Bibliografia

martedì 8 novembre 2011

Servire e Proteggere — lo Stato

Lo stato ha l'esclusiva della violenza. Solo se si lavora per lo stato, si ha tale esclusiva ed in più il potere di vita o di morte sui sudditi. Diversamente dalla propaganda statale, se ci fosse diritto all'autodifesa la società non finirebbe domani in un bagno di sangue. La società come la conosciamo ora, in cui qualcuno ha il monopolio della violenza ed il potere di vita e di morte sugli altri solo perché è la banda più potente, non potrebbe continuare ad esistere: sarebbero i primi ad essere falcidiati, visto che sono dei ladri e degli assassini che dietro al paravento della propaganda perpetuano indisturbati le loro nefandezze. Non c'è bisogno di viaggiare con la fantasia ed evocare società tribali, la cosa è chiara: l'autodifesa non è consentita per difenderci da chi ci attacca tutti i momenti, perché altrimenti ci difenderemo dal nostro assalitore, e cioè la stessa entità che ha decretato illegale (sotto la dottrina della banda più forte) l'autodifesa. Allora è meglio avere due pistole, una per difendersi dai malintenzionati e l'altra per difendersi dalle istituzioni democratiche.
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di Wendy McElroy


Il mese scorso, un tribunale sui diritti internazionali ha schiaffeggiato l'America in bella vista per aver sentenziato di non possedere alcuna validità giuridica. La Commissione Inter-Americana sui Diritti Umani ha esposto che Jessica Lenahan avrebbe potuto citare in giudizio il dipartimento di polizia di Castle Rock, Colorado, per il suo rifiuto nel 1999 di far rispettare un ordine restrittivo contro il suo ex-marito. I tribunali Americani avevano respinto il suo caso.

La scoperta del tribunale ha riacceso la discussione di una tragedia vecchia di un decennio. Ma il problema sta per essere accantonato come una denuncia sulle violenze domestiche in America. Si tratta più precisamente di un esempio di estremo scollamento tra il pubblico e la polizia quando si tratta di prevenire la violenza. Il popolo grida: "E' il tuo lavoro!" La risposta della polizia: "Ditelo al giudice." E i giudici Americani hanno costantemente decretato che la polizia non ha alcun l'obbligo di proteggervi.

La sentenza del tribunale rivela una confusione comune sullo scopo delle forze dell'ordine in America. Lenahan sostiene che la polizia ha l'obbligo legale di proteggerla dalla violenza e quindi non ha adempiuto al loro dovere. In realtà, la protezione delle persone non è la missione delle forze dell'ordine. Il loro scopo è far rispettare la legge, amministrare la volontà dello Stato.

Da dove veniva questa visione quasi-schizofrenica del far rispettare la legge? Il caso Lenahan offre una certa delucidazione.



Retroscena del Caso

Il 22 giugno 1999, il marito allontanato ed il padre di Simon Gonzales rapirono le sue tre giovani figlie, nonostante fosse attivo un ordine restrittivo contro di lui. Disperata, sua moglie Jessica (allora in Gonzales) telefonò alla polizia per sette volte e andò alla stazione di polizia, per chiedere aiuto. Anche se esisteva un ordine restrittivo ed era stato violato, la polizia rifiutò di prestarle attenzione, credendo che Simon fosse non-violento. Dopo 24 ore, i cadaveri delle tre ragazze furono trovati nel retro del suo pick-up e Simon fu ucciso in una sparatoria con la polizia.

Jessica presentò una querela da $30 milioni contro la città di Castle Rock, accusando la polizia di aver violato il suo 14° Emendamento. Si legge, in parte, nella clausola del Giusto Processo dell'Emendamento:

Nessuno Stato può eseguire o far rispettare qualsiasi legge che possa abbreviare i privilegi o le immunità dei cittadini degli Stati Uniti; né qualsiasi Stato può privare qualsiasi persona della vita, della libertà o della proprietà, senza un giusto processo di legge; né può negare a qualsiasi persona all'interno della sua giurisdizione l'eguale protezione delle leggi.

In sostanza, Jessica ha sostenuto che il rifiuto del dipartimento di polizia di far rispettare un ordine restrittivo violò un diritto Costituzionale alla protezione.

