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di Gary North
Conclusione: l'Europa è in cattive condizioni. Questa è la valutazione dell'hedge fund manager Kyle Bass. L'ha dichiarato in un'intervista travolgente sulla rete televisiva della BBC. Ecco il segmento.
Ha esposto due punti cruciali – punti che gli investitori del mercato azionario stanno ignorando. In primo luogo, nel corso degli ultimi nove anni, c'è stato un aumento del debito mondiale da $80 biliardi a $210 biliardi. Questi numeri sono da capogiro. Il debito globale negli ultimi nove anni è cresciuto del 12% l'anno, mentre il PIL è cresciuto del 4% l'anno.
Mentre non ha verbalmente precisato la conclusione a causa dell'intervistatrice, è questa: quando il credito cresce del 12% l'anno al fine di produrre il 4% di crescita del PIL, ad un certo punto non ci sarà PIL sufficiente per fornire credito sufficiente.
E' tempo di citare ancora una volta l'economista Herb Stein: "Quando qualcosa non può andare avanti all'infinito, tende a fermarsi."
Bass ha esposto una grande metafora: i PIIGS sono "salpati verso una zona di insolvenza".
In secondo luogo, ha spiegato, sarà ridotto il valore contabile dei debiti sovrani in Europa. Non c'è altra soluzione.
La testa vuota dell'intervistatrice con l'accento di Oxbridge sembrava che fosse la parodia di Emma Thompson. L'ha sfidato. Che dire della Germania? E' possibile che la Germania possa continuare a finanziare i "vicini del sud" Europa? La Germania ha "capacità di guadagno". (Nota: ciò significa i contribuenti Tedeschi.)
Bass ha risposto immediatamente. In primo luogo, la corte Tedesca ha stabilito che qualsiasi ulteriore salvataggio sarà incostituzionale. In secondo luogo, la Grecia – e, di conseguenza, gli altri "vicini del sud" – spenderà ogni euro che prende in prestito dalla Germania e poi tornerà per chiederne di più, minacciando un default se le sue richieste non saranno soddisfatte – esattamente ciò che ha fatto finora. Ciò andrà avanti fino a quando non avrà ha luogo la riduzione contabile, il che accadrà.
Ci sono due modi per guardare a questo: il modo di Bass e il modo Bass-ackwards. La testa vuota ha scelto il secondo.
Egli trae conclusioni dai numeri. Nessuno nei media mainstream e nel mondo dei fondi di investimento tradizionali pare disposto a farlo. Parlano ed investono come se il processo potesse andare avanti all'infinito. I debiti non devono essere rimborsati. Questo è un antico dogma Keynesiano che risale al New Deal. "Lo dobbiamo a noi stessi." Al contrario, debitori specifici sono in debito con creditori specifici. Ad un certo punto, i debitori specifici andranno in default, lasciando i creditori specifici con perdite enormi.
Quanto enormi?
TRE BILIARDI DI EURO
Charles Hugh Smith è d'accordo con Bass. Dice che ci dovrà essere una riduzione del valore contabile. Con il termine "riduzione del valore contabile" egli intende liquidazione. Stima le perdite a tre biliardi di euro.
Qualcuno dovrà incassare il colpo. Il grande dibattito politico in Europa oggi è chi incasserà questo colpo, e quanto presto.
Saranno gli investitori. Ma, per prevenire il giorno della resa dei conti, i politici Europei pretendono che i governi del Nord Europa superficialmente solventi possano utilizzare le linee di credito dei contribuenti al fine di prendere in prestito più soldi dai creditori per darli ai governi PIIGS, in modo che possano continuare a
- ritardare le reali misure di austerità, cioè, licenziamenti in massa di dipendenti pubblici e tagli massicci nei pagamenti del welfare, e
- effettuare i pagamenti per quelo che devono agli investitori, principalmente le banche.
Smith ammette che tre biliardi di euro sia una supposizione. Nessuno sa quanto debito sovrano tossico ci sia, quindi dobbiamo cominciare da qualche parte. In un mondo con $210 biliardi di debito, la sua stima mi sembra ragionevole.
Cominciamo con il fatto che sta alla base di tutto questo debito inesigibile, rischioso, tossico: ogni euro di debito è l'asset di qualcun altro. Cancellate il debito e spazzerete via l'asset. Ecco perché non c'è la volontà di accettare la riduzione del valore contabile del debito: da qualche parte qualcuno deve sciropparsi 3 biliardi di euro di perdite.
