Bibliografia

mercoledì 4 aprile 2012

La "Ripresa" Ha Importanza?

Sapevo che una notizia simile sarebbe saltata fuori prima o poi. E' il limite all'intelligenza che impedisce agli economisti mainstream di guardare oltre il loro naso. Leggiamo: «E' importante riconoscere che un cambiamento significativo sta avendo luogo nel mercato del lavoro degli Stati Uniti [...] Tale mercato sta sperimentando una transizione da una forte crescita dei posti di lavoro ad un'espansione di medio termine che è più coerente con l'attuale panorama di elevati margini di profitto, bilanci corporativi forti e finanziamenti relativamente facili.»
In questo modo, non vedranno arrivare l'inflazione nei prezzi che sommergerà l'economia; proprio per questo, più avanti nell'articolo, hanno piena fiducia che la FED riuscirà a mantenere bassi i tassi d'interesse. Questi economisti ignorano che la disoccupazione sta vedendo leggeri miglioramenti proprio perché lo zio Ben continua a mitragliare l'ambiente economico di cartaccia svolazzante, la quale, lentamente ma inesorabilmente, sta trovando la propria via verso l'economia più ampia (facendo, quindi, aumentare prezzi e salari). Guardano i trend e stappano bottiglie di spumante, fregandosene altamente delle cause e degli effetti. Le cifre dell'occupazione migliorano? "Miracolo!" Ancora una volta, non sapranno cosa gli avrà colpiti.
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di Detlev Schlichter


Stavo pensando di iniziare questo articolo con un commento cinico di tale contenuto "i mercati azionari delle ultime settimane se ne sono usciti così: pensiamo di avere bisogno di un altro biliardo di euro da parte della BCE!" – Okay, forse non era il più grande scherzo, ma avete carpito l'idea. Ma poi il Wall Street Journal mi ha colpito, e non stava nemmeno cercando di essere divertente. In un articolo sui dati deboli della Zona Euro si può trovare questa frase:

L'inaspettato calo nel purchasing managers’ index survey suggerisce che potrebbero essere necessari maggiori stimoli da parte della Banca Centrale Europea, attraverso tagli dei tassi d'interesse o prestiti bancari supplementari, per proteggere l'economia da una recessione più grave.

Certo. E perché no?

Negli ultimi 12 mesi la BCE ha ampliato il proprio bilancio del 54%. A circa il 30% del PIL questo bilancio è ora il più grande tra le principali banche centrali. La stampante della BCE sta fornendo un sostegno "illimitato" a tutti quegli "asset" finanziari che nessuno sano di mente avrebbe comprato con i propri risparmi, e sta fornendo finanziamento "illimitato" alle banche Europee, che sono ora stabilmente in terapia intensiva. E dobbiamo ammettere che la strategia non è priva di successo: Le banche in Grecia sono di nuovo un problema in corso e quei bond del governo Spagnolo sono ancora una volta degli investimenti molto ricercati, anche se con rendimenti a singola cifra. Quindi, perché non stampare un altro biliardo di euro per rilanciare davvero l'economia? Non è ora che la BCE faccia davvero sul serio in questo business dello stimolo?

Che grande politica di "stimolo" è stata quella del 2001, quando anche la FED ha "protetto l'economia da una recessione più grave" ed ha mantenuto i tassi all'1% ed ha fatto scoppiare la più grande bolla speculativa ed ha quindi preparato il mondo ad una "crisi" ancora più grande nel 2007. Se ci pensate, tutti i nostri problemi attuali sono il risultato dello "stimolo" passato – degli sforzi passati di mantenere i tassi di interesse bassi, di "stimolare" i prestiti e di incoraggiare l'indebitamento. Ora gli interventisti di ogni colore ci dicono che possiamo solo uscire da questo pasticcio abbassando ancora di più i tassi di interesse ancora più a lungo.

