martedì 18 ottobre 2011

Inflazionisti Vestiti da Lupi

Allora, proviamo a dare una spiegazione a questo allegro siparietto. La maggior parte degli economisti osserva i trend, non ha alcuna teoria sui cambiamenti nell'economia. Per loro esiste una qualche "evento superiore" che fa deragliare la domanda al consumo e bisogna, quindi, intervenire per rimetterla in carreggiata. Per questo motivo non vedono arrivare le crisi. Solo la Teoria Austriaca del Ciclo Economico può anticiparne le varie fasi prima che accada. Infatti, tale teoria rigetta la teoria Keynesiana basata sulla domanda aggregata e punta il dito contro la manipolazione della banca centrale, che creando denaro dal nulla induce l'economia in un "boom" manipolato. Ad esempio, attualmente Bernanke sta pompando denaro (M2) a doppia cifra per sostenere la bolla obbligazionaria. Sbeffeggiando la teoria Austriaca, i Keynesiani non capiscono il ruolo del denaro nel ciclo economico e non vedranno arrivare il "boom manipolato" finché non ce lo avranno sotto gli occhi. I dati economici vengono spinti in su dal denaro creato dalla FED, ma loro non lo vedranno finché i trend non cambieranno andamento.
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di Robert P. Murphy


Da qualche tempo ho messo in guardia i miei lettori Austriaci della minaccia inflazionistica proveniente non dal campo Keynesiano, ma da altri economisti di libero mercato della Scuola di Chicago. Alcuni dei leader in questa scuola "quasi-monetarista" o scuola "monetarista di mercato" sono Scott Sumner, Bill Woolsey, David Beckworth, e Lars Christensen. La loro posizione di base è che ci troviamo in una grave crisi economica perché Ben Bernanke ha adottato una politica monetaria troppo ristretta negli ultimi tre anni.

Anche se la loro conclusione mi sembra assurda, questi quasi-monetaristi sono pensatori seri e sarebbe un grande compito criticare esaustivamente la loro posizione. (Ho fatto sforzi modesti qui e qui quando hanno difeso il QE2.) Eppure, nonostante i loro appelli sofisticati affinché la FED "miri alla crescita del PIL nazionale," alla forma delle aspettative, e così via, in pratica il loro messaggio viene distillato dai parassiti altruisti in appelli per puri sussidi di denaro cartaceo. Come vedremo, non c'è bisogno di impegnarsi in caricature; esperti come Matt Yglesias e Martin Wolf stanno apertamente chiedendo un elicottero che lanci denaro come soluzione ai nostri problemi economici.

Questo è uno sviluppo molto preoccupante. Così come gli interventi (che paralizzarono la ripresa) dell'amministrazione Hoover nei primi anni del 1930 portarono ad un massiccio aumento del governo sotto il New Deal e l'abbandono del gold standard, anche i pacchetti di "stimolo" ed altri programmi delle amministrazioni Bush ed Obama ci hanno portato al punto in cui la stampa di denaro viene seriamente discussa come opzione politica.



Yglesias e Wolf sulla Stampante

Il nostro primo esempio è il caro progressista Matt Yglesias, che ha commentato il movimento "Occupy Wall Street" dal suo blog così:

La mia opinione è che la migliore richiesta di tutte [sarebbe] "soldi gratis per tutti noi". Ci sono un sacco di modi diversi e specifici in cui si può ottenere ciò, ma la sostanza delle cose è che i Poteri In Essere sono grandi sostenitori dell'importanza del canale del credito per la ripresa economica e quindi sono stati disposti a fornire ogni sorta di denaro gratuito ai giocatori nel sistema bancario. La cancellazione del debito è una forma di denaro gratis per il debitore. Ma perché dare soldi gratis solo alle banche? E perché dare soldi gratis solo agli indebitati? Perché non denaro gratis a tutti? "Tutti", naturalmente, comprende gli indebitati. Ma include anche la gente comune che non si è potuta avvalere della frenesia del credito. E' un'idea così buona che sembra quasi stupida. "Tutti sanno" che non si può semplicemente distribuire denaro gratuito a tutti. In realtà è possibile. La maggior parte delle volte non sarebbe opportuno farlo. Nel lungo periodo il denaro è neutrale, e fare più soldi, non può renderti più prospero. Ma nel breve termine, il denaro gratuito ha un impatto sui prezzi. La maggior parte delle volte ciò accadrebbe in modo errato e dislocato, ma nelle circostanze di oggi, si manifesterebbe in modo utile. Io non so quale sia il modo migliore per trasformare tutto ciò in uno slogan, ma il punto è che se le diverse istituzioni che unite costituiscono "il governo" lavorassero insieme, potrebbero mettere più dollari nelle nostre mani. Ai creditori non piacerebbe perché ciò svaluterà proprio le loro posizioni di creditori, ma che importa.

