Bibliografia

mercoledì 10 agosto 2011

Impasse del Debito: Realtà e Falsità

Infine anche la monnezza degli Stati Uniti è stata declassata ad AA+. In realtà, le agenzie di rating sono state anche fin troppo buone dato che avrebbero dovuto calcare la mano e dire la verità fino in fondo sul debito dello zio Sam: nessun rating, c'è solo pattume.

Poi c'è la monetizzazione del debito annunciata dalla BCE attraverso l'acquisto di bond di Spagna ed Italia. C'era da aspettarselo. Ancora una volta la BCE interviene, ma non sarà l'ultima. Continuerà a creare denaro. La Germania ha mugugnato, ma ha accettato. Perché?
C'è un libro che lo spiega molto bene. Ma l'Europa su questo tema si sta spaccando, la Germania non rimarrà sempre a guardare. I tedeschi si stancheranno di sopportare il dolore degli altri. Questa è una cattiva notizia per l'euro. Il solo modo di scappare dall'inflazione di massa dell'euro sarà uscire dall'Unione Monetaria Europea. Ciò terminerà il "grande esperimento". Questa, come spero comprendiate, è una buona notizia. Perché? Perché l'esperimento del Nuovo Ordine Mondiale Europeo, fondato sulla pianificazione centrale, da buon coyote quale è sta divorando se stesso.
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di Gary North


L'accordo sul tetto del debito che è arrivato nel weekend aumenterà il tetto di $2.1 biliardi – abbastanza da togliere dal tavolo della politica questo argomento fino al primo Gennaio 2013, il che era il desiderio di Obama.

La Camera ha chiamato la legge Budget Control Act. Forse era la legge del budget fuori controllo. Sono 74 pagine. Nessuno al Congresso ha avuto tempo per leggerla. Tipico.

Ci saranno tagli garantiti alla spesa sotto $1 biliardo di dollari nel prossimo decennio, ovvero meno di $100 miliardi l'anno, con la maggior parte dei tagli che avverranno alla fine del decennio.

Ci sarà una nuova commissione bipartisan che in qualche modo troverà aggiuntivi $1.5 biliardi in tagli alla spesa nel prossimo decennio. E' un totale di meno di $250 miliardi l'anno, tutti imposti verso la fine del decennio, a meno che il Congresso non cambi idea più avanti, il che è probabile.

Che succede se la commissione fallisce nell'agire, o il Congresso fallisce nell'agire dopo Dicembre? Il primo Gennaio 2013, inizieranno i tagli: $1.2 biliardi. Saranno distribuiti 50-50 tra la difesa e la spesa interna. Intoccabile sarà la Previdenza Sociale, il Medicaid, i benefici ai veterani, le pensioni federali, i food stamp e gli indennizzi per la disoccupazione. L'Assistenza Statale Medica può essere tagliata del 2%, ma i fornitori dell'assistenza sanitaria dovranno sopportare questi tagli, non i beneficiari dell'Assistenza Statale Medica.

Se la commissione fiscale non prendesse alcun provvedimento, l'accordo aggiungerebbe automaticamente circa $500 miliardi di tagli alla difesa in cima ai tagli già fatti, e, allo stesso tempo, taglierebbe programmi critici come le infrastrutture o l'istruzione. Questo risultato sarebbe inaccettabile per molti Repubblicani e Democratici – creando pressione per un accordo bipartisan senza richiedere la minaccia di un default con conseguenze impensabili per la nostra economia.


Il comunicato stampa della Casa Bianca non ha detto se questi tagli arriveranno tutti insieme. Se sì, la maggior parte del budget della Difesa scomparirebbe: $500 miliardi su $700 miliardi. Così, i tagli arriveranno in dieci anni. Il comunicato stampa non ha detto ciò, ma questa è la sua insinuazione. Nessuno sta per chiudere il Dipartimento della Difesa. La minaccia non è credibile.

I leader Repubblicani alla Camera sono capitolati per quanto riguarda l'incremento del tetto del debito. I leader democratici al Senato sono capitolati ad un innalzamento senza alcun aumento delle tasse.

