Bibliografia

domenica 11 dicembre 2011

La Guerra alla Costituzione di Ellen Brown

Non temete, anche noi in Italia abbiamo la nostra Ellen Brown. Ogni volta che scrive un articolo, ci straccia i coglioni su quanto è bello stampare denaro ed annegare nel debito. Esatto, è proprio Paolo Barnard. Questa però mi ha fatto spisciare dalle risate per il cortocircuito mentale che la caratterizza, leggete con me: "Non ha nessun senso seguire gli eventi di questo governo ora. Ciò che farà a breve è scontato. Ci aggancerà in via definitiva al velivolo che sta precipitando a spirale verso lo schianto e che si chiama Austerità, cioè meno spesa pubblica, cioè deflazione economica, cioè disoccupazione montante, cioè debito pubblico che aumenta per finanziare gli ammortizzatori sociali, cioè ancora più sfiducia dei mercati, cioè tassi sui nostri titoli che saranno sempre più alti."
Ormai mi cadono solamente le braccia.
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di Gary North


Ellen Brown finora si è così tanto appoggiata alla sinistra che la sua spalla sinistra raschia il marciapiede.

Che questa estremista di sinistra possa ottenere attenzioni dall'elettorato di base del movimento conservatore è solo l'ennesima prova che decine di migliaia di membri dell'elettorato di base del movimento conservatore non comprendono la differenza tra "vieni qui" e "attacca!".

Ha già elogiato Ben Bernanke per il QE2. Potete leggerlo qui.

Ora fa quadrato sotto il vessillo della parte più radicale del discorso di Franklin Roosevelt poco prima che morisse. Loda poi Martin Luther King per aver tentato di realizzare la visione di FDR.

Ha chiesto un New Bill of Rights. Intende un New Deal Bill of Rights. Fa riferimento allo State of the Union Address del 1944 di Roosevelt. Questo fu l'appello più radicale per un'economia a pianificazione centrale nella storia dei discorsi Presidenziali. Eccone un assaggio.


Questa Repubblica ebbe il suo inizio, ed è cresciuta fino alla sua forza attuale, sotto la tutela di alcuni diritti politici inalienabili -- tra cui il diritto alla libertà di parola, la stampa libera, il libero culto, il processo giudiziario, la libertà da perquisizioni e sequestri ingiustificati. Erano i nostri diritti alla vita e alla libertà.

Mentre la nostra Nazione cresceva in dimensioni e statura, tuttavia -- mentre la nostra economia industriale si ampliava -- questi diritti politici si sono rivelati inadeguati per garantirci l'uguaglianza nella ricerca della felicità.

Siamo giunti ad una comprensione chiara del fatto che la vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza ed indipendenza economica. "Gli uomini bisognosi non sono uomini liberi." Le persone che sono affamate e senza lavoro sono la materia di cui sono fatte le dittature.

Ai giorni nostri queste realtà economiche sono accettate come ovvie. Abbiamo accettato, per così dire, una seconda Carta dei Diritti in base alla quale una nuova base di sicurezza e prosperità può essere stabilita per tutti, indipendentemente dalla posizione, razza o credo.

Tra queste ci sono:

Il diritto ad un lavoro utile e remunerativo nelle industrie o nei negozi o nelle aziende o nelle miniere della Nazione;

Il diritto a guadagnare abbastanza per concedersi un'alimentazione, un abbigliamento e uno svago adeguati;

Il diritto di ogni agricoltore a raccogliere e vendere i propri prodotti ad un ricavo che darà a lui e alla sua famiglia una vita dignitosa;

Il diritto di ogni uomo d'affari, grande e piccolo, al commercio in un clima di libertà dalla concorrenza sleale e dalla dominazione da parte dei monopoli in patria o all'estero;

Il diritto di ogni famiglia ad una casa decente;

Il diritto a cure mediche adeguate e la possibilità di raggiungere e godere di buona salute;

Il diritto alla protezione adeguata dalle paure economiche della vecchiaia, della malattia, degli infortuni, e della disoccupazione;

Il diritto ad una buona istruzione.

Tutti questi diritti emanano sicurezza. E dopo che questa guerra sarà vinta dobbiamo essere pronti ad andare avanti, nella realizzazione di questi diritti, verso nuovi traguardi di felicità e benessere.

