domenica 4 settembre 2011

Gold Standard Contraffatti

Affinché un gold standard possa essere davvero di libero mercato deve avere due premesse irrinunciabili: libera entrata nel business monetario e rispetto dei contratti. Ma soprattutto il governo deve andarsene fuori dai coglioni per quanto riguarda gli affari monetari, ovvero, abolizione delle leggi sul corso legale. Ciò consentirebbe una decentralizzazione della creazione di denaro, allontanando quella tana di ladri che risponde al nome di stato dal perpetrare lo sfacelo della società a cui stiamo assistendo oggi. Questa storia va avanti sin dal 1914. Nel 1971 si è ulteriormente ed irrimediabilmente aggravata. Morso dopo morso, la pianificazione centrale-coyote sta divorando se stessa.
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di Gary North


C'è abbondaza di prove che un gold standard ben progettato e ben gestito sia meglio di uno standard monetario gestito a discrezione di funzionari pubblici d'elite, per mantenere stabilità dei prezzi ed una forte crescita economica. ~ Ralph Benko


Mr. Benko sostiene la creazione di un gold standard progettato, gestito ed imposto dal governo. Io no. Ecco perché ci sono prove in abbondanza che un tale gold standard si trasforma sempre in denaro fiat della banca centrale che gli economisti Keynesiani ed i monetaristi insistono che sia il solo modo possibile per mantenere una crescita a lungo termine. Il denaro fiat è denaro disonesto.

Gli economisti vogliono denaro disonesto. Così anche i politici. Così anche la banca centrale. Così anche i banchieri commerciali. Se volete sapere quale sia il denaro onesto, ho scritto un libro su questo argomento. Potete scaricarlo gratuitamente qui.

Mentre non ho dubbi che il grossolano gold exchange standard, che fu messo insieme da burocrati del governo e banchieri centrali alla conferenza di Genova del 1922, fosse meglio della mostruosità monetaria di Richard Nixon che ha appestato il mondo per 39 anni ed 11 mesi, era uno pseudo-gold standard sin dall'inizio. Non era un gold standard completo con moente d'oro sotto il quale chiunque avrebbe potuto scambiare la valuta di una nazione ad un tasso fisso per monete d'oro di un peso ed una sottigliezza fissi.

Il gold standard che prevalse nella seconda metà del diciannovesimo secolo fu esso stesso un esperimento condannato a fallire. Si trasformò in uno standard monetario fiat (1914), che divenne il gold exchange standard (1922), che divenne lo standard di Bretton Woods (1944), che divenne lo standard monetario fiat di oggi (1971). Perché? Perché quel gold standard con monete d'oro poneva le basi sulle promesse del governo. "Si, garantiamo che scambieremo la nostra valuta per oro. Potete fidarvi di noi." Non era un gold standard al 100%. Quello che doveva essere al 100% era la fiducia nello standard nazionale del governo.

Nell'Agosto del 1914, i governi europei che entrarono in guerra ruppero le loro promesse monetarie, confiscarono l'oro che era depositato nelle banche commerciali, mandarono quest'oro nelle loro rispettive banche centrali, che poi inflazionarono per finanziare la Prima Guerra Mondiale. Era il più grande furto nella storia. Non ci fu resistenza da parte della popolazione.

Il gold exchange standard del 1922 fu un tentativo dell'Europa di mantenere i finimenti del gold standard pre-guerra, ma senza compelta redimibilità. Fu un gold standard tra i banchieri centrali. Non era inteso ad essere un gold standard per il popolo.

Era questo il problema. Era un gold standard delle elite per le elite: i banchieri centrali. manteneva fuori l'elite secondaria, ovvero, i funzionari pubblici del governo.



NON FIDATEVI, VERIFICATE

Ronald Reagan era famoso per il suo slogan sul disarmo nucleare: "Fidatevi, ma verificate." Quando si ha a che fare con i banchieri centrali, dovrebbe essere: "Non fidatevi, verificate." I banchieri centrali sono meno degni di fiducia rispetto ai burocrati sovietici nonostante la loro eccessiva ambiguità. Sono durati più a lungo dei burocrati sovietici. Hanno ricevuto regali finché i 32 anni di avvertimenti di Ron Paul hanno infine guadagnato trazione durante la crisi finanziaria del 2008 creata dalla banca centrale.