Ad un occhio inesperto potrebbe sembrare che Yglesias sia del tutto privo di formazione economica, ma in realtà sta semplicemente dando una versione popolare della visione del mondo dei quasi-monetaristi. La raccomandazione di Yglesias di avere manifestanti che richiedono "denaro gratis per tutti" in realtà è logicamente coerente con il punto di vista molto più sfumato propagandato dagli economisti accademici che ho linkato sopra.

Quando ho visto la pubblicazione di Yglesias, ero scoraggiato, ma ho preso conforto nel fatto che, dopo tutto, è solo un giovane ragazzo che spara messaggi alla moda. I membri "seri" dell'intellighenzia — tizi che hanno più di 50 anni, hanno volato su jet privati, e non hanno mai giocato a Grand Theft Auto — sicuramente non sarebbero caduti su un simile e crudo inflazionismo, giusto? Tranne quel distinto giornalista di FT, Martin Wolf, che ha scritto di recente:

E' la politica che non osa dire il suo nome: la stampante. E' giunto il momento di impiegare questa opzione nucleare su larga scala. [...]

Cosa si deve fare? Il primo compito è quello di abbandonare ciò che Adam Posen, un membro esterno del comitato di politica monetaria, chiama "disfattismo politico". [...]

E' fondamentale, quindi, sostenere la domanda. Con la politica fiscale impostata sulla ristrettezza kamikaze e la politica monetaria convenzionale quasi esaurita, ciò che rimane è il "quantitative easing". [...]

Personalmente, preferirei "l'elicottero di denaro", raccomandato da quell'economista radicale, Milton Friedman. Questa sarebbe un'operazione quasi fiscale. Il denaro della banca centrale potrebbe passare attraverso il governo fino alle persone. In alternativa, il governo potrebbe finanziarsi da se con la banca centrale, direttamente. Meglio ancora, il governo potrebbe aumentare il suo deficit, magari tagliando le tasse, e prendendo i fondi necessari dalla banca centrale. In qualsiasi di queste alternative, la banca centrale si comporterebbe come una qualsiasi altra banca, creando denaro mediante il prestito.

Nelle circostanze attuali, una politica di finanziamento diretto del governo da parte della banca centrale dovrebbe essere raccomandata dai monetaristi e dai Keynesiani. I primi devono essere preoccupati per il fatto che il denaro nel Regno Unito (M4) si è ridotto del 1.1% dall'inizio dell'anno fino a Luglio 2011. I secondi dovrebbero essere contenti che i governi potrebbero contrarre deficit ancora più grandi senza aumentare il loro debito pubblico.

Ecco dove la discussione della politica monetaria è atterrata: stiamo ora discutendo apertamente della banca centrale che stampa nuovo denaro per pagare i conti del governo, e ciò dovrebbe essere magnifico perché non costerà nulla ai contribuenti.

Questa situazione è paradossale perché negli ultimi tre anni, gli analisti hanno detto cose come "Gli investitori in questo momento si accontentano dei bassi rendimenti dei bond a lungo termine, perché hanno fiducia che la FED adempia al suo obiettivo di inflazione. Ma semmai avessero avuto la sensazione che la FED avrebbe iniziato a monetizzare il debito del governo — come è successo in Zimbabwe —, tutte le scommesse sarebbero state mollate e avremmo visto un forte aumento delle aspettative di inflazione e dei rendimenti obbligazionari ".

Ciò ci ha fatto considerare questa situazione come ridicola perché per definizione il QE1 ed il QE2 sono operazioni in cui la FED ha creato centinaia di miliardi dal nulla in modo da acquistare debito del Tesoro.

