Conclusione: l'oro non è troppo a buon mercato a $1.500. A $1.900 dollari era troppo costoso. Così abbiamo messo in guardia che anche l'oro sarebbe sceso. Da allora, ha perso quasi il 20% del suo valore. Ma stiamo guardando avanti. E quello che vediamo è più della stessa cosa... più o meno. L'oro infine sbalordirà tutti aumentando ben olte i $1.900. Quando la vera crisi colpirà... la crisi in arrivo sul mercato obbligazionario Statunitense... l'oro sarà la moneta che tutti vorranno. Ma quello che abbiamo imparato nel 2011 è che quando avviene una Grande Correzione, il dollaro è la prima di scelta -- non l'oro. Quando gli investitori temono le perdite, si rivolgono al dollaro per proteggersi. Alla fine, quando cominceranno a temere l'inflazione, il giorno di gloria dei gold bug sarà alle porte.
Nel frattempo, probabilmente vedremo un'ulteriore correzione nel prezzo dell'oro... forse fino a $1.200. O forse si fermerà a $1.400. Non lo sappiamo. E non importa. Comprate oro quando cala; vendete azioni quando salgono." -- Bill Bonner
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di Darryl Robert Schoon
Il boom del credito è costruito sulle sabbie delle banconote e dei depositi. Deve crollare [...] Se l'espansione del credito non viene fermata in tempo, il boom si trasforma nel crack-up boom; inizia la fuga verso i valori reali, e l'intero sistema monetario affonda. -- Ludwig von Mises, Azione Umana, 1949
Ho partecipato alla Canton Trade Fair nell'Ottobre del 1976. Tutti i Cinesi, uomini e donne, erano vestiti con camicie blu e pantaloni blu, le biciclette erano il principale mezzo di trasporto in Cina, il Presidente Mao era appena morto ed il mantra della Cina, "Continueremo a sostenere le politiche del Presidente Mao Tse-Tung ed a criticare le politiche di Deng Xiao-Ping ", era conosciuto in tutto il mondo.
Ma tre anni dopo, quando ricevetti gli inviti della Casa Bianca per partecipare al ricevimento del Vice-Premier della Repubblica Popolare Cinese a Washington DC, fu Deng Xiao-Ping che arrivò; non un erede dei precetti rivoluzionari del Presidente Mao.
Nel 1977, Deng Xiao-Ping strappò il potere agli ideologi comunisti della Cina e nel 1978 aprì l'economia socialista della Cina alla proprietà privata. Nel 2005, il settore privato in Cina si sarebbe esteso al 70% della sua economia e la Cina sarebbe diventata una potenza economica in soli 25 anni.
Mentre Mao Tse-Tung aveva allontanato con successo la Cina dalla sovranità occidentale, fu Deng Xiao-Ping che mise la Cina sulla strada del potere finanziario e geopolitico; un percorso che sarebbe stato tanto rapido quanto insostenibile -- poiché la crescita esplosiva della Cina è stata fondata in gran parte sull'eccessiva creazione di credito in Occidente.
Fonte del Grafico - wikimedia.org
La rimarchevole crescita del PIL della Cina riflette la rimarchevole crescita del Dow nello stesso periodo.
La correlazione tra l'aumento del PIL della Cina e l'aumento del Dow è inconfondibile. E' anche il motivo per cui la crescita della Cina è insostenibile. La rapida crescita della Cina è stata alimentata dall'espansione senza precedenti dell'offerta di moneta degli Stati Uniti -- un'espansione direttamente responsabile del crescente appetito dell'America per i beni di consumo provenienti dalla Cina e della bolla dot.com degli Stati Uniti del 1990.
Fonte del Grafico - www.goldmoney.com
Nominato presidente della FED nel 1987, Alan Greenspan ha presieduto la più grande espansione monetaria e del credito nella storia degli Stati Uniti, un ampliamento che ha portato in America le tre più grandi bolle speculative; la bolla dot.com del 1992-2000, la bolla dei consumi del 1991-2006 e la bolla immobiliare del 2002-2006; tre bolle il cui crollo cumulativo avrebbe fatto deragliare l'economia mondiale e messo in moto il crack-up boom di Ludwig von Mises.
IL CRACK-UP BOOM
Come scrisse von Mises nell'Azione Umana del 1949 [...] Se l'espansione del credito non viene fermata in tempo, il boom si trasforma nel crack-up boom; inizia la fuga verso valori reali, e l'intero sistema monetario affonda [...]
Il crack-up boom di Von Mises, o più correttamente il crack-up boom di Greenspan, ha avuto le sue origini nel 1980 quando gli Stati Uniti aumentarono notevolmente la spesa nonostante avessero tagliato le tasse ed avessero iniziato a stipulare una quantità senza precedenti di prestiti per compensare la perdita delle entrate, inondando di conseguenza l'America con liquidità in eccesso che avrebbe messo in moto la più grande bolla del mercato azionario degli Stati Uniti sin dagli anni '20.
