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lunedì 17 ottobre 2011

Legalizzare la Concorrenza delle Valute

Visto che tutti ora sono in cerca di soluzioni agli attuali casini in cui siamo immersi, l'ultimo dei modi da adottare è quello di pascolare per le strade o dare più poteri al primo pirla che passa. No, se il problema in primo luogo non viene compreso la presunta soluzione ad esso sarà errata. Senza parlare delel varie rivolte e dei vari beni fracassati, per cui Bastiat ha da poco finito di rotolarsi nella tomba inaugurando un nuovo tunnel del Frejus, osserviamo un'analisi assennata del Problema e del primo passo da compiere verso la giusta direzione. (Qui trovate la traduzione del discorso di Ron Paul al Value Voters Summit; grazie a Giuseppe d'Andrea.)
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di Ron Paul


Davanti la Camera dei Rappresentanti, Commissione per i Servizi Finanziari, Udienza su HR 1098: Legge sulla Libera Concorrenza delle Valute


I. Il Problema

John Maynard Keynes una volta disse che: "Non c'è più subdolo e più sicuro mezzo per rovesciare l'attuale base della società che corrompere la valuta. Il processo coinvolge tutte le forze nascoste della legge economica sul fronte della distruzione, e lo fa in modo che un uomo su un milione non sia in grado di diagnosticarlo." Tale situazione è esattamente quello che affronta questo paese oggi, poiché la Federal Reserve sembra decisa a distruggere quel poco che resta del potere d'acquisto del Dollaro Americano.

Il denaro è ciò che permette alla civiltà di prosperare. Senza soldi, i consumatori devono barattare i loro beni, nella speranza di scambiare i loro beni per quelli prodotti da altri, e fare affidamento inoltre su una doppia coincidenza di bisogni. Il denaro permette all'uomo di elevarsi al di sopra del baratto e rendere meno pesante lo scambio. Una volta che nasce il denaro, gli uomini d'affari sono in grado di calcolare profitti e perdite, le casalinghe possono confrontare i prezzi tra i diversi negozi di alimentari, e gli individui possono iniziare a risparmiare ed investire.

Il denaro come mezzo di scambio deve sempre soddisfare alcune proprietà. Dovrebbe essere durevole, non si dovrebbe consumare con facilità; dovrebbe essere trasportabile, facilmente trasportabile; che dovrebbe essere divisibile in unità utilizzabili per le transazioni di tutti i giorni; dovrebbe essere riconoscibile ed uniforme, così che un'unità di denaro abbia le stesse proprietà di ogni altra unità; dovrebbe essere scarso, in senso economico, in modo che l'offerta esistente non soddisfi i desideri di tutti coloro che lo richiederanno; dovrebbe essere riproducibile, in modo che unità sufficienti di denaro possano essere create per soddisfare le esigenze di scambio e, cosa più importante, dovrebbe essere stabile, in modo che il valore del suo potere d'acquisto non fluttui selvaggiamente.

Purtroppo, gli andamenti monetari nel secolo scorso hanno eroso la stabilità dell'unità monetaria. Le radici di questa instabilità risalgono alla metà del 19° secolo, quando il governo cercò di stabilire un monopolio sull'emissione di denaro. Fino a quel momento, oro ed argento provenienti da numerosi paesi e zecche private circolavano come moneta. Alla fondazione di questo paese, non vi era alcuna moneta nazionale controllata dal governo. Mentre la Costituzione stabiliva il potere del Congresso di coniare monete, non fu formalmente istituita fino al 1792 la Zecca degli Stati Uniti. Nel frattempo, gli Americani si accontentarono di monete d'oro e d'argento estere come il dollaro d'argento Spagnolo fresato, che al momento della stesura della Costituzione si capì che era la base del nostro sistema del dollaro. Anche dopo che le operazioni della Zecca presero il via, le monete straniere continuarono a circolare negli Stati Uniti e lo fecero per molti decenni. Dal momento che il dollaro era definito come un peso specifico di argento (o d'oro) era relativamente facile determinare il valore in dollari delle valute estere. Forse ancora più importante, il Coniage Act del 1792 assicurava che il potere d'acquisto della valuta degli Stati Uniti sarebbero rimasta stabile, poiché la svalutazione della valuta era punibile con la morte.

