"La BCE è pronta a fornire quantità di denaro ILLIMITATE"

di Johnny Cloaca


Piccolo aggiornamento sulla situazione europea. Ho la sgradita sensazione che Trichet stia per inondarci di carta da cesso. Come l'impiegato cretino in Ghostbusters che non dà retta agli avvertimenti saggi di chi gli sta intorno a non azzardarsi ad interagire con macchinari di cui ignora il funzionamento, Trichet sta evitando i consigli degli Austriaci ed è pronto a mettere mano alla stampante. Il segnale di via è stato dato dalle dimissioni di Stark. Le ultime notizie, infatti, riportano un Trichet fiducioso nella risoluzione dei problemi attraverso uno tsunami di denaro fiat. Serve un nuovo boom per togliere l'economia Europea fuori dai guai. Occorre l'interventismo della pianificazione per direzionare "a piacimento" le forze di mercato. Risultato? Inflazione di massa. "La BCE è pronta a fornire quantità di denaro ILLIMITATE." Anche Trichet presto si dimenticherà il mandato della BCE: inflazione sotto controllo. Un lontano sogno di una notte di mezza estate.

Ora sono cani idrofobi. Devono profumare l'orrenda puzza che proviene dalla Grecia, il cadavere è in avanzato stato di putrefazione. I rendimenti sui bond a due anni greci sono arrivati ad oltre il 60%. I CDS che assicurano i bond a cinque anni del paese sono arrivati a 3,500 punti base. Allora, Papandreu ha parlato ed i CDS sono saliti ancora di più. A volte è meglio stare zitti.

Adesso ci vogliono $5.8 milioni in anticipo e $100,000 annualmente per assicurare $10 milioni del debito greco per cinque anni usando i CDS:




La Germania, o meglio i tedeschi, sono i prestatori di ultima istanza. Loro saranno spremuti fino all'osso per mantenere in piedi la baracca dell'Unione Europea. Le dimissioni di Stark non sono una coincidenza fortuita. La Merkel, comunque, è fedele ai banchieri mondiali ed è questa la ragione per cui siamo abituati ai suoi voltagabbana repentini; vive nella ingenua speranza che la maggior parte non se ne accorga. Ma i tedeschi sono stanchi di essere i prestatori di ultima istanza per i PIIGS. Se la Germania smetterà di finanziare la Grecia, essa sarà condannata definitivamente ed inesorabilmente alla bancarotta (cosa che sarebbe dovuta accadere già tempo fà) ufficiale. E' per questo che la BCE sarà costretta ad inflazionare, se si vorrà mantenere in piedi l'illusione dell'Unione Europea. Altrimenti, l'altra possibilità è la ristrettezza monetaria e la pulizia degli investimenti improduttivi maturati fin da ora, con il conseguente sfaldamento dell'Unione Europea.

La Francia non mollerà facilmente i suoi sogni socialisti legati all'Europa, a costo di nazionalizzare le sue banche.

L'innesco sarà la Grecia. Poi toccherà al Portogallo. Poi all'Italia.






Infatti, il rischio di contagio della Grecia ha spinto i CDS in tutta l'area euro verso prezzi da record. I CDS del Portogallo sono arrivati a 1,213 con un salto di 79 bps, quelli dell'Italia a 503 con un salto di 40 bps e quelli della Francia a 189 con un salto di 11 bps.

Come leggiamo dal sito di Wenzel, in particolare per l'Italia:

Si stanno innvervosendo per il debito dell'Italia, ma ancora comprano.

L'Italia ha venduto €7.5 miliardi di bond ad un anno con un rendimento medio del 4.153% paragonato al 2.959% del 10 Agosto, l'ultima volta che sono stati venduti titoli di tale genere. La domanda era 1.53 volte l'ammontare dell'offerta, paragonata alle 1.94 volte della precedente vendita.

Il Tesoro ha anche venduto €4 miliardi di bond a tre mesi. Il rendimento era del 1.907%, maggiore rispetto al 1.034% del 10 Marzo, l'ultima volta che sono stati venduti titoli di tale genere. Il rapporto di copertura delle offerte era del 1.86, paragonato al 2.42 della vendita precedente.

Sebbene più alti rispetto all'ultima asta, i tassi rimangono più bassi rispetto a prima che la BCE entrasse nei mercati per sostenere gli acquisti di debiti. Non è chiaro quale ruolo, se ce ne sia stato uno, la BCE abbia ricoperto nell'asta di oggi.

Un risultato che non sorprende dato il coacervo di tasse che rappresenta la manovra finanziaria e l'oppressivo peso che il settore pubblico ricopre nell'economia italiana. Inoltre, nonostante sia fumosa la presenza della BCE è molto probabile che anche questa volta abbia messo il suo zampino in questa faccenda. Non esistono speculatori cattivi, bensì investitori preoccupati ed incazzati che stanno chiedendo tassi più alti. Forse, a questa tornata, impareranno la lezione che prestare allo stato non è sinonimo di investimento per il futuro. Non la impareranno invece le facce di merda che gioiscono dopo le vendite di bond ed affermano con noncuranza come la BCE possa intervenire allegramente per riparare i danni di aste di bond andate deserte.

Chi legge dovrebbe imparare a non ridere dopo l'ennesima sviolinata nei confronti di un'istituzione profondamente immorale, ma imparare a contare fino a 10.

1.

2..

3..

LOL

Peccato, ci riproverò la prossima volta.