Ogni volta che si vede qualcuno nei media dell'Establishment suggerire che abbiamo bisogno di un gold standard, guardate attentamente ai dettagli della sua proposta. Coinvolge la re-introduzione di monete d'oro da parte della zecca nazionale? Se c'è un tasso di cambio legalmente garantito tra la valuta nazionale e queste monete d'oro, vuol dire piena redimibilità? Chiunque può andare nella sua banca locale e scambiare il denaro nel suo conto bancario per monete d'oro? Ciò ci riporterebbe al 1914.

Tuttavia anche questo gold standard sarebbe un falso. Perché? Perché a nessuno è addebitato un servizio: immagazzinamento delle monete d'oro. Ogni volta che si ha un servizio di valore offerto gratuitamente dalla banca, si può stare sicuri che da qualche parte nell'accordo c'è una fregatura. La banca vi attira verso un accordo mediante una promessa che non può essere soddisfatta in tutte le circostanze. In questo caso, è l'immagazzinamento delle monete d'oro gratuito. Da qualche parte nelle operazioni della banca c'è una passività riguardo le monete d'oro – una passività superiore a qualsiasi rivendicazione del depositante.

Nel 1914 in Europa, questa passività era delle banche centrali. Le banche centrali a loro volta erano sotto l'autorità dei governi. Quindi, c'erano due tipi di rivendicazioni superiori. Un semplice cittadino, per non parlare di uno straniero residente, non aveva priorità. Le corti non imponevano la sua rivendicazione per la piena redimibilità della valuta nazionale.

Il cittadino medio oggi non comprende la logica o le operazioni di un gold standard. Nemmeno la maggior parte di coloro con un dottorato in economia. Alcuni argomenti non sono esplorati nel dettaglio dai dipartimenti d'economia. Uno è il sistema bancario centrale. Un altro è il gold standard. Il sistema bancario centrale non viene mai discusso secondo la logica economica dei cartelli, che sono operazioni autorizzate dal governo contro l'interesse pubblico. La sola analisi di un libro di testo sulla riserva frazionaria che fa ciò è The Mystery of Banking (1983) di Murray Rothbard, che non era mirato ad un mercato universitario e che non è stato adottato dalle università.



LO PSEUDO-GOLD STANDARD DI MUNDELL

Benko è un discepolo dell'economista vincitore del premio Nobel Robert Mundell. Mundell è un sostenitore di uno pseudo-gold standard: solo delle banche centrali. I peoni – come me e voi – si suppone che non diventino una parte di questa Vecchia Combriccola.

Ho letto di Mundell sin dall'inizio degli anni settanta. Mi ricordo di una conferenza sponsorizzata dal Committee for Monetary Research and Education nel 1973 o 1974, dove Mundell parlò prima di me, cioè, lesse un documento accademico per i non-economisti. Nel mio discorso, descrissi quello che mi avrebbero pagato per esporre la mia orazione: "Tutta la birra che posso bere, più una traduzione della lezione del Dr. Mundell." Questo fece ridere.

Benko ha citato parola per parola Mundell... o così pare. Questa è una delle frasi più coerenti del Dr. Mundell. Fu pronunciata in un'intervista su Bloomberg il 25 Maggio:

Pimm Fox: Ha scritto sul ruolo dell'oro nell'economia mondiale, Professor Mundell. Pensa che vederemo un qualche tipo di ritorno del gold standard?

Mundell: [Ci] potrebbe essere un certo tipo di gold standard come quello di Bretton Woods, dove il prezzo dell'oro era fisso per le banche centrali e potevano usare l'oro come un asset per commerciare tra di loro.

Il grande vantaggio di ciò era che l'oro non è la passività di nessuno e non può essere stampato. Quindi ha una forza ed una fiducia in cui le persone credono. Così se avessimo non solo gli Stati Uniti ma gli Stati Uniti e l'euro legati l'un l'altro e legati anche con l'oro, quest'ultimo potrebbe essere l'intermediario e poi con le altre importanti valute come lo yen, lo yuan cinese e la sterlina inglese legati insieme, come in un nuovo tipo di SDR, ci potrebbe essere un modo in cui il mondo potrebbe muoversi verso un sistema monetario migliore.


Benko ha saltato la frase cruciale di Mundell, che ha preceduto quello che egli stesso ha citato: "Niente come il gold standard che è esistito prima del 1914. Ma ci potrebbe essere un certo tipo di Bretton Woods..." Un atto volontario da parte di Benko. Nel mondo accademico, quando si tagliano le frasi di qualcuno, ci si aspetta che vengano aggiunti tre puntini, chiamati puntini di sospensione. Assomigliano a questa cosa qui: "[...]" Questo lascia intendere al lettore che si è tagliato qualcosa.

