Bibliografia

sabato 11 febbraio 2012

Legge senza lo Stato #3



Terza Parte


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di Robert P. Murphy


[Chaos Theory (2002; 2010)]



Dubbi

Anche se superficialmente coerente e realizzabile, il sistema proposto di diritto del mercato certamente genererà scetticismo. Per motivi di brevità, mi occuperò di alcune preoccupazioni comuni (e valide).[1]


"Che dire se qualcuno non ha l'assicurazione?"

Se un individuo non ha stipulato l'assicurazione, gli altri non avrebbero un ricorso garantito se l'individuo danneggiasse o rubasse le loro proprietà. Un tale individuo sarebbe quindi visto con sospetto, e le persone sarebbero riluttanti a trattare con lui tranne che per singole transazioni che coinvolgono piccole somme. Probabilmente non sarebbe in grado di ottenere un lavoro a tempo pieno, un prestito bancario o una carta di credito. Molte aree residenziali e commerciali richiederebbero probabilmente che qualunque visitatore portasse una polizza valida prima che possa addirittura entrare.[2]

Così vediamo che quelli senza assicurazione avrebbero le loro opzioni, compresa la loro libertà di movimento, fortemente limitate. Allo stesso tempo, i premi per un contratto assicurativo di base, almeno per le persone senza precedenti penali, sarebbero piuttosto bassi.[3] Così non ci sarebbe molta gente in giro senza questo tipo di assicurazione. E' vero, alcune persone commetterebbero ancora dei crimini e non avrebbero alcuna compagnia di assicurazione che paghi i danni, ma tali casi accadono in qualsiasi sistema giuridico.

Inoltre, una volta che qualcuno (senza assicurazione) commette un reato grave, sarebbe ancora inseguito dai detective, proprio come sarebbe accaduto nel sistema del governo. E se questi investigatori privati (molto più efficienti) lo trovassero in qualsiasi momento su un normale pezzo di proprietà, avrebbero il pieno diritto di arrestarlo.[4]


Agenzie Belligeranti

I critici spesso respingono il diritto privato asserendo che le controversie tra le autorità incaricate all'applicazione delle leggi porterebbero a dei combattimenti — anche se ciò accade tra i governi per tutto il tempo! In verità, gli incentivi per una risoluzione pacifica delle controversie sarebbero di gran lunga maggiori in un mercato anarchico rispetto al sistema attuale. Il combattimento è molto costoso, e le aziende private si prendono maggiore cura dei loro asset di quanto i funzionari statali si prendono cura della vita e delle proprietà dei loro sudditi.

In ogni caso, i responsabili della "guerra" in una società libera sarebbero trattati come qualsiasi altro assassino. A differenza dei soldati governativi, i mercenari privati non riceverebbero alcun privilegio speciale per praticare violenza gratuita. Quelle agenzie atte ad interpretare la legge non sarebbero le stesse di quelle che la applicano. Non c'è alcuna ragione intrinseca per preoccuparsi di battaglie tra agenzie private,[5] non più di quella per delle battaglie tra l'esercito e la marina di un governo.


"La Mafia non avrebbe la meglio?"

E' paradossale che la paura di famiglie della criminalità organizzata induca la gente a sostenere lo stato, che è oggi l'associazione criminale più "organizzata" nella storia dell'uomo. Anche se fosse vero che sotto l'anarchia di mercato, la gente dovrebbe pagare il pizzo e occasionalmente essere freddata, questa sarebbe una goccia nel mare rispetto alla fiscalità e alle morti in tempo di guerra causati dai governi.

Ma anche ciò concede troppo. La mafia trae la sua forza dal governo, non dal libero mercato. Tutte le attività tradizionalmente associate alla criminalità organizzata — il gioco d'azzardo, la prostituzione, lo strozzinaggio, lo spaccio di droga — sono vietate o fortemente regolamentate dallo Stato.[6] In un'anarchia di mercato, i professionisti veri scaccerebbero questi concorrenti senza scrupoli.


"Le vostre compagnie d'assicurazione potrebbero divenire lo stato!"

