di Johnny Cloaca
Ieri ricorreva il ventesimo anniversario della morte di una grande figura per la Scuola Austriaca: Friedrich Hayek. Sicuramente, se fosse stato ancora su questo mondo avrebbe infilato in qualche zucca vuota un pò di sano buon senso, puntando il dito e gli occhiali verso la vera ragione del nostro pantano attuale. Mi lascerò andare un pò alla nostalgia, quindi, tessendo le lodi di un grande pensatore ed una eccelsa mente economica. Data la sua schiettezza nelle risposte, alla domanda "Allora, Mr. Hayek, cosa ne pensa della situazione finanziaria mondiale in cui stiamo nuotando, nostro malgrado, da circa 17 anni" ci avrebbe introdotto (dopo qualche secondo di attenta riflessione) alla sua risposta con un secco "Liquidatela!", seguito da un lieve corrugamento dei muscoli della bocca: un vispo sorriso.
Diversamente da Keynes, egli credeva che una sana ripresa era il risultato di un ritorno ad un'economia sostenibile, libera dalle distorsioni accumulate durante il periodo di boom (consentite da denaro a buon mercato). Infatti, un boom insostenibile richiede la liquidazione di quegli investimenti errati che si sono generati da tale ambiente, quindi nel 2008 la soluzione per ripercorrere la via della sotenibilità era quella di liquidare quelle entità salvate dal governo attraverso la FED (Freddie Mac, Fannie Mae, Bear Stearns, ecc.); in sintesi, liquidare tutto quel settore gonfiato spropositamente dall'espansione artificiale del denaro: il settore subprime.
Ciò avrebbe significato far fallire le banche che avevano concesso prestiti rischiosi o investito sconsideratamente. Invece, il governo degli Stati Uniti ha provveduto a fornire a queste entità misure anticicliche di salvezza.
A questo punto il sorrisetto vispo di prima avrebbe lasciato spazio ad un'espressione di ferma autorità e di dissenso per quello che sarebbe uscito dalle sue labbra.
Il quantitative easing entrò in scena per fornire supporto artificiale a queste entità praticamente insolventi. Non era uno "stimolo" per l'economia, era una toppa per i bilanci disastrati delle banche. Ma lasciare che questa enormità di denaro raggiungesse l'economia più ampia avrebbe portato in men che non si dica al crack-up boom di von Mises, quindi, è stato accatastato in riserve in eccesso presso la FED.
Hayek, a questo punto, avrebbe intrecciato le mani davanti il volto ed avrebbe lanciato qualche frecciatina al suo "nemico" di sempre: Lord Keynes.
Fornire maggiore liquidità non impedirà il crollo finale. Lo ritarderà solamente, ma al costo di una maggiore sofferenza. Ma il governo vuole rassicurazioni, non può permettersi falle nella sua "onniscenza" quindi ha accolto a braccia aperte la soluzione Keynesiana: maggiore spesa. Ma non esiste un modo facile per evitare la sofferenza del bust, è l'inevitabile fine di un boom artificiale.
Sicuramente, sarebbe stato un vecchietto "alla moda"; avrebbe tirato fuori, in un momento di distrazione dell'intervistatore, un iPad e con un leggero tocco avrebbe dato vita al singolare macchinario. La vera singolarità, ovviamente, si sarebbe riscontrata tutta in quel vecchietto che armeggiava egregiamente un marchingegno della generazione del futuro. Avrebbe quindi rivolto l'indice sullo schermo invitando l'intervistatore a scrutarlo.
Ma questo denaro sta costantemente uscendo ed invadendo l'economia più ampia.
Però dalla FED ci dicono che hanno tutto sotto controllo.
Hayek, in un sussulto di sarcasmo, avrebbe sfoderato un sorriso pieno esclamando: "Le pare che possa mangiare un iPad?"