Il posto giusto dell'America nel mondo dipenderà in gran parte da come questi diritti e quelli simili saranno messi in pratica per i nostri cittadini. Poiché se c'è meno sicurezza qui in patria non ci può essere una pace duratura nel mondo.

Chiedo al Congresso di esplorare i mezzi per attuare questa carta economica dei diritti perché è sicuramente responsabilità del Congresso attuarla. Molti di questi problemi sono già davanti alle commissioni del Congresso sotto forma di proposte legislative. Io posso comunicare di volta in volta con il Congresso riguardo queste ed altre proposte. Nel caso in cui non sarà sviluppato un adeguato programma di progresso, sono certo che la Nazione sarà consapevole del fatto.

La Carta dei Diritti del 1791 garantiva diritti che sono immuni da interferenze dello stato. La carta dei diritti di FDR era una lunga lista di diritti degli elettori per sovvenzioni e garanzie statali.

Obama non si è mai avvicinato ad una lista come questa. Ma era la visione di FDR del futuro.

E' anche la visione del futuro di Ellen Brown.



LA CULLA DELLA TOMBA

Come sempre, incolpa tutto il sistema bancario a riserva frazionaria. Cita Henry Ford, come se Ford sapesse qualcosa di teoria economica, politica, o di storia.


Henry Ford disse: "E' un bene che la gente della nazione non capisca il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo conoscesse, credo che ci sarebbe una rivoluzione prima di domani mattina."

Quali prove c'erano che Ford avesse capito tutto ciò? Se lo capiva, perché non condusse una rivoluzione?


Stiamo cominciando a capire, e Occupy Wall Street sembra proprio l'inizio della rivoluzione.

Occupy Wall Street non è Occupy Liberty Street, ovvero la Federal Reserve Bank di New York. Questi ragazzi e hippie invecchiati non hanno un programma. Non hanno una teoria economica. Non hanno alcuna influenza. Hanno strani canti che ripetono e sono guidati da gente di Sinistra ben organizzata.

Cita poi una certa donna con una laurea in pianificazione. La donna è una promotrice dell'inflazione della moneta fiat Greenback come la Brown.

Secondo Margrit Kennedy, una ricercatrice Tedesca che ha studiato ampiamente questo problema, l'interesse oggi è composto dal 40% del costo di tutto ciò che compriamo. Noi non lo vediamo sugli scontrini di vendita, ma l'interesse è preteso in ogni fase della produzione. I fornitori devono chiedere prestiti per pagare manodopera e materiali, prima di avere un prodotto da vendere.

Per i progetti del governo, la Kennedy ha scoperto che il costo medio dell'interesse è del 50%. Se il governo possedesse le banche, potrebbe trattenere l'interesse ed ottenere tali progetti a metà prezzo. Questo significa che i governi -- statali e federali -- potrebbero raddoppiare il numero dei progetti che potevano permettersi, senza che costino ai contribuenti un solo centesimo in più di quanto stanno pagando ora.

Chi è Margrit Kennedy, e perchè qualcuno dovrebbe prestarle attenzione? Leggiamo su Wikipedia:

La Kennedy è un architetto con un Master in Pianificazione Urbana e Regionale e un Dottorato negli Affari Pubblici e Internazionali conseguito presso l'Università di Pittsburgh, e ha lavorato come urbanista in Germania, Nigeria, Scozia e Stati Uniti. Nel 1991, fu nominata professoressa di Tecnologie di Costruzione Ecologiche presso il Dipartimento di Architettura, all'Università di Hannover.

Ha dichiarato che il suo lavoro sull'architettura ecologica nel 1982 la condusse alla scoperta, che è "praticamente impossibile effettuare concetti ecologici sensati su scala odierna, senza alterare sostanzialmente l'attuale sistema monetario o creare nuove valute complementari".

Margrit Kennedy non offre alcuna teoria e nessuna prova per la sua dichiarazione. Ha scritto un libretto di 57 pagine senza una sola nota o riferimento. Ha scritto un altro libretto in cui il suo principale esperto di supporto era Silvio Gesell, l'ex-Ministro delle Finanze della Repubblica Sovietica Bavarese del 1919 che durò una settimana. Gesell fu sponsorizzato da John Maynard Keynes nella General Theory (pp. 354, 371).

