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di Gary North
Un manichino ha alcune delle caratteristiche fisiche di un essere umano. E' utilizzato per testare la sicurezza degli interni di una vettura che ha subito un incidente rilevante. Un paio di manichini sono legati al sedile anteriore di una vettura che si trova su una pista. Poi la macchina vine fatta sbattere contro un muro ad alta velocità. Gli ingegneri quindi esaminano cosa è successo ai manichini. Se i manichini fossero stati degli esseri umani, sarebbero stati uccisi? Smembrati?
Ma cosa succede se i manichini fossero stati in carica? E se avessero legato gli ingegneri in macchina ed eseguito il test?
Questo è ciò che sta accadendo oggi in Europa.
I manichini sono i banchieri. Gli ingegneri sono i politici ed i burocrati dell'UE. Gli osservatori sul sedile posteriore sono gli investitori del mercato azionario.
Per comprendere la natura della vettura, la pista, e il muro, guardate lo sketch del fumetto Australiano Clark e Dawe. Questo vi preparerà per quanto segue.
VALUTARE GLI ESPERTI IN CARICA
L'Eurozona inizierà a sfaldarsi, pezzo per pezzo. Un default del debito Greco sta diventando ogni giorno più probabile. Intrade, un sito sulle scommesse, il 10 ottobre ha valutato al 46% la probabilità di un default Greco prima della mezzanotte del 31 Dicembre.
Gli esperti Europei incaricati dei salvataggi delle grandi banche continuano ad insistere che il problema è gestibile. Ci sarà presto una qualche sorta di programma che risolverà il problema. E' in uscita da un momento all'altro. Non ci sono dettagli al momento.
Inoltre, Angela Merkel lo approverà. Il Parlamento Tedesco lo approverà. La maggioranza degli elettori Tedeschi non lo approverà, ma chi se ne frega di loro? Sicuramente non le Persone Che Contano Veramente.
Il problema con la Linea di Partito Europea per quanto riguarda il debito Greco è che non cambia mai. Non dimentichiamo le parole di Joaquin Almunia nel 2010. Ma, prima di leggere la sua previsione nel 2010, dovreste sapere che egli era allora il Commissario per gli Affari Economici e Monetari dell'Unione Europea. Al tempo, pubblicò sul suo sito ufficiale:
L'UE è il più grande mercato del mondo e l'euro è un potente asset nella nostra economia globale competitiva. Ma di fronte alle sfide del 21° secolo, garantire una crescita sostenibile per il futuro dell'Europa dipenderà dal compiere oggi scelte politiche giuste. In qualità di Commissario per gli Affari Economici e Monetari, è mio obiettivo assicurare che politiche solide per la stabilità economica e per il dinamismo ed un buon funzionamento dell'Unione Economica e Monetaria continuino ad assicurare prosperità per i 490 milioni di cittadini dell'UE.
Con questo in mente, leggete le sue previsioni nel mese di gennaio 2010 presso la famosa conferenza di Davos, un incontro annuale chiuso frequentato dall'elite mondiale. Stava parlando della potenziale crisi in Grecia.
Non abbiamo alcun piano B – il piano A è sul tavolo. La prossima settimana a livello di commissione adotteremo raccomandazioni pubbliche per la Grecia e per le altre economie affinché correggano gli squilibri.
Il Telegraph di Londra ha continuato l'analisi della dichiarazione di Almunia.
Almunia ha affermato che tali raccomandazioni si focalizzerebbero sull'aggiustamento del deficit pubblico entro i termini annunciati dal governo Greco, come anche il miglioramento del funzionamento del settore pubblico, della procedura di bilancio, del sistema statistico, delle pensioni, e del sistema sanitario.
"Questi aggiustamenti sono necessari per superare l'attuale situazione dell'economia Greca", ha detto in un'intervista a Bloomberg TV in occasione del Forum Economico Mondiale di Davos. Egli insisteva che la Grecia non sarebbe andata in default, nonostante le preoccupazioni sulla sua montagna di debito che hanno portato ad una serie di declassamenti da parte delle agenzie di rating.
"No, la Grecia non andrà in default. Nell'area euro, non esiste il default", ha detto. Ha suggerito che non c'era dubbio che un piano di salvataggio sarebbe stato necessario perché la Grecia era un membro della moneta unica, la quale ha offerto possibilità di finanziamenti aggiuntivi diversamente se non fosse stata un membro dell'euro.
"Il default non esiste." Sicuramente queste parole dovrebbero essere scritte su una lapide posta sulla sua scrivania, nello stesso modo in cui la placca "Il dollaro si ferma qui" di Harry Truman era posizionata sulla sua scrivania.
Mr. Almunia non ricopre più la posizione elevata che ricopriva nel 2010. E' stato tranquillamente trasferito ad una nuova posizione. Egli è ora il Commissario Europeo per la Concorrenza. Egli offre queste parole d'ispirazione:
Per quanto riguarda il controllo degli aiuti di stato, la questione più urgente è quella di gestire la crisi finanziaria e il suo impatto, ma anche verificare in che misura sia possibile semplificare le procedure di controllo degli aiuti di stato.