Al contrario, le società private che forniscono servizi legali avrebbero molto meno potere nell'anarchia di mercato rispetto a quello che il governo possiede attualmente. Più ovvio, non ci sarebbe alcun potere di tassare o di monopolizzare il "servizio". Se una particolare compagnia di assicurazioni fosse riluttante a pagare le legittime rivendicazioni, ciò diventerebbe presto noto, e la gente ne terrebbe conto quando tratterebbe con i clienti di questa azienda malfamata.[7]

La paura che (sotto l'anarchia di mercato) i privati cittadini sostituirebbero i politici sottolinea le vere cause del male dello stato. A differenza dei monarchi feudali, i governanti democratici in realtà non possiedono le risorse (incluse quelle umane) che controllano. Inoltre, la durata del loro governo (e quindi il controllo di queste risorse) è molto incerto. Per queste ragioni, i politici e gli impiegati governativi non esercitano molta cura nel mantenere il valore (di mercato) dei beni nella loro giurisdizione. Gli azionisti di una società privata, tuttavia, hanno tutto l'interesse a scegliere il personale e le politiche per massimizzare la redditività dell'azienda.

Tutti gli orrori dello stato — tassazione onerosa, brutalità della polizia, guerra totale — non solo sono mostruosi, ma sono anche gravemente inefficienti. Non sarebbe mai redditizio per le assicurazioni e gli studi legali anarchici imitare le politiche stabilite dai governi.[8]


Bambini

La questione dei bambini è una delle più difficili. Come primo passaggio, notiamo che, ovviamente, i genitori interessati incentiverebbero solamente quelle scuole, e vivrebbero in quegli appartamenti o complessi residenziali, dove la protezione dei loro figli sarebbe di fondamentale importanza per il personale.

Oltre a questo, i "divieti" base su abusi ed abbandono potrebbero essere decisi nel contratto di matrimonio. In aggiunta a qualsiasi storia d'amore possa essere richiesta, un matrimonio è in definitiva una relazione tra due persone, e le coppie prudenti preciseranno ufficialmente queste disposizioni, con tutti i loro benefici e obblighi. Per esempio, prima di abbandonare la sua carriera per crescere i figli di un uomo, una donna può richiedere un impegno finanziario in caso di divorzio (ad esempio, scioglimento della relazione). Allo stesso modo, una clausola standard nei contratti di matrimonio potrebbe definire e specificare le sanzioni per il trattamento improprio dei bambini.[9]

Un altro punto da considerare in una società libera è il ruolo dell'adozione. Tanto quanto scuote la sensibilità moderna, ci sarebbe un "mercato infantile" in pieno funzionamento, in cui i privilegi dei genitori sarebbero venduti al miglior offerente.[10] Anche se apparentemente grossolano, un mercato riduce sicuramente gli abusi sui minori. Dopo tutto, i genitori violenti o negligenti sono quelli che più probabilmente offrirebbero i loro figli in adozione, quando coppie di innamorati sarebbero autorizzate a pagarli profumatamente per questo.[11]

La controversa questione dell'aborto, così come altri conflitti in un sistema di diritto privato, sarebbe gestita da imprese concorrenti impostando le politiche per soddisfare al meglio i desideri dei loro clienti. Quelle persone sufficientemente inorridite dalla pratica potrebbero stabilire una comunità recintata in cui tutti i residenti accetterebbero di astenersi dal paraticare l'aborto, e di riferire chiunque venga sorpreso ad eseguirlo.[12]


Registro dei Titoli

In anarchia di mercato, chi definirebbe i diritti di proprietà? Se qualcuno sgancia il denaro per acquistare una casa, quali garanzie ha?

Questa è una questione complessa, e non sarò in grado di dare risposte specifiche, dal momento che la soluzione reale del mercato dipenderà dalle circostanze del caso e si avvarrà delle competenze legali (di gran lunga maggiori delle mie) di tutta la comunità.[13] Posso, tuttavia, offrire alcune considerazioni generali.

Qualunque sia (se esiste) la natura astratta o metafisica del diritto di proprietà, lo scopo dei titoli pubblici è del tutto utilitaristico; sono necessari per consentire alle persone di pianificare in modo efficace e coordinare le loro interazioni con gli altri. Ditte specializzate (forse distinte dalle agenzie di arbitrato) manterrebbero la documentazione relativa ai titoli di proprietà, sia per una specifica area o gruppo di individui. Il registro dei titoli sarebbe probabilmente realizzato attraverso una complessa rete gerarchica di tali imprese.[14]

La paura di agenzie canaglia, che si proclamano unilateralmente "titolari" di tutto, è del tutto infondata. In un'anarchia di mercato, le società che pubblicizzano i diritti di proprietà non sarebbero le stesse società che fanno rispettare tali diritti. Più importante, la concorrenza tra le imprese fornirebbe un vero "sistema di controlli e contrappesi". Se una ditta iniziasse a violare le norme della comunità istituite e codificate sul mercato, fallirebbe, così come il produttore di dizionari andrebbe in rovina se i suoi libri contenessero definizioni improprie.