I tassi di interesse oggi sono ai minimi storici negli Stati Uniti. Le banche hanno $1.6 biliardi a deposito con la Federal Reserve, considerati come riserve in eccesso, da cui guadagnano circa lo 0.25%. I buoni del Tesoro rendono circa lo 0.1%. Eppure questa pianificatrice vuole che i suoi lettori credano che il 50% va al settore bancario. Nessuno tranne Ellen Brown è così stupido da crederle.

Ciò apre interessanti possibilità. Il governo Federale e quelli statali potrebbero finanziare ogni sorta di cose che pensiamo non ci possiamo permettere ora, semplicemente entrando in possesso delle proprie banche. Potrebbero finanziare qualcosa che Franklin D. Roosevelt e Martin Luther King sognavano -- una Carta dei Diritti Economici.

Come ho detto per più di un anno, Ellen Brown è un'estremista di Sinistra.

Offre quello che lei chiama "Una Visione per il Domani." Comincia con il discorso di Roosevelt del 1944. "La visione di Roosevelt raggiunse il centro dell'attenzione nel 1944, quando invocò una Seconda Carta dei Diritti." Cita una parte della sezione del discorso che avete già letto.

Po si spinge ben oltre FDR. Presenta il suo caso affinché il governo acquisisca l'economia del paese.

In primo luogo, l'assicurazione sanitaria del governo, vale a dire, l'Obamacare.

Anche i bisogni della salute sono cambiati. Nel 1791, gli alimenti erano naturali e ricchi di sostanze nutritive, e l'esercizio fisico all'aria aperta era parte dello stile di vita. Le malattie degenerative come il cancro e le malattie cardiache erano rare. Oggi, l'assicurazione sanitaria per alcune persone può costare tanto quanto l'affitto.

Ma aspettate! C'è di più!

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la G.I. Bill fornì ai militari di ritorno l'esenzione dalle tasse universitarie, così come mutui e prestiti a buon mercato. Fu chiamata la "Carta dei Diritti G.I.". Gli studi hanno dimostrato che la G.I. Bill ripagò la sua attuazione di sette volte e fu uno degli investimenti più redditizi che il governo avesse mai fatto. Il governo potrebbe farlo di nuovo -- senza aumentare le tasse o il debito federale. Potrebbe farlo attraverso il recupero del potere di creare denaro da Wall Street e dall'industria dei servizi finanziari, che ora rivendicano un enorme 40% su tutto quello che compriamo.

Non vi è, naturalmente, alcuna prova che Wall Street assorba il 40% di ciò che acquistiamo. Se ci fosse, come ci guadagneremmo da vivere per comprare le cose? Che dire del 40% che prende il governo? Non lo menziona mai. Così, Wall Street più il governo prendono l'80% di tutto ciò che compriamo. E' sciocco. Ma si aspetta che la gente ci creda.

Quindi, come possiamo ottenere tutti questi beni gratis dal governo? Stampando denaro!

I governi -- statali e federali -- potrebbero bypassare il conto dell'interesse attraverso la creazione di banche di proprietà pubblica. Il settore bancario diventerebbe di utilità pubblica, uno strumento per promuovere la produttività ed il commercio piuttosto che che l'estrazione di ricchezza dalla classe debitrice. Il Congresso potrebbe andare oltre: si potrebbe recuperare il potere di emettere denaro dalle banche e finanziare direttamente il proprio bilancio. Potrebbe farlo, di fatto, senza cambiare alcuna legge. Il Congresso ha il potere di "battere moneta", e la Costituzione non pone alcun limite alla quantità nominale di monete. Il Congresso potrebbe emettere un paio di monete da un biliardo di dollari, depositarle in un conto e iniziare a scrivere assegni.

E' tutto così semplice! Basta che il Congresso stampi pezzi di carta con impresse le immagini dei politici! Ciò creerà ricchezza per tutti!

Ma perché dovremmo rimanere fedeli alla visione di FDR? Perché l'ha raccomandato Martin Luther King.

Dopo che il presidente Roosevelt morì nel 1945, la sua visione di una Carta dei Diritti Economici venne tenuta in vita da Martin Luther King. "La vera compassione," King dichiarò: "è più che lanciare una moneta ad un mendicante; si tratta di vedere che un edificio che produce mendicanti ha bisogno di ristrutturazione." Anche MLK è ora scomparso, ma la sua visione è stata portata avanti da una serie di gruppi composti da riformatori monetari. Il governo come "datore di lavoro di ultima istanza", garantendo un salario di sussistenza a chi vuole lavorare, è una piattaforma di base della Teoria Monetaria Moderna (MMT). Uno studente della MMT dichiara sul suo sito che per "[mettere] fine agli enormi profitti non guadagnati ed acquisiti per mezzo della privatizzazione della nostra moneta sovrana... [È] possibile avere davvero la piena occupazione senza provocare inflazione."