Questa è la fonte dell'attuale politica Europea del "calcio al barattolo", o più precisamente, "calciare il barattolo con comunicati stampa e vertici." Se ci fosse stata una soluzione senza dolore, sarebbe stata implementata tempo fa.
Non c'è modo che l'Europa possa "crescere in modo da liberarsi da questo debito". Quanta "crescita" dell'eurozona è stata il risultato di investimenti improduttivi rampanti e prestiti rischiosi? Più di qualcuno osa ammetterlo. Non ci vorrà l'austerità per mandare in crash l'economia dell'eurolandia, tutti quello che ci vorrà è chiudere il rubinetto del debito.
L'Europa sta affrontando il problema che Bass ha sollevato quando ha parlato della crescita del credito al 12% l'anno e della crescita del PIL al 4% l'anno. Non c'è modo di crescere per uscire da questa situazione. Questo non è solo il problema dell'Europa. E' il problema del mondo. Ma l'Europa lo sta affrontando adesso perché i debiti sono in scadenza oggi. Devono essere rinegoziati. I creditori devono accettare di ri-prestare. Ma perché dovrebbero?
L'Establishment mondiale del capitalismo clientelare parla di "ristrutturazione" del debito. Cosa significa? Smith non risparmia i pugni.
"Ristrutturazione" è una parola in codice per svalutazioni. Lasciatemi "ristrutturare" il bond che avete acquistato ad un rendimento cedolare del 4%. Ora otterrete il 2%, e vi piacerà. Bang, il vostro bond ha appena perso metà del suo valore di mercato, ma ognuno lo mantiene sui libri al valore pieno. Piacevole, fino a quando non lo dovete vendere per fare cassa. Oops, l'euro è calato di valore, così ha perso più del 50%.
Le banche mantengono gli asset sui libri al loro valore nominale. Il valore sottostante è calato di almeno il 50% per i bond Greci. Gli esperti Europei lo ammettono. (Perché il debito abbia un valore così elevato è al di là della mia comprensione.) I Greci andranno in default, in un modo o nell'altro.
Chi incasserà il colpo? Smith scrive: "C'è una verità fondamentale che tutti devono capire: ciò che il governo spende, la gente lo pagherà prima o poi, sia in tasse o in inflazione o per il default dei loro debiti." Questa è la realtà. Ma non è abbastanza precisa.
CHI E' LA GENTE?
Se ci sarà iperinflazione – inflazione nei prezzi superiore al 30% l'anno per un decennio o più – la gente che incasserà il colpo sarà quasi tutta all'interno della zona valutaria dell'euro. Ci saranno difficoltà quasi universali.
D'altra parte, se l'inflazione monetaria cessa per più di pochi mesi, ci sarà una depressione. Le grandi banche falliranno. I loro depositanti perderanno tutto. L'offerta di denaro si ridurrà. Sarà un 1930-38 ancora una volta.
I banchieri centrali non permetteranno che accada una cosa simile. La Banca Centrale Europea cercherà di camminare sul filo del rasoio, così come hanno fatto le banche centrali nazionali in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. La BCE porterà avanti politiche di boom-bust, rifiutando di arrendersi ad una Grande Depressione o ad una iperinflazione.
Ma come può camminare su questo filo del rasoio? Le perdite saranno enormi per le grandi banche. I politici cercheranno di trasferire il costo del salvataggio delle banche Europee alla Germania. Ma i debiti sono troppo grandi.
I politici cercheranno di fare ciò che l'intervistatrice della BBC ha suggerito: spingere il Nord Europa a finanziare una serie infinita di prestiti ai PIIGS. Questa è la saggezza standard. Ma i numeri sono troppo grandi.
Allora che cosa succederà? L'Europa adotterà la soluzione Americana. La BCE non permetterà alle grandi banche di andare in default. Inflazionerà per acquistare gli asset tossici oppure acquisterà i bond dei governi, in modo che possano effettuare i pagamenti. Poi questi banchieri metteranno questo denaro in riserve in eccesso. I nuovi prestiti alle imprese cesseranno. L'Occidente andrà in recessione permanente o in una stasi di non-crescita. I governi assorbiranno una percentuale sempre maggiore di capitale della regione: vendite di bond. Le imprese private non saranno in grado di prendere in prestito a tassi bassi. Lo sviluppo del capitale cesserà.
