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di Gary North
Se pensate che il tetto del debito federale sia semplicemente un ascensore, ho delle notizie per voi.
Forse avrete sentito quella storia del ponte aereo dell'Air Force con 12$ miliardi di banconote prive di numeri di serie che è atterrato in Iraq tra il 2003 ed il 2004 – nessuno sembra sicuro del quando. La storia fu scritta da un reporter del Los Angeles Times e pubblicata il 13 gennaio:
«I funzionari del Pentagono hanno accertato che un enorme aereo da cargo C-130 Hercules avrebbe portato a bordo 2,4$ miliardi di banconote in taglio da 100$ dentro piccole confezioni incelophanate. Inizialmente è stato mandato un aereo pieno di denaro, seguito da 20 altri voli in Iraq nel maggio 2004 per un bottino di 12$ miliardi che i funzionari degli Stati Uniti credono essere il più grande porto aereo internazionale di denaro di tutti i tempi.»
C'è stato un piccolo intoppo nell'esecuzione del piano. Circa 6,6$ miliardi – tre aerei caricati al massimo – sono andati persi.
La storia è stata presa dal web, ma ha avuto poca risonanza nei media mainstream. L'Huffington Post e Fox News l'hanno riportata, ma oltre a loro nessun altro. Il fatto che diversi aerei carichi di banconote incelophanate da 100$ non siano reperibili, non è una grande notizia secondo le menti degli editori americani mainstream. Una ricerca su Google rivela come l'interessa dei media mainstream sia stato letteralmente scarso.
C'è stata una rettifica pubblicata dalla Fox. Il revisore dei conti in carica ha detto che egli non ha mai usato la cifra 6,6$ miliardi. Ha sostenuto che solo 2,8$ miliardi non sono reperibili. Questa storia non è stata riportata dai media.
Il mio punto non è che il Pentagono non possa rintracciare 6,6$ miliardi o 2,8$ miliardi mancanti. Difficilmente questa diventa una notizia. Il mio punto è che le somme in contrapposizione sono così minuscole al paragone di quelle che il governo degli Stati Uniti spreca ogni giorno, che la storia non è considerata dai media degna di nota quando una qualsiasi agenzia perde così tanto. Le persone sono così abituate a storie di miliardi sprecati che questa storia è al meglio una curiosità. Suppongo che sarebbe un'ottima sceneggiatura per un film con Bruce Willis "Die Hard V: la Vendetta!", con Bruce che cede al lato oscuro e guida una squadra che porta denaro esentasse in Svizzera. Yippee-ki-yay.
Si, il Pentagono ha portato 12$ miliardi in denaro in Iraq. Ma perché? Il reporter non ha chiesto perché l'Iraq avesse bisogno del denaro americano. Perché non semplicemente cifre elettroniche?
Perché era il dollaro la valuta necessaria?
Chi ha preso il denaro? Non c'erano abbastanza scontrini.
La storia successiva per cui il revisore dei conti fornisce la cifra di 2,8$ miliardi indica che si pensa che il governo iraqeno abbia preso i soldi. Non lo sa di per certo. Nessuno ha chiesto cosa il governo iraqeno avesse intenzione di fare con la valuta degli Stati Uniti, rispetto alle cifre elettroniche che di solito usano le agenzie.
Chi ha autorizzato nel governo degli Stati Uniti questo trasferimento di fondi? Non lo sappiamo. Di chi era il piano che sarebbe stato eseguito? Non lo sappiamo.
Ciò è avvenuto circa sei anni fa. Chi nel governo degli Stati Uniti ha fatto ricerche su questa storia? Il denaro è andato da tempo.
Potrei andare avanti con altre domande, invano. I fatti sono questi: uno sconosciuto per nessuna ragione ufficiale scritta ha ritirato 12$ miliardi in dollari, li ha caricati su 21 aerei dell'Air Force, li ha portati in Iraq dove sono stati consegnati a qualcuno con una irreperibilità di 2,8$ miliardi o 6,6$ miliardi, il tutto (nessuno ne sembra certo) tra il 2003 ed il 2004.