Ma che dire della Costituzione degli Stati Uniti? Non concedeva agli Americani il diritto alla sicurezza finanziato dal governo. Ha la risposta -- la stessa risposta che la Sinistra ha offerto fin dal 1900. La Costituzione è vecchia. E non è aggiornata.

Quello che era sufficiente per una semplice economia agraria non fornisce un quadro adeguato per la libertà e la democrazia di oggi. Abbiamo bisogno di una Carta dei Diritti Economici, e dobbiamo porre fine alla privatizzazione della moneta nazionale. Solo quando il privilegio di creare l'offerta di denaro nazionale verrà restituito alla gente potremmo avere un governo che sia veramente del popolo, dal popolo e per il popolo. (http://bit.ly/BrownFDR)



CONCLUSIONE

Ellen Brown è presa sul serio da migliaia di persone del Tea Party confuse ed arrabbiate. Dicono che vogliono un governo di piccole dimensioni. Dicono di credere nella Costituzione. Eppure questa tizia di Sinistra ha reclutato un seguito all'interno della Destra, come generazioni di Greenback di Sinistra hanno sempre fatto sin dal 1930. Queste povere anime vogliono un guru così fervidamente che sono disposte ad abbandonare tutto quello in cui credono sulla Costituzione e sul governo Limitato. Può far ingoiare loro il programma della Sinistra perché odiano dannatamente i banchieri.

Questa è una cattiva notizia per il Tea Party. Ha nemici tra i suoi ranghi.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/

13 commenti:

  1. Post davvero intrigante, anche nei rimandi, e ricco di spunti.
    Ho letto quel che scrive Barnard per intero. Ciò che è sorprendente è che da un lato lui si scagli contro i complottisti e dall'altro immagini un complotto partito addirittura nel primo Novecento.
    Peraltro anche in questo tuo blog il complottismo non manca, vedasi le storie sull'11 settembre. Come dice Umberto Eco i complotti sono troppo complicati per potere riuscire senza problemi. comunque, questa è un'altra storia.
    Veniamo al più concreto, ovvero ai termini economici.
    Tra post e rimandi, si parla di MMT e quindi della disputa con gli Austriaci. Ebbene, secondo me, sono entrambe terapie corrette, se applicate al caso giusto. Non esiste infatti la medicina universale.
    Se andiamo infatti a vedere la causa prima della crisi attuale scopriamo che essa in America e in Europa nasce da una sorgente comune che però si è esplicitata in modo diverso.
    La causa prima si chiama ingordigia.
    Negli USA c'è stata l'ingordigia degli squali di WS, ben supportati dalla FED e dagli ambienti politici, che ha portato certi signori ad accaparrarsi ricchezze inaudite gonfiando con la frode i profitti (finti), prendendosi bonus incredibili e poi lasciando le voragini dietro. La cosa assurda è che da allora la FED ha seguito politiche inflazionistiche beneficiando per prime le banche, ovvero le responsabili prime del disastro attraverso il programma di bail-out; le banche quindi, essendo le prime beneficiarie della moneta fresca di stampa patiranno meno l'inflazione. Bene, se proprio inflazione ci deve essere, meglio che essa parta distribuendo il denaro fresco di stampa alle vittime del disastro che così lo patiranno di meno.
    In questo senso la MMT può funzionare negli USA. Si svaluterà il dollaro? E vabbè, è il prezzo che dovranno pagare. All'americano medio, oggi oberato di debiti, non gliene fregherà nulla, anzi per lui sarà un beneficio. chi pagherà saranno i creditori, ovvero le banche responsabiii del disastro, e il goveerno che non avrà più la forza del dollaro per sostenere la politica imperialista. Ma ovviamente stanno facendo il contrario.
    In Europa la situazione è ben diversa. Qui non è stata l'ingordigia di pochissimi, ma quella di molti, ovvero di tutta quella classe parassita che vive di Stato e che è molto molto ampia.
    Qui ci vuole veramente l'austerità Austriaca ma nei confronti dello Stato e della spesa pubblica. Ovviamente anche qui si sta facendo esattamente il contrario di ciò che si dovrebbe fare, ovvero più tasse per mantenere la spesa pubblica inalterata. Monti non ha tagliato quasi per nulla la spesa, ma ha aumentato le entrate attraverso operazioni che il mai tanto rimpianto Andreotti era bravissimo a fare: aumenti della benzina, bolli, IVA e via discorrendo.
    Così va il mondo, a rovescio.
    A presto per altri commenti, di cui uno di tipo filosofico partendo da Zenone e dal suo paradosso sul pi' veloce Achille e la tartaruga.
    Ciao, Vincenzo

