Bibliografia

mercoledì 18 aprile 2012

La Tesi dello Scettico

Di fregnacce ne è pieno il mondo. Una di queste è il riscldamento globale. Ce ne sono altre. Ad esempio, il picco del petrolio; o più di recente la scarsità d'acqua. Tutti meme sulla scarsità tendono ad intimorire l'opinione pubblica in modo che, presa dal panico, si getti nelle braccia "rassicuranti" di mamma-stato che la proteggerà. Un maniopolo di persone, con le nostre stesse facoltà pensanti, è in grado di risolvere grandi grattacapi mondiali. Viene da chiedersi come. "Come?" Ottenendo più potere e fondi, ovviamente! Pensate, infatti, a quanto il riscaldamento globale ha fatto per garantire entrambe queste "necessità" ai poteri centrali. E la cosa continua. Secondo tale articolo, i fondi per tali operazioni hanno lo scopo di mantenere salda la leadership degli Stati Uniti sulle nazioni del Terzo Mondo. Traduzione: sostengono l'impero Americano. L'articolo, inoltre, ci "rassicura" affermando che quei fondi saranno usati per mantenere "stabili" quei paesi. Traduzione: mantengono in carica i dittatori locali. Ma gli elettori non se ne preoccupano. E la spesa continua. Avranno di che preoccuparsi quando gli assegni dal governo smetteranno di fluire.
___________________________________________________________________________________


di David M.W. Evans


Abbiamo studiato le previsioni principali dei modelli climatici con i dati migliori e più recenti. Fortunatamente le previsioni principali dei modelli climatici si sono rivelate tutte sbagliate. Perché? Ogni scienziato serio e scettico ha costantemente continuato a dire sostanzialmente la stessa cosa per più di 20 anni, eppure la maggior parte delle persone non ha mai recepito il messaggio. Eccolo, presentato con parole abbastanza semplici per qualsiasi lettore laico disposto a prestare attenzione.



Quello che Dicono gli Scienziati Climatici del Governo


Figura 1
I modelli climatici. Se il livello di CO2 raddoppia (come è probabile che accada dal 2070 al 2100), i modelli climatici stimano che l'aumento della temperatura a causa di quella CO2 in più sarà di circa 1.1 °C × 3 = 3.3 °C.[1]


L'effetto diretto della CO2 è ormai ben consolidato, sulla base dei risultati di laboratorio, e conosciuto da oltre un secolo.[2]

I feedback sono dovuti ai modi in cui la Terra reagisce agli effetti di riscaldamento diretto della CO2. La triplice amplificazione da parte dei feedback si basa sul presupposto, o idea, concepita intorno al 1980, secondo cui più riscaldamento dovuto alla CO2 causerà più evaporazione dagli oceani ed a sua volta questo vapore acqueo in eccesso porterà ad un maggiore immagazzinamento di calore in quanto il vapore acqueo è il principale gas serra. Ed il calore extra provocherà maggiore evaporazione, e così via. Questa amplificazione è incorporata in tutti i modelli climatici.[3] La quantità di amplificazione è stimata ipotizzando che quasi tutto il riscaldamento dell'era industriale è dovuto alle nostre emissioni di CO2.

Gli scienziati climatici del governo e dei media spesso ci raccontano l'effetto diretto della CO2, ma raramente ammettono che i due terzi dei loro aumenti di temperatura previsti sono dovuti all'amplificazione da parte dei feedback.



Cosa Dicono gli Scettici


Figura 2
Il punto di vista dello scettico. Se il livello di CO2 raddoppia, gli scettici stimano che l'aumento di temperatura dovuto alla CO2 in eccesso sarà di circa 1.1 °C × 0.5 ≈ 0.6 °C.[4]


Gli scienziati scettici hanno sempre concordato con gli scienziati climatici del governo sull'effetto diretto della CO2. La partita è tutta sui feedback.

I feedback attenuano o riducono l'effetto diretto delle emissioni di CO2 in più, tagliandolo di circa la metà.[5] I feedback principali riguardano l'evaporazione, il vapore acqueo e le nubi. In particolare, il vapore acqueo condensa in nuvole, così il vapore acqueo aggiuntivo generato dall'effetto di riscaldamento diretto dovuto alla CO2 supplementare creerà ulteriori nuvole, che rifletteranno la luce solare verso lo spazio e raffredderanno la terra, riducendo così il riscaldamento globale.