Spiegazione:
«Ma i funzionari degli Stati Uniti spessono non hanno tempo o lo staff per tenere rigidi controlli finanziari. I funzionari hanno testimoniato che i milioni di dollari sono stati infilati in borse di iuta e trasportati su camion verso agenzie iraquene o verso i contraenti.»
Nascosta in mezzo alla storia c'è questa leccornia: il governo degli Stati Uniti ha speso 6,1$ miliardi per ricostruire l'economia iraquena. Questa è un'aggiunta alla enormi somme che il governo degli Stati Uniti ha speso nel distruggere l'economia dell'Iraq. Perché? Per queste tre parole: "Ce lo abbiamo".
Yippee-ki-yay.
IL REGALO A WASHINGTON
La follia non sono i 2,8$ miliardi o i 6,6$ miliardi mancanti. La follia è l'intera impresa in Iraq. Ma questa follia non ha penetrato il pensiero della maggioranza degli elettori americani. Non ci sono manifestanti per le strade. Non ci sono campagne ben organizzate di scrittori di lettere. Fondamentalmente, nessuno se ne preoccupa.
I dibattiti dei repubblicani avuti luogo questa settimana hanno toccato di striscio l'argomento, ma Ron Paul è stato l'unico candidato che ha detto categoricamente che le nostre truppe dovrebbero essere riportate a casa immediatamente. E' stato facile per lui dirlo: ha pubblicamente votato contro la guerra in Iraq.
Siamo a metà strada dal terzo anno di Obama ed ancora 45,000 truppe statunitensi sono lì, più molti mercenari a libro paga, una cifra stimata nel passato è stata 100,000. Nessuno lo sa, come nessuno sa dove sono finiti i 2,8$ miliardi o i 6,6$ miliardi. Il punto è, gli elettori in realtà non si preoccupano che nessuno sia informato di ciò.
La gente non prova alcun dolore per la guerra in Iraq. La guerra in Iraq va ancora avanti. Non abbiamo bisogno di 45,000 truppe più i mercenari dove non c'è alcuna guerra. Il ritornello della Seconda Guerra Mondiale – "Non sapete che c'è una guerra?" – è applicabile anche oggi. Difficilmente qualcuno lo sa. Non è più una novità.
Ogni qual volta la gente non prova dolore, la gente non si preoccuperà di quello che farà il governo. La gente è ignara. La valuta mancante non era una grande storia, non solamente perché gli editori hanno deciso di non darle risalto, ma perché hanno immaginato che non avrebbe aumentato le letture e le sottoscrizioni. Era una non-notizia. Percepiscono che la gente è interessata ad altre cose, come al membro del Congresso Weiner.
Questa mancanza di interesse è come un regalo per i politici. Non hanno bisogno di confrontarsi con l'argomento specifico della spesa federale. In generale il deficit è di un certo interesse, ad intermittenza, ma non gli argomenti specifici del budget. Visto che il Congresso è riluttante a tagliare specifici programmi dei budget, il deficit generale sta aumentando. Il Congresso sa che la gente non se ne preoccupa.
In un articolo del 15 giugno, un giornalista di MarketWatch ha sdoganato il dibattito dei candidati repubblicani con queste parole:
«Le risposte da mezzo minuto hanno forzato i candidati ad usare eufemismi circostanziali nelle loro risposte che devono essere apparse indecifrabili a qualunque telespettatore non segue la politica per ragione di vita. Il membro del Congresso del Texas Ron Paul, per esempio, ha farfugliato qualcosa sulla sua fissazione del dollaro come valuta di riserva – una preoccupazione che è estremamente remota per la maggior parte degli elettori.»
Da notare il suo verbo sbrigativo: "farfugliato". Questa è la retorica del disprezzo. L'autore dell'articolo non è chiaramente interessato a qualcosa di così remoto come l'argomento dello status del dollaro come valuta di riserva. Non ha speso 40 anni, come ha fatto Paul, a studiare la Federal Reserve e la politica monetaria. In ogni caso, in 30 secondi di breve intervista non ci si può permettere di farfugliare. Ma ciò non ha sconcertato il giornalista per la scelta del verbo.