Come la maggior parte degli illeciti monetari nel corso della storia, l'iniziativa del governo degli Stati Uniti di monopolizzare l'emissione della moneta è nata durante un periodo di guerra. Al fine di finanziare le sue operazioni militari durante il 1860, il governo federale per la prima volta nella sua storia coniò la moneta di carta che non era sostenuta da alcuna materia prima e doveva essere accettata al valore nominale come moneta a corso legale. Questi "verdoni" diminuirono rapidamente di valore rispetto a banconote sostenute dall'oro, ed il governo ha intraprese numerosi provvedimenti per eliminare la concorrenza e si assicurò che le persone avrebbero dovuto accettare i greenbacks. Mentre alcune misure, quali il divieto di commerci futuri dell'oro, furono rapidamente abrogate, altre leggi che vietavano al privato la coniazione di monete sono rimaste in vigore anche oggi.

Sin da allora, il governo strinse lentamente ma inesorabilmente la sua morsa attorno all'emissione di moneta in questo paese. La ripresa della redimibilità dell'oro portò alla graduale accettazione della valuta cartacea del governo federale, e poi di Banconote della Federal Reserve. Una volta che la valuta cartacea spinse via l'oro dall'uso quotidiano, il governo fu in grado di vietare la proprietà privata dell'oro nel 1930. Alla fine la finestra d'oro per i governi stranieri fu chiusa nel 1971, in modo da troncare una volta per tutte qualsiasi legame tra il dollaro e l'oro. Negli ultimi 40 anni abbiamo vissuto in un mondo in cui l'emissione della moneta è stata completamente a discrezione dei governi e delle banche centrali, e stiamo vedendo le conseguenze. Lo standard della moneta fiat ha portato da una crisi finanziaria ad un'altra, poiché ogni tentativo di gonfiare una nuova bolla per scampare da quella precedente semina solo i semi per la prossima crisi. I salari reali rimangono stagnanti o diminuiscono, mentre gli aumenti dei prezzi che derivano dall'inflazionare l'offerta di denaro forza le famiglie Americane ad indebitarsi sempre più per mantenere uno standard di vita costante.

L'economia ci insegna che i monopoli producono meno beni e li vendono ad un prezzo superiore rispetto al mercato competitivo. Questo porta all'inefficienza, a perdita nette, e più compiacenza nei confronti del monopolista. La maggior parte degli economisti tradizionali non riesce ad estendere la teoria del monopolio al mercato del denaro. Il monopolio del governo sull'emissione di moneta non riesce a produrre la moneta solida che il mercato richiede. Il denaro di scarsa qualità che viene emesso continua a perdere il suo valore, ed il popolo Americano deve lavorare più a lungo e più duramente per denaro che continua a perdere il potere di acquisto. Nel frattempo, le agenzie governative e il l sistema bancario beneficiano dal primo utilizzo di questo denaro, essendo in grado di spenderlo e prestarlo prima che circoli attraverso il resto dell'economia e prima che i prezzi aumentino in reazione a questa inflazione.

L'unico modo per contrastare questo problema è quello di rompere il monopolio del governo sull'emissione di moneta. La Costituzione non concede al governo federale questo monopolio, un fatto che non era in discussione da quasi un secolo dopo la fondazione di questo paese. Il governo federale è diventato compiacente, dimenticando la necessità di una moneta solida, e l'unico modo per rompere questa compiacenza è quello di rompere il monopolio. La Legge sulla Libera Concorrenza delle Valute, si propone di fare proprio questo.



II. La Soluzione

Nel corso dei millenni della storia umana, oro e argento sono stati i due metalli che hanno il più delle volte soddisfatto la domanda di mercato per il denaro ed hanno conquistato la fiducia di miliardi di persone. Oro e argento sono difficili da contraffare, una proprietà che assicura che saranno sempre accettati nel commercio. E 'proprio per questo motivo che l'oro e l'argento sono un'anatema per i governi. Un'offerta d'oro e argento che è limita per sua natura non può essere gonfiata, e ciò serve come un controllo sulla crescita del governo. Senza la capacità di inflazionare la moneta, i governi si ritrovano limitati nelle loro azioni, incapaci di finanziare sia lo stato sociale sia lo stato di guerra.

Sulla scrivania del mio ufficio ho un cartello che dice: "Non rubare - il governo odia la competizione". Infatti, qualsiasi potere si arroga un governo, è poi restio a ridarlo al popolo. La storia di questa nazione è piena di esempi di una centralizzazione del potere crescente ed incostituzionale da parte del governo federale. Le milizie, le lettere di preda e rappresaglia, e le dichiarazioni di guerra sono finiti nel dimenticatoio; il monopolio postale scacciò la concorrenza privata; ed un sistema di valute concorrenti guidato dal mercato fu soppresso dalla creazione di un cartello bancario sostenuto dal governo che monopolizza l'emissione di moneta. Per tornare alla moneta solida, è necessario annullare gli ostacoli giuridici che vietano alle altre valute di competere nei confronti del dollaro.

