Bibliografia

domenica 11 settembre 2011

L'Edificio 7 del World Trade Center e le Teorie Cospirazioniste

Sono passati dieci anni. Tira una brutta aria su questa storia, ovvero, il tempo della verità è passato; non si ha più alcun interesse a sapere cosa è successo. Ormai è successo. Pochi si sono "scomodati" a leggere la versione ufficiale dei fatti, pochi hanno intuito come il governo ancora una volta è potuto uscire indenne dalla sue malefatte nell'accaduto. Le incongruenze vengono bypassate, le domande scottanti vengono scansate, le testimonianze pesanti secretate e, soprattutto, è stato fatto "sparire" un intero edifico. Un edificio che è stato prontamente lanciato da Winston Smith nel buco della memoria. Ancora una volta Orwell in 1984 aveva visto giusto. Ma non tutti si sono scordati dell'Edificio 7.
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di Gary North


Questo è stato pubblicato il 30 Agosto in uno dei forum del mio sito GaryNorth.com per quanto riguarda il collasso a pancake dei tre edifici del World Trade Center il 9/11:

"Tutte e tre sono chiaramente delle demolizioni controllate. Chiunque lo veda lo sa."


Non posso immagianre uan frase più imprecisa. Difficilmente chiunque le veda "lo sa". Quasi ogni Americano adulto ha visto i video del collasso delle teori Nord e Sud. L'undici Settembre 2001, i video furono mostrati tante volte sui network, per tutto il giorno.

Solo un pugno di esperti ha pubblicamente detto che la causa del collasso degli edifici era un sistema di demolizioni controllate. Chiunque si azzarda a menzionare i lcollasso a pancake della terza torre è respinto con derisione come un cospirazionista.

Se il critico poi evidenzia che non c'erano rottami dell'aereo nel presunto schianto a Shanksville, Pennsylvaniale parti erano sparpagliate per miglia, indicando che l'aereo è esploso a mezz'aria – viene considerato un matto. Perché? Perché uno scenario simile solleva una domanda ovvia: Lo ha abbattuto l'esercito? A sua volta ciò mette in dubbio lo scenario "Let's roll" degli eroi a bordo del Volo 93 che assalirono la cabina di pilotaggio.

Milioni di credenti nella versione "Let's roll" del governo sullo schianto guardano alla piccola buca e non vedono quello che manca: i rottami. Vedono una buca vuota e concludono che un aereo si è schiantato lì. Nel loro caso, non vedere è credere.

Ciò mi conduce a concludere: Vedere non è sempre credere. Non vedere è molto spesso credere.

Ecco perché le cospirazioni hanno attecchito moltissimo nella storia.

Ho affrontato tutto ciò durante tutta la mia vita. Iniziai nel 1958 con una tesina delle superiori sul se Roosevelt sapesse che stesse arrivando un attacco a Pearl Harbor. Conclusi che egli sapesse che un attacco da qualche parte nel Pacifico stesse arrivando. Non ho cambiato il modo di pensare. Nel 1972, ottenni il mio dottorato in storia Americana, per quanto ne sapevo, ero l'unico storico a 30 anni con un dottorato in storia che credeva in ciò. Anche oggi, sono forse uno tra una dozzina di uomini con un dottorato in storia Americana a credere in ciò ed a dirlo in pubblico. Sto tirando ad indovinare il numero. Quelli che posso citare – meno di mezza dozzina – sono così vecchi da essere in pensione. Nessuno senza un posto di ruolo si azzarderebbe ad insegnare il revisionismo accuratamente dettagliato su Pearl Harbor in una classe universitaria. Non vedrebbe rinnovato il suo contratto. Tale resoconto non ha mai raggiunto un libro di testo. Tuttavia nel 1947, il libro di George Morgenstern, Pearl Harbor: The Story of the Secret War, rivelò molta della verità. Fu pubblicato da un'oscura casa editrice di destra, la Devin-Adair. Lo scrisse dapprima come una serie di articoli nel 1946 perché era impiegato al Chicago Tribune, posseduto dal Col. McCormick, il quale odiava Roosevelt. Il libro è ancora sconosciuto.