Regresso all'infinito

Un critico sofisticato potrebbe insinuare che la mia proposta si fonda su un ragionamento circolare: Come possono le persone utilizzare i contratti per definire i diritti di proprietà quando è necessario un sistema di diritti di proprietà per stabilire quali contratti siano validi? Dopo tutto, Smith non può vendere una macchina a Jones per una certa somma di denaro, a meno che non sia stabilito in anticipo che Smith è il solo proprietario della vettura (e Jones il proprietario della somma di denaro).[15]

Per vedere la soluzione, dobbiamo spezzare il problema in due parti. In primo luogo, dovremmo chiederci: "Può il libero mercato fornire una base per l'interazione sociale?" Credo che le sezioni precedenti lo abbiano dimostrato. Cioè, ho dimostrato sopra che se avessimo un sistema di titoli di proprietà riconosciuti dalle imprese concorrenti, allora un sistema contrattuale che disciplina lo scambio di quei titoli formerebbe una base stabile per il diritto privato.

Ora, è una questione completamente diversa chiedere: "Come sono definiti ed assegnati inizialmente questi titoli?" Questo è un argomento vasto, e sarà affrontato nella prossima sezione. Ma per affrontare il problema in quanto si riferisce al presunto regresso all'infinito, consideriamo il diritto contrattuale.

Il diritto contrattuale è una branca specifica del diritto, così come il diritto civile o il diritto costituzionale. Viene usato, ad esempio, per determinare se un contratto tra due parti è giuridicamente vincolante. Ora il diritto contrattuale sicuramente non può essere stabilito in un sistema anarchico di diritto contrattuale, pioché non sarebbe questa la domanda che sorgerebbe?

No. Gli impegni contrattuali assunti dagli individui conterrebbero disposizioni per tutte le contingenze gestite dal diritto contrattuale di oggi. Per esempio, la compagnia di assicurazione che copre un cliente potrebbe promettere: "Assolveremo ogni debito che il nostro cliente non paga, fintanto che gli obblighi saranno illustrati in un contratto valido, secondo le modalità descritte nel Diritto Contrattuale Standard pubblicato dall'azienda legale Ace".

Questo contratto avrebbe bisogno di firme con inchiostro nero, di controllo notarile per grosse somme, e che i firmatari di un contratto avessero sobrietà ed età sufficienti, e non sotto costrizione, quando il contratto viene stilato.[16] Come per tutti gli elementi del diritto privato, le regole precise relative all'interpretazione del contratto sarebbero determinate dai (possibilmente in conflitto) desideri di tutti attraverso il test dei profitti e delle perdite.

Infine, tenete presente che l'ultimo giudice in un dato caso è ... il giudice. Non importa quanto i libri di legge siano voluminosi, o quanto ovvii i precedenti, ogni caso dipenderebbe in ultima analisi dall'interpretazione personale di un arbitro o giudice che deve consegnare la sentenza.[17]

Non dobbiamo mai dimenticare che gli statuti scritti come tali sono impotenti se non utilizzati da persone competenti ed eque. Solo in un sistema concorrenziale e volontario vi è speranza per l'eccellenza giudiziaria.


"Come ci arriviamo?"

Il percorso per una società libera può variare in base alla storia di una regione, e di conseguenza nessuna singola descrizione lo potrà fare. Il percorso seguito dagli anarchici di mercato della Corea del Nord sarà senza dubbio diverso dal percorso di individui con simile mentalità negli Stati Uniti. Nel primo caso, potrebbe verificarsi un rovesciamento violento dei regimi ingiusti, mentre nel secondo una graduale ed ordinata erosione dello Stato. L'unica cosa che tutte le rivoluzioni condividerebbero sarebbe un impegno da parte della stragrande maggioranza ad un rispetto totale dei diritti di proprietà.