Benko non ha considerato importante che i suoi lettori vedessero la cruciale ammissione che ha fatto Mundell. Mundell ha fatto questa ammissione per 40 anni: "Niente come il gold standard che è esistito prima del 1914." Vinse il suo premio Nobel per questa ammissione. Nessuno che abbia invocato o abbia perfino suggerito la possibilità di un ritorno al gold standard pre-1914 ha mai vinto un premio Nobel.

Benko ha fatto una sviolinata eloquente nei confronti di Mundell:

Mundell è l'economista vivente più illustre del mondo. E' un laureato in Economia vincitore di un Nobel. Egli è stato la fonte originale del manifesto dei sostenitori dell'offerta, "The Mundell-Laffer Hypothesis", che ha condotto ad una politica di basse tasse e ad un dollaro forte nell'era Reagan. Ha agito come un consigliere nascosto per il governo cinese (che apprezzando il suo contribuito ha chiamato un'università col suo nome). La guida di Mundell, ovviamente, è stata una delle ragioni per cui l'entroterra della Cina ha avuto 30 e più anni di crescita economica ininterrotta ed a doppia cifra. Il lavoro di Mundell ha anche gettato le basi per la valuta comune europea, l'euro.

Primo, James Buchanan è l'economista vivente più illustre nel mondo laureato in Economia e vincitore di un Nobel; se stiamo parlando di economisti di libero mercato.

Secondo, Mundell non ha nulla a che fare con la politica del dollaro forte degli anni Reagan. E' stato Paul Volcker, all'inizio dell'autunno 1979 quando prese la carica di presidente della Federal Reserve sostituendo l'incompetente G. William Miller, che era durato solo 18 mesi, un record per il suo breve periodo. La politica di Volcker di ristrettezza monetaria causò la recessione del 1980, che fece vincere Reagan a Novembre. Mantenne questa politica fino al 12 Agosto 1982, quando il governo messicano minacciò di nazionalizzare le banche estere. Il 16 Agosto la Federal Reserve iniziò ad inflazionare. Mundell non ebbe nulla a che fare con tutto ciò.

Terzo, la banca centrale cinese ha avuto la politica monetaria più inflazionistica di qualsiasi altra grande nazione, inflazionando M2 quasi al 20% l'anno per almeno un decennio. La valuta non è in alcun modo legata all'oro.

Quarto, l'euro è un disastro.

Benko è un sostenitore in buona fede di un gold standard fasullo. Nessuno nel mondo finanziario gli presta attenzione, non più di quella che gli economisti del mondo hanno mai prestato alla richiesta di Mundell di uno pseudo-gold standard.

Lo scopo del gold standard è di limitare le banche centrali. Restringe la loro capacità di inflazionare. Limita la loro autorità sulla politica monetaria. I banchieri centrali non vogliono limitazioni alla loro autorità. Sono forzati ad accettare un certo livello di autorità del governo per brevi periodi durante le crisi finanziarie – crisi che le politiche della banca centrale hanno creato – ma non cederanno mai volontariamente al popolo la loro autorità sulla manipolazione monetaria, ovvero la pianificazione centrale.

L'intera professione economica, tranne la Scuola Austriaca, crede nel sistema bancario centrale e nella riserva frazionaria delle banche commerciali. Ciò vuol dire che gli economisti favoriscono un cartello. Nelle università, assegnano un libro di testo con un capitolo sui cartelli che spiega che i cartelli sono oligopoli in cerca di profitto ed autorizzati dal governo, oligopoli che agiscono contro la volontà dell'interesse pubblico. Ma i libri di testo non estendono mai questa analisi alle banche centrali ed alle banche commerciali. L'ho già detto in passato, ma vale la pena ripeterlo. La riserva frazionaria e la banca centrale hanno ricevuto agevolazioni dagli economisti accademici. Hanno ricevuto agevolazioni anche dai giornalisti finanziari.

Gli economisti invocano le loro limitazioni di pseudo-mercato ed imposte dal governo su questo o quell'aspetto del sistema bancario. Ma non invocano una riserva bancaria del 100%, come fece Rothbard. Non invocano il free banking, come fece Ludwig von Mises.

Perché no? Perché non si fidano del libero mercato e della sua capacità di mantenere un'offerta di denaro limitata solo con le spese d'estrazione mineraria e con i contratti volontari. Appoggiano solo a parole la competizione di libero mercato, ma non quando riguarda il cuore di ogni economia, l'offerta di denaro. Qui, vogliono l'autorità finale del governo e l'autorità amministrativa della banca centrale. Credono nelle persone con pistole e distintivi come pianificatori centrali affidabili.