Ci sono letteralmente migliaia di feedback, ognuno dei quali rafforza o si oppone all'effetto di riscaldamento diretto dovuto alle emissioni di CO2 in più. Quasi tutti i sistemi di lunga durata sono governati da una rete di feedback che circoscrive la sua risposta ad una perturbazione. Se un sistema reagisce invece ad una perturbazione, amplificandola, è probabile che il sistema raggiunga un punto critico e diventi instabile (come il fischio elettronico che si propaga quando un microfono viene avvicinato troppo ai suoi altoparlanti). Il clima della terra è di lunga durata e stabile — non ha mai sperimentato un effetto serra galoppante, a differenza di Venere — il che suggerisce fortemente che i feedback smorzano le perturbazioni della temperatura come quella che scaturisce dalla CO2 in eccesso.



Cosa Dicono i Dati

I modelli climatici sono stati essenzialmente gli stessi per 30 anni, mantenendo all'incirca la stessa sensibilità alla CO2 in eccesso anche quando sono diventati più dettagliati grazie alla potenza dei computer.

  • Quanto accurata è stata la previsione della temperatura da parte dei modelli climatici?
  • I dati migliori supportano i modelli climatici o il punto di vista dello scettico?


Le Temperature dell'Aria

Una delle previsioni più antiche e più importanti venne presentata al Congresso degli Stati Uniti nel 1988 dal dottor James Hansen, il "padre del riscaldamento globale":


 Figura 3
Le previsioni di Hansen al Congresso degli Stati Uniti nel 1988,[6] paragonate alle successive temperature misurate dai satelliti della NASA.[7]


Il modello climatico di Hansen chiaramente esagerava per quanto riguardava i futuri aumenti della temperatura.

In particolare, il suo modello climatico prevedeva che se le emissioni umane di CO2 fossero state ridotte drasticamente a partire dal 1988, in modo tale che entro l'anno 2000 il livello di CO2 non sarebbe affatto aumentato, si sarebbe verificato il suo scenario C. Ma in realtà la temperatura non salì di molto, anche se le nostre emissioni di CO2 sono fortemente aumentate — il che suggerisce che i modelli climatici hanno enormemente sopravvalutato l'effetto delle emissioni di CO2.

Una previsione più ponderata venne proposta dai modelli climatici del First Assessment Report dell'IPCC nel 1990:[8]


 Figura 4
Le previsioni del First Assessment Report dell'IPCC nel 1990, paragonate alle temperature successive misurate dai satelliti della NASA.


Sono 20 anni ormai, e il tasso medio di incremento in realtà è inferiore al trend più basso nel range previsto dall'IPCC.


Le Temperature degli Oceani

Gli oceani trattengono la maggior parte del calore nel sistema climatico. Abbiamo iniziato a misurare correttamente la temperatura dell'oceano solo dalla metà del 2003, quando il sistema Argo è diventato operativo.[9][10] Con Argo, una boa arriva fino ad una profondità di 2,000 metri, misura le temperature man mano che sale molto lentamente, poi invia i risultati alla sede centrale via satellite. Oltre 3,000 boe Argo pattugliano costantemente tutti gli oceani del mondo.


Figura 5
Le previsioni dei modelli climatici della temperatura dell'oceano,[11] contro le misure di Argo.[12] L'unità dell'asse verticale è 10^22 joule (circa 0.01 °C).


La temperatura dell'oceano è rimasta sostanzialmente piatta da quando abbiamo iniziato a misurarla in modo corretto, e non si è riscaldata tanto rapidamente quanto avevano predetto i modelli climatici.


La Zona Calda Atmosferica

I modelli climatici prevedono un particolare andamento del riscaldamento atmosferico durante i periodi di riscaldamento globale; il cambiamento più importante che predicono è un riscaldamento ai tropici al di sopra della "zona calda".