Il caso finì alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Il 27 Giugno 2005, la Corte Suprema respinse il caso Castle Rock v. Gonzales sulla base del fatto che non esisteva alcun diritto costituzionale di protezione della polizia.

Dalla legge del Colorado, la polizia ha l'obbligo di "utilizzare ogni mezzo ragionevole per far rispettare un ordine di protezione". Tuttavia, la Corte Suprema ha sentenziato contro la legge dello Stato. La maggioranza ha ritenuto che

La legge del Colorado non ha creato un diritto personale per l'applicazione degli ordini di restizione. Non sembra che la legge statale abbia veramente reso tale applicazione obbligatoria. Una consolidata tradizione di discrezionalità della polizia è a lungo convissuta con statuti d'arresto apparentemente obbligatori.

Così, il cuore del caso Castle Rock v. Gonzales è una controversia: polizia contro le persone. La polizia esiste per proteggervi? La risposta evidente è no. Dalla sentenza del 1856 della Corte Suprema degli Stati Uniti in South v. Maryland fino a quella di Castle Rock, i tribunali hanno stabilito che "non esiste un diritto Costituzionale per essere protetti dallo Stato quando si può essere uccisi da criminali o pazzi" (Bowers v. DeVito, 1982).



Qual'è, Quindi, lo Scopo della Polizia?

Il sistema legale Americano è radicato nel diritto consuetudinario Inglese e il poliziotto Americano moderno si rifà agli sceriffi Inglesi, che erano pagati dal governo, non dalla comunità. Lo scopo principale dello sceriffo era di applicare quelle che venivano chiamate "decisioni del governo". Mantenere l'ordine pubblico era anche una preoccupazione, ma "ordine" era definito dal governo.

L'Inghilterra di fine 18° secolo è il periodo specifico della storia in cui si radica la moderna forza di polizia Americana. L'Inghilterra allora si stava sviluppando in un moderno stato-nazione e molte delle istituzioni che conosciamo oggi erano in fase di lancio. Una delle prime "leggi della polizia" è stata suggerita nel 1785 dal primo ministro William Pitt il Giovane. Avrebbe stabilito una forza di polizia con giurisdizione su Londra finanziata dalle tasse; il disegno di legge fu sconfitto. Ma nel 1786, gli Inglesi istituirono una forza di polizia centralizzata a Dublino, in Irlanda, finanziata dai municipi, con lo scopo esplicito di annullare il "disordine". Sulla scia della rivolta del 1799 in Irlanda, le forze di polizia furono ulteriormente rafforzate e centralizzate.

In questa come in altre misure sociali, l'Irlanda agì come un banco di prova per quello che sarebbe poi diventata la politica in Inghilterra. Ad esempio, gli Inglesi imposero in Irlanda ospedali sostenuti dallo stato molto prima che comparissero in Gran Bretagna. La creazione di una forza di polizia moderna in Irlanda fu completata nel 1814 con Robert Peel, segretario capo del Lord Lieutenant of Ireland, che stabiliva la Peace Preservation Police. Peel spiegò che la polizia era una "forza paramilitare" — cioè, era militare sia nell'organizzazione che nella formazione. Fedele al proprio nome, lo scopo della polizia era quello di preservare la pace contro gli elementi di disturbo — cioè, contro ribelli Irlandesi.

Nel suo saggio "'Call the COPS' — But Not the Police: Voluntaryism and Protective Agencies in Historical Perspective," il libertario Carl Watner ha descritto l'Inghilterra mentre diventava "più ricettiva" all'idea della forza di polizia moderna

in modo che nel 1829, Peel — ora Ministro degli Interni dell'Inghilterra — fosse riuscito a convincere il Parlamento ad accettare la sua proposta di un'unica polizia a Londra controllata dal governo; la nuova Metropolitan Police [era] ... un domatore, una versione anglicizzata della polizia che aveva stabilito in precedenza in Irlanda. [Scarica il PDF]

Cosa cambiò dal 1785? Almeno due pesanti fattori. Nel suo libro Police and Protest in England and Ireland 1780–1850 (1988), Stanley H. Palmer ha descritto uno di questi fattori:

[L'] esperienza dell'organizzazione e del reclutamento della polizia Irlandese senza dubbio informò l'élite politica Inglese della fattibilità della polizia, della sua utilità nei momenti di disordine, dei vantaggi della professionalità della disciplina. (p. 376)