Anche se Alan Greenspan aveva l'intelletto di un über-economista, gli mancava il coraggio di resistere a Washington ed a Wall Street. Negli anni '90, quando il Dow Jones cominciò ad aumentare in modo molto sproporzionato rispetto alla crescita economica, Greenspan si mosse per fermare la bolla nelle azioni in via di sviluppo aumentando i tassi di interesse della FED:
Penso che abbiamo in parte rotto la schiena ad una speculazione nei titoli azionari emergenti. -- Alan Greenspan, Febbraio 1994
Ma l'aumento dei tassi di Greenspan non fermò la bolla. I prezzi delle azioni continuarono ad aumentare così Greenspan continuò ad aumentare i tassi. Dopo sette aumenti consecutivi tra il Febbraio 1994 ed il Febbraio 1995 ed un ulteriore aumento nel Marzo 1996, Wall Street chiese a Washington DC di fermare un ulteriore restringimento della FED.
Greenspan capitolò.
[...] non era la politica della FED quella di far scoppiare le bolle con mezzi monetari. -- Alan Greenspan, Marzo 1997
Nel 1998, Greenspan abbassò tre volte i tassi d'interesse della FED facendo in modo che la bolla dot.com continuasse la sua vertiginosa ascesa guidata dalla liquidità. Infine, nel 1999, la FED fu costretta a pungere l'enorme e pericolosa bolla del mercato azionario, di cui Greenspan ne avrebbe negato ora l'esistenza.
Il mio video, Dollars & Sense show # 11, intitolato The Fix Is In, spiega l'incarico difettoso di Greenspan alla FED e mentre ci sono ragioni per spiegare i difetti di Greenspan, nessuno può invertire il danno che ha fatto.
A causa della sua incapacità di dire semplicemente no, Greenspan ha lasciato un'eredità di tre bolle creditizie il cui catastrofico scoppio ha innescato il crack-up boom di Ludwig von Mises che manderà l'America e il mondo nella più grande crisi economica sin dalla Grande Depressione.
IL RODEO DELLA DOMANDA DISTORTA DI CREDITO
L'iniezione artificiale di credito da parte dei banchieri nei mercati liberi alla fine travolge i fondamentali della domanda e dell'offerta. Questa distorsione, comodamente trascurata durante le espansioni, diventa dolorosamente evidente durante le contrazioni quando la domanda scompare lasciandosi dietro la capacità in eccesso, i debiti ad un passo dal fallimento ed alti livelli di disoccupazione.
Le fondamenta del denaro basato sul debito furono destabilizzate dall'espansione Americana della propria base monetaria dopo il 1980; con conseguente eccesso dell'offerta in Oriente, ad esempio in Cina, Giappone, Corea, le cui economie si erano espanse per soddisfare le esigenze artificialmente inflazionate dell'Occidente, ad esempio Stati Uniti, Regno Unito, Europa.
Il capitalismo, un eterno squilibrio tra credito e debito, sta ora cercando di ritrovare il suo equilibrio. Non può. La crisi attuale, creata da decenni di credito in eccesso, viene curata con ulteriore credito; un palliativo pericoloso che intensificherà, e non risolvererà, quello che sta accadendo
L'espansione del credito è lo strumento più importante del governo [...] per protrarre il boom in eterno, e rendere tutti ricchi. – Ludwig von Mises, 1949
Oggi, il ritardo della Cina nel sedersi al tavolo del capitalismo sta alimentando il crollo previsto da von Mises; perché se l'espansione del credito di Greenspan era eccessiva – e lo era – la Cina ha messo in moto un'espansione ancora più grande.
Per compensare il crollo della domanda globale, la Cina ha ampliato la propria offerta di moneta nel 2008 di uno straordinario 150%, un aumento spinto dal bisogno della Cina di mantenere la crescita economica o rischiare di perdere il controllo politico.
La dissolutezza monetaria moderna non è più un fenomeno Occidentale. La Cina si è ora aggiunta alla festa ed in grande stile.
2012, GRANDI ONDE ED IL COLLASSO INCOMBENTE
La fine nel 2012 predetta dal calendario Maya è tanto fraintesa quanto l'interazione tra credito e debito, e domanda ed offerta; ma non dovrebbe essere respinta la coincidenza tra il crollo dell'attuale paradigma economico e un indicatore arcano di cambiamento.
Il professor David Hackett Fisher in The Great Wave, Price Revolutions and the Rhythm of History, scrive che negli ultimi 800 anni, i periodi di stabilità economica e sociale sono stati interrotti ad intermittenza da ondate di aumento dei prezzi.
Ognuna di queste grandi onde secondo il professor Fisher è culminata col crollo economico e sociale dell'ordine esistente, mettendo fine al Medioevo, al Rinascimento, all'Età dei Lumi, ecc.
Nel corso di ogni grande onda: [...] Cibo e carburante hanno capeggiato il movimento verso l'alto. I beni industriali ed i servizi restavano indietro. Questi modelli indicavano che il primo motore era l'eccesso di domanda aggregata, generata da un'accelerazione della crescita della popolazione, o dall'aumento degli standard di vita, o da entrambi.
