Bibliografia

giovedì 11 agosto 2011

Temete il Boom, Non il Bust #1

Adesso da ogni dove spuntano articolo che richiedono a gran voce un nuovo boom, per non sentire il dolore del riaggiustamento necessario; rimandare l'inevitabile e perseguire sulla strada del "quasi-boom" Keynesiano. Allora si chiede a gran voce un nuovo QE alla FED (in modo da continuare a gonfiare la bolla obbligazionaria), si chiede "maggiore coraggio" alla BCE (ovvero un QE a tutti gli effetti) ed infine il boom immobiliare della Cina sta iniziando a tramutarsi in bust: "La produzione di acciaio in Cina è calata del 3.1% nei primi 10 giorni di Luglio, a 1.955m tonnellate giornaliere. I prezzi dell'acciaio secondo il documento sono saliti un pò, suggerendo che quello che la Cina affronterà sarà stagflazione, prezzi in crescita ed un'economia in declino." Ma non è il bust che bisogna temere, bensì il boom. [Prima Parte di Due.]
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di Patrick Barron


Tutte le banche centrali dei paesi industrializzati ed i ministeri del Tesoro sono attualmente impegnati in un esercizio impossibile — provare a rigonfiare un boom artificiale attraverso tassi d'interesse a zero e spesa a deficit. La realtà è che l'attuale crisi finanziaria è stata causata dall'espansione monetaria delle banche centrali, quindi non può essere curata con ulteriore espansione di denaro. E' come se un dottore continuasse ad estrarre sangue ad un paziente che si sta già dissanguando.

Il boom indotto dal denaro distrugge il capitale, ma questa distruzione è mascherata da un'illusione monetaria. Questa illusione non può essere smascherata dalla normale finanza grazie alla solerzia; può solo essere smascherata dalla comprensione della teoria economica appropriata, che è chiamata teoria della Scuola d'economia Austriaca, conosciuta anche come "realtà dell'economia".

In modo da evitare investimenti improduttivi, si ha bisogno di capire come un boom indotto da una banca centrale proceda dall'euforia illusoria della nuova era/nuovo paradigma alla disperazione dove tutto è perduto. Si deve capire che il boom è il problema e che il bust è la soluzione. Quindi, "temete il boom e non il bust".

Come altri prima nell'era moderna, questo ciclo recente di boom-bust è stato causato dall'espansione del credito, che ha espanso l'offerta di denaro creato dal nulla grazie alla riserva frazionaria.

In generale, i prezzi aumentano e la ricchezza è redistribuita da coloro che la producono a coloro che la consumano. L'espansione di denaro della banca centrale dà inizio a questo ciclo di boom-bust, in base a cui il capitale è investito in modo errato in processi di produzione a lungo termine per cui c'è insufficiente capitale reale affinché possano essere completati in modo proficuo. In seguito prezzi più alti e tassi d'interesse più alti fanno terminare il boom iniziato artificialmente, ma non prima che il capitale reale, i beni reali vendibili, sia stato investito in imprese che non ne ricaveranno mai un profitto.

L'espansione di denaro distrugge in ultima istanza il capitale e causa una minore produzione nel futuro. Visto che l'intero processo era un'illusione monetaria di generazione di ricchezza, quando nella realtà c'è distruzione di capitale tramite investimenti errati, l'incombenza del bust dovrebbe essere lodata, poiché è l'inizio del processo di ristabilimento della struttura di produzione per riflettere le vere preferenze del consumatore.

Prima il boom finisce, meglio sarà. Il boom distrugge il capitale; il bust reintegra il capitale tramite i risparmi. L'economia ha bisogno di risparmi, che sono le fondamenta della produzione. L'attuale moda, promossa dalle banche centrali mondiali, è esattemente l'opposto. Le banche centrali vogliono che tutti credano che è la spesa che guida l'economia, non i risparmi. Questa è chiamata "Economia dello Spendere Finché non Vai a Gambe all'Aria" ed è intrisecamente sballata ed insostenibile, come dimostrerò più avanti.



Perché i Governi Distruggono il Denaro Sonante

I governi distrugguno il denaro sonante perché questo forza ogni attore economico, incluso il governo stesso, ad avere una disciplina fiscale. Ma il denaro creato dal nulla dalla banca centrale permette al governo di evitare le scelte difficili che sono parte di un'economia governata dalla scarsità e dall'incertezza, ed apre le chiuse (temporaneamente) ai politici per una spesa a deficit illimitata.

Il denaro creato dal nulla permette ai politici di comprare i voti di gruppi con interessi speciali mediante la creazione di denaro, mentre si evita la necessità impopolare di tassare le persone o prendere in prestito onestamente nei mercati di credito, il che spiazza gli investitori privati. Quindi l'espansione di denaro creato dal nulla è nell'interesse del governo ma non in quello delle persone, sebbene questo fatto venga nascosto dalla propaganda — per esempio, incolpando i "banchieri avidi" per la crisi del credito.

Inoltre, tutti riceviamo o ci aspettiamo di ricevere la proprietà espropriata nella stessa forma — i governi comprano il nostro silenzio con le pensioni ed i servizi di assistenza sanitaria gratuiti, per esempio. Col denaro sonante, le persone sono il signore ed il governo è il loro servo. Col denaro creato dal nulla, il governo è il signore e le persone sono i servi. Ecco perché Ludwig von Mises disse che il denaro sonante è tanto importante per la libertà umana quanto la carta dei diritti e le costituzioni.