I libri più conosciuti su Pearl Harbor che raccontano energicamente la tesi secondo cui FDR fosse preventivamente a conoscenza di un attacco sono Infamy di John Toland, che ha 25 anni, e Day of Deceit di Robert Stinnett, che ha pià di dieci anni. Nessuno degli autori era un letterato con un dottorato.



COSPIRAZIONISTA!

La frase, "cospirazionista", uccide letteralmente qualsiasi carriera accademica.

Murray Rothbard indentificò la questione delle teorie cospirazioniste nel 1977.

Qualunque volta che un'analisi caparbia mette in circolazione chi siano i nostri governanti, di come si intrecciano gli interessi politici ed economici, è inevitabilmente denunciata dai liberali dell'Establishment e dai conservatori (ed anche da molti libertari) come una "teoria cospirazionista della storia", "paranoica", "determinista economica" e perfino "Marxista". Queste etichette diffamatorie sono applicate a tutti, anche se tali analisi realistiche possono essere, e lo so sono, fatte da qualunque parte dello spettro economico, dalla John Birch Society al Partito Comunista. L'etichetta più comune è "cospirazionista", quasi sempre un epiteto ostile piuttosto che una descrizione del "cospirazionista" stesso.

Non c'è da meravigliarsi che di solito queste analisi realistiche vengono spiegate chiaramente da vari "estremisti" che sono al di fuori del consenso dell'Establishment. Poiché è vitale per il ruolo duraturo dell'apparato Statale avere legittimità e perfino santità agli occhi della gente, ed è vitale per questa santità che i nostri politici e burocrati siano considerati spiriti incorporei devoti solamente al "bene comune". Una volta che si scoprono gli altarini per cui questi spiriti sono fin troppo spesso ancorati saldamente alla terra nel loro uso dello Stato per raggiungere i propri interessi economici, la mistica alla base del governo inizia a collassare.


In un'intervista recente sullo stravagante canale RT, un reporter mette in dubbio le teorie di un uomo che pensa che il motivo principale per l'attacco della NATO in Libia era la politica di Gheddafi che non prevedeva la stipulazione di prestiti con banche Occidentali o col FMI. Gli mette pressione: "Le è un cospirazionista?" Egli nega, definendosi un "profondo pensatore geopolitico". C'ha provato; ma gli è andata male. E' un cospirazionista.





Alex Jones è stato uno dei primi a registrare video con commenti sul crollo dell'Edificio 7. E' apertamente un cospirazionista. Il fatto che abbia promosso l'evento come un cospirazione condanna altri che anch'essi promuovono l'implausibilità del resoconto ufficiale. Ecco perché il produttore del prossimo DVD sulle implosioni controllate si è affrettato a rassicurare gli spettatori che egli non è interessato alle teorie cospirazioniste.





Tuttavia è inesorabilmente un cospirazionista. Quando un video presenta esperti che dicono che gli edifici sono stati fatti esplodere dall'interno mediante esplosivi posizionati settimane o mesi prima, piuttosto che essere crollati a causa degli incendi innescati dagli aerei, tale spiegazione deve intrinsecamente fare riferimento all'esistenza di una cospirazione e di un successivo insabbiamneto da parte del governo. L'elefante nella suo soggiorno è il suo ripudio di offrire una teoria cospirazionista.



BUGIE, CONFUSIONE ED INSABBIAMENTI

Il mio punto è semplice: ogni Establishment governa in termini di bugie, confusione ed insabbiamenti. La maggior parte della popolazione è vagamente consapevole delle bugie e delle trame su questo o su quel fatto minore, ma gli elettori stanno col governo per quanto riguarda le grandi bugie. Fare altrimenti sarebbe chiamare in causa la loro stessa saggezza. Scommetto che vi siete interessati in prima persona ad alcune grandi questioni -- voi e milioni di altri. Ciò indebolisce la religione della democrazia. Vuol dire che il patriottismo repubblicano è basato su una diffusa credulità. "Imbrogliami una volta, vergogna al governo. Imbrogliami 20 volte, vergogna a me." Così, una volta che le masse hanno adottato la Linea Ufficiale di Partito, abbandonarla vuol dire abbandonare una vecchia parte di voi ed il vostro vecchio mondo di legittimità politica. Vuol dire che ora siete da soli -- fuorilegge, reietti.