Almeno prima, tuttavia, gli analisti avrebbero potuto essere perdonati per non vedere l'ovvio. Dopo tutto, i funzionari della FED hanno fatto un grande lavoro per offuscare quello che stavano facendo. Lo hanno fatto sembrare come se il Tesoro del governo stava semplicemente seduto lì, badando ai propri affari, e la FED ha detto: "Ehi, dobbiamo comprare centinaia di miliardi di bond da parte di qualche organizzazione in modo da raggiungere i nostri obiettivi per i tassi di interesse. Qualche idea?"

Ora che Martin Wolf (e un coro crescente di altri inflazionisti) sta apertamente chiedendo alle banche centrali di monetizzare i deficit, mi chiedo se come minimo classificheremo l'operazione come monetizzazione del deficit. Questo sarebbe un passo avanti.



Scelta Austriaca e Scelta Popolare contro quella di Chicago

Tra le altre lezioni, quest'ultimo sviluppo illustra l'importanza di disporre di diverse scuole di pensiero, anche tra coloro che sono in genere di libero mercato. Wolf è stato del tutto corretto quando ha citato Milton Friedman, perché fu Friedman (e la co-autrice Anna Schwartz), che notoriamente fece risalire la Grande Depressione ad una politica monetaria restrittiva. Non possiamo sapere cosa Friedman ci direbbe oggi se fosse vivo, ma persone come Sumner hanno fatto capire chiaramente che Friedman richiederebbe maggiore inflazione.

Su queste pagine abbiamo sostenuto molte volte che i tassi di interesse artificialmente bassi e l'inflazione monetaria allocano malamente le risorse ed infatti impostano l'economia verso un ulteriore crollo; non voglio riproporre questo argomento qui. Lasciatemi semplicemente ribadire che si tratta di una cosa strana dare la colpa per i nostri mali attuali ad una politica monetaria "ristretta", quando la base monetaria e l'aggregato monetario M1 figurano in questo modo:




Ho già esposto questi argomenti ai quasi-monetaristi, ed abbiamo sempre raggiunnto una situazione di stallo: si concentrano su cose come "la viscosità dei prezzi," la domanda di moneta, e "la crescita attesa del reddito totale", mentre io mi concentro sul ruolo di coordinamento dei prezzi di mercato, e sulla struttura del capitale.

Alla luce degli appelli per il "denaro gratis" (per tutti o per i governi, rispettivamente) da parte di Yglesias e Wolf, forse la scuola d'economia costituita dalla gente comune avrà qualcosa da ridire. Una volta che facciamo uscire il genio dell'inflazione dalla lampada — anche se fosse la "cosa giusta da fare" in questi tempi inusuali — possibile che gli economisti di libero mercato non riescono a capire che non ci tornerà mai dentro?

Per esempio, se la FED garantisse davvero un reddito di base per tutti gli americani — come Yglesias ha discusso in una sua pubblicazione precedente — questa politica non farebbe la fine della Previdenza Sociale? Se la Fed iniziasse a concedere prestiti direttamente alle piccole e medie imprese (come Wolf discute nel suo pezzo), l'allocazione di capitale non diverrebbe irreversibilmente politicizzata?



Conclusione

Il mondo si è trovato in un ambiente strano negli ultimi tre anni, in cui enormi espansioni dei bilanci delle banche centrali non hanno portato la benzina a $10 e le pagnotte di pane a $5. Indipendentemente da quale scuola di pensiero possa meglio spiegare questi eventi, ci pentiremo tutti del fatto che la grande lezione che esce da questo episodio è che la stampa di denaro può portare prosperità. Ora che questa idea ha ben attecchito, ci vorrà un grande crollo nel potere d'acquisto dei consumatori per ricordare a tutti perché "l'inflazione" soleva essere una parolaccia.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


13 commenti:

  1. Johnny ciao
    oggi ti scrivo (ma che rompiscatole che sono, me lo dico da sola) per lanciare un'idea.
    Concordo che sta gente di occupy non capisce un tubo di quello che sta succedendo. Ma sai, non sono argomenti facili e ci vuole una bella voglia, per uno (tipo me) che non sa nulla di trading, di economia ecc. per mettersi a seguire i blog del settore. Per qualche mese brancoli nel buio, capisci qualche cosa, poco, ma vai avanti. Se conosci bene l'inglese sei facilitato, perché il materiale in quella lingua è moltissimo. Leggi qualche libro, anche se molti hanno un linguaggio ostico, da addetti ai lavori.
    Alla fine ci capisci qualcosa, magari abbastanza. Anche se non sai spiegare bene cos'è una vendita allo scoperto, più o meno sai cos'è. E hai capito che truffone ci hanno rifilato.

