Bibliografia

sabato 17 marzo 2012

Tic, Tac, Tic, Tac...





di Johnny Cloaca


Sentite cosa riporta il WSJ:

I funzionari della Federal Reserve stanno considerando un nuovo tipo di programma d'acquisto di bond progettato a controllare le preoccupazioni sull'inflazione futura, se decideranno nei prossimi mesi di intraprendere nuovi passi per stimolare l'economnia.

Con questo nuovo approccio, la FED stamperebbe nuovo denaro per comprare mutui a lungo termine o bond del Tesoro, ma questo denaro sarebbe efficacemente controbilanciato riprendendolo in prestito per brevi periodi a tassi bassi. Lo scopo di tale approccio sarebbe quello di rassicurare l'ansia per cui la stampa di denaro potrebbe alimentare l'inflazione in seguito, una paura ampaimente espressa dai critici dei precedenti sforzi della FED per aiutare la ripresa.

Lo zio Ben si conferma lo scienziato pazzo quale è, e con i suoi guanti neri ha deciso che la sua cavia è l'intera economia. L'economia Statunitense è in stallo. I FedFunds sono al palo. Le banche sono dannatamente spaventate, mentre il nostro scienziato pazzo tenta di pungolare a botte di iniezioni di denaro l'economia degli Stati Uniti. Almeno finché le attenzioni ed i riflettori sono puntati sul casino Europeo. Perché, diversamente dai primi giri di QE, questa sterilizzazione ha il solo scopo di bidonare il bifolco economico che crede ancora che lo scienziato pazzo abbia nella sua testa la formula per l'elisir della lunga giovinezza: un boom continuo. Lo zio Ben sta facendo questo: tenta di tirare la carretta prima di passare il testimone al prossimo sciagurato. Sta acquistando tempo. Sta calciando il barattolo. Perché? Compra bond a lungo termine e vende quelli a breve. Abbassa artificialmente il rischio e fornisce un pò d'aria al governo.

L'espansione del credito continua, la bolla obbligazionaria continua ad essere gonfiata ed assistiamo ad una ripresa. Una ripresa nominale, non reale.




Il grosso della stampa di denaro sta inondando il settore azionario. Ma questo denaro infine arriverà nelle tasche dei consumatori. Prezzi più alti e tassi d'interesse più alti scandiscono ancora il timer della bomba che lo zio Ben si ritrova tra le mani. Sta tentando tenacemente di ritardarne lo scoppio, nonostante il FOMC affermi il contrario:

Nei mesi recenti l'inflazione è rimasta sotto controllo, sebbene i prezzi del petrolio greggio e del carburante sono aumentati. Le aspettative sull'inflazione di lungo termine sono rimaste stabili.

Il Bureau of Labor Statistics ha riportato che il CPI nel mese di Febbraio è aumentato del 0.4%; l'indice dei carburanti è aumentato del 72% su base annuale (6% nel mese di Febbraio); l'indice degli alimentari è aumentato del 4.5% negli ultimi 12 mesi. Non esiste una cosa come la "sterilizzazione". Le banche centrali, inclusa la FED, hanno stampato qualcosa come $50 BILIARDI. Non tutto questo denaro è in circolo ma una porzione sempre maggiore troverà la sua strada per raggiungere l'economia reale.

Infatti, le preoccupazioni del FOMC sono tutte per l'inflazione (diversamente da Krugman che brancola nel buio). Uhm... dato il fatto che l'offerta di denaro potrebbe triplicare senza un'ulteriore stampa di denaro, sarei spaventato a morte anche io. La FED è in trappola; nel tempo ha continuato a rimepire di polvere da sparo un silos che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Tic, Tac, Tic, Tac...

Senza il denaro della FED questo panorama di ripresa illusoria terminerà e il botto che farà l'economia sarà così rfagoroso che lo sentiranno pure all'altro mondo. Questo grafico è intrigante.




La produzione industriale è salita insieme all'offerta di denaro. Ma senza produttività reale (chi la vede faccia un fischio) non c'è speranza che i livelli dei prezzi rimangano sostenibili, il che potrebbe costringere la FED ad uscire allo scoperto e mollare gli ormeggi per tornare alla tradizione: QE non-sterilizzato.

Lo scienziato pazzo Bernanke ha un solo scopo a cui adempiere: mantenere illusoriamente solvibile il Tesoro degli Stati Uniti. Per questo farà di tutto per tirare artificialmente giù i tassi d'interesse sul debito del governo in modo che gli investitori esteri non scappino in preda al panico. Cosa che sta accadendo.




In questo modo lo zio Ben tenta di far sfogare la valvola della pressione sul debito del governo, ma quanto durerà? Infatti, pensa che in questo modo possa dare il via ad una ripresa reale di cui bearsi e fare fessi gli investitori esteri. Peccato che Bernanke non arrivi a capire che il problema negli Stati Uniti non è una mancanza di denaro; gli Stati Uniti non sperimentano una crescita reale da molto, la disoccupazione è rampante, le persone che vivono di food stamp aumentano, le infrastrutture sono più fragili di una capanna di fango, e così via. Lo zio ben pensava di rattoppare le cose dando soldi ai suoi amichetti delle banche commerciali affinché ciò rimettesse a posto i loro conti. Ha provato a calciare il barattolo, invece di affrontare i problemi.

Ora, i banchieri non si fidano l'uno dell'altro e gran parte di quel denaro creato dal nulla rimane parcheggiato alla FED. Ma lentamente sta entrando in circolo, i dati del CPI ce lo ricordano. Infine, gli investitori chiederanno tassi d'interessi maggiori e quello sarà il segno che il laboratorio dello zio Ben dovrà chiudere i battenti.

L'aggiustamento artificiale dei prezzi conduce inesorabilmente ad un ciclo di boom-bust. Le misure anticicliche possono ritardare il crollo finale, ma inevitabilmente busserà alle porte dell'economia mondiale affinché gli errori del passato vengano ripuliti. Il mercato stesso dovrebbe decidere il volume ed il prezzo del denaro senza alcun aiuto della mano arrogante e distruttiva dell'uomo.

Quindi, è inutile quali nuovi modi di calciare il barattolo lo zio Ben si sogni la notte e metta in pratica il giorno dopo, c'è già troppo denaro nel sistema. C'è già inflazione. L'inflazione nei prezzi a cui assisteremo sarà una cosa mai vista nella storia, ed altri paesi stanno rincarando la dose. Il timer ha solo rallentato, ma continua a ticchettare...


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