Nel caso ce ne fossimo dimenticati, un decennio fa, il governo Federale gestiva un'eccedenza di $128 miliardi. Prese le entrate della Previdenza Sociale per ottenere ciò, ma era ancora un'eccedenza on-budget. All'inizio dell'anno fiscale 2010, come avevo previsto, la Previdenza Sociale ha gestito un deficit annuale. Fa sembrare peggiore il deficit on-budget. E' quanto mai accurata la cosa.

I Repubblicani del Tea Party che sono nuovi agli affari di Washington hanno avuto una battuta d'arresto psicologica. Hanno sperato che la Camera rimanesse saldamente sulle sue posizioni. La Camera era in una posizione per forzare una crisi Costituzionale, forzando Obama a sostenere il controllo sulla spesa nonostante il tetto del debito. Ma questa speranza era abbastanza sicuro che sarebbe stata tradita. La capitolazione della Camera era un'estensione della politica Repubblicana.



L'EREDITA' REPUBBLICANA DEL DEBITO

Nell'anno fiscale 1971 e 1972, Richard Nixon si trovò sulla schiena un deficit di $23 miliardi. Era una cosa senza precedenti. Nixon stava supervisionando la guerra in Vietnam. Fu intrappolato sin dalla prima recessione del 1957. Come ammise, divenne un Keynesiano. Così, nel 1971 fece uscire la nazione dal gold standard, poiché la spesa a deficit aumentò. Ma poi ci fu una ripresa economica. Il deficit diminuì. Nel 1973, era di $14 miliardi. Nel 1974 era di $6 miliardi.

Po la recessione colpì nel 1975. Si raggiunse il punto critico. Nel 1975, il deficit era di $53 miliardi. Nel 1976, era di $74 miliardi. Questi erano deficit senza precedenti in tempo di pace.

Mi unii allo staff di Ron Paul nel Giugno del 1976. Fu sconfitto per poco meno di 300 voti su 180,000 a Novembre. Ma nel mio breve periodo a Washington, mi convinsi che l'America iniziò una fase di transizione da una nazione creditrice ad una debitrice. Senza un gold standard, l'ultima forza limitante era il mercato obbligazionario. Non pensavo che ciò sarebbe stato abbastanza da riportare il governo Federale su qualsiasi cosa rassomigliasse ad una sanità fiscale.

All'inizio del 1977, spiegai nel mio bollettino d'informazione, Remnant Review, che il deficit Federale annuale avrebbe raggiunto i $200 miliardi nel 1984. Ciò era considerato altamente improbabile all'epoca. Tuttavia ero troppo ottimista. Il deficit del 1983 era di $208 miliardi.



POI VENNE REAGAN

Possiamo vedere cosa accadde sotto Reagan. Il suo primo anno fu il 1981. I deficit erano di miliardi di dollari. Possiamo vedere la transizione: da Carter (1977-1980) a Reagan. Carter ebbe una recessione nel 1980. La recessione di Reagan iniziò nel 1981 e si estese al 1982. Poi venne l'Armageddon.

1977: 54
1978: 59
1979: 40
1980: 74
1981: 79
1982: 128
1983: 208
1984: 185
1985: 212
1986: 221
1987: 150
1988: 155

Reagan completò l'indebolimento della (immeritata) tradizione Repubblicana ad essere opposta ai deficit. George H. W. Bush continuò questa tradizione di deficit da record.

1989: 153
1990: 221
1991: 269
1992: 290

George W. Bush fece anche di più per indebolire la presunta tradizione dei Repubblicani di responsabilità fiscale. Ebbe un anno di eccedenza, un'eredità dell'economia di Clinton, con la quale ovviamente rafforzò i benefici della Previdenza Sociale, come mostrano queste cifre.

