di Johnny Cloaca
Se non lo avete ancora capito siamo immersi in un pandemonio. In questi periodi di incertezza economica, i vari tipi strani escono dalle loro caverne e tentano di zombizzare quelli che ignari cadono nella loro trappola. Keynes? Avremo il privilegio di parlarne ancora, ma non oggi. Adesso diamo spazio a quelli che la "moneta se la mangiano". Esatto, i teorici alla Gesell. Quelli che, per stare al passo coi tempi, vorrebbero la moneta elettronica deperibile; ovvero, tu oggi hai €10 che in un anno si deprezzano sino a diventare €9. Questa "geniale scoperta" (secondo alcuni...) è analoga all'inflazione in quanto diminuisce il potere d'acquisto nel tempo e, come l'inflazione, incentiva ad acquistare nel presente rispetto a risparmiare e posticipare il consumo nel futuro.
Insomma compra qualcosa finché puoi perché domani avrai meno potere d'acquisto: un altro pesante disincentivo al risparmio ed incentivo al consumo. Ed è questo tipo di consumo, incentivato artificialmente, che bisognerebbe combattere e condannare, non quello derivato dai desideri degli attori economici. Ad esempio, un'azienda di telefono cellulari in un dato anno X ha molte risorse inutilizzate (stabilimenti e lavoratori) perché aveva espanso la sua produzione come conseguenza del boom di vendite dell'anno precedente Y (dovuto agli incentivi statali). Secondo un Keynesiano dovremmo mantenere occupate queste risorse, ovvero fare in modo che l'azienda continui a vendere gli stessi telefono cellulari che ha venduto nell'anno Y, ma tutto ciò non solo è insostenibile (dobbiamo cambiare telefono ad intervalli annuali per mantenere gli stabilimenti dell'azienda a pieno regime? Ecco il consumismo derivato dal Keynesismo che bisogna abbattere!) ma va proprio contro le preferenze del mercato che nell'anno X (diciamo) non vuole telefoni cellulari ma computer. Poi se pensate alla Fiat, i conti tornano.
Ma sto divagando. La fatina del caso ha fatto in modo che l'altro ieri mi imbattessi in questo simpatico pezzo di Greg Mankiw, che, preoccupato a morte per la deflazione (come l'amico di scampagnate Krugman) e per la mancanza di spesa da parte dei consumatori, invocava tassi di interesse negativi:
Immaginiamo che la FED dovesse annunciare che, da un anno a questa parte, tirerà fuori dal cappello una cifra compresa tra 0 e 9. La valuta con un numero di serie che termina con quella cifra non sarebbe più a corso legale. Improvvisamente, il rendimento atteso dal possesso della valuta diventerebbe negativo del 10%.
Ciò lascerebbe spazio alla FED per tagliare i tassi d'interesse al di sotto dello zero. Le persone sarebbero felici di prestare denaro al 3% negativo, poiché perdere il 3% è meglio che perdere il 10%.
Naturalmente, alcune persone potrebbero decidere che a questi tassi, sarebbe meglio spenderlo il denaro — per esempio, acquistando una nuova auto. Ma poiché l'espansione della domanda aggregata è proprio l'obiettivo del taglio dei tassi di interesse, tale incentivo non è un difetto — è un beneficio.L'idea di fare soldi guadagnando un rendimento negativo non è del tutto nuova. Nel tardo 19° secolo, l'economista Tedesco Silvio Gesell sosteneva una tassa sul possesso della moneta. Era preoccupato che durante i periodi di stress finanziario, le persone accumulavano denaro piuttosto che prestarlo. John Maynard Keynes citò con approvazione l'idea di una tassa sul trasporto di denaro. Con le banche che ora posseggono considerevoli riserve in eccesso, la preoccupazione di Gesell sull'accumulo di denaro sembra improvvisamente molto moderna.
Avete capito? E' praticamente una bomba ad orologeria. Perché come al solito quello che conta è la spesa, non importa dove o in cosa si spenda; basta che si spenda. Vediamo di capire perché le persone accumulano e risparmiano denaro. Quelli che stanno per gridare "Profittatore capitalista!" sono pregati di accomodarsi fuori. L'assassinio del risparmio ha ragioni ben precise, che vanno oltre la patina di salvatori sociali con cui si ricoprono questi riformatori monetari dei miei stivali sporchi di fango. Leggiamo da un pezzo di Hoppe:
La prima risposta naturale alla tesi secondo cui il denaro posseduto o aggiunto al saldo di cassa (liquidità) sia improduttivo deve essere questa: perché, allora, se il denaro posseduto o aggiunto al saldo di cassa è improduttivo al benessere umano, la gente agisce in questo modo? Se davvero accumulare denaro non "serve a niente", nessuno lo tratterrebbe o lo aggiungerebbe al saldo di cassa — eppure quasi tutti lo fa per tutto il tempo! E poiché tutto il denaro è sempre posseduto o accumulato da qualcuno — quando "circola", lascia semplicemente una mano per passare ad un'altra — il denaro deve essere continuamente "buono a qualcosa" per tutto il tempo che viene posseduto (cioè sempre ). [...]