    Però la maggior parte della gente non lo farà mai. Per incomprensione, per pigrizia, per mancanza di strumenti culturali.

    Ma perché con la collaborazione magari di qualcun altro non cerchi di fare un ebook breve, chiaro come se fosse fatto per un ragazzino di 15 anni su quali sono le cause di questa crisi?
    Ma proprio basico basico, corto quanto possibile e che lo capisca anche la casalinga di Voghera che legge solo novella 2000?

    E poi cominci a farlo girare? Lo mandi in giro per il web, a tutte le persone, i blog e le associazioni che ti vengono in mente? Perfino ai ai centri sociali (si sa mai)? A giornali online? Al movimento di Grillo? Ai comuni? Ai sindaci? Ai politici? Ci sarà qualche politico NON-LEMMING che apprezza la possibilità di essere rieletto dal popolo italiano!

    Ma dovrebbe proprio essere scritto a prova di cretino.

    Un abbraccio
    Niki

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  2. Sai, una cosa tipo "non è mai troppo tardi" del maestro Manzi.
    Anche per svegliarsi e capire cosa ci hanno fatto ci vuole una scuola che insegni l'ABC agli analfabeti!
    ;-)

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  3. Ciao niki.

    Il meglio che esiste quest'oggi sono 14 paginette web in cui viene riassunto l'essenziale della Scuola Austriaca (non credo ci sia di meglio in giro, a meno che non si voglia leggere l'Azione Umana per intero). Puoi trovarlo a questo indirizzo web: http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=0000002055.

    Quello di cui sono convinto è che la teoria Austriaca porti con sé l'etichetta: "Attenzione! Nuoce gravemente alla salute dei poteri centralizzati", quindi non sarà accolta a braccia aperte da politici e marmaglia simile. Su Grillo non ripongo nessuna speranza, dato che ancora va baloccandosi con le letterine di nonno Stiglitz. Per quanto riguarda la gente comune, non bisogna forzare il loro percorso ma semplicemente aiutarli a diventare curiosi e dubbiosi. In questo modo lavoreranno da soli su se stessi e solo i nquesto modo riusciranno a convincersi delle loro idee. Questo è un percorso che ho sperimentato in prima persona, ed è stato grazie a questo processo che ora so quello che riverso su questo blog.

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  4. Mi permetto anche di segnalare a Niki il libro "lo stato falsario" di Murray Rothbard, disponibile anche in forma pdf (lo trovi con una facile ricerca di google). Veloce e facile è davvero consigliato per farsi un'idea chiara del problema.

    Un saluto Johnny, è sempre un piacere leggerti. E ci si sente anche meno soli a predicare certe teorie... :)

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  5. Suppongo che molta della confusione nasca da quel "formalismo" economico, che ha fatto diventare l'economia come una questione algebrica, statistica ed econometrica; tre materie non proprio intuitive per il 90% della popolazione, me compreso, che ho faticato non poco ad assimilarle.

    Usando grafici e schemini, gli economisti si sono arrogati capacità di previsione e di spiegazione, che in realtà non hanno. L'economia per quanto mi concerne ha più a che fare con la psicologia che con la matematica o la "termodinamica" (per citare un AMICO COMUNE... vero Johnny?), come la psicologia si possono intuire dei concetti ma non si può prevedere tutto.

    Quello che gli economisti e i soggetti politici sostengono è che una ristretta cerchia di individui può prevedere e controllare quello che 7.000.000.000 di individui faranno, in base a non si sa quale teoria unificante. Beh, il solo dirlo mi sembra assurdo, a meno di non possedere l'onniscienza e l'onnipresenza. E non credo che una laurea a Oxford/Cambridge/Yale ti possa concedere queste capacità.

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  6. Il libro di Rothbard lo trovate in pdf nella sezione del blog "Vettovaglie da Freedonia", nella barra laterale.


    Un saluto Johnny, è sempre un piacere leggerti. E ci si sente anche meno soli a predicare certe teorie...