La politica di controllo dell'inflazione è una menzogna. Chi va a fare la spesa credo lo capisca molto bene. Per non parlare dei prezzi della benzina.
Il dollaro ha perso circa il 50% del suo potere d'acquisto sin dal 1985, come vediamo da questo grafico qui sopra. Gli Americani hanno, quindi, visto un netto declino nei loro salari reali. Il bilancio della FED è arrivato a $2.8 biliardi (la maggior parte immondizia obbligazionaria). Ma le famiglie, nonostante stiano spendendo la stessa quantità di soldi per fare la spesa, ottengono meno prodotti. La FED li sta tassando di "nascosto". Il tutto, in nome del salvataggio degli amici degli amici. Si sta creando più sofferenza. Si sta scaricando sulla popolazione il salvataggio dei TBTF.
Ora, Hayek si prenderebbe un momento per riflettere; per un istante col suo sguardo perso nel nulla rifletterebbe sull'unicità di questa crisi, sul fatto che viene continuamente riempito di polvere da sparo un barilotto pronto ad esplodere. Il paradosso sta qui: i giornalisti mainstream e gli economisti mainstream ne chiedono di più. Rammaricato, aggiungerebbe una nota significativa.
Come più volte sottolineato, gli USA stanno sperimentando una ripresa nominale (non reale) nella loro economia. Questa illusoria speranza è stata basata su stimoli artificiali e tassi d'interesse ridicolmente bassi.
Per rendervi chiaro il tutto, guardate il seguente grafico preso da ZeroHedge.
Il problema reale è che l'economia globale condivide una rete di fragilità interconnessa, dove chiunque dovesse andare in bancarotta trascinerebbe con sé tutti gli altri. Pensate un attimo alla Grecia.
Questo ci porta ad una verità fondamentale. Il debito pubblico è la base per i sistemi di denaro fiat. Questa base è ora messa in discussione. E' la componente chiave del capitale detenuto dalle banche, così come i contanti ed i depositi presso le banche centrali – in ultima analisi entrambe le cose sono creazioni del governo, sostenute dal debito pubblico. Sin da quando l'oro è stato cacciato dal sistema monetario, la fiducia è diventata totalmente dipendente dalla validità del debito pubblico.
La posizione di insolvenza di un certo numero di nazioni dell'eurozona invalida l'assunto generale secondo cui la carta del governo fornisce una solida base per le banche della zona euro. Viene anche messo in dubbio il fatto che i paesi forti dell'euro possano finanziare quelli deboli. Il precedente che è stato fissato dall'interposizione a posteriori da parte dei governi e delle loro agenzie come creditori privilegiati, indebolisce ancora di più il valore del debito pubblico per le banche del settore privato, che diventano creditori junior. Non è sorprendente che esse abbiano ri-depositato la maggior parte del denaro prestato loro dalla BCE nella stessa BCE. Gli euro detenuti presso la BCE danno riparo solo all'esposizione nei confronti di titoli di stato specifici ed è la migliore tra le cattive scelte. Le banche al di fuori della regione stanno ricorrendo alla facoltà di chiamarsi fuori del tutto.
Può sembrare inutile mettere in discussione il fondamento stesso del sistema finanziario Europeo in questo modo. Ma ciò è destinato ad essere discusso nei consigli di amministrazione attraverso l'intera rete bancaria, all'interno e all'esterno dell'area dell'euro, e le banche reagiranno. E' anche la ragione per cui la situazione rimane così precaria per quanto riguarda la crisi del debito in Europa. Il modo in cui il default della Grecia è stata gestito, comporta un intenso rischio di fuga di capitali dalla regione nel peggior momento possibile. I finanziamenti per tutte le nazioni della zona euro sono diventati molto più difficili. La BCE sarà oggetto di crescenti pressioni non solo per prestare soccorso alle banche, i cui bilanci stanno implodendo, ma anche per salvare direttamente i governi.