L'Europa è più dipendente dai finanziamenti bancari di quanto lo siano gli Stati Uniti. L'Europa è quindi diretta verso un lungo periodo di crescita molto bassa oppure recessione. I governi succhieranno il credito perché devono mantenere in vita il sistema dei pagamenti. Alle banche non sarà consentito collassare. Né lo sarà all'offerta di denaro.
La BCE non vuole iperinflazione o una Grande Depressione. L'alternativa è un trasferimento a lungo termine di capitali ai PIIGS. Gli stati assorbiranno i risparmi della regione.
AZZARDO MORALE
Smith descrive ciò che è stato fatto agli elettori dai banchieri per mezzo dei politici. Non c'è nulla di nuovo qui. Risale alla descrizione di "azzardo morale" di Walter Bagehot verso la metà del XIX secolo.
Coloro che hanno fatto scommesse rischiose hanno deviato il rischio sugli altri: i contribuenti o le persone in generale che posseggono la valuta. I guadagni da queste scommesse sono privati, e li mantengono loro, ma tutte le perdite sono distribuite al pubblico attraverso i salvataggi governativi o la stampa di denaro. I primi trasferiscono le perdite ai contribuenti, e i secondi spostano le perdite a tutti coloro che posseggono la valuta che viene svalutata.
Ciò ha funzionato perché non tutti i conti dei governi sono scaduti. I rinnovamenti sono stati sequenziali. I grandi stati debitori – Spagna e Italia – non hanno ancora raggiunto il bordo del baratro che la Grecia sta fissando. Ma ci si stanno avvicinando.
Smith parla dei vincitori e dei perdenti in tutto questo.
Non solo il rischio è stato rifilato a zucconi ignari, i rendimenti sono stati concentrati nelle mani di pochi che controllano le grandi scommesse. Questa è la configurazione ideale per i guadagni stupendi ed il rischio zero che caratterizzano il capitalismo clientelare: fare grandi scommesse con leva finanziaria e denaro preso in prestito, e rastrellare gli enormi profitti. Poi, quando le scommesse vanno a rotoli, richiedere un salvataggio da parte dello Stato Centrale, della BCE, della FED, ecc., che socializza subito le perdite e le distribuisce a tutta la popolazione di contribuenti o possessori di valuta.
Smith dice che l'unica cosa che può fermare ciò è la ribellione dei nuovi servi: gli elettori.
Funziona perfettamente fino a quando i servi-debitori non si ribellano. I politici dell'UE stanno mendicando di avviare la stampante, in quanto è l'unico modo con cui possano mantenere il loro potere di fronte alla rivolta dei servi-debitori. Ma come minimo un popolo di servi-erariali (Germania) si ribellerà contro il risucchio di tutte le perdite attraverso una massiccia riduzione del potere d'acquisto.
Ma i servi-debitori non lo comprendono. Non possono fermare i loro governi. Non sono uniti contro i salvataggi. Ogni nuovo governo persegue sulla stessa strada.
Caratteristico è il movimento "Occupy Wall Street". Sono per lo più socialisti e statalisti a favore del welfare. Vogliono una maggiore regolamentazione e tasse più alte per i ricchi – un New Deal esteso. Questo programma non ha ridotto le disuguaglianze sin dal 1933. I manifestanti non stanno manifestando davanti le sedi regionali della Federal Reserve. Non hanno ancora capito come il sistema bancario centrale sia al centro dell'economia, e lo è stato negli Stati Uniti fin da quando ha aperto i battenti nel 1914.
Smith offre una soluzione.
Coloro che hanno fatto le scommesse devono giustamente perdere tutto – sì, tutto spazzato via. Se il rischio e il rendimento sono in realtà legati causalmente, allora questo è l'unico risultato per una grande scommessa che è andata a rotoli: quelli che hanno piazzato le puntate dovrebbero essere spazzati via. Ciò include i money manager, i pezzi grossi delle banche, i guru dei bond, e tutti coloro che stupidamente hanno comprato tutto questo debito senza indagarne i rischi.