I disertori Comunisti che diedero alla stampa le loro storie descrissero questa viscerale e ragionata perdita di fiducia nella Linea di Partito di Stalin. Il resoconto più famoso fu (e rimane) il libro di Whittaker Chambers, Witness (1952). Eventi differenti innescarono questi abbandoni: il patto Nazista-Sovietico del 1939, il discorso "segreto" di Khrushchev su Stalin nel 1956, oppure l'invasione della Cecoslovacchia da parte dell'Unione Sovietica nel 1968.

Cambiare opinione su un qualunque grande evento storico -- spiegarlo in termini di connessioni nascoste -- vuol dire aprire la propria mente e cambiare opinione su una dozzina di altri eventi. Si deve ripensare moltissimo al passato. Nessuno ha il tempo per farlo. Questo è il problema di Alex Jones. Non può essere mai sicuro, basandosi sulle sue letture dettagliate che prendono molto tempo, che il tizio che ha appena intervistato non sia un matto, o un ingenuo, un malinformato, o chissà cosa.

Solo Dio può connettere tutti i puntini. Ecco perché la connessione dei puntini è uno svago azzardato.

Ho conosciuto alcune persone disturbate che erano dei matti, completamente sommersi da teorie cospirazioniste. Sono molto simili al personaggio di Mel Gibson in Ipotesi di Complotto. Ho esplorato circoli che attraggono tali persone per 50 anni. Se si esplorano simili circoli, li si incontra. Sono emozionalmente paralizzati. A volte, hanno tagliato i contatti con la loro famiglia. Non hanno acluna teoria sulla storia, a parte quella che "hanno fatto loro". Non è chiaro chi "siano". Queste persone vivono nel mondo di Matrix in cerca della pillola rossa. Non la trovano mai. Vivono per scoprire nuove connessioni per la Grande Cospirazione. Mio suocero, J. Rushdoony, che ha accettato molte teorie cospirazioniste e che era un abile storico revisionista, si è riferito a queste persone come becchini. Si scavano le loro tombe, psicologicamente parlando.

La maggior parte delle persone interessata negli affari pubblici percepisce il costo che ha l'abbandono del punto di vista pubblicamente accettato per i Grandi Eventi. Il costo è molto alto. Non esiste quasi mai una ricompensa positiva. Nel mondo accademico, non ce n'è alcuna. Le ricompense sono negative.



EDIFICIO 7

Così, per la maggior parte degli Americani, vedere non è credere. La maggior parte degli Americani non ricorda questo evento. I media non lo menzionano. Non lo fanno mai. Il rapporto della Commissione 9/11 non menziona l'Edificio 7. Quelle poche persone che anno visto il video del suo crollo, insitono nel dire che ciò può essere in qualche modo spiegato. Non possono dire come il crollo abbia senso secondo la fisica, come non ha potuto farlo il NIST, perfino dopo 6 anni di investigazioni, iniziate nel 2002. Il NIST ha incolpato gli incendi nell'Edificio 7 causati dai detriti degli altri due edifici, tuttavia quegli edifici sono entrambi crollati senza avvertimento -- nessun segno di detriti infuocati. Si presume che siano stati i detriti a causare gli incendi. Non c'è alcuna prova di causa ed effetto. Si presume che siano stati la causa.

Secondo il sito del NIST, gli obiettivi specifici dell'investigazione erano questi:

  • Determinare perché e come il WTC 1 ed il WTC 2 sono crollati successivamente agli impatti iniziali degli aerei e perché e come il WTC 7 sia crollato;
  • Determinare perché i feriti ed i morti sono stati così alti o bassi in dipendenza dal luogo, inclusi tutti gli aspetti tecnici di misure antincendio, comportamento degli occupanti, evacuazione e risposte d'emergenza;
  • Determinare quali procedure e studi sono stati usati nella progetazzione, costruzione, operatività e gestione del WTC 1, 2 e 7; e
  • Identificare, quanto specificamente possibile, le aree nell'attuale edificio, i codici d'incendio, gli standard e gli studi che giustificano una revisione.



