di Johnny Cloaca
E' il mantra del momento. Consumare, consumare, consumare. E' accettato anche rotolarsi nel fango in determinate occasioni, magari con qualche verso tipico da animale di fattoria, il che renderebbe l'intero quadro degno un'ottimo affresco delle fiabe che circolano sovente negli ambienti accademici. Questo mantra prevede infatti che ad ogni povero idiota, purché respiri, venga concessa puntualmente una carta di credito in modo che si possa far terminare la recessione. Perché, ricordiamolo, sarebbe questa la soluzione dei Keynesiani: più spesa. Ma la gente, nonostante venga pungolata, è restia a recitare questo mantra perché si affida anche al buon senso e capisce quando mettere un freno a desideri superflui.
Ed allora ecco che arriva l'uomo nero: la deflazione, che nella scala delle disgrazie è solo un gradino sotto il riscaldamento globale, l'era glaciale, e 2012 in prima serata.
Quindi si rivolgono al governo affinché stimoli direttamente l'economia con un piede nella fossa. Eppure i dati raccontano un'altra storia. Vuoi vedere che...
ACCECARSI FISSANDO IL SOLE PER NON GUARDARE I DATI
L'economia ha un piede nella fossa non perché il consumo ha fallito nel far riprendere la situazione, non è che la causa si debba ritrovare nel fatto che il governo non abbia speso abbastanza, il vero motivo per cui l'economia è ancora al palo è perché il motore della crescita (l'investimento privato) rimane ancora depresso.
Il consumo personale ha recuperato il terreno perso nel 2010. E' continuato a crescere ed ora ha raggiunto un picco superiore a quello pre-recessione.
L'investimento privato interno lordo dal 2007 è caduto ripidamente e, ad oggi, ancora può raggiungere il picco pre-recessione.
Ma ancora più importannte, come ricordava anche Roberth Higgs, è l'invesitmento privato interno netto (quello che contribuisce a creare lo stock di capitale privato) che conta davvero. Secondo i dati annuali esso ha raggiunto il picco nel 2006, è caduto sotanzialmente per i successivi tre anni, e si è ripreso leggermente nel 2010, ma ancora era circa il 78% al di sotto del livello raggiunto nel 2005 e nel 2006. Ecco perché la recessione ancora persiste.
Il settore privato, nonostante la spesa al consumo e la spesa del governo viaggino su razzi spaziali, ancora resta incerto sul futuro e restio ad intraprendere investimenti di lungo termine. Ed è questa incertezza che indebolisce la capacità del settore privato di trainare l'economia (incertezza alimentata principalmente dal governo che drena risorse dall'economia). Infatti la tassazione, il welfare, l'eccessiva regolamentazione sono un freno consistente per il settore privato il quale viene privato del capitale dalla concorrenza sleale dello stato oppure viene privato dei guadagni che il suo capitale investito genera.
Stendiamo un velo pietoso sulla spesa del governo.
PIU' DELLA STESSA COSA
La soluzione però secondo gli esperti giace nella follia monetaria, o come direbbe Mark Knopfler "Money from Nothing". Un sentito ringraziamento per questo regalo all'accoppiata Roosevelt-Nixon, che nel loro delirio di potere hanno fatto fare quel "clack!" alle catene intorno ai polsi della popolazione mondiale. Lo standard monetario cartaceo si basa sul nulla, come le vuote promesse dei politici. Inutile dire che durante le campagne elettorali sono disposti a tutto pur di farsi eleggere, ovvero, promettono qualcosa in cambio di niente. Pasti gratis. Ma questa è un'illusione, non esistono pasti gratis. Il conto viene costantemente rimandato, il problema è che non siamo ancora usciti dal ristorante. Le portate sono aumentate ed il conto è salito. Speriamo che il politico paghi la cena a cui ci ha invitato. Così ha promesso.
Il grafico fa riferimento agli Stati Uniti. E' privo delle passività della Previdenza Sociale e del Medicare. Potete immaginare cosa ciò voglia dire per la linea rossa.
Ma ci sono altri avventori nel ristorante. La lista è lunga, così come il conto.
La disperazione di queste nazioni le porta a fare l'unica cosa che sanno fare meglio, stampare più denaro ed emettere più debito. Il sistema monetario mondiale è diretto verso un crack senza alcuna via di fuga all'orizzonte. Dato che il debito e la spesa dei governi sono cose matematicamente impossibili da risolvere, un giorno vi girerete dal lato del cameriere e vedrete che vi guarda e con passi lenti inesorabilmente vi porterà il conto. Chiederete al politico quindi di pagare il conto, come promesso. Vi rivolgerete alla persona che vi ha ingannato, come già sta accadendo, affinché faccia qualcosa. Troppo tardi, era seduto con le spalle alla finestra...aperta. Rimarrete voi ed il vostro portafoglio ed il cameriere che avanza.