Einstein disse che la definizione di stupidità era quella di fare la stessa cosa più e più volte ed aspettarsi un risultato diverso. Questo mi fa pensare se l'intelligenza economica ne sia già vittima in questa crisi in atto.



Uscire dalla strategia d'uscita

Potrebbe essere così. La settimana scorsa ho letto da qualche parte che un candidato di estrema sinistra in Francia (non Hollande, qualcuno anche più a sinistra di lui), chiede che la BCE presti i soldi direttamente alle aziende. Penso che questa idea non sia così peregrina considerando quanto velocemente e facilmente il consenso di oggi abbia accolto l'intervento della politica. Solo cinque anni fa sarebbe stato impensabile che le principali banche centrali del mondo sarebbero diventate i più grandi compratori marginali e singoli titolari più grandi del debito sovrano dei loro paesi, o che avrebbero offerto un numero illimitato di prestiti gratuiti per le loro banche con scadenze a più anni contro garanzie da evitare. Questo era il tipo di cose irresponsabili che i banchieri centrali responsabili deridevano. Oggi, questa è una pratica standard nella maggior parte del mondo altamente industrializzato. Ciò che era considerato folle cinque anni fa, ora è semplicemente "non convenzionale".

E questa evoluzione non dovrebbe essere una sorpresa. Come ho spiegato in Paper Money Collapse – The Folly of Elastic Money and the Coming Monetary Breakdown, quello che stiamo vedendo è davvero la logica del sistema statale a moneta fiat portato alla sua naturale conclusione. La ragion d'essere del sistema era quella di non lasciare che il libero mercato fissasse i tassi di interesse e la disponibilità del credito. In un libero mercato il livello dei tassi di interesse e la disponibilità del credito sono determinati naturalmente dal bacino dei risparmi volontari disponibili. L'idea era sempre quella di accomodare i tassi di interesse a livelli più bassi e di incoraggiare ulteriore creazione di denaro e di credito. In un sistema monetario come il nostro, la capacità delle banche di creare depositi monetari e prestiti è in gran parte il risultato di decisioni amministrative da parte della banca centrale – almeno fino a quando le banche non hanno esagerato col denaro a buon mercato e la banca centrale ha dovuto usare il proprio bilancio per sostenere l'attuale crescita del credito. Questo è dove siamo ora.

Come è vero per tutti i tipi di intervento sul mercato, una volta che si fissa una variabile è necessario correggere le altre, e prima o poi deve essere coinvolto il tutto. Mentre sempre più sezioni dell'economia diventano dipendenti da denaro a buon mercato, il rischio di rendimenti in aumento e di premi al rischio più grandi diventano una minaccia sempre più potente per il castello di carte sovradimensionato. Per evitare il collasso, la banca centrale deve manipolare i prezzi degli asset sempre più direttamente.

Il tizio comunista della Francia ha semplicemente anticipato il prossimo passo nella degradazione della nostra economia di cartamoneta, il punto in cui non solo il governo e le banche saranno supportate direttamente dalla banca centrale, ma anche le imprese ed i consumatori. Ciò che è buono per i primi è di certo buono per i secondi. Perché i ristoranti Greci sono ancora di fronte al rischio di fallimento quando le banche Greche ottengono denaro senza limiti?

In ogni caso, questo sviluppo è molto più probabile di qualsiasi altro tipo di "strategia d'uscita" delle banche centrali. — Non si sente più parlare di queste strategie d'uscita, vero? C'è una ragione. Non ce ne sono. Ogni giorno che l'attuale follia di denaro gratis continua, le banche centrali si scavano una buca più profonda. Con asset prezzati malamente basati su denaro a basso costo e con bilanci sempre più sostenuti da prestiti gratuiti, la politica di restringimento equivale a tirare via il tappeto da sotto l'intero sistema. Non c'è via d'uscita.