Tuttavia l'Edificio 7 non viene menzionato nelle pagine successive. Notate l'obiettivo 3: "Determinare quali procedure e studi sono stati usati nella progetazzione, costruzione, operatività e gestione del WTC 1, 2 e 7...." Alla pagina seguente, leggiamo: "Obiettivo 3: Determinare quali procedure e studi sono stati usati nella progetazzione, costruzione, operatività e gestione del WTC 1 e WTC 2." L'Edificio 7 è stato lasciato cadere nel dimenticatoio alla pagina successiva. Questo è come è stata chiara la procedura.

[Nota: il termine Orwelliano, "buco della memoria", era adatto. Creò una potente metafora scrivendo in 1984 di uno strumento che serviva al governo come una sorta di tritacarte e pertanto anche come un distruttore della storia. La frase rimane impressa -- uno dei migliori strumenti disponibili per un cospirazionista.]


Il NIST voleva evitare l'elefante nel soggiorno: l'Edificio 7. Il NIST se l'è cavata. Solo il DVD dei 1,500 architetti ed ingegneri, non ancora messo in commercio -- lo sarà l'undici Settembre -- ha offerto un assalto frontale da parte degli esperti. Ciò non avrà effetti sul gente comune. Purtroppo, non un decennio più tardi.

E si continua, caso per caso.

Ecco perché la Linea Ufficiale di Partito funziona, decennio dopo decennio. Il costo di rincorrere la verità è troppo alto. La ricompensa è troppo bassa.

Conclusione: la seguente cosa non è vera. "Tutti e tre sono chiaramente demolizioni controllate. Chiunque lo guarda lo sa." Quasi nessuno che l'ha guardato lo sa, e chiunque evidenzia l'ovvio -- il crollo a pancake di tutti e tre -- rischia o l'ostracismo oppure il sorrisetto condiscendente.

Se volete un esempio dell'effetto di un'analisi personale costi/benefici, considerate il caso di un esperto di demolizioni nel mondo accademico che, sul 9-11, identificò il crollo delle tre torri come il risultato di un sistema di demolizioni controllate. Era il vice-presidente per la ricerca al New Mexico Institute of Mining and Technology. Mi ricordo la sua dichiarazione di quel periodo. Fui sorpreso che un accademico avrebbe potuto dire questa cosa. Non fui sorpreso una settimana dopo quando ritirò la sua dichiarazione. Così è come funziona il mondo accademico. E' pagato dai governi per funzionare in questo modo. E' accreditato dai governo per funzionare in questo modo. E' auto-sorvegliato per funzionare in questo modo.



CONCLUSIONE

Il Web sta indebolendo il controllo dell'Establishment sull'informazione. Il numero di cospirazionisti è in crescita costante. Ciò sta indebolendo la fiducia nello stato e nelle sue spiegazioni ufficiali. Ma riguardo ogni singola teoria cospirazionista, nessuna guadagna l'accettazione diffusa delle spiegazioni ufficiali. I cospirazionisti sono più come delle termiti che delle demolizioni controllate. Arriverà un giorno in cui l'edificio crollerà.

Posso dirvi cosa lo inenscherà. Gli assegni di Washington verranno respinti, o dal punto di vista dei beneficiari, non compreranno più nulla. Quello sarà il giorno in cui il castello economico di carte sostenuto dalla banca centrale, costruito sulle bugie, cadrà a terra. Quello sarà il giorno del crollo della fiducia nella più grande di tutte le menzogne del governo: la sua promessa di assegni infiniti, senza costi per i beneficiari. "Hanno mentito! Hanno mentito!" Sicuramente.

"Mi chiedo su cos'altro abbiano mentito."

Le postille sono là fuori. I libri di testo no.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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