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  2. Vincenzo le nostre "chiacchiere" è ovvio sono piu uno sfogo che una terapia ai mali attuali, il fatto di parlarne almeno qui su questo blog che Jhonny con tanta dovizia tiene aggiornato e ricco di spunti per riflettere, è almeno un modo per dire la nostra, certo la medicina nessuno puo dire di averla di certo però stiamo assistendo ad una involuzione di quella libertà che pensavamo di avere, anzi a mio avviso come da molto tempo sostengo stiamo andando sempre piu verso una dittatura economica che in nome di un bene comune ancora incomprensibile ai miei occhi, ci sta portando alla confisca dei ns beni ad iniziare dal denaro che in pratica non è piu ns visto che Monti vuol mettere il tetto sui prelievi, io penso che questo sia solo il primo passo verso un esproprio vero e proprio dei ns beni, simili leggi se non erro era dai tempi del fascismo che non si vedevano, tutto il resto sono chiacchiere e scuse che una classe politica cerca di trovare per tenere il parco buoi al suo posto, cosa questa che io ritengo non potrà andare avanti ancora per molto.

    Ciao

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  3. Ciao Johnny,
    ti avevo detto che nel prossimo commento avrei avuto un approccio più filosofico partendo dal paradosso di Zenone. Lo ricorderai probabilmente ma, anche a beneficio di chi avesse la ventura di leggermi e non lo ricordasse, qui lo ripeto.
    Il buon Zenone affermava che il pie' veloce Achille mai avrebbe raggiunto la lenta tartaruga perché nel tempo che lui ci metteva per raggiungere la posizione della tartaruga, questa sarebbe, seppur di poco, andata avanti. Poi, quando Achille avesse percorso lo spazio per raggiungere la nuova posizione, nel frattempo la tartaruga si sarebbe mossa di altro o' e così avanti all'infinito. Paradosso che contrastava con l'osservazione empirica. Ma quale mondo ci ha aperto? La comprensione che la somma di infiniti infinitesimi può, in determinate condizioni, produrre una somma finita. Senza questa comprensione non esisterebbero i sistemi automatici di controllo a partire dal più banale, il termostato dello scaldabagno.
    La filosofia, come tutte le scienze umane, si muove spesso per paradossi (un altro e quello di Kant, e dei suoi discepoli, sulle bugie) ed esagerazioni, perché l'uomo non obbedisce a leggi precise, virtuose, ma è anche soggetto al peccato, senza volere dare a questo termine un significato religioso. Se Krugman dice che anche una guerra può essere benefica, sta usando un paradosso. il significato, per me uomo della strada, è che in una situazione difficile l'uomo è capace di trovare soluzioni inaspettate.
    2) Se guardiamo il sistema economico moderno ci accorgiamo che siamo di fronte a due diversi tipi di poblema. Il primo è quello di come produrre più e meglio, l'altro e di come distribuire la ricchezza prodotta. Il capitalismo, la teoria Austriaca ci spiea benissimo la prima parte, ci da le ricette giuste (risparmio, investimento ecc.), ma poco ci dice sulla seconda parte. Un tempo gli uomini dovevano tutti lavorare duramente (nobili a parte) sin da bambini per avere una pura sussistenza. Oggi bastano relativamente poche persone (in Italia credo che svolgano un vero lavoro produttivo non più di un terzo della popolazione) per produrre in abbondanza per tutti.La famiglia è il primo canale redistributivo, a ben pensarci. Il lavoro dei genitori mantiene anche i figli e qualche volta anche i nonni e qualche vecchio zio. Ma andando più sul generale le cose si complicano. Ecco dove è entrato in ballo Keynes che in fondo, più che di produzione, si è occupato di redistribuzione.
    Tra l'altro la redistribuzione è importante anche ai fini della produzione. Mi ricordo che quando avevo appena iniziato a lavorare (multinazionale americana)il mio capo mi disse: " Vedi, tu adesso mi rendi 10, ma io ti sto pagando 11 perché tu senta l'impegno morale a migliorare per darmi 12. Aquel punto io ti darò 13 e così via". Che impegno a migliorare sentono i ragazzzi mal pagati dei call center? Nessuno. Alla fine nella realtà il costo di questa non-qualità lo paga il consumatore che dovrebbe essere il dio-padrone di ogni imprenditore.