    Ciao Nicolò. Nonostante il cielo sia coperto da nubi, uno sprazzo di sole filtra sempre. ;)


    L'economia per quanto mi concerne ha più a che fare con la psicologia che con la matematica o la "termodinamica"

    E' esattamente questo punto che difficilmente permea (ed a volte sorprende) l'uomo della strada. Come la descriveva anche Mises, l'economia non è altro che la scienza che studia l’azione umana ed il modo con cui utilizza risorse scarse (tra cui il tempo) per raggiungere i propri scopi. E forse è stata proprio l'abdicazione da questo concetto che ha condotto le persone a considerare come un unico essere economia e finanza, subordinandosi all'azione dei pianificatori come esseri superiori in grado di dterminare variabili a loro sconosciute.

    Hanno disconosciuto e ripudiato il loro ruolo di attori economici. La cosa disarmante di tutta questa storia, infatti, è la passività con cui l'uomo comune si approccia ad una materia tra le più affascinanti e meravigliose di questa landa desolata.


    E non credo che una laurea a Oxford/Cambridge/Yale ti possa concedere queste capacità.

    ...O a Princeton. :)

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  7. Tze! Quelli di Princeton non li consideravo nemmeno. :-)

    Ovviamente nemmeno quelli della Bocconi, dove il magico Nouriel "ho capitochekarlmarxavevaragionesulcapitalismo" Roubini si è laureato.

    Approposito di Nouriel "iohoprevistolacrisiperprimoguardatesutwitter" Roubini, guardando su Wikipedia il suo relatore dichiara "eccellente il suo talento nella comprensione sia matematica sia intuitiva delle istituzioni economiche."

    Noto che i peggiori economisti in assoluto sono i matematici, sarà che hanno una visione della vita algebrica dunque con un concetto di dinamismo uguale a quello di un tombino in ghisa. Se il paradigma dovesse essere questo meno male che Archimede non è vissuto ai giorni nostri... chissà che casini avrebbe fatto in economia.

    Ps: Matematici, sto scherzando eh.

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  8. Salve a tutti, volevo dire la mia opinione da qualche parte sul web, ma l'unico sito dove vedo persone che ragionano in modo serio sulla realtà delle cose è questo, quindi il mio pensiero rimarrà confinato in queste 4 righe.
    Gli eventi di cui tutti parlano oggi sono la crisi economica, il debito pubblico, politiche economiche ecc. ecc. ora premesso che sono un cittadino qualunque e di sicuro non mi intendo di politiche economiche o teorie varie, ma il ragionamento che mi viene semplice fare, dopo gli articoli letti su questo sito, come è possibile che in un economia liberista dove la proprietà dei beni è il diritto che hanno tutti i cittadini, non ci sia anche la proprietà del denaro??
    Forze la mia è una domanda sciocca ma per dirla a "naso" a me pare che il governo europeo è come un comunista che si è messo l'abito da liberista, e alla fine di questa crisi si spoglierà per far vedere qual'è la sua vera indole.
    Accetto critiche al mio pensiero e chiedo scusa per la mia ignoranza in materia, ma da qualche parte lo dovevo scrivere.

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  9. Forze la mia è una domanda sciocca ma per dirla a "naso" a me pare che il governo europeo è come un comunista che si è messo l'abito da liberista, e alla fine di questa crisi si spoglierà per far vedere qual'è la sua vera indole.

    Ciao Anonimo. Bè, credo tu abbia le idee più chiare di tanti altri navigatori del web, Keynesiani e signoraggisti assortiti. Quello che accadrà quando l'abito sarà riposto nel baule ce lo spiega per bene Mises.

    Per quanto riguarda la proprietà del denaro, essa va a farsi benedire grazie a quell'allegro meccanismo chiamato riserva frazionaria.

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  10. Grazie Jhonny per la risposta, ho letto l'articolo e mi pare superfluo aggiungere altre cose.... anzi forse 1 si e cioè che quando le pecore si accorgono dei lupi oramai è troppo tardi.

    Per quanto riguarda il signoraggio di cui tanti fanno un gran parlare, bè io prima di dire cavolate almeno un po mi sono documentato ( non mi piace ragionare da pecora), e piu che vederlo come una ingiustizia a me sembra giusto, il torto è un'altro e molto più grande, e cioè se io devo pagare il costo di emissione di una banconota bè poi quella banconota è la mia altrimenti è come pagare una mela e poi non poterla mangiare, il fatto che poi la banconota abbia un valore di 10 100 o 500 euro quello è solo un valore indotto cioè accettato dalla comunità, ed è su questo valore che poi le banche vanno a calcolare gli interessi cioè chi contrae 1 debito paga gli interessi su un valore di 100 quando chi a emesso la banconota a speso 1 e se lo è fatto pure pagare.
    Spero di non aver detto una cavolata non mi va di passare da indignatos anzi da inculados...
    Un ultima cosa ho letto con molto interesse cio che hai scritto sugli aggregati monetari (queste son cose che dovrebbero sapere tutti prima di scendere in piazza a fare sciocchezze) e volevo maggiori dettagli circa l'impatto che ha la nuova emissione di moneta sui vari aggregati, e soprattutto a come viene aumentata la base monetaria o M0 se ho ben capito dovrebbero essere la stessa cosa.

