Bibliografia

venerdì 10 febbraio 2012

Legge senza lo Stato #2



Seconda Parte


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di Robert P. Murphy


[Chaos Theory (2002; 2010)]



Assicurazione

Il sistema contrattuale sopra descritto sembra funzionare bene, tranne che per un fastidioso problema: Come ci si può permettere di pagare queste multe scandalose? Certo, qualcuno potrebbe firmare un pezzo di carta, promettendo la restituzione al suo datore di lavoro se viene colto a rubare. Ma supponiamo che rubi lo stesso, e che sia riconosciuto colpevole da parte dell'organismo di arbitrato, ma non ha soldi. Allora che cosa si fa?

Bene, come funziona il nostro attuale sistema contro i danni automobilistici? In questo momento, se striscio la macchina di qualcuno, devo pagare una penale rigida. O meglio, lo fa la mia compagnia di assicurazione.

Sarebbe la stessa cosa con tutti gli illeciti ed i crimini nel sistema sopra descritto. Una compagnia di assicurazioni potrebbe fungere da garante (o cofirmatario) dei contratti di un cliente con varie aziende. Proprio come una banca si avvale di esperti per prendere i soldi dei depositanti e allocarli efficientemente ai mutuatari, anche gli esperti della compagnia di assicurazione determinerebbero il rischio di un determinato cliente (ad esempio, la probabilità che lui o lei violerebbe un contratto rubando o uccidendo) e gli farebbero pagare un premio adeguato. Così, le altre aziende non dovrebbero tenere sotto controllo tutti i loro clienti e dipendenti; l'unica responsabilità delle imprese sarebbe quella di assicurarsi che tutti quelli con cui ha a che fare abbiano una polizza con una agenzia di assicurazione rispettabile.

In questo sistema, le vittime di un crimine sono sempre pagate, immediatamente. (Al contrario del sistema di governo, in cui le vittime di solito non ottengono nulla se non la soddisfazione di vedere il criminale messo dietro le sbarre.) Per le persone ci sarebbero anche incentivi a comportarsi in modo responsabile. Proprio come i guidatori sconsiderati che pagano premi più elevati per l'assicurazione auto, anche ai recidivi sarebbero addebitati premi più elevati per il loro contratto di assicurazione.

E perché la persona con tendenze criminali dovrebbe preoccuparsi della sua compagnia di assicurazione? Beh, se smettesse di pagare i suoi premi, la sua copertura verrebbe a mancare. Con nessuno che sottoscrive i suoi obblighi contrattuali, una tale persona sarebbe un cliente o un dipendente molto scarso. Le persone non lo assumerebbero o non si fiderebbero di lui quando entra in un negozio di porcellane, dal momento che non ci potrebbe essere nessun ricorso "legale" se facesse qualcosa di "criminale". Al fine di far parte della società, sarebbe estremamente utile mantenere la propria copertura assicurativa pagando sempre i premi. E questo significa che sarebbe nel proprio interesse astenersi da attività criminali, dal momento che sarebbe il modo per mantenere i premi bassi.

Certo, tali argomentazioni appaiono fantasiose. Ma non sono più inverosimili del moderno sistema delle carte di credito. Le persone hanno enormi linee di credito davanti i loro nomi, a volte solo compilando un modulo, ed è estremamente facile finire nelle frodi legate alle carte di credito. Un prodigo potrebbe accumulare un conto salatissimo e semplicemente rifiutare di pagarlo, eppure in molti casi non accadrà nulla di fisico. Ma la maggior parte delle persone non si comporta in modo così irresponsabile, perché non vuole rovinare la propria storia di credito. Se lo fanno, sanno sempre che possono essere tagliati fuori da questo meraviglioso strumento della società capitalista.



Prigione

Ora abbiamo stabilito che un sistema di legge volontario e di diritto contrattuale può essere teoricamente immaginato, e funzionerebbe anche in una società popolata da gente egoista, ma in fin dei conti razionale.

Ma per quanto riguarda i casi veramente difficili? E il rapinatore di banche incorreggibile, o l'assassino impazzito con l'ascia? Sicuramente ci saranno sempre individui devianti e antisociali che, per malizia o per ignoranza, ignoreranno gli incentivi e commetteranno crimini. Come affronterebbe queste persone un sistema di mercato anarchico?

In primo luogo, tenete presente che laddove qualcuno si trovi in una società puramente libertaria[1], si troverebbe sulla proprietà di qualcuno. Questo è il modo in cui la forza potrebbe essere esercitata sui criminali senza violare i loro diritti naturali.