Ma ciò significa le grandi banche. Se chiudono i battenti, l'intero sistema monetario andrebbe in una deflazione di massa – dapprima di denaro, poi di prezzi. Il mondo tornerebbe al 1930-33. Non c'è alcun modo per evitarlo, secondo i Keynesiani, i monetaristi, i supply-sider, e anche gli Austriaci. Qui è dove c'è un accordo universale. Se le grandi banche vanno a gambe all'aria, ci sarà poi il ritorno della Grande Depressione. Poi andranno a gambe all'aria anche i governi che hanno salvato i PIIGS.
Gli Austriaci raccomandare ciò per tornare ad un prezzo del capitale vero. Tutte le altre scuole di opinione economica vogliono evitarlo attraverso l'inflazione della banca centrale. Gli Austriaci dicono "lasciare che i babbei falliscano". Poi la ripresa potrà avere inizio. Prima il dolore, poi la gioia: come una donna durante il parto. Politicamente, questo è un lavoro di marketing impossibile. Non sarà permesso che accada. I governi salveranno le grandi banche. Stipuleranno prestiti per farlo. Se ciò richiede una violazione dei trattati Europei, o i trattati verranno modificati dai parlamenti o altrimenti saranno ignorati.
Questo è l'azzardo morale in azione. E non cambia mai in linea di principio. I numeri diventano semplicemente più grandi. L'interdipendenza economica diventa più grande. La divisione del lavoro è estesa. Il sistema si baserà sempre di più sulla moneta fiat e sugli inganni contabili.
QUALE FIREWALL?
Smith presume che ci sarà una sorta di firewall per i banchieri e gli elettori. Le perdite dovrebbero essere contenute.
Chi non dovrebbe sciropparsi le perdite sono coloro che non hanno da guadagnare: i contribuenti ed i possessori della valuta. Per ripetere: il fatto più fondamentale di tutto questo debito inesigibile, rischioso, tossico è che ogni euro di debito è l'asset di qualcun altro. Cancellate il debito e spazzerete via l'asset.
Questo significa che il patrimonio delle grandi banche e delle banche più indebitate sarà spazzato via. Poi le banche saranno spazzate via. Falliranno. Questo significa un fallimento al cuore dell'economia Europea. Il crash si diffonderà in tutto il mondo. Non vi è alcun firewall se non quello del denaro fiat.
Non vi è alcun modo per evitare i 3 miliardi di perdite. L'unica domanda è chi dovrebbe assorbire tali perdite: quelli che hanno guadagnato, o gli idioti innocenti il cui unico crimine era quello di essere un contribuente o possessore di euro? Se c'è una giustizia (o Capitalismo classico) seppur minima in Eurolandia, allora coloro che hanno fatto le scommesse ed investito capitale nelle scommesse per raccogliere un ricavo sono quelli che dovrebbero assorbire le perdite.
Tutto vero. Ma le masse hanno il loro denaro nelle banche commerciali, nei fondi pensione, e nelle case ipotecate. La deflazione monetaria le impoverirà. Le masse sono intrappolate, in un modo o nell'altro.
Egli dice: "La vita andrà avanti, se le banche saranno spazzate via e verranno chiuse, i fondi pensione e le compagnie di assicurazione si faranno carico delle perdite, ecc." In un mondo con una divisione del lavoro estesa, che è anche un mondo regolato dall'alto dai burocrati, se davvero le grandi banche andranno a gambe all'aria, la vita non potrebbe andare avanti per milioni di persone. La divisione del lavoro dipende dall'economia monetaria. L'economia monetaria ha una leva di 40 a 1. Cosa succede se l'offerta di denaro si riduce di (diciamo) un fattore di 40? Questa è la maledizione dell'azzardo morale.
Smith trae una conclusione.
Se coloro che hanno fatto le scommesse per il loro tornaconto privato non sono costretti ad assorbire il rischio, allora noi non viviamo in una democrazia o nel capitalismo, viviamo in una tirannia finanziaria fascista.
Ma è esattamente così che viviamo. Questo è stato il mio punto sin dal Febbraio 2009.
CONCLUSIONE
Il gioco europeo del calcio al barattolo continuerà. La migliore sintesi di ciò che accadrà è stata fatta da un operaio del governo Spagnolo Domenica 20 Novembre, il giorno delle elezioni nazionali. I socialisti sono stati buttati fuori a calci. Ha detto questo: "Possiamo scegliere la salsa in cui verremo cucinati, ma saremo cucinati lo stesso."
Tutto il mondo è nello stesso calderone. Possiamo scegliere la salsa.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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