"L'origine del governo è la comprensione comune ed il comune accordo della società; [...] Il governo mette in pratica il comune desiderio della società, primo, per la libertà, e secondo, per la sicurezza. Non va oltre di ciò; non contempla alcun intervento concreto sull'individuo, ma solo un intervento passivo. Il codice del governo sarebbe dovuto essere quello del leggendario re Pausole, che prescrisse solo due leggi per i suoi sudditi, la prima, Non fare del male a nessun uomo, e la seconda, Poi fa come vuoi; e [...] l'unico interesse del governo dovrebbe essere quello puramente passivo di vedere questo codice messo in atto. [...] Lo Stato non si originò dalla comune comprensione e dall'accordo nella società; si originò dalla conquista e dalla confisca. La sua intenzione, lontana dal contemplare la "libertà e la sicurezza", non contemplava niente del genere. Contemplava principalmente lo sfruttamento economico continuo di una classe su un'altra e si preoccupava della libertà e della sicurezza in coerenza con questa intenzione principale; ovvero molto poco. La sua funzione primaria o esercizio non era mediante [...] interventi puramente passivi sull'individuo, ma mediante innumerevoli e molto onerosi interventi concreti, tutti allo scopo di mantenere la stratificazione della società in una classe sfruttatrice e proprietaria ed un'altra dipendente e senza proprietà. L'ordine di interesse che è riflesso non è sociale, ma puramente antisociale; e coloro che lo amministrano, giudicati dal comune senso dell'etica o perfino dal comune senso della legge applicata alle persone, sono indistinguibili da una classe professionista di criminali." ~ Albert Jay Nock
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di Fred Reed
Quando un paese funziona ragionevolmente bene – quando le scuole insegnano l'algebra e non Valori Appropriati autorizzati dal governo, quando la polizia è in scarso numero ed è cortese, quando il governo è ristretto e si preoccupa dei suoi affari e lavora più per il bene del paese piuttosto che per i saccheggiatori e gli interessi speciali, allora giurargli un certo livello di fedeltà non sarebbe in fin dei conti così sciocco. Decenni fa l'America era un paese simile, imperfetto come tutti i paesi, ma abbastanza buono da adorare e proteggere.
Non appena inizia il declino, ed il governo diviene oppressivo, bigotto, crudele ed incompetente, non appena i funzionari iniziano a spiare, non appena la corruzione mette radici profonde e le istituzioni diventano marce dentro, è tempo di disimpegnarsi. La fedeltà per un paese è una scelta, non un obbligo. In altri tempi le persone amavano la famiglia, gli amici, la civiltà, la tribù, il popolo, o la chiesa piuttosto che la nazione. In un periodo di collasso nazionale, ciò è saggio.
Un campo fertile in effettuare il disimpegno potrebbe essere chiamato espatrio interno – la comprensione che vivere in un paese ti rende un residente, e non un sottoscrittore. Una cosa è essere leali ad un governo che è leale con te, un'altra cosa è perpetrare quella lealtà quando le Camicie Brune marciano ed il governo rigetta qualsiasi cosa in cui tu credi. Mentre il modo di parlare è diventato insopportabilmente arrogante, è possibile considerarsi un cittadino del mondo piuttosto che del Reich.
L'home schooling è una forma ammirabile di disimpegno per coloro che non possono espatriare fisicamente. Le elementari una volta insegnavano a leggere ed a fare i conti, e molto poca progaganda che rimbabisce, in modo da renderle tutt'altro che dannose. Oggi, no. Vale la pena riflettere su questo fatto, contrariamente all'insistenza del governo secondo cui le scuole sono indispensabili, almeno per i bambini brillanti. Un bambino intelligente legge già diversi anni prima rispetto al suo livello scolastico, al che la scuola diventa solo un ostacolo. Sarà pesantemente annoiato, considererà i suoi insegnanti degli imbecilli e non imparerà nulla che giustifichi il suo stare lì ma quel che basta per giustificare il suo essere altrove. Nel suo più profondo aspetto, l'home-schooling diventa quasi una responsabilità, un parallelo con i monaci medievali che copiavano i manoscritti greci.
Il disimpegno dal sistema universitario, oppure dovrei dire dalle "università", è anch'esso consigliabile. Primo, ciò è vero perché se si cerca la cultura per guadagnare una certa padronanza in materie come la storia, la letteratura, le arti e le scienze, lo si può fare meglio da soli. I professori servono a poco se non ad assicurarsi che gli studenti facciano i loro compiti a casa. Se lo studente vuole studiare lo può fare da solo, e se non vuole studiare non ha nulla da fare all'università.