Tutte le società, non importa quanto dispotici siano i loro governanti, devono possedere un livello di base di rispetto dei diritti di proprietà, anche se tale rispetto viene dato dal costume piuttosto che dall'apprezzamento intellettuale. Tutte le persone sanno che è un crimine stuprare o ammazzare;[18] anche gli stupratori e gli assassini lo sanno.

Tali nozioni di giustizia universale ed intuitiva costituirebbero la base per un sistema di diritto privato. Questo accordo diffuso permetterebbe l'evoluzione di diritti contrattualmente definiti e più specifici.[19] Il processo sarebbe continuo, con uno stadio di titoli di proprietà codificati e di norme giuridiche che costituirebbero la base della prossima generazione di giudici e studiosi.

La gente normale capisce lo spreco e l'insensatezza del conflitto; prenderà diverse grandi misure e farà grandi compromessi per raggiungere il consenso. Ad esempio, nonostante la mancanza di un governo formale, i minatori da poco arrivati durante la corsa all'oro nella California rispettavano le richieste dei coloni che si trovavano lì. Per fare un esempio più moderno, anche i duri dei quartieri degradati rispettano senza pensarci le "regole" in una partita di basket, nonostante la mancanza di un arbitro.[20]

In un'anarchia di mercato, gli individui liberi, attraverso il loro patrocinio della concorreza tra aziende giudiziarie ed assicurative, promuoverebbero un sistema legale umano e giusto. Le persone antisociali che interromperebbero il processo (violando palesemente i diritti di proprietà) sarebbero trattate nei modi descritti in precedenza.


Positivismo Legale?

Alcuni lettori potrebbero chiedersi come possa proporre una sostituzione del sistema di "giustizia" statale quando non ho prima offerto una teoria razionale della fonte e della natura dei legittimi diritti di proprietà.

La risposta è semplice: non ho una teoria. Tuttavia, posso ancora dire che un sistema di mercato del diritto privato funzionerebbe molto meglio rispetto all'alternativa statale, e che le obiezioni standard all'anarchia sono infondate.

Vi è una diffusa sfiducia nel permettere al mercato di "determinare" una cosa cruciale come, ad esempio, i divieti per l'omicidio. Ma "il mercato" è solo una scorciatoia per la totalità delle interazioni economiche di individui che agiscono liberamente. Consentire al mercato di impostare le regole giuridiche vuol dire in realtà che nessuno usa la violenza per imporre la propria visione a tutti gli altri.[21]

L'omicidio non è sbagliato solo per il fatto che esso non supera il test di mercato; naturalmente no. Ma la sua intrinseca immoralità troverà espressione attraverso le forze di mercato. Siamo tutti d'accordo — per contratto — a non uccidere, e di rispettare le decisioni prese da un arbitro semmai dovessimo essere processati per un crimine. In questo modo, sappiamo che non stiamo violando i diritti di nessuno.

Ora, dopo aver raggiunto tale accordo ed assicurato le nostre vite, possiamo lasciare che i filosofi ed i teologi discutano sul perché l'omicidio sia sbagliato. Gli studiosi di diritto che offrono una costruzione a priori della giusta legge avrebbero sicuramente un posto nell'anarchia di mercato; dopo tutto, i loro tratti potrebbero influenzare le decisioni dei giudici. Tuttavia, in questo saggio mi concentro sulle forze di mercato che formeranno il diritto privato, non sul contenuto di tale diritto.[22]


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note

[1] Molti di questi punti sono stati ispirati da una proficua discussione con Matt Lasley, David Pinholster, Chris Redwood, Stephen Carville, Stephan Kinsella, e Dan Mahoney. Tuttavia, le obiezioni non riflettono necessariamente le opinioni di questi pensatori.

[2] Queste affermazioni richiamano alla mente gli orrori dei documenti d'identità e dei posti di blocco. Tuttavia, gli abusi dello stato non dovrebbero screditare le valide preoccupazioni dei proprietari. Come sostenuto in particolare da Hans-Hermann Hoppe, gli individui non possiedono una "libertà di movimento" intrinseca. Se i proprietari vogliono limitare le persone che viaggiano sulle loro strade, ciò è interamente una loro prerogativa. Dall'altra parte, in una società anarchica, i clienti non dovrebbero mostrare un documento di identità ogni volta che entrerebbero nella maggior parte dei negozi, proprio come nella nostra attuale società le persone non stilano contratti di lavoro ogni volta che un bambino dei vicini falcia loro il prato.