Il primo passo consiste nell'eliminare le leggi del corso legale. L'Articolo I, Sezione 10 della Costituzione vieta agli Stati di rendere qualsiasi cosa, tranne l'oro e l'argento, a corso legale per il pagamento dei debiti. Gli Stati non sono tenuti ad emanare leggi del corso legale, ma dovrebbero sceglierle, l'unico corso legale accettabile è rappresentato dall'oro e dall'argento, i due metalli preziosi che gli individui nel corso della storia e attraverso le culture hanno utilizzato come moneta. Non c'è niente nella Costituzione che garantisce al Congresso il potere di emanare leggi del corso legale. Il Congresso ha il potere di battere moneta, regolarne il valore e quello delle monete straniere, ma non di dichiarare una moneta a corso legale. Eppure, vi è una sezione del Codice degli Stati Uniti, 31 USC 5103, che pretende di stabilire le monete degli Stati Uniti e la valuta, incluse le banconote della Federal Reserve, come denaro a corso legale.

Storicamente, le leggi corso legale sono state utilizzate dai governi per costringere i propri cittadini ad accettare una moneta degradata e svalutata. La legge di Gresham descrive questo fenomeno, che può essere riassunto in una frase: la moneta cattiva scaccia la moneta buona. Un imperatore, un re o un dittatore potrebbe coniare le monete con mezza oncia d'oro e forzare i mercanti, pena la morte, ad accettarle come se avessero un'oncia d'oro. Ogni oncia dell'oro del re potrebbe ora essere coniata in due monete piuttosto che una, così il re ora avrebbe il doppio del "denaro" da spendere per costruire castelli ed arruolare eserciti. Mentre queste monete legalmente sopravvalutate vanno in circolazione, le monete contenenti un'oncia d'oro piena sarebbe tirate fuori dalla circolazione ed accumulate. Questo stesso fenomeno si verificò negli Stati Uniti nella metà del 1960 quando il governo Statunitense cominciò a coniare mente secondarie in rame e nichel, piuttosto che in argento. Le monete di rame e nichel furono legalmente sopravvalutate rsipetto alle monete d'argento sottovalutate, e le monete d'argento sparirono dalla circolazione.

Queste azioni fanno anche sorgere gli effetti più funesti dell'inflazione. Una volta che la gente si rende conto che il re ha svalutato la sua moneta del 50%, i prezzi infine raddoppierebbero, poiché ora ci vorrebbero due monete per comprare quello che si poteva comprare solo con una. Il re che ha svalutato la sua moneta ha speso i suoi soldi immediatamente, prima che i prezzi salissero, e così ha guadagnato i benefici di quel denaro nuovo. La maggior parte dei commercianti e dei contadini che hanno ricevuto la moneta svalutata sentono tutti gli effetti dell'inflazione, l'aumento dei prezzi ed uno standard di vita inferiore. Da quando hanno ricevuto la nuova moneta, hanno dovuto soffrire del raddoppiamento dei prezzi, e la nuova moneta che hanno ricevuto non ha dato loro alcun beneficio. In assenza di leggi del corso legale, la legge di Gresham non regge più. Se le persone sono libere di rifiutare una moneta svalutata, ed invece richedono una moneta solida, quest'ultima tornerà gradualmente ad essere utilizzata nella società.

Il secondo passo per legalizzare la concorrenza delle valute è quello di eliminare le leggi che vietano l'esercizio di zecche private. Un'impresa privata che ha tentato di diffondere l'uso delle monete di metalli preziosi era il Liberty Services, creatori del Liberty Dollar. Il governo si sentiva minacciato dal Liberty Dollar, poiché nel Novembre del 2007 il Liberty Services si vide sequestrare dal FBI e dai servizi segreti tutte le loro monete in metalli preziosi.

Le sezioni del Codice degli Stati Uniti di cui Liberty Services fu accusato di aver violato sono classificate come statuti anti-contraffazione, quando in realtà il loro scopo era quello di chiudere le zecche private che erano stavano operando in California. La California fu inondato d'oro in seguito alla corsa dell'oro del 1849, ma non c'era alcuna Zecca degli Stati Uniti che coniasse le monete. Anche l'istituzione di un Ufficio di Controllo degli Stati Uniti fallì nel produrre un conio sufficiente, poiché le sole monete che produssero erano troppo grandi per essere utilizzate nelle transazioni di tutti i giorni. Monete straniere riempirono questo vuoto, ma addirittura c'era ancora insufficiente conio, e queste monete circolarono ad un valore superiore rispetto al loro valore intrinseco di metallo. La gente chiedeva a gran voce monete di piccolo taglio e le zecche private si fecero anvati per soddisfare questa richiesta. Le zecche private furono infine accusate di far circolare un conio svalutato, e col presunto scopo di fornire norme sancite dal governo ed una garanzia di purezza del governo, furono emanate leggi federali che vietarono alle zecche private di produrre le proprie monete per la circolazione come valuta.