La zona calda è il segno dell'amplificazione nella loro teoria (vedi figura 1). La teoria dice che la zona calda è causata da un'evaporazione extra, e dal vapore acqueo in più che spinge la troposfera più calda ed umida fino al volume precedentemente occupato da aria asciutta e fresca. La presenza di una zona calda indicherebbe la presenza di un'amplificazione, e viceversa.

Abbiamo misurato le temperature atmosferiche con palloni meteorologici sin dal 1960. Milioni di palloni meteorologici hanno delineato una buona immagine delle temperature atmosferiche negli ultimi decenni, incluso il periodo di riscaldamento dalla fine del 1970 alla fine degli anni '90. Questi dati importanti e fondamentali non sono stati rilasciato pubblicamente dall'establishment climatico fino al 2006.[13] Ecco:


Figura 6
Sulla sinistra i dati raccolti da milioni di palloni meteorologici.[14] Sulla destra quello che i modelli climatici dicono che stava accadendo.[15] La teoria (come per i modelli climatici) è incompatibile con le osservazioni. In entrambi i diagrammi l'asse orizzontale mostra la latitudine, e l'asse verticale destro mostra l'altezza in chilometri.


In realtà non c'era nessuna zona calda, neanche una piccola. Quindi, in realtà non c'è amplificazione — l'amplificazione mostrata nella figura 1 non esiste.[16]


Radiazioni in Uscita

I modelli climatici prevedono che quando la superficie della terra si riscalda, meno calore viene irradiato dalla terra nello spazio (su una scala temporale settimanale o mensile). Questo perché, secondo la teoria, la superficie più calda provoca una maggiore evaporazione e quindi vi è più vapore acqueo che intrappola il calore. Questo è il meccanismo che intrappola il calore il quale è responsabile della presunta amplificazione nella figura 1.

I satelliti hanno misurato la radiazione emessa dalla terra negli ultimi due decenni. Un importante studio ha collegato le variazioni di temperatura sulla superficie terrestre con i cambiamenti nella radiazione in uscita. Ecco i risultati:


Radiazione in uscita dalla terra (asse verticale) rispetto alla temperatura a livello del mare (orizzontale), misure dai satelliti Erbe (in alto a sinistra del grafico) e come "previsto" da 11 modelli climatici (gli altri grafici).[17] Si noti che le pendenze dei grafici per i modelli climatici sono opposte alla pendenza del grafico dei dati osservati.


Questo dimostra che in realtà la terra emana più calore quando la sua superficie è più calda. Questo è l'opposto di ciò che i modelli climatici prevedono. Ciò mostra che i modelli  climatici intrappolano il calore troppo aggressivamente, e che la loro presunta amplificazione mostrata nella figura 1 non esiste.



Conclusioni

Tutti i dati qui hanno fonti impeccabili — satelliti, Argo e palloni atmosferici.[18]

I dati sulla temperatura dell'oceano e dell'aria mostrano che i modelli climatici sovrastimano l'aumento della temperatura. L'establishment climatico indica che il raffreddamento a causa di aerosol non rilevati potrebbe essere responsabile del fallimento dei modelli fino ad oggi, ma questa scusa si sta esaurendo — continua a non scaldarsi tanto quanto avevano detto, o nel modo in cui avevano detto. D'altra parte, l'aumento della temperatura dell'aria è superiore a quanto gli scettici avevano detto che sarebbe accaduto a causa della CO2. La scusa dello scettico è che l'aumento è dovuto soprattutto ad altre forze — e indicano che il mondo è in un trend di riscaldamento abbastanza costante di 0.5 °C per secolo sin dal 1680 (con l'alternanza di periodi di ~ 30 anni di riscaldamento e raffreddamento lieve), mentre la maggior parte di tutte le emissioni umane di CO2 sono avvenute dopo il 1945.

