Bibliografia

giovedì 19 aprile 2012

Krugman Investe con l'Autobus dell'Inflazione il 99% della Popolazione?

E' sempre più curioso come economisti della stessa pasta di Krugman, ovvero l'allegra brigata dei Keynesiani allo sbaraglio, non riflettano mai su un periodo storico che ha determinato la ripresa più veloce da una crisi sin da quando ne abbiamo memoria. Questo è un video in cui Thomas Woods ne parla nel dettaglio. Esatto, sto parlando della Grande Depressione del 1920. Il presidente Harding tagliò sia la spesa del governo sia le tasse di circa il 25% ed in circa sei mesi tirò fuori il paese da una dura recessione in cui la disoccupazione salì al 12%. Fu uno degli sforzi più veloci e di maggior successo nell'affrontare una flessione economica nella storia degli USA. Al contrario, dopo il crollo dela borsa del 1929, Herbert Hoover iniziò una serie di interventi senza precedenti nell'economia. Ma quello che più sorprende è come questo prestigiatore riesca a dire caterve di bugie nei suoi editoriali. In questo, ad esempio, lascia intendere al lettore che Hoover avesse implementato tagli alle tasse e così facendo l'economia è sprofondata di più nel baratro della depressione degli anni '30. "Ragazzi, abbiamo provato a dare retta al libero mercato ma non ha funzionato." Boooga! Siete stati bidonati, guardate questo grafico. Le aliquote fiscali balzano dal 25% al 63% in un solo anno (1932)! E Krugman è lo stesso tipo che dice che chi non è d'accordo con lui è solo un idiota o bugiardo...
___________________________________________________________________________________


di Robert Murphy


Uh oh, so che ad alcuni di voi non piace quando dico questo, ma penso che abbiamo un altro Kontradiction Krugman nelle nostre mani ... Nel suo recente editoriale a favore di un moderato aumento dell'inflazione, Krugman scrive:

[Sarebbe] un aumento dell'inflazione al 3% o addirittura al 4% una cosa terribile? Al contrario, aiuterebbe quasi certamente l'economia.

In che modo? Per prima cosa, gran parte del settore privato continua ad essere paralizzato dal debito accumulato durante gli anni della bolla; questo debito è probabilmente la cosa principale che tiene a freno la spesa privata e perpetua la crisi. Un'inflazione modesta, tuttavia, riduce tale fardello — erodendo il valore reale di tale debito — e contribuisce a promuovere la ripresa del settore privato di cui abbiamo bisogno.

OK, quindi cerchiamo di considerare la prospettiva della famiglia che lotta per un reddito medio o basso; il sale del popolo per il quale Krugman va in battaglia ogni giorno contro il buzzsaw del denaro sporco di sangue delle imprese.

Così abbiamo questa famiglia, dove forse il capofamiglia non riesce a trovare un buon lavoro per sostituire quello che ha perso nel 2009, e ha preso la carta di credito ed i conti medici si stanno accumulando. Ora, la benzina costa più di $4 al gallone e lo si sente davvero. A questo punto, Krugman dice che se i prezzi di tutto il resto che compra (non solo i generi alimentari e l'energia) iniziano ad aumentare di due volte il loro ritmo attuale, tale famiglia ne beneficerà?

Ora immagino che il chiarimento potrebbe essere: "Bob, Krugman dice che un deprezzamento generale del dollaro li aiuterebbe. Quindi no, non è che l'aumento dei prezzi di per sé aiuta le famiglie, ma con questo aumento generale dei prezzi, si possono aspettare che anche i loro stipendi salgano. E così i $20,000 con cui sono in debito nei confronti delle compagnie delle carte di credito non rappresenta più un grande peso, se tutti i prezzi ed i salari nell'economia salgono del 4%. E' ancor più evidente se hanno un mutuo a tasso fisso, un aumento generale in tutti i prezzi, salari e stipendi, li aiuterà. Così, quando sempre più famiglie potranno respirare grazie ad una diminuzione del fardello rappresentato dal ripagamento del debito, inizieranno a spendere di più e ciò condurrà ad un circolo virtuoso di una maggiore domanda aggregata, di salari in ascesa, e di maggiore spesa."

Ma aspettate un attimo: c'è almeno un economista che conosco che sta dicendo da alcuni anni ormai con molto vigore, che i salari non possono crescere rapidamente se abbiamo ancora un elevato tasso di disoccupazione. Quindi penso che secondo i termini stessi di Krugman, la sua soluzione di un aumento del tasso di inflazione (nei prezzi) significherebbe, in pratica, che le famiglie alle prese con un minimo potere retributivo nel loro lavoro verrebbero assolutamente schiacciate per un anno o due da conti più salati, e che le loro retribuzioni raggiungeranno il passo solo una volta che l'economia sarà già fissata.

Così sembra che l'approccio dell'inflazione sacrifichi le famiglie che lottano per dare all'1% (che sta bene e siede su orde di contanti) un motivo per aumentare i loro investimenti e la loro spesa nei consumi. Lo chiamerei Trickle Down se il nome non fosse già stato preso.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


Nessun commento:

Posta un commento