La fase finale per ristabilire la concorrenza nelle valute è quello di eliminare le plusvalenze e le imposte sulle vendite per le monete d'oro e d'argento. Secondo l'attuale legge federale, le monete sono considerate da collezione, e sono sottoposte ad imposte sui redditi di capitale. Le monete detenute per meno di un anno sono tassate secondo il tasso peri guadagni sul capitale a breve termine, che è la normale aliquota dell'imposta sul reddito, mentre le monete possedute per più di un anno sono tassate al tasso degli oggetti da collezione al 28%. Queste tasse sulle monete tassano effettivamente la svalutazione monetaria. Il potere d'acquisto dell'oro rimane relativamente costante, ma poiché il valore nominale in dollari dell'oro aumenta a causa dell'indebolimento del dollaro da parte della Federal Reserve, il governo federale ritiene che questo sia un aumento della ricchezza, e lo tassa di conseguenza. Così, più il dollaro è svalutato, più le tasse sulla plusvalenze devono essere pagate sui possedimenti d'oro ed altri metalli preziosi.

Sono davvero dannose le imposte sulle vendite e le imposte sull'uso che vengono applicate all'oro e all'argento in molti stati. Immaginate di dover pagare l'imposta sulle vendite alla banca ogni volta che cambiate una banconota da $10 per un rotolo di quarti di dollaro per fare il bucato. L'inflazione è una tassa funesta sul valore del denaro, ma anche i numeri ufficiali, che sono smussati verso il basso, sono solo dell'ordine del 3-4% l'anno. Le imposte sulle vendite in molti stati possono togliere l'8% o più su ogni singola transazione in cui i consumatori desiderano convertire le loro banconote della Federal Reserve in monete d'oro o d'argento. Gli Americani non dovrebbero essere penalizzati attraverso la tassazione punitiva solo per il desiderio di voler possedere o utilizzare un tipo di valuta, né devono essere penalizzati per lo scambio di banconote della Federal Reserve per monete prodotte dalla Zecca degli Stati Uniit.

Spero che da questa udienza avrà inizio una discussione vigorosa sulla concorrenza nelle valute, su una moneta solida, e su come tornare a un dollaro sonante. HR 1098 non è certo una panacea, in quanto rimangono importanti problemi strutturali del nostro sistema bancario e monetario che devono ancora essere affrontati. Ma rispristinare la concorrenza nelle valute consentirà agli Americani di scegliere una valuta che si adatta alle loro esigenze, piuttosto che alle esigenze del governo. La prospettiva degli Americani che si allontanano dal dollaro verso valute alternative fornirà l'impulso necessario al governo degli Stati Uniti per riprendere il controllo del dollaro e fermare la sua spirale discendente. Ripristinare la solidità del dollaro rimuoverà la capacità del governo ed il relativo incentivo ad inflazionare la valuta, e ci impedirà di lanciare guerre incostituzionali che pesano gravemente sulla nostra economia. Con una moneta sana, ognuno sta meglio, non solo quelli che controllano il sistema monetario.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


5 commenti:

  1. "...l'ultimo dei modi da adottare è quello di pascolare per le strade o dare più poteri al primo pirla che passa."

    Sto ridendo da 10 minuti! :)

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  2. Sarebbe bello avere personalità come Ron Paul anche in Italia, che parlano di questi temi con la chiarezza e la semplicità che ha lui.

    Il tema della concorrenza delle valute ha come fondamento principale il concetto di moneta.
    Se si considera la moneta come "mezzo di scambio", dunque come il bene più venduto del mercato, allora la concorrenza delle valute è ovvia e naturale, equilibra naturalmente il mercato della moneta e protegge adeguatamente il valore e la ricchezza dei singoli soggetti.
    Se invece si considera la moneta come una derivazione e concessione dello Stato-Apparato benedetta dal potere dello Stato-Sovrano, che serve per pagare le imposte e solo "secondariamente" mezzo di scambio, allora è chiaro che non può esistere alcuna competizione.