[...] I prezzi salivano, e diventavano sempre più instabili. Salivano e scendevano creando una crescente volatilità. Nei movimenti delle materie prime, si percepivano gravi shock di prezzo. L'offerta di moneta era alternativamente espansa e contratta.
I mercati finanziari diventavano instabili. La spesa pubblica cresceva più rapidamente delle entrate, ed il debito pubblico cresceva ad un ritmo forsennato [...] I salari, che in un primo momento erano stati mantenuti al passo con i prezzi, ora rimanevano indietro.
I guadagni dal lavoro diminuivano, mentre i guadagni dalla terra e dal capitale aumentavano. I ricchi diventavano più ricchi. Le disuguaglianze di ricchezza e di reddito crescevano. Così come la fame, i senzatetto, la criminalità, la violenza, il bere, la droga, e la rottura della famiglia.
[...] Infine, la grande onda colpiva con forza dirompente portando ad una crisi culturale che comprendeva contrazione demografica, collasso economico, rivoluzione politica, guerra internazionale e violenza sociale - pp. 237-238, David Hackett Fisher, The Great Wave: Price Revolutions and the Rhythm of History, Oxford University Press, 1996
Ci vogliono dagli 80 ai 160 anni prima che le grandi onde si concludano col declino e con la caduta delle epoche esistenti. Oggi, un'altra grande onda è in procinto di colpire; ed i cambiamenti possono essere ancora più estremi, poiché l'ampiezza del cambiamento è maggiore rispetto a qualsiasi onda precedente.
La grande onda attuale è iniziata nel 1896. Potrebbe essere una coincidenza che colpirà nel 2012. Oppure no.
L'ORO ED IL CRACK-UP BOOM
[...] [durante] il crack-up boom [...] inizia la fuga verso valori reali, e l'intero sistema monetario affonda. -- von Mises
Lo spostamento verso valori reali -- oro -- predetto da Von Mises è ora in corso, nonostante i migliori sforzi dei kreditmeister di oggi che tentano di diminuire il fascino dell'unico rifugio sicuro rimasto per quelli con i soldi di carta che stanno bruciando.
Uno dei più importanti sostenitori dello spostamento verso l'oro è il famoso analista di mercato azionario, Richard Russell. Secondo Hulbert Financial Digest, il Dow Theory Letter di Russel è considerato come il miglior timer di mercato, corretto in base al rischio, sin dal 1980.
I commenti di Russell, uno dei migliori analisti finanziari con una reputazione stellare nello scandire la tempistica dei trendi di mercato, riguardo i mercati azionari di oggi e l'oro dovrebbero essere presi seriamente in considerazione e, forse, agire in base ad essi.
Il 17 Dicembre 2011, Richard Russell ha scritto:
[...] I chiacchieroni su Bloomberg stanno discutendo sull'acquisto di azioni. Sono incrollabilmente rialzisti. Non accade mai che si rendano conto di quali tempi duri ci attendono e che questo non è il momento di comprare azioni [...] Il mio consiglio -- vendere qualunque azione ancora in vostro possesso -- vendere durante i rialzi, o starne alla larga del tutto.
Continuo a preferire l'oro in tutte le sue forme, ma ho paura che le gold mining stock tenderanno ad andare come il mercato generale. Personalmente, rimarrò con le mie gold mining stock fino alla fine. Continuo a credere che vedremo un'eruzione finale nell'oro (il metallo) che porterà con se i titoli minerari.
Il 31 Dicembre, Russell ha notato che 11 anni consecutivi di chiusura in crescita confermano che l'oro è in un mercato rialzista da record diretto verso vette ancora più esplosive:
La chiusura di quest'anno segna per l'oro l'undicesimo anno di crescita annuale. A mia conoscenza questo è il mercato rialzista più lungo di qualsiasi altro nella storia, in cui ogni chiusura d'anno è stata superiore a quella dell'anno precedente. Questo favoloso mercato rialzista non si concluderà con un sussurro e un fiasco. Continuo a credere che il crescendo dell'oro non sia ancora finito. Stiamo guardando la storia del mercato.
Il crack-up boom finirà come ha previsto von Mises, ovvero, nel caos monetario, cioè una svalutazione delle valute ed una possibile iperinflazione, dove il denaro di carta perderà ogni valore. Oggi, il denaro non è più una riserva di valore. E' una trappola per gli ignari che è già scattata.
I 300 anni di diffusione virale della fraudolenta cartamoneta dei banchieri è meglio spiegata dalla legge di Gresham in cui la moneta cattiva scaccia quella buona. Ma il successo globale del denaro dei banchieri basato sul debito ha portato alla sua stessa rovina; perché quando non c'è denaro buono, rimane solo quello cattivo.
Nel 1971, dopo che l'oro non avrebbe più coperto il denaro fiat dei banchieri, la crescita del credito e del debito divenne esponenziale. Oggi, stanno raggiungendo i loro limiti. Domani, tali limiti verranno superati.