2001: +128
2002: 157
2003: 378
2004: 413
2005: 318
2006: 248
2007: 160
2008: 459

I deficit di Reagan resero chiaro che i deficit di Ford furono difatti il punto di non ritorno per il governo. Non c'era più alcuna minaccia di governi esteri che avrebbero richiesto oro come un modo per proteggersi contro il declino del dollaro dovuto all'inflazione della Federal Reserve per acquistare una porzione crescente di debito del Tesoro.

Quando la crisi bancaria Messicana colpì il 13 Agosto 1982, Volcker nel weekend invertì la politica monetaria restrittiva della Federal Reserve, che iniziò nell'autunno 1979. Quello fu l'inizio di una nuova era di inflazione della Federal Reserve, che fu accompagnata da un declino nel potere d'acquisto delle valute mondiali.

Nel 2004 Harry Browne riassunse l'eredità di Reagan sulla spesa Federale:

Poche persone potrebbero ricordare che quando Ronald Reagan prese la carica, il budget federale era solo di $678 miliardi. Durante i suoi 8 anni di mandato, il budget crebbe del 69% – fino ai $2.3 biliardi odierni.

L'incremento annuale medio durante l'amministrazione Reagan era del 6.8%, paragonato all'incremento annuale medio del 3.6% del "big government" di Bill Clinton.

Reagan promise di bilanciare il budget durante il suo primo mandato. Invece, il deficit annuale salì da $79 miliardi a $212 miliardi nel suo primo mandato – e gli anni Reagan aggiunsero $1.9 biliardi al debito federale.

Reagan è conosciuto come un riduttore delle tasse, ed il termine "Reaganomics" implica seri tagli alle tasse. Ma dopo aver accettato di tagliare le tasse nei successivi tre anni, fu coinvolto durante il suo secondo anno nel più grande aumento delle tasse della storia Americana fino ad oggi. Il carico fiscale annuale della nazione aumentò del 65% durante il periodo del suo mandato.


I Repubblicani dopo Nixon non poterono essere più presi sul serio come difensori della responsabilità fiscale. Questa reputazione era comunque immeritata. La spesa bipartisan divenne uno standard di vita della politica il 8 Dicembre del 1941. Ma la retorica politica è importante e la retorica Repubblicana fino a Nixon era a favore di budget bilanciati. Poi arrivò la sua ammissione di aderenza al Keynesianismo.

Ciò che abbiamo visto sin da allora è stata la capitolazione dei Repubblicani sulla spesa. Il tentativo del 1995 di resistere al limite ultimo del tetto del debito terminò in una totale resa di Clinton. E' terminato anche prima quest'anno. La resistenza della Camera del 1995 durò qualche giorno dopo che il tetto venne raggiunto. Ma non questa volta.

Così, dovremmo considerare l'enorme impennata nel tetto del debito come nient'altro che la solita prassi. Sotto Reagan, il tetto del debito fu aumentato 18 volte. Le persone dimenticano.



POLITICA DEL RISCHIO CALCOLATO

I media accusarono i Repubblicani alla Camera di spingere le cose sull'orlo del baratro per trarne vantaggio. Era vero, ma non nel modo in cui i media volevano che le persone capissero.

Quesa politica del "rischio calcolato" fu applicata dai media alla politica estera dell'Amministrazione Eisenhower. I media dissero che il Segretario di Stato John Foster Dulles stava usando una forte retorica contro l'USSR, muovendo in tal modo l'America sull'orlo della guerra nucleare. Era tutto falso. Dulles era infatti a favore del NWO.

Egli era a favore del NWO sin dai suoi primi giorni come consigliere legale di Woodrow Wilson alla conferenza di pace di Versailles del 1919.

Era a favore del NWO per religione: un Presbiteriano liberale, come suo padre, che insegnava teologia in un seminario Presbiteriano. Egli era l'avvocato difensore del ministro preferito di John D. Rockefeller Jr., il più famoso predicatore liberale d'America, Harry Emerson Fosdick, al processo per eresia dove lo stesso Fosdick era accusato nel 1924. Dulles vinse.

Fu il fondatore del Consilgio Mondiale delle Chiese nel 1948. Iniziò a lavorare a questo progetto nel 1937.