    Io credo nel primo principio, la moneta non deriva dallo stato, come la famiglia e il linguaggio, la moneta è un istituzione frutto della cooperazione dell'uomo e suggellata dal tempo, si tratta di qualcosa di preesistente. Il monopolio di Stato, da a quest'ultimo un potere assoluto incompatibile con la libertà economica dei singoli e la possibilità di "manipolare" il valore è contraria anche all'etica Cristiana, che prescrive di non "alterare" pesi a misure a danno degli altri.

    E' chiaro perché i nostri "sistemi" non prevedono una concorrenza valutaria e considerino come più consono (per gli interessi statali) il modello del monopolio.

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  3. Io credo nel primo principio, la moneta non deriva dallo stato, come la famiglia e il linguaggio, la moneta è un istituzione frutto della cooperazione dell'uomo e suggellata dal tempo, si tratta di qualcosa di preesistente.

    Non so come, ma questa tradizione pare essersi persa nel tempo e negli antri della memoria (accuratamente sigillati dalle benedizioni della sacra scuola pubblica). Allora, ti ritrovi mandrie di buoi che muggiscono contro i banchieri ladri; certamente lo sono, ma per decreto superiore o, per meglio dire, tengono le mani nella marmellata perché qualcun'altro ha fornito loro lo sgabello per arrivare al ripostiglio.

    Allora dovendomi sciroppare sequele di supercazzole, una più assurda dell'altra, mi sono rivolto con velato sarcasmo alla tizia in fila dopo di me allo sportello postale: "Mia cara ragazza, se il governo a quanto pare è Gesù Cristo reincarnato, perché salva i ladri e non li fa sprofondare all'inferno? Non esisteva una qualche sorta di giudizio universale? O Gesù Cristo è sempre stato al di là della barricata a fare bagordi con i manigoldi?"

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  4. Che dire Johnny,

    L'uomo ha il dono della libertà di pensiero e di azione, la libertà è controbilanciata dalla responsabilità delle proprie azioni. Più alta è la decisione più grande la responsabilità.

    I teorizzatori dello Stato-Padrone, paradossalmente parlano di libertà, auto-determinazione e meritocrazia eppure appena si parla di economia, la regola è che tutto debba essere gestito da un arbitro che viene considerato supremo perchè composto da una moltitudine (molto ristretta) di persone, elette o nominate, "la saggezza delle masse è sempre superiore" dicono, ma questo principio della saggezza del branco non mi sembra verificato. Più si va avanti nel tempo, più l'arbitro si sente in diritto di governare attivamente, d'altronde è superiore per volere del popolo, dunque è superiore anche al popolo stesso. Inizia a dettare ordini volti al "bene comune", che sfociano verso l'appiattimento della società, l'uguaglianza totale. In base al principio del "bene comune" gli oppositori o i contestatori sono il "male assoluto" perché il loro operato si pone in contrasto di quella che è intesa come una volontà suprema, di un essere supremo, identificato da un popolo "saggio" per il solo fatto di essere un popolo.

    Che tipo di libertà esprime questo modello? Quella del pesce rosso nella boccia. La carpa è libera di nuotare liberamente in 2 metri cubi di acqua, può mangiare quando le viene dato il cibo, può respirare quando le viene cambiata l'acqua, se vuole può saltare fuori dalla boccia ed a quel punto il suo destino è la morte o essere rimesso a forza nella boccia, forse la carpa atavicamente ricorda il fiume, ma la boccia è la sua unica realta.

    Questi "indignaros" benché mossi da buone intenzioni, si stanno costruendo la propria prigione futura e fra un po, temo, ci si chiuderanno dentro portandosi dietro tutti gli altri. A quel punto quelli come me e come te saranno i criminali, il male assoluto.

    Spero si possa evitare una simile evenienza.

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  5. Il filo del tuo discorso è impeccabile.


    Che tipo di libertà esprime questo modello? Quella del pesce rosso nella boccia.

    L'altro giorno durante la classica sessione di jogging osservavo incuriosito un recinto con dei cani che mi abbaiavano contro. Nella mente mi è balenato lo stesso concetto da te esposto. Abbiamo una libertà non fin dove inizia quella dell'altro, ma delimitata arbitrariamente da entità superiori. Ho cercato di esprimere questo concetto in un altro scritto.


    A quel punto quelli come me e come te saranno i criminali, il male assoluto.

    Ricorda molto il finale del film di Carpenter "Il Seme della Follia", dove i matti sono liberi di vagare per le strade mentre i sani di mente sono costretti a nascondersi nei manicomi per non essere massacrati.

    I monti, Giuseppe, i monti :)

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