Sì, Dr. Keynes, Dr. Friedman, Dr. Greenspan, Dr. Bernanke, et. al. mentre non ci sono limiti all'arroganza economica, ci sono dei limiti agli squilibri monetari.
Nel corso della storia, di volta in volta il caos monetario ha portato alla crescita esplosiva del prezzo dei metalli preziosi. Sta accadendo anche oggi.
MEZZANOTTE AL CASINO'
Se non avete ancora incassato le vostre chips, dovreste farlo. E' quasi mezzanotte ed i proprietari del casinò sono preoccupati. Una corsa alla finestra del cassiere mostrerebbe loro di essere in bancarotta; gli unici asset del casinò sono gli IOU dei clienti e delle banche, basati sulle macchine stampa chips delle banche.
La recente offerta di chips illimitate da parte della gestione ai cambiatori di denaro, è stata fatta con la speranza disperata di convincere i giocatori rimanenti che l'azienda è solvibile.
Non funzionerà. E' troppo tardi. E' il 2012.
Comprate oro, comprate argento, abbiate fede.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Comprate oro, comprate argento, abbiate fede.
RispondiEliminaNon potrei essere più d'accordo...ma... potrebbe non bastare nel caso europa= URSE e quindi che sia il caso di pensare seriamente all'espatrio?
Esagero
Ciao faniarte.
RispondiEliminaBè, votare con i piedi è stato sempre uno dei mezzi migliori per tentare di scappare dalla ghigliottina statale. Avere qualche residenza (chi se la può permettere) sparsa qua è là nel globo, non sarebbe una cattiva strategia.
Ci sono due cose di cui sono convinto la prima è che in futuro la valute scompariranno tutte a iniziare dall'euro la seconda è che non sarà l'oro ne altri metalli a sostituirle.
RispondiEliminaIl motivo per cui dico questo è semplice l'oro è un sistema oramai impraticabile da reinserire e le valute hanno valore solo per pochi ma in realtà non valgono nulla visto che si stampano dal nulla.
La realtà è che solo il LAVORO umano ha un valore perchè permette ad una società di progredire e di vivere, quindi o i governi iniziano a praticare questa filosofia o di problemi ne avremo sempre di piu andando avanti.
Grazie!! Sempre estremamente gentile e solerte nelle risposte.
RispondiEliminaPurtroppo non sono tra i fortunati con varie residenze...però mi sento in dovere di provarci ugualmente (i figli ti fanno smuovere montagne)e pensare di lasciarli alla mercè di un contesto sociale come quello paventato mi rende insonne....
Ciao johnny un ringraziamento sentito...spero di non disturbarti troppo con eventuali altre domande.
Saluti
Grazie per la pagina interessante! E probabilmente abbastanza realistica.
RispondiEliminaE' per questo un profilo che ha in sé un sapore di palingenesi, di apocalisse (nel senso letterale del termine), di rinascita e di annunciazione che è insito nella cultura dell'uomo occidentale più di quanto l'inflazione lo sia nella testa dei maestri di moneta mondiali.
Millennio e renovatio, desiderio di epifania, voglia dell'incontro con Dio. Ogni tanto ritornano: Anno mille, rinascimento, Secolo delle rivoluzioni borghesi, stati etici del '900. Ed adesso panini farciti di lingotti a colazione.
Se riesco a spiegarmi.
Ciao Asmy.
RispondiEliminaCome ben sai io sono contrario a qualsiasi cosa venga decisa per decreto. Non ho la conoscenza "adatta" per dire: "Questo e solo questo sicuramente funzionerà." Reputo il gold standard un buon punto di partenza per rimettere nelle mani del mercato scelte fondamentali come quelle legate alla moneta. Sopravviverà? Non lo so. Il tempo e le scelte ce lo direbbero.
La moneta d'altronde è semplicemente una merce come un'altra che fa gola a tutti. Attraverso la quale si può entrare in possesso di oggetti da noi desiderati, attraverso una sorta di baratto "indiretto". Ogni bene che noi acquistiamo è in parte formato dal lavoro; l'estrazione stessa dell'oro è un lavoro. Forse davvero scambiamo solo lavoro, ma la moneta ci facilita gli scambi e ci risparmia un sacco di arrabbiature.
Ciao faniarte.
Figurati. Ho abilitati l'area commenti proprio per permettere la richiesta di domande; la lentezza con cui rispondo poi è un'altra cosa :)
Ciao LAV. Benvenuto su Freedonia.