Era a favore del NWO nella sua professione: un avvocato internazionale incredibilmente ricco, che fece affari con i Nazisti negli anni '30 finché il suo staff infine si ribellò. Anche dopo questa rivolta, continuò a frequentarli di nascosto (per la vera storia dei fratelli Dulles, si legga il libro di John Loftis, America's Nazi Secret).

Era a favore del NWO quando divenne direttore del Carnegie Endowment for International Peace nel 1946. Richiese la nomina a presidente di Alger Hiss. Hiss era una spia Sovietica. Dulles nel 1946 fu avvertito della connessione di Hiss con i Sovietici, ma la ignorò (il miglior libro su questo argomento è The Actor di Alan Stang).

Egli fu un membro della Rockefeller Foundation, 1935-1953.

Concordava pienamente col Segretario di Stato di Truman, Dean Acheson. Scrisse nel suo libro del 1950, War or Peace, questa energica chiamata all'azione: "Le Nazioni Unite non rappresentano uno stadio finale nello sviluppo dell'ordine mondiale, ma solo uno stadio primitivo. Pertanto il loro obiettivo principale è di creare le condizioni che renderanno possibile un'organizzazione altamente e maggiormente sviluppata."


Ma i media mainstream amano creare teatri kabuki. Così, inventarono il mito della politica del rischio calcolato di Dulles.

Lo stesso gioco dei media va avanti oggi. Nelle ultime settimane le battaglie retoriche al Congresso si sono concentrate, non sul deficit stesso, bensì su argomenti amati dai due partiti. I Repubblicani volevano ridurre le aliquote fiscali ai ricchi. I Democratici volevano aumentare le aliquote fiscali imposte ai ricchi. Entrambi i partiti sostenevano che la loro politica sarebbe stata buona per la classe media.

I Repubblicani dicevano che tasse ridotte ai ricchi avrebbero condotto all'incremento della formazione di capitale, il che avrebbe fatto diminuire la disoccupazione. I leader Democratici percepivano che la loro base elettorale rispondeva agli appelli contro i gatti grassi.

I vincitori, come sempre, sono le grandi banche, che stanno guadagnando dai tassi d'interesse a breve termine (buoni ordinari del Tesoro e Fondi Federali) ben sotto lo 0.25%. Possono prendere in prestito a breve e prestare a lungo. Così, i profitti delle grandi banche sono alti. Il carry trade è ancora vivo ed in salute.

Nel frattempo, Main Street è ancora in modalità di crisi. La disoccupazione sta aumentando. L'incertezza riguardo i costi dell'assicurazione medica è diffusa. La cosa più sicura da fare per una piccola impresa è o evitare di assumere oppure assumere lavoratori interinali.

Non c'è mai stato alcun pericolo di un default per il debito, ecco perché le azioni ed i mercati obbligazionari non sono caduti e perché i tassi del Tesoro sono diminuiti Venerdì 29 Luglio. I tassi a medio e lungo termine sono calati a Luglio. Gli investitori sofisticati sapevano che l'impasse era finto, che le due camere del Congresso avrebbero raggiunto un compromesso e se qualcuno avesse fallito nel raggiungere tale scopo il 2 Agosto, lo avrebbero raggiunto nel più breve tempo possibile.

L'argomento economico centrale è il debito Federale, non il tetto del debito. La grandezza dell'incremento indica che il Congresso ed il Presidente non hanno intenzione di tagliare la spesa. Erano sotto assedio degli elettori. I politici stavano ricevendo lettere dagli elettori per quanto riguarda l'Assistenza Statale Medica. Il rapporto era di 100 a 1 contro i tagli dei pagamenti all'Assistenza Statale Medica. Questo è quello che nove Senatori hanno detto a John Mauldin, quando Mauldin ha parlato informalmente con loro per 90 minuti sul problema del debito. Ecco il suo raissunto.