Gonfiare una Nuova Bolla

Visto che l'espansione monetaria maschera la vera natura dell'economia, è consigliabile contare su una comprensione della teoria economica Austriaca per guidare le nostre decisioni d'investimento. La teoria economica Austriaca ci dice che il nuovo denaro andrà da qualche parte, creando bolle che non possono essere sostenute. Gli esempi sono le bolle tecnologiche alla fine degli anni novanta e la bolla immobiliare del primo decennio del nuovo millennio. I tassi d'interesse a zero di oggi stanno con tutta probabilità inducendo proprio ora una bolla nel mercato obbligazionario e nel mercato delle azioni.

Le bolle appariranno anche nelle merci. I prezzi di grano, granturco, semi di soia, minerali di ferro e petrolio sono aumentati tremendamente nell'ultimo anno simultaneamente ad un aumento della produzione. Questo fenomeno è solo possibile grazie ad un aumento nell'offerta di denaro.

C'è un'alta probabilità di un'altra bolla nei prezzi dei terreni agricoli in America, come è probabile anche in Europa. Prezzi alti delle merci e bassi tassi d'interesse giudano in su il valore capitale dei terreni agricoli. Ma questo è un miraggio. Quando la bolla scoppierà ed i tassi d'interesse aumenteranno, il valore capitale dei terreni agricoli calerà.

Ciò è accaduto diverse volte durante la mia carriera bancaria. L'ultima negli anni ottanta fu violenta — i banchieri nell'Iowa furono uccisi perché furono costretti a rientrare in possesso di fattorie che furono usate come garanzia per gli acquisti di terreni agricoli. Altri banchieri furono allontanati dalla loro professione dopo minacce di morte. Fui testimone di questo fenomeno in prima persona.

Un banchiere del Wisconsin, uno Stato americano prettamente agricolo, mi ha detto di recente che una bolla sulle terre probabilmente già esiste — ma è difficile a dirsi. Esattamente. E' difficile dirlo, perché i metodi standard dell'analisi del rischio fanno apparire più sensati i prestiti agricoli — per ora: i prezzi delle colture sono alti ed i tassi d'interesse bassi. Questa è una tempesta perfetta per una bolla nei prezzi dei terreni agricoli.

Ma che dire dei maggiori requisiti di Basilea III per il capitale bancario? Più capitale non ci proteggerà da prestiti cattivi? E' vero che maggiori requisiti rallenteranno il prestito bancario. Se le banche non possono raccogliere denaro, la loro unica opzione è ridurre gli asset per soddisfare i nuovi rapporti di capitale/asset. Ma tenete a mente due cose:
  1. più capitale non impedirà investimenti improduttivi attraverso il ciclo economico boom-bust;
  2. i governi vogliono che l'offerta di denaro venga espansa e continueranno a farlo accadere.


Un banchiere del Sud Dakota mi ha detto di recente: "Non sappiamo cosa fare con la nostra liquidità in eccesso." Ma i banchieri troveranno qualcosa da fare con la loro liquidità in eccesso. Stipuleranno prestiti nell'ultimo mercato in fermento, che sia quello immobiliare, quello dei terreni agricoli, che siano prestiti diretti a città e comuni (che è la nuova moda negli Stati Uniti) oppure qualcos'altro che ancora non è sui nostri radar.

Alla sua ultima testimonianza davanti la Commissione Bancaria del Senato, il presidente della FED Ben Bernanke è stato interrogato da un senatore democratico sul perché i banchieri non stessero utilizzando le loro riserve in eccesso per sostenere nuovi prestiti. Il presidente della FED ha rassicurato il senatore che ciò sarebbe avvenuto col tempo. Quando non lo sappiamo; ma attenzione all'ultima bolla dei "prestiti da non farsi scappare".

Ricordate, cinque anni fa il settore immobiliare era considerato come un investimento molto sicuro. Si sosteneva che i prezzi delle case non sarebbero mai andati giù, oppure se fosse accaduto ciò, non sarebbe durato a lungo. Ma gli economisti Austriaci ci hanno detto che è sciocco contare sull'esperienza del passato per predire il futuro. Proprio perché il settore immobiliare è sempre stato un investimento sicuro ciò non garantisce che lo sarà anche in futuro.


[Seconda Parte]


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. Comincio davvero a credere che la spesa pubblica finanziata con l'emissione di nuova moneta crei delle bolle anche se non sappiamo dove e quando. Lo Stato per definizione non sa spendere produttivamente solo il cittadino riesce ad allocare sapientemente la ricchezza.

    Luca

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  2. Ciao Luca.

    Hai ragione. Lo stato non sa allocare con produttività le risorse perché non conosce il cosiddetto "rischio imprenditoriale," infatti è esente dal cosiddetto parametro di controllo profitti/perdite. Questo meccanismo, insieme a domanda/offerta ed al calcolo economico, rappresenta il cardine dell'attività imprenditoriale per incanalare nel miglior modo possibile le risorse scarse a nostra disposizione.

    Comunque, il modo migliore per intuire dove si troverà la prossima bolla è seguire il denaro. Esercizio che ho compiuto quando ho parlato, ad esempio, della bolla immobiliare Australiana. In Occidente invece un reale candidato ad un'attività in bolla è il settoe verde che straborda di incentivi.

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