Il collasso del sistema monetario infatti, non è una cosa che accade di colpo, ma è una progressione di eventi.
I governi le corporazioni e gli investitori saranno impreparati ad affrontare l'incertezza futura data la costante svalutazione della moneta fiat, maggiore tassazione, maggiori controlli e Dio solo sa cos'altro si inventeranno. Si diffonderanno tumulti per le strade. Le banche sono spaventate per questa eventualità.
Tutte le più grandi valute del mondo sono a rischio, poiché tutti i loro emettitori stanno gareggiando ad una corsa verso il basso. Dato che il sistema monetario si muove inesorabilmente verso svalutazioni critiche ed un collasso, i risultati saranno catastrofici per chi si farà trovare impreparato.
CONSEGUENZE INESORABILI
Non è con una palla di vetro che ho previsto certe cose, bensì con la classica logica. Dovrebbe usarla anche Roubini, invece di usare Twitter per sparare cazzate a vanvera. Meglio non argomentare, ciò comporterebbe il sovraccarico elettrico dell'unico neurone che vaga nella landa desolata della testa di Roubini. Ma torniamo al nostro sillogismo: la banca centrale inflaziona --> la massa monetaria cresce --> l'inflazione nei prezzi aumenta.
Vediamo il seguente grafico creato dalla FED di Dallas.
Come Robert Wenzel fa notare, questo grafico traccia l'evoluzione della distribuzione degli aumenti dei prezzi nei dati dei componenti mensili dell'anno scorso. Il grafico mostra la percentuale di componenti ogni mese, misurate con le loro porzioni nella spesa totale, in cui i prezzi sono cresciuti tra lo 0% ed il 2%; tra il 2% ed il 3%; tra il 3% ed il 5%; tra il 5% ed il 10%; e più del 10%.
Potete vedere che l'area del grafico in viola si sta restringendo, il che vuol dire che pochi prezzi stanno crescendo su base annuale tra lo 0% ed il 2%. Dall'altro lato, l'area blu sta aumentando che sono prezzi che stanno salendo tra il 2% ed il 3%. Più interessante è la regione verde, che è salita negli ultimi due mesi. Questo settore rappresenta quei prezzi che stanno salendo ad un tasso annuale maggiore del 10%. Mostra che il 14.8% dei prezzi sta salendo ad un tasso annuale maggiore del 10%.
Morale della storia: se si percepisce che i prezzi stanno salendo più velocemente di quanto viene riportato dal BLS, è perché molti prezzi lo stanno facendo davvero. Oltre il 50% dei prezzi sta ora salendo ad un tasso annuale maggiore del 2%, mentre a Settembre 2010, più del 50% dei prezzi stava salendo ad un tasso minore del 2%.
LA SALVEZZA HA UN PREZZO
"[La] Libertà nell'emissione di banconote avrebbe ristretto considerevolmente l'uso delle banconote di carta, se non soppresso del tutto." -- Ludwig von Mises
Come il professor Jörg Guido Hülsmann osserva in The Ethics of Money Production, all'interno di un sistema fiat-money, il debito pubblico aumenta "ad un ritmo molto più veloce" rispetto all'offerta di denaro. Prendendo come esempio gli Stati Uniti sin dal 1971, Hülsmann osserva che mentre il denaro in circolazione "è aumentato di un fattore 6," il debito del governo federale è cresciuto di un fattore 20.
Questo squilibrio non è una coincidenza. I fenomeni distorcenti all'interno dell'ambiente dei cartelli bancari incoraggia gli squilibri da parte della classe bancaria sostenuta dallo stato, totalmente al di fuori di ogni criterio e disciplina di mercato. Le banche commerciali sono colluse con la banca centrale in una collaborazione simbiotica, dove le prime si ingozzano dei titoli di debito del governo poiché questi forniscono soldi facili, senza alcun costo e senza alcun valore. La struttura bancaria centralizzata, quintessenza della slavina di debito che si abbatterà sulla nostra civiltà.