Nella misura in cui un uomo si sente sicuro per quanto riguarda i suoi bisogni futuri, egli investirà in beni di consumo o di produzione. Investire nei saldi di cassa significa non investire né in beni di consumo, né in beni strumentali. A differenza dei beni strumentali e di consumo, che vengono utilizzati nella produzione o nel consumo, il denaro non è né utilizzato al di fuori del suo ruolo come mezzo di scambio, né trasformato in un'altra merce. Per investire nel saldo di cassa, io sono incerto sulla mie necessità presenti e future e credo che il bene più facilmente ed ampiamente vendibile a portata di mano mi preparerà nel migliore dei modi a soddisfare il mio bisogno ancora sconosciuto in un tempo ancora sconosciuto.
Se poi una persona rimpingua il proprio saldo di cassa, lo fa perché è di fronte ad una situazione (soggettivamente percepita) di crescente incertezza riguardo al suo futuro. Il rafforzamento del proprio saldo di cassa rappresenta un investimento nella certezza percepita all'oggi rispetto ad un futuro percepito come meno sicuro. Al fine di rafforzare il proprio saldo di cassa, una persona deve limitare i suoi acquisti o aumentare le sue vendite di beni diversi dal denaro (beni strumentali o di consumo). In entrambi i casi, il risultato è una riduzione immediata dei prezzi di determinati beni diversi dal denaro. Come conseguenza del suo acquisto limitato di X, Y, o Z, il prezzo in denaro di X, Y, o Z si abbasserà (rispetto a quello che sarebbe stato altrimenti), e allo stesso modo, aumentando le sue vendite di A, B, o C, i loro prezzi diminuiranno. In questo modo l'attore compie esattamente quello che vuole. Dispone di un saldo di cassa (nominale e reale) più ampio ed è meglio preparato per un futuro sempre più incerto. L'utilità marginale del denaro aggiunto al saldo di cassa è superiore all'utilità marginale dei beni diversi dal denaro venduti o invenduti. La persona sta meglio con più denaro a portata di mano e meno beni diversi dal denaro, altrimenti non avrebbe riallocato i suoi asset in questo modo. Ci sarà più investimento quando l'incertezza percepita sarà rimossa, e ci sarà meno investimento nelle necessità, presenti o future, considerate come certe.
La situazione non cambia se c'è un generale aumento della domanda di moneta, cioè, se tutte o la maggior parte delle persone cercano di aumentare la loro liquidità, in risposta alla maggiore incertezza. Data la quantità totale di denaro, la dimensione media del saldo di cassa non può aumentare, ovviamente. Non è nemmeno la quantità totale dei beni strumentali e di consumo che costituisce la struttura fisica di produzione influenzata da un aumento generale della domanda di moneta. Rimane invariata. Tuttavia, il tentativo di aumentare le dimensioni dei propri saldi di cassa, in generale, farà diminuire i prezzi monetari dei beni diversi dal denaro, e di conseguenza aumenterà il potere d'acquisto di ogni unità di denaro. Così, la domanda (maggiore) e l'offerta (data) di moneta sono ancora una volta in equilibrio, ma ad un potere d'acquisto superiore per unità di denaro ed a prezzi ridotti dei beni diversi dal denaro. Cioè, anche se i saldi di cassa nominali non possono aumentare a causa di un aumento generale della domanda di moneta, può farlo il valore reale dei saldi di cassa; ed è questo aumento del valore dei saldi di cassa reali che determina con precisione ed immediatamente l'effetto desiderato: essere preparati al meglio per un futuro considerato meno sicuro.
Nessuno ci si preoccupa del numero nominale di unità monetarie in proprio possesso. Piuttosto, la gente vuole possedere denaro con un potere d'acquisto costante. Se il potere d'acquisto per unità di moneta aumenta come conseguenza di un aumento della domanda per i saldi di cassa, ogni unità di denaro rispetto ad una serie di beni diversi dal denaro (generalmente a prezzi più bassi) può svolgere un lavoro migliore nel proteggere il suo proprietario contro l'incertezza.
Capite ora perché abbiamo bisogno, principalmente, di una moneta sonante? L'oro è il martello.
Oggi il titolo UNICREDIT è stato sonoramente bastonato in borsa a causa delle modalità sull'aumento di capitale, a chi non sa come truffano la gente gli istituti bancari gli consiglio di leggere questo link
RispondiEliminahttp://it.finance.yahoo.com/notizie/Unicredit-l-aumento-capitale-trend-1245513770.html?x=0
ma la cosa piu odiosa è che hanno fatto anche il fondo europeo per salvare le banche!!!
Ciao Asmy.
RispondiEliminaNotizia preziosa la tua. Eccone un'altra sulla stessa linea: Unicredit, Consob avvia accertamenti su andamento del titolo.
Qualcuno se la sta facendo nelle braghe. Ho come la sensazione che, come per il caso dei Btp di qualche mese fa, anche queste erano vendite a tutti gli effetti. Nel frattempo gli investitori chiedono tassi di interesse sempre maggiori...
Quello che sta facendo Unicredit è veramente disdicevole, per mesi se la sono presa con gli speculatori del krack sui mercati finanziari ma il vero danno sono gli istituzionali che forti delle enormi quantità di denaro in loro possesso vogliono "sottomettere" i mercati alla loro volontà, fanno bene i big trader a shortare tutto, un mercato cosi non è credibile.
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