[3] Per ripetere: in questo sistema tutti acquisterebbero un'assicurazione sull'omicidio, proprio come ora i chirurghi acquistano assicurazioni mediche contro gli errori; la compagnia di assicurazione si impegna a compensare la proprietà di chiunque venga ucciso dai suoi clienti. Visto che la probabilità è molto piccola che un individuo (senza precedenti) venga condannato per omicidio l'anno prossimo, anche il suo premio sarebbe di piccole dimensioni. Se gli attuari della compagnia stimano che un potenziale cliente ha, diciamo, solo una possibilità su un milione di uccidere il prossimo anno, ed i danni standard per l'omicidio sono, diciamo, di $10 milioni, allora la compagnia dovrebbe solo far pagare circa $10 l'anno per finire in pareggio.

[4] Come spiegato nella sezione III, la maggior parte delle proprietà avrebbe una clausola in cui tutti gli ospiti concorederebbero di farsi arrestare se gli ospiti fossero "ricercati" da un'agenzia di arbitrato affidabile.

[5] Questa affermazione non vale per i sistemi di diritto privato (elaborati da altri anarco-capitalisti) in cui le agenzie puniscono unilateralmente chiunque danneggi i loro clienti. In un tale sistema, la mancanza di un monopolista creerebbe un ulteriore problema teorico per l'avvocato di agenzie di difesa private. Tuttavia, anche qui gli incentivi per una risoluzione pacifica delle controversie legittime sono enormi.

[6] La folla è rafforzata anche dai sindacati, che (nella loro forma moderna) sono tutt'altro che organizzazioni volontarie.

[7] Può essere vero che, attualmente, le compagnie di assicurazione sono burocratiche e prepotenti. Ma penso che questo ha più a che fare con il loro stretto rapporto con il sistema di governo, piuttosto che con la loro natura in quanto tale. Sì, alle compagnie di assicurazione non piace pagare i danni, ma anche alla gente non piace andare a lavorare ogni giorno. Ciò non vuol dire che il libero mercato del lavoro non è un sistema efficace; se le persone sono pigre, vengono licenziate. E se una compagnia assicurativa non paga i suoi conti, chiuderà i battenti.

[8] Per amor di discussione, supponiamo (abbastanza poco plausibile) che tutti erano d'accordo a vendere casa propria ad un singolo individuo, che poi sarebbe diventato padrone di tutta la popolazione, e che come parte del contratto di locazione, tutti erano d'accordo a dare al proprietario il potere di "tassare" i guadagni. Anche così, questo padrone non imposterebbe mai l'aliquota fiscale al di sopra del "punto di Laffer", cioè il punto che massimizza i ricavi. Visto che è influenzato da motivi non pecuniari, tuttavia, lo stato moderno non rispetta neanche la regola del buon senso.

[9] Questo dispositivo funziona solo, ovviamente, se almeno uno dei partner si preoccupa del benessere dei futuri bambini. Eppure questo dovrebbe essere sufficiente per la maggior parte dei casi, dal momento che sicuramente poche coppie sognano di diventare genitori violenti.

[10] Sto volutamente costeggiando la questione se i genitori volessero legalmente "possedere" i loro figli. Fino a quando un bambino rimane volontariamente con i suoi genitori, "vivendo sotto il loro tetto", possono naturalmente impostare qualunque regola vogliano. L'unico problema sorge quando un bambino scappa, e non vuole tornare. Personalmente sono in sintonia con l'idea che fino a quando un bambino può mantenersi, i genitori non possono forzarlo a tornare a casa.

[11] Tali soluzioni volontarie sarebbero di gran lunga preferibili all'approccio del governo, in cui i "lavoratori sociali" male informati e spesso ipocriti fanno a pezzi le famiglie e scaraventano i bambini nel terribile sistema dell'affidamento.

[12] Questo non impedirebbe ad altri di formare una comunità in cui l'aborto è legale, ovviamente.

[13] Il mio atteggiamento può sembrare scivoloso, ma immaginate che un economista Cubano suggerisca a Castro di abolire il socialismo e permettere lo sviluppo del libero mercato. L'economista deve prevedere in anticipo se e quanti centri commerciali esisteranno grazie alla sua proposta?