Le leggi del corso legale custodiscono un monopolio per lo stato, dove il denaro cartaceo viene posto al di fuori della concorrenza di altre valute. La menzogna è che il denaro sostenuto da tali leggi incrementi il proprio valore rispetto a quello sostenuto, ad esempio, dall'argento. Ovvero, le promesse dei burocrati valgono di più delle merci e delle leggi naturali. "Fidatevi di noi, siamo qui per il vostro bene." Il problema è che alle persone è stata promessa la luna, da raggiungere su un razzo fatto di cartone. Le promesse sostengono che il cartone possa volare; promettono di utilizzare i fondi delle persone per farlo volare. Volerà? Ovviamente, no. Le nuvole-debito si stanno addensando ed esporrano la truffa. Le promesse saranno rotte. Le persone protesteranno, ma il loro denaro verrà usato contro di loro. Impareranno la lezione, ma al prezzo di molto dolore. Sostengono ancora lo stato e questo sistema perché hanno investito i loro soldi in queste promesse, non cambieranno idea di fronte alla verità. Devono sostenere la menzogna per non trovarsi in mezzo ad una strada per aver creduto alle promesse dei burocrati.
Quindi, togliendo il denaro dalla concorrenza del mercato ed imabstendo un monopolio, viene distorta la struttura dei prezzi. Tale struttura è fondamentale per gli investitori e per la gente comune, poiché sono dei segnali che il mercato lancia alle persone affinché agiscano di conseguenza. Sfruttando il monopolio, i politici ed i banchieri estorcono ricchezza dal popolo. L'erezione di un monopolio non conserva la qualità del denaro, tutt'altro.
Con le alternative al denaro cartaceo imposto dello stato coercitivamente precluse, prevale un particolare mezzo di scambio, non per la sua affidabilità e purezza, ma per decreto dei burocrati. Proprio come "gli assalti agli sportelli bancari" in un libero mercato impedirebbero l'accumulo di ricchezza da parte di istituzioni instabili, la ricchezza in una società libera seguirebbe le agenzie di conio più affidabili ed il loro denaro.
L'imprigionamento della gente in valute fiat coercitive serve solo ad aggravare l'instabilità del sistema bancario centralizzato. Conoscete per caso banconote di banche private redimibili, ad esempio, in oro? Sono fuorilegge. Perché? Perché l'oro è il martello.
Scrive Rothbard: "[...] Le banche commerciali e le banche d'investimento hanno un certo interesse a promuovere il deficit e nel costringere i contribuenti a riscattare il debito pubblico". Le banche commerciali, forti del loro cartello e con la capacità di inflazionare l'offerta di denaro a proprio piacimento attraverso i prestiti, sono desiderose (ed in necessità) del sostegno del governo. Anche le banche di investimento beneficiano dal lievitamento debito pubblico, finanziando la spesa statale sconsiderata attraverso l'acquisto di buoni del Tesoro.
Diversamente dal libero mercato in cui avrebbe dei vincoli stabiliti dalla valutazione del rischo, lo stato può accumulare debiti senza limiti appellandosi alla sua banca centrale. Il nuovi dollari (ad esempio) non vengono semplicemente trasferiti allo stato, ma vengono spostati a beneficio del governo tramite la politica di "mercato aperto" della Federal Reserve. E 'attraverso questa politica (con cui la FED "indipendente" entra nel mercato finanziario come acquirente) che i bond dello stato vengono acquistati (in gran parte dalle banche di investimento), il tutto per sovvenzionare uno stato crescente.
La competizione aperta tra le banche, diversamente dal sistema centralizzato con le banche centrali, può scoraggiare le banche ad espandersi eccessivamente e dal creare letteralmente denaro dal nulla. Ancora Rothbard: "Ma visto che non c'è alcun costo per le banche a prestare questo denaro magico, non accumulato attraverso il risparmio di nessuno, i profitti accumulati attraverso gli interessi su di esso sono a scapito dei pagatori dell'inflazione."
Il processo ha permesso ad una casta di elite bancarie, intrecciata con l'entità statale, non solo di spalleggiare il debito ma anche di prosperare dalla contraffazione (privando le persone del valore dei loro dollari). Un potere d'acquisto in declino rimuove qualsiasi incentivo al risparmio e ciò stimola di conseguenza l'accumulo di debito privato, cosa che non fa altro che rafforzare il welfare state.
CONCLUSIONE
L'alternativa è un mercato libero dalle inutili norme dello stato e dal cancro rappresentato dalla banca centrale, un mercato che non dovrebbe impedire agli agenti economici di rispondere ai segnali che lancia. Un mercato in cui tali segnali non vengano distorti. Un mercato in cui ci siano scambi volontari e siano gli individui, attraverso le loro singole azioni, a decidere cosa sia davvero il denaro.
Nessun commento:
Posta un commento