Egli, come la maggior parte dei suoi colleghi, è nel business dell'offuscamento. "Non prestate attenzione ai trucchi del Federal Open Market Committee, dove la Federal Reserve Bank di New York – una corporazione privata – insieme ad altre banche FED regionali, ha sempre avuto un membro votante. Circolare. Non c'è niente da vedere qui."
Ma il suo punto riguardante la gente era giusto. La preoccupazione della massa degli elettori non è per lo status del dollaro come valuta di riserva mondiale. Sono preoccupati per la disoccupazione. Sono preoccupati dei prezzi degli immobili in caduta, della possibilità della bancarotta della Previdenza Sociale e dell'Assistenza Sanitaria, e della scomparsa dei loro sogni di un pensionamento confortevole. Sono ignari delle strette connessioni tra tutte queste preoccupazioni e la strategia della Federal Reserve. La loro ignoranza va a favore dei politici, del Consiglio Direttivo della Federal Reserve e di tutti i manager delle quattro o cinque più grandi banche degli Stati Uniti. E' un regalo a questi dirigenti di alto livello.
TRASFERIRE LA RESPONSABILITA' IN ALTO
La grandezza totale del governo nel mondo moderno è immensa. Senza contare il fardello economico della regolamentazione e dell'inflazione monetaria, il fardello tributario negli Stati Uniti è all'ordine del 40% – federale, statale e locale. E' più alto nella maggior parte delle democrazie occidentali.
E' impossibile monitorare la maggior parte di quello che fa il governo. Sappiamo che è impossibile monitorare le decisioni di acquisto degli oltre 300 milioni di americani. Si consideri il numero di transazioni al giorno. Si stima che il numero totale dei codici a barre dei prodotti – non dei servizi – è di nove miliardi a New York. L'enorme quantità di informazioni che fluiscono in tutte queste decisioni, mese dopo mese, va oltre il potere di comprensione umano. Tuttavia la grandezza dei vari governi è quasi come quella del settore privato.
Non dobbiamo monitorare le decisioni di 300 milioni di americani. Sappiamo che sarebbe futile. Sarebbe richiesta un'immensa burocrazia per fare ciò. Non vogliamo una simile burocrazia.
La logica di questo atteggiamento di umiltà riguardo il monitoraggio del settore privato non dovrebbe fermarsi al settore privato. Dovremmo comprendere i limiti interni annessi al monitoraggio della maggior parte delle decisioni della maggior parte dei burocrati del governo. Se pensiamo che possiamo in qualche modo monitorare, misurare e dirigere queste decisioni, ci stiamo illudendo.
Tuttavia la logica di tutti i governi è che gli elettori possano in qualche modo costituire un coerente sistema amministrativo centrale di gestione del bilancio che permetta a commissioni stipendiate di monitorare tutte le spese di tutti i burocrati, di provvedere affinché lo spreco sia minimo, di mantenere la libertà per le masse e di implementare la volontà delle persone. In altre parole, il presupposto basilare del governo moderno è assurdo, ovvero, folle.
Tutte le teorie di governo democratico si basano sul presupposto che gli elettori in qualche modo possono monitorare le decisioni delle agenzie finanziate dalle tasse. Queste teorie affermano che gli elettori ed i loro politici eletti possono mantenere il controllo su quello che viene fatto con la ricchezza degli elettori confiscata dallo Stato. Queste teorie sono assurde. Lo spreco è intrinseco al governo. Così anche la corruzione. E' impossibile monitorare miliardi di transazioni. Le possibilità per il furto sono enormi e continue. Così come le possibilità per l'uso improprio dei fondi atto a sopprimere le nostre libertà.
Occasionalmente, affiora una storia di un enorme dirottamento di ricchezza pubblica. La storia dei 21 aerei pieni di pacchi incelophanati da 100$ mandati in Iraq è una storia di questo tipo. I media raramente scelgono storie simili o le danno risalto. Perché no? Perché i media sono parte del sistema generale di controllo da parte dei burocrati. I mass media non sono interessati nell'affondare lo Stato. Sono interessati all'espanderlo. Ciò è stato vero per gli Stati Uniti sin dalla Guerra Civile.