Certi cambiamenti non avvengono mai per decreto anzi la storia ci insegna che sono le guerre a rovesciare i sistemi e quello che stiamo vivendo sui mercati è una vera e propria guerra quindi un cambiamento dagli attuali dogmi sarà inevitabile, per il resto ognuno a ricette e soluzioni che derivano dalla visione del mondo che ci circonda, però l'articolo che hai inserito mette il punto su come un uomo (Alan Greespan) abbia negli ultimi anni indirizzato l'economia mondiale nel tunnel in cui ci troviamo oggi, se ci pensi bene ha fatto come un giocatore di poker a rilanciato al flop (prima bolla) a rilanciato al turn (seconda bolla) ed infine a rilanciato al river (terza bolla) ora però si girano le carte e si sa che i bluf difficilmente portano a casa la vittoria, ma il peggio è per le generazioni future perchè per rilanciare hanno usato i guadagni futuri condizionando la vita di chi non sapeva nulla e adesso si trova a dover pagare per gli errori del passato.
RispondiEliminaIo non so quale sia la ricetta giusta, ho solo dato una idea, ma di sicuro sistemi come quello delle valute o il gold standard non sono in grado da garantire un sano ciclo economico nel presente e nel futuro e a mantenere fede ai principi della scuola austriaca.
Ciao :)
Ciao Asmy. Particolarmente calzante l'analogia col poker; ma Greenspan ha potuto farlo perché "nel lungo termine sarà morto." :)
RispondiEliminaSi è alzato dal tavolo prima che venissero girate le carte. Lo zio Ben sta cercando di distrarre i giocatori con trucchi della vecchia scuola: "Guarda là! Una scimmia a tre teste!"
Gli investitori ci stanno cascando. Smetteranno di distogliere lo sguardo, alzeranno i tassi di interesse e la posta in gioco. Sarà quello il segnale della resa dei conti.
Se hai ben compreso l'esempio con il poker allora di sicuro comprendi il perchè i sistemi basati sulla valuta o sul gold standard non possono essere appropriati in un sistema di libero scambio, creano disuguaglianze è inevitabile, c'è sempre uno che lo prende dietro è inevitabile, questo perchè "barattare" merci è un conto mentre quantificare il lavoro di una o piu persone è un'altro, infatti un mercato basato sulla valuta crea un danno alle generazioni future grazie alla possibilità di fare debiti, mentre uno basato sull'oro crea degli accumuli cosi da non liberare risorse nel presente, in parole povere io posso scambiare una mela con un mandarino perchè sono beni materiali, ma non posso scambiare il mio lavoro per un pezzo di pane.....questo accadeva al tempo dei romani e si chiamava SCHIAVITU'.
RispondiEliminaLa conseguenza a mio avviso è una sola, il lavoro va pagato e i beni vanno scambiati sul libero mercato al valore liberamente determinato in base alla domanda e l'offerta, continuo a insistere su questo principio per il semplice fatto che c'è una vocina dentro di me che mi dice "questa è la cosa giusta" hahahahahahahaha. CIAOOO
Le disuguaglianze ci saranno sempre, non esiste sistema perfetto perché l'uomo stesso non è perfetto. Esiste semplicemente il modo di cercare di pararsi il culo il più possibile.
RispondiEliminaDal discorso si evince che stiamo semplicemente esponendo i nostri modelli di valori soggettivi; nessuno dei due ha un valore intrinseco, entrambi hanno le stesse possibilità di essere adottati dal mercato. Una cosa però è sbagliata nel tuo commento:
>"[...]infatti un mercato basato sulla valuta crea un danno alle generazioni future grazie alla possibilità di fare debiti, mentre uno basato sull'oro crea degli accumuli cosi da non liberare risorse nel presente"
Mentre la prima frase è vera, la seconda è la fallacia delle "risorse inutilizzate" propagandata da Keynes. E da quanto posso vedere è dura a morire.
"[...] Hutt’s concept of sub-optimal employment applies to productive assets as well as people. Contra Keynes, it is generally better for productive resources to remain idle for a time than to be misused. Savers, whether in cash or gold, are not “hoarding,” as Keynes charged, when
they hold their investment capital out of an economic bubble. On the contrary, they are providing an immense economic service by ensuring that there will still be capital to invest after the bubble has burst. As Hutt says, the “availability” of a resource, whether plant, equipment, workers, or money can in itself represent a service. Another reason that investing in gold is not hoarding, again contrary to Keynes, is that the buyer and seller of the gold simply exchange cash for precious metal, which is to say, one form of money for another. No cash is actually withdrawn from the economy." (W. H. Hutt, The Theory of Idle Resources.)
ahia ahiai jhonny è qui che sta il guaio, se si continua a mescolare i buoi con le capre non se ne esce ed è quello che sta facendo il signor Monti & Co in europa.
RispondiEliminaLe cose stanno cosi LAVORO = LAVORO e MERCI = MERCI di conseguenza non si puo utilizzare valuta o metallo per fare da tramite, come fai a stabilire il giusto cambio? come fai ad impedire un accumulo? come fai ad impedire un accaparramento a danno delle generazioni future? La realtà è che tutto cio è impossibile quindi meglio lasciare perdere certi sistemi e cercare di rimetter le cose sui giusti binari poi le cose che non vanno si aggiusteranno ma almeno le baggianate che sento tutti i giorni finiscono.
