La FED ha annunciato l'altro ieri che intende acquistare, fino alla fine di Giugno del 2012, $400 miliardi in titoli del Tesoro con maturità che vanno dai 6 anni ai 30 anni e vendere una quantità simili di titoli del Tesoro a scadenza di 3 anni. Questa è una mossa di sterilizzazione che non influenzerà la crescita di denaro. La bolla obbligazionaria continua ad essere alimentata (spingendo in giù i tassi a lungo termine che a loro volta aumentano il prezzo a lungo termine dei titoli del Tesoro), mentre la fuoriuscita delle riserve in eccesso continua ad invadere l'economia più ampia. Ricordate? Boom-bust, è così che opera la FED. Tale fuoriuscita sta facendo aumentare vertiginosamente M2, generando nell'ambiente economico un boom manipolato con un'alta probabilità di inflazione nei prezzi crescente.
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di Thorsten Polleit(I)
I. La Relazione tra il Credito Bancario e la Crescita Monetaria
Nel mondo di oggi di denaro fiat, il denaro è maggiormente prodotto attraverso il prestito bancario. Qualora una banca commerciale fornisce il credito, diciamo, a consumatori, aziende ed entità del governo, emette nuovo denaro, in tal modo aumentando lo stock di denaro dell'economia.
Gli economisti della Scuola Austriaca chiamano questo tipo di produzione di denaro "creazione di denaro dal nulla", poiché l'incremento del denaro attraverso la circolazione del credito bancario non richiede l'esistenza di risparmi reali.
Se il denaro è prodotto attraverso il credito bancario, ci si dovrebbe aspettare una relazione tra i cambiamenti nel credito bancario ed i cambiamenti nello stock di denaro. Nei lunghi periodi c'è una percepibile ed altamente correlata relazione tra queste due grandezze.
Ovviamente, qualsiasi co-movimento del credito bancario e dello stock di denaro non sarebbe necessariamente "perfetto" in tutti i punti nel tempo. Infatti, ci potrebbero essere periodi in cui l'espansione del credito bancario può scollegarsi dalla crescita del denaro.
Per esempio, le banche possono far passare e fanno passare i clienti da depositi a breve termine, che sono soggetti a requisiti di riserva, in quelle passività bancarie che sono esonerate da riserve fisiche.
Agendo così, le banche possono "liberare" riserve, che possono essere usate per prestiti aggiuntivi e per creare denaro. Queste transazioni tipicamente conducono ad un'espansione del credito bancario mentre lo stock di denaro rimane invariato.[1]
Negli ultimi tempi, comunque, la discrepanza negli Stati Uniti tra il credito bancario e la crescita di M2 è diventata particolarmente degna di nota: il credito bancario è cresciuto solo dello 0.5% su base annuale a metà Agosto 2011, mentre M2 è salito del 10.2% su base annuale. L'incremento in M2 è stato guidato da una forte espansione di M1, con i depositi a vista che sono aumentati di circa il 50% su base annuale.
Queste osservazioni potrebbero, da un lato, servire come promemoria che nello standard moentario fiat odierno la paura di stipulare pochi prestiti da parte delle banche commerciali (che risulterebbe in "troppo poca espansione del denaro", causando in tal modo deflazione) possa essere ingiustificata.
Dall'altro lato, potrebbero incoraggiare a scoprire come le banca centrale può sostenere, o anche incrementare, lo stock di denaro in un ambiente dove le banche commerciali non sono più disposte o in una posizione per sostenere i prestiti.
II. Gli Acquisti di Asset delle Banche Commerciali da parte della Banca Centrale
Nell'attuale crisi economica e finanziaria, le banche centrali hanno aumentato, piuttosto sostanzialmente, le "riserve in eccesso" delle banche. Ciò è stato causato in gran parte dall'acquisto ad opera delle banche centrali di titoli posseduti dalle banche commericali con l'emissione di nuova base monetaria.
Queste transazioni possono essere illustrate guardando ai bilanci (stilizzati). Se, per esempio, la banca centrale compra titoli per $100 dalle banche commerciali, registra i titoli come un asset sul suo bilancio.
Allo stesso tempo, la banca centrale accredita nei conti delle banche commericali, posseduti con la banca centrale stessa, il prezzo d'acquisto di $100. L'ultima è la base di denaro — e rappresenta una passività per il bilancio della banca centrale.
Le banche commerciali sganciano $100 in titoli per ricevere depositi monetari posseduti con la banca centrale. La composizione degli asset delle banche cambia nel seguente modo: i titoli scendono di $100; la base moentaria aumenta dello stesso ammontare.
Il settore bancario commerciale può usare le sue "riserve in eccesso" per intensificare i prestiti e la creazione di denaro. Che succede, comunque, se le banche (o per la precisione: i loro azionisti) non sono più disposte o in una posizione (a causa di scarsità del capitale privato) per prestare e prendersi ulteriori rischi di credito?
O anche peggio per i sostenitori dell'espansionismo monetario sconsiderato: che succede se le banche commerciali, nonostante le grandi riserve in eccesso, iniziano a ritirare i prestiti in maturazione ed a contrarre l'offerta di credito? Ciò condurrebbe praticamente ad un restringimento dello stock di denaro — e causerebbe deflazione.