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  4. "Ci aggancerà in via definitiva al velivolo che sta precipitando a spirale verso lo schianto e che si chiama Austerità, cioè meno spesa pubblica, cioè deflazione economica, cioè disoccupazione montante,tassi più alti"

    Dove si firma? :)

    PUrtroppo in arrivo un tir di tasse e cartaccia...

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  5. >"Peraltro anche in questo tuo blog il complottismo non manca, vedasi le storie sull'11 settembre. Come dice Umberto Eco i complotti sono troppo complicati per potere riuscire senza problemi. comunque, questa è un'altra storia."

    Io odio lo stato e tutte le sue malefatte. Ma sto preparando un mio articolo ad hoc su questo aspetto.


    ">Tra post e rimandi, si parla di MMT e quindi della disputa con gli Austriaci. Ebbene, secondo me, sono entrambe terapie corrette, se applicate al caso giusto. Non esiste infatti la medicina universale."

    Che non esista la medicina universale siamo d'accordo. Che la medicina Austriaca sia la migliore non v'è dubbio. :)


    ">Bene, se proprio inflazione ci deve essere, meglio che essa parta distribuendo il denaro fresco di stampa alle vittime del disastro che così lo patiranno di meno."

    Non è questa la soluzione, altrimenti i paesi del terzo Mondo starebbero ogni giorno festeggiando con caviale e champagne.


    ">In questo senso la MMT può funzionare negli USA. Si svaluterà il dollaro? E vabbè, è il prezzo che dovranno pagare. All'americano medio, oggi oberato di debiti, non gliene fregherà nulla, anzi per lui sarà un beneficio. chi pagherà saranno i creditori, ovvero le banche responsabiii del disastro, e il goveerno che non avrà più la forza del dollaro per sostenere la politica imperialista."

    Se vuoi far davvero pagare le banche, bisogna lasciarle fallire e non salvarle più; così come quelle entità salvate dal TARP (Fannie & Freddie, AIG, ecc.). Fornirgli denaro gratis non è la soluzione.

    La perdita del potere d'acquisto del dollaro influenza anche chi non c'entra niente con il casino imbastito dai pochi (Greenspan in prima fila).

    Comunque mi sono deciso a proporre (il tempo di tradurlo) un articolo sulla MMT, perché mi accorgo ora di non averne presentato nessuno finora.


    ">In Europa la situazione è ben diversa. Qui non è stata l'ingordigia di pochissimi, ma quella di molti, ovvero di tutta quella classe parassita che vive di Stato e che è molto molto ampia."

    Piuttosto corretto. A dimostrazione del fatto, infatti, che le scorciatoie e le vie facili ed indolori non esistono. L’enorme debito pubblico italiano è frutto di decenni di spesa pubblica fuori controllo, in cui una buona fetta della popolazione italiana è riuscita a vivere sulle spalle di tutti gli altri.

    Se il debito va ripagato allora non bisogna ricorrere a trucchi (monetizzazione) ne affidarsi alla ricette magiche di apprendisti stregoni che offrono la formula della pietra filosofale. L’unica via è quella lunga e difficile, che passa attraverso il taglio della spesa, l’espulsione delle clientele parassitarie ed il ridimensionamento del ruolo dello Stato.

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  6. ">[...]anzi a mio avviso come da molto tempo sostengo stiamo andando sempre piu verso una dittatura economica che in nome di un bene comune ancora incomprensibile ai miei occhi, ci sta portando alla confisca dei ns beni ad iniziare dal denaro che in pratica non è piu ns visto che Monti vuol mettere il tetto sui prelievi"

    Ovviamente, i maiali sono più uguali degli altri.

    Quest'ennesima porcata farà da sveglia alle pecore? Io dico che pascoleranno un pò per le strade e poi si allineeranno per la tosatura.


    ">PUrtroppo in arrivo un tir di tasse e cartaccia..."