Il gold standard rimuove l'autorità economica finale dalle persone con pistole e distintivi e la dona al popolo.



L'ORO E' IL MARTELLO

In questa vita, ci sono chiodi e martelli. La battaglia sull'autorità economica finale è la battaglia sul sistema monetario, poiché il denaro è l'istituzione centrale in un'economia di divisione del lavoro. Così, la battaglia è su chi impugna il martello.

I banchieri ed i politici rifiutano di concedere l'autorità finale al popolo. Le elite desiderano trattenere il potere sulle risorse scarse. Ciò può essere perpetuato solo attraverso il loro potere sull'offerta di denaro.

L'oro è il martello ultimo, perché è stato a lungo la merce favorita come denaro. Non può essere contraffatto facilmente. E' costoso da estrarre. E' facilmente divisibile. Ha un alto valore in relazione al peso ed al volume. E' ampiamente riconosciuto. Quindi, ha valore storico – non valore intrinseco, il che non ce l'ha nessun asset, ma valore storico. Ha un valore facilmente prevedibile.

Le monete d'oro permettono alle piccole persone di impugnare il martello. Attraverso il processo di mercato, gli individui esercitano le loro scelte. Determinano il valore di mercato mediante un sistema di aste. Il libero mercato è una gigante asta.

Le monete d'oro mantengono onesta l'asta. Nessuno può legalmente stampare denaro per guadagnare influenza nell'asta. Nessuno può facilmente contraffarle e diventare ricco, offrendo un prezzo superiore agli altri.

I banchieri centrali vogliono dirigere l'asta. Così anche i politici. Così anche i banchieri commerciali. Tutti e tre i gruppi di elite hanno un incentivo a mantenere le monete d'oro al di fuori dell'asta. Le monete d'oro mantengono onesta l'asta, e le elite conservano il loro potere attraverso la disonestà – soprattutto con denaro disonesto. Hanno paura del denaro onesto.

L'oro è descritto dai giornalisti ignoranti come la moneta dei plutocrati. I Greenbacker amanti del denaro fiat, del calibro di Ellen Brown, concordano su questo punto (sull'utopia del denaro fiat di Ellen Brown, cliccare qui). Ciò inverte la fiducia. Il denaro fiat è il denaro delle elite, i plutocrati di tutti i tempi. Il gold standard è l'economia dei popoli.

Le monete d'oro sono mini-martelli. Queste monete, insieme ad IOU legali e legati alle monete, trasferiscono emorme autorità ai popoli. Il tizio piccolo con le monete d'oro o gli IOU legati all'oro ha il veto sugli schemi di grande spesa, di denaro facile e di potere centralizzato dei pianificatori centrali del governo e dei loro alleati in cerca di profitto, i contraffattori: le banche a riserva frazionaria.



CONCLUSIONE

C'è una certa chiacchiera ai margini dell'Establishment per la reintroduzione di un gold standard. Il gold standard che promuovono non è quello precedente alla Prima Guerra Mondiale. Questo standard riduceva drasticamente il potere del governo sul denaro, ma era sempre un compromesso col potere del governo. I governi dell'Europa annullarono questo standard quando iniziò la guerra. Persero tempo con una versione gestita dal governo e dalla banca centrale nel 1922: il gold exchange standard. L'ultimo annullamento del gold standard ebbe luogo nel 1931, quando l'Inghilterra uscì dal gold standard, e nel 1933 quando anche gli Stati Uniti seguirono il suo esempio.

Ci sono monete d'oro e monete d'oro contraffatte. Allo stesso modo, ci sono gold standard e gold standard contraffatti. Quando si ha a che fare con le monete d'oro o le teorie di un gold standard, suggerirei che addottiate uno slogan da una pubblicità degli anni cinquanta: "Non accettate sostituti!"

Ecco la cosa reale: uno standard di libero mercato senza alcun intervento del governo – niente zecca, niente banca centrale, niente leggi del corso legale, niente stampanti, niente ricevute di deposito, niente immagazzinamento "gratuito". Solo questo: leggi contro la frode e leggi che impongano contratti. Questo sistema produrrà un gold standard per le grandi transazioni ed un silver standard per le piccole transazioni. Gli utenti possono decidere cosa vogliono utilizzare come denaro. Alle elite in carica non sarà più permesso di contraffare, confiscare, o manipolare il denaro.

Quando un economista che difende questo sistema vincerà un premio Nobel sulla base della sua difesa, sapremo che la nostra liberazione si avvicinerà. Se il premio sarà conferito in monete d'oro, saremo entrati nell'Età dell'Oro


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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