Questo non può assolutamente essere un ambiente in cui aspettarsi una sana crescita. E' un ambiente malato e confuso, in cui i prezzi sono stati alterati dalla banca centrale per aiutare determinate istituzioni a scapito di Main Street.
Tirando un sospiro, avrebbe riassestato la sua posizione sulla sedia e con un gesto "rassicurante" della mano avrebbe posto enfasi sull'imprtanza di quello che avrebbe immediatamente proferito.
Quello che è successo finora è molto semplice. Il sistema si è "inceppato" perché una quantità abnorme di denaro stampato ha deviato risorse in case che non dovevano essere costruite, industrie che non dovevano sfornare il pattume che hanno sfornato, banche che non dovevano concedere prestiti anche ai morti di fame, ecc. Quando il mercato ha riconosciuto questa vasta gamma di errori si è adoperato per sistemarli, ma le politiche anticicliche del governo hanno fermato questa pulizia. Sono servite per far scorrere l'economia ancora sulla tratta del boom manipolato. Non verranno prodotti lavori sostenibili, poiché il sistema stesso è distorto e gli unici lavoro prodotti sono insostenibili.
Eppure ci vorrebbe poco per ripercorre il sentiero della sostenibilità. Sbarazzarsi della moneta fiat inflazionabile arbitrariamente e permettere la concorrenza delle valute; tutto può avere inizio dall'abolizione delle leggi del corso legale.
A questo punto avrebbe allargato le braccia per comunicare la semplicità con cui un'economia avrebbe potuto "prendersi cura di sé stessa", il viso avrebbe lasciato spazio ad un'espressione di stupore mista ad ovvietà affinché l'intervistatore avesse capito come l'economia fosse semplicemente un'estensione delle azioni di ogni attore presente sulla scena mondiale. "Se i prezzi non fossero pilotati, l'economia non impazzirebbe", colcuderebbe la sua risposta articolata facendo riapparire il vispo sorriso sulle sue labbra.
Appassionato dalla semplicità con cui quel vecchietto aveva trattato un argomento all'apparenza così difficile, l'intervistatore lo avrebbe incalzato con ulteriore domanda, questa volta di carattere personale. "Come definirebbe, quindi, in una parola, la politica che stanno portando avanti questi finti medici che rispondono al nome di Bernanke, Draghi, ecc. ?"
Hayek avrebbe portato le mani sui braccioli della sedia, avrebbe inclinato il capo con uno sguardo che avrebbe indugiato su un lato della sala in cui veniva intervistato. Aveva bisogno di quel secondo in più per rispondere. Allorché avrebbe di nuovo rivolto lo sguardo all'intervistatore, e da dietro i suoi occhiali avrebbe guardato gli occhi del suo interlocutore con un fulmine di furbizia: "Iatrogenesi."
Dio ti benedica Hayek, ovunque tu sia. Dio ti benedica.
La prova che la società occidentale è libera è che c'è la libertà di fare una serie di errori grossolani e pubblicarli. Lo ha fatto Hayek e lo stai facendo tu, Johnny.
RispondiEliminaScusa, ma il pezzo è troppo lungo e per ribattere punto su punto, e in questo momento non ho tempo, ma l'interpretazione è sbagliata fin dal primo grafico.
Cordialmente.
Il tuo nichilismo minimalista mi annichilisce.
RispondiEliminaCaro Johnny
RispondiEliminaOttimo articolo, avrei proprio voluto vedere Hayek con l'Ipad mettere in ridicolo l'assurdo operato dei politici civili ed economici. Peccato che personaggi del genere ci abbiano lasciato, per fortuna il loro pensiero non morirà mai.
@Roberto seven
Mmmm, aspetto di sapere quale conclusione il grafico (1) abbia, e come questi geni della finanza interpretino un incremento parabolico della riserva interbancaria, messo in correlazione con le operazioni di QE.
E' proprio vero che parlare è arte legia così come criticare.