Nel loro libro Criminal justice: an introduction to philosophies, theories and practice (2004), Ian Marsh, John Cochrane, e Gaynor Melville hanno descritto un secondo fattore:

Perché la forza di polizia moderna emerse in quel momento — agli inizi del 19° secolo? Fino ad allora la minaccia alla libertà individuale era stata usata come un argomento contro un corpo di polizia organizzato. Tuttavia, l'avvento del capitalismo industriale condusse ad un gran numero di lavoratori poveri — disoccupati o male occupati — che si spostavano nei centri urbani in espansione. Questo, insieme alla crescita della popolazione generale, ha portato ad una paura ... di "classi pericolose". (p.135)

In breve, le radici della forza di polizia moderna, in Inghilterra, come in Irlanda, provenivano da un bisogno percepito di controllo sociale.

Come in Inghilterra, così anche in America. Il modello Peel fu largamente adottato dalle città Americane durante il 19° secolo. Come Carl Watner evidenziò:

Uno dei temi dominanti nella storia della polizia degli Stati Uniti è stata la lotta per quale fazione politica avrebbe avuto il controllo della polizia. In base alla Costituzione degli Stati Uniti, il potere sulla polizia non era una responsabilità federale, ma piuttosto un obbligo di uno Stato, di una contea, o dei governi locali. Dal momento che il controllo della polizia era una responsabilità locale, doveva oscillare "tra le autorità elettive della città o dello stato. Così, l'abbraccio tra la polizia e la politica negli Stati Uniti è stato talmente stretto come in nessun altro luogo".

Così, la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti su Castle Rock non avrebbe dovuto sorprendere nessuno. Se la corte avesse ritenuto che gli ordini restrittivi fossero diritti costituzionali alla protezione, allora l'obiettivo fondamentale delle forze dell'ordine Americane si sposterebbe dal servizio per la legge verso il servizio agli individui. Inoltre, un tale precedente avrebbe rilasciato una valanga paralizzante di azioni legali contro i dipartimenti di polizia. Ciò avrebbe potuto cambiare la "descrizione del lavoro" delle forze dell'ordine in America.



Un Punto di Vista Concorrente Unicamente Americano

Perchè gli americani continuano a credere che i poliziotti siano lì per proteggerli?

Una ragione: a differenza di molte nazioni, l'America ha precedenti storici per questa fiducia. Si chiama il Vecchio West. Come Terry L. Anderson e P.J. Hill hanno spiegato nel loro saggio "An American Experiment in Anarcho-Capitalism: The Not So Wild, Wild West", l'immagine dello sceriffo della città del West, che è incarnato da Marshall Dillon, fa parte di una forza di polizia privata che proteggeva le persone e la proprietà. Hanno scritto:

Il West durante questo periodo è spesso percepito come un luogo di grande caos, con poco rispetto per la proprietà o la vita. La nostra ricerca indica che questo non era così; i diritti di proprietà erano protetti, e prevaleva l'ordine civile. Le agenzie private fornivano la base necessaria per una società ordinata in cui la proprietà era protetta ed i conflitti venivano risolti.

Queste agenzie spesso non si qualificavano come i governi, perché non avevano il monopolio legale per "mantenere l'ordine". Ben presto scoprirono che la "belligeranza" era un modo costoso di risoluzione delle controversie e ciò risultò nella nascita di accordi a basso costo (arbitrato, tribunali, ecc.). In sintesi, questo studio sostiene che una caratterizzazione del West Americano come caotico risulterebbe incorretta.

Anderson e Hill forniscono una visione convincente del "Selvaggio West" che si accorda con il modo in cui è ritratto nei romanzi di Zane Grey. Scrivono:

Recentemente, tuttavia, esami più attenti delle condizioni che esistevano potrebbero far dubitare della veridicità di questa percezione. Nel suo libro, Frontier Violence: Another Look, W. Eugene Hollon ha affermato che credeva "che la frontiera Occidentale era un luogo di gran lunga più civile, più pacifico e più sicuro rispetto alla società Americana di oggi."[1] La leggenda del "selvaggio West" vive nonostante la scoperta di Robert Dykstra, secondo cui in cinque delle principali città aventi del bestiame (Abilene, Ellsworth, Wichita, Dodge City, e Caldwell) negli anni 1870-1885, furono registrati solo 45 omicidi — una media di 1,5 per stagione di commercio del bestiame.[2]