    Lo zio Mario avrà cura del suo gregge. Alla fine si ubriacherà come le zio Ben.

    Ma il giorno dopo non ci sarà il mal di testa, bensì esploderanno direttamente le cervella; il risultato sarà un un affresco grottesco che ricorderemo a lungo...

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  7. Buona sera Asmy,
    hai ragione sullo sfigi, che comunque è importante. Gli indignados, quelli che salgono sulle ciminiere stanno segnalando lo stesso problema. Purtroppo loro sono facilmente manovrabili per scopi opposti a ciò per cui protestano perché non habbo conoscenza dei meccanismi economici. Sofforno perché lo Stato è pervasivo e, manovrati, finiscono per chiedere l'intervento dello Stato aumentandone la pervasività.
    Chi sa comprendere come stanno le cose dovrebbe uscire dai ristretti circoli di inziati anche adattando le proprie idee a contesti che non sono quelli "ideali" dei manuali. Così, forse, eviteremo di farci rapinare perché non basta gridare al ladro al ladro ma anche difendersi attivamente.
    Un saluto da Vincenzo

    RispondiElimina
  8. Quest'ennesima porcata farà da sveglia alle pecore? Io dico che pascoleranno un pò per le strade e poi si allineeranno per la tosatura.


    sulla tosatura ho qualche dubbio ..... per tosare ci deve essere la lana e a me pare che sia finita hehehehehe

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  9. Carissimo Francesco,
    attenzione a criticare gli altri.
    Non sono un fan di Paolo Barnard, nè sono il suo avvocato. Ma forse lui ha applicato semplicemente il proverbio "A vederci male ci si azzecca".
    Cioè a Gennaio 2015, dopo oltre 3 anni, la situazione delle previsioni di Barnard-Corvo del malaugurio sono :
    - meno spesa pubblica (AZZECCATA : basta che vai a chiederlo a qualunque Sindaco),
    - deflazione economica (AZZECCATA : infatti Draghi vuole fare il QE)
    - disoccupazione montante (tristemente AZZECCATA),
    - debito pubblico che aumenta (AZZECCATA ANCHE QUESTA)
    - tassi sui nostri titoli che saranno sempre più alti (SBAGLIATA, ma di poco, anzi, per quanto ancora ??)

    QUATTRO SU CINQUE : Tasso di "azzeccamento" del 80% !!!!!!!
    ADESSO, ADESSO, voglio vedere se hai il CORAGGIO, di farci vedere le tue previsioni scritte nello stesso periodo, per vedere la tua PERCENTUALE DI.... "Azzeccamento".
    ;-)

    Ehi, stiamo aspettando, eh.

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    1. Salve signor Del Prà.

      Sebbene Barnard abbia detto alcune cose, bisogna capire su quali base le abbia dette. Io so quali sono le basi e più volte ho riportato su queste pagine la loro fragilità, ma vorrei analizzare con lei i vari punti che ha sollevato.

      1) Innanzitutto parliamo di spesa pubblica. Qual è la prova che la spesa pubblica è diminuita? Consultando il sito della Commissione Europea degli Affari Economici e Finanziari può notare che nell'ultimo anno la spesa pubblica è aumentata piuttosto che diminuire. Non solo ma consultando anche l'ultima nota di aggiornamento del DEF italiano, noterà che la spesa è passata da €827.175 milioni nel 2013 a €835.281 milioni nel 2014. Quello che è stato fatto, in verità, è stato scambiare le priorità di spesa dello stato. Scopriamo, quindi, che la priorità dello stato non è affatto il cosiddetto "bene comune" come tanto decantano gli statalisti e i sostenitori della MMT che vorrebbero mettere le mani su tale apparato.

      2) Sulla deflazione la invito a pazientare e ad attendere lunedì dove pubblicherò un articolo ad hoc sull'argomento.

      3) Sul debito pubblico che aumenta. Mi perdoni signor Del Prà, ma ricordo molto bene quando Barnard scrisse nel suo saggio Il Più Grande Crimine testuali parole: «[...] E di conseguenza se il governo in questione spende acquistando più di quanto incassa, cioè se versa più denaro al netto fra i cittadini di quanto gliene tolga con le tasse (se spende a deficit), questo arricchisce la società. Cosa avete appena letto? Avete letto proprio che il governo a moneta sovrana che spende a deficit, cioè che spende a debito, crea ricchezza nella comunità. Ecco dimostrato che il debito cosiddetto pubblico non è affatto il debito dei cittadini, anzi, il contrario. Si può infatti affermare che esso è ciò che noi cittadini intaschiamo, non ciò che noi cittadini dobbiamo a qualcuno.»