Abbiamo controllato tutte le previsioni dei principali modelli climatici rispetto ai migliori dati:

Test Modelli Climatici
Temperature dell'Aria dal 1988 Aumento sovrastimato, anche se la CO2 è drasticamente diminuita
Temperature dell'Aria dal 1990 Tendenza al rialzo sovrastiamata
Temperature degli Oceani dal 2003 Tendenza al rialzo enormemente sovrastiamata
Zona calda Atmosferica Completamente mancante → nessuna amplificazione
Radiazioni in Uscita Opposte alla realtà → nessuna amplificazione

I modelli climatici sono tutti sbagliati. La mancanza di una zona calda ed i dati relativi alle radiazioni in uscita domostrano entrambi, in modo indipendente, che l'amplificazione nei modelli climatici non è presente. Senza l'amplificazione, le previsioni dei modelli climatici della temperatura si ridurrebbero di almeno due terzi, il che spiegherebbe il motivo per cui hanno sovrastimato i recenti aumenti della temperatura dell'aria e dell'oceano. Pertanto,

  1. I modelli climatici sono viziati da irregolarità. La loro presunta triplice amplificazione, infatti, non esiste.
  2. I modelli climatici sovrastimano gli aumenti della temperatura a causa di emissioni di CO2 di almeno un fattore di tre.

Il punto di vista dello scettico è compatibile con i dati.



Alcuni Punti Politici

I dati qui presentati sono di impeccabile provenienza, molto rilevanti, a disposizione del pubblico, e provenienti dai nostri migliori strumenti. Eppure non appaiono nei media mainstream — avete mai visto niente di simile alle cifre qui presentate nei media mainstream? Solo questo vi dice che il "dibattito" verte sulla politica e sul potere, e non sulla scienza o sulla verità.

Questo è un problema politico insolito, perché c'è un una risposta giusta e sbagliata, e tutti sapranno alla fine qual è. La gente sta andando avanti ed emette CO2 comunque, quindi stiamo facendo un esperimento: o il mondo si riscalderà di parecchi gradi entro il 2050 o giù di lì, oppure no.

Notate che gli scettici concordano con gli scienziati climatici del governo sull'effetto diretto della CO2; sono solo in disaccordo sui feedback. Il dibattito sul clima verte tutto sui feedback; tutto il resto è semplicemente uno spettacolo secondario. Eppure quasi nessuno lo sa. Gli scienziati climatici del governo ed i media mainstream hanno inquadrato il dibattito sull'effetto diretto della CO2 e su spettacoli secondari come il ghiaccio artico, il maltempo, o la psicologia. Non citano quasi mai i feedback. Perché? Chi ha il potere affinché ciò accada?


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


___________________________________________________________________________________

Note

[1] Più in generale, se il livello di CO2 è x (in parti per milione), allora i modelli climatici stimano che l'aumento della temperatura è dovuto alle emissioni extra di CO2 rispetto al livello pre-industriale di 280 ppm di 4.33 ln (x / 280). Ad esempio, questo modello attribuisce un aumento della temperatura di 4.33 ln (392/280) = 1.46 °C per l'incremento attuale di 392 ppm della CO2 rispetto al livello pre-industriale.

[2] L'effetto diretto della CO2 è la stesso per ogni raddoppio del livello di CO2 (cioè, logaritmico). I calcoli di una maggiore temperatura di superficie dovuta ad un raddoppio del livello di CO2 variano da 1.0 °C a 1.2 °C. In questo documento useremo il valore medio di 1.1 °C; qualunque valore che utilizziate non incide sulle argomentazioni qui presentate.

[3] L'IPCC, nel suo Assessment Report del 2007, ha proiettato un aumento della temperatura a causa di un raddoppio della CO2 (chiamata sensibilità climatica) tra i 2.0 °C ed i 4.5 °C. Il punto centrale delle loro stime è 3.3 °C, che è 3.0 volte l'effetto CO2 diretto di 1.1 °C, quindi diciamo semplicemente che la loro amplificazione è triplice. Per essere più precisi, ciascun modello climatico ha un'amplificazione leggermente diversa, ma è generalmente circa 3.0.

[4] Più in generale, se il livello di CO2 è x (in parti per milione), allora gli scettici stimano che l'aumento della temperatura è dovuto alle emissioni extra di CO2 rispetto al livello pre-industriale di 280 ppm di 0.72 ln (x / 280). Ad esempio, gli scettici attribuiscono un aumento della temperatura di 0.72 ln (392/280) = 0.24 °C per l'incremento attuale di 392 ppm della CO2 rispetto al livello pre-industriale.