[14] Per esempio, un'impresa può emettere titoli sui terreni per un intera città, ma in realtà delegare la delimitazione dei rispettivi diritti di due vicini di casa ad una ditta diversa specializzata in affari residenziali.

[15] Il lettore esperto può notare che questa obiezione — e la sua soluzione — è simile al presunto regresso infinito coinvolto nella spiegazione dell'utilità marginale della domanda di moneta.

[16] I puristi potrebbero obiettare che questo rimedio sia insufficiente. Dopo tutto, sto semplicemente assumendo che la gente sappia cosa sia il concetto di contratto. Per questa accusa mi dichiaro colpevole. Come accennato nella Prefazione, il mio scopo in questo saggio non è quello di "dimostrare" la superiorità etica della legislazione del mercato. Nonostante la dichiarazione normativa occasionale, sto in realtà solo descrivendo il mondo che immagino in un'anarchia di mercato. E in un mondo così, non prevedo che le persone abbiano difficoltà ad adottare la convenzione dei contratti (anche senza una corretta definizione e giustificazione filosofica), così come non prevedo che dovranno essere pratici di teoria economica prima di utilizzare il denaro .

[17] In un sistema di diritto privato, ci sarebbero ancora leggi emanate e rispetto dei precedenti, perché questo permetterebbe una maggiore prevedibilità nelle sentenze e, quindi, nell'appello ai clienti.

[18] Naturalmente, l'ostacolo principale dell'anarchismo è quello di convincere la gente che l'omicidio è sbagliato anche quando i "rappresentanti" debitamente eletti lo ordinano.

[19] Per chiarire: Supponiamo che la distribuzione di questo libro faccia in modo che ogni cittadino degli Stati Uniti approvi l'anarchismo di mercato. Sorgerebbero imprese private per codificare i titoli di proprietà che in precedenza non erano regolati da agenzie governative. Sarebbe "ovvio" che la gente manterrebbe la proprietà delle proprie case (e dei mutui), delle automobili, ecc. Questo quadro di base della proprietà consentirebbe poi una soluzione contrattuale volontaria per i problemi più difficili, come l'assegnazione del governo dei titoli per i progetti di edilizia abitativa (dal momento che sia gli inquilini che i contribuenti potrebbero reclamare legittimi diritti di proprietà).

[20] Il lettore può considerarlo un cattivo esempio, perché dopo tutto cadere in fallo è più flagrante nei campi all'aperto che, per esempio, in una partita di NBA. Ma questo è il punto: C'è ancora una cosa come il fallo (ed altre norme) riconosciuto dal trasgressore in un gioco spontaneo; si limiterà semplicemente a negare di averlo commesso. (Per un esempio diverso, nessun giocatore affermerebbe che il proprio tiro valesse dieci punti.)
Ora, la soluzione di mercato per tali ambiguità e pregiudizi, per i giochi ritenuti abbastanza importanti da giustificare il costo aggiuntivo e senza problemi, è quella di nominare arbitri ufficiali per applicare la "legge" (che anche loro rispettano senza pensarci troppo). Si noti che in nessun punto c'è un monopolio violento necessario a raggiungere questo risultato ordinato.


[21] Visto che non sto sostenendo il pacifismo, questa accusa di violenza può sembrare ipocrita. Tuttavia, lo stato richiede una minaccia di violenza su persone certamente innocenti. Se una persona (che tutti sono d'accordo non è un criminale) aprisse uno studio legale o d'assicurazione che violerebbe il monopolio dello stato, esso lo punirebbe.

[22] Un'analogia può essere utile: per una serie di motivi, mi oppongo al sistema scolastico pubblico e sostengo la sua abolizione immediata. Sono abbastanza fiducioso che le scuole private fornirebbero una formazione eccellente per tutti i bambini, ricchi e poveri. Ora, dico ciò anche se non riesco a costruire una teoria a priori di una corretta educazione. Tuttavia, sono fiducioso che il sistema di mercato avrà un approccio migliore di quello dello stato, anche se non posso elencare le condizioni necessarie e sufficienti (in questo contesto). E, naturalmente, nulla garantisce che la soluzione di mercato sarà ottimale; dopo tutto, se i genitori in una certa città fossero cattivi o stupidi, allora gli incentivi di mercato porterebbe a (quello che considereremmo) dei programmi orribili.

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