Che cos'è questa? Una crisi finanziaria? Intende l'evento per il quale non c'era Piano B nel 2010 – e non ce n'era bisogno? QUALE crisi finanziaria?
Juaquin Almunia è un ingegnere. È circondato da ingegneri. Stanno sviluppando un Piano C – o è il Piano D? – per il default imminente del governo Greco.
IL PRIMO DOMINO
Di quanti soldi stiamo parlando? Il governo Greco ha circa €350 miliardi di debito, di cui il 75% è di proprietà di investitori al di fuori della Grecia. La maggior parte di questi investitori sono banche commerciali.
La domanda è questa: Quali banche? Banche in difficoltà. Le banche che non possono permettersi di fare un grande "taglio" – svalutazione del valore dei bond Greci a causa di un default. Queste banche sono principalmente in Portogallo, Italia, Irlanda e Spagna. I media non lo hanno ancora capito. Se lo capissero, vedremmo titoli di giornale sulle banche dei PIIGS.
Le banche in Europa forniscono circa il 70% dei finanziamenti a consumatori e ad imprese. Si tratta di circa il 40% negli Stati Uniti. Quindi, se le banche delle nazioni PIIGS smettono di prestare, quelle economie prenderanno un serio colpo. Ma queste nazioni sono le più deboli d'Europa.
Ciò presenta un problema: default parziale di queste nazioni o delle loro banche. La dimensione comparativa dei debiti inter-Europei di queste nazioni sminuisce i debiti Greci. Il New York Times ha mostrato un grafico su questo fatto a metà del 2010.
Questo è il problema del domino. Minaccia l'economia Europea.
La più chiara dichiarazione della minaccia è arrivata la scorsa settimana dal capo della Banca d'Inghilterra, Mervin King. Non ho mai visto nulla di così schietto da parte di un alto ufficiale sulla possibilità di un collasso economico. "Questa è la più grave crisi finanziaria che abbiamo visto almeno dal 1930, se non mai." Questa notizia è stata riportata ampiamente dalla stampa britannica.
King non è il solo. I mezzi finanziari sono insieme ai pessimisti che pensano che l'Europa è ai margini di un abisso. Non ricordo nulla di simile.
QUANDO L'IRLANDA ANDRA' IN DEFAULT
John Mauldin ha riportato delle discussioni molto importanti sperimentate in prima persona che ha avuto con funzionari Irlandesi. Vi è una possibilità reale che il governo Irlandese vada in default per il suo debito nei confronti del Fondo Monetario Internazionale e dell'Unione Europea.
Mauldin è stato invitato in Irlanda da un giornalista televisivo, David McWilliams. Ecco un estratto del rapporto di Mauldin. Egli si riferisce a Michael Lewis, autore del recente best-seller, Boomerang.
Michael Lewis ha notato dal suo tempo speso in Irlanda che gli Irlandesi hanno apparentemente acconsentito col governo Irlandese affinché si accollasse il debito bancario. La stragrande maggioranza non era a conoscenza della natura della crisi imminente. Negli ultimi anni, ciò è cambiato. Ho scritto molto in passato su come gli Irlandesi avessero capito che si stavano accollando il debito delle banche che nessun governo avrebbe toccato. Era davvero troppo. E' semplice aritmetica: gli Irlandesi non possono ripagare il debito secondo i termini attuali (anche dopo che la BCE e l'Europa ha dato loro i tassi di interesse più bassi a Luglio) e non possono sperare di uscire dal debito nei prossimi 30 anni. Hanno consegnato se stessi ed i loro figli a decenni di duro lavoro per ripagare le banche Inglesi e Tedesche e Francesi (tra le altre).
E questo fatto grava su di loro. Hanno destituito il governo che aveva acconsentito a prendersi carico del debito. E' stato un messaggio chiaro, ma il governo non ha ancora fatto nulla per liberarsi dal debito.
Ci sono quelli come McWilliams che vogliono semplicemente ripudiare il debito. "Non avrebbe mai dovuto essere fatto, quindi non lo pagehremo." Non è il solo; questo punto di vista sta diventando ora sempre più condiviso.
Quando si premono i politici e l'establishment (ed io l'ho fatto) che sono unilateralmente contrari al disconoscimento del debito, succede una cosa strana. Continuavo a chiedere: "Ma gli elettori sembrano voler rinunciare al debito. E la matematica suggerisce che l'Irlanda non può ripagare questi banchieri stranieri senza grandi sacrifici." In un primo momento, avrebbero ricordato che l'Irlanda sta facendo ciò che deve essere fatto: tagliare la spesa e gli stipendi. Noi non siamo la Grecia, dicono; c'è un bisogno di "rispettabilità". Ma quando pressati, avrebbero cambiato opinione ed avrebbero ammesso che: "Sì, l'Irlanda otterrà un bel taglio". Tutti quelli che incontravo si aspettavano una cosa del genere. La differenza era il percorso per questo taglio. Ma mentre la questione politica conta qualcosa, la destinazione è la stessa.