PERCHE' IL RACHET DELLA SPESA AUMENTA
Finché gli elettori non percepiscono che vengono danneggiati dal governo nel trasferimento del 40% o 50% della loro produttività, il sistema è immune dalle riforme. Finché gli elettori non sentiranno dolore reale come conseguenza di questa confisca, non ci sarà cambiamento. Finché gli elettori non possono identificare la causa del loro dolore – trasferimento di ricchezza mediante la coercizione dello Stato – non ci sarà alcun cambiamento.
I politici ed i beneficiari delle loro politiche hanno un incentivo a mantenere il livello del dolore degli elettori al minimo. Quando i politici possono usare la paura, l'invidia, o la colpa degli elettori per persuaderli a trasferire maggiore responsabilità e maggiore ricchezza allo Stato, faranno qualsiasi cosa per attizzare le fiamme della paura, dell'invidia e della colpa.
La storia delle banconote impacchettate è stata allo stesso modo impacchettata e nascosta dai media. Una storia come questa doveva essere sepolta dalle autorità. Testimonia l'assurdità interna della logica democratica del welfare-warfare state. Evidenzia l'impossibilità nel monitorare il dirottamento della nostra ricchezza.
Il reporter non ha messo sotto pressione il contabile con domande sulla giustificazione del trasferimento dei 12$ miliardi. Invece si è concentrato sui 6,6$ miliardi persi. Le domande rilevanti ri relazionano alla stessa guerra in Iraq. Ma questa questione non ha causato alcun dolore immediato al politico.
In ogni guerra ci sono pochi politici che si oppongono sin dall'inizio. Nella storia americana Jeannette Rankin è la figura principale. Fu la prima donna eletta al Congresso nel 1916. Potreste pensare che ciò le dia in automatico un paragrafo in ogni libro di testo di storia degli Stati Uniti. Non è così. Perché votò contro la Prima Guerra Mondiale (una su 50), e poi letteralmente da sola votò contro la dichiarazione di guerra verso il Giappone, e poi votò "presente" quattro giorni dopo in risposta alla dichiarazione di guerra della Germania e ddell'Italia nei confronti degli Stati Uniti. Gli storici non l'hanno mai perdonata.
I politici che votano "no" non sono mai proclamati eroi dagli elettori, dopo che la guerra inizia ad andare male. Gli elettori preferiscono sempre dimenticare che loro furono inspirati dai politici che attizzarono le fiamme di guerra. Questa analisi si applica in generale alle cattive politiche. Gli oppositori alle cattive politiche non sono ricompensati per la loro saggezza ed il loro coraggio iniziali per essersi opposti a queste politiche. Gli elettori preferiscono credere di aver avuto ragione quando hanno sostenuto quei programmi. Pensare diversamente sarebbe condannare se stessi come degli sciocchi miopi. La conseguenza è ovvia: ridotta opposizione a cattive politiche.
Così, raramente troviamo una qualsiasi revoca alle cattive politiche. Rimangono nei libri. Le burocrazie che le leggi hanno creato rimangono aperte come anti-business. Ci sono eccezioni occasionali, come il Civil Aeronautics Board (prezzi minimi) e l'Interstate Commerce Commission (prezzi minimi), ma questi sono casi estremamente rari.
CONCLUSIONE
Chiunque pensa che il tetto del debito federale è ora, o lo sia mai stato, un tetto non è mai venuto alle prese con la realtà del regalo alla politica. Finché non ci sarà un dolore politico diffuso, non ci sarà alcun tetto del debito. E' un ascensore e continua a salire.
Non c'è ancora un dolore diffuso. Non c'è una diffusa identificazione del governo federale come un'entità sempre in espansione, della riduzione della crescita economica e dell'aumento del debito federale. Il tetto del debito non sarà preso sul serio dal Congresso e mai lo è stato. Non va mai giù.
I conti dovranno essere pagati. Il barattolo diventerà troppo grande affinché possa essere calciato. Ma fino ad allora, gli elettori continueranno ad immaginare che ci sono pasti gratis nella vita. Continueranno a garantire regali ai politici.
Quando il barattolo sarà infine troppo grande affinché possa essere calciato, inizierà il default. Se possedete bond del governo, scoprirete che voi, e non il barattolo, sarete colpiti. Forte.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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