Secondo, le univesrità oggigiorno, spero con eccezioni, sono cittadelle di oscurità intellettuale. Insegnano poco, e servono principalmente a forzare il giovane a prendere in prestito dalle banche somme che spezzano la schiena. Questo tempo sprecato e questi costi faraonici non possono essere giustificati a meno che non forniscano una ricompensa rimarchevole, e ciò non accade.
Le università preparano ampiamente lo studente per una vita da lavoro d'ufficio in alcune tristi istituzioni, intrappolandolo nel sistema pensionistico e rendendolo un prigioniero dello Stato. In una nazione che sprofonda nel terzo mondo, le istituzioni non possono essere prese in considerazione.
Ha più senso divenire, diciamo, un sommozzatore professionista o un abile meccanico. I costi di formazione sarebbero meno onerosi di quelli universitari. Entrambi i lavori sono interessanti, stimolanti e ben remunerati, il che non può essere detto per la maggior parte di coloro che non vanno a Wall Street. Di cruciale importanza, le auto non si trovano dappertutto e proprio le compagnie petrolifere hanno davvero bisogno di sommozzatori. Non si è legati agli Stati Uniti, dove il tintinnio della morte inizia a farsi sentire sotto il colpo sordo degli stivali degli Stormtrooper.
Il disimpegno dallo zeitgeist consumista è essenziale. Si, lo so. L'avversione ad una vita dedicata all'acquisto di cose non necessarie può sembrare una posizione da: "Io, io sono di un atteggiamento così elevato che non sporco le mie mani filosofiche con sole...cose."
No. Non è una posizione. In un periodo di regressione economica, il rigetto del consumismo è totalmente realizzabile. E quasi proditorio.
Uno si potrebbe chiedere: "Di cosa ho realmente bisogno, e quali cose contano realmente per me? Quanto denaro mi serve realmente, e quanto sono disposto a pagare?" Ricordate, si paga più per il denaro che per qualsiasi altra cosa.
Una volta ho vissuto in una vecchia roulotte parcheggiata vicino ad un pineto nei pressi di Farmville, Virginia. Ci trovai anche un barbecue di mattoni ed un cagnetto tutto floscio, apparentemente un misto tra un setter irlandese ed un qualsiasi altro animale ci fosse lì in giro. Il posto era tranquillo e calmo. Uccelli ed insetti non erano una seccatura. Quando pioveva ero felice di trovarmi nella temporale, ma il clima era secco. Penso che il costo di tutta la baracca fosse di cinquemila dollari, incluso un pozzo ed una fossa settica.
Se state pensando: "Perché...no...Non potrei vivere in questo modo", forse avete ragione. Ma se lo dovessi fare ora, avrei sbalorditive quantità di musica pirata su penne USB, un impianto audio decente per un paio di centinaia di verdoni, un Kindle o la versione gratuita per computer per leggere i libri da Amazon se avessi i soldi o da Project Gutemberg se non li avessi, ed una televisione a schermo piatto per guardare film donati da uTorrent. Costo netto: sotto i mille dollari.
Le circostanze differiscono, certo. Ma credo che avete capito l'idea che c'è dietro: comfort, musica, libri, barbecue, un cane indefinito, temporali, amici, quasi a costo zero. Mutatis mutandis, questo principio si applica quasi ovunque.
Si addice bene anche alla Duplice Legge di Indipendenza Economica di Fred: se non lo puoi pagare, non comprarlo, e se non ne hai bisogno, non comprarlo. E' in questo che stanno i semi della totale distruzione dell'America, ma io non sono la mamma di Wall Street.
Per capire un pò meglio cosa intendo, dove vivo, nei pressi di Guadalajara in Messico, come minimo due amici vivono abbastanza bene con mille dollari al mese, includendo birra, internet ed in un caso sostanze essenziali per i gonfi salari della DEA. Ognuno ha un camion usurato, ma niente cucine in granito o trattori tosaerba.
Un altro passo verso l'indipendenza è liberarsi per quanto possibile dal ciclo della manutenzione. Stareste molto meglio in periodi critici se potete fare il tipo di manutenzione idraulica, elettrica e meccanica che di solito è comunemente compresa. Ciò è facile a dirsi, lo so. Tuttavia, se fatto, è un modo per staccare la spina.
Le circostanze differiscono ed i dettagli variano. Il principio rimane: liberatevi, tagliate le vostre spese, cercate gli interstizi e non credete in nulla a meno che non siete sicuri che fosse la vostra idea crederci. Ciò che sta arrivando pare proprio brutto. Se sarà così, ogni uomo si impegnerà per se stesso, la sua famiglia, i suoi amici e quei principi in cui crede. State pur sicuri che il governo non si farà vivo per voi, dannato bastardo.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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