Ad esempio, il contratto[2] di un cinema avrebbe una clausola per l'effetto: "Se sono giudicato colpevole di un crimine da un'agenzia di arbitrato rispettabile [forse elencato in un'Appendice], sollevo il proprietario del cinema da qualsiasi responsabilità se uomini armati dovessero venire a prelevarmi nella sua proprietà."

Così vediamo che non è una contraddizione usare la forza per catturare latitanti in una società completamente volontaria. Tutti gli usi tali sarebbero autorizzati dagli stessi destinatari in anticipo.[3]

Ma dove sarebbero portati questi buoni a nulla, una volta che sono mantenuti in "custodia"? Si svilupperebbero ditte specializzate, che offrono massima sicurezza come quella delle attuali prigioni. Tuttavia, le "carceri" in un'anarchia di mercato sarebbero in concorrenza tra di loro per attirare i criminali.

Considerate: Nessun compagnia di assicurazione garantirebbe per un serial killer che avesse fatto domanda di lavoro presso la biblioteca locale, ma farebbero affari con lui se accettasse di vivere in un edificio sicuro sotto stretto controllo. La compagnia di assicurazione si assicurerebbe che la "prigione" fosse ben gestita. Dopo tutto, se la persona scappasse e uccidesse di nuovo, la compagnia di assicurazione sarebbe ritenuta responsabile, in quanto si impegna a risarcire eventuali danni che i suoi clienti commettono.

D'altra parte, in un tale sistema non ci sarebbe una crudeltà eccessiva per i detenuti. Anche se non avrebbero alcuna possibilità di fuga (a differenza delle prigioni del governo), non sarebbero picchiati dalle guardie sadiche. Se lo fossero, dovrebbero semplicemente passare ad un carcere diverso, proprio come i viaggiatori possono cambiare hotel, se vedono che il personale è scortese. Ancora una volta, la compagnia di assicurazione (garante per una persona violenta) non si preoccupa di quale carcere sceglie il suo cliente, fintanto che i suoi ispettori hanno stabilito che il carcere non lascerà sfuggire il suo cliente.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note

[1] In questo contesto, il libertario invoca il rispetto per i diritti "naturali". Il credo finale del libertario è l'assioma della non-aggressione, ovvero che è illegittimo iniziare ad usare la violenza. Anche se l'anarchia di mercato (come descriverò) non si fonda sul libertarismo, sosterrò che è (in gran parte) in linea con questa filosofia. Le divergenze tra le due sono, credo, i punti di debolezza della posizione libertaria.

[2] Anche se non fosse letteralmente firmata ogni visita, l'accordo sarebbe compreso implicitamente.

[3] Naturalmente, se qualcuno ha cercato semplicemente di irrompere nella proprietà altrui, senza accettare eventuali obblighi contrattuali, il proprietario sarebbe perfettamente giustificato ad usare la forza per respingerlo. Anche se questa impostazione può sembrare unilaterale, sarebbe come minimo codificata e pubblicizzata. Le sezioni successive tratteranno il problema della stesura iniziale dei confini della proprietà.

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2 commenti:

  1. ci sono cose che non mi sono chiare. se non mi assicuro e rubo lo stesso e poi non ho intenzione o non ho i soldi da restituire? e se uccido sulla mia proprietà privata?

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  2. Ciao Anonimo.

    Sia chiaro, non sto delineando qui un tipo di società "perfetto", bensì un esempio molto probabile di società in assenza di uno stato monopolista. Ciò vuol dire che anche questa società avrebbe dei difetti, perché l'uomo stesso non è "perfetto".

    Difetti come la rapina o l'omicidio. Senza addentrarci nella questione della mente umana come strumento "limitato" (es. il crimine paga), la rapina sarebbe punita secondo un corpo di leggi che può attingere la sua composizione da quello odierno e dai precedenti odierni. Il tutto senza il monopolio dello stato.

    Ovvero, le parti in causa concorderebbero per la scelta di un giudice e poi si darebbe vita al processo. Se il furto fosse provato, allora oltre all'oggetto rubato il rapinatore dovrebbe risarcire ulteriormente il rapinato. Come? Sarebbe il corpo di leggi a stabilirlo, non di certo io; non avrei la conoscenza necessaria.

    Per quanto riguarda l'omicidio, non importa dove viene commesso poiché è un atto brutale e lesivo del principio libertario fondamentale: il principio di non aggressione. In qeusto caso, secondo me, si potrebbe arrivare anche ad affermare che l'omicida meriterebbe lo stesso fato della sua vittima.

    Semmai si imbastirebbe un processo, la vittima (o più precisamente i suoi eredi o l'esecutore del suo patrimonio) dovrebbe richiedere al giudice la pena capitale per l'assassino.

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