Sotto steroidi

Ma torniamo al titolo di questo articolo. Di quale ripresa sto parlando? In Europa apparentemente non c'è. Ma ultimamente i dati sono migliorati negli Stati Uniti, anche se a passo di lumaca. Gli "interventisti" assegnano molta importanza a questi sviluppi. Essendo interventisti, prestano poca attenzione alle ragioni per cui eravamo in una fase di recessione in primo luogo. Non c'è mai tanta attenzione sulle cause profonde della crisi o qualsiasi dibattito sul se siano state rimosse. Le recessioni sembrano semplicemente accadere, così anche le bolle speculative e l'indebitamento eccessivo. Tutto ciò che importa è che il governo crei una sorta di crescita, poi, con un pò di fortuna, questa crescita potrebbe portare ad una maggiore crescita, e prima o poi potremmo farcela da soli ed uscire da questo pasticcio. Facile.

Penso che le probabilità che questo accada siano molto vicine allo zero. E non mi importa molto di quello che i dati attuali dovrebbero dirci. Non fa molta differenza.

Prendete il calo della disoccupazione negli Stati Uniti. Potrebbe essere attribuito ad un calo della partecipazione al mercato del lavoro, poiché molti disoccupati di lunga durata – il loro numero è cresciuto notevolmente in questa recessione – abbandonano del tutto il mercato del lavoro ufficiale? Oppure, potrebbe essere il risultato del recente clima mite? Oppure, come diranno gli ottimisti, è il risultato dell'assunzione aggiuntiva? Francamente, non lo so e non credo che conti molto.

Sappiamo quali sono stati i problemi e quali sono tuttora: un'errata allocazione di capitale ed un'attività economica distorta su scala gigantesca, come conseguenza di decenni di denaro artificialmente a buon mercato. Le politiche degli interventisti – in primo luogo tassi di interesse a zero e quantitative easing – avevano lo scopo di sostenere questi squilibri, sabotando la loro liquidazione, scoraggiando lo sdebitamento e rinviando la – certamente dolorosa – pulizia dell'economia dagli squilibri accumulati. Questa politica ha in gran parte avuto successo, forse con l'eccezione di alcune parti del mercato immobiliare Statunitense, che si è andato effettivamente correggendo dai livelli della bolla. Oltre a questo, credo che la politica abbia finora tentato di sostenere l'insostenibile un pò più a lungo ed ha quindi proiettato una falsa immagine di stabilità. Congratulazioni.

Naturalmente, non possiamo escludere che questa politica possa anche generare una certa attività aggiuntiva qua e là. Il denaro gratis potrebbe non arrestare lo sdebitamento tanto necessario e la pulizia, ma potrebbe anche favorire un maggior indebitamento ed investimenti aggiuntivi. Chi può dire che le migliaia di miliardi di nuove unità valutarie non impediranno ai bilanci di estendersi ancora di più?

Il fatto è che niente di ciò che vediamo in questo momento può essere preso per oro colato. Non il rally azionario, non i livelli di rendimento, non i dati economici nei giornali. Tutto deve essere preso con le pinze date le distorsioni della politica monetaria surreale.

Ma possiamo essere sicuri di una cosa: Niente di tutto questo dovrebbe essere preso come un'indicazione di una salute in miglioramento. Il paziente è ancora malato, ma sta facendo giri di pista supplementari con l'aiuto di steroidi, anfetamine e grandi quantità di caffeina. L'economia non starà fondamentalmente meglio fino a quando gli squilibri di fondo non verranno affrontati, e ciò è solo possibile se viene arrestata la stampa di denaro e viene di nuovo permesso al mercato di fissare i tassi di interesse ed altri prezzi.

Non so se gli economisti mainstream in realtà considerano incoraggianti il rally dei prezzi degli asset manifatturieri ed i barlumi di ripresa in un'economia che rimane mostruosamente sbilanciata e fondamentalmente malata. Non so cosa ci diranno i dati economici nei prossimi mesi o trimestri. Sono convinto che siamo ben lontani dal chiudere il libro sulla depressione presente.

Nel frattempo, la svalutazione della cartamoneta continua.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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