    Ti ringrazio fin d'ora per la tua disponibilità ma visto che tutti parlano di economia io preferisco prima sapere e poi parlare:

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  11. [...] il torto è un'altro e molto più grande, e cioè se io devo pagare il costo di emissione di una banconota bè poi quella banconota è la mia altrimenti è come pagare una mela e poi non poterla mangiare

    Se parlassimo d'oro il discorso sarebbe diverso, perché dietro si porta vari costi (estrazione, lavorazione, trasporto, conio, ecc.). Ma la carta straccia resta carta straccia, il valore indotto sarà pure indotto ma se qualcuno stampa soldi ruba perché ne può stampare finché vuole, e il corso legale non fa altro che legalizzare questa truffa.


    [...] volevo maggiori dettagli circa l'impatto che ha la nuova emissione di moneta sui vari aggregati, e soprattutto a come viene aumentata la base monetaria o M0 se ho ben capito dovrebbero essere la stessa cosa.

    Una spiegazione degli aggregati monetari puoi trovarla nel dettaglio qui.

    Ti farò un breve riassunto. Prendendo in considerazione questa immagine, alla base ci sono banconote e monete (M0), che costituiscono la base monetaria, successivamente ci sono i depositi (M1 composto da M0 + depositi), successivamente abbiamo M2 (M1 + depositi bancari non trasferibili tramite assegno, ecc.) e così via sino ai derivati in cima alla piramide rovesciata.

    Ora, con lo scoppio della bolla immobliare, la cima ha subito una stretta del credito sconvolgendo il mondo economico e portando le conseguenze a cui abbiamo assistito (fallimenti, salvataggi, ecc.). La base invece viene usata dalla FED per introdurre denaro nell'economia attraverso la stampante, in modo da salvare i TBTF. (Qui trovi i dati aggiornati sulla base monetaria.) Da un lato abbiamo, quindi, domanda di nuovo denaro per ripagare i debiti (il che fa aumentare il valore del dollaro), mentre dall'altro abbiamo la FED che stampando denaro fa diminuire il valore del dollaro.

    All'inizio della crisi ha prevalso il primo aspetto, ma ora i dollari stampati dalla FED stanno invadendo l'economia più ampia (negli ultimi dieci anni il dollaro ha perso il 30% del suo valore) fuoriuscendo dalle riserve in eccesso in cui venivano parcheggiati per sicurezza. L'inflazione nei prezzi, infatti, sta iniziando a farsi sentire e domani pubblicherò anche qualche dato a supporto di questa tesi.

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  12. Sul denaro ho scritto appena due commenti approposito di principi legali, economici, funzioni e criteri.

    Non è il divino Ludwig, ma da buono studente mi applico.

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  13. Grazie Jhonny, le cose stanno come pensavo, praticamente in cambio del prodotto del ns lavoro le banche ci danno il nulla cosmico.
    Io credo che al punto in cui siamo arrivati occorrerà prendere atto che qualcosa si debba fare perchè cosi stando le cose il finale non sarà semplicemente il fallimento del libero mercato ma la guerra, e come disse Einstein "non so chi vincerà la terza guerra mondiale ma di sicuro i sopravvissuti dovranno di nuovo utilizzare la clava".
    E pensare che la soluzione sarebbe semplice, ma il coraggio di dare il potere al popolo purtroppo non ce l'ha nessuno nemmeno coloro che si fanno chiamare liberisti ( se fossero tali non accetterebbero monete come l'euro o il dollaro), ma quello che mi fa piu rabbia è che la gente che scende in piazza a protestare non a capito che fanno addirittura il gioco dei ns governanti, io nella vita sono un commerciante la teoria non la so ma posso capirla però la realtà la comprendo al volo, almeno questo l'ho imparato.

    Ciao e grazie per la tua disponibilità

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