Ciao
>"Le cose stanno cosi LAVORO = LAVORO e MERCI = MERCI di conseguenza non si puo utilizzare valuta o metallo per fare da tramite, come fai a stabilire il giusto cambio?"
RispondiEliminaChe sia lavoro, merci o denaro il valore economico è sempre soggettivo. (Carl Menger, 1871). Il valore è stabilito dall'individuo, senza individuo che agisce il valore non esiste. Ed essendo soggettivo non può essere misurato.
Tuttavia, l'interazione tra domanda ed offerta fa emergere qualcosa di oggettivo: il prezzo. Prendendo in considerazione vari beni, l'attore li ordina in grado di importanza secondo i suoi gusti. Può agire come compratore, o venditore; dalla concorrenza tra domande ed offerte, in un libero emrcato, sorge una serie di prezzi oggettivi. Gli attori economici sarebbero immersi ogni giorno in questa grande asta, che decreterebbe il vincitore: chi avanza l'offerta più alta.
Concentrarsi "solamente" sul lavoro non aiuta. Finiresti col fare l'errore della cascata di Marx. La cascata non è opera del lavoro umano, eppure ha un alto valore economico. Come mai?
Secondo Menger, infatti, ha valore perché sono le persone che vi imputano valore.
Infatti Jhonny il problema è come dici tu, quando uno parla di pagare il lavoro si finisce con l'essere accostati a Marx, pensa te il danno che ha fatto all'umanità con le sue idee, personalmente di Marx io non condivido nemmeno una sillaba di quello che ha detto, perchè anche se partiva da un principio giusto poi sul resto non ha capito nulla è ovvio.
RispondiEliminaSu quello che dice Menger bè diciamo che è un paradosso perchè tutte le cose hanno un valore solo perchè siamo noi ad attribuirglielo altrimenti non esisterebbe nessun mercato ovvio.
In conclusione ho visto che oggi hai messo quante tonnellate di oro ci sono nel mondo ora dimmi, non sarebbe meglio avere tonnellate di grano invece che di oro?
Non sarebbe stato meglio per gli uomini impiegare le proprie energie per costruire infrastutture, case, arare campi, fare manufatti e quant'altro piuttosto che scavare buche alla ricerca di un mettallo tanto per tenerlo nelle casseforti?
Le energie impiegate per estrarre oro che progresso hanno dato? quanta fame è stata debellata estraendo oro?
Il discorso da fare sarebbe lunghissimo magari se un giorno ci incontreremo faremo una lunga chiacchierata sull'argomento, per ora posso solo ringraziarti al pari di tutti quelli che seguono questo blog per i numerosi spunti e soprattutto per le numerose cose INTELLIGENTI che ci si leggono.
Ciao
>"Non sarebbe stato meglio per gli uomini impiegare le proprie energie per costruire infrastutture, case, arare campi, fare manufatti e quant'altro piuttosto che scavare buche alla ricerca di un mettallo tanto per tenerlo nelle casseforti?
RispondiEliminaLe energie impiegate per estrarre oro che progresso hanno dato? quanta fame è stata debellata estraendo oro?"
Bè, se ci pensi chi compra oro oggi l osta facendo per non vedersi derubato domani dalla stampante magica. Sta proteggendo se stesso e la sua famiglia da un possibile furto di domani.
Quello che proponi, sulla carta sarebbe auspicabile ma difatti è irrealizzabile. Perché? Perché l'uomo stesso è imperfetto e spesso inaffidabile. E' la sua natura. Ma il mercato ha ottemperato a questa "mancanza" sviluppando un sistema attorno a lui affinché il suo lato oscuro fosse ridotto al minimo (1815-1914). Governi e banche private rimasero in un certo modo ligi a due principi:
1. libera entrata nel business monetario,
2. rispetto dei contratti.
In questo arco di tempo regnò uan discreta stabilità monetaria in grado di generare un notevole sviluppo economico, superiore a qualunque altro periodo storico. Come? L'oro manteneva onesta la grande asta del mondo, in cui tutte le persone partecipavano. Questa è stata l'importante funzione dell'oro, e semmai tornerà in auge un gold coin standard tale funzione sarà ripristinata.
Questo è quanto, non c'è altro da aggiungere; non puoi incolpare l'oro per la miseria che regna al mondo. Tale miseria non è altro che il frutto del cosiddetto neo-colonialismo, mascherato da "aiuti umanitari" e quant'altro. Finché le persone non realizzeranno chi sia davvero il loro nemico, non ci sarà speranza per il futuro; l'erba del vicino non è più verde, qualcuno ci ha detto così e la maggior parte ci crede. Tanto da vedere erba dove tutt'intorno sta rimanendo solo deserto.