      Secondo le sue parole, quindi, un maggiore debito pubblico avrebbe dovuto portare prosperità. Invece è accaduto il contrario.

      4) Sulla disoccupazione. Barnard ha potuto "predire" una disoccupazione alta perchè secondo lui lo stato non sta spendendo a deficit quel tanto che basta per portare la piena occupazione per tutti. Sempre citando dal suo saggio: «[...] Se capiamo come funzionano i sistemi monetari, se comprendiamo che il denaro è solo impulsi elettronici o carte straccia inventati dal Tesoro e dalla BC, allora possiamo dire: il governo a moneta sovrana può inventasi tutti gli impulsi elettronici che vuole, con essi può pagare tutti gli stipendi che vuole, comprare tutto ciò che vuole. Possiamo avere la piena occupazione, il business può vendergli tutto ciò che deve vendere se il governo vuole comprarglielo. Può il governo permettersi queste spese? Certo, perché il governo non esaurirà mai gli impulsi elettronici, dunque non farà mai bancarotta; preme un bottone e gli stipendi appaiono sui computer delle banche. L’unico limite è l’inflazione, ma se il governo spende per aumentare la produttività nel settore privato, allora l’inflazione non è più un problema”.»

      L'Argentina ha seguito esattamente questa "ricetta". E' al fallimento. Il Giappone sta seguendo esattamente questa "ricetta". Sta fallendo.

      5) Sui tassi di interesse. Infatti il rendimento ridicolo del decennale italiano è fasullo poiché impostato artificialmente da un mercato drogato dal credito a buon mercato. Quella dei titoli italiani è una bolla (così come quella negl ialtri rendimenti della periferia dell'euro).

      Elimina
    2. Carissimo Francesco, grazie per la cortese risposta
      Concedimi comunque di tifare per una "teoria economica" esotica, priva di debiti e di banche : quella dell'isola di Guernsey del 1820.

      PS : "Signor Dal Prà " però.... è eccessivo !

      Elimina
    3. Capisco il suo punto di vista. Spero non si risentirà se anche io offra il mio sull'isola di Guernsey, dato che ho più volte sentito ripetermi come fosse auspicabile un'utopia del genere. :)

      Immaginiamo che Renzi venga proclamato governatore d'Italia sotto il volere del re di Bruxelles. Viene abolito completamente lo stato italiano così come lo conosciamo. Tutto: Parlamento, autorità locali, esercito, anche gli ospedali che diventeranno ospedali di carità. I prezzi e i salari vengono fissati per legge; orari e condizioni di lavoro sancite dal governatore. Lavoro forzato: se te lo offrono, qualsiasi sia, non lo si può rifiutare. Frontiere chiuse: occorre il permesso del governatore per emigrare o per spostarsi. Non solo, ma l'esercito del governatore pattuglia le strade e la sera c'è il coprifuoco. E, cosa più importante, emissione di moneta a tempo con una data di scadenza: dopo quella data i soldi non valgono più e prima non possono essere convertiti in altra valuta (o oro), e sono l'unico corso legale permesso (usi lo yuan e vai in galera, baratti e vai in galera).

      Questo fu Guernsey dal 1822 al 1836. Il Governatore era come un "dio in terra" in quelle isole dimenticate dal Signore. Anche nella Russia comunista stampavano "senza creare inflazione". Quando la desiderabilità di un bene viene imposta in modo artificiale, è chiaro che l'asset in questione (nel nostro caso il denaro) non può essere rifiutato liberamente. La risposta alla perdita di valore di una moneta a causa dell'inflazione è un completo controllo sociale che imponga agli individui di accettare una determinata forma di denaro ad un valore imposto. A Guernsey non potevano permettersela una rivoluzione in stile USA: bastava una nave da guerra inviata da un qualche porto inglese per macellarli tutti.

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  10. Carissimo Francesco,
    la storia che tu racconti di Guensey è la storia triste di una dittatura.
    Ma in rete si trovano storie molto diverse, come questa traduzione, che ha delle sfumature di democrazia e liberta repressa (causa banchieri) :
    http://dmonax.blogspot.it/2009/12/guernsey-e-la-sovranita-monetaria.html

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