In Abilene, presumibilmente una delle città più selvagge, "non fu ucciso nessuno nel 1869 o nel 1870. In realtà, non fu ucciso nessuno fino all'avvento dei rappresentanti della legge, impiegati per prevenire gli omicidi."[3]

Un tempo, una parte significativa di quella che oggi è l'America fu protetta da poliziotti privati che erano pagati dalla comunità — e, quindi, responsabili nei suoi confronti — in cui servivano. Gli sceriffi del West proteggevano le persone e la proprietà; soccorrevano le maestrine e punivano i ladri di bestiame. La loro missione era quella di mantenere la pace, prevenendo la violenza.

I poliziotti moderni si crogiolano ancora nel bagliore di quel lascito, anche se lo tradiscono prendendo stipendi statali e istituzionalizzando una certa indifferenza per la persona e la proprietà di coloro che dichiarano di servire. Il poliziotto moderno è, infatti, l'antitesi di Marshall Dillon e l'espressione dello stereotipo dello sceriffo Britannico — un funzionario pubblico responsabile solo verso il governo e la politica governativa.



Conclusione

E così, il vero messaggio della tragedia Gonzales è questo: proteggete voi stessi, perché la polizia non è pagata per farlo.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note

[1] Eugene W. Hollon, Frontier Violence: Another Look (New York: Oxford University Press, 1974), p. x.

[2] Robert A. Dykstra, The Cattle Towns (New York: Alfred A. Knopf, 1968), p. 144.

[3] Paul I. Wellman, The Trampling Herd (New York: Carrick and Evans, 1939), p. 159.

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4 commenti:

  1. Urca che articolo da ULTRAS dell'anarchia ehehehehehe, bè effettivamente dare allo stato il mandato di difenderci in parole povere vuol dire cancellare il diritto all'autodifesa, il padre che decide come punire i figli cioè dittatura!

    Ciao

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  2. Ciao Asmy. Bè, questo articolo vuole essere anche un modo per sfatare quel mito secondo cui se domani tutti avremo le armi, la società smetterebbero di esistere. Tutti morti ammazzati. Non sarebbe così, come puoi anche riscontrare dall'enorme mole di dati forniti da questo libro.

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  3. Vedi jhonny in Italia la politica è stata molto attenta nel far capire che l'autodifesa è un errore enorme, ci hanno bombardato con la MAFIA fin dal dopo guerra, facendo credere alla gente cosa accadrebbe in caso di autodifesa cioè faide sanguinarie, vendette ingiustificate ecc. ecc. cosi da far credere al popolo che senza lo stato quella sarebbe stata la vita della gente.
    Io personalmente non credo che oggi sia possibile l'anarchia è troppo complessa la società moderna perchè possa funzionare ma credo fortemente nei diritti dell'individuo che sono ogni giorno violati dalla casta in maniera palese a partire proprio dal diritto principale e cioè che ogni uomo deve essere in grado di vivere con il proprio lavoro in maniera dignitosa, ma come già ho scritto altre volte questo non lo permettono semplicemente perchè significherebbe ridare alla gente il potere di decidere della propria vita senza dipendere da altri, e si sa, senza gli "schiavi" il potere non è più potere, ma solo un servizio di gestione dello stato.

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  4. Io personalmente non credo che oggi sia possibile l'anarchia è troppo complessa la società moderna perchè possa funzionare

    Infatti, Asmy, tale scenario è utopico. Quello che invece sarebbe auspicabile, e de facto realizzabile (perché la società andrebbe avanti lo stesso), è la rimozione della gabbia-Stato dalle nostre vite in modo che ognuno di noi possa avere a disposizione tutte le scelte di questo mondo.

    Non sta a me e a nessun altro imporre qualcosa; si tratta di libere scelte con le quali organizzare comunità volontarie e libere. Si vuole uno stato comunista? D'accordo, ma che non venga imposto a chi non lo vuole. Si vuole uno stato minimo? Bene, purché non venga fatto ingoiare di forza a chi non lo vuole. Per questo motivo deve essere smantellato il monopolio territoriale o (per dirla come gli statalisti) la sovranità territoriale. Forse un giorno ci arriveremo, chissà.

    Per il resto del tuo intervento, le idee da te espresse sono condivisibili.

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