Per la crescita dal 1815 al 1915 è stato utilizzato l'oro dei Conquistadores e delle compagnie inglesi che depredavano dalle colonie se non sbaglio è costato l'intera estinzione di civiltà come quelle del centro america e successivamente quella degli Indiani della California da parte degli allora appena nati USA, per questo a partire dal 1930 sono ricorsi alla valuta NON C'ERA PIU NESSUNO DISPOSTO A CERCARE ORO!! era molto meglio zappare un pezzo di terra e fare patate invece di fare il cercatore d'oro.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i risparmi, bè io sono sempre dell'idea che i soldi è meglio spenderli poi se uno li vuol tenere sotto il materasso a marcire cavoli suoi, ma poi non venga a piangere perchè hanno perso di valore.
E su questo non ci sono repliche la storia è scritta cosi, e voler dare valore ad oro e valuta è solo una assurdità che puo dire chi vuol nascondere le magagne dei sistemi del passato.
Aspetta un momento Asmy, cosa c'entra il furto con quello di cui stiamo discutendo? Perché altrimenti anch'io ti potrei dire: "Tiriamo giù le piramidi visto che sono state costruite con il lavoro di migliaia di schiavi."
RispondiEliminaOro ed argento sono un'ottima protezione, al di là dei furti dei Conquistadores. Il punto è che l'offerta d'oro dai suoi minatori non è (in un mercato libero) qualcosa che può essere attivata e disattivata a piacere dai responsabili politici. I minatori incorreranno ancora in spese nell'estrarlo e nel raffinarlo. Le conseguenze dell'afflusso d'oro saranno mitigate esse stesse dall'effetto dell'afflusso: una volta che il nuovo afflusso d'oro entra nel mercato e diminuisce il potere d'acquisto di tutto l'oro in circolazione, quelle miniere che finora mandavano avanti la produzione d'oro ai vecchi livelli di valore non saranno più sostenibili poiché i costi supereranno il valore della produzione, e la stessa si fermerà. Non è diverso da qualsiasi altro bene. Questa sorta di cambiamento di valore "una tantum" non è un ciclico, a differenza del boom/bust guidato dall'interventismo nella politica monetaria.
Però non bisogna flagellarsi in pubblico per le disgrazie altrui, quando nel 1933 anche Roosevelt operò un furto su grande scala a scapito degli Americani. Oltre a tali esempi di aggressione ce ne sono altri che invece ci raccontano un'altra storia, come l'India in cui i re non avevano un monopolio sulle moente coniate. Le monete d'oro potevano essere coniate dagli imprenditori privati ed erano tutte in competizione (comprese quelle del re).
Come al solito, fu l'interventismo (Inglese) nella politica monetaria che sconquassò l'equilibrio, ed una delle conseguenze fu la carestia del Bengala.
Non solo, ma l'oro Indiano arrivava dalle miniere e dagli scambi commerciali; diversamente da quello Spagnolo ed, in gran parte, Inglese.
RispondiEliminaQuindi, l'aggressione è una cosa la teoria monetaria è un'altra.
Bè non stanno cosi le cose, le teorie possono essere giuste o sbagliate ma la storia quella è scritta, non mi metto qui a raccontarla altrimenti dovrei partire dal 1500 sai che palla :)
RispondiEliminaCmq se ti interessa sapere quali furono i motivi della guerra agli indiani puoi leggere qui
http://it.wikipedia.org/wiki/George_Armstrong_Custer
Quello che poi fece Rooswelt nel '33 fu di trovare una soluzione ai guai del tempo, gente disposta ad andare in cerca d'oro non ce ne stava piu e lui doveva trovare un sistema per far girare l'economia, certo la soluzione oggi non è da apprezzare però certe decisioni sono state influenzate dalla situazione in cui era l'america a quel tempo, di fatto il gold standard era collassato e lui era costretto a trovare una alternativa.
Personalmente se io dovessi scegliere fra un gold standard e le valute, direi che è meglio il gold ma sarebbe una scelta fra due mali quindi indico quello che reputo il male minore, io però resto convito della mia opinione e cioè che oggi nel 2012 o si cerca una alternativa ai sistemi del passato altrimenti continuare su questi binari prima o poi farà deragliare il treno.
Al di la di qualsiasi speculazione teorica, nessun mercato può esistere se non esiste un sistema dei prezzi affidabile, un sistema dei prezzi non può esistere se non c'è un unità sulla quale fare riferimento, il denaro è lo strumento adatto al ruolo. Se il denaro è manipolabile con facilità, il sistema dei prezzi viene manipolato e il mercato viene alterato. A mio parere se la base fondamentale del calcolo economico è instabile, tutto il calcolo è un nonsense, la velocità e l'intensità delle fluttuazioni della moneta rendono tutto una specie di grande roulette, il mercato cessa di essere un processo nel quale gli attori intrattengono relazioni di vicendevole vantaggi e diventa un semplice gioco nel quale qualcuno deve vincere e qualcuno deve perdere. Ecco il motivo per il quale se effettivamente esistesse un minimo di riguardo per la dignità del lavoro e della persona umana, la prima riforma da chiedere sarebbe un ripristino dell'onestà della moneta, senza la quale nessun lavoratore può godere veramente i frutti del proprio lavoro e il profitto dei propri sacrifici. A tale proposito, penso che l'oro e l'argento siano a tutt'oggi le uniche due alternative affidabili per raggiungere tale obiettivo.