[5] L'effetto di feedback è difficile da definire con l'evidenza empirica perché ci sono più forze che influenzano la temperatura rispetto ai semplici cambiamenti nel livello della CO2, ma sembra essere una moltiplicazione per un valore tra 0.25 e 0.9. Abbiamo usato 0.5 per semplicità.

[6] Le previsioni di Hansen sono state effettuate in Hansen et al, Journal of Geophysical Research, vol. 93, no. D8 (20 Agosto 1988), fig. 3a, p. 9,347: pubs.giss.nasa.gov/docs/1988/1988_Hansen_etal.pdf. Nel grafico qui, sono rappresentati graficamente i tre scenari di Hansen per iniziare dallo stesso punto a metà del 1987 — siamo solo interessati ai cambiamenti (anomalie).

[7] La temperatura della terra che viene mostrata è misurata dai satelliti della NASA che hanno misurato la temperatura della terra sin dal 1979, gestita presso l'Università dell'Alabama, Hunstville (UAH). I satelliti misurano la temperatura 24/7 su ampie fasce di terra e degli oceani, in tutto il mondo tranne i poli. Mentre i satelliti hanno avuto alcuni problemi iniziali di calibrazione, vennero completamente risolti per la soddisfazione di tutti. I satelliti sono il metodo più affidabile ed imparziale a disposizione dell'umanità per misurare la temperatura dell'aria terrestre sin dal 1979. Si tratta di una fonte impeccabile di dati, ed è possibile scaricare i dati da vortex.nsstc.uah.edu/data/msu/t2lt/uahncdc.lt (salvatelo come file .txt quindi apritelo con Microsoft Excel; i numeri nella colonna "Globe" sono i cambiamenti nella MSU Global Monthly Mean Lower Troposphere Temperatures in °C).

[8] IPCC First Assessment Report, 1990, pagina xxii (www.ipcc.ch/ipccreports/far/wg_I/ipcc_far_wg_I_full_report.pdf) nel Policymakers Summary, figura 8 e testo cerchiato, nello scenario business-as-usual (che è ciò che in effetti è successo, non essendoci alcun controllo significativo o diminuzione nel tasso di aumento delle emissioni ad oggi). "Nell'IPCC Business-as-Usual (Scenario A) le emissioni di gas serra, il tasso medio di aumento della temperatura media globale nel corso del secolo successivo è stimato in circa 0.3 °C per decade (con un intervallo di incertezza tra 0.2 °C e 0.5 °C)."

[9] "Argo", MetOffice.uk.gov.

[10] Le misure della temperatura degli oceani prima di Argo sono quasi inutili. Prima di Argo, la temperatura marina era misurata con secchi o con bathythermographs (XBT) — che sono sonde sacrificabili gettate in acqua, trasmettono i dati di temperatura e pressione lungo una coppia di fili sottili. Quasi tutte le misurazioni furono effettuate da navi lungo le principali rotte marittime commerciali, quindi la copertura geografica degli oceani del mondo era scarsa — per esempio i grandi oceani meridionali non furono monitorati. Le XBT non sono così profonde come i galleggianti Argo, ed i loro dati sono molto meno precisi e meno accurati (per dirne una, si muovono troppo velocemente in acqua per raggiungere un equilibrio termico con l'acqua che stanno cercando di misurare).

[11] Il modelli climatici proiettano che il calore contenuto nell'oceano aumenta di circa 0.7 × 10^22 Joule l'anno. Vedi Hansen et al, 2005: "Earth's Energy Imbalance: Confirmation and Implications," Science, 308, 1431–1435, p. 1432, dove l'aumento del calore contenuto nell'oceano per metro quadrato di superficie, oltre i 750m, secondo i modelli tipici, è di 6.0 Watt·anno/m2 l'anno, che si converte a 0.7 × 10^22 Joule l'anno per tutto l'oceano come spiegato qui.

[12] E' ora disponibile il calore oceanico misurato da Argo fino a 700m; è possibile scaricarlo qui come file CSV. I numeri sono i cambiamenti nel calore medio per i tre mesi, in unità di 10^22 Joule. Il sistema Argo venne inaugurato a metà del 2003, così la raccolta dati copre il 2003-6.

