Bibliografia

martedì 30 agosto 2011

Il Fantasma di Murray Rothbard Tormenta l'Economist


Un
articolo importante, Gary North spiega perché gli economisti dell'Establishment vogliono spingere le teorie economiche di Murray Rothbard giù da un burrone, mentre tentano simultaneamente di fare risorgere quelle del tecnocrate Milton Friedman.
Lo scopo? Continuare a perpetrare il potere dello stato, rendendo la sua influenza e la sua possibilità di derubare le persone ancora più efficiente.
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di Gary North


L'Economist è la rivista d'economia più rispettata nel mondo anglofono. Ha influenza. Quando un'idea viene espressa sulle sue pagine da un autore anonimo, è stata controllata da un editore anonimo.

Ecco una pubblicazione recente. Free-marketeers and inflation: Missing Milton Friedman.

TIM LEE pone un'importante domanda: perché i conservatori ed i libertari sono così uniformamente aggressivi sull'inflazione? Mr Lee (un amico e precedente collega) nota che questa regolarità è tutt'altro che inevitabile. Milton Friedman, una figura rispettata nei circoli di centrodestra, spiegò chiaramente come la politica monetaria restrittiva causò la severità della Grande Depressione.


Tutti gli economisti dell'Establishment esultano per questo -- e solo per questo -- nella carriera di Friedman. Spiegò che la FED non inflazionò abbastanza nel 1930-1933. Lo scrisse su A Monetary History of the United States (Princeton University Press, 1963).

Nello stesso anno, dall'altra parte della città (Princeton), un altro editore pubblicò America's Great Depression di Murray Rothbard, che spiegò come la FED causò la depressione...con le sue politiche espansionistiche, 1926-1929. La battaglia su questo argomento iniziò nel 1963. Va ancora avanti. Gli economisti dell'Establishment incolpano troppo poco il governo, troppo poco l'inflazione monetaria. Rothbard incolpò entrambi abbastanza.

Scott Sumner, un professore d'economia alla Bentley University che si identifica come un "neo-monetarista", ha spiegato che Friedman avrebbe sostenuto lo stimolo monetario.


Potrebbe aver ragione. Sospetto che abbia ragione. Friedman avrebbe annunciato la sua raccomandazione dell'incremento annuale di M1 dal 3% al 5%. Quando i nodi venivano al pettine, era un sostenitore del denaro fiat.

Possiamo vedere cosa è accaduto ad M1. Potete trovare pubblicato ciò nell'area gratuita del mio sito, Federal Reserve Charts.




Ed ha spiegato, su basi neo-Friedmaniane, che la politica di ristrettezza monetaria ha aggravato e peggiorato la nostra recente recessione.

Ristrettezza monetaria. Si. Il grafico lo rivela a chi lo guarda molto intensamente.

La FED ha pompato la base monetaria da 800$ miliardi ad Agosto 2008 ai 2.7$ trilioni di oggi. E' chiaramente un soffocamento, secondo il Dr. Sumner.




Ragazzi, questi esperti muniti di dottorati hanno perso la testa...o la voglia di guardare i grafici.


Mi viene da pensare che Mr. Sumner abbia ragione, ma la sua ricetta espansionistica rimane un'anatema per la destra. Perché? Scrive Mr Lee:

Posso pensare a due possibili spiegazioni. Una è che abbiamo ancora i dibattiti sulla politica monetaria degli anni settanta, quando i pensatori di centrodestra, seguendo Milton Friedman, spiegarono che l'era di alta inflazione persistente fu colpa di una eccessiva politica monetaria espansionistica. Avevano ragione, ed un'intera generazione di intellettuali di libero mercato è stata sin da allora a guardia di questa minaccia. E ciò è ovviamente rinforzato dal trend della sinistra: visto che la maggior parte delle colombe dell'inflazione sono a sinistra, le persone che hanno l'abitudine a dissentire con quelli di sinistra sono scoraggiati nell'adottare i loro ragionamenti su questo argomento. Probabilmente un altro fattore è che il conservatorismo americano è un movimento fondamentalmente populista, e la posizione dei falchi dell'inflazione ha una semplicità che la rende intuitivamente affascinante, specialmente per un movimento che tende a vedere tutti i tipi di politiche in termini di virtù. La retorica sulla "stampa di denaro", la "svalutazione della valuta" e così via non è intuitivamente affascinante, si incastra bene con i temi conservatori più ampi dell'economia e dell'autocontrollo. I ragionamenti sull'inflazione sono più sottili e mancano dello stesso tipo di fascino intuitivo.