RispondiEliminaCredo che sul gold-standard e sui metalli in generale si faccia spesso molta confusione, credendo che oro e argento, vengano proposti per chissà quale intrinseca superiorità. L'oro non è migliore dell'acciaio o del titanio o della carta o della plastica per ragioni fisiche, non è il suo colore, la sua alta conducibilità elettrica o la sua inossidabilità che lo rendono più eleggibile di altri materiali a diventare denaro, quello che invece lo qualifica maggiormente rispetto ai materiali precedentemente descritti sono altre proprietà:
1- Divisibilità
2- Portabilità
3- Resistenza
4- Riconoscibilità
5- Scarsità
Queste sono le proprietà 'classiche' che un materiale dovrebbe avere per essere considerabile come denaro. Analizzando una ad una le caratteristiche ci rendiamo conto che l'oro (e l'argento in misura minore) è effettivamente più idoneo dell'acciaio o della plastica a diventare moneta, senza considerare la sua naturale apoliticità, proprietà ancor più indigesta delle precedenti, che lo rende piuttosto scomodo da maneggiare per uomini di stato con grandi piani sulle vite e le finanze altrui, piani che ovviamente richiedono ingenti risorse e poche remore, entrambe qualità che solo la carta e la moneta digitale possono garantire, non di certo una risorsa fisica come il metallo prezioso.
A tal proposito riecheggiano nella mia mente le parole di Lord Keynes che descriveva l'oro come "barbara reliquia". A circa 50 anni dalle esternazioni del britannico non nego che oro e argento siano reliquie di un passato, a tratti barbaro, forgiate da più di 2000 anni di libero scambio e di economia di mercato che ancora oggi non hanno trovato degni sostituti, a parte la cartamoneta che con il suo ambiguo potere illude e periodicamente mette in ginocchio le nazioni sin dai tempi di John Law.
Qualcuno teorizza fantomatici nuovi standard, ebbene non credo che il mercato abbia bisogno di una new-new-monetary formula per funzionare come si deve, ipotizzare derive digitali o nuove valute cartacee di riserva mondiali, servirebbe solo a rendere tutto ancor più complicato e instabile nel lungo periodo, ovvero il giusto intervallo di tempo capace di provare se una teoria economica o un idea abbia una qualche sensatezza e fungibilità, dalla cui valutazione nessuno può prescidere se si vuole parlare di economia con un minimo di onestà intellettuale e raziocinio.
Jhonny condivido quello che hai detto al 110%, ben venga il gold standard se funziona cosi, il problema è che in teoria funziona nella pratica no, cmq aldilà dell'oro o della carta moneta un sistema che si ritiene affidabile deve basarsi sui principi che hai esposto, e perchè simili principi vengano rispettati occorre mettere al riparo il normale ciclo economico dai mali della cattiva gestione o manipolazione del denaro, quindi serve un sistema alternativo altrimenti fino a che le cose continueranno su questi binari non vedo come ne possiamo uscire.
RispondiEliminaA dire il vero Berlusconi aveva fatto una proposta molto giusta, infatti aveva proposto che la BCE fosse garante della moneta ma come lo ha detto è dovuto scendere da palazzo, la gente non ha capito il perchè di una simile affermazione ovvio i giornali erano pieni di notizie circa le festicciole di Arcore e non delle cose che veramente erano importanti per il ns paese.
Ciao
Come Johnny ben sa, nemmeno il Gold Standard 'serio' può funzionare bene a lungo andare se il sistema bancario può espandere a casaccio il credito senza vincoli, questo fu il limite del Glass-Steagall Act del 1933.
RispondiEliminaAssolutamente. Se un gold standard non limita la capacità di inflazionare da parte del sistema bancario, è uno pseudo-gold standard.
RispondiEliminaSe c'è una cosa che la storia ci ha insegnato è che mentre per tutte le scienze si possono formulare teorie e poi verificare se queste sono giuste o sbagliate in economia questo non avviene infatti ad oggi dopo 5000 anni di civiltà si dibatte per quale sia il sistema giusto da perseguire, a mio avviso la proposta che Berlusconi aveva fatto di fare in modo che la BCE garantisse per l'euro era un passo avanti verso una "equità economica" in europa, mentre mantenendo cosi le cose la Germania a un enorme vantaggio rispetto agli altri patners europei, e il fatto che Monti è andato la scorsa settimana dalla Merkel ad incassare l'ok per aumentare il fondo salva banche è la dimostrazione più lampante confermata poi con la visita dal papa (tedesco pure lui) ..... aveva bisogno dell'estrema unzione per il suo governo!!!!!
RispondiEliminaSpero che Berlusconi gli tolga l'appoggio anche se vorrà dire per lui perdere le prossime elezioni, ma almeno dimostrerà la correttezza e la convinzione delle decisioni prese nei mesi scorsi.