III. L'Acquisto di Asset da Non-Banche ad opera delle Banche Commerciali
Se desiderato politicamente, la banca centrale può impedire che l'offerta di denaro fiat si restringa. Per esempio, può acquistare asset da non-banche (famiglie, fondi pensione, compagnie d'assicurazione, ecc.) e pagarli con nuova base monetaria.
Cosa accade se, per esempio, la banca centrale acquista un titolo da una non-banca dell'ammontare di $100? In questo caso la banca centrale sgancia il denaro direttamente al venditore, che possiede il suo conto con le banche comemrciali.
Le banche commerciali, a loro volta, ricevono $100 in pagamento dalla banca centrale. Lo stock di denaro nelle mani delle non-banche (M1) aumenta di $100 e così anche le riserve in eccesso nelle mani delle banche.
Se la banca centrale monetizza nuovi bond emessi dal governo (acquistandoli nel mercato primario o secondario), ne scaturisce lo stesso effetto: le riserve in eccesso delle banche aumentano e lo stock di denaro (M1) aumenta, poiché il governo userà il nuovo denaro per pagare le sue spese.
IV. Alcuni Effetti che si Generano dall'Impedire che lo Stock di Denaro Fiat si Restringa
Se la banca centrale acquista i bond, gli emettitori originali dei bond dovranno continuare a pagare l'interesse ed il capitale alla banca. Tali pagamenti riducono l'offerta di denaro di M1 e M2 nel tempo.
In altre parole, con l'acquisto di bond la banca centrale posticipa l'inevitabile — ovvero, il restringimento dell'offerta di denaro fiat mediante i (ri)pagamenti del debito contrattuale da parte dei debitori ("sdebitamento").
Per sostenere lo stock di denaro fiat, la banca centrale potrebbe comprare debito secondo la quantità dello stock di denaro (diciamo M1) — e poi condonare il debito. Ciò, ovviamente, favorirebbe quei debitori il cui debito sarebbe condonato da tutti gli altri attori economici.
Alternativamente, la banca centrale potrebbe iniziare ad acquistare asset come azioni, immobili, ecc. in modo da emettere denaro fiat che non deve essere ripagato. Ciò, ovviamente, significherebbe nazionalizzare gli asset acquistati — con tutte le conseguenze ben conosciute e nocive delle politiche socialiste.
Si dovrebbe notare in questo contesto che un aumento nello stock di denaro non è mai neutrale. Coloro che ricevono il nuovo denaro per primi ne beneficeranno a spese di coloro che ricevono il nuovo denaro in un punto più avanti nel tempo o che non lo riceveranno affatto.
Avendo detto ciò, diviene ovvio che una politica che impedisce all'offerta di denaro fiat di restringersi (cosa che accadebbe in assenza di tali misure) implica effetti redistributivi coercitivi.
Favorisce i proprietari di beni e servizi a spese di chi possiede il denaro: ai compratori sarà impedito di ottenere oggetti acquistabili a prezzi inferiori, mentre ai venditori viene garantito il favore di vendere le proprie scorte a prezzi maggiori.
V. La Strada verso una Maggiore Inflazione
Parlando tecnicamente, una politica di espansione dello stock di denaro fiat in un ambiente in cui le banche non sono più disposte ad estendere il credito ed emettere nuovo denaro fiat pare essere tecnicamente possibile.
Tuttavia, la Scuola Austriaca sottolinea che una struttura di produzione verrà sconvolta una volta che lo sconsiderato aumento di denaro fiat, iniettato dalla circolazione del credito bancario, rallenta, o perfino inizia a contrarsi.
Una volta che la crescita del credito si prosciuga, il "boom" indotto dal denaro fiat si trasformerà in "bust", come mostra la teoria Austriaca del ciclo economico. Un bust farà salire i tassi d'interesse del mercato poiché la preferenza temporale delle persone ed i premi al rischio richiesti aumenteranno.
Tassi d'interesse in crescita minacciano di far crollare le banche indebitate. Le banche che andranno in default ridurranno lo stock di denaro fiat. In modo da impedire che lo stock di denaro fiat finisca in un bust, la banca centrale deve mantenere il tasso interesse del mercato basso.
Tuttavia, il risultato dell'attuale monetizzazione del debito mediante la banca centrale potrebbe provocare vendite nei mercati obbligazionari: gli investitori, preoccupati per una maggiore inflazione, iniziano a scaricare i bond, spingendo pertanto in alto i tassi d'interesse di mercato.
La banca centrale dovrebbe poi acquistare maggiori quantità di debito, emettendo pertanto maggiori quantità di denaro fiat. L'attuale tentativo di mantenere basso il tasso d'interesse per impedire che lo stock di denaro si restringa, potrebbe facilmente condurre ad una politica di alta inflazione, perfino iperinflazione.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
(I). Link all'articolo originale
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Note
[1] Un cambiamento da, diciamo, depositi a vista a passività bancarie di lungo termine riduce lo stock di denaro. Ma lo stock di denaro è incrementato attraverso l'aumento del prestito bancario, così lo stock di denaro non cambia.
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