Hanno chiarito che riuscire a farcela sarà molto difficile, e ci vorrà tutto l'impegno di uomini e donne come loro per aiutarci in questa situazione. Hanno tutti notato che le loro lettere erano di 100 a 1 contro il taglio dell'Assistenza Statale Medica. Ognuna di loro. Sanno che non possono chiudere il vuoto del deficit solo con l'eliminazione dei tagli delle tasse di Bush. E penso di aver convinto chiunque ancora non lo era già, che porre il deficit sotto controllo vuol dire la Depressione 2.0 ed un disastro.

Il dibattito nel 2012-2013 sarà, quanta Assistenza Statale Medica vogliamo e come vogliamo pagare per essa? Tristemente, penso che il solo modo sia con l'IVA (imposta sul valore aggiunto), dal momento che meno del 50% dei cittadini paga ora le imposte sul reddito. Si vuole avviare un programma di tassazione della "classe media"? Non penso. Si vuole avvire una piattaforma di taglio dell'Assistenza Statale Medica? Nemmeno questa è una scelta vincente. Siamo ad un impasse.


Ha ragione. Siamo ad un impasse. Non stiamo affrontando un punto morto. Stiamo affrontando un declino regolare nel rating di credito del Tesoro. Stiamo affrontando una crisi nel finanziamento del deficit. Stiamo infine affrontando un test della solvenza del welfare-warfare state. Ma ciò non si verificherà nel 2012. Penso che sarà più chiaro nel 2016.



"CONSIDERALO GIA' FATTO!"

Questo è il mantra di Larry the cable Guy. E' stato il mantra degli elettori durante tutta questa ostentazione del tetto del debito.

Gli Americani pensano che ci sia un modo affinché il Congresso possa sistemare la questione del debito. Hanno sostenuto le posizioni dei partiti nel teatro kabuki del tetto del debito. La Camera ha votato in modo schiacciante per il compromesso della legge: 269 a 161. Così anche al Senato: 74 a 26.

Quello da cui il Congresso non può tirarsi fuori è la crisi del debito. E' veramente una crisi, ma non è percepitata come una crisi dagli elettori. Quindi, ancora non è una crisi politica.

La grandezza dell'accordo sul tetto del debito punta alla natura politicamente inesorabile dell'impasse. Gli elettori credono che l'impasse sia politico, nel senso che sia di parte, nel senso che sia a favore di Washington. Si sbagliano. L'impasse è basilare. E' politico poiché si basa su richieste opposte da parte degli stessi elettori. Tutti gli elettori vogliono i programmi di welfare bancarottieri: Assistenza Statale Medica, Assistenza per le Spese Mediche e Previdenza Sociale. Gli elettori repubblicani richiedono anche un grande budget per la difesa, ed una maggioranza dei Democratici a Washington vota sempre coi Repubblicani su questo argomento.

L'impasse politico ha a che fare con le aspettative degli elettori. I politici sin dal 1965 hanno fatto promesse che non possono essere mantenute: prezzi stabili, benefici dell'Assistenza Statale Medica ed un governo solvente. Questo è vero per tutto l'Occidente, incluso il Giappone. I conti stanno arrivando alla scadenza. Gli elettori richiedono che le promesse del governo siano mantenute senza dolori erariali. Ciò non può essere fatto se i tassi d'interesse del Tesoro aumentano. Infine, non potrà essere fatto nemmeno a tassi bassi. La Previdenza Sociale e l'Assistenza Statale Medica sono etrambe in una condizione negativa di flussi di liquidi.

Gli elettori pensano che possono essere raggiunti accordi per mantenere le promesse a bassi prezzi. Allo stesso tempo, entrerà in gioco la realtà. Poi inizieranno le battaglie politiche reali.

Ci sarà un default. Non è chiaro chi vincerà, ovvero, chi perderà di meno.



CONCLUSIONE

Il sollievo della risoluzione della mini-crisi del tetto del debito nel weekend, rafforzerà la credenza degli elettori che ci sono sempre modi indolori per tirarsi fuori da apparenti impasse. Ciò è fuorviante. Condurrà molti Americani a compiere decisioni molto stupide per l'investimento e per il pensionamento.

Siate preparati.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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