Perché lamentarsi così tardi del gioco? Perché il governo ha mentito sulla situazione fino alle ore finali.
L'Irish Times ha pubblicato una vignetta politica su quello che gli Irlandesi chiamano il loro Primo Ministro. E' stata incredibile.
Lo era, infatti.
Per due anni, aveva dichiarato pubblicamente che l'Irlanda non avrebbe avuto bisogno di un piano di salvataggio. Ha agito così fino a metà Novembre, pochi giorni prima del salvataggio di FMI/UE.
Il partito in carica è caduto in poche settimane alle elezioni. Troppo tardi.
Sicuro? Per una nazione sovrana, non è mai troppo tardi.
Non ho alcun dubbio nella mia mente su quello che in futuro accadrà al governo. Andrà in default. Gli elettori eleggeranno chiunque compirà questo passo, e se non prenderà posizione, sarà sostituito.
La Grecia andrà in default. Sarà la prima a cadere in una fila di domino. Quando si può farla franca, gli elettori in altre nazioni saranno avvisati del fatto che andare in default per l'UE, il FMI e la BCE è più conveniente che essere sellati con una generazione di debito e con una crescita lenta.
Gli elettori possono essere ingannati per lungo tempo, ma non per sempre.
ANNUNCI UFFICIALI
La Dexia Bank, un'oscura banca belga, è stata nazionalizzata durante il fine settimana. Eera indebitata a 74 a uno. Per coprire tutte le perdite, le cui dimensioni non erano ancora note, i governi di Francia, Belgio e Lussemburgo hanno sganciato €90 miliardi ($120 miliardi) in garanzie sui prestiti. (A proposito, il Belgio non ha avuto un governo operativo per 17 mesi – di gran lunga il più lungo periodo senza un governo nella storia del governo parlamentare.) Questo piano di salvataggio è stato annunciato Domenica 9 Ottobre.
Poi una riunione d'emergenza nel fine settimana i leader Francesi e Tedeschi hanno promesso che le loro nazioni presenteranno un piano di salvataggio per tutte le banche Europee nel mese di Novembre. Non hanno offerto alcun dettaglio. I mercati azionari Europei sono saliti Lunedi, come hanno fatto anche i mercati azionari Americani.
I manichini dei crash test sono ancora in carica in Europa. Si è scoperto che gli ingegneri che sono stati legati sul sedile anteriore si sono rivolti agli osservatori sul sedile posteriore. "Va tutto bene". I manichini sul sedile posteriore hanno utilizzato i loro telefoni cellulari per chiamare i loro broker affinché comprassero azioni.
I manichini hanno un fondo di circa €440 biliardi. Bè, in realtà non sono tutti lì. Ha il diritto di vendere bond per raccogliere il denaro. Si chiama European Financial Stability Stabilization Facility (EFSF). Sul suo sito si legge:
L'European Financial Stability Facility (EFSF) è stato creato dagli Stati membri della zona euro a seguito delle decisioni del 9 Maggio, 2010 nell'ambito del Consiglio Ecofin.
Come parte del pacchetto di salvataggio complessivo di €750 miliardi, l'EFSF è in grado di emettere obbligazioni garantite dall'EAMS per un massimo di €440 miliardi per concedere prestiti agli EAMS in difficoltà, soggetti a condizioni negoziate con la Commissione Europea in collegamento con la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale e in procinto di essere approvati dall'Eurogruppo.
Così, in una grave crisi, in cui (diciamo) vanno fallite 30 banche della grandezza della Dexia, l'EFSF ha il diritto di vendere bond agli investitori.
Come acquisteranno gli investitori questi titoli? Chiameranno loro banche e diranno: "Ritiro i soldi dal mio conto." Potete immaginare come questa cosa reallegrerà i cuori dei banchieri i cui istituti di credito – banche di grandi dimensioni – ricevono chiamate dai depositanti ricchi.
Potete chiamarla un assalto agli sportelli bancari. Anch'io lo chiamo così. Ma i manichini la chiamano l'arma numero uno dell'Europa contro un'ondata di fallimenti bancari.
CONCLUSIONE
Ricordate: i manichini sono i banchieri. Gli ingegneri sono i politici ed i burocrati dell'UE. Gli osservatori sui sedili posteriori sono gli investitori di borsa.
I manichini stanno gestendo il test. Hanno legato gli ingegneri nella macchina. Gli ingegneri vedono un tremendo futuro. Sono Keynesiani. Sanno che la macchina è sicura. Il muro cadrà miracolosamente a terra poco prima che la macchina lo colpisca.
I manichini in America hanno firmato dei CDO per salvare i manichini Europei in caso di default del debito sovrano.
Suggerisco di sganciarvi le cinture di sicurezza e uscire dalla macchina. Presto.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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