[13] I dati del pallone sonda che mostravano il modello di riscaldamento atmosferico vennero finalmente pubblicati nel 2006, nell'US Climate Change Science Program, 2006, parte E della figura 5.7, a pagina 116.[Scarica il PDF]
Non ci sono altri dati per questo periodo, e non siamo in grado di raccogliere più dati sul riscaldamento atmosferico. Questi sono gli unici dati a disposizione. A proposito, questo non è un luogo oscuro in cui rilasciare tali dati importanti e fondamentali — non credete che stiano cercando di nascondere qualcosa, vero?

[14] Consultare la nota precedente.

[15] Tutti i modelli climatici, ad esempio, IPCC Assessment Report 4, 2007, cap. 9, p. 675, che è anche sul web (figura 9.1, parti c e f). C'era poco riscaldamento tra il 1959-1977, quindi le simulazioni comunemente disponibili tra il 1959-1999 funzionano altrettanto bene.

[16] Così il moltiplicatore nel secondo riquadro nelle figure 1 e 2 è al massimo 1.0.

[17] Lindzen e Choi 2009, Geophysical Research Letters, vol. 36.[Scarica il PDF]
Il documento è stato corretto dopo qualche critica, arrivando in sostanza allo stesso risultato nel 2011.[Scarica il PDF]

[18] In particolare, non abbiamo citato i risultati dei termometri di terra, o dei campionamenti di XBT in mare. I termometri di terra sono notoriamente suscettibili agli effetti localizzati — consultare Is the Western Climate Establishment Corrupt? dello stesso autore.[Scarica il PDF]

___________________________________________________________________________________


4 commenti:

  1. Ciao Johnny
    è un sacco che non mi faccio viva, ma sono cotta! Bello questo articolo.
    Proprio ieri mi sono fatta il sangue amaro leggendo dei dementi inneggiare al governo argentino che ha espropriato la Repsol con argomenti così veterocomunisti da deprimere.
    La gente NON vuole pensare! Mi chiedevo. Tu stai studiano moltissimo, facendo un lavoro a tappeto. Non è che ti metteresti, a tempo perso, poco alla volta, a scrivere un testo "l'economia spiegata ai ragazzi?" . Sarebbe un'opera di bene. Si potrebbe anche tradurre e mettere a disposizione di chi fa home schooling. Ci si potrebbe lavorare su anche insieme, se ti andasse, dandoci tempo.
    Pensaci. Potrebbe essere (se ti togli dall'ottica italiana) uno sbocco di lavoro.
    Abbracci (posso? sono un vecchia signora)
    Niki

    RispondiElimina
  2. p.s. Leggi mai Doug Casey? A me piace tantissimo. E' molto laico e molto tosto.

    RispondiElimina
  3. Ciao Nicoletta, è un piacere risentirti.

    Si ho letto qualcosa di Doug, anzi, se spulci i tag interviste ne ho anche tradotte un paio (mi sembra di ricordare).

    RispondiElimina
  4. Un grafico interessante il seguente: ci mostra il cambiamento delle temperature dal 1981 al 2010. L'ultimo dato è febbraio 2019 con un risultato di -0,03 °C. Quindi abbiamo avuto 40 anni di "riscaldamento globale" ed i cambiamenti delle temperature sono rimasti pressoché piatti. Poi una nuova ricerca di Nature Geoscience ci informa che i ghiacciai del Polo Nord stanno bene e "prosperano" (sintomo forse di un evento contrario da quello proposto dai riscaldatori globali). Viene da chiedersi quindi se il balletto di questi giorni sulle paure di un riscaldamento globale incipiente non siano altro che le giustificazioni per aumentare semplicemente il carico fiscale (instillando tra l'altro il senso di colpa per un cambiamento di esclusiva matrice antropica) sul groppone dei contribuenti. Ecotassa ed ecoincentivi, il nuovo piano di stimolo per mantenere in piedi ancora per un po' due morti che camminano: stato e settore automobilistico.

    RispondiElimina