Bibliografia

giovedì 29 marzo 2012

Debito Italiano - Calciando il Barattolo Non Troppo Lontano

"[...] Il più consigliato dei rimedi suggeriti è la misura anticiclica dei lavori pubblici e delle spese per imprese pubbliche. L'idea non è cosa nuova come i suoi sostenitori vorrebbero farci credere. Quando, in passato, c'era una depressione, l'opinione pubblica domandava sempre ai governi di impegnarsi in lavori pubblici per creare impieghi ed arrestare il calo dei prezzi. Ma il problema è come finanziare questi lavori pubblici. Se il governo tassa i cittadini o prende in prestito da loro, non aggiunge nulla a quello che i Keynesiani chiamano ammontare complessivo della spesa. Affievolisce la capacità dei cittadini privati di consumare o di investire nella stessa misura in cui aumenta la propria. Se, invece, il governo ricorre ai metodi inflazionistici di finanziamento, rende le cose peggiori, non migliori. In tal modo può rinviare per qualche tempo il crollo. Ma quando arriva l'inevitabile redde rationem, la crisi è tanto più grave, quanto più a lungo il governo l'ha ritardata." -- Ludwig von Mises
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da ZeroHedge


L'Italia ha emesso €157 miliardi di debito tra Novembre dello scorso anno e la fine della scorsa settimana. Questa è un'emissione diretta del governo Italiano e non include debito che il governo ha garantito nel frattempo, che pare ammontare a circa €70 miliardi o più, che conta come debito garantito.




Dei €157 miliardi che sono stati emessi, circa €122 miliardi maturano nel corso dell'attuale LTRO. Quindi oltre il 77.5% del nuovo debito Italiano è di 3 anni. Infatti, almeno il 56% è stato emesso con scadenze inferiori ad un anno. Quindi, a dispetto del LTRO, a dispetto di un grande rally dei rendimenti Italiani, pur avendo un tecnocrate a capo del paese, continuano ad emettere ben oltre la metà del loro debito in modo che maturerà entro un anno da ora. Ciò significa che rinnoveranno continuamente il debito. Un paese prudente cercherebbe di estendere la maturità, non di ridurla.

Un altro dato interessante, è che il 65% delle loro emessioni è costituito da obbligazioni zero coupon. Non sono sicuro di come sono contabilizzati, ma credo che venga fatto almeno in parte per mostrare spese d'interesse più piccole a breve termine (o potrebbe essere una sorta di dovere affidarsi così tanto ai buoni del Tesoro). Il mercato dei buoni del Tesoro in Europa è unico in quanto anche la Grecia è stata in grado di emettere buoni del Tesoro durante l'intera crisi, così affidarsi ai buoni del Tesoro non dovrebbe essere visto come un qualcosa di eccitante, infatti è un altro segno di come la potenziale debolezza del mercato sia al di sotto della sua superficie.

Sembra che l'Italia sia troppo preoccupata a mantenere bassi i costi dei prestiti, con il rischio di doverli rinnovare in un ambiente che non potrebbe essere così "accomodante" come il mercato è oggi.

Date tutte le chiacchiere sul "contagio" e soprattutto sui "firewall", il passo più importante, e più semplice, sarebbe stato quello di allungare le scadenze. Ma dato che ogni paese gioca a cercare di far finta di rientrare in un certo 3% di deficit annuale, si sacrifica la riduzione reale e sistematica dei rischi per un paio di numeri.

Il mercato festeggia ogni asta di "successo", ma dovremmo concentrarci su ciò che realmente stanno emettendo. Se la Germania fa sul serio con il firewall, suo o della BCE, dovrebbe incoraggiare i paesi a saldare i conti e prendere in prestito più a lungo, e certamente spingere le scadenze fino al limite del LTRO piuttosto che entro un anno.




I singoli bond forniscono i dettagli. Per alcuni bond, non ho potuto determinare l'esatta maturità dai dati che avevo, così ho presupposto che fossero bond a lunga scadenza che combaciavano con l'anno ed i coupon che avevo. I/L sta per inflazione o bond connessi al CPI.




[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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