Penso che entrambi questi fattori abbiano un loro ruolo. Porrei enfasi sul secondo, sebbene penso che Mr Lee si concentri troppo sul fascino intuitivo del buon senso moralizzando la retorica sulla parsimonia e sulla "svalutazione della valuta". L'influenza di questo tipo di chiacchiere è stata aumentata energicamente da un certo filone moralistico dell'economia Austriaca, che è ostile all'idea del denaro fiat, ed incoraggia l'idea che il suo scopo è di espropriare i risparmi e di monetizzare il debito del governo. Questo filone dell'Austrismo incoraggia anche lo scetticismo sull'esistenza di fenomeni caratteristici a livello macro-economico. Di conseguenza, la macroeconomia come disciplina è spesso vista come una pseudo-scienza che esiste principalmente per giustificare il controllo sociale tecnocratico. Le proposte di strategie anticicliche convenzionali, indirizzate putativamente ai fenomeni macroeconomici, sono sistematicamente affrontate con una combinazione di sospetto ed ostilità.

Ecco qui: Austrismo! Anche peggio, quel filone dell'Austrismo promosso da Murray Rothbard.


Sebbene economisti sofisticati della scuola Austriaca come George Selgin e Larry White abbiano difeso le politiche sul target dell'inflazione, non tanto differenti dalla regola neo-monetarista sul target del PIL di Mr Sumner, il fantasma di Murray Rothbard occupa sempre di più una posizione di primo piano nei conservatori di libero mercato.

Il fantasma ha fatto qualcosa considerato intollerabile, 40 anni fa. Disse che per quanto riguardava la questione monetaria, Milton Friedman era solo l'ennesimo promotore del denaro fiat.


Per qualcuno, anche partecipare nell'identificazione di regole ottime per l'autorità monetaria centralizzata dello Stato è come fare il gioco dei pianificatori centrali Keynesiani. Ecco Rothbard su Friedman:

In comune con i loro colleghi Keynesiani, i Friedmaniani desiderano consegnare al governo centrale il controllo assoluto su queste aree macro, per manipolare l'economia per fini sociali, mentre sostengono che il micro mondo può ancora rimanere libero. In breve, i Friedmaniani così come i Keynesiani concedono la vitale sfera macro allo Stato come struttura presumibilmente necessaria per la micro-libertà del libero mercato. In realtà, le sfere macro e micro sono integrate ed intrecciate, come gli Austriaci hanno mostrato. È impossibile concedere la sfera macro allo Stato mentre si tenta di mantenere la libertà al livello micro. Ogni tipo di tassa, e non ultima l'imposta sul reddito, inietta furto e confisca sistematici nella micro sfera dell'individuo, ed ha effetti spiacevoli e distorsivi sull'intero sistema economico.

Ciò ha innervosito il nostro autore anonimo anni fa. Lo rende ancora nervoso.


Come veterano del "movimento di libero mercato", posso testimoniare la rimarchevole influenza di questa linea di pensiero. Ora, Milton Friedman fu uno dei più grandi economisti del diciannovesimo secolo. Ciò lo rese un energico ostacolo per l'influenza degli Austriaci anarco-capitalisti, ovviamente con sommo dispiacere di Rothbard. "Come in molte altre sfere" scrisse Rothbard "[Friedman] non ha svolto un ruolo di oppositore allo statalismo e sostenitore del libero mercato, ma un ruolo di tecnico consigliando lo Stato su come essere più efficiente nella sua malvagia funzione." A prescindere dalle frecciate di Rothbard, Mr. Friedman morì da figura beneamata del libero mercato. Tuttavia pare che la sua influenza basata sulla sua grande competenza tecnica, sulla sua teoria monetaria, sbiadì immediatamente e significativamente dopo la sua morte. Ciò mi porta a pensare che i punti di vista di Friedman erano più che altro tollerati piuttosto che condivisi dai ranghi e le fila dei sostenitori del libero mercato, e che la sua dipartita dalle scene alimentò un sospetto di vecchia data secondo cui il sistema bancario centrale è essenzialmente un'impresa illegittima e criminale a briglie sciolte. Quando una porzione significativa di attivisti di un movimento politico crede che l'unico scopo del sistema bancario centrale sia il "furto sistematico", e che l'inflazione è il mezzo con cui questo furto ha luogo, non sorprende una opposizione diffusa e riflessiva all'inflazione.

Dirò che la sua influenza è sbiadita. Perché? Perché era un discepolo consapevole di Irving Fisher il socialista auto-dichiarato (semmai i nodi venissero al pettine) ed un pessimo specialista in previsioni che annunciò nel Settembre 1929 che la borsa raggiunse un plateau permanente. Proseguì nel perdere la sua fortuna personale (inventò il Rolodex) e quella di sua cognata nella Grande Depressione. Divenne uno zimbello tra gli economisti, un grande imbarazzo per la professione. Tuttavia inventò l'indice numerico, che è alla base dell'idea di monitorare l'inflazione da parte della Federal Reserve. Fu Friedman negli anni cinquanta che quasi da solo fece risorgere la reputazione di Fisher dalla tomba che giustamente si meritava. Friedman lo chiamò il più grande economista nella storia americana.

Sin dalla fine del 2008, Ron Paul ha ricordato al popolo, in effetti, che: "noi Austriaci ve l'avevamo detto, e vi avevamo detto anche perché -- le politiche della Federal Reserve sotto Greenspan e Bernanke." La Federal Reserve ha causato la crisi del 2008. Aspettarsi che essa la curi è da ingenui.

I Friedmaniani, che non hanno visto arrivare la crisi nel 2007 -- ma un sacco di Austriaci si, e lo hanno detto a chiare lettere -- erano impreparati. Sono ora in collera con Ron Paul e gli economisti Austriaci. Così, non c'è alcun clamore da parte dei Friedmaniani sull'enorme espansione della base moentaria. Uno di loro, come abbiamo visto, ha detto che abbiamo bisogno di maggiore inflazione monetaria.


Ora, non sostengo che la destra, definita approssimativamente, sia strapiena di fanatici di Murray Rothbard. E qualunque cosa sia che sta trattenendo la FED di Ben Bernanke dall'allegerimento monetario, non è l'eredità duratura di Murray Rothbard. Almeno, non direttamente. Ma credo che elementi della filosofia monetaria Rothbardiana in Ron Paul hanno molto in comune con le radici della destra, e credo che ciò eserciti una considerevole forza gravitazionale sulla destra istituzionale, tale da concedere ad argomenti come un'inflazione a zero o minima più peso rispetto a quello che avrebbero avuto con Mitlon Friedman.

"Elementi della filosofia monetaria rothbardiana in Ron Paul hanno molto in comune con le radici della destra." La valuta! Ho capito! Diciamolo, questo tizio ci sta facendo fare un mondo di risate.


Se solo i sostenitori del libero mercato avessero ancora un ruolo energico e persuasivo "di consiglieri tecnici dello Stato su come essere più efficiente", la nostra economia potrebbe essere leggermente meno incasinata. Forse aiuterebbe se "consigliare lo Stato affinché sia più efficiente" non fosse ampiamente considerato un "lavoro malvagio".

Questo tizio imita alla perfezione Friedman. Friedman spese la sua carriera ad ideare strategie per rendere il governo più efficiente. Fu un tecnico che, come membro degli economisti del Dipartimento del Tesoro, consigliava il Tesoro degli Stati Uniti su come essere più efficiente, all'inizio del 1943, col suo supporto tecnico al piano del presidente della Federal Reserve di New York Beardsley Ruml di imporre le ritenute d'acconto agli americani. Il governo divenne più efficiente, e veloce. Le entrate dalle imposte sul reddito (individuali e corporative) si quadruplicarono da 8$ miliardi a 34$ miliardi, 1942-1944.

Abbiamo bisogno di governi meno efficienti. Friedman non afferrò mai questo concetto. Rothbard invece si. I pochi economisti e giornalisti dell'Establishment che hanno letto Rothbard non lo hanno mai perdonato.

Al cuore di ogni economia superiore c'è il denaro. Gli Austriaci spiegano che la politica monetaria dovrebbe essere decentralizzata attraverso l'uso di monete costituite da metalli preziosi. Tutte le altre scuole d'economia, che invocano Keynes e Fisher, credono che la politica monetaria dovrebbe essere centralizzata in una commissione di laureati usciti da università riconosciute dallo Stato. A queste persone deve essere dato il potere dello Stato per imporre le loro politiche. Senza il denaro fiat autorizzato dallo Stato, il popolo avrebbe il controllo. L'Establishment non tollera questo fatto.

Friedman era il principale difensore del denaro fiat nel campo del libero mercato. Credeva nella libertà del libero mercato, ma non dove è realmente importante: istruzione (coupon basati sul denaro confiscato dallo Stato) e denaro stesso (sistema bancario centrale basato sulla donazione dello Stato del suo potere: il monopolio). Murray Rothbard lottò contro entrambe le idee. Pertanto rimane un reietto agli occhi dell'Establishment.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. Ciao Johnny
    io in India ho avuto hard time, a tal punto che quando vedo un indiano mi viene un attacco di asma... poi mi costringo a superarlo (non sopporto il razzismo).
    Ma bisogna dare onore al merito: sull'oro e sulla scaltrezza nel vendere non devono imparare niente.
    Dai un'occhiata a questo link
    http://www.mineweb.com/mineweb/view/mineweb/en/page33?oid=134440&sn=Detail&pid=33

    Tieni presente che in un mercato come quello italiano una mossa come questa non muoverebbe niente... ma in India, con i loro numeri di popolazione... può far arrivare l'oro veramente in alto!

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  2. L'india, insieme alla Cina, ha due motori che stanno trainando l'incetta d'oro: il Fear Trade ed il Love Trade. Ed ora anche altri paesi dell'Asia stanno iniziando a seguire il loro esempio (Vietnam, Indocina, Corea del Sud, Tailandia).

    Il World Gold Council ha riportato infatti che India e Cina sono le nazioni "predominanti nella domanda dell'oro, rappresentando: "il 52% per barre e monete ed il 55% per l'orificeria; la domanda della Cina è cresciuta del 25%, mentre l'India ha visto un aumento del 38%."

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  3. Ciao Johnny,

    Hai ragione, lo stesso abbiamo adesso a Brasile. Dopo tanti accione del Banco Centrale la inflazione comincia a arrivare.

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